Lifting alla lista civica, processo in contumacia della sinistra

loghiciviche.JPGConcorezzo. La lista civica "Per il bene comune" ha utilizzato irregolarmente gli spazi dell'informatore comunale? Venerdì sera, durante la seduta del Consiglio, il movimento fondato da Roberto Brambilla ("il Marcusà") è stato processato in contumacia, essendo assente l'unico rappresentante, Rosanna Garofolo. A puntare il dito contro lo schieramento, e indirettamente contro il vicesindaco Mauro Capitanio, responsabile del notiziario, è stato il consigliere del Pd, Claudio Mandelli. Mandelli non ha gradito che sulla pagina della lista civica sia comparso un simbolo diverso da quello utilizzato in campagna elettorale (nella foto quello originale affiancato da quello della "Lista civica nazionale"). Un fatto ritenuto grave dalle opposizioni e che potrebbe creare un precedente per tutti, lasciando così libertà di inserire di volta in volta un simbolo elettorale differente. In realtà sono mesi che la lista civica utilizza, anche nei volantinaggi ufficiali, il nuovo logo, avendo aderito alla nuova iniziativa civica.

In precedenza era stato citato per errore come promotore dell'iniziativa il capogruppo del Centrosinistra, Antonio Lissoni (ci scusiamo per l'errore) che è invece intervenuto nel dibattito in seconda battuta per chiedere se, in caso di autorizzazione, il gruppo avrebbe potuto di volta in volta pubblicare loghi diversi, citando come esempio Sel e Cinque stelle.

Il vicesindaco, con delega alla Comunicazione, ha però spiegato che il gruppo di opposizione è assolutamente in regola: nei documenti ufficiali risulta come lista "Per il bene comune", mentre il regolamento del notiziario comunale non vincola in nessun modo l'utilizzo degli spazi riservati alle immagini. Dopo questo confronto, però, non è escluso che l'Amministrazione posso scegliere di meglio precisare i termini per l'uso degli spazi consigliari.