July 27, 2024
#Dalla Brianza

Vizietto del furto, arrestato in ospedale

foto 1.JPG

Nel pomeriggio di sabato 20 aprile, presso l’ospedale di Carate Brianza, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Seregno hanno arrestato un 39enne italiano residente a Desio, noto alle Forze dell’ordine, nella flagranza del reato di furto aggravato. I militari, che si trovavano per motivi di servizio presso il pronto soccorso, sono stati avvicinati da un dipendente della società responsabile della manutenzione del nosocomio, il quale ha riferito loro di avere notato, pochi istanti prima, un individuo entrare negli uffici in uso alla predetta ditta, nonostante fossero chiusi. L’equipaggio dell’Arma, intervenuto immediatamente nel luogo indicato dal testimone, è riuscito a bloccare l’intruso mentre cercava di darsi alla fuga, sorprendendolo con un cacciavite multifunzione e una torcia ancora nelle mani. Alla vista dei militari, l’uomo ha anche cercato di disfarsi di una punta di metallo, generalmente utilizzata come accessorio per il martello pneumatico. La porta d’ingresso degli uffici presentava evidenti segni di effrazione e risultava danneggiata, al punto tale di non potersi più richiudere. Altri attrezzi, comunemente utilizzati per lo scasso e l’effrazione, sono stati rinvenuti a seguito della perquisizione del veicolo nella disponibilità del fermato, ancora parcheggiato innanzi all’ospedale. L’uomo, noto per i suoi precedenti per reati contro il patrimonio, è risultato essere un ex dipendente della società di manutenzione, licenziato alcuni mesi prima poiché già sorpreso a rubare presso la medesima sede. I militari hanno proceduto, pertanto, all’arresto del predetto, il quale, su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Il lunedì successivo, il G.I.P., nel convalidare l’arresto, ha disposto quale misura cautelare a suo carico l’obbligo di presentazione giornaliera presso i Carabinieri di Desio. Si precisa che l’indagato è da ritenersi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna.

foto 1.JPG