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MONZA-BRESCIA 1-1
 
Tra i due litiganti nel derby lombardo gode il terzo, la Cremonese, che riscavalca il Monza, balzando in testa alla classifica, e allunga sul Brescia. I biancorossi non sono riusciti a superare le “rondinelle” in casa per la sesta volta di fila in Serie B e il suo allenatore Giovanni Stroppa non è riuscito nemmeno al quarto tentativo a battere una squadra guidata da Eugenio Corini. I biancazzurri hanno invece inanellato il settimo risultato utile consecutivo.
 
Il risultato di parità è giusto, perché il Brescia ha giocato leggermente meglio del Monza nel primo tempo mentre i brianzoli sono stati lievemente superiori nella ripresa. Certo è che è dispiaciuto veder sfumare negli ultimi minuti 2 punti che potrebbero risultare decisivi a fine campionato per le sorti della compagine biancorossa. Il 4-3-1-2 messo in campo da Corini è stato efficace a centrocampo, recuperando palloni che le punte raramente sono state capaci di trasformare in occasioni da gol. Il 3-5-2 di Stroppa ha mostrato una difesa solida, anche se con qualche sbavatura, e un centrocampo lento e pasticcione in alcuni suoi elementi.
Oggi Stroppa non ha potuto disporre dello squalificato Sampirisi e degli infortunati Mazzitelli, Paletta, Ramirez, Siatounis e Pirola. Rispetto all’ultima partita vinta a Cosenza hanno giocato Donati, D’Alessandro e Colpani per Sampirisi, Pedro Pereira e Mota. A Corini mancavano invece Palacio, Spalek e Bianchi.
 
Davanti ai 7504 spettatori dell’U-Power Stadium (record dell’era Fininvest), che potevano essere i 9999 del tutto esaurito se la Questura di Monza non avesse vietato assurdamente la vendita dei biglietti ai residenti in provincia di Brescia relativamente ai settori diversi da quello riservato agli ospiti (che quindi hanno potuto disporre di soli 677 tagliandi), le due squadre si sono date subito battaglia imitandosi nel pressare altissimo gli avversari. Colpani è timido nel calciare verso la porta bresciana al 2’, all’11’ e al 14’. Al 20’, invece, serve in profondità Ciurria che a sua volta conclude debolmente per una facile parata di Joronen. Il Brescia si fa vedere al 30’ con un tiro dalla distanza di Tramoni che finisce a lato. 3’ più tardi il portiere dei brianzoli Di Gregorio compie un primo miracolo respingendo lo scavetto di Ayè e dopo altri 2’ blocca una conclusione di Proia. Al 41’ Stroppa è costretto a sostituire Valoti, dolorante a un ginocchio, con Machìn. Al 43’ il subentrato Nazionale equatoguineano esegue un lancio straordinario per Colpani che litiga col pallone e alla fine lo perde. Il primo tempo finisce con una ammonizione per parte (il diffidato Carlos Augusto salterà il prossimo match), ma l’arbitraggio “all’inglese” non è piaciuto per niente: sono volati troppi colpi proibiti senza che il direttore di gara intervenisse.
 
Il secondo tempo inizia con Marrone al posto di Caldirola, rimasto negli spogliatoi per un fastidio a una coscia. Al 4’ Machìn riceve palla, si smarca e dal limite lascia partire un destro che si insacca nel “sette” alla sinistra di Joronen. L’U-Power Stadium esplode di gioia per la rete del “castigatore” dei derby (aveva segnato anche nella gara di andata e in casa contro il Como) e si sogna la terza vittoria consecutiva che avrebbe significato la conquista del primo posto in classifica. Al 12’ uno stanco Colpani lascia il posto di interno a Ciurria che arretra per l’ingresso in attacco di Mota. Al 16’ Tramoni si fa anticipare da Donati al momento della conclusione da ottima posizione. Il Monza controlla le giocate offensive del Brescia, ma al 32’ succede l’inaspettato: Stroppa inserisce Pedro Pereira per D’Alessandro (con Molina che si sposta a sinistra) e Mancuso per Barberis passando a uno spregiudicato 3-4-3. La mossa è sbagliata e difatti 4’ dopo su un cross dalla linea di fondo di Tramoni si fa trovare pronto Bisoli che con un rasoterra fulmina Di Gregorio. Nel recupero prima è il Monza ad andare vicino al 2-1 con un colpo di testa di Molina che esce fuori di poco e dopo è Bajic a far venire i brividi ai tifosi di casa con un sinistro che Di Gregorio devia in corner con la punta delle dita.
 
In sala stampa Stroppa è parso sereno e fiducioso nonostante la frenata: “Portiamo a casa un punto e mi dispiace considerando le occasioni avute che potevamo sfruttare meglio. Mi spiace per il gol subito: siamo stati puniti per qualche secondo di assestamento del nuovo sistema di cui abbisognavamo ancora. Ero ormai convinto di avere in mano la partita anche perché non c’erano più state occasioni di sofferenza. Anzi, speravo con le ripartenze di chiuderla. Il Brescia è comunque una squadra molto forte e noi siamo stati molto bravi. Le sostituzioni? Diversi giocatori hanno accusato problemi fisici: se avessi avuto ancora un cambio avrei dovuto sostituire pure Donati per crampi... Machin? Deve trovare continuità perché ha colpi che nessun altro in squadra ha. L’arbitraggio? All’inglese… La promozione diretta? Continuiamo a lottare per centrarla: vogliamo vincere le ultime tre partite”.
 
Per Corini “il Brescia ha giocato con grande personalità e grande coraggio, cercando di fare la partita. Nonostante la grande giocata di Machìn abbiamo continuato a fare il nostro gioco, abbiamo segnato un gol molto bello e all’ultimo minuto siamo andati vicini alla vittoria. Negli spogliatoi c’era delusione: la classifica non ci sorride ma dobbiamo crederci. Il Monza? Ha disputato una bella partita”.
 
I biancorossi torneranno in campo lunedì 25 aprile alle ore 15 a Frosinone per un’altra sfida tra aspiranti alla promozione.
 
 
FOTO BUZZI
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Il Monza bloccato nel derby col Brescia

MONZA-BRESCIA 1-1   Tra i due litiganti nel derby lombardo gode il terzo, la Cremonese, che riscavalca il Monza, balzando in testa alla classifica, e allunga sul Brescia. I biancorossi non sono riusciti a superare le “rondinelle” in casa per la sesta volta di fila in Serie B e il suo allenatore Giovanni Stroppa non è riuscito nemmeno al quarto tentativo a battere una squadra guidata da Eugenio Corini. I biancazzurri ha

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MONZA-CREMONESE 1-1
 
Il Monza pareggia ma è come se avesse perso. Dopo aver preso solo 1 punto sul campo della terzultima in classifica 6 giorni fa, oggi ha gettato via altri 2 punti all’U-Power Stadium nel derby regionale con la Cremonese ultima in graduatoria assieme alla Sampdoria. Un ruolino di marcia assolutamente insufficiente in considerazione del finale di stagione che aspetta i biancorossi, che nelle ultime 11 giornate dovranno affrontare ben 5 delle prime 6 di Serie A. Non che la squadra allenata da Raffaele Palladino abbia giocato male, ma a pesare sul risultato sono state la solita mancanza di incisività in attacco, dove manca il “rapinatore” d’area di rigore, e una leggerezza difensiva di Pablo Marì, che già in passato purtroppo (ad esempio con l’Inter) aveva rovinato delle ottime prestazioni con un solo decisivo errore marchiano. Per la Cremonese guidata da Davide Ballardini si tratta di 1 punto praticamente inutile perché quella di oggi poteva considerarsi l’ultima chance per sperare nella salvezza. Curiosamente non si è trattata della prima sfida tra Monza e Cremonese nella massima serie perché già nel 1920/21 si erano affrontate nell’allora Prima Categoria.
 
Palladino, che oggi non ha avuto a disposizione gli infortunati Rovella e Marlon, ha proposto la stessa formazione che aveva pareggiato domenica scorsa a Verona fatta eccezione per Birindelli, al quale è stato preferito a centrocampo Machìn con l’avanzamento di Sensi sulla tre quarti e l’arretramento di Ciurria sulla fascia destra. Ballardini non ha potuto contare sull’infortunato Chiriches.
 
Come prevedibile è il Monza a fare la partita davanti ai quasi 13mila spettatori presenti (un migliaio quelli ospiti), mentre la Cremonese pensa solo a difendersi. Al 5’ su corner di Ciurria è Petagna di testa a mandare alto di poco. Al 14’ lo stesso Petagna con un colpo di tacco libera Izzo che a tu per tu col portiere cremonese gli calcia addosso. Al 20’ un colpo di testa in tuffo di Carlos Augusto viene respinto da Carnesecchi in corner. 3’ dopo Vasquez devia una conclusione di Pessina destinata in porta. La Cremonese si fa viva solo al 27’ con un colpo di testa di Galdames che passa alto di poco. Anche nel finale di tempo è il Monza a rendersi pericoloso gettando al vento un’altra occasione clamorosa. Dopo un destro di Caprari da 20 metri a lato è infatti Ciurria a farsi respingere da Carnesecchi la conclusione quasi a botta sicura.
 
All’intervallo la Cremonese cambia due pedine e si fa minacciosa, costringendo il Monza ad affannosi recuperi. Al 6’ un destro dal limite di Okereke viene bloccato a terra da Di Gregorio. All’11’ un missile da 25 metri di Ciofani passa alto di poco. Al 17’, però, Castagnetti approfitta di un errato disimpegno di Pablo Marì ed entra in area palla al piede servendo in mezzo Ciofani che arriva prima di tutti e insacca sotto la curva grigiorossa. Palladino corre ai ripari (forse tardivamente) e inserisce Antov, Ranocchia e Mota per Izzo, Machìn e Caprari. Alla prima occasione, al 24’, arriva il pareggio grazie a una rasoiata di Carlos Augusto. Il tecnico campano al 32’ sostituisce anche Sensi e Petagna con Colpani e Gytkjaer. Al 35’ Ranocchia prova dalla distanza, Carnesecchi non trattiene e Ranocchia riprende la sfera e prova il pallonetto ma manda alto. Le ultime cartucce per pareggiare vengono sparate al 45’ e al 48’: prima Colpani di testa manda a lato su cross dal fondo di Mota, poi un destro debole di Ranocchia finisce tra le braccia di Carnesecchi.
 
In sala stampa Ballardini si è mostrato soddisfatto: “Il primo tempo l’abbiamo approcciato con poca personalità, poca aggressività. Nel secondo invece siamo stati l’esatto contrario: è stata una bella Cremonese. Più che il dispiacere per il gol preso c’è da parte mia soddisfazione per aver visto una bella squadra nella ripresa”.
 
Anche Palladino si è dichiarato soddisfatto nonostante il pareggio contro l’ultima in classifica: “Abbiamo disputato il primo tempo migliore dell’anno dal punto di vista tecnico. Non abbiamo rischiato niente e abbiamo avuto 5 palle-gol clamorose. C’è il rammarico per non averle concretizzate. Dunque sono felice per come abbiamo giocato. Nella ripresa, invece, siamo partiti col freno a mano tirato, poi ci siamo fatti gol da soli sbagliando l’uscita dall’area palla al piede, ma la nostra reazione è stata grande. I giocatori subentrati hanno fatto bene: Antov, anzi, ha fatto benissimo, Ranocchia ha alternato cose buone a errori, Mota ha fatto bene, mentre Colpani e Gytkjaer hanno dato intensità nel finale di gara. C’è mancato ancora il guizzo finale negli ultimi metri. La squadra continua a crescere e dobbiamo essere soddisfatti. Carlos Augusto? È un top player che può fare una carriera da grande giocatore. Deve migliorare nel non assentarsi qualche volta come intensità durante i 90’. Sensi? Ha giocato una grande partita nella nuova posizione. Sicuramente in futuro capiterà ancora che giochi in quella posizione. Cosa faremo nella sosta? Ci servirà per riposarci un po’, anche di testa; quando i giocatori rientreranno dai giorni di riposo che ho concesso loro, tornerò a massacrarli di lavoro per il finale di stagione”.
 
Ora il campionato si ferma appunto per una settimana per lasciar spazio agli impegni delle Nazionali. Il Monza tornerà in campo domenica 2 aprile alle ore 15 ospitando all’U-Power Stadium la Lazio.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza butta via altri 2 punti nel derby con la Cremonese

MONZA-CREMONESE 1-1   Il Monza pareggia ma è come se avesse perso. Dopo aver preso solo 1 punto sul campo della terzultima in classifica 6 giorni fa, oggi ha gettato via altri 2 punti all’U-Power Stadium nel derby regionale con la Cremonese ultima in graduatoria assieme alla Sampdoria. Un ruolino di marcia assolutamente insufficiente in considerazione del finale di stagione che aspetta i biancorossi, che nelle ultime 11 giornate d

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MONZA-LECCE 0-1
 
Il Monza chiude con l’amaro in bocca la stagione casalinga con una sconfitta contro il Lecce che invece festeggia alla grande essendosi matematicamente salvato con una giornata di anticipo. I biancorossi hanno così gettato alle ortiche la possibilità, seppur remota, di qualificazione alle coppe europee. Ora ci vorrebbe davvero una serie di miracoli infatti.
 
Protagonista negativo di giornata Christian Gytkjaer, all’addio alla maglia biancorossa dopo 3 stagioni in cui ha brillato praticamente solo nel finale del campionato scorso, quando nei play-off ha trascinato il Monza alla prima storica promozione in Serie A. Il “vichingo”, subentrato al 16’ della ripresa, si è dapprima fatto parare un rigore e in chiusura ha smanacciato il pallone nella propria area regalando un penalty agli avversari, che non hanno sprecato l’occasione di portarsi a casa 3 punti e salvezza.
 
Al tirar delle somme la formazione brianzola non avrebbe meritato la vittoria, ma il pareggio sì, anche se sarebbe servito a ben poco in ottica europea. La compagine allenata da Raffaele Palladino ha disputato una prova opaca, non tanto a livello tecnico, ma perlopiù sul piano atletico, evidentemente provata dal grande caldo che ha favorito la squadra più debole. E così dopo 5 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 8 gare è arrivato questo stop inaspettato, ma comprensibile dopo un campionato giocato al di sopra delle possibilità e nonostante una partenza a handicap con Giovanni Stroppa in panchina.
 
Per questa partita Palladino, che aveva indisponibile per squalifica Caldirola, sostituito in difesa da Marlon, ha lasciato in panchina Sensi preferendogli a centrocampo Rovella. Il Lecce guidato dall’ex giocatore del Monza, Marco Baroni, era invece al completo.
 
Davanti ai 15039 spettatori dell’U-Power Stadium (tutto esaurito che mai era stato registrato nella storia dell’ex stadio Brianteo) si inizia con fiammate nel primo grande caldo di stagione. I due portieri non corrono però seri pericoli. Al 16’ il giallorosso Askildsen calcia a lato di sinistro, dopodiché si assiste alla sagra dei palloni intercettati all’ultimo passaggio, sia da una parte che dall’altra. L’unica palla che si avvicina ai pali della porta difesa dal leccese Falcone è quella calciata al 40’ da Mota e probabilmente è un cross sbagliato.
 
Palladino non è evidentemente soddisfatto e all’intervallo decide di sostituire Rovella e Petagna con Sensi e Birindelli spostando Ciurria nel reparto offensivo. La ripresa è scoppiettante: al 2’ Ciurria liscia la botta di sinistro da pochi passi. Al 13’ un calcio di punizione del biancorosso Caprari passa alto di poco. 3’ dopo Gytkjaer e Vignato rilevano Caprari e Mota. Il Monza ha il pallino del gioco e i salentini giocano di ripartenza, ma entrambe le formazioni senza mai arrivare a tirare in porta. Al 32’ Palladino ripropone Colpani dopo l’infortunio per Izzo passando alla difesa a quattro. La mossa dà i suoi frutti perché 3’ più tardi Colpani conquista palla a centrocampo, s’invola verso l’area avversaria e viene steso da Baschirotto: inizialmente l’arbitro fa proseguire ma richiamato dal Var concede il rigore; sul dischetto non va Pessina ma Gytkjaer: la sua esecuzione non è impeccabile e Falcone respinge. Dunque il “vichingo” chiude il suo periodo monzese come l’aveva iniziato cioè fallendo un rigore decisivo. Al 45’ l’arbitro decreta 8’ di recupero: quando mancano una quindicina di secondi al triplice fischio proprio Gytkjaer nella propria area devia il pallone con la mano; anche in questo caso l’arbitro Doveri fa proseguire ma richiamato dal Var lo assegna: sul dischetto va il brianzolo Colombo che trasforma. La curva ospiti esplode di gioia e si accendono i fumogeni. Doveri fischia la fine dopo 11’ di recupero.
 
In conferenza stampa Baroni si è emozionato: “Sono commosso perché ho da poco tempo perso mio papà di cui sento tanto la mancanza. Oggi abbiamo giocato bene contro una squadra forte e anche nella parte terminale della partita io credevo che avremmo potuto far bene fino alla fine perché ormai il gruppo ha un’identità forte. Il rigore concesso a Colombo, che non è il nostro rigorista, è stato meritato perché e stato troppo criticato in stagione”.
 
Palladino è abbacchiato ma non abbandona l’idea di arrivare all’ottavo posto: “Speravamo in un finale diverso per regalare gioia ai nostri tifosi che oggi sono stati bellissimi. C’è dispiacere da parte dei ragazzi, ma l’amministratore delegato Adriano Galliani a fine partita ci ha rincuorato dicendo che questa partita non cancella le 36 precedenti. Partita che è stata decisa da episodi perché la prestazione c’è stata, l’atteggiamento anche. A volte al 90’ abbiamo vinto le partite, oggi l’abbiamo persa. Se non abbiamo quasi mai tirato in porta è stato per meriti del Lecce che si è chiuso basso giocando di ripartenze. Però anche il Lecce non ha quasi mai tirato in porta. Riguardo al rigore sbagliato, ho deciso io di farlo tirare a Gytkjaer: ho chiesto a Pessina di lasciarlo a lui e per Matteo non c’è stato problema. Io comunque non ricorderò di Christian questa giornata ma il gol vittoria contro la Juventus. Domenica prossima a Bergamo contro l’Atalanta daremo tutto e quel che sarà sarà. Domani intanto sarà un anno dalla promozione in Serie A: io ero a casa ed è stato bellissimo”.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza cade sul più bello, Europa ora lontanissima

MONZA-LECCE 0-1   Il Monza chiude con l’amaro in bocca la stagione casalinga con una sconfitta contro il Lecce che invece festeggia alla grande essendosi matematicamente salvato con una giornata di anticipo. I biancorossi hanno così gettato alle ortiche la possibilità, seppur remota, di qualificazione alle coppe europee. Ora ci vorrebbe davvero una serie di miracoli infatti.   Protagonista negativo di giornata Christian Gy

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MONZA-MILAN 4-2
 
Un altro tabù è stato sfatato dal Monza allenato da Raffaele Palladino: per la prima volta nella storia la squadra brianzola ha battuto il Milan in campionato. E ci è riuscito in parte per demeriti del Milan, ma soprattutto per meriti propri. I demeriti del Milan sono stati quelli di aver considerato la partita contro il Monza di minor difficoltà rispetto a quella di Europa League con lo Stade Rennais; il tecnico Stefano Pioli ha operato un “turnover” che non ha convinto. Quelli del Monza sono molti e li ha elencati Palladino in conferenza stampa: riassumendo possiamo dire che il Monza è stato concentrato, preciso e determinato nei momenti topici, ma soprattutto ha costruito la sua vittoria in settimana decidendo di cambiare sistema di gioco, passando cioè dal 3-4-3 al 4-2-3-1. La speranza è che non si torni indietro in nessuna di queste componenti il successo sui rossoneri di Milano.
 
Per la sfida contro i meneghini Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari, Vignato, Ciurria e Popovic, ha proposto, rispetto al match pareggiato con l’Hellas Verona, Gagliardini a centrocampo per Bondo, Djuric in attacco per l’“ex” Colombo e Valentin Carboni sulla tre quarti invece di Zerbin laterale di sinistra. Il Milan di Pioli era privo degli infortunati Tomori, Kalulu e Calabria.
 
Davanti ai 14319 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui una buona parte di fede rossonera, la partita si accende subito. Al 2’ un colpo di testa di Jovic centrale viene bloccato facilmente da Di Gregorio. Il Monza risponde 1’ dopo con Mota che entra in area e calcia ma la sua conclusione è deviata in corner. Al 5’ Theo Hernandez dal limite manda a lato di poco. Le difese si registrano e non succede più nulla di rilevante fino al 21’, quando un sinistro debole dal limite di Chukwueze diventa facile preda di Di Gregorio. Al 24’ il Monza spreca con Valentin Carboni un contropiede 4 contro 1 e sul ribaltamento di fronte Bennacer non riesce a calciare bene una palla ritornata dalla sinistra da Jovic. 1’ dopo una conclusione di Valentin Carboni da oltre 20 metri è troppo centrale per impensierire Maignan. Al 31’ il pallone colpito di testa da Djuric scheggia la traversa. Al 43’ il Monza è costretto a cambiare portiere a causa dell’infortunio occorso in uscita a Di Gregorio, scontratosi col compagno di squadra Andrea Carboni; entra Sorrentino come capitato a Frosinone. Al 44’ Thiaw sgambetta Mota in area e Pessina trasforma il rigore. Nei 9’ di recupero causati dall’infortunio a Di Gregorio si registra prima un tiro alto di Theo Hernandez e dopo il raddoppio del Monza: Colpani vola via in contropiede sulla destra e giunto sulla tre quarti serve in mezzo alla perfezione Mota, bravissimo a mettere a terra con una finta Florenzi e a mandare quindi la sfera nell’angolino alla sinistra di Maignan.
 
Siccome non c’è due senza tre al Milan cade un’altra tegola in testa a inizio secondo tempo: al 5’ viene infatti espulso Jovic dal Var (l’arbitro lo aveva solo ammonito) per una manata data in faccia a metà campo a Izzo. Il Monza però commette l’errore di badare troppo presto a non prenderle e non sfrutta le opportunità in contropiede. Al 18’ Colpani di testa da due passi manda fuori. Gol fallito, gol subito: Giroud intercetta un cross dalla destra spizzato da Pulisic e insacca la rete del 2-1. Palladino sostituisce Valentin Carboni e Djuric con Bondo e Colombo. Al 25’ Florenzi prova da quasi 30 metri facendo la barba al palo. Il Monza si fa vivo al 30’ in contropiede: Colpani pesca Birindelli libero sulla destra e il laterale destro entrato in area spara un missile che Maignan devia in corner. Al 34’ un colpo di testa di Loftus-Cheek viene bloccato da Sorrentino. Poco dopo Palladino inserisce Maldini e Pedro Pereira per Mota e Colpani. Al 41’ proprio Pedro Pereira conclude una pericolosa azione di contropiede calciando addosso a un difensore. Gol fallito, gol subito un’altra volta: Pulisic insacca nel “sette” con un diagonale di sinistro. Il sogno del Monza sembra finito e invece al 45’ Bondo prende palla, avanza e scarica un destro che gonfia la rete e fa esplodere la Curva Sud; il guardalinee alza la bandierina segnalando un fuorigioco ma il Var lo smentisce. Il Milan prova a ritornare all’assalto della porta difesa da Sorrentino ma al 5’ dei 7’ di recupero concessi i biancorossi chiudono la pratica grazie a un destro di Colombo a fil di palo. Il centravanti poi non esulta per rispetto nei confronti della sua ex e probabilmente futura tifoseria.
 
In sala stampa Pioli è corrucciato: “È stata una serata in cui tante cose non sono riuscite. Io mi aspetto sempre una squadra pronta e determinata, attenta, e oggi lo siamo anche stati fino all’interruzione per l’infortunio a Di Gregorio; direi che avevamo la gara in controllo. Poi abbiamo commesso errori davvero troppo gravi. Abbiamo ripreso la partita col cuore, ma a quel punto invece di gettarci in avanti alla ricerca dei 3 punti dovevamo portare a casa il pareggio. Oggi siamo tutti responsabili della sconfitta. Se oggi ho esagerato col ‘turnover’? Tra difesa e centrocampo ho cambiato solo un giocatore mentre i due attaccanti erano affaticati”.
 
Palladino è evidentemente soddisfatto: “Abbiamo meritato la vittoria. Avevo chiesto ai ragazzi la partita perfetta ma è stata una serata perfetta sotto tutti i punti di vista. Devo fare i complimenti alla squadra anche perché sono tornati in vantaggio dopo il 2-2. In particolare voglio menzionare gli attaccanti che hanno difeso tantissimo sacrificandosi tanto per la squadra. È stato difficile perché il Milan voleva vincere per issarsi al secondo posto. Questa è stata la vittoria contro le ‘grandi’ che mi ha dato più emozioni. Anche perché abbiamo lavorato tanto in settimana per ottenerla, decidendo mercoledì di cambiare il sistema di gioco. Di stasera non mi è piaciuta solo la gestione della palla in occasione del gol del pareggio del Milan. Nei minuti successivi al 2-2 potevamo vincere noi ma potevano vincere anche loro avendo 3 attaccanti in campo. Dedichiamo la vittoria a Silvio Berlusconi perché stasera sarebbe stato felice. Qualche segreto del successo? Mettere Gagliardini a bloccare Loftus-Cheek e poi rinforzare le ali nel secondo tempo. Mota? Ieri alle 23 mi ha scritto che oggi avrebbe segnato e dopo la partita me l’ha ricordato. Io però gli ho detto come mai non li fa sempre...”.
 
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 18 in casa della Salernitana fanalino di coda della Serie A.
 
 
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Il Monza cala il poker al Milan

MONZA-MILAN 4-2   Un altro tabù è stato sfatato dal Monza allenato da Raffaele Palladino: per la prima volta nella storia la squadra brianzola ha battuto il Milan in campionato. E ci è riuscito in parte per demeriti del Milan, ma soprattutto per meriti propri. I demeriti del Milan sono stati quelli di aver considerato la partita contro il Monza di minor difficoltà rispetto a quella di Europa League con lo Stade Rennais; il tecnic

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MONZA-TRIESTINA 3-0
 
Archiviata la pratica Triestina: con 3 gol rifilati alla compagine alabardata di Serie C il Monza si è qualificato al terzo turno preliminare di Coppa Italia. Il match, anticipato di un giorno per permetterne la trasmissione in diretta tv su Rai Sport, ha sicuramente fatto felice il “patron” biancorosso Silvio Berlusconi nel giorno del suo compleanno e del primo tampone negativo dopo l’accertamento della sua positività al “coronavirus”. Per rivederlo in tribuna all’ex Stadio Brianteo, ora U-Power Stadium, ci vorranno però ancora un po’ di giorni. Chi invece non si rivedrà più è Mario Crippa, storico collaboratore della società, che ha lasciato per sempre i propri cari e gli amici all’età di 80 anni: peccato che per lui non ci sia stato come per altri sodali di vita biancorossa un minuto di raccoglimento prima del fischio d’inizio.
 
Oggi Cristian Brocchi, criticato allenatore della compagine brianzola, l’ha azzeccata. Pur avendo fatto giocare solo un titolare, Bellusci, è riuscito a portare a casa vittoria e prestazione. È vero che le seconde linee valgono quasi quanto le prime, ma proprio per questo non è semplice scegliere di volta in volta la miglior pedina da schierare in un determinato ruolo. È pure palese che l’avversario non era irresistibile, però questa sera si è vista in campo una filosofia di gioco, anche se a chi scrive piace poco. Il “tiki taka” esasperato, anche quando l’avversario è scoordinato e lascia praterie agli esterni è a volte davvero insopportabile. Ogni tanto un bel lancio, e di piedi buoni non si può dire quest’anno che non ci siano, entusiasmerebbe di più la platea, oggi ridotta a 439 spettatori.
 
Tra campo e panchina gli assenti erano 5: Armellino e Scaglia per squalifica, Lamanna e Paletta per riposo precauzionale e Boateng perché tesserato solo da un giorno. Dunque, in difesa davanti a Di Gregorio, neopapà da 4 giorni, hanno giocato Lepore, Bettella, lo “stakanovista” Bellusci e Carlos Augusto; a centrocampo sono stati schierati Frattesi, Fossati e D'Errico con Barillà dietro le punte Finotto e Mota.
 
Il pallino del gioco passa subito tra i piedi dei padroni di casa, che chiudono i giuliani nella loro metà campo nel primo quarto d'ora, sprecando due occasioni con Mota e Finotto. Dopo un colpo di testa debole di Gomez bloccato senza problemi da Di Gregorio il Monza passa in vantaggio con un bolide terra-aria di Barillà dai 20 metri. Pochi minuti dopo il tecnico dei brianzoli deve registrare il forfeit di Bettella, colpito duro nella propria area da Granoche, che per questo è stato ammonito. In mezzo alla difesa viene dunque schierato Sampirisi, che solitamente gioca a sinistra. Il tentativo di reazione degli ospiti permette agli uomini di Brocchi di agire in contropiede. Mota, Barillà e Sampirisi cercano la rete ma non la trovano.
 
Nel secondo tempo riprende il monologo dei biancorossi di casa e in particolare sale in cattedra il giovane Frattesi, sia con verticalizzazioni interessanti che con conclusioni verso la porta, ben tre in pochi minuti. Brocchi toglie Carlos Augusto e D'Errico rispettivamente per Anastasio e Machìn e poco dopo Offredi salva su Finotto e per l'arbitro anche sulla ribattuta di Barillà, ma la palla aveva invece chiaramente superato la linea di porta. Poco male per il Monza perché di lì a breve Barillà scodella un invitante pallone per Mota che al volo scarica una bordata che abbatte Offredi per il 2-0. Escono anche Fossati e Mota per Barberis e Machìn. Subito dopo un rasoterra di Anastasio da lontano sfiora il palo. Al 90' l'arbitro Serra vede un fallo di mano di Rapisarda che Machìn trasforma in gol. C'è ancora il tempo nel recupero di vedere Maric sprecare un'ottima occasione.
 
In sala stampa Brocchi ha parlato della vittoria come di un “regalo bello per Berlusconi anche perché so che il 3-0 è un risultato che gli piace. I ragazzi hanno giocato un’ottima gara: hanno mantenuto lucidità fino alla fine, hanno mosso bene la palla, hanno occupato bene le zone del campo, hanno dialogato tra di loro. La condizione però non è ancora ottimale. Il gol non visto dalla terna arbitrale? Sì, la palla era abbastanza dentro…”.
 
Nel terzo turno preliminare, in calendario il 28 ottobre, il Monza affronterà in gara secca la vincente tra Pordenone e Casarano, in trasferta se passano i “ramarri”, in casa se i “serpenti” compiono il miracolo di eliminare chi gioca due categorie sopra di loro.
 
Ora l’attenzione è concentrata sulla sfida di campionato di sabato, quando alle 16.15 i biancorossi scenderanno in campo a Empoli contro una delle capolista provvisorie. Dopo lo 0-0 casalingo con la SPAL i tifosi hanno voglia di cominciare a sognare...
 
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Il Monza cala il tris alla Triestina e passa il turno in Coppa Italia

MONZA-TRIESTINA 3-0   Archiviata la pratica Triestina: con 3 gol rifilati alla compagine alabardata di Serie C il Monza si è qualificato al terzo turno preliminare di Coppa Italia. Il match, anticipato di un giorno per permetterne la trasmissione in diretta tv su Rai Sport, ha sicuramente fatto felice il “patron” biancorosso Silvio Berlusconi nel giorno del suo compleanno e del primo tampone negativo dopo l’accertamento della

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PERGOLETTESE-MONZA 0-2


Settimo risultato utile consecutivo in campionato per il Monza, che espugna il “Voltini” di Crema, piegando nel secondo tempo la squadra neopromossa che prende il nome dal rione Pergoletto della città dei mostaccini. Nonostante si trattasse di un testa-coda tra i biancorossi, primi con 29 punti, e i gialloblù di casa, ultimi con 5 punti e 0 vittorie all’attivo, per gli uomini allenati da Cristian Brocchi l’impegno non è stato così facile come il risultato potrebbe far pensare. Questo per merito di Matteo Contini, allenatore cremasco e tra l’altro ex giocatore biancorosso, capace di far giocare bene un gruppo di atleti che ha evidenziato molti limiti tecnici. La Pergolettese ha certamente bisogno di rinforzi se vuole lottare per la salvezza.


Chi di rinforzi per il momento non ha alcun bisogno è Brocchi, che può contare su due “undici” titolari che dopo 13 giornate hanno accumulato un margine di vantaggio di 7 punti sulla seconda in classifica, il Pontedera. Oggi, al posto dello squalificato Bellusci ha giocato Marconi, mentre in infermeria, oltre a Franco, hanno fatto un “pit stop” per leggeri infortuni Palazzi e Rigoni, quest’ultimo sostituito in campo da Fossati. Il tecnico milanese ha inoltre preferito Lepore ad Anastasio in difesa e D’Errico a Chiricò a centrocampo. In panchina ha esordito Tommaso Sacchini della formazione Berretti. Sull’altra panchina è rimasto seduto per tutto il match l’ex difensore biancorosso Matteo Brero.


Sotto una fastidiosa pioggerellina, e davanti a 1236 spettatori di cui oltre 300 di fede biancorossa, Pergo e Monza hanno provato a far male con le ripartenze ma prima Franchi e poi Finotto hanno trovato i portieri avversari pronti a sventare le rispettive minacce. Da metà tempo il Monza ha schiacciato il piede sull’acceleratore e con Finotto due volte, Armellino, D’Errico, Fossati e Lepore ha bombardato il povero Ghidotti.


Anche l’avvio di ripresa è stato un assedio, con Brighenti e Armellino che hanno sfiorato la marcatura. Dopo un lampo di testa di Franchi respinto da Lamanna il Monza ha trovato finalmente il gol sblocca-partita con Iocolano, bravo a scagliare un destro chirurgico dal limite. Dopo 13’ ha quindi messo al sicuro il risultato con una magia di D’Errico, che si è infilato nella retroguardia cremasca tagliandola come il burro coi suoi dribbling, rinfrescando la memoria dei suoi gol di quando lui era l’unico fuori categoria della squadra. Nel finale il Monza si è limitato a controllare la veemente reazione locale, culminata con un colpo di testa di Russo respinto da Lamanna.


In sala stampa, in risposta agli ingenerosi cori dei propri supporters, il capitano gialloblù Leonardo Muchetti ha dichiarato: “La realtà è che sono stati più forti. Il Monza è una squadra costruita per vincere il campionato”.


Per Brocchi “si è giocato in condizioni meteorologiche non ideali, ma il campo era bello e ha tenuto la pioggia incessante. Noi abbiamo disputato un’ottima gara, abbiamo creato diverse occasioni e alla fine l’abbiamo sbloccata giustamente. I ragazzi si stanno comportando bene nonostante le difficoltà che la gente all'esterno non vede. Ho fatto giocare trequartista Iocolano e non Chiricò perché, viste le condizioni climatiche, ci garantiva un po’ di fisicità in più. E ho scelto Marconi e non Negro come sostituto di Bellusci per evitare che Scaglia si spostasse dalla sua solita posizione di difensore centrale destro. A proposito di Bellusci, non è detto che partirà titolare mercoledì prossimo in Coppa Italia Serie C contro la Pro Patria perché essendo diventato papà di una bambina gli ho dato il permesso di non allenarsi domani. Mercoledì al Brianteo cercherò di far giocare quelli che non hanno giocato oggi. Franco, Palazzi e Rigoni saranno convocati ma dovremo valutare se impiegarli dall’inizio o a partita in corso”.


Riguardo al match infrasettimanale, in programma alle ore 17.30, si tratterà di gara secca: chi si qualificherà giocherà l’ottavo di finale mercoledì 27 novembre. Il campionato riprenderà invece sabato alle 20.45, quando il Monza ospiterà al Brianteo la Carrarese.

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Il Monza capolista espugna anche lo stadio di Crema

PERGOLETTESE-MONZA 0-2 Settimo risultato utile consecutivo in campionato per il Monza, che espugna il “Voltini” di Crema, piegando nel secondo tempo la squadra neopromossa che prende il nome dal rione Pergoletto della città dei mostaccini. Nonostante si trattasse di un testa-coda tra i biancorossi, primi con 29 punti, e i gialloblù di casa, ultimi con 5 punti e 0 vittorie all’attivo, per gli uomin

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MONZA-MILAN 6-7 dopo i calci di rigore a oltranza
 
Ad aggiudicarsi la prima edizione del Trofeo Silvio Berlusconi è il Milan, che dopo i rigori a oltranza piega il Monza per 7-6 davanti ai 16917 spettatori dell’U-Power Stadium, nuovo record storico di pubblico del club biancorosso.
Le due squadre, che nella stagione entrante si reincontreranno in Serie A, hanno mostrato buone trame di gioco ma sono apparse ancora un po’ indietro nella condizione. La squadra brianzola del riconfermato Raffaele Palladino riparte dall’ossatura dello scorso anno in attesa di uno o due innesti (il centravanti e forse un centrocampista centrale) necessari per non soffrire troppo in un campionato che si preannuncia di livello superiore a quello passato.
 
Palladino, che aveva indisponibile Izzo, sostituito da Bettella, ha lasciato in panchina Pablo Marì e Caprari preferendo loro rispettivamente Andrea Carboni e Mota. Il Milan guidato da Stefano Pioli era senza gli infortunati Messias e Calabria.
 
Prima del fischio d’inizio si è esibito il gruppo de Il Volo, cui sono seguiti due brevi discorsi del vicepresidente del Monza, Adriano Galliani, e del presidente del Milan, Paolo Scaroni, che hanno chiesto entrambi un applauso per l’ex “patron” di entrambi i club recentemente scomparso.
 
Ad accendere i fuochi del match è all’11’ il milanista Theo Hernandez con un calcio di punizione che passa a lato. 1’ dopo un destro a giro di Leao viene respinto da Di Gregorio. Al 17’ è invece il portiere rossonero Maignan a respingere due conclusioni consecutive di Maric e Pessina. A passare in vantaggio sono comunque gli ospiti al 29’: D’Ambrosio falcia Pulisic in area e l’arbitro assegna il rigore; Di Gregorio respinge la prima conclusione dello stesso attaccante ma lo statunitense ha gioco facile a insaccare sulla ribattuta. Al 30’ il portiere biancorosso respinge in corner una conclusione dalla distanza di Loftus-Cheek. 2’ dopo il Monza pareggia con Colpani che scaraventa in rete il filtrante di Carlos Augusto. Il Milan reagisce al 37’ con un colpo di testa di Giroud che passa a lato. Al 42’ un destro di Mota risulta troppo debole per impensierire Maignan. Al 44’ un sinistro potentissimo di Theo Hernandez esce fuori di poco. Al 47’ Leao davanti a Di Gregorio riesce incredibilmente a calciare debolmente tra le sue braccia.
 
Il secondo tempo inizia subito con un altro gol mangiato da Leao che a tu per tu con Di Gregorio calcia incredibilmente a lato. Al 6’ Di Gregorio sbaglia il disimpegno ma ripara prontamente su Loftus-Cheek facendosi però male alla mano in maniera comunque non seria. 2’ dopo il portiere biancorosso salva sullo stesso Loftus-Cheek. Il Monza si rende pericoloso solo al 22’ con Caprari che col sinistro impegna Maignan in una parata in due tempi. La girandola di sostituzioni non produce l’aumento delle occasioni da rete, anzi. Per designare la vincitrice del primo Trofeo Silvio Berlusconi bisogna aspettare il dodicesimo rigore, quello spedito sulla traversa da Birindelli. In precedenza erano andati a segno Reijnders, Petagna, Okafor, Caprari, Tomori, Machin, Loftus-Cheek, Franco Carboni, Colombo, Pessina e Thiaw.
 
Al termine del match si è svolta la premiazione: il primogenito di Silvio Berlusconi, Piersilvio, ha prima ricordato come per il padre “il calcio era una passione e Milan e Monza erano per lui una questione di cuore” e poi ha chiesto di onorarlo portando sempre “rispetto”.
 
In conferenza stampa Palladino si è mostrato sereno su squadra e mercato: “È stata una serata emozionante, che ho sentito molto perché io e il presidente ci volevamo bene, al punto da sentirmi uno di famiglia. Speravo di regalare la coppa alla famiglia Berlusconi, ma ci riproveremo l’anno prossimo. Oggi ho visto un buon Monza con però qualcosa da aggiustare. Abbiamo fatto qualche errore di troppo per merito anche del Milan che ci è venuto a prendere alti sporcandoci le giocate. Col passare del tempo siamo stati bravi a metterli in difficoltà. Mi interessa che la squadra sia coraggiosa e crei gioco. I trequartisti quest’anno ci devono alzare il livello: mi aspetto tanto da loro. Se Carlos Augusto sarà ceduto? Fin quando Carlos è con noi io sono felice. La società finora è stata oculata negli acquisti e sono già molto soddisfatto del mercato”.
 
Anche Pioli è apparso tranquillo: “È normale che non siamo ancora perfetti. Siamo però migliorati rispetto alle precedenti prestazioni e confido di portare la squadra alla giusta condizione per l’inizio del campionato. Quest’anno per i primi 4 posti che qualificano alla Champions League ci saranno 6 o 7 squadre come al solito”.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza cede il Trofeo Berlusconi al Milan solo ai rigori

MONZA-MILAN 6-7 dopo i calci di rigore a oltranza   Ad aggiudicarsi la prima edizione del Trofeo Silvio Berlusconi è il Milan, che dopo i rigori a oltranza piega il Monza per 7-6 davanti ai 16917 spettatori dell’U-Power Stadium, nuovo record storico di pubblico del club biancorosso. Le due squadre, che nella stagione entrante si reincontreranno in Serie A, hanno mostrato buone trame di gioco ma sono apparse ancora un po’ indiet

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MONZA-LAZIO 0-2
 
Non ce l’ha fatta il Monza a superare indenne l’ostacolo Lazio alla ripresa del campionato di Serie A dopo la sosta. All’U-Power Stadium, nella centesima gara ufficiale dell’era Fininvest, coincidente con la gara del record di spettatori in una partita del Monza a Monza (14539), la formazione biancorossa ha patito la mancanza di due dei tre difensori titolari (Izzo squalificato e Caldirola infortunato) nonché del capitano Pessina, reduce dalla partita della Nazionale contro Malta, anche lui appiedato dal Giudice Sportivo. Lasciare tre giocatori di questo calibro alla seconda in classifica (terza sul campo considerando la penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus) non poteva che mettere in difficoltà i meccanismi della retroguardia allenata da Raffaele Palladino, oltre che far scendere il livello di qualità nella zona centrale del campo. Tuttavia, aldilà delle assenze e della forza della Lazio, è piaciuto poco il fatto che la squadra abbia approcciato malissimo il secondo tempo, non combinando pressoché nulla in area avversaria.
 
Palladino ha proposto la stessa formazione che aveva pareggiato 15 giorni fa con la Cremonese fatta eccezione per i tre assenti, Izzo, Caldirola e Pessina, sostituiti rispettivamente da Marlon, Donati e Rovella. L’allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, non ha potuto contare sullo squalificato Marušić.
 
Il Monza inizia guardingo, ma al 5’ ha una grande occasione con Sensi che però serve troppo in profondità Caprari. Invece la Lazio alla prima occasione segna ma è un regalo della retroguardia brianzola: al 13’ Zaccagni crossa dalla sinistra rasoterra in mezzo a un nugolo di difendenti biancorossi che invece di spazzare stanno a guardarsi permettendo a Pedro di inserirsi e calciare al volo di sinistro insaccando un allibito Di Gregorio, alla sua centesima presenza in partite ufficiali col Monza. Monza che accusa il colpo e 3’ dopo Di Gregorio respinge in corner una conclusione di Zaccagni. La reazione arriva al 18’: Ciurria crossa dalla destra e Sensi di testa manda la sfera a scheggiare il palo. Al 23’ una conclusione del laziale Luis Alberto da 20 metri sfila a lato di poco. Al 33’ la squadra di Palladino spreca un’altra grossa occasione: dalla destra arriva ancora un altro cross di Ciurria e stavolta è Petagna a colpire di testa costringendo Provedel a un intervento straordinario d’istinto. 3’ dopo un’azione personale di Rovella si conclude con un sinistraccio. Chiude il primo tempo Luis Alberto mandando dal limite fuori di poco.
 
Il secondo tempo si apre malissimo per il Monza, che prima si becca 4 ammonizioni in 9’ (tra l’altro Caprari era diffidato e dunque salterà la prossima partita) e poi subisce la rete del definitivo k.o.: è l’11’ quando Milinković-Savić insacca con una pennellata su calcio di punizione diventando il primatista unico di gol segnati da uno straniero nella storia della Lazio. La reazione del Monza arriva 2’ dopo con un destro di Machin da 25 metri bloccato da Provedel. Poi non si annota più nulla fino ai minuti finali, cioè fino a quando la Lazio decide di tirare i remi in barca. I vari innesti dalla panchina permettono alla squadra biancorossa di ritrovare freschezza, ma solo al 45’ il pubblico trattiene il fiato quando, dopo la respinta di Provedel su una botta da 30 metri di Colpani, sulla palla arriva Gytkjaer che però spara alle stelle. 2’ dopo lo imita il compagno di squadra Mota con un destro dal limite. L’ultima emozione la regala comunque la Lazio quando al 49’ Zaccagni con una violenta conclusione in diagonale costringe Di Gregorio a una difficoltosa respinta.
 
In sala stampa Sarri ha elogiato il Monza: “Avevo chiesto alla squadra una prova di maturità, facendo tesoro degli errori del passato, quando contro diverse formazioni di medio-bassa classifica non avevamo fatto risultato. Oggi c’è stata e contro un avversario difficile, che ha qualità di palleggio. Contro il Monza senza spirito di sacrificio non vai da nessuna parte. La mia squadra l’ha avuto per 80’, non nel finale. Cataldi in particolare ha fatto un lavoro disumano e infatti alla fine è andato in riserva”.
 
Palladino si è dichiarato comunque soddisfatto: “Abbiamo fatto un’ottima prestazione. Sapevamo di incontrare una squadra con un’ottima difesa e grandi individualità, allenata da un maestro di calcio. Abbiamo il rammarico di aver preso un gol rocambolesco. Poi il 2-0 ci ha tagliato le gambe. Però siamo rimasti in partita, provandoci nel finale alzando il baricentro. I cambi dovevano dare qualcosa in più: di solito lo danno, ma stavolta non è stato così. Questa partita, come quella di andata, ci farà crescere tanto”.
 
È stata la prima vittoria in campionato nella storia della Lazio a Monza: gli 8 precedenti, tutti in Serie B, avevano visto 4 volte il successo del Monza e 4 volte il pareggio.
 
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 12.30 in casa dell’Udinese.
 
 
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Il Monza cede le armi alla Lazio

MONZA-LAZIO 0-2   Non ce l’ha fatta il Monza a superare indenne l’ostacolo Lazio alla ripresa del campionato di Serie A dopo la sosta. All’U-Power Stadium, nella centesima gara ufficiale dell’era Fininvest, coincidente con la gara del record di spettatori in una partita del Monza a Monza (14539), la formazione biancorossa ha patito la mancanza di due dei tre difensori titolari (Izzo squalificato e Caldirola infortunato) nonch

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Il miracolo non c’è stato: non solo la Salernitana è andata a vincere, com’era scontato, in casa del già retrocesso Pescara, ma il Monza è inciampato in una sconfitta interna, ad opera del Brescia, dopo 4 successi consecutivi. La promozione diretta in Serie A è così ufficialmente svanita; in realtà era già sfumata dopo il pareggio casalingo col Pescara, che seguiva la batosta interna col Venezia e il pari a Chiavari. Poi era venuta pure la sconfitta di Ascoli Piceno, ma alla luce del risultato di oggi era già stata ininfluente. Il periodo pasquale era stato deleterio per il gruppo allenato da Cristian Brocchi, che nonostante la débâcle di oggi sta dando continui segni di miglioramento sul piano del gioco. Il risultato non deve ingannare: il biancorosso Frattesi ha centrato due traverse e fino all’espulsione di Bellusci era il Monza che avrebbe meritato la vittoria ai punti.
 
Quindi a salire in Serie A oggi è stata la Salernitana, che accompagna l’Empoli. Il club campano, però, dovrà cambiare “padrone” entro 30 giorni pena l’esclusione dal campionato, dato che la proprietà è praticamente la stessa della Lazio. In coda il Cosenza si è aggiunto alle già retrocesse Virtus Entella, Pescara e Reggiana. Il Monza ha chiuso la sua prima Serie B dopo 19 anni di terza e quarta serie al terzo posto e pertanto disputerà i play-off da favorita. Gli altri 5 team che si giocheranno l’ultimo posto disponibile in “paradiso” sono, nell’ordine, Lecce, Venezia, Cittadella, Chievoverona e proprio il Brescia, che con le ultime 4 gare, tutte vinte, ha spodestato la S.P.A.L. grazie alla classifica avulsa. Nella gara secca del turno preliminare, in programma giovedì prossimo, il Venezia ospiterà il Chievoverona e il Cittadella il Brescia. La vincente del match in laguna affronterà nella doppia semifinale il Lecce, mentre dallo stadio “Tombolato” della cittadina padovana uscirà il nome della sfidante del Monza. I biancorossi giocheranno in trasferta alle ore 18.30 di lunedì prossimo, mentre il ritorno all’U-Power Stadium si disputerà 3 giorni dopo alle 20.45.
 
Anche oggi Brocchi, “ex” della contesa come pure Balotelli, ha confermato il sistema 3-5-2 inserendo, rispetto al match vinto a Cosenza 3 giorni prima, Bettella per l’infortunato Paletta, in tribuna assieme all’altro infortunato Lamanna. Il suo omologo del Brescia, lo spagnolo Josep Clotet, ha avuto tutto l’organico a disposizione.
 
Si parte con un colpo di testa alto del biancorosso Mota, imitato poco dopo dalla “rondinella” Donnarumma. Al 14’, su cross dalla sinistra di Carlos Augusto, lo sfortunato Frattesi colpisce di testa mandando la palla sulla traversa. 5’ dopo anche Pirola ci tenta di zucca ma la sfera passa alta. Poi ci provano ancora Frattesi e Colpani a sorprendere il portiere ospite Joronen, ma in entrambi i casi il numero 1 bresciano blocca a terra.
 
L’avvio di secondo tempo è di marca biancazzurra, con Van de Looi che mette di testa nell’area piccola un pallone che semina il panico nella difesa monzese. All’11’ il biancorosso Sampirisi da buona posizione calcia male. 4’ dopo un sinistro dalla distanza di Pirola è parato in due tempi da Joronen. Sul cambio di fronte la partita svolta: Bellusci, già ammonito, atterra al limite dell’area brianzola Donnarumma e si becca il secondo cartellino giallo e quindi quello rosso. Brocchi passa al 4-3-2 e Frattesi da lontano costringe alla deviazione in corner Joronen. D’Errico e Diaw sostituiscono Colpani e Gytkjaer e poco dopo la Salernitana va in vantaggio a Pescara: un’altra mazzata sul morale della truppa biancorossa, che 1’ dopo subisce anche la rete dello 0-1 con una botta da fuori di Jagiello deviata involontariamente da Ayè spiazzando Di Gregorio. Siccome la giornata è proprio “no”, 1’ dopo Frattesi colpisce nuovamente la traversa ma stavolta con una conclusione di piede. Al 28’ ci prova D’Errico da posizione defilata: Joronen para agevolmente. Brocchi getta nella mischia D’Alessandro e Balotelli per Mota e Carlos Augusto e proprio i due nuovi entrati confezionano l’ultimo serio pericolo per la porta delle “rondinelle”: il cross del primo è sfruttato dal secondo di testa, ma la sfera passa sopra la traversa. Al 34’, invece, è il Brescia a raddoppiare con Mangraviti che approfitta della porta lasciata sguarnita da Di Gregorio, per un'uscita di pugno, per insaccare con prontezza. Entra in campo anche Ricci per un nervoso Frattesi, ma ormai è inutile lottare quando la Salernitana nel frattempo ha portato a 3 il conto delle sue reti a Pescara.
 
A fine partita l’amministratore delegato del club Adriano Galliani ha ringraziato la squadra anche a nome del “patron” Silvio Berlusconi per il terzo posto ottenuto al termine della regular season. Ora, però, i dirigenti si aspettano la conferma di quella posizione anche al termine dei play-off altrimenti la stagione sarà considerata fallimentare. In sala stampa Brocchi è parso sereno: “Oggi non è girata bene, è stata una partita sfortunata. L’abbiamo giocata bene e meritavamo di andare in vantaggio. L’espulsione ha condizionato il resto della gara. Comunque abbiamo disputato un’ottima stagione: la Serie B è un campionato difficile e noi abbiamo vissuto tanti momenti belli. Il terzo posto è un ottimo risultato: con la testa giusta e la positività giusta affronteremo i play-off e lo faremo da una posizione di vantaggio”.
 
 
FOTO BUZZI
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Il Monza chiude al terzo posto ed è costretto ai play-off

Il miracolo non c’è stato: non solo la Salernitana è andata a vincere, com’era scontato, in casa del già retrocesso Pescara, ma il Monza è inciampato in una sconfitta interna, ad opera del Brescia, dopo 4 successi consecutivi. La promozione diretta in Serie A è così ufficialmente svanita; in realtà era già sfumata dopo il pareggio casalingo col Pescara, che seguiva la batosta interna col Venezia e il pari a Chiavari. Poi era ven

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MONZA-SASSUOLO 1-1
 
Si sperava nei 3 punti per il Monza al termine del match di oggi all’U-Power Stadium contro il Sassuolo, ma il pareggio finale risulta sostanzialmente giusto per il gioco mostrato e le occasioni avute da entrambe le squadre. Più che 1-1, però, ci sarebbe stato un 3-3 perché le difese hanno ballato non poco. Il Monza ha cominciato un po’ a ritmo ridotto e il Sassuolo ne ha approfittato per andare in vantaggio e amministrare. Nella ripresa i 10200 spettatori hanno assistito a una “corrida”, dove fortunatamente il “toro” era il pallone e non gli avversari. La “sagra dei gol mangiati” alla fine non ha premiato nessuno ma ha accontentato tutti: il Monza ha allungato a 5 la striscia positiva, il Sassuolo ha interrotto a 4 la sequenza di sconfitte consecutive.
 
Per l’ultima gara del girone di andata, chiuso ottimamente a 22 punti, l’allenatore dei biancorossi Raffaele Palladino ha dovuto fare a meno dei centrocampisti Donati e Ranocchia, entrambi infortunati. In difesa Marlon è stato preferito a Pablo Marì. L’allenatore del Sassuolo, Alessio Dionisi, non ha potuto disporre del portiere Consigli e del centravanti Pinamonti.
 
La prima occasione è del Monza al 9’: un colpo di tacco di Ciurria libera Caprari che a pochi passi dalla linea di porta scarica un destro respinto da Erlic. È però il Sassuolo ad andare in gol alla prima opportunità: è il 13’ quando Traorè batte un corner che attraversa mezza area piccola prima che il pallone venga cacciato dentro da Ferrari. Il Monza prosegue nel suo gioco che però è più rallentato rispetto alle ultime volte: troppi doppi e tripli tocchi di palla a scapito delle giocate di prima. Al 41’ viene graziato: il contropiede di Berardi viene concluso da Laurentiè con un destro al volo che si stampa sulla traversa. I biancorossi rispondono 2’ dopo con Ciurria che dalla destra crossa per Carlos Augusto: il brasiliano si aggiusta la palla ma poi spara il suo sinistro in curva. Anche al 44’ il Monza ha una ghiotta opportunità ma Pessina da ottima posizione calcia debolmente.
 
Di ritorno dal tè caldo la formazione brianzola si presenta in campo con Pablo Marì, Colpani e Mota al posto di Marlon, Birindelli e Petagna. Il triplo cambio dà i suoi frutti perché al 14’ un destro a giro di Caprari bacia il palo opposto e si insacca. Il Sassuolo, che fino a quel momento era stato quasi in balìa del Monza, reagisce come se fosse passato in svantaggio e al 24’ un destro rasoterra di Laurentiè passa a fil di palo. Palladino inserisce Gytkjaer per Caldirola passando alla difesa a quattro, ma così si espone a violente folate offensive della compagine emiliana. Al 28’ il Sassuolo getta alle ortiche un altro contropiede: Toljan serve un “cioccolatino” per Berardi che sbaglia il tocco finale praticamente a porta vuota. 1’ dopo Pegolo blocca un debole destro di Caprari. Al 31’ è Ciurria a regalare a Gytkjaer un pallone che era solo da mettere nel sacco ma il “vichingo” lo consegna dolcemente al portiere ospite. Palladino getta nelle mischia pure Valoti per Caprari, ma è il Sassuolo a mangiarsi un altro gol già fatto ancora con Berardi che calcia nuovamente a lato a tu per tu con Di Gregorio. Infine nel recupero è il Monza a recriminare per un contatto di Tressoldi su Ciurria in area neroverde che l’arbitro non ritiene falloso.
 
In sala stampa Palladino si è mostrato comunque soddisfatto: “Oggi c’è stato un bel mix di emozioni. Abbiamo approcciato bene la partita, ma dopo il gol ci siamo impauriti, rallentando il gioco. Con i cambi abbiamo alzato il livello e poi abbiamo provato a vincerla fino alla fine, rischiando anche di perderla. Comunque è un punto d’oro. Il presunto rigore? Non l’ho rivisto ma, se c’era, pazienza, perché anche gli arbitri possono sbagliare. Caprari? Ha svoltato. Come già detto, è il nostro acquisto di gennaio. Ciurria? Non dovrebbe più sorprendervi. Lui può giocare ovunque. Sa giocare a calcio ed è intelligente. Il cambio di Caldirola con Gytkajer? Anche in panchina mi hanno detto che ero pazzo, ma ho voluto rischiare perché volevo vincere. Il bilancio del girone di andata? Abbiamo fatto un ottimo percorso, chiudendolo con risultati positivi. Siamo in continua crescita, dobbiamo continuare così. Il girone di ritorno sarà più complicato perché le squadre ti studiano e con il mercato le avversarie si rinforzano”.
 
Dionisi è soddisfatto della prestazione, ma non del punteggio: “Il risultato è positivo, la prestazione positiva, ma alla fine siamo rammaricati, perché abbiamo avuto occasioni più importanti del Monza e non le abbiamo sfruttate. Non posso dire nulla a Berardi perché ha fatto il massimo dal punto di vista dell’impegno nelle condizioni in cui è, dato che non è al massimo. Quando tornerà al 100% i due gol falliti di oggi diventeranno due gol segnati”.
 
Il Monza riprenderà il campionato domenica prossima all'Allianz Stadium di Torino, dove alle ore 15 affronterà la Juventus 10 giorni dopo averla incontrata per la Coppa Italia.
 
 
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Il Monza chiude il girone di andata a 22 punti

MONZA-SASSUOLO 1-1   Si sperava nei 3 punti per il Monza al termine del match di oggi all’U-Power Stadium contro il Sassuolo, ma il pareggio finale risulta sostanzialmente giusto per il gioco mostrato e le occasioni avute da entrambe le squadre. Più che 1-1, però, ci sarebbe stato un 3-3 perché le difese hanno ballato non poco. Il Monza ha cominciato un po’ a ritmo ridotto e il Sassuolo ne ha approfittato per andare in vantagg

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MONZA-ROMA 1-4
 
A conferma che il roboante successo sul Milan è stata un’eccezione nell’attuale stagione biancorossa, il Monza perde l’ennesima sfida con una delle “grandi” del campionato subendo 4 reti in casa da parte della rigenerata Roma di Daniele De Rossi. Aldilà del divario tecnico esistente tra le due rose, evidenziato dalla qualità delle conclusioni in porta, la cosa davvero irritante è stato assistere nel primo tempo al solito gioco lento da parte del Monza, impacciato e sprecone come troppo spesso capita. Nella ripresa, velocizzando le trame di gioco, si è invece riusciti ad arrivare più spesso al tiro, anche se in maniera imprecisa. Risulta incomprensibile come la squadra biancorossa non venga messa nelle condizioni di attuare un gioco fatto più di tocchi di prima e verticalizzazioni che di sterile palleggio orizzontale.
 
Dunque, la squadra brianzola ha fallito nuovamente l’operazione “3 vittorie di fila” che invece l’anno scorso era riuscita ben 2 volte. Stavolta il sistema 4-2-3-1 non ha funzionato come si sperava, in parte come già scritto per demeriti dei biancorossi e in parte per merito del tecnico giallorosso Daniele De Rossi, abilissimo nel trasformare la “Cenerentola” capitolina in una principessa rientrata in lotta per la qualificazione alla Champions League. Siamo invece contrariati dalle affermazioni rilasciate in sala stampa da Palladino secondo cui l’arbitraggio avrebbe regalato 3 gol agli ospiti: a prescindere da quello che decreteranno le moviole, per quanto mostrato sul terreno di gioco la Roma meritava di vincere con 2 reti di scarto.
 
Per la sfida contro i “lupi” il tecnico napoletano, che non ha potuto disporre degli squalificati Gomez e Izzo e degli infortunati Caprari, Vignato e D’Ambrosio, ha proposto, rispetto al match vinto a Salerno, Caldirola in difesa per Izzo e Bondo a centrocampo per Pessina che è salito a fare il trequartista al posto di Valentin Carboni. La Roma di De Rossi era priva degli infortunati Abraham e Karsdorp.
 
Davanti ai 14188 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui circa 3mila di fede giallorossa, la Roma prende subito in mano il pallino del gioco e comincia a rendersi pericolosa dalle parti di Di Gregorio al 6’ con un colpo di testa di Cristante che passa alto di poco. Al 9’ Di Gregorio devia in corner un destro dal limite di Pellegrini. Il Monza si fa vivo al 16’: Colpani cross dalla destra per Djuric che di testa manda la sfera a sbattere sul palo. 1’ dopo Pablo Marì spazza vicino alla linea la palla calciata in porta da Lukaku da posizione defilata. Dopo un altro giro di lancette d’orologio Dybala dalla linea di fondo serve indietro per Cristante che di piatto insacca, ma dopo alcuni minuti di controllo al Var il gol viene annullato per fuorigioco dell’argentino. Al 22’ Gagliardini è costretto a lasciare il campo per un problema alla spalla e viene sostituito da Valentin Carboni, che però prende la posizione in campo fino a quel momento occupata da Pessina. Al 23’ un calcio di punizione di Paredes finisce alto. Col passare dei minuti il Monza acquista fiducia e al 35’ spreca una ghiotta opportunità in contropiede: alla fine della cavalcata Birindelli invece di servire in mezzo Mota prova la conclusione personale fallendo il bersaglio. Come da legge del calcio, gol fallito gol subito: dopo 3’ Pellegrini fa lo slalom in area tra le belle statuine monzesi e infila la palla nell’angolino. Al 41’ il Monza confeziona una bella azione che si spegne quando Mota al limite dell’area piccola si allunga troppo la sfera regalandola a Svilar in uscita. Anche in questo caso, da un gol mancato arriva un altro gol subito: dopo 1’ Lukaku insacca sottoporta su assist di Dybala dalla sinistra. Al 49’ Celik crossa rasoterra dalla destra per Lukaku che costringe Di Gregorio alla respinta di piede.
 
L’avvio di secondo tempo mostra un Monza più intraprendente. Al 5’ Birindelli raggiunge un pallone sulla fascia destra e crossa in mezzo per Djuric, che pur avendo tempo per aggiustarsi la palla la spara alta. Al 9’ un colpo di testa di Andrea Carboni passa alto di poco. Al 18’, però, i giallorossi chiudono la partita grazie a un calcio di punizione pennellato da Dybala. Palladino inserisce Maldini per Mota e 2’ dopo il trequartista prova a sorprendere Svilar con un debole rasoterra. Al 25’ Andrea Carboni manca per poco il bersaglio di testa e al 28’ Svilar devia in corner un destro a spiovere di Bondo. La Roma rialza la testa e al 34’ El Shaarawy in contropiede calcia addosso a Caldirola. 2’ più tardi il Var invita l’arbitro a guardare il monitor per un contatto in area monzese tra Bondo e Hujisen, con la conseguenza che il “fischietto” di Forlì assegna un rigore agli ospiti, trasformato da Paredes. Al 39’ Palladino toglie Caldirola e Djuric per inserire Donati e Akpa-Akpro, spostando Valentin Carboni nel ruolo di “falso nueve”. Al 42’ Andrea Carboni trova il gol “della bandiera” con una splendida conclusione da 25 metri. Il Monza ha l’ultimo sussulto al 49’ quando Svilar blocca in due tempi una rasoiata di Akpa-Akpro.
 
In sala stampa De Rossi si è mostrato giustamente soddisfatto: “I miei giocatori sono calcisticamente intelligenti, forti, si ritrovano in quello che gli chiedo. Ovviamente sono contento di questa cosa, anche se si può fare meglio di oggi, dove comunque abbiamo affrontato un Monza che è una squadra che tira in porta contro chiunque, che ha fatto 4 gol al Milan e che secondo me è allenata da un ottimo tecnico”.
 
Palladino trascorre una decina di minuti trattenendo le parole, per poi sfogarsi alla fine contro l’arbitraggio, comunque in maniera civile come è solito fare: “Sono contento per come sta andando l’amico De Rossi alla Roma, alla quale faccio i complimenti, così come li faccio anche alla mia squadra che ha fatto una delle migliori prestazioni della stagione. Sullo 0-0 abbiamo avuto tre occasioni clamorose, però se non fai gol una squadra come la Roma ti può castigare in ogni momento e così ha fatto. All’inizio del secondo tempo col cambio di sistema abbiamo ancora messo in difficoltà la Roma, ma il calcio di punizione di Dybala ha chiuso la partita. Io sono strafelice della prestazione della mia squadra: abbiamo creato 7 palle-gol contro la Roma, che è stata cinica. Di solito non parlo mai degli arbitri però il primo gol è nato da un fallo clamoroso su Colpani, il terzo da un calcio di punizione per un fallo inesistente di Bondo su Cristante e il quarto da un rigore fischiato al posto di fischiare prima un fallo su Pessina. Il risultato di oggi è bugiardo”.
 
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 20.45 in casa del neopromosso Genoa.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza cincischia, la Roma realizza. Finisce 1-4

MONZA-ROMA 1-4   A conferma che il roboante successo sul Milan è stata un’eccezione nell’attuale stagione biancorossa, il Monza perde l’ennesima sfida con una delle “grandi” del campionato subendo 4 reti in casa da parte della rigenerata Roma di Daniele De Rossi. Aldilà del divario tecnico esistente tra le due rose, evidenziato dalla qualità delle conclusioni in porta, la cosa davvero irritante è stato assistere nel primo t

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LECCE-MONZA1-1

Il Monza conquista il primo punto della sua storia in Serie A ma perde l’occasione di portare a casa da Lecce l’intera posta in palio. L’1-1 maturato allo Stadio Via del Mare non soddisfa nessuno, a parte l’allenatore biancorossoGiovanni Stroppa.In vantaggio (immeritatamente) per 1-0 la compagine brianzola non è stata in grado di difenderlo, calando vistosamente (come al solito) l’intensità di gioco nella ripresa. Alla fine ha salvato il pareggio Di Gregorio e non è un buon segnale aver sofferto così tanto contro il Lecce che è diretta concorrente nella lotta per la salvezza.

Contro igiallorossi pugliesi Stroppa ha dovuto fare a meno degli infortunati D’Alessandro, Andrea Ranocchiae Petagna, il primo, unico titolare, rimpiazzato nell’“undici” daIzzo con l’avanzamento sulla fascia di Carlos Augusto. Il tecnico dei salentini Marco Baroni lamentava invece l’mportante assenza di Strefezza.

Il match si è giocato davanti a oltre 23mila spettatori con un clima assolutamente estivo. Nonostante il gran caldo le due squadre hanno iniziato subito a pressare gli avversari e soprattutto a centrocampo si è lottato su ogni pallone.

Dopo un quarto d’ora siregistrano due fiammate del Lecce: un colpodi testa diBaschirottoe un tiro-crossdi Banda escono fuori diun soffio. Al27’DiFrancesco nonriesce per unattimoa deviarein rete.È invece il Monza a segnare, al 35’, con un calcio di punizione di Sensi dai 25 metriche si insaccalasciando impietrito il portieredi casaFalcone.

All’intervallo Stroppa opta per la sostituzione di Birindelli con Molina, ma al 3’ la sua squadra subisce il pareggio:Ceesay scappasulla fascia sinistra,arriva sul fondo e mette in mezzo dove, nonostante la deviazione di Di Gregorio, la palla perviene al neoentrato Gonzalez, che la mette in rete.Il tecnico dei brianzoli fa tre cambi: leva Rovella, Caprari e Pessina per inserire Colpani, Ciurria e Valoti. Ciò nonostante la squadra biancorossa continua a subire il forcing del Lecce, che nei minuti di recupero, dopo l’ingresso in campo di Machin per Sensi, si fa più pressante. Al 46’ e al 47’ Di Gregorio salva il pareggio deviando in corner un colpo di testa di Gonzalez e un rasoterradel brianzolo Colomboda distanza ravvicinata.

In sala stampa Stroppaè apparso tranquillo: “Oggi almeno è arrivato il primo punto: abbiamo mosso la classifica. Mi auguro dia più consapevolezzaalla squadra. Il primo tempo è scorso senza soffrire molto, mettendo anche in difficoltà il Lecce. Nella ripresa, invece, siamo andati in difficoltà,subendo subito il gol. È stata importante la spinta del pubblico, che ha aiutato il Lecce a tenerci dietro. Nelle altre partitela condizione fisica era cresciuta, mentre oggi nella ripresa c’è stata ancheuna certa difficoltà nella gestione della palla.Tra campo brutto evento abbiamo avuto difficoltà ad arrivare in area avversaria. Nel secondo tempo gli attaccanti non hanno lavorato nel modo migliore e siamo andati in apnea, ma Di Gregorio ha fatto parate strepitose. L’obiettivo è la salvezza e non dobbiamo perderlo di vista. Il campionato è molto difficile e paghiamo la condizione fisica di molti ragazzi. Petagna? Non è andato in panchina per un affaticamento: è un problema che si risolverà in due giorni”.

Il Lecce non ha mandato in sala stampa Baroni per protesta nei confronti dell'arbitraggio.

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Il Monza conquista a Lecce il primo punto in Serie A

LECCE-MONZA 1-1 Il Monza conquista il primo punto della sua storia in Serie A ma perde l’occasione di portare a casa da Lecce l’intera posta in palio. L’1-1 maturato allo Stadio Via del Mare non soddisfa nessuno, a parte l’allenatore biancorosso Giovanni Stroppa. In vantaggio (immeritatamente) per 1-0 la compagine brianzola non è stata in grado di difenderlo, calando vistosamente (come al solito) l’intensità di gioco nella ripresa.

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Raffaele Palladino, l’allenatore 38enne che ha sostituito Giovanni Stroppa sulla panchina del Monza, inizia la sua avventura nella prima squadra biancorossa affrontando nientedimeno che la Juventus, tra l’altro sua ex squadra da calciatore. Domani in un quasi esaurito U-Power Stadium (calcio d’inizio alle ore 15) dovrà cercare di racimolare punti contro il team più scudettato d’Italia, che però sta attraversando un periodo di crisi. Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri non siederà in panchina perché squalificato e per lo stesso motivo non saranno disponibili Milik e Cuadrado. Fattori che danno speranze ai tifosi più ottimisti per una possibile clamorosa prima vittoria della compagine brianzola in Serie A.
 
In conferenza stampa Palladino è arrivato sereno e carico in vista di questo match: “Ho avuto pochi giorni per lavorare ma tante ore… Ormai ho preso residenza al centro sportivo Monzello dato che ci ho lavorato 10-12 ore al giorno. Ci siamo dedicati a tanti aspetti. A cominciare da quello tattico, sul sistema di gioco. Domani voglio vedere gli atteggiamenti di ogni singolo ragazzo e poi l’intensità e il coraggio. Ho visto i ragazzi belli carichi e questo mi lascia tranquillo. Ho avuto il vantaggio che lavoravo già al Monzello con la formazione Primavera, ma vedevo gli allenamenti della prima squadra. Conoscevo quindi tanti ragazzi del gruppo. Sono rimasto piacevolmente sorpreso: nonostante i giocatori siano tanti, sono tutti pronti a mettersi in discussione. Ho detto loro che ho bisogno di tutti. Domani sono sicuro che i ragazzi giocheranno con il cuore perché ho letto nei loro occhi che hanno voglia di rivalsa. Sono consapevoli di essere forti. Il Monza individualmente ha giocatori forti e quindi c’è la possibilità di cambiare i sistemi di gioco. Abbiamo provato anche la difesa a 4, ma non ho ancora deciso se giocheremo col 3-4-3 o col 4-3-3. La Juventus? Nei momenti difficili ha sempre tirato fuori il massimo. Farà una grande partita. Ci aggrediranno fin dall’inizio. È la mia ex squadra ma non sono emozionato. Mi piacciono le cose difficili. Io sto vivendo questa opportunità come un sogno. Domani e dopo ancora avremo bisogno dei tifosi: dovranno essere l'uomo in più in campo. Gli infortunati? Sono Andrea Ranocchia, D'Alessandro e Petagna, che in settimana ha accusato un leggero fastidio muscolare. Se Mota sarà utilizzato come prima o seconda punta? Stiamo provando tante soluzioni e lui può giocare in entrambi i ruoli. In attacco Vignato mi piace tanto e gli ho detto di tornare dallo stage con la Nazionale Under 19 col sorriso e di allenarsi poi con leggerezza mostrando quel che so che è capace di fare. Caprari assomiglia a quello che ero io da giocatore, però lui è più esplosivo. Un altro che assomiglia a me quando giocavo è Valoti. Abbiamo attaccanti forti e dobbiamo portarli a fare gol. A centrocampo è vero che manchino giocatori che ‘facciano legna’, ma l’interdizione non dipende da un singolo giocatore ma dagli atteggiamenti della squadra, dalla voglia di essere aggressivi. Bisognerà sopperire alla mancanza di fisicità con una grande intensità. Se Carlos Augusto sarà utilizzato in difesa o a centrocampo? Stiamo valutando la soluzione migliore così come stiamo valutando se proseguire con Di Gregorio in porta o se schierare Cragno. La cosa importante è che tutti i giocatori vogliono mettermi in difficoltà. Anche quelli della Primavera che si allenano con noi: io credo tantissimo nei giovani e il Monza ha un ottimo settore giovanile”.
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Il Monza di Palladino è pronto ad affrontare la Juventus

Raffaele Palladino, l’allenatore 38enne che ha sostituito Giovanni Stroppa sulla panchina del Monza, inizia la sua avventura nella prima squadra biancorossa affrontando nientedimeno che la Juventus, tra l’altro sua ex squadra da calciatore. Domani in un quasi esaurito U-Power Stadium (calcio d’inizio alle ore 15) dovrà cercare di racimolare punti contro il team più scudettato d’Italia, che però sta attraversando un periodo di crisi

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MONZA-CITTADELLA 2-0
Non è bastato un buon secondo tempo al Monza per continuare a inseguire il sogno della Serie A: per riparare alla disfatta della semifinale di andata dei play-off ci sarebbe voluto un terzo gol che non è arrivato. E così in finale a sfidare il Venezia ci vanno i corregionali del Cittadella, che in regular season non avevano vinto nessuna delle due partite contro i brianzoli. I biancorossi hanno dunque sprecato un’occasione gigantesca, non sfruttando quel 3° posto dietro Empoli e Salernitana che rappresentava il miglior piazzamento possibile per affrontare la post season. Spreco che segue quello avvenuto nel periodo pasquale, quando un filotto di 4 match senza vittorie ha fatto perdere alla squadra guidata da Cristian Brocchi il ruolo di favorita al secondo posto finale. A proposito dell’allenatore, è il grande “imputato” del fallimento della stagione perché di fallimento si tratta, come disse l’amministratore delegato Adriano Galliani lo scorso settembre per descrivere l’eventuale mancata promozione. Il tecnico milanese non è riuscito a dare degli schemi offensivi alla squadra, schierando troppo spesso giocatori fuori forma ed effettuando sostituzioni inopportune e intempestive. È risultato assolutamente inadeguato alla rosa che gli è stata data da plasmare, che comunque era la più forte prendendo come metro il monte ingaggi e la più considerata dalle agenzie di scommesse. La dirigenza l’ha difeso fino all’ultimo ma ora non potrà che dargli il benservito se al civico 14 di via Ragazzi del ‘99 c’è ancora un po’ di coerenza tra le parole e i fatti.
Per la battaglia campale di oggi Brocchi ha abbandonato il sistema 3-5-2 rispolverando il 4-3-3 e qualcuna delle sue “figurine” preferite. Ecco allora che rispetto allo 0-3 di Cittadella ha inserito nell’“undici” titolare Bellusci, Scozzarella, Colpani, Balotelli e Boateng per l’infortunato Paletta, Barberis, Armellino, Diaw e Bettella. Il suo omologo del Cittadella, Roberto Venturato, non aveva a disposizione gli squalificati Branca e Adorni e l’infortunato Benedetti. Ci si aspettava un primo tempo coi fuochi d’artificio, ma purtroppo si deve constatare l’incapacità del Monza a creare pericoli in area avversaria, per colpa, oltre che di Brocchi, di un Boateng che disputa la sua peggior partita in terra briantea, non correndo e sbagliando quasi tutto. E così a Balotelli non arrivano palloni buoni, anche perché Mota a sinistra si va spesso a schiantare contro la difesa veneta. Ottima è la prestazione della retroguardia mentre a centrocampo i polmoni ci sono ma la precisione e la visione di gioco assai meno. Sul tabellino abbiamo due tentativi di Balotelli a distanza di 1’, uno respinto da Kastrati e l’altro a lato d’un soffio. Due volte Frattesi e Mota sparano alto, mentre nel Cittadella è pericoloso il solito Baldini, l’autore della tripletta della gara di andata: Di Gregorio sventa.
A inizio ripresa Boateng impegna Kastrati e, dopo un altro salvataggio di Di Gregorio su Baldini, esce per far posto a un strepitoso D’Alessandro, cosa che fa incacchiare ancora di più i tifosi biancorossi, che vedono ancora una volta i migliori entrare in campo dalla panchina (era già successo anche a Cittadella con Colpani, il cui rendimento nelle ultime partite è stato fortemente in crescita). Al 13’ un ottimo cross rasoterra dalla sinistra di Carlos Augusto è corretto in rete di piatto da Balotelli. Il centinaio di privilegiati supporters brianzoli presenti in tribuna esulta e aumenta il volume del tifo. I padovani subiscono il colpo e allora Brocchi inserisce D’Errico per Colpani: il capitano, vergognosamente lasciato in panchina a Cittadella, fa girare la palla che è un piacere e mette in campo il suo grande cuore ormai biancorosso. Le azioni della squadra di casa diventano tambureggianti ma manca la scintilla in area. Brocchi getta nella mischia Barberis per Scozzarella e Diaw per Balotelli, una mossa questa poco compresa in considerazione dell’abissale differenza di qualità tecnica tra i due attaccanti amici: col Cittadella ormai rintanato nella propria area non si è capito a cosa potesse servire il friulano abile solo a correre nelle praterie in contropiede. Al 33’ D’Alessandro estrae il coniglio dal cilindro infilando la palla nell’angolino dopo una strepitosa azione personale dal limite. Il problema è che dal cilindro serve estrarre un altro coniglio e, nonostante il tifo sempre più intenso e persino struggente nei 5’ di recupero, la magia non riesce. Si è sperato al 36’ di ottenere un rigore, ma il fallo di mano di Gargiulo dal limite viene commesso appena fuori area. Purtroppo anche quest’anno il Monza andrà in Serie A l’anno prossimo. Come disse Renato Pozzetto nel film “Agenzia Riccardo Finzi: praticamente detective”: “Io sono del Monza: non riusciremo mai a venire in Serie A”.
In sala stampa Brocchi si è dichiarato ovviamente deluso perché sperava “di vincere in due categorie diverse. La squadra ha dato tutto quello che poteva dare. Ha creato tanto ma segnato poco. Abbiamo avuto alcuni momenti difficili: all’inizio del campionato con l’epidemia di Covid-19 e nel girone di ritorno con l’assenza di Galliani per malattia: la sua presenza è importante al centro sportivo Monzello”. Quindi alle “perle” della stagione possiamo aggiungere che il Monza ha perso la Serie A per l’assenza di qualche settimana dell’a.d. e che nell’arco della stagione ha creato tante occasioni (però forse questo è vero contando i tiri telefonati da oltre 20 metri dopo minuti di giropalla al rallentatore…). Monza non è Roma ma Berlusconi è paragonabile a Friedkin e il sogno di andare in A per i tifosi brianzoli equivale al sogno di tornare a vincere qualcosa di importante per i capitolini: per cui si chiede a Fininvest di ridare la carica all’abbacchiato tifo biancorosso con un annuncio importante nei prossimi giorni. Nessuno chiede un nome alla Mourinho: ci basterebbe un esperto di promozioni in A non necessariamente ex calciatore del Milan. Perché vogliamo subito tornare a immaginare una festa biancorossa in uno stadio pieno di gente senza mascherine: e un prosieguo dopo, oltre quello che adesso è orario di coprifuoco, per arrivare all’alba...
 
 
FOTO BUZZI
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Il Monza dice addio al sogno del salto nel paradiso della A

MONZA-CITTADELLA 2-0 Non è bastato un buon secondo tempo al Monza per continuare a inseguire il sogno della Serie A: per riparare alla disfatta della semifinale di andata dei play-off ci sarebbe voluto un terzo gol che non è arrivato. E così in finale a sfidare il Venezia ci vanno i corregionali del Cittadella, che in regular season non avevano vinto nessuna delle due partite contro i brianzoli. I biancorossi hanno dunque sprecato u

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Il Monza sta per arrivare al capolinea del suo primo storico viaggio in Serie A. Domani alle ore 21 si darà l’ultimo calcio d’inizio della stagione al Gewiss Stadium di Bergamo, dove i biancorossi allenati da Raffaele Palladino saranno ospiti dell’Atalanta ancora in corsa per conquistare un posto in Europa League. Mal che vada gli orobici disputeranno la Conference League, mentre i brianzoli hanno visto sfumare ieri sera l’ultima possibilità di centrare la qualificazione alle coppe europee al primo colpo: la Fiorentina ha infatti vinto nell’anticipo e dunque nemmeno una eventuale estromissione da parte dell’Uefa della Juventus per via della manipolazione dei suoi bilanci potrebbe rimettere in gioco capitan Pessina e compagni. Per il Monza, attualmente 10°, la massima posizione raggiungibile è la nona, ma già la decima piazza significherebbe centrare l’obiettivo ottimistico posto la scorsa estate dal “patron” Silvio Berlusconi equivalente tra l’altro a un premio in denaro. La salvezza, ossia l’obiettivo minimo, è già stata conquistata con ben 6 giornate di anticipo sulla fine del campionato.
 
Con il sogno europeo ormai svanito l’attenzione dei media che seguono le vicende biancorosse si è quindi interamente riversata sul rinnovo del contratto, per un altro anno di lavoro, di Palladino firmato ieri col vicepresidente vicario e amministratore delegato Adriano Galliani. È stato lo stesso tecnico napoletano a voler introdurre la consueta conferenza stampa della vigilia con questo argomento: “Ringrazio la società per il rinnovo del contratto. Con Berlusconi e Galliani c’è grande stima, grande amicizia, grande fiducia. Promuovendo me dalla Primavera sono stati coraggiosi. Per quello che mi hanno dato non potevo non restare a Monza. Io avevo dato la mia parola a Galliani mesi fa, ma non volevo distogliere l’attenzione dal campionato. Ringrazio pure la squadra perché se ciò è successo è grazie ai giocatori per la stagione incredibile che hanno fatto. Ringrazio anche lo staff per il lavoro enorme e tutte le persone che lavorano al Centro sportivo Monzello perché hanno creato una grande famiglia. E poi ringrazio i tifosi che sono stati l’arma in più: meritano un 10 già da come si sono comportati nella mia prima partita, quella in casa contro la Juventus. Che campionato è stato? Si cresce nei momenti difficili. Le tre sconfitte consecutive di ottobre ci hanno fatto crescere tanto. Di momenti belli ce ne sono stati tanti. I ragazzi hanno davvero dato tutto. L’anno prossimo bisognerà avere la stessa mentalità, perché il calcio non ha memoria: la prossima stagione si ripartirà tutti da zero. Il Monza ripartirà dall'ossatura dei giocatori che non sono in scadenza di contratto e non sono in prestito. Ibrahimovic? È un grande calciatore, la cui possibilità di averlo con noi sarà valutata nelle prossime settimane. Ci sono tanti giocatori che vogliono venire a Monza… Comunque da lunedì programmeremo la nuova stagione. La società è ambiziosa e dunque la prossima stagione sarà più difficile. Prima di fissare degli obiettivi per la prossima stagione bisognerà vedere che giocatori arriveranno. Pertanto bisognerà aspettare il 1° settembre. Non disputeremo una coppa europea: riguardo alla nostra esclusione mi ha dato fastidio la non contemporaneità delle partite decisive per la salvezza della settimana scorsa perché il Lecce, sapendo già il risultato del Verona, credo che contro di noi abbia cambiato strategia, giocando più basso, non avendo più l’assillo della vittoria a tutti i costi. Domani bisognerà chiudere bene la stagione, ma sarà una partita difficile contro una squadra forte. Dall’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ho imparato tantissimo: è stato il mio maestro, la mia fonte di ispirazione. Però, pur avendo tante cose in comune con lui non sono uguale a lui”.
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Il Monza dice addio all'Europa ma vuole il 10° posto

Il Monza sta per arrivare al capolinea del suo primo storico viaggio in Serie A. Domani alle ore 21 si darà l’ultimo calcio d’inizio della stagione al Gewiss Stadium di Bergamo, dove i biancorossi allenati da Raffaele Palladino saranno ospiti dell’Atalanta ancora in corsa per conquistare un posto in Europa League. Mal che vada gli orobici disputeranno la Conference League, mentre i brianzoli hanno visto sfumare ieri sera l’ultima pos

Monza. Il Monza rovina la festa all’Internazionale e forse fa perdere ai nerazzurri milanesi le ultime speranze di lottare per lo scudetto.

MONZA-INTERNAZIONALE 2-2

Al termine di una gara appassionante giocata nell’umidità dell’U-Power Stadium il pareggio sa di vittoria per la formazione di casa e di sconfitta per quella ospite. A essere decisivo è stato il fattore C: Ciurria, Caldirola, culo. I primi due hanno firmato le reti dei due agganci da parte dei biancorossi, il terzo è intervenuto quando l’arbitro Sacchi di Macerata ha seguito male un’azione di gioco, vedendo Pablo Marì atterrato dall’avversario Gagliardini anziché dal compagno di squadra Izzo. Per la verità anche il gol del 2-1 dell’Inter si è trattato a nostro giudizio di una botta di culo, perché lo spagnolo Pablo Marì non è uno che combina fesserie come quella di oggi, quando si è fatto portare via da “bilòt” il pallone tra i piedi a due passi dalla sua porta. Fatto sta che l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi non ha fatto altro in sala stampa che parlare del presunto “furto” e non delle manchevolezze della propria compagine, apparsa fragile in difesa e passiva a centrocampo. Al contrario il collega Raffaele Palladino si sta dimostrando sempre più una scelta azzeccatissima da parte della dirigenza del "1912", sia per qualità tecnico-tattiche che psicologiche. Gli resta solo da evitare quando la sua squadra perde (fortunatamente capita sempre più raramente) di infastidirsi per le osservazioni che gli vengono mosse. Se poi si fa acquistare al mercato di riparazione un vero “bomber” e un difensore centrale “saracinesca” allora tutti noi potremmo sognare davvero un Monza che chiude il campionato nella prima metà della classifica.

Anche oggi come a Firenze mercoledì scorso il tecnico campano non ha avuto a disposizione Rovella, Donati e Sensi, ma rispetto alla squadra scesa in campo contro la Fiorentina hanno giocato Pablo Marì, Birindelli, Machìn e Petagna al posto di Caldirola, Colpani, Ranocchia e Caprari. Inzaghi non ha potuto avere a disposizione Brozovic e Dalbert.
 
Davanti a 13622 spettatori (per un incasso totale di 579377,37 euro che probabilmente è il record storico della società), ad accendere le polveri è il biancorosso Mota al 4’ con un colpo di testa che passa alto di poco. L’Inter risponde al 9’ col gol del vantaggio: sul traversone di Bastoni c’è Darmian che anticipa Carlos Augusto e insacca. Il Monza pareggia 1’ dopo: Pessina pesca Ciurria libero in area e il “fante” trova l’angolino alla destra di Onana. Al 19’ ancora Mota colpisce di testa mandando ancora alto di poco. Al 23’ Pablo Marì commette un errore clamoroso: il difensore biancorosso si fa soffiare goffamente il pallone da Martinez, che gonfia la rete da due passi. Altre due occasioni per l’Inter al 31’ e al 32’: prima Dimarco al volo spara a lato, poi Martinez dal limite costringe Di Gregorio alla deviazione in corner. Al 47’ si fa vivo il Monza con un sinistro di Carlos Augusto che va alto.
 
Nell’intervallo Caldirola rileva Marlon, ma sono ancora i nerazzurri a rendersi pericolosi con un colpo di testa di Martinez che passa alto di poco. Poi il Monza cresce e prende in mano il pallino del gioco, facendo sparire la sfera per parecchi minuti agli avversari, dimostrando di sapere giocare bene al calcio e di meritare i punti che ha in classifica. Al 21’ Palladino sostituisce il negativo Petagna e l’opaco Machìn rispettivamente con Gytkjaer e Ranocchia. Al 28’ Onana respinge con difficoltà sulla linea un colpo di testa di Pablo Marì. Colpani dà il cambio a Birindelli ma è l’Inter a rimettere fuori la testa: al 36’ Acerbi segna subito dopo il fischio a vanvera dell’arbitro di cui abbiamo scritto sopra. 3’ dopo gli ospiti centrano anche un palo con un destro a giro di Martinez. Palladino getta nella mischia Caprari per Izzo passando al 4-2-3-1 e nel recupero su un traversone di Ciurria saltano il brianzolo Caldirola e il meneghino Dumfries: il primo sfiora la sfera e il secondo la butta dentro per sfortuna della sua squadra e per la gioia del pubblico di casa, che si abbraccia come successo dopo il gol dell’1-0 sulla Juventus lo scorso settembre. All’ultimo respiro quasi arriva la rete del sorpasso, con Onana che blocca sulla linea un altro pallone velenoso di Caldirola.
 
In sala stampa Inzaghi ha parlato bene del Monza ma ha poi sottolineato di aver praticamente subito un furto: “Abbiamo affrontato una squadra di valore, ben allenata, in uno stadio dove sapevamo che avremmo dovuto soffrire. Abbiamo disputato un’ottima gara, ma sul 2-1 c’è stato, prima del palo di Martinez, un chiaro errore arbitrale, con due giocatori del Monza che inciampano tra loro visti come fallo dell’Inter. Dopo 5 anni di Var ci sono ancora questi errori: sono arrabbiatissimo”.
 
Palladino è felice come un bambino che trova tanti dolci nella calza della Befana: “La nostra è stata una grande prestazione, Abbiamo giocato con tanta intensità anche se nel primo tempo non siamo stati bravi nelle ripartenze e soprattutto in fase di possesso. Nel secondo tempo siamo andati più avanti rischiando qualcosina dietro. Quello che alleno è un gruppo di grandi uomini oltre che di bravissimi giocatori. È un gruppo competitivo, che non ha paura di affrontare grandi squadre. Siamo andati in svantaggio due volte contro una squadra che vuole vincere lo scudetto e per due volte li abbiamo raggiunti. Prima della partita c’era un’atmosfera di magia. Alla fine è rimasta e dobbiamo essere tutti orgogliosi e soddisfatti di questo grande risultato. Inzaghi ha detto che senza quel fischio di troppo sul 2-1 l’Inter avrebbe vinto 3-1? Mi dispiace che si parli solo di errori arbitrali. Perché anche l’arbitro può sbagliare come noi e i giocatori. Il cambio all’intervallo? Non è stato fatto perché Marlon giocava male ma perché la palla usciva lenta dalla difesa dalla sua parte. Cosa ho detto a Pablo Marì all’intervallo? Gli ho detto che non me ne fregava niente dell’errore perché sono cose che capitano. Alla fine della partita l’ho persino ringraziato per la sua bella prestazione complessiva. Ciurria? È un giocatore intelligente che sa giocare in tante posizioni. Mota? Non è un anarchico come mi era stato detto, ma anzi si applica molto nel seguire le indicazioni che gli do. Galliani? Ho visto le sue feste ed è stato bello, emozionante vedere il Galliani dei tempi d’oro del Milan. Perché per la seconda volta a fine partita ci siamo riuniti in cerchio in mezzo al campo? Per empatia. Il calcio è bello perché unisce e noi del Monza siamo uniti come una famiglia. Ho detto loro che l’Inter ha giocatori forti, ma noi abbiamo tanto cuore e siamo un grande gruppo. A proposito, vi ringrazio per tutti i complimenti che mi fate, ma rivolgeteli ai giocatori perché sono loro che vanno in campo”.
 
La prossima partita del Monza sarà un altro derby: sabato alle ore 15 giocherà allo “Zini” di Cremona in un ambiente scosso dalla prematura scomparsa del grande calciatore cremonese Gianluca Vialli.

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Il Monza doma l'Inter e fa sognare i tifosi

Monza. Il Monza rovina la festa all’Internazionale e forse fa perdere ai nerazzurri milanesi le ultime speranze di lottare per lo scudetto. MONZA-INTERNAZIONALE 2-2 Al termine di una gara appassionante giocata nell’umidità dell’U-Power Stadium il pareggio sa di vittoria per la formazione di casa e di sconfitta per quella ospite. A essere decisivo è stato il fattore C: Ciurria, Caldirola, culo. I primi due hanno firmato le reti dei d

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CREMONESE-MONZA 2-3
 
I 1200 tifosi monzesi che oggi hanno invaso Cremona riempiendo la gradinata ospite dello Stadio Giovanni Zini si sono sicuramente divertiti. Un po’ meno invece gli altri 10300 spettatori tra tifosi locali e deboli di cuore, i primi perché hanno visto la loro squadra non vincere nemmeno stavolta (mai successo in campionato e manca solo 1 giornata al termine del girone di andata), i secondi perché la compagine allenata da Raffaele Palladino ha rischiato nel finale di rovinare tutto quanto di buono fatto fino a quel momento, facendosi rimontare 2 dei 3 gol realizzati tra il primo e il secondo tempo. Il Monza avrebbe meritato per il gioco espresso almeno 2 gol di scarto, ma le disattenzioni difensive hanno dato fiato a un avversario apparso assolutamente inadatto alla categoria e meritevole dell’ultimo posto in graduatoria. Peraltro a questo punto si profila per l’allenatore Massimiliano Alvini l’esonero.
 
Oggi Palladino non ha avuto a disposizione, oltre a Rovella e Donati, anche Mota, però ha recuperato Sensi dopo il serio infortunio (che comunque è rimasto in panchina). Rispetto alla squadra scesa in campo contro l’Inter una settimana prima hanno giocato Caldirola e Caprari per Marlon e Mota.
 
I grigiorossi si schierano in campo con uno striscione di tributo a Gianluca Vialli, ma è il Monza a onorare con le proprie giocate quelle del grande campione cremonese. Al 5’ c’è un’azione di contropiede ospite: Ciurria lancia Caprari però l’attaccante biancorosso con un diagonale non centra lo specchio della porta. 3’ dopo comunque i brianzoli passano in vantaggio al termine di una bella combinazione Machin-Birindelli-Petagna-Ciuirria conclusa da quest’ultimo di piatto a due passi dalla linea di porta. I padroni di casa provano a reagire al 12’ con un sinistro di Valeri che termina a lato di poco. Al 18’ il Var richiama l’arbitro Massa di Imperia che assegna un rigore al Monza per un intervento falloso in area su Izzo di Ghiglione: Caprari lo trasforma. La Cremonese subisce il colpo e il Monza diventa padrone del campo, senza però impensierire particolarmente Carnesecchi se non al 43’ con un sinistro di Birindelli cha passa alto di poco.
 
All’intervallo Palladino lascia negli spogliatoi Birindelli, sostituito da Ranocchia. Al 6’ Caprari spreca un contropiede pericolosissimo mettendo male la palla in mezzo alla fine della sua corsa. All’11’ comunque il Monza fa tris con Caprari che calcia a botta sicura la palla messagli sui piedi da Petagna. Alvini effettua alcuni cambi e la Cremonese torna a impensierire la retroguardia ospite. In particolare al 18’ Di Gregorio devia in corner una conclusione di Ciofani. 4’ dopo (appena entrati Gytkjaer e D’Alessandro per Petagna e Ciurria) arriva però il gol che ridà speranze ai grigiorossi grazie a una zuccata di Ciofani. Colpani rileva Machin e il Monza sembra controllare la partita, ma al 38’ arriva improvvisa la rete del 2-3 di Dessers che trasforma il finale di gara in un evento altamente sconsigliabile ai tifosi cardiopatici. La Cremonese prova a beffare il Monza con lunghi lanci dalle retrovie senza però riuscire a pareggiare i conti e a evitare la contestazione del pubblico di casa.
 
In sala stampa Alvini si è presentato scuro in volto però convinto delle sue scelte: “La sconfitta di oggi non è solo demerito nostro ma anche merito del Monza che ha fatto un’ottima partita. Se possiamo salvarci? Ci sono ancora 20 partite e possiamo dire la nostra”.
 
Palladino ha invece detto di essere soddisfattissimo non solo della prestazione ma anche della sofferenza provata coi giocatori nel finale: “Mi è piaciuto molto l’approccio alla gara: faccio i complimenti ai ragazzi, che sono stati perfetti fino all’1-3. Poi ci siamo abbassati anche per merito, bisogna dirlo, dei cambi fatti da Alvini. E abbassandoci abbiamo sofferto cross e traversoni. Alla fine mi è piaciuto soffrire coi ragazzi, anche se ho perso 10 anni di vita. La prestazione degli attaccanti? Sono felicissimo del loro lavoro, soprattutto di quello in fase di non possesso. Col loro lavoro sono state create diverse occasioni da gol, anche per le scelte giuste che sono state fatte negli ultimi metri. Di Caprari avevo detto che poteva essere il nostro acquisto di gennaio e quindi sono contento per lui che oggi ha segnato una doppietta. Anche Petagna ha fatto una grande prestazione. Chi giocherà in Coppa Italia giovedì? Innanzitutto vediamo chi recupererà da infortuni e acciacchi, poi deciderò. Comunque ci saranno sicuramente dei cambi. D’accordo che la partita con la Juventus sarà una bella vetrina, ma io ho stima di tutti i miei giocatori. Il nostro obiettivo stagionale? Resta la salvezza, che sarebbe il nostro scudetto”.
 
Per l’ultima giornata del girone di andata il Monza ospiterà domenica prossima alle ore 15 il Sassuolo, ma prima, giovedì alle 21, farà visita all’Allianz Stadium di Torino per affrontare la Juventus nell’ottavo di finale di Coppa Italia.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza domina il derby di Cremona e poi soffre

CREMONESE-MONZA 2-3   I 1200 tifosi monzesi che oggi hanno invaso Cremona riempiendo la gradinata ospite dello Stadio Giovanni Zini si sono sicuramente divertiti. Un po’ meno invece gli altri 10300 spettatori tra tifosi locali e deboli di cuore, i primi perché hanno visto la loro squadra non vincere nemmeno stavolta (mai successo in campionato e manca solo 1 giornata al termine del girone di andata), i secondi perché la compagine

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Vigilia di Monza-Pisa tra silenzi e tensioni: i silenzi sono quelli della tifoseria ma anche della società biancorossa, che in questi giorni hanno preferito per scaramanzia non eccedere in entusiasmo per non rimanere ancora più delusi in caso di sconfitta nella doppia finale dei play-off di Serie B; le tensioni sono quelle che da 15 anni, cioè dalle finali dei play-off di Serie C “rubate” dai nerazzurri, animano i pre e i post partita tra brianzoli e toscani, ma anche quelle dei tifosi di entrambe le compagini che non sono riusciti ad accaparrarsi uno dei 9999 posti che possono essere occupati all’U-Power Stadium. L’ex Stadio Brianteo ha già fatto registrare il tutto esaurito per domani (calcio d’inizio alle ore 20.30) in attesa che domenica prossima l’Arena Garibaldi – Stadio Romeo Anconetani faccia altrettanto.
 
Dopo la rifinitura l’allenatore del Monza, Giovanni Stroppa si è presentato alla consueta conferenza stampa. “Quelle di questa settimana – ha esordito - non so se siano le partite più importanti della mia carriera, ma ovviamente sono le più importanti della stagione. Sono due partite da dentro o fuori e quindi bisognerà avere più attenzione, più determinazione, più cattiveria del solito. Non ho strategie: cercherò di vincere domani senza pensare alla gara di ritorno. Queste finali rispecchiano i percorsi del campionato dato che si affrontano le prime due squadre non promosse direttamente. Stimo l’allenatore del Pisa, Luca D’Angelo, da sempre. Ma il Pisa non è solo lui. Anche i giocatori non sono affatto male… È una squadra che fa dell’agonismo, del pressing, dell’attenzione, del carattere le sue doti migliori. Se noi non facciamo la partita come deve essere fatta, usciremo con le ossa rotte. Dobbiamo eliminare gli errori banali. Dobbiamo tenere maggiormente la palla per far correre di più gli avversari. E dobbiamo pensare a quello che è l’oggi, che è troppo importante, e non a quello che è stato 15 anni fa. Deciderò domattina chi schierare dall’inizio in base alle condizioni fisiche dei giocatori, anche se posso affermare che i non infortunati stanno bene, a differenza che nei due match contro il Brescia dove avevo diversi elementi acciaccati”. Ieri il “patron” Silvio Berlusconi è venuto a far visita alla squadra al centro sportivo Monzello per la prima volta in questa stagione: cosa vi ha detto? “Ha ripetuto le cose che ci aveva detto in altra sede prima della semifinale di andata a Brescia”. Poi finì 2-1 per il Monza, come pure la gara di ritorno. Chissà che non si confermi il detto “non c'è due senza tre e il quarto vien da sé”...
 
Come per la partita di domenica scorsa Stroppa non avrà a disposizione gli infortunati Valoti, Ramirez, Favilli, Siatounis e Pedro Pereira. Il match sarà trasmesso in diretta tv su Helbiz Media, Sky Sport e Dazn.
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Il Monza è pronto per le due finali che valgono la Serie A

Vigilia di Monza-Pisa tra silenzi e tensioni: i silenzi sono quelli della tifoseria ma anche della società biancorossa, che in questi giorni hanno preferito per scaramanzia non eccedere in entusiasmo per non rimanere ancora più delusi in caso di sconfitta nella doppia finale dei play-off di Serie B; le tensioni sono quelle che da 15 anni, cioè dalle finali dei play-off di Serie C “rubate” dai nerazzurri, animano i pre e i post partit

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INTERNAZIONALE-MONZA 0-1
 
Un’altra giornata storica per il Calcio Monza: sabato 15 aprile 2023 sarà una data ricordata per sempre per la prima vittoria in campionato dei biancorossi nel mitico stadio di San Siro a Milano. L’impresa è riuscita nel primo torneo di Serie A e contro la squadra milanese mai scesa in B, l’Internazionale in corsa per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Non è però la prima volta che il Monza batte l’Inter in trasferta in una partita ufficiale perché il “colpaccio” riuscì in Coppa Italia il 7 giugno 1958, tra l’altro con un clamoroso 4-1 per i brianzoli.
 
La compagine allenata da Raffaele Palladino ha disputato una bella partita, difendendosi con ordine e, praticamente solo nel secondo tempo, ripartendo con veloci contropiede, quasi tutti sprecati senza arrivare alla conclusione in porta. La rete decisiva di Caldirola è arrivata quando sembrava che l’Inter, con gli innesti dalla panchina, riuscisse a sbloccare il risultato. Negli ultimi minuti, quindi, la poca lucidità della formazione nerazzurra unita alla caparbietà di capitan Pessina e compagni hanno permesso al vicepresidente vicario e amministratore delegato, nonché tifoso storico, Adriano Galliani, di coronare il sogno di vedere il suo Monza espugnare lo Stadio Giuseppe Meazza non contro il Milan del suo passato ma contro i “cugini” dell’Inter.
 
Oggi Palladino, che non ha potuto disporre solo dell’infortunato Ranocchia, rispetto alla gara pareggiata a Udine ha preferito in difesa Caldirola ad Antov e in attacco Mota al “falso nueve” Valoti; sulla tre quarti Colpani è stato confermato nonostante il rientro dalla squalifica di Caprari. Inzaghi non ha potuto contare sull’infortunato Skriniar e ha lasciato a riposo, in vista della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Benfica, Acerbi, Brozovic, Dimarco, Dzeko, Martinez e il convalescente Calhanoglu.
 
Davanti a 74mila spettatori, di cui circa 3500 di fede biancorossa, il match si mette subito sui binari previsti, con l’Inter che propone il gioco e il Monza che prova a distruggerlo e, in qualche caso, a ripartire in contropiede. Nei primi 10’ l’Inter crea tre occasioni importanti: al 5’ un colpo di testa di Lukaku passa a lato di poco, all’8’ Correa spreca una buona opportunità cincischiando troppo col pallone tra i piedi e al 9’ una conclusione dalla distanza di Mkhitaryan finisce alta. Poi i nerazzurri si rifanno pericolosi al 24’ quando Di Gregorio devia un diagonale di Correa; sul ribaltamento di fonte un cross rasoterra di Colpani non viene sfruttato da alcun compagno. Al 29’ s’infortuna Sensi e Palladino inserisce Caprari. Al 39’ è il Monza a sfiorare il gol con Izzo di testa che manda a lato un corner di Colpani. Al 45’ un calcio di punizione del nerazzurro Barella passa alto.
 
Il Monza inizia il secondo tempo con più coraggio e al 3’ Pablo Marì vola via in contropiede e libera Carlos Augusto la cui conclusione viene anticipata d’un soffio da De Vrij. Poi al 12’ e al 13’ Lukaku ha due occasioni nitide per portare in vantaggio la squadra di casa, ma il colpo di testa viene respinto in qualche modo da Di Gregorio e il tiro dal limite sfiora l’incrocio dei pali. Palladino procede a sostituire Rovella e Colpani con Machìn e Birindelli, avanzando Ciurria sulla tre quarti. Al 19’ un contropiede del Monza si conclude con un sinistro a giro di Mota che passa vicino all’incrocio dei pali. L’Inter continua a mantenere il possesso palla ma i brianzoli si rendono sempre più pericolosi in contropiede. Il gol arriva però su calcio d’angolo: batte Ciurria e Caldirola, tra l’altro uno dei vari “ex”, salta imperiosamente schiacciando il pallone in rete. L’Inter arriva vicina al pareggio al 36’ quando Di Gregorio respinge un rigore in movimento di Martinez. Al 40’ Palladino effettua il secondo doppio cambio: fuori Izzo e Mota e dentro Marlon e Valoti. L’Inter prova un forcing disperato senza successo: ad andare più vicino al pareggio è Martinez al 48’ quando di testa manda a lato.
 
Palladino è arrivato in sala stampa raggiante: “Questa settimana avevo delle belle sensazioni. Avevo chiesto ai ragazzi di giocare in maniera sfrontata e lo hanno fatto. Oggi abbiamo fatto qualcosa di unico, qualcosa di storico: è bellissimo. Oggi abbiamo messo in campo il cuore, l’anima. Abbiamo fatto una grande prestazione sotto tutti i punti di vista. Dedico la vittoria a Galliani e al presidente Berlusconi. Questa vittoria consolida la nostra salvezza. Non mi aspettavo di fare il cammino che abbiamo fatto. Io ho solo trasmesso le mie idee alla squadra. In Serie A le partite sono difficili perché molto tattiche. Sensi? Ha avuto un fastidio muscolare. Speriamo non sia nulla di grave. Caldirola e Di Gregorio i migliori? Probabilmente sì: per loro due, cresciuti nell’Inter, ciò che è successo una favola. Ma tutti i ragazzi si sono comportati benissimo: anche chi è entrato ha fatto la differenza, soprattutto Machin”.
 
Il Monza tornerà in campo domenica 23 marzo, all’U-Power Stadium, dove alle ore 15 ospiterà la Fiorentina.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza espugna il "Meazza": Inter battuta!

INTERNAZIONALE-MONZA 0-1   Un’altra giornata storica per il Calcio Monza: sabato 15 aprile 2023 sarà una data ricordata per sempre per la prima vittoria in campionato dei biancorossi nel mitico stadio di San Siro a Milano. L’impresa è riuscita nel primo torneo di Serie A e contro la squadra milanese mai scesa in B, l’Internazionale in corsa per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Non è però la prima

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HELLAS VERONA-MONZA 1-3
 
Il Monza torna a vincere e lo fa con autorità allo Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona dove non raccoglieva un successo da 43 anni e mezzo, tra l’altro battendo la squadra allenata dall’ex giocatore biancorosso Marco Baroni, che in panchina contro i brianzoli non aveva finora mai perso nei 5 precedenti. È vero che l’Hellas non aveva vinto nessuna delle ultime 9 gare ufficiali di cui 8 di campionato, però la compagine allenata da Raffaele Palladino ha meritato ampiamente i 3 punti, mostrando un ottimo gioco, una certa solidità in difesa, finalmente concretezza in attacco e una buona tenuta fisica.
 
Per l’incontro di oggi Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez, degli infortunati Caprari e Izzo e dell’influenzato Cittadini, ha proposto, rispetto al match pareggiato contro l’Udinese, il rientrante dalla squalifica D’Ambrosio in difesa a destra al posto di Caldirola che a sua volta ha giocato a sinistra al posto di Andrea Carboni. L’Hellas Verona era priva degli infortunati Cabal e Braaf.
 
Pronti, via e il veronese Bonazzoli arriva al tiro, ma è debole e viene bloccato da Di Gregorio. Il Monza risponde all’8’ con un sinistro di Colombo deviato in corner da Montipò. Dalla bandierina poi la palla arriva a Pablo Marì che dal limite la manda a incocciare l’esterno del palo. 1’ dopo Colombo vola via in contropiede ma entrato in area si allunga troppo la sfera regalandola a Montipò in uscita. Al 12’ il centravanti brianzolo lavora bene sulla tre quarti ma poi va a concludere debolmente. Sempre lui al 30’ manda a lato con un colpo di testa. Al 32’ il Verona va vicino al gol con Duda che approfitta di una palla persa da Colpani sulla tre quarti e scarica una fiondata che si stampa sulla traversa. 1’ dopo il Monza spreca un altro contropiede con Vignato. Al 39’ Colpani si beve l’intera retroguardia gialloblù ma da posizione ormai decentrata manca lo specchio della porta vuota. Al 41’, però, il Monza passa in vantaggio: Colpani vola via per l’ennesimo contropiede ma stavolta al limite dell’area seve alla sua destra Colombo che non fallisce il bersaglio.
 
Anche il secondo tempo inizia con un’occasione per il Verona: al 2’ Bonazzoli spara alto al volo da ottima posizione. I padroni di casa schiacciano i brianzoli nella loro area finché Palladino decide di effettuare tre cambi, rivelatisi provvidenziali: prima entra Birindelli per Ciurria e, dopo una conclusione dalla distanza di Terracciano bloccata da Di Gregorio, anche Bondo e Valentin Vignato per Colpani e Vignato. Al 26’ Birindelli s’incunea in area di rigore ma il suo diagonale viene respinto da Montipò. 2’ dopo, però, Colombo raddoppia: dopo essere partito in contropiede elude con una serie di finte la retroguardia locale e dal limite scaraventa un bolide che si insacca sotto la curva occupata da circa 600 supporters biancorossi. Al 39’ arriva il tris con Caldirola di testa su corner di Kyriakopoulos. Entrano anche Mota e Akpa-Akpro per Colombo e Gagliardini e subito dopo Folorunsho accorcia grazie anche a una deviazione di Pablo Marì. L’ultima palla-gol è per il Verona con Hongla che prova un sinistro a giro che passa alto di pochissimo.
 
Palladino è entrato in sala stampa decisamente soddisfatto: “Oggi ho visto tante belle cose. La squadra ha giocato con grande maturità, è venuta qua a fare una partita con coraggio in un ambiente bello caldo contro una squadra bisognosa di punti. Oggi i ragazzi hanno giocato con così tanta personalità e maturità che ho dovuto urlare meno del solito. La prestazione di oggi è figlia del lavoro svolto in settimana. Credo che il mio unico merito sia di aver inculcato ai ragazzi la mentalità di giocarsele con tutte. Chi è subentrato ha fatto meglio di chi ha giocato dall’inizio: dovrebbe essere sempre così. In particolare Bondo ha dato forza, spessore, qualità e Valentin Carboni è entrato molto bene con grande personalità. Colombo? Di lui ero già contento. Non ho mai avuto neanche mezzo dubbio sulle sue qualità. Oggi ha disputato una partita stratosferica sotto tutti i punti di vista. Galliani? Era molto contento”.
 
Baroni è invece preoccupato: “I fischi presi oggi sono giusti. Chiediamo scusa ai tifosi. La squadra ha fatto una delle più belle settimane di lavoro ma oggi non è scoccata la scintilla. È vero che abbiamo preso una traversa, ma oggi la squadra era lunga. Abbiamo preso delle ripartenze inammissibili. Basti dire che all’intervallo la situazione falli vedeva loro averne commessi 9 e noi solo 1. Il Monza comunque non è una squadra da lotta per la salvezza”.
 
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 20.45 all’U-Power Stadium contro il Torino.
 
 
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Il Monza espugna il Bentegodi e manda il Verona all'inferno

HELLAS VERONA-MONZA 1-3   Il Monza torna a vincere e lo fa con autorità allo Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona dove non raccoglieva un successo da 43 anni e mezzo, tra l’altro battendo la squadra allenata dall’ex giocatore biancorosso Marco Baroni, che in panchina contro i brianzoli non aveva finora mai perso nei 5 precedenti. È vero che l’Hellas non aveva vinto nessuna delle ultime 9 gare ufficiali di cui 8 di campionat