Palladino rivede la Juventus e saluta

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Si chiuderà domani all’Allianz Stadium di Torino contro la Juventus il secondo campionato di Serie A nella storia del Monza. Alle 18, ora del calcio d’inizio della partita, sarà probabilmente l’ultima volta che Raffaele Palladino, tra l’altro ex giocatore bianconero, siederà sulla panchina della compagine brianzola. Riguardo al suo futuro ha ancora una volta sorvolato, anche se la sensazione è che questa settimana non abbia ancora parlato col vicepresidente vicario e amministratore delegato biancorosso Adriano Galliani. L’incontro si dovrebbe tenere la prossima settimana, dopo la finale di Conference League che vedrà impegnata la Fiorentina, il club italiano maggiormente interessato a ingaggiarlo. Domani intanto ci sarà da chiudere un campionato che ha visto il Monza salvarsi con 5 giornate di anticipo (l’anno scorso con 6) ed essere eliminato dalla lotta per la qualificazione alle coppe europee con 2 giornate di anticipo (l’anno scorso ci aveva provato fino all’ultima). Il leggero peggioramento nel rendimento è da ricercare in questo finale, che ha visto la formazione brianzola inanellare 8 gare senza vittorie e con solo 3 pareggi. Se anche i punti ottenuti l’anno scorso non saranno più raggiungibili (52 contro gli attuali 45), resta l’obiettivo di eguagliare la posizione in classifica, l’undicesima, sempre che il Genoa stasera non batta il Bologna. Per scavalcare il “grifone” ai biancorossi servirà vincere contro la Juventus, anche se già un pareggio basterebbe, per via degli scontri diretti, in caso di sconfitta dei rossoblù. Portar via punti dalla “tana” della Vecchia Signora sarà un’impresa ardua, considerando che è in lotta per il terzo posto con Bologna e Atalanta e che il nuovo allenatore Paolo Montero, sostituto per le ultime 2 partite di Massimiliano Allegri, vorrà far bella figura nella sua unica apparizione davanti al proprio pubblico. “La Juventus è stata una scuola di vita: mi ha fatto diventare uomo e mi ha fatto diventare calciatore. La devo ringraziare per tutta la vita – ha dichiarato Palladino nella consueta conferenza stampa della vigilia – Iniziare la mia avventura sulla panchina della prima squadra del Monza contro la Juventus e concludere questa seconda stagione contro la Juventus è una di quelle situazioni che mette i brividi, scritte dal destino. Tra l’una e l’altra partita abbiamo battuto due volte la stessa Juventus e vinto contro altre grandissime squadre. Domani rivedrò Montero, una delle persone più buone che ho conosciuto nel mondo del calcio, anche se non sembrava vedendolo giocare. Agli allenamenti aiutava sempre noi giovani e a volte ci portava a bere un aperitivo. Noi cercheremo di chiudere in bellezza il campionato facendo dei punti. Ci mancheranno lo squalificato Gomez e gli infortunati Bettella, Machìn, Ciurria, Maldini e Di Gregorio, mentre Andrea Carboni dovremmo averlo recuperato. Mi dispiace per i risultati degli ultimi 2 mesi, ma i ragazzi hanno dato quello che hanno potuto, peraltro giocando quasi sempre contro grandi squadre. Io sono orgoglioso di tutto ciò che è stato fatto in questi quasi 2 anni. Le 2 salvezze per il Monza equivalgono a 2 scudetti. Tra l’altro non siamo mai stato a rischio di retrocessione. Non ho alcun rammarico: è stato commesso solo qualche errore. Quest'anno siamo passati troppe volte in svantaggio. Se dovessi dare un titolo a questi quasi 2 anni scriverei ‘Monza, una bellissima realtà’. Riguardo al mio futuro, ai primi di giugno saprete quello che sarà deciso da me e dalla società. Intanto ho già ringraziato tutti per il periodo trascorso in questa società. Anche i tifosi, che durante le sedute di allenamento a porte aperte mi hanno reso felice perché ho notato che i ragazzi in campo si sono impegnati di più. Se il Monza potrà diventare un giorno come l’Atalanta? Sì, perché è una società ambiziosa, strutturata bene, con un grandissimo dirigente che è Galliani. Mercoledì scorso nella finale di Europa League tra il mio maestro Gian Piero Gasperini e il mio attuale modello Xabi Alonso ho tifato per il primo perché allena una squadra italiana e devo dire che ho goduto perché l’Atalanta ha disputato una grandissima partita, è stata fantastica, perfetta. Sono felice che un allenatore italiano abbia vinto l’ex Coppa Uefa dopo 25 anni. Cosa penso dell’assenza di miei giocatori nella Nazionale italiana che disputerà il Campionato Europeo? Col commissario tecnico Luciano Spalletti ho un bellissimo rapporto e so che non era facile fare delle scelte. Al Monza abbiamo cercato di mettere in condizione tutti i giocatori di poter entrare a far parte della Nazionale. Abbiamo fatto il massimo”.