Contro Gian Luca Brambilla solo menzogne? Il pm chiede archiviazione

BrambillaDellaValleB.JPGConcorezzo. Lui, la sua assoluta innocenza, l'aveva sottolineata con orgoglio e con comprensibile veemenza. Nonostante questo aveva deciso di mettersi da parte nei ruoli chiave della Camera di Commercio di Monza e Brianza (tra cui vicepresidente dell'Unione commercianti) e continuare come sempre la sua attività di imprenditore (sua la e-Agisco srl), con qualche fortunata parentesi da opionionista in tv.

Ora Gian Luca Brambilla, imprenditore di Concorezzo con società a Vimercate, accoglie con soddisfazione la richiesta del pubblico ministero Donata Costa di archiviare il caso.
La vicenda è piuttosto complicata. La società di Brambilla era stata contattata nel tentativo di rimettere in sesto l'Autotrasporti Perotti di Concorezzo, società entrata in crisi per alcune conflittualità dei titolari. In occasione di operazioni di recupero crediti per somme di 10 milioni di euro, Brambilla (a cui spettava una percentuale sulla transazione finale da 6 milioni di euro per il lavoro svolto) era stato denunciato da uno dei titolari per appropriazione indebita di 500 mila euro e false fatturazioni per 280 mila euro. Brambilla, difeso da Raffaele Della Valle (nella foto da sinistra Della Valle e Brambilla), ha sempre sostenuto di aver svolto il lavoro e che la denuncia sarebbe stato un modo, in soldoni, per non pagargli il dovuto. Diversamente la pensa chi ha sporto denuncia che ora si oppone anche alla richiesta di archiviazione.

"Vorrei precisare che la dottoressa Costa non ha fatto domanda di archiviazione per insufficienza di prove come è stato scritto su un giornale - spiega Brambilla alla nostra redazione - Addirittura si è spinta ad esprimere un giudizio molto severo, scrivendo nell'istanza di archiviazione che "in caso di lite tra imprese per ragioni contrattuali non si deve coinvolgere la Giustizia Penale" che non è la sede opportuna! Questa richiesta di archiviazione arriva perché ci sono 70 persone tra magistrati, carabinieri, poliziotti, magazzinieri, trasportatori, segretarie, notai e commercialisti che sono pronti a testimoniare il lavoro che ho svolto in Perotti! Io temo che oggi molte realtà private per non pagare le prestazioni non usino più i tribunali civili dove contestare le prestazioni ma i tribunali penali dove agitare la gogna mediatica e sperare che accuse di evasioni fiscali, truffe, documenti falsi facciano il loro lavoro..."

Con la richiesta di archiviazione, va precisato, la vicenda non si chiude. Ora toccherà al giudice per le indagini preliminari scegliere per l'archiviazione (con Brambilla sono coinvolti anche il fratello dell'altro titolare della Perotti che ha sporto denuncia e un terzo amministratore di un'altra società) o per il rinvio a giudizio degli indagati.

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