Palladino ordina al suo Monza la vittoria a Verona

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Ancora 3 partite con squadre medio-piccole aspettano il Monza prima di affrontare un dicembre terrificante contro 4 “big” del campionato di Serie A. Dopo il mezzo passo falso rappresentato dal pareggio casalingo contro l’Udinese i biancorossi sono chiamati a un tris di vittorie per mettere “fieno in cascina” in attesa dell’inverno. Domani alle ore 12.30 allo Stadio Marcantonio Bentegodi bisognerà battere l’Hellas Verona che non ha vinto nessuna delle ultime 9 gare ufficiali di cui 8 di campionato. Sarebbe anche il modo per interrompere una striscia negativa che vede i brianzoli non ottenere successi in trasferta con l’Hellas da ben 43 anni e mezzo (pari a 9 incontri nei vari campionati). E sarebbe un modo anche per sfatare il tabù impersonato dall’allenatore degli scaligeri Marco Baroni, ex giocatore del Monza, che quando vede il biancorosso si esalta (4 vittorie e 1 pareggio sulle panchine avversarie). Il suo omologo che lavora in riva al Lambro (e con le esondazioni del fiume degli ultimi giorni non è una definizione tanto figurata…) Raffaele Palladino sa che è necessario vincere e non usa tanti giri di parole… “Io credo molto nella continuità delle prestazioni, cercando sempre di migliorarci – ha dichiarato nella consueta conferenza stampa della vigilia - Quella di domani potrà essere una partita sporca: il Verona cercherà di farci giocare male, sfidandoci nei duelli individuali; e l'ambiente sarà infuocato. Ma ho visto la mia squadra in settimana pronta e carica. L’inizio di campionato è stato per noi di rodaggio. Adesso stiamo bene, giochiamo con automatismi molto chiari e i giovani stanno crescendo. Però è il momento di far punti perché poi a dicembre affronteremo tante ‘big’”.
 
Il tecnico campano si è quindi soffermato, su richiesta dei giornalisti, ad analizzare la situazione di diversi giocatori… “Izzo? Ha subito un intervento chirurgico molto delicato sotto il piede. Ha ancora i punti. Spero di recuperarlo il prima possibile. Mota? Con lui sono stato chiaro: io lo stimo ma deve dare di più. In settimana comunque mi ha dato risposte importanti. Credo che il suo rendimento sia una questione di testa e che in questo momento gli manchi la fiducia. Vignato? Non l'ho scoperto io. Si vedeva che aveva talento: io l’avevo ammirato dal vivo nella Primavera del ChievoVerona. Ha grandi qualità ma deve ancora crescere e a Monza c'è l’ambiente giusto per questo. Il calcio è fatto di occasioni: Vignato ha saputo sfruttare quella datagli dall’infortunio di Caprari, dalla squalifica di Gomez e dal calo di rendimento di Mota. Comunque stava crescendo e credo che avrebbe trovato lo stesso più spazio rispetto all’inizio del campionato. Se assomiglia a Cassano? Come talento sì, ma per il resto sono giocatori diversi. Cittadini? Non lo vedrete ancora in campo perché oggi non sarà convocato dato che è da 3 giorni a casa con l'influenza. Colpani? Proprio stamattina l'ho guardato negli occhi e gli ho detto: ‘Non pensare a quello che si dice di te, ma pensa a te e a come migliorarti. È un ragazzo di grande intelligenza: sono certo che non si farà distrarre dalle voci di mercato. Machìn? Ha grandi qualità sia fisiche che tecniche e può giocare in diversi ruoli, ma nei primi mesi che l’ho avuto, un anno fa, non ha tenuto un atteggiamento accettabile. Però da gennaio si è messo in riga, poi in estate ha fatto un grande ritiro in Val Camonica, quindi a settembre non ha trovato spazi in campionato e ha fatto dei passi indietro. Ora comunque si è rimesso in riga. Gagliardini? Per me domenica scorsa ha giocato benissimo in difesa quando l’ho arretrato. Comunque speriamo di non dover essere più così in emergenza da doverlo rimettere lì”.