Profanata l'edicola con Santa Teresina

S. Teresina del Bambin Gesù_Concorezzo.jpgConcorezzo. Urla, bestemmie e qualche sciagurato che abbraccia la statua di santa Teresa per fare selfie blasfemi. Succede di tutto, di notte, in via Manzoni, all'angolo di via Santa Marta, all'altezza dell'ingresso secondario dell'oratorio San Luigi. Secondo il racconto dei residenti, quel crocevia è divenuto da tempo il punto di ritrovo di un gruppo di ragazzini, e fino a qui non ci sarebbe nulla di male. "Il problema - spiega un residente che auspica l'intervento delle Forze dell'ordine - è che gli schiamazzi proseguono fino a notte. Parolacce, bestemmie, urla quasi animalesche quasi tutte le sere. Il fatto più vergognoso e davvero intollerabile è quando i ragazzi scavalcano le protezioni della statua di santa Teresa per abbracciarla in modo blasfermo e fare dei selfie. Chiediamo che qualcuno intervenga a mettere fine a questo scempio, visto che evidentemente le famiglie non sanno quello che fanno i loro figli alla sera".

La storia della santa

Suor Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, detta di Lisieux, al secolo Marie-Françoise Thérèse Martin (Alençon, 2 gennaio 1873 – Lisieux, 30 settembre 1897), è stata una carmelitana francese. Beatificata il 29 aprile 1923 da papa Pio XI, fu proclamata santa dallo stesso papa il 17 maggio 1925.

È patrona dei missionari dal 1927 assieme a san Francesco Saverio e, dal 1944, assieme a sant’Anna, madre della Beata Vergine Maria, e a Giovanna d'Arco, patrona di Francia. La sua festa liturgica ricorre il 1º ottobre o il 3 ottobre (data originariamente stabilita e ancora rispettata da chi segue la messa tridentina del Rito romano). Il 19 ottobre 1997, nel centenario della sua morte, fu proclamata dottore della Chiesa, terza donna, a quella data, a ricevere tale titolo dopo Caterina da Siena e Teresa d'Avila.

L'impatto delle sue pubblicazioni postume, tra cui Storia di un'anima pubblicata poco tempo dopo la sua morte, è stato rilevantissimo. La novità della sua spiritualità, chiamata anche teologia della “piccola via", o dell'“infanzia spirituale”, ha ispirato moltitudini di credenti e profondamente colpito anche molti non credenti.