Il Monza frena la corsa della Lazio verso la Champions
MONZA-LAZIO 2-2
Un pareggio spettacolare e anche nervoso, ma che serve poco o nulla alle due squadre, impegnate a rincorrere quella ospite la qualificazione alla Champions League e quella di casa alla Conference League. Monza e Lazio hanno dato vita a una partita che ha divertito i 10455 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui quasi 2mila di fede biancoceleste, alternando molte giocate di classe ad alcuni errori marchiani, a sottolineare la mancanza in ciascuna squadra di quel qualcosa in più che serve per raggiungere obiettivi importanti.
La squadra allenata da Raffaele Palladino ha iniziato con qualche titubanza, ma a mano che mano che i minuti trascorrevano ha preso in mano il pallino del gioco, chiudendo, grazie anche ai cambi, quasi in dominio sulla compagine guidata da Igor Tudor, reduce da 5 vittorie nelle ultime 6 uscite di campionato. La sensazione che si è avuta è che se si fosse giocato ancora per qualche minuto sarebbe arrivato il gol della vittoria da parte dei brianzoli. E un’altra sensazione è che senza il regalo di Donati al 38’ del secondo tempo il Monza l’avrebbe comunque vinta. E nonostante le diverse clamorose occasioni da gol sprecate nell’arco dei 90’. Invece ci si deve accontentare di un pareggio, che sommato agli ultimi 2 fa 3 punti nelle ultime 6 gare: un bottino molto magro rispetto al calcio espresso dal team di Palladino.
Per la sfida odierna il tecnico napoletano, che non ha potuto disporre degli squalificati Gomez e Gagliardini e degli infortunati Bettella, Machìn, Ciurria, Andrea Carboni e Maldini, ha proposto, rispetto al match pareggiato a Lecce, Colpani e Djuric per Akpa-Akpro e Colombo. La Lazio era priva dell’infortunato Gila.
La partita si accende subito e al 6’ una triangolazione in area tra Zerbin e Djuric si conclude col centravanti biancorosso che da posizione defilata ma ravvicinatissima angola troppo il tiro che si perde sul fondo. All’11’ è però la Lazio a passare in vantaggio: una botta da oltre 20 metri di Kamada viene respinta sulla traversa da Di Gregorio, ma la palla finisce sui piedi di Immobile che al volo la infila nell’angolino. La reazione del Monza arriva al 23’ quando Colpani entra in area dalla destra e crossa in mezzo per Valentin Carboni che di testa manda incredibilmente a lato. La Lazio risponde subito, prima con un destro di Patric da buona posizione che passa alto e poi con un colpo di tacco sottoporta di Immobile respinto da Di Gregorio. Negli ultimi 10’ è il Monza ad avere le occasioni migliori: al 35’ un sinistro di precisione da 25 metri di Pessina viene deviato in tuffo da Mandas, che al 37’ blocca un rasoterra innocuo di Bondo, il quale al 39’ manda a lato da ottima posizione un colpo di testa su cross dalla destra di Valentin Carboni. Gli ospiti ci provano al 38’ con Luis Alberto che dalla distanza calcia alto.
Anche la ripresa è scoppiettante, ma bisogna aspettare il 17’ per registrare la prima vera occasione: Colpani va via da solo in mezzo al campo e con un’azione travolgente arriva fino alla linea di fondo campo, da dove però può solo calciare addosso a Mandas. Al 26’ Palladino cambia Birindelli, Kyriakopoulos e Valentin Carboni con Donati, Mota e Akpa-Akpro, arretrando Zerbin e avanzando Pessina. Dopo 3’ arriva la rete del pareggio: Donati crossa dalla destra e Pessina in tuffo di testa costringe Mandas alla respinta, sulla quale arriva Djuric che la butta dentro. Per il guardalinee Donati era in fuorigioco ma per il Var no e dunque l’arbitro convalida. Al 33’ Caldirola sostituisce Zerbin. Al 38’ c’è il pasticcio che rovina la gara del Monza: Donati passa la palla in terra di nessuno e mentre tutti i biancorossi restano a guardare Vecino si avventa sulla sfera e la insacca tra l’incredulità generale. Palladino toglie Zerbin e getta nella mischia dopo 7 mesi trascorsi da infortunato Caprari. Al 44’ un sinistro di Pablo Marì da 25 metri è deviato in corner da Mandas. 2’ dopo una conclusione insidiosa di Guendouzi è bloccata da Di Gregorio. Sul capovolgimento di fronte Pessina crossa dalla sinistra per Djuric che di testa manda la sfera in rete. Si tratta della prima doppietta in Serie A del centravanti bosniaco. Nei restanti minuti di recupero sale il nervosismo e viene estratto il cartellino giallo più volte: alla fine gli ammoniti della Lazio saranno 7 contro 1 del Monza.
In sala stampa Tudor era rabbuiato: “Dovevamo e potevamo far meglio. È stata la gara in cui la squadra mi è piaciuta di meno da quando sono arrivato ad allenarla. Oggi non sarebbe stato giusto vincere. Tanti giocatori erano sotto tono: ho sostituito i peggiori. Il Monza? Sta bene in campo e ha elementi di buon livello e come allenatore ha Palladino che era intelligente già da giocatore”.
Palladino era invece soddisfatto: “Se oggi la gente si è divertita sono contento perché il calcio dev’essere divertimento, però da parte mia c’è rammarico perché meritavamo di più, anche se siamo andati due volte sotto. Abbiamo giocato benissimo tecnicamente e abbiamo avuto 3 palle nitide per segnare oltre ai gol. A chi obietta che con quello di oggi abbiamo subito 6 gol con la costruzione dal basso del gioco da quando mi sono seduto sulla panchina del Monza rispondo che ne abbiamo fatti molto di più proprio grazie alla costruzione dal basso. La doppietta di Djuric? L’ho voluto fortemente a gennaio e, a parte le qualità tecniche, è un ragazzo straordinario: è uno che non molla mai, un generoso, sempre positivo. L’errore di Donati? È stata un’incomprensione coi compagni, ma lui ha meritato di giocare il finale di gara per come si allena e perché sa fare bene i cross come ha dimostrato nel gol del 2-2. Dove allenerò la prossima stagione? Non lo so, ma il mio sogno è di allenare un giorno in Inghilterra”.
Il Monza tornerà in campo lunedì 13 maggio alle ore 20.45 allo Stadio Artemio Franchi di Firenze per affrontare la compagine viola, finalista di Coppa Italia e semifinalista di Conference League.
FOTO AC MONZA