October 7, 2024
#Politica

142 concorezzesi senza casa, basta con i bisognosi “abusivi”

Riccardo Borgonovo, sindaco di Concorezzo

Riccardo Borgonovo, sindaco di Concorezzo Concorezzo. 142 cittadini aspettano pazientemente, in lista di attesa, di vedersi assegnata una casa comunale per cui avrebbero tutti i requisiti. Per questo l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Riccardo Borgonovo (nella foto) ha deciso di mettere mano alla situazione delle case popolari, prevalentemente concentrate alla Palazzina e a Rancate. Per decenni democristiani e sinistra hanno di fatto chiuso un occhio, e così è possibile trovarsi di fronte…

a singolari casi di cittadini che non pagano alcun affitto da dieci anni, con arretrati anche di parecchie migliaia di euro. E magari non hanno nemmeno i requisiti per abitarvi. Non è escluso che prossimamente possano partire ingiunzioni e sfratti, ma il sindaco tiene a spiegare bene, attraverso concorezzo.org, la strategia del Comune.
“Noi abbiamo il dovere di lavorare sodo e bene per dare almeno una speranza a tutti quei cittadini che ci chiedono un tetto o un aiuto per avere una casa – spiega il borgomastro – Stiamo pensando a nuove forme con le Ers, edilizia residenziale sociale, ad affitti calmierati, al diritto di riscatto, in modo che chi paga l’affitto possa diventare dopo 20 anni proprietario dell’immobile: garantiremmo così la certezza dell’affitto e allo stesso tempo responsabilizzeremmo gli inquilini al rispetto dei muri. Non è ammissibile che oggi alcuni di quelli che occupano una casa popolare prendano a calci le porte, spengano sigarette sugli ascensori o lascino andare a pezzi i locali. Io non voglio parlare di sfratti: voglio che vengano controllati i requisiti, cosa mai fatta nei decenni passati, e si trovi per tutti la situazione più giusta”.

Le case popolari di proprietà del Comune sono circa una trentina. Gli affitti mai versati ammontano a parecchie decine di migliaia di euro. Soldi che, a differenza di quelli della mensa, difficilmente verranno recuperati. Ma si diano almeno gli spazi a chi ne ha diritto.
Tra le beghe avute in eredità, la maggioranza Cdc-Lega-Pdl deve poi sistemare l’ecomostro di via Libertà: la palazzina Erp volunta dalla sinistra e che ora fa “bella” mostra di sè all’angolo con la Provinciale 2. Là dove c’erano gli orti, ora c’èèèè…..
Massimiliano Capitanio