Il Monza non si ferma più, battuto anche il Napoli campione

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MONZA-NAPOLI 2-0
 
Il Monza non si ferma davvero più: all’U-Power Stadium batte per 2-0 il Napoli neocampione d’Italia (tra l’altro la prima vittoria casalinga contro i partenopei in 7 gare ufficiali nella storia) e allunga a 7 gare la striscia positiva, mantenendo in vita la speranza di agguantare l’8° posto che potrebbe regalare la qualificazione alla Conference League.
 
La squadra allenata da Raffaele Palladino ha approfittato dell’evidente mancanza di motivazioni degli azzurri guidati da Luciano Spalletti, che tra l’altro ha operato un abbondante “turnover”, lasciando in panchina mezza formazione titolare. I biancorossi hanno invece giocato proprio come se la qualificazione alle coppe europee fosse raggiungibile, con attenzione, determinazione e voglia di correre. Tra l’altro, forse è stata la prima volta in stagione che allo stadio di Monza erano presenti più tifosi della squadra ospite che di quella di casa. In totale oggi riempivano quasi completamente l’U-Power Stadium 14455 spettatori, che hanno fruttato l’incasso record nella storia del club brianzolo: 683521,46 euro.
 
Per questa partita Palladino, oltre a dover fare a meno dell’infortunato Colpani, sostituito da Caprari, ha preferito Marlon all’acciaccato Pablo Marì in difesa, Rovella a Machin a centrocampo e Petagna a Valoti nel reparto offensivo.
Spalletti, che non ha potuto disporre degli infortunati Mário Rui e Lozano, ha appunto optato per un mezzo “turnover”.
 
Il Napoli inizia col botto: dopo 10” Zielinski calcia fuori di poco da posizione defilata. Dopo qualche minuto, però, il Monza prende il controllo del gioco e imbastisce azioni lente ma efficaci. Al 6’ Mota calcia praticamente un rigore ma Lobotka devia in corner il pallone appena partito dal suo piede. Al 15’ una conclusione di Carlos Augusto viene deviata in corner da Juan Jesus. 3’ dopo, comunque, i biancorossi passano in vantaggio al termine di una bellissima azione di contropiede infiocchettata da Mota. La reazione del Napoli è debole: la manovra non è incisiva per mancanza di tecnica e obiettivi di squadra. Al 35’ Rrahmani sparacchia alto da 10 metri. Solo al 40’ Di Gregorio è chiamato a una grande respinta su Anguissa.
 
Il Monza inizia bene anche il secondo tempo e al 9’ raddoppia: Mota, lanciato da Izzo, entra in area sulla destra e calcia una botta che Gollini respinge sui piedi di Petagna; il centravanti ancora di proprietà del Napoli esegue una serie di finte e poi piazza la sfera nell’angolino. 2’ dopo c’è un altro contropiede di Mota: l’attaccante portoghese costringe Gollini alla deviazione in corner. Il Napoli si fa vivo al 19’ quando Di Gregorio deve respingere un colpo di testa ravvicinato di Olivera. Al 24’ Birindelli rileva Caprari e Ciurria si sposta sulla tre quarti. 1’ dopo l’azzurro Osimhen spara alle stelle. Al 29’ un destro a giro di Kvaratskhelia viene bloccato a terra da Di Gregorio. Sensi rimpiazza Rovella e Di Gregorio, grande protagonista del match, respinge anche la conclusione di Zielinski. Al 38’ Palladino sostituisce Pessina, Izzo e Petagna rispettivamente con Machìn, Antov e Carboni, con Mota che va a fare il centravanti. Nel finale ci si aspetta un Napoli più arrembante ma è il Monza a rendersi più pericoloso con una serie di azioni di contropiede sprecate malamente dai biancorossi per mancanza di visione di gioco o per “venezianismo” di qualche singolo.
 
In conferenza stampa Spalletti ha parlato di motivazioni, palloni persi e Monza: “Se un calciatore professionista dopo aver ottenuto un certo obiettivo cambia organizzazione, impostazione, disciplina nel modo di fare, o si demotiva, significa che è limitato. Non devo essere io a motivare i giocatori dopo che hanno vinto lo scudetto. Oggi abbiamo perso troppi palloni. Se si perdono tutti questi palloni si prendono più ripartenze, che significa fare più fatica e di conseguenza perdere lucidità e quindi perdere ancora più palloni. Poi Palladino è un ottimo allenatore che sa fare bene il suo lavoro grazie anche a una società che ha costruito una squadra di livello. Oggi ho apprezzato poco il Monza perché ci ha fatto perdere. Ho apprezzato il cartello sulla porta del nostro spogliatoio con scritto Benvenuto Napoli anche perché nessun’altra società lo ha fatto. E poi devo fare i
complimenti a Petagna che ha giocato bene e ha fatto un gran gol”.
 
Palladino è assolutamente soddisfatto, ma le sue parole fanno intendere che difficilmente resterà a Monza a fine stagione: “Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e a me non piace difendermi solamente. E qualche ripartenza potevamo farla meglio. Sono comunque soddisfatto di questa ennesima grande prestazione. Mi è piaciuto l’atteggiamento, la corsa, la voglia di lottare su tutti i palloni. Abbiamo fatto un’ottima fase difensiva nel primo tempo, abbiamo avuto personalità nel gioco, siamo stati pericolosi in avanti. Anche quelli entrati dopo hanno fatto bene. Oggi do 10 a tutti quanti. Anche Petagna oggi è stato grande: si merita queste soddisfazioni dopo i problemi fisici che ha avuto. Mota sta dimostrando tutto il suo valore: ha caratteristiche che mi permettono di farlo giocare dappertutto, infatti potrei anche schierarlo come esterno di centrocampo. È un ragazzo intelligente, che ha fatto uno scatto anche dal punto di vista mentale. È destinato a fare una grandissima carriera. Questa è una squadra forte che però perderà tanti giocatori tra rientri da prestiti e contratti scaduti. Questo gruppo non ci sarà più. L’anno prossimo sarà l’anno più difficile. Questa società è però capace di programmare e avrà un grande futuro. Il Napoli? È sempre bello affrontare la squadra della mia città. Ero un po’ emozionato prima della partita per i tanti tifosi napoletani presenti in città. Faccio un applauso al popolo monzese che ha accolto bene i tifosi napoletani”.
 
Il Monza tornerà in campo venerdì prossimo alle ore 20.45 al Mapei Stadium – Città del Tricolore di Reggio Emilia contro il Sassuolo.
 
 
FOTO AC MONZA