July 27, 2024
#Cronaca

Cancelleria potenzialmente nociva, blitz a Concorezzo

finanza_concorezzo_cina.JPG

finanza_concorezzo_cina.JPGConcorezzo. 523.000 prodotti di cancelleria contraffatti e quindi potenzialmente pericolosi per la salute. Un fatto gravissimo se si pensa che colle, scotch, penne, gomme, pennarelli, pastelli erano destinati anche a bambini e ragazzi. Ha fatto scalpore la notizia comunicata ieri dalla Guardia di Finanza di Monza e che vede al centro di un losco traffico di materiali “tarocchi” un capannone della zona industriale di Concorezzo gestito da un cittadino cinese. La filiera, tra l’altro, porta fino in Campania tra le pieghe della malavita napoletana.

In città, infatti, erano presenti i materiali che riportavano falsamente il marchio di una nota azienda leader nel settore degli adesivi e delle colle. L’imprenditore napoletano avrebbe poi smerciato i falsi, potenzialmente nocivi per la salute dei consumatori, su tutto il territorio nazionale. Il napoletano è stato denunciato dalla Procura di Monza per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. Aveva commissionato i prodotti contraffatti direttamente ad alcune ditte cinesi. La merce è stata sequestrata e verrà analizzata.

Non è la prima volta che la zona industriale di Concorezzo è al centro di operazioni anticonfraffazione.

Le reazioni politiche. “Complimenti alla Guardia di Finanza di Monza per aver isolato e debellato l’ennesimo caso di un virus letale per la nostra economia e anche per la nostra salute: la contraffazione – commenta il deputato Massimiliano Capitanio –  Il sequestro di mezzo milione di prodotti di cancelleria “tarocchi” provenienti dalla Cina e destinati anche ai bambini e ai ragazzi delle nostre scuole ci obbliga a mantenere alta l’attenzione su questo business illegale. I consumatori devono sapere che prodotti contraffatti equivalgono a prodotti a rischio e spesso nocivi, realizzati senza seguire protocolli di sicurezza e con materiali pericolosi per la salute. Su questi temi manca purtroppo consapevolezza e servono norme più severe. Alla Camera ho presentato una proposta di legge per contrastare un’altra grave forma di contraffazione, la pirateria cinematografica e musicale. I numeri sono allarmanti: 600 milioni di danni economici e 5900 posti di lavoro persi. E chi scarica illegalmente rischia sanzioni fino a 25000 euro e a volte il carcere, e spesso non lo sa…”.

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