Palladino si aggrappa ai rinforzi per battere il Sassuolo

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Per l’allenatore Raffaele Palladino è arrivata in settimana la “maschera dell’ossigeno”: tre nuovi giocatori, di cui due rinforzi, per superare la crisi che ha portato il Monza a racimolare solo 4 punti nelle ultime 6 partite. L’orribile 3-0 patito a Empoli ha innervosito il tecnico biancorosso che oggi, nella consueta conferenza stampa della vigilia della gara, è arrivato a dire che “chi sta vedendo il bicchiere mezzo vuoto non vuole bene il Monza”. Caro “Raffaè”, chi si preoccupa dello stato di salute del Monza è esattamente il contrario di quello che dici tu: è che gli vuole troppo bene…
 
In attesa di sedersi su una panchina delle “big” di Serie A (la Roma?), Palladino ha il dovere di mantenerci il Monza, possibilmente con qualche giornata di anticipo. L’organico magari non è da coppe europee come favoleggia qualcuno, ma adesso non sembra proprio da salvezza “con l’acqua alla gola”. Alessio Zerbin a centrocampo e Milan Djuric in attacco dovrebbero garantire un po’ di gol ma soprattutto molti assist, quelli che finora sono mancati dalla cintola in su. È pure approdata in riva al Lambro la punta Matija Popovic, ma per lui il ruolo dovrebbe essere quello di sparring partner negli allenamenti.
 
Domani alle ore 15 l’attenzione sarà rivolta all’U-Power Stadium dove Monza e Sassuolo si sfideranno in uno scontro diretto anche tra colossi dell’imprenditoria italiana (Fininvest contro Mapei). Tra gli emiliani allenati da Alessio Dionisi mancherà il giocatore più forte, l’attaccante Domenico Berardi, mentre i brianzoli al contrario recuperano il giocatore più forte, il portiere Michele Di Gregorio. “A Empoli è stata la prima volta in questo campionato che ho visto la squadra spenta – ha dichiarato il trainer biancorosso – È stata una dura sconfitta, un passo falso. Dobbiamo azzerarla e avere una grande reazione per noi stessi, per la società, per i tifosi. Il gruppo ha lavorato bene in settimana, analizzando gli errori commessi domenica scorsa soprattutto riguardo alla solidità difensiva. Comunque abbiamo solo un punto in meno della passata stagione: la squadra è equilibrata, ma per zittire le critiche serve il lavoro. Domani incontreremo un avversario forte, che ha bisogno di punti come noi: dovremo scendere in campo con ferocia e sono sicuro che sarà così. Izzo? Dopo quattro mesi senza partite a Empoli ha dato il massimo di quello che poteva dare, ma sapevamo che non era al meglio. Berardi? A livello umano mi dispiace per lui e comunque io preferisco giocare contro i ‘top player’: sono sicuro che chi lo sostituirà farà bene. Di Gregorio? Sta bene e giocherà dall'inizio. I nuovi arrivati? All’amministratore delegato Adriano Galliani avevo chiesto tre giocatori e ne sono arrivati quattro: mi ha accontentato. Hanno portato nel gruppo energia positiva e carica agonistica, cose che in particolare questa settimana ci facevano bene. Sono arrivati calciatori con caratteristiche che ci servivano. Djuric è un giocatore che ho cercato con insistenza: è un attaccante di peso, che serve per la nostra manovra, un elemento su cui poterci appoggiare. L’ho visto già pronto per giocare dall'inizio. Zerbin è un giocatore molto duttile, che è stato preso per fare l’esterno di centrocampo: a Napoli ha giocato a destra ma in passato ha giocato anche a sinistra e può fare pure il trequartista. Ha grinta, dribbla e vede la porta. La squadra è più completa grazie anche a Daniel Maldini, che era già arrivato due settimane fa e ha grandi qualità da sfruttare come trequartista sinistro. Riguardo a Popovic, invece, non ha il ritmo da gara perché nell’Under 19 del Partizan Belgrado era fuori rosa dalla scorsa estate. E tra l’altro è appena guarito dall’influenza. Le due cessioni? Franco Carboni ha fatto con noi un ottimo percorso di crescita, mostrandosi sempre positivo negli allenamenti, ma non ha quasi mai giocato a causa della concorrenza spietata che aveva nel suo ruolo di esterno di centrocampo. Giorgio Cittadini da noi non ha avuto continuità per problemi fisici, ma avrà un grande futuro. Entro la fine del mercato dovrebbe uscire dalla rosa qualche altro giocatore perché siamo in troppi”.