Chiusura immediata di via Libertà, la mozione Teruzzi non passa

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Concorezzo. "Chiusura immediata e permanente del centro". Era questo lo scopo della mozione presentata lunedì sera in Consiglio comunale da Edoardo Teruzzi (Città futura) e sostenuta dai sette consiglieri di Pd, Centrosinistra e lista civica per il Bene comune. Teruzzi ha parlato di una mozione "volutamente scarna" per chiedere lo stop alle auto nel tratto di via Libertà compreso tra via santa Marta a via Repubblica perché il nuovo arredo avrebbe reso pericolosa la permanenza dei cittadini. La mozione è stata respinta, ma il sindaco ha svelato importanti novità che potrebbero anticipare la chiusura parziale del centro già a marzo e agevolare l'accesso al cuore del paese con inversioni di sensi di marcia in via Battisti e in via Libertà (tratto 25 aprile-repubblica)

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A sostegno dell'ex forzista sono intervenuti Alessandro Magni (PD), Claudio Mandelli (PD) e Rosanna Garofolo (Pbc). L'ex sindaco Antonio Lissoni (Centrosinistra) ha spiegato che il nuovo arredo urbano dovrebbe essere semmai, insieme allo stop alle auto, un fiore all'occhiello in più per favorire commercio. "I negozi chiudono mentre il centro è attraversato dalle auto, ci sono piccoli alibi da smontare", ha spiegato Lissoni. 

Per la maggioranza il primo a intervenire è stato l'assessore ai Lavori pubblici Innocente Pomari, che si è tolto anche qualche sassolino dalle scarpe.

"Questo centro non è diventato pericoloso - ha rilevato - Faccio notare che la pista ciclabile (fatta dalla precedente Amministrazione) non è regolare, è pericolosissima. Per legge una pista ciclopedonale dovrebbe essere di 2,5 metri, qualcuno si è inventato questa pista: ora si sta sbiadendo, andrà via da sola. In via Libertà in quel tratto ci possono stare al massimo due marciapiedi da 1,5 metri per lato, le bici hanno l'obbligo da via De Giorgi a via 25 aprile di stare al centro della carreggiata". E sulla pericolosità, Pomari ha illustrato le certificazioni tecniche del progetto, parlando di pericolosità percepita ma non reale.

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"Questa sera non vincerà nessuno perché devono vincere i nostri cittadini - ha spiegato il sindaco Riccardo Borgonovo - E questa sera mi è piaciuta la pacatezza del confronto. Non c'è nè mai ci sarà contrapposizione ideologica sul centro. L'arredo è stato pensato in vista di un ripensamento dell'attraversamento di via Libertà, altrimenti avremmo messo dei paletti di ferro. Noi dopo vent'anni di chiacchiere abbiamo iniziato qualcosa di tangibile e arriveremo a un ripensamento". Il sindaco ha però bocciato la richiesta di "immediatezza" contenuta nella mozione in attesa del nuovo parcheggio di via Repubblica, di nuove e aggiornate analisi dei flussi, di eventuali inversioni dei sensi di marcia in via Battisti e da via Libertà (quindi con la possibilità di accedere al centro da via 25 aprile verso via Repubblica).

Dopo un lungo e sereno dibattito, la mozione è stata respinta. Ma il dibattito è aperto. E le idee non mancano.