Il Monza ricade malamente a Bergamo

machìnbergamo.jpg

ATALANTA-MONZA 3-0
 
Il Monza torna al Gewiss Stadium dopo 3 mesi ma la differenza di valori con l’Atalanta non cambia: sono sempre 3 i gol di scarto con cui gli orobici si aggiudicano il derby. Stavolta però la sconfitta fa più male perché non chiude una esaltante stagione, ma apre la nuova stagione col mercato chiuso, un mercato che ha evidentemente indebolito la squadra. Le partenze di Rovella e Carlos Augusto, in particolare, non sono state adeguatamente rimpiazzate e neanche stavolta è stato preso un “bomber” in grado di assicurare almeno 10 reti in campionato. Il gruppo allenato da Raffaele Palladino sta sempre più assomigliando a quello di Giovanni Stroppa di un anno fa: si vede tanto girare la palla, ma non si vedono tiri verso la porta avversaria. Manca terribilmente qualcuno che negli ultimi 20 metri sappia inventare la giocata che cambia la partita. Se il nuovo arrivato in prestito dal Milan, il 21enne Lorenzo Colombo, non “esploderà” realizzando un numero in doppia cifra di gol per il Monza sarà un campionato a forte rischio di retrocessione.
 
Davanti ai circa 15mila spettatori, di cui 800 di fede biancorossa, del Gewiss Stadium (privo di una curva in corso di rifacimento) Palladino, che non ha potuto disporre di Bettella e D’Ambrosio infortunati e di Akpa-Akpro in ritardo di condizione, ha confermato la formazione scesa in campo 7 giorni prima contro l’Empoli. Quindi su 13 nuovi giocatori arrivati in estate a Monzello, c’era in campo il solo Gagliardini, a conferma del deludente mercato biancorosso operato. L’Atalanta guidata da Gian Piero Gasperini era priva del solo Zortea.
 
Il Monza parte bene, con un’aggressività mai vista in fase d’approccio in Serie A. Però le belle azioni elaborate finiscono per la gran parte o con lanci imprecisi o con tiri telefonati. Le emozioni arrivano intorno alla metà del primo tempo: al 19’ un colpo di testa debole di Gagliardini viene bloccato da Musso. 1’ dopo anche Mota ci prova di testa in tuffo da posizione defilata ma la palla termina a lato. L’Atalanta si sveglia e al 21’ un colpo di testa di Koopmeiners passa fuori. Un altro colpo di testa si registra al 23’ con Scamacca: Di Gregorio respinge sul palo, poi arriva Scalvini che insacca ma il gol non viene convalidato per fuorigioco. Al 32’ si assiste a un bel contropiede del Monza con Birindelli che dai 20 metri calcia in diagonale a lato. Al 35’ arriva però la doccia fredda del vantaggio nerazzurro: su un corner calciato dalla sinistra la palla carambola sulla schiena di Colpani e finisce tra i piedi di De Ketelaere che tocca per Ederson, abile a trovare l’angolino dove Di Gregorio non piò arrivare. La reazione del Monza è in un sinistro a giro di Colpani al 38’ che Musso neutralizza distendendosi in tuffo. Al 42’ giunge la rete del raddoppio: su un cross di Ruggeri dalla sinistra Scamacca anticipa Pablo Marì e batte Di Gregorio.
 
All’uscita dagli spogliatoi Palladino ripropone gli stessi giocatori. Al 3’ Mota aspetta troppo a tirare da ottima posizione e Ruggeri gli toglie la sfera dai piedi. Sulla ripartenza bergamasca Ederson prova dal limite a sorprendere Di Gregorio ma il portiere brianzolo blocca la sfera. Al 15’ l’ultimo arrivato Colombo rileva Mota e Vignato rimpiazza Caprari, ma 2’ più tardi Scamacca con una fiondata dai 20 metri chiude di fatto la contesa. Palladino sostituisce Gagliardini con Bondo e un frastornato Pablo Marì con Andrea Carboni spostando in mezzo alla difesa Caldirola. 8’ più tardi getta nella mischia anche Machìn per Colpani, ma anche stavolta i cambi non danno quel qualcosa in più come nella scorsa stagione. Il finale di match è completamente controllato dai padroni di casa, che sfiorano il poker al 42’ con Muriel, al 46’ con Lookman e al 49’ con Holm: in tutte e tre le occasioni ci mette una pezza Di Gregorio. Al triplice fischio si assiste a una squallida gazzarra nella curva ospite scatenata da futili motivi: si attende l’arrivo prossimamente di Daspo nei confronti di qualche tifoso biancorosso.
 
In sala stampa Gasperini era contento dopo un avvio di campionato un po’ stentato: “Oggi abbiamo giocato bene sia il primo che il secondo tempo contro un Monza organizzatissimo. È una vittoria con una prestazione che dà fiducia condita da prestazioni individuali di livello. Speriamo con Scamacca di fare un lavoro importante che lo possa anche riportare in Nazionale”.
 
Palladino predica calma nei commenti e di portare pazienza: “Oggi abbiamo affrontato una squadra forte, con grandi individualità e forza fisica impressionante, guidata da un grande allenatore. Prima della gara avevo chiesto alla squadra coraggio e per gran parte del primo tempo è stato messo in campo. Purtroppo abbiamo sbagliato ancora troppe scelte nell’ultimo passaggio. Il rammarico è per aver subito il secondo gol poco prima dell’intervallo. Poi sul 3-0 ci siamo un po’ arresi. Però noi sappiamo che dobbiamo vincere non le partite come quella di oggi ma gli scontri diretti. Mota? Sappiamo che non è una prima punta e che lui soffre in quella posizione, ma a me in questo momento serve lì. I cambi non avrebbero migliorato la squadra? A parte Machìn nel finale, ho inserito dei ragazzi giovani. La politica societaria è quella di prendere dei giovani di prospettiva e di farli crescere. Abbiamo cercato di fare un mercato intelligente. A questi giovani va data massima fiducia. In trasferta abbiamo giocato contro Inter e Atalanta: ci sta che le squadre che lottano per la qualificazione alle coppe europee mettano in campo gente che hanno pagato fior di milioni e noi invece gente che dobbiamo crescere”.
 
Il Monza tornerà in campo dopo la pausa per gli impegni delle Nazionali e precisamente domenica 17 settembre alle ore 15 all’U-Power Stadium contro il Lecce.
 
 
FOTO AC MONZA