Nesta presenta il derby col Como, il primo in Serie A
Mancano 48 ore al primo derby tra Como e Monza della storia in Serie A e l’atmosfera si scalda: i due allenatori, Cesc Fàbregas da una parte e Alessandro Nesta dall’altra, forse rischiano qualcosa in più della sconfitta data la bruttissima posizione in classifica. Il Como è infatti terzultimo e non vince da 7 partite, il Monza penultimo e non vince da 5 gare. I biancorossi sono reduci dal pareggio di Torino, contro una squadra che ha dimostrato di essere in grande difficoltà. È però mancato il “killer istinct” da parte di Maldini e compagni, come ha sottolineato Nesta nella consueta conferenza stampa prepartita: “Contro il Torino siamo arrivati al tiro davanti al portiere due volte nei primi 5’ senza segnare; visto l’avversario in difficoltà avremmo comunque dovuto continuare a dargli pressione, ‘tritarlo’. Invece abbiamo rallentato e poi abbiamo commesso alcuni errori, come non coinvolgere di più Mota nella manovra offensiva, che è un giocatore importante. Ho giocatori con grande personalità e quindi non sono spaventati della classifica, ma un po’ preoccupati sì. Dopodomani Como e Monza si affronteranno per la prima volta in Serie A: si tratta di due club che hanno avuto la fortuna di avere due proprietà importanti di cui stanno beneficiando al massimo. Comunque i derby sono partite che rimangono nella storia: io ne ho giocati tanti con Lazio e Milan e l’anno scorso da allenatore della Reggiana ho vissuto quelli col Parma. Sappiamo che per i tifosi biancorossi quella di domani è una partita speciale. Ma dev’essere speciale anche per noi: per i punti che vale, per la storia che c’è dietro e per altre cose; soprattutto la classifica ci impone di fare punti. Giocheremo al massimo delle nostre possibilità, battagliando su ogni pallone, perché dobbiamo avere un senso di responsabilità verso la nostra gente. Non so se la proprietà ci starà vicino, ma il vicepresidente vicario e amministratore delegato Adriano Galliani, essendo monzese, sente questa partita più di tutti gli altri: lui saprà come caricare l’ambiente. Il Como è allenato da Fàbregas, contro il quale mi sono sfidato l’anno scorso in Serie B. Le squadre che guida sanno giocare a calcio, fanno del possesso palla un’arma importante. Il Como è una squadra spigolosa, difficile da prendere. Però il Monza sta bene: dopodomani mancheranno i lungodegenti Cragno, Gagliardini e Pessina e lo squalificato Izzo, giocatore tosto, che si esalta nelle partite con casino e che dunque a Como si sarebbe trovato nel suo habitat naturale. Abbiamo recuperato D’Ambrosio, ma ci sono giocatori che pur stando bene non sono in condizione, come Sensi e Ciurria. Sensi ha avuto degli infortuni e poi ha avuto una ricaduta: piano piano sta entrando in condizione e ci contiamo per il futuro, forse già per la partita di Coppa Italia di martedì prossimo a Bologna. Ciurria è un giocatore non importante ma importantissimo, ma anche lui non è ancora in grado di giocare, perlomeno dall’inizio. Se Maldini e Vignato possono coesistere? Sì, l’hanno anche già fatto per spezzoni di partita. Sono giocatori con dinamicità e vivacità. Maldini è un giocatore fortissimo, ma deve imparare a gestire l’emotività”.