Il Monza tornerà domani all’Allianz Stadium di Torino per sfidare la Juventus ma stavolta sarà per il campionato, competizione che nella gara di andata vide i biancorossi ottenere a sorpresa la loro prima vittoria della storia in Serie A. A differenza che in Coppa Italia 9 giorni fa (quando i padroni di casa vinsero per 2-1), le due squadre schiereranno i titolari, per cui ci si attende una partita dall’elevato tasso tecnico oltre che agonistico: quest’ultimo sarà alimentato dalla voglia di “vendetta” dei bianconeri per lo 0-1 del match di andata all’U-Power Stadium e dalla voglia di “sorpasso” dei brianzoli che in caso di successo scavalcherebbero in classifica di 2 lunghezze i piemontesi data la penalizzazione di 15 punti inflitta loro dalla Federcalcio per i bilanci “addomesticati”.
L’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, non vede differenze tra la gara di domani (calcio d’inizio alle ore 15) e le due precedenti stagionali contro la Juventus: “Non c’è nessuna differenza con la partita di andata e soprattutto con quella di Coppa Italia. Scenderemo in campo con la stessa mentalità. Se saremo ‘superconcentrati’ potremo mettere in difficoltà la Juventus. Per domani abbiamo tante soluzioni, avendo recuperato gli infortunati, e per noi allenatori è un vantaggio perché gli allenatori avversari non sanno chi giocherà e in che ruolo specifico. Sono felice di avere tanti giocatori a disposizione e soprattutto duttili. Non dormo la notte per decidere chi far giocare dall’inizio e chi far entrare a partita in corso. Stiamo crescendo ma dobbiamo migliorare sulla scelta dell’ultimo passaggio, su cosa fare negli ultimi metri. Con il loro allenatore Massimiliano Allegri ho parlato una sera al telefono tramite il nostro amministratore delegato Adriano Galliani che me l’ha passato: mi piace molto come persona e come tecnico; uno che è stato 6 volte campione d’Italia non si discute. Io alla Juventus sono arrivato a giocare che ero ancora un bambino e sono grato alla Juve perché mi ha dato tanto. Il calcio è bello perché domani mi metterà davanti a un’altra particolare emozione. A proposito di emozioni, in settimana ho voluto che un allenamento fosse a porte aperte perché i calciatori devono stare vicini ai tifosi. Ho voluto far capire loro che è importante anche regalare solo un sorriso a un bambino. Riproporremo l’iniziativa perché crea senso di appartenenza da parte dei giocatori. Monza sta crescendo sotto tutti i punti di vista e deve crescere anche in quello. Il girone di ritorno sarà più complicato di quello di andata perché affronteremo squadre rafforzate dal mercato di gennaio e poi io sarò stato più studiato dagli allenatori avversari. Noi non dobbiamo pensare a quanto fatto e agli elogi ricevuti, ma pensare a quello che dobbiamo ancora fare. Io spero di continuare a far girare in campo tutti quelli che mi fanno vedere di poter aiutare la causa della salvezza. Riguardo al mercato di riparazione sono tranquillo perché il nostro mercato è gestito da Galliani che è il numero 1 in questo settore”.