Il Monza piega l'Ascoli e rimane nel gruppo di testa

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MONZA-ASCOLI 2-0
 
Nell’ultimo turno infrasettimanale della regular season il Monza supera l’Ascoli col più classico dei punteggi e di fatto resta in corsa per uno dei due posti che valgono la Serie A diretta. Oggi l’importante erano i 3 punti e sono arrivati. Ma pur tornando su livelli d’efficienza migliori di quelli visti a Como domenica scorsa, la squadra biancorossa ha lasciato molti dubbi sul suo attuale valore, soprattutto riguardo alla difesa che nelle ultime settimane ha perso molti pezzi importanti per infortuni o cali di condizione. È andata bene che l’Ascoli non si è dimostrata quello spauracchio che le ultime gare facevano temere (3 vittorie nelle ultime 4 partite). E così la compagine allenata da Giovanni Stroppa può recarsi domenica prossima in trasferta dal pericolante Cosenza (calcio d’inizio alle ore 15.30) con uno spirito più sereno e si spera recuperando qualcuno degli indisponibili.
 
Contro i marchigiani, infatti, Stroppa ha registrato in infermeria le presenze di Marrone, Vignato, Mazzitelli, Paletta e Sampirisi. Rispetto al derby perso a Como hanno giocato Antov, Caldirola, Pedro Pereira, Molina e Gytkjaer per Sampirisi, Paletta, Donati, Mota e Mancuso. Al tecnico ospite Andrea Sottil mancavano invece Felicioli, Quaranta, D’Orazio e l’ex biancorosso Eramo. Gli altre tre “ex” Guarna, Bellusci e Ricci sono stati schierati nei titolari.
 
Davanti ai 4633 spettatori dell’U-Power Stadium, tra cui il “patron” Silvio Berlusconi, tornato allo stadio di casa dopo l’assenza per la festa di fidanzamento, la formazione brianzola parte bene, trovando molti spazi in attacco grazie alla grinta di Gytkjaer e alla “verve” di Ciurria, ritornato nel suo ruolo “storico” dopo le ultime prove da centrocampista, peraltro positive. Proprio il “fante” al 5’ ci prova di sinistro mandando a lato. 2’ dopo il bianconero Iliev spreca malamente calciando da buona posizione un debole rasoterra bloccato da Di Gregorio. Al 16’ il Monza va in vantaggio: il portiere Guarna con un colpo di reni devia sulla traversa un calcio di punizione pennellato da Barberis, ma sul pallone che ricade in area si avventa Valoti che al volo insacca. Per l’Ascoli il figlio d’arte, al nono gol in campionato, è una “bestia nera”, avendo realizzato contro il “Picchio” ben 3 reti. Al 23’ Paganini cerca il pareggio provando a uccellare da lontano Di Gregorio, posizionato fuori dai pali, ma il tentativo finisce a lato. 5’ dopo i brianzoli ipotecano i 3 punti: Botteghin sgambetta Ciurria in area e l’arbitro assegna il rigore che Gytkjaer trasforma. Al 47’ gli ospiti sciupano un’altra ghiotta occasione: Ricci, spalle alla porta al limite dell’area piccola, si gira e calcia debolmente proprio dove si trova Di Gregorio. C’è ancora il tempo per registrare la mancata seconda ammonizione nei confronti del pessimo Antov: anche l’arbitro dà quindi una mano al Monza prima di mandare tutti negli spogliatoi.
 
La ripresa inizia ovviamente con in campo Donati al posto del (sempre) frastornato difensore bulgaro. Al 5’ Saric di collo destro costringe Di Gregorio alla deviazione in corner. All’11’ un sinistro di Ciurria dal limite viene respinto da Guarna. Stroppa sostituisce il generoso Gytkjaer con il sempre più deludente Mota. Il Monza ormai si limita a tamponare l’Ascoli a centrocampo cercando di tenere la palla e verticalizzare quando qualcuno si smarca. Come al 28’, quando su un traversone dall’out sinistro di D’Alessandro il volitivo Ciurria non arriva per un soffio alla deviazione vincente. Nel finale non succede granché, nonostante la girandola di cambi che vede per il Monza Machìn subentrare a D’Alessandro, con il conseguente spostamento di Molina a fare il centrocampista laterale sinistro, e successivamente Colpani e Favilli rilevare Valoti e Ciurria.
 
In sala stampa Stroppa ha mostrato fiducia nella squadra e nella possibilità di rimanere aggrappati alla testa della classifica fino alla fine: “Oggi era difficile perché l’avversario era forte e c’era da reagire dopo la sconfitta di Como. Abbiamo però ripreso quanto interrotto domenica scorsa. Ciurria ha giocato da seconda punta perché in questo momento è il giocatore più determinante in quanto a incisività. Gytkjaer ha calciato il rigore perché è lui il primo rigorista e Valoti il secondo, ma l’importante è che i rigori li tiri chi ha la sensibilità e la determinazione per farlo. In difesa ho preferito Antov a Donati perché Giulio ultimamente mi sembrava in difficoltà, ma all’intervallo ho cambiato perché Valentin era ammonito e alla fine del primo tempo aveva rischiato l’espulsione”.
 
Sottil si è dichiarato soddisfatto della prestazione della sua squadra ma non del risultato: “Abbiamo giocato bene, a viso aperto, aggressivi e potevamo andare in vantaggio. C’è rabbia per il risultato. Rimane una grande prestazione contro una ‘corazzata’: abbiamo giocato alla pari. La mancata seconda ammonizione ad Antov per il fallo su Saric? Per me è inspiegabile”.
 
 
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