Quella di domani contro la Lazio (calcio d’inizio all’U-Power Stadium alle ore 18) sarà l’ultima chiamata per il Monza per la lotta per un posto nelle prossime coppe europee. Vincere le ultime 4 gare che restano potrebbe addirittura non bastare, però la squadra allenata da Raffaele Palladino ha il dovere di provarci ancora, non solo per i tifosi, ma anche per non rovinare l’ottimo campionato fin qui disputato, che nonostante i soli 2 punti nelle ultime 5 partite la vede all’11° posto, la stessa posizione conquistata al termine della scorsa edizione della Serie A. I biancocelesti sono al 7° posto, 11 punti sopra i brianzoli, e puntano a entrare in zona qualificazione alla Champions League grazie al cambio di allenatore, con Igor Tudor che è subentrato a Maurizio Sarri: col tecnico croato i capitolini hanno infatti ottenuto ben 5 vittorie nelle ultime 6 uscite di campionato.
Nella consueta conferenza stampa della vigilia Palladino è ritornato sulla partita pareggiata a Lecce sabato scorso: “Rispetto a quella del girone di andata è stata un’altra gara, anche perché il Lecce nel frattempo ha cambiato allenatore. Abbiamo avuto poche occasioni da gol pure perché la squadra ha sofferto il primo caldo. Sarebbe bello vedere sempre tante occasioni, ma bisogna fare i conti con gli avversari. Colpani ha avuto una grande occasione, ma la sua conclusione non mi ha indispettito: ha calciato bene, ma il tiro non è andato a buon fine. Anche quella contro la Lazio sarà una gara totalmente diversa da quella del girone di andata: sono passati tanti mesi e loro hanno un nuovo allenatore con una nuova idea di calcio e nuovi principi di gioco. All’andata il Monza disputò un’ottima partita. Ma ora giocheremo contro una squadra in salute, forte individualmente, con un allenatore bravo, che fa dell’intensità, dei duelli la sua forza, che sa far giocare bene le sue squadre. Tudor è un allenatore più concreto, più cinico, rispetto a Sarri. Quello di Tudor è un gioco totalmente diverso, con un sistema totalmente diverso, con principi diversi. Mi farà piacere rivedere Igor col quale da giocatore ho condiviso gli spogliatoi della Juventus: io ero praticamente un bambino aggregato alla prima squadra allenata da Marcello Lippi e lui mi ha aiutato. Da allenatore aveva già fatto bene sia a Marsiglia che a Verona. Sarà una partita difficile, ma noi faremo la nostra prestazione cercando di mettere in difficoltà la Lazio. Ci mancheranno gli squalificati Gomez e Gagliardini, gli infortunati Bettella, Machìn, Ciurria e Andrea Carboni, e Vignato e Popovic che sono stati convocati per la Primavera impegnata in un’importantissima sfida-salvezza. Dispiace per tutti gli infortuni patiti quest’anno, alcuni dei quali sono stati un po’ strani, accidentali. Dico sempre che il calcio sarebbe più bello se non ci fossero gli infortuni. Da calciatore a causa degli infortuni non sono riuscito a esprimere quello che volevo, soprattutto nell’età più importante della carriera, tra i 24 e i 27 anni. Comunque bisogna reagire che poi se ne esce più forti. Col Lecce è tornato in panchina dopo 7 mesi Caprari che spero di riuscire a utilizzare prima della fine del campionato. Nelle ultime 5 partite abbiamo racimolato solo 2 punti, ma meritavamo di più per le prestazioni che abbiamo fatto. La squadra non ha mai dato segnali di aver staccato la spina per la salvezza virtualmente raggiunta. Io in questi anni a Monza sono orgoglioso di aver dato gioie ai tifosi e di aver migliorato ogni giocatore: quest’ultimo aspetto è più gratificante per me che fare punti. Non c’è nulla che non rifarei. Qui a Monza ho fatto qualcosa di molto importante. Ogni tanto mi capita di andare in giro per il centro città e i tifosi che mi riconoscono mi fermano per dirmi che sono molto felici di poter vedere il Monza un altro anno in Serie A. Del mio futuro ne parleremo a fine stagione. Le notizie su di me mi entrano da un orecchio e mi escono dall’altro. La mia priorità sono le ultime 4 partite di questo campionato con tanti obiettivi da raggiungere”.