July 27, 2024
#Dalla Brianza

Code al Pronto soccorso? Di chi è la colpa?

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Monza. Un problema annoso che si presenta da sempre nella sanità pubblica, ma che apparentemente negli ultimi anni si sta aggravando. La questione non sfugge a chi gestisce il servizio e a chi si è preso in carico il miglioramento del sistema. Così Ats Brianza, che ha già attivato un apposito Gruppo per il miglioramento degli accessi ai Pronto soccorso del suo territorio, da lunedì 28 gennaio ha avviato, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, la distribuzione di un questionario ai pazienti in codice bianco e codice verde al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Gerardo di Monza.

LA RACCOLTA DELLE RISPOSTE

L’obiettivo è capire perché questi utenti si sono recati al Pronto soccorso e se, in rapporto ai sintomi, potrebbero trovare soluzioni diverse nel territorio o nell’ordinaria attività ambulatoriale delle strutture sanitarie territoriali e, quindi, essere trattati altrove, riservando il Pronto Soccorso ai casi più complessi e riducendo i cosiddetti accessi impropri. «La progettazione dell’azione di miglioramento è il frutto di un lavoro condiviso tra l’équipe del professor Lorenzo Mantovani, professore di Igiene generale e applicata all’ Università Bicocca, e la nostra Agenzia di Tutela della Salute» spiega Oliviero Rinaldi, Direttore Sociosanitario di ATS Brianza: Il questionario è stato distribuito nel periodo dal 28 gennaio all’ 1 febbraio.

LO STUDIO 

«L’azione – afferma Silvano Casazza, Direttore Generale di ATS Brianza – coinvolgerà, nella seconda fase di realizzazione, gli altri principali Pronto Soccorso del territorio dell’ATS Brianza. L’esito della rilevazione sarà condiviso, al termine del percorso di indagine, all’interno del Gruppo di Miglioramento della nostra Agenzia di Tutela della Salute, al fine di individuare possibili soluzioni in grado di alleggerire i PS del territorio rispetto ad accessi che potrebbero essere trattati tranquillamente ed efficacemente in altra sede».

A Concorezzo ad esempio c’è una efficientissima Guardia medica che però è spesso sottovalutata e da molti ancora sconosciuta.