Il Monza torna alla vittoria in casa piegando il Genoa
MONZA-GENOA 1-0
Il Monza torna alla vittoria in casa dopo 2 mesi e 2 giorni e lo fa superando di misura il Genoa, che non batteva tra le mura amiche in una partita ufficiale da 23 anni e mezzo. I biancorossi fanno festa dopo il primo confronto col Genoa in Serie A, ma va subito detto che il pareggio per 0-0 sarebbe stato il risultato più giusto al termine di una partita misera per la Serie A, dove errori marchiani in tutte le zone del campo in entrambi gli schieramenti sarebbero stati severamente puniti con altre avversarie. Tutto è bene quel che finisce bene, ma la squadra allenata da Raffaele Palladino, “ex” della contesa assieme a Pedro Pereira, Izzo e, sull’altra panchina, Sommariva, ha bisogno di cambiare registro se intende anche solo provare a mettere in difficoltà Milan, Fiorentina e Napoli, le sue prossime contendenti per i 3 punti. In particolare in attacco sono quattro partite che si combina poco o nulla, non solo segnando poco ma anche creando poco. La nota positiva di oggi è invece la difesa, costituita praticamente tutta da seconde linee, che è riuscita a non far rimpiangere i titolari, anche se in un paio di occasioni bisogna ringraziare la Dea bendata che ha fatto calciare fuori dai pali due palloni che era molto più facile buttare dentro che farci altro. Il tecnico ospite Alberto Gilardino ha di certo molto da recriminare per le occasioni sprecate, ma il suo Genoa è apparso molto brutto nonostante le stelle di cui è in parte composto.
Per l’incontro di oggi Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari, Vignato e Pablo Marì, e stante le precarie condizioni fisiche di Izzo e Caldirola, ha proposto, rispetto al match perso contro la Juventus, la difesa a quattro con Pedro Pereira, D’Ambrosio, Andrea Carboni e Kyriakopoulos, nonchè Valentin Carboni e Colombo nel reparto offensivo al posto di Machìn e di Ciurria, quest’ultimo arretrato a centrocampo per Birindelli. Il Genoa era privo dello squalificato Malinovskyi e dell’infortunato Strootman.
Davanti ai 13283 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui oltre 3mila di fede rossoblù, i brianzoli partono conquistando subito un calcio d’angolo ma poi si perdono per strada, non trovando soluzioni offensive decenti anche per la giornata estremamente negativa di Colombo. Il Genoa commette molti errori tecnici ma in zone del campo innocue. E così il tabellino del primo tempo è scarno. Al 10’ Valentin Carboni crossa dalla fascia destra per Pessina che prova il tuffo ma non arriva per un soffio alla deviazione di testa. Gli ospiti rispondono al 14’ con Frendrup che al volo dal limite manda alle stelle. Al 21’ Colpani spreca un pericoloso contropiede crossando male per l’accorrente Colombo. Al 37’ Ciurria gonfia la rete ma l’arbitro non convalida per un fuorigioco precedente di Colombo. Al 44’ un piattone a mezz’aria di Badelj finisce a lato.
Nella ripresa il copione non cambia. La partita è povera di contenuti tecnici e si bada soprattutto a difendersi. Al 10’ una debole conclusione di Pessina viene bloccata agevolmente da Martinez. 1’ dopo Palladino inserisce Maric e Mota per Colombo e Valentin Carboni, ma è il Genoa a conquistare campo e a far soffrire la squadra locale con una serie di calci d’angolo e calci di punizione. Al 17’ il Genoa si mangia la prima delle due occasioni ghiottissime: Messias mette un pallone d’oro in mezzo per Retegui che incredibilmente manda alto da 3 metri. Al 27’ Palladino procede con un altro doppio cambio: entrano Akpa-Akpro e Machìn per Gagliardini e Ciurria. Quando ormai il risultato sembra avviato sul pareggio a occhiali il Monza segna: è il 38’ quando Mota conclude in rete un contropiede avviato da Akpa-Akpro, proseguito da Colpani e assistito da Pedro Pereira, che è bravo a servire l’accorrente attaccante portoghese, tornato al gol dopo un lungo digiuno. 2’ dopo il Genoa spreca la seconda clamorosa opportunità con Dragusin che a tu per tu con Di Gregorio calcia incredibilmente fuori. Al 42’ Palladino sostituisce Colpani con Donati per arginare il più possibili gli ultimi assalti dei liguri. E dopo 4’ la parte di stadio biancorossa può esplodere in un boato la soddisfazione per la ritrovata vittoria casalinga.
In sala stampa Gilardino ha il morale a terra: “Sono arrabbiato. In questo momento le sbavature che concediamo all’interno della gara le paghiamo a caro prezzo. Oggi è difficile rimproverare qualcosa alla squadra. C’è frustrazione perché, dopo un primo tempo equilibrato e un secondo a tratti dominato, andiamo a casa sconfitti. Nella ripresa non ricordo un tiro del Monza a parte il gol… A noi è mancata qualità negli ultimi metri. Dispiace anche per i nostri tifosi che sono immensi. Il Monza? Palladino ha già fatto bene l’anno scorso. Sa leggere le partite e ha empatia con la squadra”.
Palladino è evidentemente felice: “In settimana avevo delle percezioni positive per quanto mostratomi in allenamento da tutto il gruppo. Oggi era fondamentale portare a casa tre punti: i ragazzi sono stati bravi a interpretare la partita nel modo giusto. Il Genoa è una squadra solida, che corre: contro avversari di questo tipo le partite vengono decise da episodi. Noi siamo stati bravi a colpire nel momento giusto, con un Pedro Pereira che ha fatto 60 metri di scatto. Pereira ha fatto davvero una grande partita. Poi abbiamo rischiato di prendere subito il pareggio come contro la Juventus ma stavolta siamo stati fortunati. Mota? Alla fine gli ho fatto i complimenti non tanto per il gol, ma per la prestazione e l’atteggiamento. Quali rinforzi a gennaio? Arrivano già a dicembre e saranno Izzo e Vignato che recuperano dai rispettivi infortuni”.
Il Monza tornerà in campo domenica prossima alle ore 12.30 allo Stadio Giuseppe Meazza per il derby col Milan.
FOTO AC MONZA