Una folla per Davigo, ma gli arresti sbagliati ci costano 580 milioni di euro

davigo2.jpgConcorezzo. Dalle monetine di Craxi al recentissimo arresto (non senza scalpore) del sindaco PD di Lodi, passando dalle manette in Regione Lombardia, i rapporti tra magistratura e politica sono sempre più stretti e anche il confine tra giustizia e giustizialismo a volte rischia pericolosamente di sovrapporsi. Il tema certo appassiona e interessa, e la dimostrazione è la folla intervenuta per ascoltare, nella sala civica "Lino Brambilla" in piazza Falcone e Borsellino, l'attuale leader dei magistrati, Piercamillo Davigo, nome storico dell'inchiesta Mani Pulite. I cittadini chiedono giustamente pulizia e trasparenza. Ma attenzione anche alle manette faicli: gli errori solo nella custodia cautelare dal 1991 al 2012 sono costati allo Stato (e quindi ai cittadini) 580 milioni di euro.

La serata  si è aperta con alcuni video su Falcone e Borsellino e sulla fuga di Craxi dopo "Mani pulite", giusto per entrare nel clima. Poi Davigo ha risposto alle domande dei giovani dell'associazione Minerva e successivamente alle domande del folto pubblico. Molti cittadini, impossibilitati a entrare, hanno ascoltato dall'esterno, affacciati alle finestre.

Dalla serata è emersa la richiesta di trasparenza e legalità della gente, la difficoltà di molti politici nel rispetto delle regole, le profonde differenze tra la situazione italiana e quella europea. E poi ci sono anche gli errori giudiziari, di cui nella serata, si è poco parlato: nel 2014 l'Italia ha dovuto risarcire 17 persone per 1,6 milioni di euro (a Catania, la notizia è di questi mesi, Giuseppe Gulotta, ingiustamente condannato al carcere per 22 anni e poi assolto perché il fatto non sussiste, attende 69 milioni di euro di risarcimento). A proposito delle clamorose detenzioni preventive in carcere, che hanno toccato molti politici la cui situazione si è poi chiarita e risolta, il portale ristretti.org ricorda che la legge prevede che vengano risarciti anche tutti quei cittadini che sono stati ingiustamente detenuti, anche solo nella fase di custodia cautelare, e poi assolti magari con la formula piena. Nel solo 2014 sono state accolte 995 domande di risarcimento per 35,2 milioni di euro, con un incremento del 41,3 per cento dei pagamenti rispetto al 2013. Dal 1991 al 2012 lo Stato per questo motivo ha dovuto spendere 580milioni di euro per 23.226 cittadini ingiustamente sbattuti dietro le sbarre negli ultimi 15 anni. Tra le città con un maggior numero di risarcimenti nel 2014, in pole position c’è Catanzaro (146 casi), seguita da Napoli (143 casi).”

"Il Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, da alcune settimane sotto i riflettori della cronaca nazionale, ha raccontato un paese che ha profondamente bisogno di legalità - spiega Francesco Facciuto, presidente di Minerva e moderatore della serata -  Ha descritto un sistema giudiziario da riformare, mettendo in discussione molti aspetti del quadro normativo vigente. E' entrato nel merito dei rapporti tra magistratura e potere politico, marcando le differenze e mettendo in evidenza l'incapacità della politica di proporre riforme strutturali, capaci di portare un più alto livello di giustizia nel nostro paese. Tutto questo con profonda competenza e con la consueta ironia".

L'Associazione Minerva ha chiamato lui per chiudere il ciclo di incontri "Ora Legale" che ha toccato altri paesi del Vimercatese.

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