17 gennaio, Sant’Antonio!

Concorezzo. Oggi, 17 gennaio, si festeggia la festa di Sant’Antonio Abate, un santo cristiano venerato come protettore degli animali, dei contadini e degli allevatori. La celebrazione è legata alla data della sua morte, avvenuta intorno al 356 d.C.: San Antonio fu tra i primi monaci cristiani e fondatore del monachesimo eremitico, è venerato come un santo che ha vissuto una vita di preghiera, austerità e solitudine nel deserto egiziano.
La sua festa è celebrata in questa data per onorare il suo esempio di vita ascetica e per chiedere la sua protezione, in particolare per gli animali, le persone che lavorano la terra e gli allevatori, e dunque per i gruppi tradizionalmente legati alla sua devozione.
Il 17 gennaio, quindi, non solo segna l’anniversario della sua morte, ma anche la sua continua influenza nel mondo cristiano, simboleggiando il distacco dai beni materiali e l’impegno verso una vita di fede e di servizio.
Concorezzo, la tradizione dei falò
Anche Concorezzo si prepara a vivere questa festa con un evento tradizionale, quello dei falò in onore di San Antonio Abate. Quest’anno, in città si festeggerà con due eventi speciali, che uniranno la comunità in un’atmosfera di festa e tradizione.
Il primo falò sarà acceso oggi, 17 gennaio, alle 20.30 in via Oreno, nella zona acquedotto. L’evento è organizzato dall’azienda agricola Melzi. A conclusione della serata, tutti i partecipanti avranno l’opportunità di gustare un buon vin brulè, per scaldarsi e scambiare due chiacchere sotto le stelle.
Il secondo appuntamento si terrà il 18 gennaio alle 21, presso l’oratorio maschile, dove la tradizione si rinnova con il secondo falò. Alla fine della serata, i presenti potranno gustare le frittelle tradizionali accompagnate dal vin brulè.
Regione Lombardia per la tradizione
In vista delle tradizionali celebrazioni di San Antonio Abate, che quest’anno coinvolgeranno la cittadinanza con i consueti falò, regione Lombardia ha fornito alcune importanti precisazioni riguardo alle normative che regolano l’accensione dei fuochi.
Con una comunicazione alla giunta del 9 dicembre 2024, l’assessore Caruso ha chiarito che, in occasione di eventi di rievocazione storica o celebrazioni legate alle tradizioni popolari, come i falò di San Antonio, le regole generali sui fuochi non si applicano. In particolare, l’articolo 9 stabilisce che in questi casi i falò accesi non sono soggetti alle normative sui rifiuti e sull’inquinamento ambientale previste dal decreto legislativo del 2006.
Tuttavia, nonostante alcune norme siano sospese, le autorità locali continuano a essere responsabili della gestione della sicurezza durante l’evento, garantendo che la festa si svolga in modo sicuro e nel rispetto di tutti.