CEV Cup, la Vero Volley a un passo dall'eliminazione

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VERO VOLLEY MONZA-ZENIT KAZAN 1-3
 
Prima sconfitta in CEV Cup per la Vero Volley Monza, che nella gara di andata delle semifinali soccombe all’Arena di fronte alla capolista del campionato russo, lo Zenit Kazan, arrivato a inanellare 26 vittorie consecutive tra Superliga e coppa europea. Mentre tutto il mondo trattiene il fiato per il rischio di Terza Guerra Mondiale, provocato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia (che già nel 2014 aveva occupato e annesso la penisola della Crimea), al palasport di Monza va in scena un teatrino agghiacciante, con musica a palla, cartoni da issare per festeggiare i punti e uno speaker che evidentemente si è isolato dal mondo da qualche giorno a questa parte data la sua gioia incontenibile a ogni punto della squadra di casa. Un’atmosfera di festa stridente con la tragedia che si sta verificando in Ucraina proprio a causa dei governanti russi votati anche dai giocatori dello Zenit, in considerazione del fatto che nella grande nazione eurasiatica pare che due terzi della popolazione siano favorevoli all’aggressione nei confronti dei confinanti “cosacchi”. Non ci aspettavamo il ritiro della squadra italiana, seppur richiesta da alcuni tifosi sui social media, ma almeno un minimo di rispetto della situazione internazionale: personalmente sono dell’idea che lo sport non debba essere fermato perché portatore di grandi valori di fratellanza, ma non si può far finta di niente e non prendere posizione di fronte a quanto sta accadendo. Soprattutto dal pubblico (oggi c'erano circa 600 spettatori) ci si aspetterebbe una grande manifestazione di solidarietà nei confronti dei connazionali di 236mila abitanti del nostro Paese, tra cui decine di migliaia di badanti. Ma forse troppa gente spera che la Russia schiacci in fretta la resistenza ucraina nella speranza che col termine della guerra le bollette dell’energia si abbassino di conseguenza… Purtroppo abbiamo già visto a quali tragedie dell’umanità ha portato l'indifferenza nel secolo scorso. Dunque nella “enclave marziana” dell’Arena di Monza si è giocato come se nulla fosse: insomma, il classico “the show must go on” senza neanche una parvenza di disagio nell’ospitare una squadra sponsorizzata dall’azienda semistatale russa Gazprom, la stessa scritta che oggi è stata tolta dalle maglie dei calciatori dello Schalke 04, club della massima serie tedesca, mica ucraina…
 
Il match è stato vinto dai russi, come da pronostico. La squadra di Massimo Eccheli ha perso malamente il primo set, ha combattuto nel secondo e quarto ed è anche riuscita a spuntarla nel terzo. Ma gli avversari di oggi erano davvero tosti ed era difficile fare di più. In particolare lo stizzoso Dmitrii Volkov, alla fine premiato come MVP, ha disputato una partita superlativa firmando 19 punti, tra cui 2 ace e 2 muri, e facendo registrare il 55% di positività in ricezione e il 58% di efficacia in attacco.
 
Il primo set è stato dunque dominato dagli atleti allenati da Aleksej Verbov. I padroni di casa sono andati male in tutti i fondamentali e il bielorusso Davyskiba ha disputato una gara disastrosa, venendo sostituito già alla fine del parziale. Gli ospiti hanno preso subito il largo e hanno chiuso sul 14-25.
 
Con Katic in campo le cose sono andate meglio e Grozer (18 punti complessivi) ha cominciato a scaldare la mano, facendo registrare un 80% in attacco, seguito da Dzavoronok col 67%. Anche nel secondo set la Vero Volley è stata sempre in svantaggio, ma dal 6-10 in poi si è tenuta a poca distanza dagli avversari fino al 20-25 finale.
 
Nel terzo parziale Dmitrii Volkov si è preso una pausa (solo l’11% in attacco) e la Vero Volley ne ha approfittato, continuando a colpire soprattutto con Grozer, ma trovando anche le risposte che cercava a muro. Sull’8-8 Dzavoronok, e proprio il bulgaro naturalizzato tedesco con un paio di schiacciate, hanno cominciato a scavare il solco, che poi si è ampliato fino al 25-19 finale di Galassi.
 
Nel quarto set i monzesi hanno retto fino al 12-13, ma una battuta sbagliata di Dzavoronok, un errore in attacco di Grozer dalla seconda linea , un muro di Volvich e una disattenzione di squadra in difesa hanno portato l’esito del match su una china discendente a favore dello Zenit Kazan. I 5 punti di vantaggio sono quindi stati mantenuti e ampliati alla fine da un altro errore in attacco dalla seconda linea dell’ormai spossato Grozer (19-25). A questo punto la gara di ritorno a Kazan (sempre se mercoledì prossimo si giocherà in considerazione della guerra scatenata in Europa dalla Russia) è diventata un Everest da scalare per i rossoblù.
Ah, dimenticavo… nonostante la tradizionale richiesta dei fotografi, i giocatori russi si sono rifiutati di posare in gruppo a fine partita. Da molti anni seguo la pallavolo a Monza, ma mai ero uscito dall’Arena con un senso di nausea e la voglia di vomitare...
 
 
FOTO ROBERTO DEL BO