Sorpresa ad Arcore: Salvini fa il “nomade” sul palco (video)
Arcore. Castrazione chimica per chi violenta donne e abusa di bambini, no all’insegnamento “gender” nelle scuole elementari, carcere nel paese di origine per i cittadini extracomunitari, stop al business dell’accoglienza profughi (a febbraio è stato riconosciuto come legittimo solo l’8% delle oltre 3000 domande di asilo politico arrivate al ministero), riduzione delle tasse con l’introduzione dell’aliquota unica. “Voglio e vogliamo un paese normale”, ha continuato a ripetere Matteo Salvini martedì sera ad Arcore, davanti alle oltre 2000 persone che hanno gremito l’area feste di fronte alla villa di Silvio Berlusconi. “L’ho chiamato, ma non è in casa”, scheza il segretario della Lega Nord. La metafora della sera l’ha mutuata da un precedente comizio nel Comasco: “Se un artigiano deve regalare due giorni alla burocrazia italiana per cambiare due lampadine in un palazzo, c’è qualcosa che non va: l’Italia ha bisogno di lavorare, non di un Governo che ti impedisce di pagare in contanti e di spendere i tuoi soldi come c… vuoi. A ottobre avremo bisogno di tutti voi perché serve una spallata: noi le maniere buone le abbiamo provate tutte…”. Messo ormai da parte il sogno di fare il sindaco della sua Milano, Salvini punta dritto a prendersi il posto di Renzi: “Io sono con orgoglio un italiano medio, fermo a cinque esami dalla laurea: c’è gente che con la quinta elementare ha tirato su aziende che danno lavoro a centinaia di persone, i laureati come Renzi e Monti le aziende le fanno chiudere”. Poi, nel finale, la sorpresa: parte la base e Salvini fa il “nomade” per un giorno: cantando con tutti i presenti “Io vagabondo” (guarda il video). Durante la serata Salvini ha fatto visita alle cucine e al bar gestito dai militanti, si è collegato con Rai Tre per la diretta tv e sul palco ha premiato Beniamo Redaelli, storico militante di Arcore, da 20 anni colonna della festa brianzola, quest’anno coordinata da Vittorio Mandelli.