Lezione involontaria sugli abusi sessuali, giallo alle elementari

convenzioneonu.jpg

Concorezzo. “Hai diritto di essere protetto dagli abusi sessuali: ciò significa che nessuno può toccarti o scattarti foto”. Questa la frase capitata casualmente tra le mani ad alcuni bambini di prima elementare in via Marconi. Una interpretazione quanto meno “frettolosa” (per usare un eufemismo) di uno degli articoli della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (1989) con tanto di immagine da colorare: un bambino militarizzato con elmetto, spada e scudo stretto nel pericoloso abbraccio di un uccellaccio stile avvoltoio.

Il fatto che il materiale didattico sia finito tra le mani dei più piccoli del plesso di via Marconi in maniera così diretta e senza spiegazioni, nei primi giorni di scuola e senza un preventivo coinvolgimento dei genitori, ha suscitato imbarazzi e perplessità. Se poi si aggiunge che la dubbia semplificazione degli articoli della importantissima convenzione è corredata da errori di battitura, congiuntivi "aaa cercansi" e da un italiano a volte zoppicante (“hai il diritto di essere protetto dal lavorare”…, per fare un esempio), il caso non poteva certo passare inosservato.
A chiedere spiegazioni non sono stati solo alcuni genitori (un lungo chiarimento si è tenuto venerdì pomeriggio al termine delle lezioni), ma anche l’assessore all’Istruzione, Emilia Sipione.
Alla fine il giallo è stato risolto: i fogli con la spiegazione della Convenzione appartengono a programmi didattici di anni precedenti e rivolti ad alunni più grandi (e ben vengano queste iniziative, ndr), ma sono finiti per sbaglio o disattenzione nei raccoglitori di carta riciclata che vengono offerti ai bambini di prima per fare i disegni. Alcuni di questi alunni hanno così avuto modo di leggere e, avendo le idee confuse, hanno chiesto spiegazione ai genitori.

Chiarito il caso, speriamo vivamente che la Convenzione continui ad essere illustrata e spiegata a genitori e bambini in quanto testo fondamentale. Ma dopo aver visionato alcune delle tavole utilizzate negli anni precedenti, è altrettanto viva la speranza che si usino materiali più seri e professionali.

 “Hai diritto di essere protetto dagli abusi sessuali: ciò significa che nessuno può toccarti o scattarti foto” è una frase troppo scivolosa, anche immaginando l'accompagnamento di una spiegazione verbale. Giusto proteggere e formare i bambini, ma senza crescerli nel terrore assoluto.

L’articolo 34, infatti, dice cose un po’ diverse:

Art. 34

Gli Stati parti si impegnano a proteggere il fanciullo contro ogni forma di sfruttamento sessuale e di violenza sessuale. A tal fine, gli Stati adottano in particolare ogni adeguata misura a livello nazionale, bilaterale e multilaterale per impedire:

  1. 1.che dei fanciulli siano incitati o costretti a dedicarsi a una attività sessuale illegale;
  2. 2.che dei fanciulli siano sfruttati a fini di prostituzione o di altre pratiche sessuali illegali;
  3. 3.che dei fanciulli siano sfruttati ai fini della produzione di spettacoli o di materiale a carattere pornografico.