Dany Mota ci ha preso gusto e demolisce anche il Cosenza

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MONZA-COSENZA 4-1
 
Il ritorno di Dany Mota in formato “Cristiano Ronaldo Under 23” ha coinciso con il lancio del Monza nelle prime posizioni della classifica, ma soprattutto con una serie di prestazioni convincenti anche se non continue nell’arco dei 90’. 8 gol in 3 partite di cui 4 a firma del portoghese segnano uno spartiacque rispetto alle precedenti esibizioni, magari egualmente redditizie ma con affanni in attacco non degni di una squadra che ambisce alla promozione in Serie A. Due doppiette del lusitano, impreziosite dai bijoux di Machìn, Colpani e Gytkjaer, e inframmezzate da un buon pareggio sul difficile campo di Ascoli Piceno, avvertono la concorrenza che il Monza non sta vivacchiando, bensì è pronto a gennaio ad assimilare quel necessario rinforzo nel reparto offensivo che significherebbe passare dai sogni a un obiettivo concreto. Restano poi da cancellare quei cali di tensione nella ripresa che sono già costati molti punti e ne hanno fatti traballare altri.
 
Col successo di oggi contro, per la verità, un inconsistente Cosenza, il Monza ha portato a 8 i risultati utili consecutivi, sempre andando in gol nelle ultime 7 partite, ed è rimasto imbattuto in casa, dove finora ha sempre segnato almeno 1 rete. Per i calabresi, alla diciassettesima "non vittoria" di fila in trasferta in Serie B, gli ultimi 5 incontri hanno portato “in cascina” il “fieno” di solo 1 punto.
 
Per questo match infrasettimanale l’allenatore dei brianzoli Giovanni Stroppa non ha potuto disporre degli infortunati Lamanna, Favilli, Barillà, Scozzarella, Pirola, Sampirisi, Carlos Augusto e Paletta e dello squalificato Mazzitelli. Rispetto alla gara di sabato scorso si è limitato a riproporre titolare Machìn come interno sinistro al posto di Valoti. Dall’altra parte l’ex indimenticato giocatore e allenatore biancorosso Marco Zaffaroni (il condottiero della promozione dalla Serie D alla Serie C) aveva indisponibili Del Favero, Vaisanen, Eyango, Bittante, Sueva e Pandolfi.
 
Dopo qualche minuto di studio, il Monza scarica la sua voglia di cambiare marcia sui malcapitati avversari rossoblù, sospinti inutilmente da 700 dei 3450 spettatori presenti all’U-Power Stadium. Al 9’ Donati tutto solo in mezzo all’area colpisce di testa da terra invece di stoppare e calciare e così la palla viene neutralizzata agevolmente da Vigorito. Sul ribaltamento di fronte Florenzi non controlla la sfera a tu per tu con Di Gregorio. All’11’ i padroni di casa passano in vantaggio: D’Alessandro crossa dalla fascia sinistra e Colpani di testa insacca nonostante il tentativo di respinta di Vigorito. Altri 3 giri d’orologio e arriva il raddoppio grazie a un preciso sinistro all’incrocio dei pali di Mota. La Curva Davide Pieri omaggia il tecnico di Gerenzano con uno striscione (“Zaffa per sempre nel cuore di Monza”) e un coro, ma poco dopo festeggia i beniamini di adesso, che regalano il tris: è il 22’ quando Mota parte sulla tre quarti palla al piede, si beve Rigione e Tiritiello e insacca nell’angolino. La reazione del Cosenza è un rasoterra debole di Millico facilmente bloccato da Di Gregorio al 38’.
 
Nell’intervallo Stroppa lascia Vignato sotto la doccia e come seconda punta propone nuovamente Ciurria, che ci mette tanto impegno ma con risultati molto scarsi. Gli ospiti provano ad accorciare le distanze al 7’ con un destro al volo di Florenzi che esce fuori di poco. Valoti rileva Colpani dolorante per una botta al gluteo e a metà ripresa Gytkjaer sostituisce uno stanco Mota. Poco dopo arriva il gol del Cosenza: Palmiero batte un calcio di punizione scodellando la sfera in area dove Carraro è abile in spaccata a deviarla in rete. Per rinforzare la difesa Stroppa fa esordire in una partita ufficiale di questa stagione Bettella posizionandolo a destra e spostando Pedro Pereira a sinistra al posto di D’Alessandro, uscito per una botta alla caviglia. Nonostante qualche rischio corso su palloni spioventi in area, il Monza mette in tasca altri 3 punti, sigillandoli all’ultimo secondo con Gytkjaer dal limite dell’area cosentina.
 
In sala stampa Stroppa si è mostrato “gasato” e questa volta ci fa piacere purché trasmetta questa carica ai giocatori in vista dell’importantissimo derby di domenica prossima al “Rigamonti” di Brescia (calcio d’inizio alle ore 16.15): “La squadra ha dato continuità al percorso intrapreso. Quella di stasera non era una partita semplice. Aldilà dei gol segnati in pochi minuti, la differenza l’abbiamo fatta nel tenere palla e far correre a vuoto il Cosenza. Possiamo ancora migliorare nella gestione della palla nel secondo tempo. Riguardo ai tanti gol segnati nelle ultime 3 partite era quanto mi aspettavo da tempo perché le mie squadre ne hanno sempre fatti tanti. Mota è un esempio di quello che una punta dovrebbe fare: ha caratteristiche che pochi hanno di verticalità, tiene in apprensione i difensori. Affronteremo il Brescia come se fosse uno scontro diretto. La classifica è assurda rispetto alle scorse stagioni: non si è mai visto un equilibrio così in Serie B”.
 
Mota ha raggiunto quota 6 gol, tanti quanti quelli segnati in tutto il campionato scorso: "L'obiettivo personale di quest'anno era di andare in doppia cifra e ora promette di essere raggiunto. Ho cambiato gioco rispetto all'anno scorso perché l'allenatore attuale vuole che io stia davanti a tutti, che giochi come centravanti. Se sogno di giocare a marzo lo spareggio contro l'Italia per andare alla fase finale del Campionato del mondo con la Nazionale? Beh, se continuo così posso sperare di essere convocato e poi volare in Qatar...".
 
 
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