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BOLOGNA-MONZA 0-0
 
Il Monza interrompe il digiuno: dopo 2 sconfitte nelle ultime 2 partite la compagine biancorossa allenata da Raffaele Palladino porta via un pareggio a occhiali in casa del Bologna lanciato alla conquista di una storica qualificazione alla Champions League. Conquistare il pareggio non è stato affatto facile e la formazione brianzola ha dovuto sudare 7 camicie nella città delle 7 chiese per resistere agli assalti dei felsinei, desiderosi di far felici ancora una volta i propri tifosi in questa per loro fantastica stagione. I brianzoli, che sono ripassati al sistema 4-2-3-1, hanno fatto fatica a costruire dal basso le loro azioni e in generale a tenere palla, costruendo poche occasioni e limitandosi perlopiù a fare le barricate. Fortunatamente la fase difensiva si è comportata ottimamente e questo è un buon segnale in vista delle ultime 6 giornate di campionato.
 
.Per la sfida contro gli emiliani Palladino, che non ha potuto disporre degli squalificati Gomez e Caldirola e degli infortunati Caprari, Bettella, Machìn e Mota, ha proposto, rispetto al match perso col Napoli, in difesa Andrea Carboni per Caldirola, a centrocampo Akpa-Akpro per Gagliardini e nel reparto offensivo Pessina per Mota. Il Bologna allenato da Thiago Motta era privo dello squalificato Saelemaekers e dell’infortunato Soumaoro.
 
I 26903 spettatori dello Stadio Renato Dall’Ara, di cui circa 800 di fede biancorossa, hanno osservato all’inizio un minuto di raccoglimento per le vittime dell’esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana, nell'Appennino bolognese. La gara non ha quindi offerto particolari spunti per la cronaca fino al 20’, quando un insidioso calcio di punizione di Orsolini è stato mandato in corner da Di Gregorio. Lo stesso fantasista rossoblù 5’ dopo con una finta riesce a entrare in area e a calciare a giro sul palo più lontano dove però Di Gregorio arriva in tuffo per la deviazione in corner. Al 28’ anche il Monza si rende finalmente pericoloso: Zerbin crossa dalla sinistra per Djuric che impatta al volo, ma Skorupski respinge. Da segnalare infine al 40’ la conclusione al volo di Ferguson, su calcio d’angolo di Orsolini, che esce a lato di poco.
 
Il secondo tempo inizia con una clamorosa occasione sciupata da parte del Monza: è il 4’ quando sul cross di Andrea Carboni dalla sinistra, Colpani in acrobazia manda malamente alto. Al 9’ Di Gregorio esce provvidenzialmente su Ferguson chiudendogli lo specchio della porta. Al 21’ il portiere biancorosso neutralizza in uscita un pericoloso contropiede del Bologna. 1’ dopo Palladino è costretto a sostituire l’infortunato Birindelli con Pedro Pereira. Al 25’ Di Gregorio devia in corner una conclusione di Orsolini. Al 32’ Freuler a tu per tu col portiere brianzolo spara sull’esterno della rete. Palladino inserisce Gagliardini e Maldini rispettivamente per Akpa-Akpro e Zerbin e 5’ più tardi anche Colombo e Valentin Carboni per Bondo e Colpani. Il Bologna prova gli ultimi assalti ma nonostante i 5’ di recupero non combina pressoché nulla a parte una conclusione dal limite al 45’ di Nodye che sfila a lato di poco.
 
In sala stampa Motta ha come al solito criticato gli arbitri: “Noi abbiamo fatto un’ottima prestazione, ma il Monza è una buona squadra che a livello difensivo ha fatto una buona prestazione, come del resto mi aspettavo. Non gli abbiamo permesso di contrattaccare a parte in occasione di un contropiede. L’arbitraggio ha avvantaggiato la squadra che voleva giocare di meno questa partita. Poi non è stato visto niente in alcune situazioni in area. Insomma, meritavamo di più”.
 
Palladino ha invece esaltato la prestazione della sua squadra: “Abbiamo fatto la partita giusta. Il Bologna è una grande squadra e ne approfitto per fare i complimenti a giocatori e staff per il campionato che sta disputando. Noi dovevamo dunque affrontare questa squadra con rispetto. Abbiamo fatto una partita di grande sacrificio, grande personalità e abbiamo avuto anche qualche occasione per segnare. Il Bologna cercava sempre di sporcarci le giocate, ma noi non abbiamo avuto paura, ma grande mentalità. Ora tra l’altro devo pagare a tutti la cena perché glielo avevo promesso in caso di risultato positivo. Motta si è lamentato perché avremmo perso tempo? Non è vero. Si è perso tempo solo nell’episodio di Izzo che si era fatto male e l’arbitro ha recuperato il doppio del tempo perso. Un voto alle mie due stagioni? Sono due stagioni da 10, quest’anno forse da 10 e lode perché confermarsi è difficile”.
 
Il Monza tornerà in campo domenica 21 aprile alle ore 20.45 all’U-Power Stadium per il derby con l’Atalanta.
 
 
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Il Monza strappa un punto al Bologna da Champions League

BOLOGNA-MONZA 0-0   Il Monza interrompe il digiuno: dopo 2 sconfitte nelle ultime 2 partite la compagine biancorossa allenata da Raffaele Palladino porta via un pareggio a occhiali in casa del Bologna lanciato alla conquista di una storica qualificazione alla Champions League. Conquistare il pareggio non è stato affatto facile e la formazione brianzola ha dovuto sudare 7 camicie nella città delle 7 chiese per resistere ag

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Ecco il Monza che volevamo: non c’è due senza tre e infatti il tris è stato servito. Tre vittorie consecutive diverse da quelle precedenti perché ottenute con carattere e concentrazione. Andando avanti su questa strada si piò davvero sognare la “terra promessa”, quella categoria di cui non vogliamo pronunciare il nome per scaramanzia. Del resto è la prima volta nella storia che il Monza ottiene 4 vittorie consecutive in trasferta in Serie B. L’Alessandria invece, che ospitava i brianzoli al “Giuseppe Moccagatta” per un match cadetto dopo 56 anni e mezzo, allunga la striscia di “non vittorie” a 11.

 
La compagine allenata da Giovanni Stroppa è scesa in campo (davanti a 2050 spettatori di cui un centinaio di fede biancorossa) con la giusta determinazione, mostrando maggior qualità nelle giocate, una difesa ermetica imperniata su uno stratosferico Paletta, un centrocampo più fantasioso del solito con Ciurria e Machin abili nell’uno contro uno e un attacco molto mobile pur se ancora balbettante in fatto di incisività. Mancando Mota per affaticamento, anche oggi i gol che hanno sbloccato il match sono arrivati da un’autorete e da un centrocampista. Oltre al portoghese, Stroppa non ha potuto disporre degli infortunati Favilli, Marrone, Pirola e Bettella. Rispetto alla gara vinta sabato scorso contro il Vicenza sono stati schierati Carlos Augusto, Barberis, Machin, D’Alessandro e Mancuso al posto di Caldirola, Mazzitelli, Mota, Pedro Pereira e Gytkjaer. Al tecnico degli “orsi” Moreno Longo mancavano lo squalificato Lunetta e gli infortunati Orlando, Kolaj, Pierozzi e Coccolo.
 
Pronti, via e le due squadre si danno battaglia soprattutto a centrocampo, dove non mancano gli interventi rudi. Il Monza si adegua alla velocità di gioco sostenuta degli avversari e a mano a mano che passa il tempo fa emergere la differenza tecnica. Al 16’ il biancorosso Molina effettua una rimessa laterale per Mancuso che tocca lateralmente per Ciurria: il “fante” prova il sinistro a giro al volo ma la palla passa alta. Al 23’ il Monza conquista palla a centrocampo e Machin verticalizza per Mancuso che però perde l’equilibrio al momento della conclusione. Al 32’ ancora Machin mostra un gran bel numero e arrivato quasi in area avversaria serve orizzontalmente Valoti che calcia un forte destro finito a lato di poco. Al 41’, però, la squadra di Stroppa passa comunque in vantaggio in modo rocambolesco: Ciurria crossa dalla linea di fondo e Di Gennaro davanti alla linea di porta devia la sfera nella propria rete. 3’ prima D’Alessandro era stato costretto ad abbandonare il campo per infortunio e veniva sostituito da Pedro Pereira.
 
Nella ripresa l’Alessandria guadagna campo rispetto al Monza ma non impensierisce più di tanto la retroguardia ospite se non al 15’ quando un sinistro di Milanese dalla distanza centra in pieno il palo alla sinistra di Di Gregorio. 1’ prima Valoti aveva impegnato Pisseri dal limite dell’area. Al 17’ i biancorossi ipotecano la partita grazie a un gran sinistro dal limite di Ciurria che si insacca nel “sette”. Colpani e Gytkjaer sostituiscono Valoti e Mancuso e dopo 3’ purtroppo Ba fa un fallo inutile su Machin prendendosi un’ammonizione, ma costringendo il Nazionale equatoguineano a uscire dal campo col timore che sia una cosa seria. Al suo posto entra Mazzitelli e contemporaneamente Ramirez rileva Ciurria. Il Monza controlla la partita e al 45’ la chiude con Gytkjaer che, lanciato in profondità sul filo del fuorigioco da Carlos Augusto, batte Pisseri in disperata uscita. Da segnalare nel recupero la conclusione dal limite dell’ex biancorosso Barillà, subentrato da un quarto d’ora, uscita a lato di poco.
 
In sala stampa Stroppa ha fatto fatica a contenere la gioia per l’importante successo: “È stata una vittoria difficilissima perché sapevamo di incontrare una squadra arcigna, tignosa, che in casa sua non ti fa giocare. Bisognava mettere in campo delle componenti caratteriali di cattiveria sportiva altrimenti sarebbe stata difficile. Ci siamo riusciti. Da tre partite c’è più consapevolezza, più determinazione; prima si andava a momenti, ora il Monza è caratterialmente diverso. Mi piace poi il fatto che siamo il migliore attacco della B e mi piace che oggi non abbiamo preso gol. Purtroppo Machin ha sentito girarsi il ginocchio, mentre D’Alessandro ha sentito un indurimento al flessore. Ciurria? Merita tutto questo per quello che sta facendo”.
 
Per Longo non era quella di oggi la partita della riscossa dei grigi: “Lo 0-3 è troppo pesante per come è andata la partita. Il primo tempo è stato equilibrato e siamo andati sotto poco prima dell’intervallo. Sotto l’aspetto del gioco avevamo fatto qualcosa in più del Monza, ma abbiamo quasi sempre sbagliato il passaggio finale. Il primo quarto d’ora della ripresa è stato più che buono, con l’occasione di Milanese finita sul palo. Poi è stata data l’opportunità al Monza di raddoppiare anche se c’è stata una grande giocata del singolo. Sullo 0-2 c’è stato un po’ di scoramento. Il Monza è una grandissima squadra: ha fisicità, tecnica, qualità sotto tutti i profili. Due partite alla settimana penalizzano le rose più ristrette come la nostra. Il Monza invece ha fatto dei cambi che hanno aumentato la qualità… Ha già giocatori di Serie A”.
 
Per andare in quella categoria, però, occorrerà che i ragazzi di Stroppa vincano anche sabato prossimo alle ore 14 contro il Crotone all’U-Power Stadium.
 
 
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Il Monza stravince ad Alessandria e fa un nuovo record

Ecco il Monza che volevamo: non c’è due senza tre e infatti il tris è stato servito. Tre vittorie consecutive diverse da quelle precedenti perché ottenute con carattere e concentrazione. Andando avanti su questa strada si piò davvero sognare la “terra promessa”, quella categoria di cui non vogliamo pronunciare il nome per scaramanzia. Del resto è la prima volta nella storia che il Monza ottiene 4 vittorie consecutive in trasferta

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MONZA-REGGINA 1-0
 
Una vittoria sofferta all’U-Power Stadium ma ormai c’è da prendere tutto senza farsi troppe illusioni che il gioco della squadra migliori a breve: il Monza inanella così il quarto risultato utile consecutivo e condanna la Reggina alla quarta sconfitta di fila, quinta considerando anche la Coppa Italia.
 
Contro gli amaranto calabresi si sperava non solo in un successo, ma anche condito da un po’ di gol in considerazione del periodo di crisi attraversato dalla compagine allenata da Domenico Toscano (che ora rischia la panchina) e del fatto che gli ospiti dovevano fare i conti con numerose assenze: lo squalificato Crisetig e gli infortunati Charpentier, Faty, Rolando, Vasic e Ménez, senza contare che Rivas e Denis sono andati solamente in panchina, entrando durante il secondo tempo, perché acciaccati. Invece, l’unico indisponibile del Monza in questo momento è Finotto.
 
Purtroppo la formazione di Cristian Brocchi, tornato in panchina dopo l’operazione di calcoli renali, ha ancora una volta deluso le aspettative, nonostante l’avvio fulminante. Col passare del tempo i reggini hanno preso le misure contenendo senza troppi affanni i tentativi di perforazione dei biancorossi, macchinosi in fase di impostazione del gioco e privi di smalto in area avversaria. Solo un’ingenuità del centrocampista Folorunsho, fattosi ammonire due volte a distanza di 5’, con in mezzo l’intervallo, ha permesso al Monza di trovare il vantaggio e di difenderlo con non poca fatica. La superiorità numerica si è vista ma fino a un certo punto: gli ospiti hanno continuato a battagliare con gagliardia e si sono anche rinfrancati dopo il rigore fallito da un opaco Boateng. Alla fine, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, ci si domandava fino a che punto ci sono carenze nella guida tecnica e fino a che punto valgono davvero i giocatori della rosa del Monza…
 
Alla consegna delle formazioni si sono registrati i ritorni nell’“11” titolare di Frattesi e Mota, a Lignano Sabbiadoro contro il Pordenone a riposo dopo le fatiche con le rispettive Nazionali Under 21, rispettivamente per Armellino e Maric. L’ex reggino Barillà ha iniziato dalla panchina, così come l’ex monzese Guarna dall’altra parte, mentre l’altro “ex” Bianchi è un cardine del centrocampo amaranto.
 
L’avvio, come già scritto, è frizzante. Dopo 1’30” Plizzari para un destro di Barberis da 10 metri. Al 4’ il portiere reggino blocca anche un debole colpo di testa di Frattesi. Al 18’ D’Errico crossa dalla sinistra per Gytkyaer che sfiora la palla di testa mandandola fuori di poco. La Reggina fa paura al 28’ con Bellomo che in buona posizione calcia però troppo in diagonale. Il resto della frazione di gioco è sterile palleggio.
 
La svolta arriva dopo l’intervallo. Dopo poco più di 1’ Folorunsho, già ammonito al 46’ per un fallo su Boateng, interviene duramente su Barberis e si becca il secondo cartellino giallo e quindi quello rosso. C’era da aspettarselo da un arbitro che nelle statistiche risulta essere tra i più severi della cadetteria. Il Monza approfitta della superiorità numerica alla prima occasione: corre il 9’ quando su corner calciato da Barberis il primo ad arrivare è il piccolo, ma dotato di una notevole elevazione, Mota che con uno splendido colpo di testa in torsione manda la palla dove Plizzari non può arrivare. 3’ dopo il match potrebbe chiudersi, ma Boateng si fa parare dal portiere reggino il rigore decretato per atterramento di Mota da parte dello stesso estremo difensore. Brocchi sostituisce Barberis, D’Errico e Gytkyaer rispettivamente con Fossati, Barillà e Maric e al 18’ un tiro-cross di Carlos Augusto cozza sulla traversa. Dopo una ciabattata a lato di Boateng, successivamente sostituito a sorpresa da Colpani anziché da Machìn, il Monza non crea più pericoli a Plizzari, soprattutto perché la Reggina erge una muraglia umana davanti a lui, cercando di ripartire in contropiede. L’unica ulteriore occasione è sui piedi di Colpani che, dopo aver triangolato col Maric, si fa chiudere la conclusione da Plizzari in uscita.
 
In sala stampa Toscano si è mostrato soddisfatto della sua squadra: “Nonostante le diverse assenze mi è piaciuto lo spirito con cui abbiamo giocato. Potevamo sfruttare meglio il primo tempo. Rimanendo in 10 diventa dura a Monza fare la partita... Il Monza? È una squadra forte con tante individualità ma non abbiamo avuto grossi pericoli”.
 
Brocchi non si è presentato. Al suo posto ha parlato capitan D’Errico: “Quella di oggi è una vittoria importantissima perché ci porta ad allungare la striscia positiva a 4 partite, con un bottino di 10 punti. Altro che non far gioco e non far risultato come si dice… E abbiamo ancora tanti margini di miglioramento. È vero che non concretizziamo tanto ma risolveremo anche questo difetto. Mota? È un giocatore fondamentale”.
 
Il Monza tornerà in campo già mercoledì prossimo alle ore 18 per recuperare all’U-Power Stadium la partita contro il Vicenza Virtus rinviata lo scorso 14 ottobre per i troppi giocatori in isolamento fiduciario tra le fila brianzole.
 
 
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Il Monza supera la Reggina con fatica

MONZA-REGGINA 1-0   Una vittoria sofferta all’U-Power Stadium ma ormai c’è da prendere tutto senza farsi troppe illusioni che il gioco della squadra migliori a breve: il Monza inanella così il quarto risultato utile consecutivo e condanna la Reggina alla quarta sconfitta di fila, quinta considerando anche la Coppa Italia.   Contro gli amaranto calabresi si sperava non solo in un successo, ma anche condito da un po’ di

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Due partite in quattro giorni: quello che attende il Monza è una vera e propria volata per accaparrarsi la miglior posizione possibile al momento della sosta del campionato dovuta al Mondiale, che purtroppo non vedrà competere la nostra Nazionale. Per il tecnico biancorosso Raffaele Palladino non ci sarà bisogno di operare un “turnover”: “Non mi piace la parola ‘turnover’ - ha dichiarato in conferenza stampa - Ci saranno queste due partite e poi una sosta lunga. Dunque non guardo l’aspetto della possibile stanchezza. Pertanto giocherà la miglior formazione possibile sia a Roma contro la Lazio che in casa contro la Salernitana. Domani dovrà essere una partita piena di entusiasmo da parte nostra. Dobbiamo cavalcare l'onda dell'ultima vittoria. Dobbiamo andare a giocare la partita con coraggio, slancio, voglia di mettere in difficoltà la Lazio, che è una squadra forte e che sta anche molto bene. Come per le altre partite la giocheremo apertamente. Non sarà facile scardinare la seconda difesa del campionato. Loro danno pochi riferimenti, giocano molto di squadra. Noi dovremo innanzitutto difenderci bene e poi far male nelle ripartenze. Non mi interessa se la Lazio giocherà con dei giocatori piuttosto che con altri: ha una rosa tale che può mettere in campo sempre giocatori forti che possono metterci in difficoltà. Sono un grande estimatore dell'allenatore Maurizio Sarri già da quando non era in Serie A: ricordo in particolare quando era il tecnico dell'Empoli. Le sue squadre le riconosci immediatamente perché da subito hanno una precisa identità di gioco. Lui ha tantissima esperienza e noi giovani allenatori abbiamo solo da imparare. Chi farò giocare? Questa settimana ho l'imbarazzo della scelta perché stanno tutti bene, a parte Pablo Marì, Sensi e Mota, e si sono allenati tutti bene. Devo fare i complimenti allo staff medico perché hanno recuperato tutti gli acciaccati. Sensi? È un’artista in campo: ci mancherà tantissimo perché è un giocatore straordinario. Nell'ultimo periodo stava associando qualità tecniche a qualità fisiche. Per sostituirlo sto provando tante soluzioni e deciderò domani chi far giocare. Izzo? Lo conosco da giocatore molto bene. So che può fare di più: non ha fatto la carriera che avrebbe dovuto fare; lui è un giocatore che potenzialmente poteva giocare in un grande club. Ha quella cattiveria agonistica che quando lui non gioca se ne sente la mancanza. Con lui siamo tornati ad avere solidità difensiva. Carlos Augusto? È un giocatore straordinario, che può giocare in un grande club e anche in Nazionale brasiliana o italiana… mi auguro in quella italiana. Poi è un ragazzo equilibrato, umile: coronerà i suoi sogni. Machìn? Ha sofferto a stare fuori in questo periodo. Deve però stare pronto e lui si è sempre allenato bene. In una delle prossime due partite penso che avrà occasione di giocare. Come mai non segniamo mai di testa? Di cross ne facciamo molti, ma ci arriviamo troppe volte col tempo sbagliato e questo succede perché non riempiamo abbastanza l'area: bisogna migliorare questa situazione”.

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Il Monza torna a Roma per affrontare la Lazio

Due partite in quattro giorni: quello che attende il Monza è una vera e propria volata per accaparrarsi la miglior posizione possibile al momento della sosta del campionato dovuta al Mondiale, che purtroppo non vedrà competere la nostra Nazionale. Per il tecnico biancorosso Raffaele Palladino non ci sarà bisogno di operare un “turnover”: “Non mi piace la parola ‘turnover’ - ha dichiarato in conferenza stampa - Ci saranno queste due

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MONZA-REGGINA 1-0
 
Ci voleva la derelitta Reggina per far tornare il Monza alla vittoria: il primo successo del 2022 è stato ottenuto contro la squadra calabrese che arrivava dall’aver racimolato solo 1 punto nelle ultime 7 partite. L’1-0 maturato all’U-Power Stadium sta fin troppo stretto alla formazione brianzola, che ha dominato l’incontro dal primo all’ultimo minuto. Ci sono dei numeri che rendono l’idea del vero divario tra le due compagini: il Monza ha tirato 22 volte, di cui 6 in porta, la Reggina 3 volte e mai in porta; il possesso palla è stato maggiore da parte dei padroni casa per 55% a 45%; il computo dei calci d’angolo è terminato 11-0 per i biancorossi.
Col risultato di oggi il Monza non solo ha mantenuto l’imbattibilità casalinga segnando sempre almeno 1 rete, ma ha eguagliato il suo record di gare consecutive in gol relativamente alla Serie B, cioè 12 come nei campionati 1955/56 e 1959/60.
 
Tutto ciò farebbe pensare a un Monza stellare, da primo posto in classifica. Ma non è così. La squadra allenata da Giovanni Stroppa è in una sorta di “convalescenza” dalla “malattia” presa a metà dicembre, quando a causa della quarta ondata di coronavirus ha dovuto interrompere la sua corsa verso i primissimi posti della classifica. Oltre un mese di inattività, con mezza squadra contagiatasi, ha causato danni non solo alla classifica (1 punto in 2 partite) ma al gioco sempre più convincente che era stato mostrato nelle ultime settimane autunnali. Rispetto alle due precedenti prestazioni del 2022 i biancorossi oggi hanno giocato benino ma non benissimo. La difesa è stata più attenta però la Reggina attuale non è comparabile al Benevento e al Perugia. Il centrocampo è stato più brillante, mentre l’attacco è stato come al solito poco incisivo. Di sicuro ai miglioramenti ha contribuito la mezza rivoluzione operata da Stroppa, che aveva recuperato dalla squalifica Mazzitelli e D’Alessandro, ma che aveva indisponibili Scozzarella, Pirola, Brescianini e Donati perché infortunati, Machìn impegnato con la Nazionale equatoguineana in Coppa d’Africa e il neoarrivato (dall’Empoli in prestito) Mancuso, pare (dato che la notizia non è ufficiale) perché trovato positivo al coronavirus durante le visite mediche effettuate prima di firmare il contratto. Rispetto al match giocato 6 giorni prima sono stati dunque schierati dall’inizio Bettella, Sampirisi, Colpani, Mazzitelli e D’Alessandro invece di Donati, Pedro Pereira, Molina, Ramirez e Caldirola.
 
L’allenatore degli amaranto Domenico Toscano non ha potuto convocare l’“ex” Bianchi perché squalificato, nonché Rivas, Stavropoulos, Menez, Tumminello e Faty. Presente in campo, invece, l’altro “ex” Ricci.
 
Si gioca davanti a 3387 spettatori che sarebbero potuti essere qualche centinaio di più se non fosse stato deciso dalla Lega Serie B, su richiesta della Federcalcio pressata dal Governo, il divieto di trasferta ai tifosi calabresi come forma di contrasto alla diffusione del coronavirus.
 
Nel primo tempo il Monza prende il pallino del gioco ma fatica a concludere in porta. Si contano tre occasioni degne di nota, le prime due sprecate da Mazzitelli al 12’ e al 24’ (due conclusioni da fuori area calciate male), l’ultima procurata da Mota al 38’ (destro al fulmicotone che si stampa sulla traversa).
 
L’avvio di secondo tempo mostra un Monza più determinato: dopo due colpi di testa di Carlos Augusto e Mazzitelli parati a terra da Turati i biancorossi sbloccano il risultato al 7’: il portiere ospite respinge un colpo di testa di Valoti e sul prosieguo dell’azione Mazzitelli mette in mezzo per Mota che insacca da due passi. 3’ dopo i padroni di casa potrebbero raddoppiare su contropiede: Mota consegna palla in verticale per D’Alessandro che s’invola e dalla linea di fondo serve all’indietro per l’accorrente Sampirisi, sciagurato nella conclusione che finisce in curva. Proprio dopo che D’Alessandro, in cattive condizioni fisiche, lascia il posto a Pedro Pereira il Monza raddoppia con Colpani, ma il Var non convalida il gol per un precedente fallo di Mazzitelli su Loiacono. La Reggina, nonostante i 4 cambi, continua a non arrivare in area monzese (anche perché nel frattempo Stroppa fa entrare i freschi Ramirez e Ciurria rispettivamente per Valoti e Colpani e successivamente Favilli per Mota) e così il match finisce senza sussulti dopo 5’ di recupero.
 
In sala stampa Stroppa ha archiviato la pratica: “Abbiamo avuto la partita sotto controllo, abbiamo tenuto il campo con maturità, abbiamo giocato con carattere. Direi che la squadra meritava un doppio vantaggio. La svolta è arrivata dopo che nell’intervallo ho chiesto più incisività nei duelli individuali negli ultimi 25 metri. Ha giocato bene Carlos Augusto da difensore e pure bene ha giocato Bettella, mentre Colpani deve fare di più: ha qualità devastanti ma deve metterle in pratica in ogni giocata che fa. Mazzitelli è invece cresciuto durante la partita”.
 
Per Mota, che col settimo gol di oggi ha già battuto il record personale di reti in Serie B, “bisognava dare una risposta ai tifosi dopo gli interrogativi posti in seguito alle ultime 2 partite. Perché noi con questa società abbiamo due possibilità: o vincere o vincere… Il mio obiettivo è di aiutare la squadra a salire in Serie A e di arrivare in doppia cifra coi gol”.
 
Per “Mimmo” Toscano “il risultato di oggi è giusto nonostante un nostro buon primo tempo, dove mi è piaciuto l’approccio, l’atteggiamento. Nel secondo tempo sono mancate energia e serenità”.
 
Dopo la sosta di sabato prossimo sarà tempo di derby lombardo… e che derby! Domenica 6 febbraio alle ore 16.15 andrà in scena allo stadio Zini una sfida fondamentale per la corsa promozione con la forte Cremonese allestita dal direttore generale Ariedo Braida, ex giocatore ed ex direttore sportivo del Monza.
 
 
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Il Monza torna a vincere contro una Reggina allo sbando

MONZA-REGGINA 1-0   Ci voleva la derelitta Reggina per far tornare il Monza alla vittoria: il primo successo del 2022 è stato ottenuto contro la squadra calabrese che arrivava dall’aver racimolato solo 1 punto nelle ultime 7 partite. L’1-0 maturato all’U-Power Stadium sta fin troppo stretto alla formazione brianzola, che ha dominato l’incontro dal primo all’ultimo minuto. Ci sono dei numeri che rendono l’idea del vero di

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MONZA-CREMONESE 2-1
 
Il Monza torna alla vittoria dopo 4 partite senza gioie superando con affanno la Cremonese che al contrario era in serie positiva da 6 turni. Era dalla stagione 1977/78 che la squadra brianzola non batteva quella grigiorossa in Serie B e anche allora fu col risultato di 2-1. La partita è stata giocata meglio dalla compagine allenata da Fabio Pecchia, che però non ha saputo concretizzare le diverse occasioni da rete costruite. I biancorossi l’hanno spuntata grazie alla miglior qualità dei singoli, che nei momenti-chiave hanno trovato la giocata decisiva, sia in attacco che in difesa. È stata una prova sofferta per i ragazzi di casa, ma che si spera porti a una svolta nel rendimento del girone di ritorno, finora deficitario. Se la promozione diretta è ormai troppo lontana, resta da lottare per un posto di privilegio nei play-off, quando il pareggio conterà come una vittoria per chi si sarà piazzato meglio in regular season.
 
Anche questa settimana il tecnico Cristian Brocchi ha dovuto fare i conti con squalifiche e infortuni: nella prima è incappato Pirola, espulso ad Ascoli Piceno, mentre nella lista dei secondi sono finiti Bettella, Balotelli e Maric, che si sono aggiunti a Lamanna, Donati e Gytkjaer. Sono invece stati recuperati Bellusci, Carlos Augusto, Anastasio, Mota e Boateng, che hanno tutti, fatta eccezione per Anastasio, riconquistato un posto nell’“undici” titolare in sostituzione rispettivamente di Pirola, Barillà, Diaw e Maric. Inoltre D’Errico è stato inizialmente preferito ad Armellino. Tra le fila cremonesi erano assenti Castagnetti per squalifica e Bartolomei per infortunio.
 
Prima del fischio d’inizio si è assistito in tribuna a una “mini-rimpatriata” del Monza del biennio 1975/77: con l’allora consigliere e attualmente amministratore delegato Adriano Galliani c’erano l’allora attaccante, ora direttore generale della Cremonese, Ariedo Braida, e l’allora vicepresidente Felice Colombo assieme al figlio Nicola, presidente del club dal 2015 al 2019. Vicino a loro era seduto Christian Vieri, ex attaccante del Milan ai tempi di Galliani e Braida dirigenti rossoneri.
 
La prima occasione è del Monza: al 4’ un colpo di testa di Frattesi passa alto di poco. La Cremonese risponde al 9’: su un cross di Baez dalla destra Ciofani colpisce di testa ma la conclusione è centrale e Di Gregorio riesce a respingere. Lo stesso centravanti, in “giornata no”, 4’ dopo calcia male consentendo al portiere di casa di deviare in corner. Dopo una fase di stanca del match, dovuta alla ritrovata attenzione dei reparti difensivi, un rasoterra in diagonale del grigiorosso Buonaiuto lambisce il palo opposto al 29’. Nel momento migliore della Cremonese è però il Monza a passare in vantaggio: è il 34’ quando un bell’assist di Mota all’indietro per Frattesi viene trasformato in gol dalla mezzala grazie a un chirurgico rasoterra al volo. Dopo 4’ i biancorossi infliggono un’altra mazzata agli ospiti: Sampirisi crossa dalla destra lungo per D’Errico che mette in mezzo rasoterra dove Mota al volo insacca nonostante il tentativo d’intercettazione di Bianchetti.
 
Nell’intervallo Pecchia opta per l’inserimento di Strizzolo e la mossa scuote la Cremonese: al 3’ proprio un destro dal limite della punta grigiorossa costringe Di Gregorio alla deviazione in corner. Al 10’ Frattesi a porta vuota calcia male da 40 metri e il portiere Carnesecchi recupera la posizione in tempo. Al 15’ gli ospiti accorciano le distanze: Strizzolo da distanza ravvicinata, ma leggermente decentrato, invece di tirare mette in mezzo dove Sampirisi in anticipo beffa però Di Gregorio infilando la palla nella propria porta. 1’ dopo la Cremonese sfiora il clamoroso raddoppio con Ciofani, che dal limite spara alle stelle, e dopo ulteriori 2’ Di Gregorio respinge una botta ravvicinata del centravanti grigiorosso. Nell’azione seguente, poi, Gaetano colpisce male la sfera di testa mandandola a lato. Il Monza supera il momento di bambola con gli inserimenti di Armellino e Colpani e successivamente di Scozzarella e Diaw. Al 28’ Frattesi non dà forza all’assist delizioso di Colpani. Al 30’ Ceravolo di controbalzo spedisce alto. Paletta rileva Bellusci e al 33’ ancora Ceravolo si lancia in contropiede e, trattenuto da Scaglia, prova lo stesso il pallonetto su Di Gregorio in uscita, ma praticamente “cicca” la sfera. L’ultima occasione importante si registra al 35’, quando il catastrofico Diaw, a tu per tu con Carnesecchi, manda incredibilmente a lato.
 
In sala stampa Pecchia si è mostrato giustamente deluso: “Siamo stati puniti oltremisura. Quei 5’ del primo tempo in cui abbiamo subito i 2 gol hanno determinato il risultato. Abbiamo creato tantissimo, abbiamo fatto una prestazione maiuscola, ma abbiamo ottenuto troppo poco”.
 
Per Brocchi quelli di oggi sono “3 punti pesanti dal punto di vista emotivo. I ragazzi avevano bisogno di tornare alla vittoria, che è maturata nel primo tempo. Sapevamo di affrontare una squadra in grandissima salute, con la testa libera. Balotelli? Deve capire se ‘riesce’ oppure no. Si è sempre comportato bene, però per giocare non basta la qualità: deve riuscire a trovare continuità di allenamento, trovare una condizione fisica accettabile. Frattesi? L’ho fortemente voluto ma quando è arrivato aveva una interpretazione del calcio tutta sua, era disordinato. Ora è pronto per fare il grande salto”.
 
Martedì prossimo alle ore 16.05 il Monza sarà ospitato per l'ultimo turno infrasettimanale della regular season dalla Salernitana. Il match sarà trasmesso in diretta da Rai Due.
 
 
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Il Monza torna alla vittoria e lo fa in un derby

MONZA-CREMONESE 2-1   Il Monza torna alla vittoria dopo 4 partite senza gioie superando con affanno la Cremonese che al contrario era in serie positiva da 6 turni. Era dalla stagione 1977/78 che la squadra brianzola non batteva quella grigiorossa in Serie B e anche allora fu col risultato di 2-1. La partita è stata giocata meglio dalla compagine allenata da Fabio Pecchia, che però non ha saputo concretizzare le diverse occasioni da

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MONZA-GENOA 1-0
 
Il Monza torna alla vittoria in casa dopo 2 mesi e 2 giorni e lo fa superando di misura il Genoa, che non batteva tra le mura amiche in una partita ufficiale da 23 anni e mezzo. I biancorossi fanno festa dopo il primo confronto col Genoa in Serie A, ma va subito detto che il pareggio per 0-0 sarebbe stato il risultato più giusto al termine di una partita misera per la Serie A, dove errori marchiani in tutte le zone del campo in entrambi gli schieramenti sarebbero stati severamente puniti con altre avversarie. Tutto è bene quel che finisce bene, ma la squadra allenata da Raffaele Palladino, “ex” della contesa assieme a Pedro Pereira, Izzo e, sull’altra panchina, Sommariva, ha bisogno di cambiare registro se intende anche solo provare a mettere in difficoltà Milan, Fiorentina e Napoli, le sue prossime contendenti per i 3 punti. In particolare in attacco sono quattro partite che si combina poco o nulla, non solo segnando poco ma anche creando poco. La nota positiva di oggi è invece la difesa, costituita praticamente tutta da seconde linee, che è riuscita a non far rimpiangere i titolari, anche se in un paio di occasioni bisogna ringraziare la Dea bendata che ha fatto calciare fuori dai pali due palloni che era molto più facile buttare dentro che farci altro. Il tecnico ospite Alberto Gilardino ha di certo molto da recriminare per le occasioni sprecate, ma il suo Genoa è apparso molto brutto nonostante le stelle di cui è in parte composto.
 
Per l’incontro di oggi Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari, Vignato e Pablo Marì, e stante le precarie condizioni fisiche di Izzo e Caldirola, ha proposto, rispetto al match perso contro la Juventus, la difesa a quattro con Pedro Pereira, D’Ambrosio, Andrea Carboni e Kyriakopoulos, nonchè Valentin Carboni e Colombo nel reparto offensivo al posto di Machìn e di Ciurria, quest’ultimo arretrato a centrocampo per Birindelli. Il Genoa era privo dello squalificato Malinovskyi e dell’infortunato Strootman.
 
Davanti ai 13283 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui oltre 3mila di fede rossoblù, i brianzoli partono conquistando subito un calcio d’angolo ma poi si perdono per strada, non trovando soluzioni offensive decenti anche per la giornata estremamente negativa di Colombo. Il Genoa commette molti errori tecnici ma in zone del campo innocue. E così il tabellino del primo tempo è scarno. Al 10’ Valentin Carboni crossa dalla fascia destra per Pessina che prova il tuffo ma non arriva per un soffio alla deviazione di testa. Gli ospiti rispondono al 14’ con Frendrup che al volo dal limite manda alle stelle. Al 21’ Colpani spreca un pericoloso contropiede crossando male per l’accorrente Colombo. Al 37’ Ciurria gonfia la rete ma l’arbitro non convalida per un fuorigioco precedente di Colombo. Al 44’ un piattone a mezz’aria di Badelj finisce a lato.
 
Nella ripresa il copione non cambia. La partita è povera di contenuti tecnici e si bada soprattutto a difendersi. Al 10’ una debole conclusione di Pessina viene bloccata agevolmente da Martinez. 1’ dopo Palladino inserisce Maric e Mota per Colombo e Valentin Carboni, ma è il Genoa a conquistare campo e a far soffrire la squadra locale con una serie di calci d’angolo e calci di punizione. Al 17’ il Genoa si mangia la prima delle due occasioni ghiottissime: Messias mette un pallone d’oro in mezzo per Retegui che incredibilmente manda alto da 3 metri. Al 27’ Palladino procede con un altro doppio cambio: entrano Akpa-Akpro e Machìn per Gagliardini e Ciurria. Quando ormai il risultato sembra avviato sul pareggio a occhiali il Monza segna: è il 38’ quando Mota conclude in rete un contropiede avviato da Akpa-Akpro, proseguito da Colpani e assistito da Pedro Pereira, che è bravo a servire l’accorrente attaccante portoghese, tornato al gol dopo un lungo digiuno. 2’ dopo il Genoa spreca la seconda clamorosa opportunità con Dragusin che a tu per tu con Di Gregorio calcia incredibilmente fuori. Al 42’ Palladino sostituisce Colpani con Donati per arginare il più possibili gli ultimi assalti dei liguri. E dopo 4’ la parte di stadio biancorossa può esplodere in un boato la soddisfazione per la ritrovata vittoria casalinga.
 
In sala stampa Gilardino ha il morale a terra: “Sono arrabbiato. In questo momento le sbavature che concediamo all’interno della gara le paghiamo a caro prezzo. Oggi è difficile rimproverare qualcosa alla squadra. C’è frustrazione perché, dopo un primo tempo equilibrato e un secondo a tratti dominato, andiamo a casa sconfitti. Nella ripresa non ricordo un tiro del Monza a parte il gol... A noi è mancata qualità negli ultimi metri. Dispiace anche per i nostri tifosi che sono immensi. Il Monza? Palladino ha già fatto bene l’anno scorso. Sa leggere le partite e ha empatia con la squadra”.
 
Palladino è evidentemente felice: “In settimana avevo delle percezioni positive per quanto mostratomi in allenamento da tutto il gruppo. Oggi era fondamentale portare a casa tre punti: i ragazzi sono stati bravi a interpretare la partita nel modo giusto. Il Genoa è una squadra solida, che corre: contro avversari di questo tipo le partite vengono decise da episodi. Noi siamo stati bravi a colpire nel momento giusto, con un Pedro Pereira che ha fatto 60 metri di scatto. Pereira ha fatto davvero una grande partita. Poi abbiamo rischiato di prendere subito il pareggio come contro la Juventus ma stavolta siamo stati fortunati. Mota? Alla fine gli ho fatto i complimenti non tanto per il gol, ma per la prestazione e l’atteggiamento. Quali rinforzi a gennaio? Arrivano già a dicembre e saranno Izzo e Vignato che recuperano dai rispettivi infortuni”.
 
Il Monza tornerà in campo domenica prossima alle ore 12.30 allo Stadio Giuseppe Meazza per il derby col Milan.
 
 
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Il Monza torna alla vittoria in casa piegando il Genoa

MONZA-GENOA 1-0   Il Monza torna alla vittoria in casa dopo 2 mesi e 2 giorni e lo fa superando di misura il Genoa, che non batteva tra le mura amiche in una partita ufficiale da 23 anni e mezzo. I biancorossi fanno festa dopo il primo confronto col Genoa in Serie A, ma va subito detto che il pareggio per 0-0 sarebbe stato il risultato più giusto al termine di una partita misera per la Serie A, dove errori marchiani in tutte le zone

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MONZA-HELLAS VERONA 2-0
 
Il Monza torna alla vittoria dopo 3 sconfitte consecutive superando non senza affanni il derelitto Hellas Verona, ultimo in classifica e ora giunto a 8 sconfitte di fila, striscia “record” negativa per la compagine scaligera. Era da 24 anni che i biancorossi non sconfiggevano in casa la formazione veronese e l’impresa gli è riuscita grazie anche alla buona sorte che ha voluto “premiare” con un cartellino rosso un intervento scomposto del difensore gialloblù Magnani su Mota al 24’. Non si può certo dire che ora il Monza sia guarito, però qualche segnale di miglioramento rispetto alla prestazione di 7 giorni prima col Bologna si è visto. Rispetto alle prime partite con in panchina Raffaele Palladino, che avevano visto il Monza vincerne 3 di fila e mostrando un gioco da coppe europee, si è perso un po’ di smalto, con la conseguenza di andare a occupare troppo poco l’area avversaria in fase offensiva. Se gli attaccanti non segnano quasi mai (anche oggi i 2 gol non sono arrivati da loro) è perché sono poco serviti e poco assistiti negli ultimi metri dai compagni. Contro la Lazio, nella trasferta di Roma di giovedì prossimo (calcio d’inizio alle ore 20.45), per portare a casa punti servirà non il Monza di oggi ma quello di un mese fa.
 
Contro l’Hellas in mezzo alla difesa al posto di Pablo Marì (tornato allo stadio dopo l’accoltellamento di cui è rimasto vittima 10 giorni fa) ha giocato il rientrante Caldirola, con l’altro rientrante Izzo a sinistra e Marlon a destra. Rispetto alla partita col Bologna c’erano inoltre in campo Ciurria, Caprari e Mota. Il tecnico dei veneti Salvatore Bocchetti non ha avuto invece a disposizione gli squalificati Ceccherini, Hien e Dawidowicz e gli infortunati Coppola, Ilic, Hrustic, Cortinovis e Piccoli.
 
Pronti, via e il Monza spreca un’occasionissima: nel corso di un’azione concitata Caprari calcia da pochi passi e Faraoni salva sulla linea. Il Verona sembra una squadra di giocatori che si vedono per la prima volta: si sbagliano le traiettorie più elementari sia tecnicamente che tatticamente. I brianzoli però non ne approfittano come dovrebbero, insistendo nel palleggio anche quando l’avversario sembra aver paura persino di sé stesso. Al 22’ Carlos Augusto entra in area sulla sinistra ma sul suo pericolosissimo cross non arriva prima nessuno dei compagni in maglia biancorossa. 2’ dopo Mota anticipa Magnani sulla tre quarti ma il difensore scaligero interviene scompostamente sull’attaccante brianzolo e viene dapprima ammonito e poi, su segnalazione del Var, espulso. La superiorità numerica sembra sfavorire il Monza, perché l’Hellas stando di più sulla difensiva chiude tutte le linee di passaggio dei padroni di casa, che non combinano più nulla di buono fino all’intervallo.
 
Dopo poco più di 1‘ dall‘inizio del secondo tempo Rovella crossa dalla destra e Caprari di testa manda a lato. L‘ex gialloblù ci riprova al 9‘ con una botta dal limite: Montipò respinge a pugni uniti. Al 17‘ Palladino cambia lui e Marlon rispettivamente con Petagna e Antov. I biancorossi continuano con uno sterile giropalla fino al 23‘, quando sul cross rasoterra dal fondo di Ciurria irrompe Carlos Augusto che al volo gonfia la rete. Sull’1-0 il Monza gioca più serenamente e al 30’ una botta dal limite di Izzo passa alta di poco. Al 39’ Mota, lanciato a rete, viene anticipato d’un soffio fuori area da Montipò. 2’ dopo Sensi, a seguito di un contrasto con Suleman, è costretto a uscire in barella. Lui e Pessina vengono sostituiti rispettivamente da Bondo e Colpani. Proprio quest’ultimo realizza la rete del raddoppio, che chiude di fatto la partita al 45’, ricevendo l’assist di Petagna che non era riuscito a trovare lo spiraglio per il tiro. Al 47’ c’è gloria anche per Di Gregorio, che vola all’incrocio dei pali per smanacciare un velenoso pallone calciato da Terracciano. Poco prima del triplice fischio si assiste a una bella azione personale del sempre più sorprendente Bondo, che dal limite dell’area veronese manda un rasoterra a lato di pochissimo.
 
In sala stampa Bocchetti si è lamentato degli arbitraggi delle ultime partite: “All’inizio la squadra era viva. Poi l’espulsione è stata un episodio che ci ha danneggiato: purtroppo è capitata in una partita per noi fondamentale. Tra l’altro è la seconda volta che giochiamo in 10 quasi tutta la partita a causa di un’espulsione. Usciamo comunque dal campo a testa alta e continueremo a lavorare e a mettercela tutta. Certo è che dal punto di vista psicologico 8 sconfitte consecutive fanno male”.
 
Palladino è tornato sorridente: “Dopo l’espulsione mi sono preoccupato perché mi aspettavo che il Verona si chiudesse dietro e temevo le loro ripartenze. Nel secondo tempo ho chiesto ai ragazzi di allargare il gioco ed è andata bene. Era una partita spartiacque e i giocatori hanno fatto una grande prestazione, soprattutto dal punto di vista della personalità. Oggi è la vittoria di tutti, anche di chi non ha giocato. Mi dispiace non riuscire a utilizzare tutti e chiedo scusa a chi finora ha giocato poco. Lo sentivo alla vigilia che avremmo vinto perché avevamo lavorato bene in settimana. Poi Pablo Mari è venuto oggi allo stadio e nello spogliatoio ha fatto un discorso molto toccante, che ci ha dato energia e per questo dedichiamo la vittoria a lui. L’espulsione? È stato un vantaggio ma non è stato facile sbloccare la partita. Carlos Augusto? È un giocatore da ‘top club’: ha dati fisici da giocatore di Champions League. Può migliorare, soprattutto nei passaggi, e fare dunque grandi cose. Sensi? A vederlo infortunato mi si è spezzato il cuore. A fine gara sembrava più tranquillo anche se sicuramente non sarà una cosa leggera”. Infatti il centrocampista biancorosso ha riportato una frattura malleolo-peroneale.
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Il Monza torna alla vittoria mandando all'inferno il Verona

MONZA-HELLAS VERONA 2-0   Il Monza torna alla vittoria dopo 3 sconfitte consecutive superando non senza affanni il derelitto Hellas Verona, ultimo in classifica e ora giunto a 8 sconfitte di fila, striscia “record” negativa per la compagine scaligera. Era da 24 anni che i biancorossi non sconfiggevano in casa la formazione veronese e l’impresa gli è riuscita grazie anche alla buona sorte che ha voluto “premiare” con un car

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MONZA-SALERNITANA 3-0
 
Il Monza disintegra la Salernitana cogliendo il secondo successo consecutivo in campionato per la prima volta in stagione e mettendo a serio rischio la panchina del granata Paulo Sousa, che in 8 gare di Serie A non ha ottenuta neanche una vittoria. La squadra brianzola ha dominato il primo tempo e controllato gli avversari nella ripresa, soffrendo nella propria metà campo per mezzora ma patendo però pochi pericoli per la propria porta. Nell’ottima gara generale (quinta partita di fila senza sconfitte) va segnalata quella di Vignato, che schierato a sorpresa da titolare ha messo a segno il suo primo gol in Serie A.
 
Davanti ai 12500 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui circa 2500 di fede granata, Palladino, che non ha potuto disporre degli infortunati Caprari, Izzo, Bettella e Cittadini, ha proposto, rispetto al match pareggiato a Reggio Emilia contro il Sassuolo, D’Ambrosio in difesa a destra al posto di Caldirola che a sua volta ha giocato a sinistra al posto di Andrea Carboni e Vignato in attacco a sinistra al posto di Mota. La Salernitana guidata da Paulo Sousa era priva degli infortunati Ikwuemesi e Fiorillo.
 
La prima occasione della partita è per la Salernitana: al 5’ Di Gregorio blocca in due tempi una conclusione di Cabral. Poi il Monza segna e domina. Al 9’ Colpani elude un nugolo di difensori e infila la palla nell’angolino. Al 17’ Ciurria dalla distanza costringe Ochoa alla parata in due tempi. 1’ dopo arriva il raddoppio: Gagliardini conquista palla a 30 metri dalla porta, s’invola verso l’area avversaria e al momento di essere contrastato riesce a scaricare per Vignato che fa passare la sfera sotto le gambe di Ochoa. Gli ospiti reagiscono al 21’: Di Gregorio respinge una bordata di Candreva. Poi è di nuovo un monologo biancorosso, con una serie di contropiede sprecati, alcuni malamente, in particolare da Vignato, Colombo (due) e Ciurria.
 
La Salernitana torna in campo con tre cambi e il Monza soffre, permettendo ai granata di collezionare calci d’angolo. Palladino corre ai ripari al 19’ inserendo Gomez e Pedro Pereira per Ciurria e Colpani e quindi al 26’ sostituendo Vignato e Kyriakopoulos con Bondo e Birindelli. Ciò nonostante la Salernitana crea alcuni grossi pericoli. Al 28’ Di Gregorio salva due volte su Dia (una volta con l’aiuto della traversa) e sul calcio d’angolo seguente devia in corner un missile di Candreva. Poi è di nuovo Monza che spreca un’occasione in contropiede con Birindelli, ma al 37’ trasforma con Pessina un rigore decretato per fallo di mano dell’ex biancorosso Pirola sulla conclusione potente di Bondo. Nel finale Ochoa respinge una conclusione di Colombo e, dopo l’ingresso di Akpa-Akpro per Pessina, Gagliardini manda la palla sulla traversa.
 
In sala stampa Palladino è visibilmente soddisfatto: “Ogni settimana lo staff guarda 8-10 partite della squadra che andiamo ad affrontare. Temevo la partita di oggi più di quella scorsa contro il Sassuolo per una questione piscologica: dopo una vittoria c’è sempre il rischio di appagamento nei giocatori. Invece abbiamo disputato un primo tempo perfetto, che è stato approcciato molto bene. Avevo paura delle ripartenze della Salernitana, invece le abbiamo fatte noi e ho il rammarico di non aver concretizzato il 3-0. Sousa all’intervallo ha fatto 3 sostituzioni e ha cambiato il sistema di gioco, soluzioni che ci hanno messo in difficoltà. La squadra però poi si è compattata e ha segnato il 3-0. Devo dire che con oggi ha superato la prova di maturità. Vignato? Ha fatto una grande partita. Ho deciso di farlo giocare guardando gli allenamenti. Lui ha saputo sfruttare l’opportunità. Mi è piaciuta la sua personalità. Ora deve fare nel secondo tempo quello che fa nel primo. Quello che è successo oggi a Vignato può capitare ad altri: io guardo tutto e tutti e concedo diverse opportunità per giocare a chi si impegna. Caldirola? È da più di un anno che fa partite impressionati. È sottovalutato dall’opinione pubblica. Colombo? Ha fatto un grandissimo lavoro per gli altri nonostante avesse un avversario forte come Gyomber”.
 
Sousa ha così giustificato la sconfitta: “Sono state determinanti le distanze: abbiamo lasciato troppo spazio ai loro centrocampisti, abbiamo lasciato troppo spazio tra la nostra linea di difesa e quella di centrocampo. Nel secondo tempo siamo andati meglio ma col 3-0 la partita è praticamente finita. I tifosi a contestare hanno ragione perché vogliono avere fiducia nella loro squadra”.
 
Il Monza tornerà in campo dopo la sosta dovuta agli impegni delle Nazionali domenica 22 ottobre alle ore 12.30 allo Stadio Olimpico contro la Roma.
 
 
FOTO BUZZI - AC MONZA
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Il Monza travolge la Salernitana

MONZA-SALERNITANA 3-0   Il Monza disintegra la Salernitana cogliendo il secondo successo consecutivo in campionato per la prima volta in stagione e mettendo a serio rischio la panchina del granata Paulo Sousa, che in 8 gare di Serie A non ha ottenuta neanche una vittoria. La squadra brianzola ha dominato il primo tempo e controllato gli avversari nella ripresa, soffrendo nella propria metà campo per mezzora ma patendo però pochi pe

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ATALANTA-MONZA 5-2
 
Il Monza termina male una stagione esaltante. Sembra una contraddizione ma la realtà è che i biancorossi hanno concluso il primo campionato di Serie A della loro storia con un ottimo 11° posto salvandosi a ben 6 giornate dalla fine. Peccato per le due sconfitte finali, l’ultima pesante per 5-2, che oltre a far perdere 3 posizioni in classifica hanno mostrato il lato peggiore della squadra, quello dei troppi errori tecnici commessi per una compagine di metà classifica. Un motivo in più per operare sul mercato con saggezza ma anche determinazione perché per mantenersi a certi livelli bisognerà rinforzarsi.
 
Contro l’Atalanta al Gewiss Stadium di Bergamo, davanti a 19389 spettatori di cui circa 1600 di fede biancorossa, i ragazzi allenati da Raffaele Palladino hanno fin da subito mostrato di non essere concentrati, sbagliando passaggi elementari in tutte le zone del campo. Gli orobici, seppur zeppi di riserve per via di molti infortuni, non hanno avuto pietà e nonostante qualche gol mangiato di troppo hanno fatto vedere una netta superiorità. Certamente hanno pesato le motivazioni, perché i nerazzurri lottavano ancora per la qualificazione all’Europa League, che è stata ottenuta: la Dea tornerà dunque a disputare le coppe dopo un anno di assenza.
 
Per questa partita Palladino, che aveva indisponibile per squalifica Donati, ha lasciato in panchina Petagna preferendogli nel reparto offensivo Colpani. L’Atalanta guidata dal suo maestro Gian Piero Gasperini era senza Zapata, Soppy, Palomino, Ruggeri, Hateboer, Vorlický, Boga e Demiral.
 
Non ci vuole molto tempo per capire che per il Monza non è serata: dopo neanche 4’ Caldirola sbaglia un disimpegno verso Izzo e Koopmeiners s’avventa sulla sfera mandando però clamorosamente a lato il rigore in movimento. Dopo la parentesi del 7’, quando Sportiello devia in tuffo una conclusione di sinistro di Colpani, l’Atalanta passa in vantaggio: è il 12’ quando sul traversone dalla sinistra di Maehle a saltare più in alto di tutti è Koopmeiners che di testa batte Di Gregorio. Al 17’ Hojlund spreca la palla del raddoppio allungandosela troppo in area di rigore. Sia al 19’ che al 26’ Ederson conclude debolmente e Di Gregorio blocca. Al 27’ si rifà vivo il Monza: Colpani a tu per tu con Sportiello calcia piano, il portiere respinge, Carlos Augusto arriva in corsa e di destro spara in curva. Al 37’ una conclusione di Zappacosta esce fuori di poco. Nell’unico minuto di recupero i brianzoli commettono l’ennesimo errore tecnico: Izzo perde palla in ripartenza e l’Atalanta in superiorità numerica ha gioco facile nel raddoppiare con Koopmeiners, che dribbla pure Di Gregorio.
 
Il secondo tempo inizia con una fiammata per parte: prima Mota svirgola maldestramente il pallone a tu per tu con Sportiello e nell’azione seguente Di Gregorio respinge in acrobazia una violenta conclusione di Hojlund. Al 6’ Colpani accorcia le distanze con un sinistro a giro da oltre 20 metri. La rete biancorossa scatena la reazione dei nerazzurri che investono letteralmente gli ospiti con azioni travolgenti. Al 17’ Petagna sostituisce Mota. Quindi a rovinare la partita ci pensa l’arbitro che commette tre errori gravi uno dietro l’altro: prima non assegna un rigore all’Atalanta per fallo di mano di Carlos Augusto, poi interrompe per un inesistente fallo di mano un’azione solitaria di Hojlund (espellendo Gasperini per proteste) e poi danneggia il Monza estraendo il cartellino rosso per Marlon, che era appena subentrato a Izzo (e Birindelli a Colpani), per una spinta ai danni di un avversario. In 11 contro 10 gli orobici dilagano segnando 3 gol contro 1 del Monza. Al 29’ Hojlund insacca da due passi su cross dalla sinistra di Koopmeiners. Al 34’ Koopmeiners firma la sua terza rete personale con un’invenzione da quasi metà campo che uccella Di Gregorio. Dopo 2’ Petagna, servito sul dischetto del rigore alla perfezione da Rovella, accorcia con uno scavetto. Palladino cambia Ciurria e Caprari con Antov e Machìn ma è l’Atalanta a servire la “manita” con Muriel.
 
In conferenza stampa Palladino ha dato merito all’Atalanta: “Abbiamo giocato contro una grande squadra, che aveva l’ambizione di qualificarsi per l’Europa League e che ha tra le sue qualità principali quella di aggredire molto alta. Nella prima mezzora abbiamo commesso tanti errori tecnici. Ciò nonostante siamo rimasti in partita accorciando le distanze. Poi nel nostro momento migliore c’è stata l’espulsione di Marlon e lì la partita è finita. Il risultato finale è comunque troppo ampio a favore dell’Atalanta. I ragazzi per me hanno dato tutto e alla fine sono andati a prendersi gli applalusi sotto la curva ospiti per il campionato magico che è stato disputato”.
 
Gasperini è stato serafico: “Il primo tempo l’abbiamo giocato bene chiudendo sul 2-0. Il Monza è però partito bene nel secondo tempo, con belle giocate tecniche e segnando un bel gol. Dopo l’espulsione è venuto tutto più facile. Il Monza ha comunque un allenatore di assoluto livello: Palladino è un predestinato”.
 
 
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Il Monza travolto dall'Atalanta chiude all'11° posto

ATALANTA-MONZA 5-2   Il Monza termina male una stagione esaltante. Sembra una contraddizione ma la realtà è che i biancorossi hanno concluso il primo campionato di Serie A della loro storia con un ottimo 11° posto salvandosi a ben 6 giornate dalla fine. Peccato per le due sconfitte finali, l’ultima pesante per 5-2, che oltre a far perdere 3 posizioni in classifica hanno mostrato il lato peggiore della squadra, quello dei troppi

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MONZA-PISA 2-1
 
Bene, ma non benissimo il Monza nella finale di andata dei play-off di Serie B disputata in un U-Power Stadium tutto esaurito (9649 spettatori, nuovo record da quando Fininvest è proprietaria del Monza): a poco più di 1’ dal triplice fischio, infatti, i biancorossi hanno subito il gol della bandiera del Pisa, che ha dimezzato le distanze e aumentato di molto le possibilità di ritorno nell’Olimpo del calcio nazionale da parte della formazione toscana. Nella gara di ritorno che si disputerà all’Arena Garibaldi – Stadio Romeo Anconetani domenica prossima alle ore 20.30 il Monza avrà a disposizione 2 risultati su 3, mentre i nerazzurri dovranno vincere con almeno 2 gol di scarto; se dopo i tempi regolamentari la compagine allenata da Luca D’Angelo dovesse essere in vantaggio di 1 gol si disputeranno i tempi supplementari ed eventualmente si tireranno i calci di rigore.
 
Per i brianzoli approdare per la prima volta in Serie A sarà un’impresa difficile perché all’ombra della Torre pendente l’atmosfera sarà infuocata: già nel 2007 nella finale di ritorno dei play-off di Serie C1 giocata tra le due squadre il clima intimidatorio creato dalla piazza nerazzurra impedì all’arbitro di dirigere la gara con serenità, permettendo ai locali di ribaltare il risultato del match di andata e salire in Serie B. La compagine guidata da Giovanni Stroppa ha oggi subito molto la pressione del Pisa, soprattutto nel secondo tempo, anche se è nel primo che i toscani hanno avuto le occasioni da gol migliori. Gli ospiti sono sembrati stare meglio anche dal punto di vista fisico e inoltre, dato che la gara non ha fatto stranamente registrare ammonizioni, nessuno degli 8 diffidati nerazzurri sarà squalificato.
 
Il tecnico di casa non ha avuto ancora a disposizione gli infortunati Valoti, Ramírez, Favilli, Siatounis e Pedro Pereira. Rispetto al match vinto col Brescia domenica scorsa ha inserito Machin al posto di Ciurria a centrocampo avanzando il “fante” in attacco al posto di Gytkjaer. Alla squadra guidata da Luca D’Angelo mancava invece Caracciolo.
 
A differenza dei due ultimi incontri, stavolta è stato il Monza e non la squadra avversaria a passare in vantaggio nei primi minuti di gioco: è il 9’ quando un contropiede condotto da Mota e Ciurria termina con un assist al bacio di quest’ultimo per il portoghese che insacca. Il Pisa subisce il colpo, ma dopo la mezzora crea diversi pericoli alla porta difesa da Di Gregorio. Al 32’ un destro al volo di Lucca passa alto. Al 36’ Puscas manda incredibilmente a lato su un traversone dalla destra di Birindelli. Al 45’ Benali calcia addosso a Di Gregorio a un passo dal portiere. Il Monza fa fibrillare i tifosi solo al 38’ con un tiro-cross di Carlos Augusto respinto dal portiere Nicolas.
 
Il secondo tempo parte coi botti. Al 3’ Di Gregorio salva in uscita disperata su Lucca e 2’ dopo Nicolas devia in corner d’istinto la conclusione ravvicinata di Barberis. Stroppa sostituisce Ciurria con Gytkjaer e Mazzitelli con D’Alessandro spostando Molina nel ruolo di interno. Al 19’ il Pisa colpisce il palo con Sibilli entrato da 2’. Al 28’ il Monza raddoppia facendo esplodere lo stadio: sul cross dalla destra di D’Alessandro ci arriva per primo Mota che di testa costringe Nicolas alla respinta, ma sul pallone s’avventa Gytkiaer che di testa insacca. 4’ più tardi i biancorossi potrebbero fare tris ma, sull’ennesimo cross pericoloso di D’Alessandro dalla destra, Gytkjaer di testa angola troppo e la sfera si perde di poco a lato. Al 33’ un gran tiro di Mota viene neutralizzato con difficoltà da Nicolas. Nel Monza entrano Colpani per Machin e Mancuso per Mota e 5’ dopo Sampirisi per Pirola. I biancorossi si difendono, ma al 3’ dei 4’ di recupero su un calcio d’angolo battuto da Sibilli tutti restano immobili e Berra, entrato da 14’, segna il gol della bandiera, ma importantissimo per la gara di ritorno.
 
In sala stampa Stroppa ha cercato di nascondere la rabbia per il gol-beffa finale: “Abbiamo fatto 2 gol pesantissimi e abbiamo vinto una partita difficilissima: ci aspetta una sorta di secondo tempo ancora più difficile. Sarebbe stato bello vincere questa partita, e all’inizio avrei detto ‘benissimo’ a sapere che finiva 2-1, ma vincerla così dà più consapevolezza alla squadra. Il gol era evitabile ma prima ci sono 92’ straordinari. Io sono orgoglioso di come hanno giocato i miei ragazzi. Di solito negli spogliatoi non dico niente, ma stavolta gliel’ho detto. Ho messo in campo la squadra più fresca, ma ora dobbiamo pensare a recuperare energie. Oggi si sono viste in campo due squadre straordinarie e anche fuori è stato uno spettacolo di scenografie. A Pisa sarà una battaglia. Berlusconi? È venuto prima della partita a dirci ‘in bocca al lupo’”.
 
Da segnalare ancora una grande partita di Carlos Augusto, che anche in sala stampa ha mostrato quanto ci tenga alla promozione del Monza: “Voglio portare questa maglia per la prima volta in Serie A. A Pisa dovremo fare la partita della vita”.
 
D’Angelo è parso tutto sommato soddisfatto del risultato e ottimista per la gara di ritorno: “Non siamo venuti a Monza per pareggiare. Oggi fino all’1-0 meritavamo di pareggiare mentre sul 2-0 abbiamo rischiato di subire un altro gol. Loro hanno legittimato la vittoria, anche se sul 2-0 avremmo avuto la possibilità di ribaltarla, ma comunque perdere con 1 solo gol di scarto è ovviamente meglio che perdere con 2 gol di scarto. Ritengo che le due squadre si siano ben comportate e che l’arbitro sia stato bravo. Non mi aspettavo che il Monza giocasse in attacco con due seconde punte. Aldilà che il Monza ha giocatori forti e che viene messo bene in campo, noi dobbiamo pensare che quella di domenica sarà un partita importantissima”.
 
 
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Il Monza vince la finale di andata per la Serie A

MONZA-PISA 2-1   Bene, ma non benissimo il Monza nella finale di andata dei play-off di Serie B disputata in un U-Power Stadium tutto esaurito (9649 spettatori, nuovo record da quando Fininvest è proprietaria del Monza): a poco più di 1’ dal triplice fischio, infatti, i biancorossi hanno subito il gol della bandiera del Pisa, che ha dimezzato le distanze e aumentato di molto le possibilità di ritorno nell’Olimpo del calcio naz

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NAPOLI-MONZA 4-0
 
Nella prima trasferta di Serie A della sua storia il Monza è incappato in una sconfitta (prevista) ma pesante (insperata più che imprevista). Contro il Napoli allenato da Luciano Spalletti e che coi nuovi innesti può puntare ancora a vincere lo scudetto i biancorossi di Giovanni Stroppa hanno fatto, ahinoi, una brutta figura, non solo per i 4 gol subiti, ma per la quantità di errori tecnici commessi, che hanno messo in evidenza quanto sia lontano l’obiettivo del decimo posto, che era più una dichiarazione da esperti di marketing che da esperti di calcio. Questo Monza così come è farà molta fatica e il rischio di non salvarsi è altissimo. I nuovi acquisti, tra infortuni, mancanza di forma e “flop”, non stanno trasformando la squadra da terza di Serie B a “mina vagante” di Serie A, com’era nell’auspicio dei tifosi. Oggi hanno sbagliato tutti, dal portiere agli attaccanti, passando per difensori e centrocampisti. Urgono rinforzi ma urge anche trovare delle nuove soluzioni di gioco perché a sfidare gli altri nel possesso palla ci si rimetterà quasi sempre le penne. Non siamo solo in un’altra categoria, ma in un’altra dimensione.
 
Oggi Stroppa non ha avuto a disposizione gli infortunati Carlos Augusto, Pablo Marì e Mota, i primi due titolari rimpiazzati rispettivamente da Carboni e Andrea Ranocchia.
 
La partenza del Napoli è bruciante, come del resto ci si attendeva. Al 2’ un sinistro di Lozano va fuori di poco. Al 6’ è invece un colpo di testa di Kim a sorvolare la traversa di non molto. 3’ dopo Osimhen anticipa Di Gregorio di testa ma manda alto. Il centravanti azzurro ci riprova al 14’: Di Gregorio para in due tempi. Il Monza si fa vivo al 22’ con un sinistro debolissimo di Filippo Ranocchia bloccato agevolmente da Meret. Poi al 31’ un destro di Sensi sfila a lato. Al 35’ è però il Napoli a passare in vantaggio grazie a Kvaratskhelia che recupera un pallone poco fuori dall‘area (con la complicità di un incerto Filippo Ranocchia) e con un magnifico destro a giro batte Di Gregorio. 2‘ dopo Osimhen spara alto dal limite a conclusione di un contropiede. Il Monza risponde con una rasoiata dalla distanza di Birindelli che finisce a lato. Al 42’ Marlon recupera miracolosamente su Osimhen lanciato a rete. Proprio al 2’ dei 3’ di recupero il nigeriano però trafigge Di Gregorio sfruttando l’assist di Anguissa.
 
All’intervallo Stroppa è costretto a sostituire D’Alessandro con Molina causa problena all’adduttore. E siccome la sfortuna ci vuole mettere molto del suo al 3’ della ripresa anche Andrea Ranocchia deve uscire per una distorsione alla caviglia venendo sostituito da Antov. Il Napoli continua a dettare legge e al 9’ un colpo di testa di Osimhen passa alto di poco. Valoti rileva Filippo Ranocchia però al 17’ i partenopei chiudono la partita con un’azione personale di Kvaratskhelia che gonfia la rete con un rasoterra. Al 23’ il Monza andrebbe anche in gol con un’incornata dell’ex azzurro Petagna ma l’arbitro lo annulla dopo essere stato richiamato dal Var per una presunta gomitata del centravanti. Al 38’ Colpani e Gytkjaer vengono gettati nella mischia per Birindelli e Petagna, ma è ancora il Napoli a trafiggere la retroguardia brianzola con Kim nel 3’ dei 6’ di recupero.
 
Il Monza tornerà a giocare all’U-Power Stadium: venerdì alle ore 18.30 arriverà l’Udinese e per la squadra di Stroppa sarà necessario muovere la classifica, anche per il morale. Un’altra sconfitta dopo quelle col Torino in casa e di oggi allo stadio Maradona potrebbe pure far traballare la panchina, soprattutto se il gioco continuasse a mostrare carenze anche dal punto di vista tattico, con elementi inidonei schierati lo stesso in campo.
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Il Napoli travolge il Monza alla sua prima trasferta di A

NAPOLI-MONZA 4-0   Nella prima trasferta di Serie A della sua storia il Monza è incappato in una sconfitta (prevista) ma pesante (insperata più che imprevista). Contro il Napoli allenato da Luciano Spalletti e che coi nuovi innesti può puntare ancora a vincere lo scudetto i biancorossi di Giovanni Stroppa hanno fatto, ahinoi, una brutta figura, non solo per i 4 gol subiti, ma per la qu

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TORINO-MONZA 1-0
 
La serie positiva del Monza di 4 vittorie in 5 incontri si ferma allo Stadio Olimpico Grande Torino al termine di un incontro che ha lasciato qualche perplessità sull’arbitraggio, apparso nel secondo tempo troppo severo con la formazione brianzola, punita con un rigore di quelli definibili generosi e successivamente con l’espulsione del capitano Pessina, reo di aver commesso un fallo a centrocampo anch’esso molto discutibile.
 
La prestazione dei biancorossi allenati da Raffaele Palladino è stata nel complesso positiva, fatte salve le solite sbavature in difesa e il ritorno alla mancanza di concretezza nel reparto offensivo. Certo è che contro Napoli, Bologna e Atalanta, ossia le prossime avversarie in calendario, serviranno prestazioni di livello superiore a quella odierna se si vorrà portare a casa qualche punto e continuare a sognare la qualificazione alle coppe europee.
 
Per la sfida contro i piemontesi Palladino, che non ha potuto disporre degli squalificati Gomez e Bondo e degli infortunati Caprari, Vignato, D’Ambrosio, Bettella e Machìn, ha proposto, rispetto al match vinto contro il Cagliari, a centrocampo Gagliardini per Bondo e Akpa-Akpro per Pessina, a sua volta avanzato sulla tre quarti per Maldini, comunque preferito a Mota sulla sinistra. Il Torino allenato da Ivan Juric era privo degli infortunati Schuurs, Djidji, Ilic e Gineitis.
 
Davanti ai 24286 spettatori dello Stadio Olimpico Grande Torino, di cui circa 800 di fede biancorossa, la partita si infiamma subito, prima per un cross pericoloso da parte granata e poi per un sinistro rasoterra di Colpani bloccato da Milinkovic-Savic. Sembra il preludio a un primo tempo scoppiettante e invece, a parte qualche altro cross insidioso della squadra di casa, non succede praticamente nulla. Si segnala solo al 35’ un bel sinistro dal limite di Colpani deviato in corner da Ricci.
 
Il Torino scende in campo nel secondo tempo con ben altra determinazione, anche se il primo portiere a essere impegnato è Milinkovic-Savic al 5’: Andrea Carboni svetta su un cross di Colpani e di testa manda la sfera troppo centralmente per impensierire l’estremo difensore dei piemontesi. Poi il match diventa un assolo granata: al 7’ Di Gregorio salva la porta su un’inzuccata di Buongiorno e nel prosieguo dell’azione Vlasic scarica un violento diagonale che passa a lato. 1’ dopo Okereke entra in area e costringe Di Gregorio al tuffo per deviare la sfera indirizzata nell’angolino alla sinistra del portiere. All’11’ Palladino sostituisce Andrea Carboni e Maldini con Pedro Pereira e Mota. Proprio il portoghese 2’ dopo crossa per Djuric che di testa manda a lato di poco. Mentre la pressione del Toro si riduceva sempre più Pessina commette un fallo ingenuo su Ricci in area e l’arbitro non ha esitazione a decretare il calcio di rigore, che Sanabria trasforma. Fanno il loro ingresso in campo Caldirola e Valentin Carboni per Akpa-Akpro e Colpani e il Monza passa al 3-4-3. Al 30’ una conclusione di Ricci è bloccata in due tempi da Di Gregorio. 2’ più tardi il Monza resta pure in dieci per l’espulsione di Pessina dovuta al secondo cartellino giallo rimediato per un presunto fallo a centrocampo ancora su Ricci. La gara a questo punto si incanala verso la vittoria della squadra dei casa, che non riesce comunque a raddoppiare né al 41’, quando un gran destro di Zapata viene respinto in tuffo da Di Gregorio, né al 50’, quando Sanabria approfitta dello sbilanciamento biancorosso per involarsi a tu per tu con Di Gregorio sparandogli, però, la sfera praticamente addosso. Resta alfine il tabù Torino sponda granata, dato che in 13 partite ufficiali il Monza non ha mai vinto nel capoluogo piemontese.
 
In sala stampa non si è presentato nessuno del Monza chiaramente per protesta nei confronti dell’arbitraggio. Per Juric “il Torino ha disputato un grande primo tempo, con un grande possesso palla, un grande dominio e tutto ciò è stato preparatorio per il secondo tempo. Oggi siamo stati superiori al Monza in tutto. Nelle ultime due partite contro di loro si erano verificate cose mai viste, mentre oggi le decisioni arbitrali sono state tutte giuste. Il Monza mi piace tanto per come gioca e per come i giocatori esperti sono miscelati coi giovani”.
 
Il Monza tornerà in campo domenica 7 aprile alle ore 15 ospitando all’U-Power Stadium il Napoli.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Torino batte il Monza tra le polemiche arbitrali

TORINO-MONZA 1-0   La serie positiva del Monza di 4 vittorie in 5 incontri si ferma allo Stadio Olimpico Grande Torino al termine di un incontro che ha lasciato qualche perplessità sull’arbitraggio, apparso nel secondo tempo troppo severo con la formazione brianzola, punita con un rigore di quelli definibili generosi e successivamente con l’espulsione del capitano Pessina, reo di aver commesso un fallo a centrocampo anch’esso

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BollateIl Conco non si ferma. Espugnato il campo di via Varalli. I biancorossi del calcio archiviano un'altro risultato utile nella corsa alla promozione rimanendo stabili al terzo gradino più alto della classifica di Prima categoria a meno cinque punti dalla capolista Cinisellese. Molteplici gli incontri rinviati per il maltempo che ha colpito in questi giorni la Lombardia. La diagonale di Simone Cambiaghi porta i biancorossi in vantaggio intorno al ventesimo minuto di gioco. Daniele Catanzaro di testa ad inizio ripresa riacciuffa il pareggio. Ares Fadini raddoppia a dieci minuti dal novantesimo. Riccardo Meroni al secondo minuto di recupero chiude definitivamente il match. ( 1-3 ).

La cronaca. Partenza col turbo per gli ospiti; il primo quarto d'ora di gioco dal fischio iniziale è tutto biancorosso. A fare gli onori di casa ci pensa Lessio appena fuori dall'area al 7' ma il palo grazia i concorezzesi.
9' Calcio di punizione nel settore destro del campo calciato da Sangalli da circa trenta metri. Il colpo di testa in area di Parma esce sul fondo.
15' Meroni dal limite dell'area nella parte sinistra vede Conca fuori dai pali. Il suo pallonetto viene fermato da Alfano in estremis. Poco più tardi Meroni e Cambiaghi tenteranno una incursione in area avversaria ma il primo verrà fermato da Conca e il secondo dal direttore di gara per posizione irregolare.
18' Un pasticcio della retroguardia biancorossa permette a Catanzaro di farsi pericoloso nel cuore della propria area ma Limont
a rimedia all'ultimo depositando il pallone in corner.
20' Punizione da circa venti metri per i bianconeri battuto da Mondini. Dopo alcuni rimpalli l'azione in avanti dei locali sfuma.
23' Golemme alla sua destra Sangalli che a sua volta la piazza in mezzo all'area senza trovare nessun compagno.
24' Cambiaghi in fuga sulla fascia sinistra, appena dentro all'area con Conca in uscita, sprigiona una perfetta diagonale sul secondo palo ( 0-1 )
28' Meroni 
avanza palla al piede cerca di beffare Conca con un pallonetto senza trovare la porta.
29' Il tiro di Bercè viene respinto da Conca. Il secondo tentativo in area di Parma è troppo debole.
31' I padroni di casa faticano ad invalicare il reparto difensivo ospite. Il Conco riparte con Golemme ma la sua conclusione dalla distanza non coglie impreparato Conca tra i pali che in due tempi .fa sua la sfera.
35' Punizione nella tre quarti biancorossa per la Bollatese nella parte sinistra del campo. Il pallone spiovente nell'area piccola biancorossa di Caligiuri esce direttamente sul fondo senza trovare alcun tocco.
40' Calcio piazzato dal limite destro dell'area casalinga. Il tiro di Sangalli viene ribattuto dalla testa diAlfano. Il pallone arriverà ancora sulle ali dei piedi del centravanti biancorosso che però uscirà a bordo campo.
43' Viganò scatta in avanti sulla fascia sinistra servendo successivamente Sangalli nella parte opposta. Golemme in area incespica con la sfera cadendo a terra. 
45' Cambiaghi lancia Sangalli a tu per tu con Conca. Conclusione a fil di palo, pallone sul fondo.

La prima azione della ripresa è ospiteSimone Parma fermato a due passi dal fortino bianconero:Conca e Fortunato hanno la meglio. Poi al 2' Venasco con un tiro dalla destra non troverà la porta di pochissimo sul primo palo. Stessa sorte per Bercè due minuti più tardi dagli estremi di un calcio di punizione dal limite.
7' I bianconeri rimettono il match in parità. Catanzaro indisturbato in mezzo all'area biancorossa trafigge di testa Lissoni ( 1-1 )
11' Caligiuri 
direttamente da un calcio da fermo manda il pallone alle stelle.
14' Stella non fa complimenti a Parma a centrocampo, cartellino giallo per lui. Dal calcio di punizione battuto da BercèConca in uscita aerea smanaccia via la palla.
18' Lo scambio tra Meroni e Parma viene interrotto dalla retroguadia di casa. SuccessivamenteMeroni si catapulterà in area palla al piede, atterrato duramente da un difensore avversario, invoca il calcio di rigore ma Maestroni gli concederà solo il calcio dalla bandierina. Intervento da moviola.
22' Parma lancia dalla propria metà campo Meroni, fermato. A interrompere il contropiede bianconero ci penserà Viganò rubando il pallone tra i piedi a Venasco.
24' Il cross in area di Caligiuri da un calcio di punizione battuto dalla destra del campo viene intercettato in area da Troiano e Lissoni. Pericolo sventato.
28' La conclusione da fuori area di Parma è troppo debole, Conca raccoglie senza grossi problemi la palla.
29' E' la volta di Catanzaro farsi minaccioso dalle parti di Lissoni ma la sua occasione non andrà a buon fine, pallone sul fondo.
31' Il velo di Fadini appena fuori dall'area bollatese lancia a rete Meroni ma la sua conclusione viene respinta in corner dalla difesa casalinga. Poletto in semirovesciata non impensierisce Conca.
33' Viganò nelle retrovie anticipa Luca prima che il numero diciotto riceva palla da un cross proveniente dal settore sinistro.
38' Meroni è una furia. L'attaccante biancorosso offre in mezzo all'area un pallone d'oro a Fadini. Il conco è di nuovo in vantaggio ( 1-2 )
39' 
Immediata reazione dei padroni di casa in fase offensiva. Brioschi nella propria area spedisce il pallone  in calcio d'angolo.
Gli ultimi minuti dell'incontro saranno da caldiopalma con immediati ribaltoni di fronte fino a quando nel bel mezzo dei quattro minuti di recupero, Riccardo Meroni, con le ultime forze rimaste in corpo dopo una cavalcata dalla destra, dinanzi a Conca , non sbaglia. La sfera si insacca nell'angolo più lontano ( 1-3 )
Le formazioni:
Bollatese - Conca, Fortunato, Gentilesca, Lessio, Alfano ( dal 72' Luca ), Sequi, Venasco, Stella ( dal 62' Vaiano ), Catanzaro, Caligiuri, Mondini ( dal 87' Fedeli ). A disposizione di mister Vincenzo Brucoli; Cevelli, Guarda, Manuppelli, Destito.

Concorezzese - Lissoni, Poletto, Viganò, Golemme, Troiano, Limonta, Parma, Bercè, Cambiaghi ( dal 57' Brioschi ), Sangalli ( dal 70' Fadini ), Meroni ( dal 93' D'Angelo ). A disposizione di mister Alberto Motta; Mancini, Rossi, Colombo, Citterico.

Direttore di gara - Sig. Mirko Maestroni di Bergamo

Gli altri risultati del girone D:

Carugate - Sporting BM ( rinviata ); Cassina Nuova - Paderno Dugnano ( 0-2 ); La Dominante - Cinisellese ( 0-1 ); Polisportiva Cgb - Oriens ( rinviata ); Polisportiva di Nova - Sovicese ( rinviata ); Solese - Pro Novate ( 0-0 ); Vedano - Cob91 (3-3 )

La classifica alla 23esima giornata:

Cinisellese 51; Carugate 49*; CONCOREZZESE 46; Cob91 44; Sporting BM 42**; Bollatese 33; Polisportiva di Nova 30*; Paderno Dugnano 28*; Cassina Nuova 26; Oriens 23**; Vedano, La Dominante* 22; Solese, Polisportiva Cgb**, Sovicese* 19;Pro Novate 17

Prossimo turno, domenica 13 marzo 2016:

Sporting BM - Polisportiva di Nova; Cob91 - Solese; Cassina Nuova - Bollatese; Cinisellese - Polisportiva Cgb; CONCOREZZESE - LA DOMINANTE; Oriens - Carugate; Paderno Dugnano - Pro Novate; Sovicese - Vedano.
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Il treno Conco prosegue la corsa: bella vittoria a Bollate

Bollate. Il Conco non si ferma. Espugnato il campo di via Varalli. I biancorossi del calcio archiviano un'altro risultato utile nella corsa alla promozione rimanendo stabili al terzo gradino più alto della classifica di Prima categoria a meno cinque punti dalla capolista Cinisellese. Molteplici gli incontri rinviati per il maltempo che ha colpito in questi giorni la Lombardia. La diagonale di Simone Cambiaghi p

pulcini_2017.jpgConcorezzo. Quattro vittorie su quattro partite. Un poker decisamente vincente quello calato dai Pulcini 2006 che, domenica, hanno vinto il torneo di San Fruttuoso (foto tratta da Facebook).

Allenatore: Monzani Francesco, Casasole Bernardo

Dirigenti: Marco Cuffaro, Nicola Errico, Massimo Sala

Coordinatore: Marco Cuffaro

Atleti: Appiani Gabriele, Banfo Edoardo, Brambilla Cristiano, Carbone Andrea, Carotta Samuele, Cuffaro Alessandro, Errico Luca, Giannotti Davide, Maurizio Marco, Murillo Perez Giorgio, Pella Simone, Pennati Matteo, Redaelli Andrea, Romanovych Mykhailo,  Sala Leonardo, Savarino Luca, Tanca Lorenzo, Vecchio Cristian Domenico, Viganò Christian, Zogu Samuel

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In alto la coppa! Pulcini biancorossi vittoriosi a Monza

Concorezzo. Quattro vittorie su quattro partite. Un poker decisamente vincente quello calato dai Pulcini 2006 che, domenica, hanno vinto il torneo di San Fruttuoso (foto tratta da Facebook). Allenatore: Monzani Francesco, Casasole Bernardo Dirigenti: Marco Cuffaro, Nicola Errico, Massimo Sala Coordinatore: Marco Cuffaro Atleti: Appiani Gabriele, Banfo Edoardo, Brambilla Cristiano, Carbone Andrea, C

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EMPOLI-MONZA 3-0
 
Per il Monza si può ormai parlare apertamente di crisi: il pareggio a Napoli e la vittoria a Frosinone avevano fatto dimenticare l’involuzione della squadra seguita al successo a Verona del 5 novembre. Ma ci hanno pensato la fortissima Inter e il modesto Empoli a rimettere in evidenza i grandi difetti della squadra, che ormai dall’attacco sterile, passando per un centrocampo senza fantasia sono emersi anche in difesa, con ben 8 reti subite in 2 gare. Il 3-0 subito a Empoli, tra l’altro la nona sconfitta nelle ultime 10 trasferte nella città toscana e la prima in 7 gare con l’arbitro Giua di Olbia, fa molto male e deve anche servire ai dirigenti “struzzo” della società per tirare fuori la testa dalla sabbia, aprire il portafoglio e rinforzare una squadra che vede sempre più vicina la zona retrocessione. L’Empoli era penultimo con il peggior attacco della Serie A, tanto per dire... Però sicuramente è servito alla squadra il secondo cambio di allenatore, con Davide Nicola subentrato in settimana all’esonerato Aurelio Andreazzoli (che dopo 4 giornate aveva rilevato Paolo Zanetti).
 
Per l’incontro di oggi Raffaele Palladino (sostituito in panchina per squalifica da Stefano Citterio), che non ha potuto disporre degli squalificati Gomez e Birindelli, degli infortunati Caprari, Di Gregorio, Cittadini e Vignato e di Machìn, impegnato con la Nazionale della Guinea Equatoriale nella Coppa d’Africa, ha proposto, rispetto al match perso con l’Inter, Izzo e Pablo Marì in difesa invece di D’Ambrosio e Gagliardini, quest’ultimo tornato a centrocampo al posto di Bondo, a centrocampo Kyriakopoulos per Ciurria e nel reparto offensivo Colombo per Valentin Carboni. L’Empoli era privo dello squalificato Cancellieri e degli infortunati Pezzella, Guarino, Bastoni, Ebuehi e Caputo.
 
Davanti ai 7650 spettatori della Carlo Castellani Computer Gross Arena, di cui circa 200 di fede biancorossa, il match inizia col solito tiki-taka del Monza e l’Empoli a cercare di colpire in contropiede. All’11’ Luperto lancia Gyasi in profondità, ma il centrocampista azzurro conclude incredibilmente addosso a Sorrentino in disperata uscita. Ma dopo 2’ il copione dei biancorossi che subiscono un gol nella prima parte di gara si ripete: Pablo Marì allontana a campanile dall’area un pallone innocuo che finisce dalle parti di Zurkowski, bravissimo a calciare al volo da 20 metri pescando l’angolino alla destra di Sorrentino. Il Monza continua nel suo sterile giropalla e al 25’ un destro al volo di Mota finisce in curva. Ci prova anche Gagliardini al 32’ dai 25 metri, ma la palla passa di poco lontana dall’incrocio dei pali. Al 38’ l’Empoli raddoppia: Sorrentino salva su Cerri, ma la palla carambola su Zurkovski che di testa la manda ad accarezzare la traversa e ad adagiarsi in porta.
 
Finito l’intervallo il Monza esce dagli spogliatoi con tre nuovi giocatori: D’Ambrosio, Bondo e Maric rispettivamente per Izzo, indietro di condizione, Gagliardini, apparso nervoso nel finale di primo tempo, e Colombo, inconsistente come ormai si mostra da tempo. Non passano molti minuti per notare che le cose non cambiano: il Monza insiste nel suo gioco improduttivo creando solo un’occasione al 10’ quando Caprile respinge un angolato ma debole colpo di testa di Mota. Al 22’ Palladino dalla tribuna ordina di sostituire l’inutile Pedro Pereira con Valentin Carboni, con relativo passaggio dal sistema 3-4-2-1 al 4-2-3-1. Risultato? Al 28’ arriva il terzo gol in contropiede: la conclusione di Shpendi viene ribattuta da Sorrentino sui piedi di Zurkovski che anche stavolta al volo insacca. Al 30’ Maldini ha la soddisfazione di giocare contro la sua ex squadra rilevando l’ormai ex Nazionale Colpani (impensabile una nuova convocazione in azzurro del trequartista dopo le prestazioni sempre più deludenti degli ultimi 2 mesi). Mancano 15’ più 4’ eppure il Monza continua a non combinare nulla, lo zero assoluto. Non mancano solo i gol, ma proprio le idee, sia in campo che in panchina.
 
In sala stampa Citterio è evidentemente sconsolato: “Abbiamo disputato una brutta partita che è stata meritatamente vinta dall’Empoli. Dopo il primo gol la gara si è incanalata a favore dell’Empoli, che ha saputo difendersi bene ed è stato bravo a riproporsi nelle ripartenze. Noi potevamo fare meglio e dobbiamo fare meglio: dobbiamo essere più veloci nelle giocate, rapidi anche nel cambiare fascia di gioco. Anche questa sconfitta deve aiutarci a crescere”.
 
Nicola è ovviamente soddisfatto: “Vincere crea sempre entusiasmo. In settimana abbiamo analizzato tutte le caratteristiche dei giocatori per schierare una formazione più adatta al tipo di gioco che ho in mente. I ragazzi hanno risposto in maniera positiva e lo si è visto in campo. Il Monza stava bene se si esclude la gara contro l’Inter: è una squadra consolidata, con giocatori di qualità, allenata molto bene. Il merito della vittoria è quindi tutta dell’Empoli”.
 
Il Monza tornerà in campo domenica prossima alle ore 15 all’U-Power Stadium per affrontare il Sassuolo.
 
 
FOTO AC MONZA
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L'Empoli travolge il Monza. Ora è crisi

EMPOLI-MONZA 3-0   Per il Monza si può ormai parlare apertamente di crisi: il pareggio a Napoli e la vittoria a Frosinone avevano fatto dimenticare l’involuzione della squadra seguita al successo a Verona del 5 novembre. Ma ci hanno pensato la fortissima Inter e il modesto Empoli a rimettere in evidenza i grandi difetti della squadra, che ormai dall’attacco sterile, passando per un centrocampo senza fantasia sono emersi anche in

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MONZA-JUVENTUS 1-2
 
La Juventus rompe il tabù Monza e dopo le due sconfitte di campionato della scorsa stagione, peraltro senza segnare neanche una rete, espugna l’U-Power Stadium con un gol segnato all’ultimo assalto. I biancorossi riassaporano dunque il gusto amaro della sconfitta dopo 4 risultati utili. La compagine allenata da Raffaele Palladino ha disputato una buona partita, ma è mancata di attenzione dopo i due episodi maggiormente favorevoli e soprattutto ha insistito troppo col tiki-taka, provando troppe poche volte il cross in area. Per Palladino non era possibile sfidare fisicamente la Juventus, ma a volte le situazioni si risolvono in maniera sporca, com’è successo in occasione della rete del pareggio.
 
Per l’incontro di oggi Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari, Izzo e Vignato, ha proposto, rispetto al match pareggiato a Cagliari, Pablo Marì come centrale di difesa al posto di Caldirola spostato comunque a sinistra per Andrea Carboni, Machìn invece di Mota come trequartista sinistro e, a sorpresa, Ciurria come “falso nueve” avendo il centravanti titolare Colombo dolorante all’inguine. La Juventus era priva degli squalificati Fagioli e Pogba e degli infortunati De Sciglio e Weah.
 
Davanti ai 15148 spettatori dell’U-Power Stadium (per un incasso di 701196,36 euro, nuovo record nella storia del Monza), i biancorossi scendono in campo col lutto al braccio per la scomparsa, avvenuta ieri, dell’ex capitano Franco Fasoli, indimenticabile difensore della compagine brianzola dal 1975 al 1977 e dal 1981 al 1983.
Dopo una fase di studio la Juventus accelera e al 9’ si procura un rigore con Cambiaso, trattenuto a lungo in area da Kyriakopoulos; sul dischetto va Vlahovic che si fa respingere il penalty da Di Gregorio e pure la ribattuta a rete; sul corner battuto da Nicolussi Caviglia, però, Rabiot anticipa tutti e di testa insacca sotto la traversa. La partita resta molto tattica e non succede praticamente nulla fino al 27’, quando Chiesa spara alto dal limite. Al 33’ Gatti si mangia un gol a due passi dalla linea di porta. 2’ dopo un sinistro di Rabiot viene respinto in qualche modo da Di Gregorio. Al 41’ un colpo di testa di Vlahovic passa alto. E il Monza? Solo un possesso palla sterile. Segnaliamo come occasione che al 45’ Gagliardini si incunea in area juventina servendo dal fondo all’indietro per Ciurria che però viene anticipato da un difensore avversario: quindi neanche un tiro in porta per la formazione di casa…
 
Palladino provvede a effettuare un doppio cambio già all’intervallo: entrano Mota e Colombo per Machìn e Birindelli col conseguente arretramento di Ciurria. Il Monza assume ancora di più il controllo del gioco, ma le azioni sono troppo elaborate e non arrivano quasi mai al termine o per imprecisione in uno dei tanti passaggi e passaggini o per la bravura della retroguardia bianconera, abilissima in fase difensiva a copertura di Szczesny. Si evidenzia solo una conclusione al volo di Colombo al 9’ che sfila a lato. Al 21’ Palladino procede con un altro doppio cambio, inserendo Andrea Carboni e Pedro Pereira per l’affaticato Pablo Marì e Kyriakopoulos. Ma anche dopo questi cambi il Monza fa un gran possesso palla, ma senza creare pericoli alla porta ospite. Sul taccuino si registra solo un sinistro di Pessina al 30’ che termina a lato. 1’ dopo Palladino getta nella mischia Valentin Carboni per Colpani. Al 38’ Mota sbuccia il pallone da buona posizione. L’arbitro decreta 5’ di recupero e al 47’ Valentin Carboni effettua un traversone dalla destra per Mota che non arriva ad agganciare, ma Szczesny viene ingannato dal movimento dell’attaccante portoghese e dal rimbalzo della palla, che si infila in rete facendo esplodere la metà dello stadio biancorossa. Sembra finita e invece Mota perde palla, Rabiot arriva sul fondo e mette in mezzo per Gatti che prima svirgola la sfera e poi la calcia con violenza in rete; stavolta a esplodere è la metà di stadio di fede bianconera.
 
In sala stampa Allegri si è mostrato soddisfatto non solo del risultato, ma anche del gioco espresso dalla sua squadra: “Abbiamo disputato un bel primo tempo e potevamo segnare il gol del 2-0. Nel secondo tempo abbiamo fatto una buona difesa, anche se alla fine abbiamo rischiato contro un Monza che è stato bravo a metterci in difficoltà. Ricordo che oggi abbiamo segnato 2 gol al Monza che nelle ultime 10 partite non ne aveva mai presi in una singola gara”.
 
Palladino ha il sorriso amaro stampato in faccia: “C’è tanto rammarico. Sapevamo che quella di oggi era una partita difficile da giocare contro una squadra in salute. Il primo tempo è stato interpretato bene, con tre attaccanti mobili perché non volevamo dare riferimenti alla Juventus. Però non siamo stati pericolosi. Nel secondo tempo abbiamo disputato una bella partita, mettendoci a un certo punto con la difesa a quattro. Il gol del pareggio era meritato, ma alla fine è arrivato un altro gol della Juventus per una leggerezza di Dany Mota. Peccato perché i ragazzi avevano lottato col cuore e tanto coraggio. Come mai i miei giocatori hanno continuato a far girare la palla a terra senza metterla quasi mai alta nel mezzo? Perché non ho giocatori strutturati fisicamente per affrontare i duelli in area”.
 
Il Monza tornerà in campo domenica 10 dicembre alle ore 15, ancora all’U-Power Stadium, per affrontare il Genoa.
 
 
FOTO AC MONZA
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La Juventus interrompe il tabù Monza

MONZA-JUVENTUS 1-2   La Juventus rompe il tabù Monza e dopo le due sconfitte di campionato della scorsa stagione, peraltro senza segnare neanche una rete, espugna l’U-Power Stadium con un gol segnato all’ultimo assalto. I biancorossi riassaporano dunque il gusto amaro della sconfitta dopo 4 risultati utili. La compagine allenata da Raffaele Palladino ha disputato una buona partita, ma è mancata di attenzione dopo i due episodi

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MONZA-REGGIANA 1-2
 
Inizia male la stagione ufficiale del Monza: nel secondo turno preliminare di Coppa Italia la compagine allenata da Raffaele Palladino, undicesima nello scorso campionato di Serie A, è stata clamorosamente eliminata dalla Reggiana neopromossa in Serie B. All’U-Power Stadium gli emiliani hanno vinto 2-1, giocando sì bene, ma approfittando della prestazione opaca della squadra di casa, apparsa lontana parente di quella ammirata nella prima stagione nella massima categoria. I biancorossi si sono in particolare spenti nella ripresa, anche perché i cambi operati da Palladino non hanno reso come ci si aspettava. A tal proposito i 5 cambi effettuati senza far entrare uno dei due centravanti in panchina è sembrato un chiaro segnale rivolto alla società relativo al mercato: urge innanzitutto un centravanti prima ancora di un centrocampista centrale da far ruotare con Pessina e Gagliardini nel ruolo di titolare.
 
Palladino, che aveva Bettella infortunato, Izzo acciaccato e Carlos Augusto in tribuna in procinto di trasferirsi all’Inter, ha schierato in difesa a destra D’Ambrosio e a centrocampo a sinistra Kyriakopoulos, preferendo nella linea di retroguardia Pablo Marì ad Andrea Carboni e nel reparto offensivo Caprari a Maric. La Reggiana guidata da Alessandro Nesta, qualificatasi dal primo turno preliminare demolendo il Pescara allenato da Zdenek Zeman con un tennistico 6-2, era al completo.
 
La prima occasione è della Reggiana e arriva al 7’: una sventola dalla distanza di Portanova viene deviata con la punta delle dita in corner da Di Gregorio. Non succede praticamente più nulla fino al 22’, quando su un cross dalla sinistra di Kyriakopoulos a saltare più in alto di tutti è D’Ambrosio che di testa costringe Bardi a un colpo di reni per deviare la sfera in corner. Ma dalla bandierina la palla arriva proprio a D’Ambrosio, grazie alla sponda di Mota, che in corsa a un passo dalla linea insacca con facilità. 5’ dopo su un corner di Colpani è Gagliardini a saltare di testa senza essere contrastato, ma il centrocampista biancorosso sbaglia grossolanamente la mira. Al 44’ Colpani prova il sinistro dai 20 metri e Bardi si distende per respingere.
 
L’avvio di ripresa sembra proseguire con lo stesso canovaccio: al 5’ Kyriakopoulos crossa dalla sinistra per Colpani che di testa in tuffo manda a lato. La Reggiana si fa viva al 10’ con Girma che impegna Di Gregorio dalla distanza. 1’ dopo un sinistraccio di Colpani finisce abbondantemente alto. Al 12’ Franco Carboni e Vignato sostituiscono rispettivamente Kyriakopoulos e Caprari. I primi cambi non fanno bene al Monza che lascia sempre di più spazio alla squadra emiliana. E così al 19’ il neoentrato Nardi pareggia al termine di una bella azione da parte degli ospiti. Passano i minuti ma i biancorossi non combinano più nulla e allora Palladino prova a inserire Izzo e Valentin Carboni per D’Ambrosio e Colpani e dopo 6’ anche Andrea Carboni per Pablo Marì. Al 34’ Gagliardini manda a lato di testa. 2’ dopo Di Gregorio compie un mezzo miracolo sulla botta di Portanova. Il Monza è in difficoltà e infatti dopo un giro d’orologio Di Gregorio abbatte Vido in area: è rigore che Cigarini trasforma. La reazione della formazione brianzola è debole sia dal punto di vista tecnico che agonistico. A parte il colpo di testa di Caldirola che sfila fuori al 48’ non si registra nulla.
 
In conferenza stampa Nesta era giustamente soddisfatto: “Nel primo tempo abbiamo avuto qualche problema a causa dell’inesperienza di molti. Poi nella ripresa i giovani si sono sciolti e anche i cambi hanno fatto la differenza. Abbiamo fatto una partita intelligente contro un avversario forte. Nei prossimi giorni dovremo tornare coi piedi per terra perché il campionato sarà più difficile del calcio d’agosto”.
 
Palladino ha mascherato quella che immaginiamo sia una forte preoccupazione: “Complimenti alla Reggiana che ha disputato un’ottima partita, giocando in maniera coraggiosa. Invece noi oggi non abbiamo fatto una delle nostre migliori partite. I ragazzi hanno dato tutto, facendo vedere anche ottime cose, ma nel secondo tempo si sono sfilacciati facendo anche scelte sbagliate. Brucia sempre uscire da una competizione, ma prendere uno schiaffo adesso ci farà capire dove dobbiamo migliorare. I cambi? Quello di D’Ambrosio e quello di Pablo Marì sono stati cambi obbligati per problemi fisici. Se non ho cambiato il centravanti per dare un messaggio alla società? No, sono soddisfatto degli attaccanti che ho. Però è chiaro che i 12 gol confezionati l’anno scorso da Carlos Augusto li dobbiamo andare a prendere da un’altra parte… A proposito di Carlos Augusto, io lo amo e sono umanamente strafelice per lui; io gli darei il mio cuore. Ovviamente come allenatore sono dispiaciuto per la sua partenza. Il suo sostituto Kyriakopoulos ha fatto una buona gara e l’altro esterno sinistro Franco Carboni è in crescita. Oggi ho chiuso la partita con in campo un 2005, un 2004 e un 2003. Ai ragazzi ho detto a fine gara che non dovrà mai mancare l’umilta, la fame e la mentalità dell’anno scorso perché sarà un campionato più difficile di quello passato”.
 
 
FOTO AC MONZA
 
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La Reggiana elimina a sorpresa il Monza dalla Coppa Italia

MONZA-REGGIANA 1-2   Inizia male la stagione ufficiale del Monza: nel secondo turno preliminare di Coppa Italia la compagine allenata da Raffaele Palladino, undicesima nello scorso campionato di Serie A, è stata clamorosamente eliminata dalla Reggiana neopromossa in Serie B. All’U-Power Stadium gli emiliani hanno vinto 2-1, giocando sì bene, ma approfittando della prestazione opaca della squadra di casa, apparsa lontana

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MONZA-TERNANA 1-1
 
Mezzo passo falso del Monza all’U-Power Stadium: la Ternana, ancora a 0 punti dopo 3 partite, porta a casa un pareggio all’ultimo respiro, precisamente al 5’ dei 6’ di recupero concessi dall’arbitro Zufferli di Udine. Probabilmente decisivo per il risultato è stato l’infortunio occorso a Barillà, appena entrato da 3’, che ha costretto la squadra biancorossa a giocare in 10 gli ultimi 11’ più recupero avendo il tecnico Giovanni Stroppa già effettuato tutti i cambi a disposizione. Insomma, tanta sfortuna per il Monza, considerando pure le occasioni non diventate gol per attimi, ma non solo. Lascia perplessi il fatto che a un quarto d’ora dalla fine da una parte, la Ternana, stessero bene, mentre dall’altra ci fossero Colpani e Donati coi crampi e Barberis, Mazzitelli e Mota in difficoltà evidente, situazione fisica precaria che si aggiungeva ai cambi già effettuati di Gytkjaer e Pedro Pereira, stanco morto il primo e infortunato il secondo, e che poi si è aggravata con l’immediato “stop” di Barillà al primo allungo. Preparazione al campionato troppo pesante? Chissà… Certo la cosa preoccupa non poco all’inizio di un trittico di partite da giocare in 8 giorni e delle dichiarazioni di Stroppa di ieri poco favorevoli al turn-over. Se la condizione dei giocatori è quella vista oggi, martedì prossimo a Pisa bisognerà invece pescare a piene mani dalla panchina...
 
A livello statistico, si può sorridere del fatto che prosegue l’imbattibilità interna del Monza con la Ternana in Serie B (13 le gare disputate nella storia) e che era dal 1988, cioè da quando in campo c’era proprio Stroppa, che i biancorossi non perdevano nessuna delle prime 4 partite in cadetteria (campionato che però terminò con una sofferta salvezza).
 
Ben più importante è il riscontro del gioco, che ha evidenziato i miglioramenti notati già dal tecnico durante gli allenamenti in settimana. La palla viaggia più fluida e si verticalizza spesso, tenendo alta la pressione sugli avversari (finché il fisico regge). Manca ancora qualità nelle giocate in attacco: le punte sembrano fuori posizione e non fanno sentire il loro peso in area avversaria. La sensazione è che la squadra renderebbe di più con un tridente, in virtù dell’agilità di quasi tutti i componenti il reparto, poco inclini ad aspettare palloni ma più avvezzi a partire da lontano.
 
Anche a causa delle assenze di Lamanna, Scozzarella e Favilli il tecnico di Mulazzano ha confermato i titolari della trasferta di Ferrara. Dall’altra parte Cristiano Lucarelli ha invece cambiato molte pedine pur non potendo disporre degli infortunati Celli, Capanni e Diakité.
 
Il Monza parte bene e già al 3’ Mazzitelli non controlla un ottimo pallone all’altezza del dischetto del rigore. 2’ dopo, però, Mota stacca le ragnatele dal “sette” alla sinistra di Iannarilli con un bolide scagliato da 25 metri. La reazione della Ternana al vantaggio brianzolo arriva al 10’ quando su cross di Defendi dalla destra Pettinari insacca, ma il gol non viene convalidato per fuorigioco dell’assistman. Al 25’ Gytkjaer non approfitta di un errore in disimpegno di Defendi mandando incredibilmente la palla a lato a porta sguarnita. Al 28’ il rossoverde Falletti ci prova con un diagonale: Di Gregorio controlla inginocchiandosi. Seguono due colpi di testa di Mazzitelli e Gytkjaer, il primo bloccato da Iannarilli, il secondo fuori specchio. Al 34’ si ammira un bellissimo stop di Mota con cross a giro dalla sinistra per l’accorrente Pedro Pereira che in scivolata costringe Iannarilli a un salvataggio difficoltoso.
 
La ripresa vede ancora il bravo Iannarilli impegnato ad anticipare di un attimo Gytkjaer lanciato a rete da Pedro Pereira. L’umbro Partipilo e il lombardo Colpani mandano la sfera sopra le traverse. Al 12’ Gytkjaer non trova il tempo giusto per battere a rete in contropiede. 7’ dopo, ormai in affanno, viene sostituito da Ciurria, che poco dopo crossa dalla destra per Carlos Augusto, pronto a colpire di testa ma non bene come a Ferrara in occasione del gol del pareggio. Pedro Pereira si fa male e viene rimpiazzato da Sampirisi e, dopo una conclusione debole di Capone dal limite agevolmente parata da Di Gregorio, Stroppa effettua tre cambi: fuori Colpani, Barberis e Mota e dentro Valoti, Barillà e D’Alessandro. Purtroppo per i tifosi monzesi presenti allo stadio (solo 2332 gli spettatori, meno che con la Cremonese) Barillà si infortuna quasi subito e l’inquietudine cresce, soprattutto notando che altri elementi della squadra fanno fatica a stare in piedi. Al 36’, però, il Monza potrebbe chiudere la contesa: Ciurria serve un altro assist prezioso, stavolta per D’Alessandro, ma anche lui viene anticipato d’un soffio da Iannarilli. Nel recupero Koutsoupias di testa da ottima posizione manda fuori e subito dopo Ciurria non sfrutta appieno un pericoloso contropiede. Le barricate biancorosse reggono fino a 1’ dal triplice fischio, quando Capone con una rasoiata dal limite trova l’angolino alla destra di Di Gregorio.
 
In sala stampa Stroppa ha ammesso che nel secondo tempo c’è stato un calo tecnico e fisico: “Peccato per questo pareggio perché dopo il primo tempo sembrava che la squadra avesse trovato continuità di rendimento. Peccato non averla chiusa nel primo tempo. Peccato essere rimasti in inferiorità numerica. Nella ripresa effettivamente siamo stati meno bravi, meno precisi, non all’altezza del primo tempo. Però meritavamo la posta piena. Non ricordo parate di Di Gregorio. La squadra comunque è cresciuta rispetto alla partita precedente. Non mi spiego il calo nel secondo tempo. E poi deve crescere nella qualità davanti: le occasioni arrivano ma la palla bisogna buttarla dentro. Ora c’è da recuperare le energie e somatizzare il gol preso al 95’. D’ora in poi non dobbiamo più far rientrare gli avversari in partita”.
 
L’appuntamento col campo è per martedì alle ore 20.30 all’Arena Garibaldi - stadio Romeo Anconetani di Pisa. Poi si tornerà in casa sabato prossimo alle 14 per affrontare il Pordenone.
 
 
FOTO BUZZI
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La Ternana beffa il Monza al 95'

MONZA-TERNANA 1-1   Mezzo passo falso del Monza all’U-Power Stadium: la Ternana, ancora a 0 punti dopo 3 partite, porta a casa un pareggio all’ultimo respiro, precisamente al 5’ dei 6’ di recupero concessi dall’arbitro Zufferli di Udine. Probabilmente decisivo per il risultato è stato l’infortunio occorso a Barillà, appena entrato da 3’, che ha costretto la squadra biancorossa a giocare in 10 gli ultimi 11’ più rec

comunalenuovostadio.jpgConcorezzo. Procedono spediti i lavori di riqualificazione dello Stadio comunale di via Pio X. Tra due, massimo tre settimane (meteo permettendo), sarà ultimato il moderno manto sintetico del campo centrale. Questo consentirà alle squadre di calcio di rientrare dall'esilio iniziato a settembre. La prima tranche dei lavori prevede anche il cambio della recinzione del centro sportivo. Poi si proseguirà con tutti i lavori previsti dal capitolato (leggi i dettagli).

"Questa è una Amministrazione che fa e che, tra l'altro, lavora praticamente gratis - commenta il segretario cittadino della Lega Nord, Vittorio Mandelli - Senza i tagli continui e indecenti di Roma, questo Comune potrebbe avere le strade lastricate d'oro. Nonostante questo renderemo ancora migliore la qualità della vita del paese: prossimi obiettivi le scuole e la piscina. La speculazione politica del Pd concorezzese è vergognosa: non dimentichiamoci che quando la sinistra era al governo di Concorezzo ebbe come unica priorità la realizzazione di un campo nomadi... e non ha lasciato in eredità alcuna opera. Non ci serve il controllo del Pd, a vigilare sull'Amministrazione e a fare da pungolo ci pensa già la Lega".

Recentemente il Pd era sceso in piazza con questo volantino: guarda.

Foto dei lavori in corso di Angelo Buscaini

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Cronaca

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Lavori spediti, quasi pronto il nuovo stadio comunale

Concorezzo. Procedono spediti i lavori di riqualificazione dello Stadio comunale di via Pio X. Tra due, massimo tre settimane (meteo permettendo), sarà ultimato il moderno manto sintetico del campo centrale. Questo consentirà alle squadre di calcio di rientrare dall'esilio iniziato a settembre. La prima tranche dei lavori prevede anche il cambio della recinzione del centro sportivo. Poi si proseguirà con tutti i lavori previsti dal capitolato