Case di via La Pira, il Tar condanna la "Mongibello"

b_450_500_16777215_00_images_casecoopmongibellovialapira.jpegConcorezzo. L'avvocato Carlo Orlandi vince il primo round contro la cooperativa Mongibello. Il legale del Comune ha infatti avuto ragione dal Tar (il Tribunale regionale amministrativo) su uno dei nodi che caratterizzano l'intricata vicenda delle case in edilizia convenzionata di via La Pira (https://www.concorezzo.org/cronaca/cooperativa-mongibello-intervista-esclusiva-a-pietro-catania-sul-rischio-di-crac-in-via-ozanam-626.html). A parte le grane economiche dello storico sodalizio guidato da Pietro Catania, a rischio ci sono le abitazioni di molti cittadini che sarebbero entrati negli alloggi "calmierati" pur non avendo i requisiti. Di chi la colpa? Secondo il Tar la responsabilità in un caso specifico (quello che riguarda la vigilessa Francesca Magnacca) sarebbe assolutamente della cooperativa, condannata a rifondere le spese legali sia alla donna che al Comune. Ora si aspetta la sentenza relativa ad altri 7 condòmini. Di fatto questa decisione renderebbe la vicenda più definita. Gli esperti pensano che difficilmente il Tar prenderà una decisione diversa in merito all'altro ricorso. Nel caso in cui la cooperativa avesse vinto la partita, i nuovi residenti di fatto sarebbero stati costretti a pagare la differenza tra il prezzo in edilizia convenzionata e quello "di mercato": una mazzata di diverse decine di migliaia di euro per loro, una boccata d'ossigeno per la cooperativa, in cattive acque per la mancata vendita di altri alloggi e di molti box, come raccontato a questo giornale dallo stesso Catania. Ma la partita non è ancora chiusa.