February 11, 2025
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Arriva il Venezia, Nesta vuole il bis di Verona

Piove sulla città ma c’è il sole nello spogliatoio del Monza dopo la netta vittoria in casa dell’Hellas Verona. Però il tempo per godere del primo successo in una gara ufficiale dopo 16 partite “di magra” è poco perché domani alle ore 15, all’U-Power Stadium, sarà ospite il Venezia fanalino di coda del campionato e dunque per la squadra biancorossa sarà obbligatorio vincere di nuovo. Anche perché poi la compagine brianzola sarà attesa da un altro ciclo di partite difficilissime (Atalanta, Milan, Lazio e Torino). Dell’importanza della posta in palio ne è consapevole l’allenatore Alessandro Nesta, la cui panchina in caso di risultato negativo tornerebbe a traballare: “La vittoria a Verona è stata sicuramente importantissima perché mancava da tantissimo tempo e i giocatori sentivano questo peso – ha dichiarato il tecnico laziale nella consueta conferenza stampa della vigilia – Contro il Venezia l’attenzione e il dinamismo mostrato a Verona dovrà essere lo stesso. Allo Stadio Bentegodi siamo stati più attenti di altre volte perché dopo i nostri buoni primi 20’ loro hanno avuto una reazione, prendendo la partita in mano, ma noi siamo stati concentrati e poi abbiamo avuto l’abilità di riprenderla ancora noi in mano. Anche quella di domani sarà una partita importantissima, fondamentale, sia per il calendario che ci aspetta, sia per dare continuità al lavoro. E poi è uno scontro diretto per la salvezza. Il Venezia è una squadra ben strutturata fisicamente, dunque sarà una partita complessa; però se è vero che hanno qualità in alcune parti del campo è anche vero che ne hanno meno in altre. Il loro allenatore Eusebio Di Francesco lo conosco bene perché tra l’altro è stato mio compagno di squadra in Nazionale: è sempre stato un gran lavoratore ed è uno che insegna calcio. Noi avremo ancora indisponibili Cragno, Birindelli, Sensi e Petagna e questa settimana si è riaggiunto Gagliardini per un piccolo risentimento. Inoltre Maldini sarà convocato ma domani dovremo valutare se portarlo o no in panchina. Pedro Pereira? Come tutti, fa partite buone e altre meno buone; ricordo a tutti che a Firenze ha fatto l’assist per Djuric. Mota? Sta facendo bene, è concreto, ha segnato 4 gol: ora deve cercare la continuità. Caprari? Sulla tre quarti abbiamo tanti giocatori e tutti devono farsi trovare pronti o a giocare dall’inizio o a subentrare e andare a 200 all’ora. Se è meglio la ripartenza dal basso o lanciare lungo per gli attaccanti? La cosa giusta per me è alternare. Il possesso palla non dev’essere utilizzato solo per non lasciarla agli avversari, ma deve servire a portare la palla dove vogliamo noi. La statistica del possesso palla non conta: quella che conta è la statistica dei tiri che si fanno. Galliani? Lavorare con lui è un gran vantaggio perché lo conoscevo prima di questa esperienza al Monza. Ha avuto la pazienza di aspettarci per valutare il nostro lavoro perché un’altra persona poteva mandarmi già via”.