Festa patronale, l'orgoglio della tradizione e la storia dei santi

patronale2014c.jpgConcorezzo. "Varda ma 'l brusa 'l balòn". Un po' di tradizione, un po' di storia. In occasione della festa patronale dei Santi Cosma e Damiano (nel calendario i martiri vengono celebrati il 26 settembre di ogni anno),la chiesa parrocchiale ha ricordato ancora una volta il sacrificio dei suoi patroni con il "rogo del pallone", gesto simbolico e affascinante che ricorda appunto il martirio dei santi.

Nella bella chiesa disegnata dal Cagnola, è stata esposta una gigantografia di Cosma e Damiano, che danno il nome anche a un paese in provincia di Latina. Sulla vita di Cosma e Damiano le notizie sono scarse. Si sa che erano gemelli e cristiani. Nati in Arabia, si dedicarono alla cura dei malati dopo aver studiato l'arte medica in Siria. Ma erano medici speciali. Spinti da un'ispirazione superiore infatti non si facevano pagare. Di qui il soprannome di anàgiri (termine greco che significa «senza argento», «senza denaro»). Ma questa attenzione ai malati era anche uno strumento efficacissimo di apostolato. «Missione» che costò la vita ai due fratelli, che vennero martirizzati. Durante il regno dell'imperatore Diocleziano, forse nel 303, il governatore romano li fece decapitare. Successe a Ciro, città vicina ad Antiochia di Siria dove i martiri vengono sepolti. Un'altra narrazione attesta invece che furono uccisi a Egea di Cilicia, in Asia Minore, per ordine del governatore Lisia, e poi traslati a Ciro. Il culto di Cosma e Damiano è attestato con certezza fin dal V secolo.

La tradizione popolare vuole che i due Santi siano transitati per il territorio dove ora sorge il paese di Santi Cosma e Damiano nel loro viaggio verso Roma e che abbiano sostato in una grotta presso la quale fu costruita una cappella in loro onore, divenuta nei secoli l’attuale chiesa patronale. L'abitato del nucleo storico era chiamato in passato Casali di Santi Cosma e Damiano, o più spesso semplicemente I Casali, nome che contrassegnava piccoli nuclei rurali. Nei documenti storici, spesso al posto di Cosma ricorre la dizione Cosmo o Cosimo. In dialetto Cuosemo.

FOTO ANTONIO MANDELLI

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