Il Monza gioca malissimo e perde in casa con la Fiorentina

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MONZA-FIORENTINA 0-1
 
Si vede che era già scritto nel fatto che in rosa ci sono ben tre giocatori che di cognome fanno Carboni che il Monza accumulasse per questo Natale tanto carbone sotto l’albero. Battute a parte, la seconda sconfitta consecutiva fa più male della prima non solo perché arrivata in casa, ma perché si è ripetuta in peggio, molto peggio, la cattiva prestazione di San Siro contro il Milan. Non si era mai visto il Monza giocare così male dai tempi della Serie B: alla squadra allenata dal bravo Vincenzo Italiano è bastato pressare alto i biancorossi per evidenziarne la pochezza tecnica quando messi sotto pressione, la fragilità psicologica e anche la mancanza di schemi alternativi che non siano il solito “tiki-taka”, che nella serata odierna è stato stucchevole come ai tempi di Giovanni Stroppa allenatore, al punto che in qualche occasione il pur comprensivo e riconoscente pubblico monzese ha osato accennare qualche fischio di disapprovazione. Troppe volte la palla è stata passata indietro anziché ai lati a compagni liberi: un atteggiamento che può significare una eccessiva dose di paura da parte dei giocatori ma anche un integralismo tattico che indispone gli amanti del calcio. Per il gioco dell’oca o gli scacchi sono altri i luoghi adeguati rispetto a un rettangolo verde dove bisogna correre in avanti e sudare per far gol e non per far girare la palla (e le palle di chi assiste, a volte con temperature rigide e magari dopo aver speso un po’ di soldi). Riassumendo: il Monza non segna perché non tira, non tira perché non crea occasioni, non crea occasioni perché fa girare troppo la palla per vie orizzontali. Il risultato non può che essere la sconfitta e, come oggi, la brutta figura rimediata allo stadio e di fronte a chi era a guardare lo strazio biancorosso davanti alla tv. E ora si va a Napoli e a Frosinone: si salvi chi può…
 
Per l’incontro di oggi Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari e Andrea Carboni, ha proposto, rispetto al match perso contro il Milan, il recuperato Pablo Marì in difesa per, appunto, Andrea Carboni, e Akpa-Akpro dietro a Mota nel reparto offensivo, riportando Colombo in panchina. La Fiorentina di Vincenzo Italiano era priva degli influenzati Comuzzo e Martinez Quarta e degli infortunati Nicolás González, Dodô, Castrovilli e Bonaventura.
 
Davanti ai 10120 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui oltre mille di fede viola, i toscani iniziano bene creando due occasioni per Ikone, una sprecata con una conclusione velleitaria e una risoltasi con un tiro deviato in tuffo da Di Gregorio. Al 7’ ci pensa proprio il portiere biancorosso a regalare un gol agli ospiti rinviando di piede addosso a Beltran, che non si lascia sfuggire l’occasione per raggelare la tifoseria brianzola. 2’ dopo la Fiorentina potrebbe ipotecare la partita quando Ikone vola via in contropiede, scarta anche Di Gregorio e conclude a rete a porta quasi tutta vuota: quasi perché incredibilmente si materalizza sulla linea il rientrante D’Ambrosio che devia in corner. Il Monza sembra un pugile stordito, incapace di reagire. Non solo non combina nulla, ma troppi suoi giocatori commettono una serie impressionante di errori tecnici e imprecisioni che avrebbero meritato una severa lezione. Verso la mezz’ora la partita si riaccende. Al 28’ Di Gregorio respinge a pugni uniti un tiro dalla distanza di Kayode. 2’ dopo il Monza risponde con Colpani che fugge in contropiede e a 20 metri dalla porta serve orizzontalmente Kyriakopoulos che aveva seguito l’azione: il greco al volo spara però malamente alto. Al 31’ Colpani calcia debolmente per un’agevole parata di Terracciano. Al 36’ un sinistro di Barak dal limite viene bloccato a terra da Di Gregorio.
 
Per il secondo tempo Palladino propone Ciurria per Pedro Pereira e Colombo per Gagliardini, col conseguente arretramento sia di Akpa-Akpro che di Mota. Dopo un paio di azioni un po’ più veloci e precise dei biancorossi, la Fiorentina prende le misure e, grazie anche ai cambi, imbavaglia nuovamente capitan Pessina e compagni, che non combinano nulla per un intero tempo, nonostante gli ingressi in successione di Valentin Carboni per Colpani, di Vignato per Mota e di Birindelli per Kyriakopoulos. Solo nel recupero si registrano due conclusioni degne di nota: al 49’ un sinistro di Ciurria dalla distanza sfila a lato di poco, al 50’ Sottil chiude un contropiede viola calciando a lato.
 
In sala stampa Italiano è su di giri: “È stata una vittoria grandiosa, spettacolare, nonostante i pochi allenamenti fatti per le continue partite tra campionato e coppe. Potevamo chiuderla prima ma va bene così. Dobbiamo essere fieri e orgogliosi di quello che stiamo facendo in campionato, in Conference League e in Coppa Italia”.
 
Palladino è decisamente amareggiato: “Innanzitutto bisogna fare i complimenti alla Fiorentina. Ci ha messo in difficoltà venendo a pressarci forte in avanti. Noi abbiamo dato tutto ma abbiamo fatto tanti errori tecnici e non abbiamo vinto i duelli offensivi. Mi è dispiaciuto per l’errore di Di Gregorio. Poi abbiamo avuto l’occasione di pareggiare ma non ci siamo riusciti. Nel secondo tempo la Fiorentina ha spezzettato tanto il gioco con tanti falli e non si è riusciti a giocare. Speravo in un guizzo dei subentrati ma non è arrivato”.
 
Il Monza tornerà in campo venerdì prossimo alle ore 18.30 allo Stadio Diego Armando Maradona per la sfida coi campioni d’Italia in carica del Napoli.
 
 
FOTO AC MONZA