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Concorezzo. Atto intimidatorio nella notte alla  caserma dei carabinieri cittadina. Ignoti hanno lanciato ben due bottiglie molotov nel cortile del palazzo di  Via Federico Ozanam, che oltre ad ospitare il Comando militare, ha alcuni alloggi di servizio. L'allarme è scattato all'alba: i rilievi sono tuttora in corso. Sul posto vi sono oltre al comandante,  luogotenente Fulvio Carotenuto, anche il Capitano della Compagnia di Monza Pierpaolo Pinnelli  e il gruppo della squadra investigativa di Monza per i rilievi. Per il momento non si hanno ulteriori dettagli. La prima impressione è che il movente non sia tanto di matrice locale, quanto frutto del clima nazionale generale. Ma ogni ipotesi è comunque prematura. Seguono aggiornamenti. Chiunque abbia visto qualcosa è ovviamente invitato a farsi avanti. 

“Ho portato di persona la mia solidarietà e vicinanza all’Arma dei carabinieri e al comandante della stazione di Concorezzo. Quanto avvenuto questa notte, per fortuna senza conseguenze, è un gesto gravissimo e vigliacco, e spero che gli autori possano essere identificati in fretta. Subito questa mattina mi sono confrontato con il ministro dell’Interno Matteo Salvini perché questi atti intimidatori non vanno assolutamente sottovalutati, a prescindere dal movente”. Così Massimiliano Capitanio, deputato della Lega, che questa mattina si è recato in visita alla caserma di via Ozanam, nel cui cortile, questa notte, sono state lanciate due bottiglie molotov, una delle quali è esplosa.

Nella foto qui sotto la stazione mobile del Nucleo operativo di Monza, impegnato nei rilievi.

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Cronaca

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Attentato alla caserma dei Carabinieri: lanciate due molotov

Concorezzo. Atto intimidatorio nella notte alla  caserma dei carabinieri cittadina. Ignoti hanno lanciato ben due bottiglie molotov nel cortile del palazzo di  Via Federico Ozanam, che oltre ad ospitare il Comando militare, ha alcuni alloggi di servizio. L'allarme è scattato all'alba: i rilievi sono tuttora in corso. Sul posto vi sono oltre al comandante,  luogotenente Fulvio Carotenuto, anche il Capitano della Compagnia di

mariavillasanta.jpgVillasanta. Hanno brevettato un armadio-serra per coltivare in casa la marijuana. Ma visto che, a parte il dibattito sull'uso terapeutico dell'"erba", la produzione è tuttora illegale, i due insospettabili coniugi si sono trovati una pesante denuncia sulle spalle.

L'insolita scoperta è stata fatta dai carabinieri l'altro giorno a Villasanta. Nella propria abitazione un 29enne agente di commercio e una 27enne libero professionista si sono trovati alla porta i militari della locale stazione. A seguito di alcune segnalazioni e di una efficace indagine, i carabinieri sono arriavati a colpo sicuro al loro appartamento. In particolare era nella cantina che i due avevano realizzato una sorta di armadio-serra con tanto di dissipatore di calore, ventilatore, areatore, filtro dell'aria, tubi di ricircolo, timer analogico. E complessivamento mezzo etto di "maria".

I due dovranno rispondere in Tribunale di coltivazione e detenzione illecita di stupefacenti.

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Dalla Brianza

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Brianza, marito e moglie brevettano l'armadio-serra per la marijuana

Villasanta. Hanno brevettato un armadio-serra per coltivare in casa la marijuana. Ma visto che, a parte il dibattito sull'uso terapeutico dell'"erba", la produzione è tuttora illegale, i due insospettabili coniugi si sono trovati una pesante denuncia sulle spalle. L'insolita scoperta è stata fatta dai carabinieri l'altro giorno a Villasanta. Nella propria abitazione un 29enne agente di commercio e una 27enne libero professionista si sono trova

fulviocarotenuto

Concorezzo - Lezioni di bullismo e cyberbullismo a scuola. Questa mattina il comandante della locale stazione dei carabinieri, luogotenente Fulvio Carotenuto, ha incontrato gli studenti delle scuole "Leonardo Da Vinci" di via Lazzaretto. Nel corso della mattinata il comandante ha discusso coi ragazzi di uno dei problemi più gravi degli ultmi anni, dopo le droghe. Un problema che colpisce in primo luogo i giovani e giovanissimi delle scuole, in un ambiente in cui dovrebbero sentirsi protetti e dove invece tropo spesso nascono dinamiche malsane. Studenti presi di mira possono sviluppare comportamenti che vanno dai due estremi della depressione grave, all'aggressività. Non solo, il bullismo si insidia anche in internet: il cyberbullismo. Questo vede più spesso come vittime le ragazze. I casi di cronaca, alcuni con esiti anche tragici, sono purtroppo noti a tutti. Sta di fatto che si pensa sempre che capiti altrove o ad altri. Proprio per smentire questa falsa credenza e insegnare agli studenti come proteggersi e soprattutto come non assumere comportamenti lesivi nei confronti dei compagni, si è svolto l'incontro di questa mattina. 

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Eventi

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Bullismo online, Carabinieri alle medie

Concorezzo - Lezioni di bullismo e cyberbullismo a scuola. Questa mattina il comandante della locale stazione dei carabinieri, luogotenente Fulvio Carotenuto, ha incontrato gli studenti delle scuole "Leonardo Da Vinci" di via Lazzaretto. Nel corso della mattinata il comandante ha discusso coi ragazzi di uno dei problemi più gravi degli ultmi anni, dopo le droghe. Un problema che colpisce in primo luogo i giovani e giovanissimi delle scuole, in

carabinieri_scuola.jpgConcorezzo. I ragazzi lo sanno che alcune frasi scritte sui social network, via Whatsapp, nelle chat o il contenuto di certi video possono costituire reati penali? Minacce, stalking, istigazione al suicidio, diffamazione sono solo alcuni dei reati per cui molti minorenni in Italia sono stati chiamati a comparire davanti a un giudice. Molti di loro, forse la maggior parte, non era minimamente consapevole della gravità delle azioni che stava compiendo. Di bullismo e cyberbullismo e in generale di educazione alla legalità hanno parlato, lunedì scorso, i vertici provinciali e cittadini dei carabinieri. Alle scuole medie di via Lazzaretto sono infatti saliti in cattedra il maggiore Enrico Vecchio, comandante della Compagnia di Monza, e il luogotenente Fulvio Carotenuto, comandante della caserma di via Ozanam. Quella di lunedì è la prima di una serie di lezioni volute dal Consiglio d'Istituto, coordinato dalla preside Marilena Schepis

I carabineri di Concorezzo sono da sempre impegnati anche negli incontri con la terza età, soprattutto per sensibilizzare sui temi della sicurezza e della prevenzione delle truffe.

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Cronaca

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Bullismo, carabinieri a confronto con i ragazzi delle medie

Concorezzo. I ragazzi lo sanno che alcune frasi scritte sui social network, via Whatsapp, nelle chat o il contenuto di certi video possono costituire reati penali? Minacce, stalking, istigazione al suicidio, diffamazione sono solo alcuni dei reati per cui molti minorenni in Italia sono stati chiamati a comparire davanti a un giudice. Molti di loro, forse la maggior parte, non era minimamente consapevole della gravità delle azioni che stava

arresto.jpgConcorezzo. Da anni era ricercato. Da quando, nell'ottobre del 2010, causò, a Sesto Fiorentino (FI), insieme ad altri 4 zingari un pauroso incidente, che costrinse un indifeso bambino di 9 anni su una sedia a rotelle. Nikola S., 30 anni, zingaro di orgine serbe residente nel campo nomadi di Cavenago, ufficialmente nullafacente, è stato arrestato giovedì sera a Bellinzago dove, alla faccia della condanna che doveva scontare in carcere, si era recato per godersi un film al cinema. La sua presenza non è sfuggita a un carabiniere in borghese del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Vimercate, al cinema con la compagna. Nikola S., era infatti ricercato perché colpito da ordine di cattura per i reati di lesioni gravissime e possesso di arnesi atti allo scasso: per lui una condanna a 3 anni e otto mesi. Quando il carabiniere ha mostrato il tesserino, il nomade stanziale ha cercato di fuggire, poi si è scontrato con il carabiniere finché è stato immoilizzato, anche grazie all'intervento dei vigilantes del Centro commerciale di Bellinzago, presto supportati dall'arrivo di altri carabinieri delle Compagnie di Cassano e Vimercate. Non è da escludere che lo stesso Nikola S. fosse a bord dell'auto inseguita e fermata pochi giorni prima a Concorezzo, alla cui guida c'era un cugino della stessa etnia. E un analogo inseguimento sarebbe avvenuto giorni prima nel Meratese. Nel 2010 una Jaguar guidata dal 18enne Elvis J., e a bordo della quale si trovava anche Nikola S., non si fermò all'alt della Polizia. Nella folle fuga la potente berlina con a bordo cinque zingari travolse un'altra auto. Ad avere la peggio un bambino di 9 anni che restò paralizzato alle gambe. Ecco la cronaca di quel drammatico incidente: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/10/22/in-fuga-sulla-jaguar-travolgono-auto.html 

 

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Cronaca

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Carabiniere in borghese arresta al cinema zingaro latitante: per colpa sua un bimbo di 9 anni restò paralizzato

Concorezzo. Da anni era ricercato. Da quando, nell'ottobre del 2010, causò, a Sesto Fiorentino (FI), insieme ad altri 4 zingari un pauroso incidente, che costrinse un indifeso bambino di 9 anni su una sedia a rotelle. Nikola S., 30 anni, zingaro di orgine serbe residente nel campo nomadi di Cavenago, ufficialmente nullafacente, è stato arrestato giovedì sera a Bellinzago dove, alla faccia della condanna che doveva scontare in carcere, si era r

Concorezzo. Un anziano di 80 anni, residente a Usmate Velate, ha rischiato di morire assiderato dopo essersi sdraiato, forse per dormire, nel piccolo campetto che costeggia il parcheggio del cimitero in via Rimembranze.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti (la notizia è stata riportata per prima dal Giornale di Vimercate), l'uomo è fuggito venerdì sera dall'ospedale di Vimercate, dove era ricoverato. In qualche modo ha raggiunto l'area dell'ex Frette dove sorgono McDonald's e Aldì. Poi si è spostato di fronte, nell'area verde. Miracolosamente due carabinieri, in servizio di perlustrazione nella notte tra venerdì e sabato, lo hanno notato e soccorso. Era praticamente assiderato e febbricitante. I militari lo hanno poi affidato alle cure dei soccorritori dell'Avps di Vimercate, che lo hanno accompagnato in ambulanza all'ospedale di Vimercate. Senza il provvidenziale intervento dei carabinieri, l'anziano sarebbe morto assiderato.

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Cronaca

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Carabinieri di Concorezzo salvano anziano da assideramento

Concorezzo. Un anziano di 80 anni, residente a Usmate Velate, ha rischiato di morire assiderato dopo essersi sdraiato, forse per dormire, nel piccolo campetto che costeggia il parcheggio del cimitero in via Rimembranze.Secondo una prima ricostruzione dei fatti (la notizia è stata riportata per prima dal Giornale di Vimercate), l'uomo è fuggito venerdì sera dall'ospedale di Vimercate, dove era ricoverato. In qualche modo ha raggiunto l'area del

rissasfiorata2014.jpgConcorezzo. Quattro gazzelle dei carabinieri e molti rappresentanti della maggioranza che governa il Comune. Tanto è servito per evitare che, venerdì sera, il centro storico si trasformasse in un ring.

Erano passate le 23 quando, a causa di due giovani che avevano alzato troppo il gomito, nell'angolo tra via Libertà e via Repubblica sono iniziati a volare urla, spintoni e qualche pugno. Da una parte due giovani italiani, da poco residenti in paese, dall'altra un nutrito gruppo di ragazzi che frequentano i locali della zona. Forse qualche atteggiamento sopra le righe, qualche parola di troppo e la situazione è degenerata. Proprio in quel momento si stava concludendo la riunione di maggioranza in Comune e così le urla hanno fatto scendere in strada il sindaco Riccardo Borgonovo, gli assessori Marco Melzi, Teodosio Palaia e Innocente Pomari, il Presidente del Consiglio Mauro Capitanio e i consiglieri Marco Mariani e Gabriele Borgonovo. Questi due in particolare si sono messi in mezzo, cercando di portare tutti alla ragione. Nel frattempo, considerato il "clima" (uno dei provocatori, forse in stato di ebbrezza, era in strada a torso nudo), sono partite le chiamate al 112. Da Monza sono arrivati i militari del Norm, mentre da via Ozanam sono partite le gazzelle coordinate dal comandante Fulvio Carotenuto. Il gran dispiegamento di Forze dell'Ordine ha richiamato l'attenzione di decine di passanti e residenti, che hanno pensato a qualcosa di molto più grave. Per fortuna la mediazione prima dei politici e poi dei carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse. I militari al momento non hanno spiccato alcuna denuncia, ma solo identificato due giovani. Per il resto, a parte qualche contusione, nessuno si è fatto male in modo rilevante. Il presidio dei carabinieri in centro è comunque durato fino a mezzanotte inoltrata.

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Cronaca

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Carabinieri e amministratori sventano maxi-rissa in centro

Concorezzo. Quattro gazzelle dei carabinieri e molti rappresentanti della maggioranza che governa il Comune. Tanto è servito per evitare che, venerdì sera, il centro storico si trasformasse in un ring. Erano passate le 23 quando, a causa di due giovani che avevano alzato troppo il gomito, nell'angolo tra via Libertà e via Repubblica sono iniziati a volare urla, spintoni e qualche pugno. Da una parte due giovani italiani, da poco residenti in

manzoni1.jpgConcorezzo. E' giallo, per il momento, sull'intervento dei carabinieri questo pomeriggio in una corte di via Manzoni. Secondo il racconto di alcuni testimoni un cittadino di nazionalità straniera si sarebbe intrufolato in un appartamento. Ne sarebbero seguite delle urla di una donna e poi l'arrivo dei carabinieri. Altri cittadini presenti nella corte, invece, avrebbero sentito i militari parlare di semplici accertamenti. Nelle prossime ore sicuramente verrà fatta chiarezza sull'accaduto.

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Cronaca

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Carabinieri in via Manzoni: è giallo

Concorezzo. E' giallo, per il momento, sull'intervento dei carabinieri questo pomeriggio in una corte di via Manzoni. Secondo il racconto di alcuni testimoni un cittadino di nazionalità straniera si sarebbe intrufolato in un appartamento. Ne sarebbero seguite delle urla di una donna e poi l'arrivo dei carabinieri. Altri cittadini presenti nella corte, invece, avrebbero sentito i militari parlare di semplici accertamenti. Nelle prossime ore sicur

Concorezzo. Nessuna speculazione edilizia sulla caserma dei carabinieri di via Ozanam. Dopo l'aggiudicazione dell'asta, lo scorso 21 gennaio, a seguito del fallimento della società immobiliare Edilteco (leggi qui), nei giorni scorsi sono corse in città le più svariate voci circa il pericolo della perdita del presidio di sicurezza. Se da una parte l'Arma ha già dichiarato ufficialmente di non avere intenzione di spostare la caserma dalla città, dall'altra la decisione riguarda esclusivamente il ministero degli Interni, che non ha mai nemmeno accennato a tale possibilità. Quanto ai nuovi proprietari dell'immobile (aggiudicato per 1 milione di euro su una base d'asta di 850.000 euro), il Pgt, il Piano di governo del territorio (l'ex piano regolatore), prevede per quell'area la sola destinazione per edifici pubblici o a uso pubblico. Nelle prossime ore l'Amministrazione valuterà se restringere ulteriormente le maglie, indicando esplicitamente una destinazione per uso militare.

La gaffe di Vivi Concorezzo e la tirata d'orecchie di un cittadino

Il gruppo di minoranza, Vivi Concorezzo, ha colto la palla al balzo per criticare la maggioranza. Lo ha fatto con un post in cui ha ricordato che a Cassina De Pecchi l'Amministrazione aveva blindato l'area, destinandola esclusivamente a caserma. ""A Concorezzo invece l’amministrazione, forse troppo sicura di aggiudicarsi l’immobile, pare non abbia proprio pensato a questa accortezza. Che sarebbe stata di semplice attuazione: coincidenza vuole che proprio negli scorsi mesi sia stata preparato il nuovo PGT. Sarebbe bastato inserire un vincolo di destinazione sulla caserma, senza nemmeno passare per una variante di piano. Non solo. Vivi Concorezzo ha sollevato proprio questo punto, prima ancora che venisse alla luce la storia di Cassina de Pecchi: nell’ultimo consiglio abbiamo esattamente chiesto perché il comune non avesse pensato di vincolare l’immobile per renderlo meno “appetibile”. L’assessore ci ha risposto che la cosa “non era tecnicamente possibile”. Oggi scopriamo invece che era fattibile….".

Letto in post, un cittadino, Andrea Limonta, rinfresca la memoria a Vivi Concorezzo. "Ma mica avevate scritto tre post sotto che anche la caserma di Concorezzo è vincolata, e che voi non avreste nemmeno partecipato perché il privato "sarebbe nei fatti costretto a mantenere la destinazione, e dunque ad affittare all'arma"? Cos'è cambiato? Che differenza c'è tra il vincolo di Concorezzo e quello di Cassina de Pecchi?".

La minoranza, a questo punto, è costretta a rimangiarsi il post. "In effetti la questione non è semplicissima. Proviamo a chiarire meglio. L'immobile di Concorezzo, secondo il Piano dei Servizi in approvazione, ha una destinazione ad "attrezzature pubbliche", che dal nostro punto di vista doveva già costituire una tutela sufficiente ad impedire speculazioni. L'amministrazione tuttavia sostiene che non sia cosi, e che possano trovare invece collocazione destinazioni anche di tipo privato. E che non sarebbe stato possibile, con alcuna norma, impedirlo. Bene, prendiamolo per buono. Oggi però apprendiamo che il comune di Cassina sia stato in grado di adottare un vincolo addirittura ancor piu stringente di quello che dal nostro punto di vista insiste sull'immobile: non solo "attrezzature pubbliche", ma addirittura esplicitamente "caserma". Questo quanto dichiarato dalla sindaca Balconi e ripreso dalla stampa locale". Fine della polemica.

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Cronaca

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Carabinieri, il Pgt impedisce qualunque speculazione

Concorezzo. Nessuna speculazione edilizia sulla caserma dei carabinieri di via Ozanam. Dopo l'aggiudicazione dell'asta, lo scorso 21 gennaio, a seguito del fallimento della società immobiliare Edilteco (leggi qui), nei giorni scorsi sono corse in città le più svariate voci circa il pericolo della perdita del presidio di sicurezza. Se da una parte l'Arma ha già dichiarato ufficialmente di non avere intenzione di spostare la caserma dalla citt

caserma_concorezzo.jpgConcorezzo. Non è solo l'edificio che ospita la caserma di Concorezzo ad essere finito all'asta. Nelle stesse condizioni ci sono i Comuni di Azzate (Va), Cassina De' Pecchi (MI), Cusano Milanino (MI) e San Giuliano Milanese (MI). Il motivo, ovviamente, è per tutti lo stesso: la procedura fallimentare che ha interessato la società che deteneva la proprietà degli immobili e che ora è in capo al Tribunale di Monza, nello specifico alla III Sezione civile. Dopo la comunicazione arrivata dal curatore delegato, la dottoressa Elena Quadrio, i Comuni si sono messi all'opera, anche con un confronto diretto tra alcuni sindaci, per gestire la situazione prima della data dell'asta, fissata per il prossimo 21 gennaio.

Da una parte c'è il problema di qualche investitore esterno, che potrebbe fiutare l'affare: acquistare gli immobili (la caserma di Concorezzo è stimata per 865.000 euro) e poi accordarsi con la Prefettura per un affitto vantaggioso oppure addirittura trasformare la destinazione d'uso urbanistica, ma qui troverebbe non pochi ostacoli da parte dei Comuni. Dall'altra parte ci sono i bilanci sempre magri degli enti locali che dovrebbero impegnarsi con un mutuo, qualora volessero provare a partecipare all'asta.

Concorezzo sta valutando l'acquisto diretto tramite il Comune o un intervento della partecipata Aspecon.

Della vicenda si è interessato direttamente anche il deputato Massimiliano Capitanio con un colloquio con il Prefetto di Monza. Nelle prossime ore verrà depositata anche una interrogazione alla Camera per capire come il ministero degli Interni intenda intervenire per supportare i Comuni. Recentemente, ad esempio, l'assessore di Regione Lombardia, Claudia Terzi, ha annunciato lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per la nuova caserma di Treviglio (BG).

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Cronaca

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Caserma all'asta, ecco cosa è successo

Concorezzo. Non è solo l'edificio che ospita la caserma di Concorezzo ad essere finito all'asta. Nelle stesse condizioni ci sono i Comuni di Azzate (Va), Cassina De' Pecchi (MI), Cusano Milanino (MI) e San Giuliano Milanese (MI). Il motivo, ovviamente, è per tutti lo stesso: la procedura fallimentare che ha interessato la società che deteneva la proprietà degli immobili e che ora è in capo al Tribunale di Monza, nello specifico alla III Sezi

Concorezzo. Ore decisive per il futuro della caserma dei carabinieri. Questa sera si riunirà la Commissione Bilancio alla presenza dell'assessore Riccardo Mazzieri per condividere un percorso che pare ormai tracciato: il Comune parteciperà all'asta del 21 gennaio per provare ad acquistare lo stabile, dopo il fallimento della proprietà, fallimento che ha interessato altre tre caserme in provincia di Milano e una in provincia di Varese. L'idea è quella di contrarre un mutuo a tasso super agevolato con Cassa Depositi e prestiti e poi affittare al ministero dell'Interno lo stabile almeno per dieci anni.

In queste ore continua il pressing del deputato leghista Massimiliano Capitanio che ha tenuto stretti rapporti con il prefetto di Monza, Patrizia Palmisani, con quello di Milano, Renato Saccone e con il Viminale. Alla Camera è stata anche presentata una interrogazione al ministro Lamorgese.

 

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Nella foto il compianto parroco don Enrico benedice la nuova caserma di via Ozanam

"Il Comune di Concorezzo sta facendo di tutto per mantenere un fondamentale presidio di sicurezza sul territorio. Ma serve un impegno formale e concreto del ministero dell'Interno perché i nostri carabinieri rimangano in città, e soprattutto nella loro caserma. Per questo ho presentato un'interrogazione urgente al ministro Lamorgese e sto tenendo contatti quasi quotidiani con il Prefetto di Monza, Patrizia Palmisani, e con gli uffici del Viminale che gestiscono gli accasermamenti. L'impegno non indifferente dell'Amministrazione comunale nel volere acquistare l'immobile di via De Amicis va sostenuto in tutti i modi".

 

Così il deputato concorezzese Massimiliano Capitanio sull'asta immobiliare che, il prossimo 21 gennaio, interesserà la caserma dei carabinieri di Concorezzo e altri stabili in provincia di Milano e Varese. L'interrogazione è stata firmata anche dai deputati brianzoli Paolo Grimoldi e Andrea Crippa, dagli onorevoli milanesi Fabio Boniardi, Fabrizio Cecchetti, Jari Colla e Luca Toccalini e dal collega di Varese, Matteo Bianchi.

 

Il testo dell'interrogazione

Al Ministro dell'interno - Per sapere - premesso che: 

Nei Comuni di Concorezzo (MB), Cassina De' Pecchi, Cusano Milanino e San Giuliano Milanese, in provincia di Milano e nel Comune di Azzate, in provincia di Varese, il giorno 21 gennaio andranno all’asta le caserme dei Carabinieri a seguito della procedura fallimentare che ha interessato la società proprietaria degli immobili, la Edilteco di Cusano Milanino (MI),

l’asta fallimentare ora è in capo al Tribunale di Monza, nello specifico alla III Sezione civile;

attualmente i Comuni sono alla ricerca di una soluzione, anche attraverso un confronto diretto tra i sindaci e le Prefetture, per evitare di privare il territorio dell’indispensabile presidio di sicurezza;

qualora fossero i Comuni a partecipare all’asta, facendosi carico dell’onere del mutuo, servirebbe loro la garanzia della permanenza dell’Arma nel territorio;

il Comune di Concorezzo, ad esempio, sta valutando l’accensione di un mutuo tramite Cassa Depositi e Prestiti, ma i revisori dei conti, per dare il via libera all’operazione, richiedono un impegno formale al ministero dell’Interno in merito alla volontà di onorare il seguito un contratto di affitto almeno decennale;

Come intenda intervenire, a livello centrale, per supportare i Comuni sopraelencati

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Cronaca

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Caserma Cc, ore decisive per salvarla

Concorezzo. Ore decisive per il futuro della caserma dei carabinieri. Questa sera si riunirà la Commissione Bilancio alla presenza dell'assessore Riccardo Mazzieri per condividere un percorso che pare ormai tracciato: il Comune parteciperà all'asta del 21 gennaio per provare ad acquistare lo stabile, dopo il fallimento della proprietà, fallimento che ha interessato altre tre caserme in provincia di Milano e una in provincia di Varese. L'idea

Cinque cellulari, 200 clienti: preso il pusher dei boschiOrnago. La droga ora si spaccia nei boschi e nei campi della Brianza. Visto che le continue retate nelle piazze e nei giardinetti dei carabinieri hanno lasciato il segno, inevitabilmente gli incalliti venditori di morte hanno dovuto trovare altri spazi. Alcuni giorni fa, nei pressi di Cascina Rossino, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato un tunisino 35enne, residente nella provincia di Brescia, muratore, pregiudicato. L'uomo è ritenuto dagli inquirenti il nuovo pusher di quell’area. I controlli hanno confermato i sospetti: lo spacciatore aveva con sè 23,5 grammi di “eroina” e i 5 telefoni cellulari con cui gestiva circa 200 clienti abituali

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Dalla Brianza

Cinque cellulari, 200 clienti: preso il pusher dei boschi

Cinque cellulari, 200 clienti: preso il pusher dei boschi

Ornago. La droga ora si spaccia nei boschi e nei campi della Brianza. Visto che le continue retate nelle piazze e nei giardinetti dei carabinieri hanno lasciato il segno, inevitabilmente gli incalliti venditori di morte hanno dovuto trovare altri spazi. Alcuni giorni fa, nei pressi di Cascina Rossino, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato un tunisino 35enne, residente nella provincia di Brescia, muratore, pregiudicato. L'

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Concorezzo.  Misterioso rinvenimento ieri sera tra via Brodolini e via Vittorini, in zona industriale. Sono state rinvenute da un cittadino ben cinque carcasse di gabbiano. Le carcasse, tutte nella stessa via, In punti diversi a pochi metri l’una dall’altra, non presentavano segni di arma da fuoco. Sul posto due pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Vimercate e i responsabili del servizio veterinario dell’ATS Brianza.

 Le carcasse verranno portate in cella frigorifera e poi mandate all’istituto zooprofilattico per essere analizzate. Verranno fatti test per capire le cause della morte, se dovute a malattie come influenza aviaria o per altre cause. Non è da escludere che i gabbiani siano morti altrove e poi siano stati abbandonati nello stesso punto. Al vaglio le immagini degli impianti di videosorveglianza della zona.
 

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Cronaca

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Cinque gabbiani morti, mistero a Concorezzo

Concorezzo.  Misterioso rinvenimento ieri sera tra via Brodolini e via Vittorini, in zona industriale. Sono state rinvenute da un cittadino ben cinque carcasse di gabbiano. Le carcasse, tutte nella stessa via, In punti diversi a pochi metri l’una dall’altra, non presentavano segni di arma da fuoco. Sul posto due pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Vimercate e i responsabili del servizio veterinario dell’ATS Brianza.  L

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Concorezzo. Controlli a sorpresa dei carabinieri sabato sera in via Varisco. I militari, coordinati dal luogotenente Fulvio Carotenuto, hanno identificato una ventina di persone in via Varisco, nei pressi del Queen's bar. L'attività di monitoraggio del territorio, che periodicamente vede i carabinieri impegnati su tutto il fronte cittadino, ha fatto tappa in centro, anche a seguito della recente operazione che aveva portato all'arresto di uno spacciatore, ora messo dal Tribunale agli arresti domiciliari. I controlli non hanno rilevato nulla di particolare, ma sicuramente hanno attirato l'attenzione di decine di residenti, richiamati a balconi e finestre dai lampeggianti delle due gazzelle intervenute. I carabinieri stanno tenendo sotto controllo anche la zona di piazza Castello, dopo diverse segnalazioni per atti di vandalismo e schiamazzi. Una situazione, per ora, ritenuta però sotto controllo dalle Forze dell'ordine.

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Controlli nei locali, ispezione dei carabinieri in via Varisco

Concorezzo. Controlli a sorpresa dei carabinieri sabato sera in via Varisco. I militari, coordinati dal luogotenente Fulvio Carotenuto, hanno identificato una ventina di persone in via Varisco, nei pressi del Queen's bar. L'attività di monitoraggio del territorio, che periodicamente vede i carabinieri impegnati su tutto il fronte cittadino, ha fatto tappa in centro, anche a seguito della recente operazione che aveva portato all'arresto di uno

piazza_castello_musica.JPGConcorezzo. Si avvicina l'estate e, in centro storico, torna l'incubo delle notti in bianco. Se la scorsa estate era stata funestata da musica ad alto volume e partite notturne a calcetto in piazza Castello, quella che sta per arrivare non promette nulla di buono. Nella notte tra venerdì e sabato, intorno alle 3, un gruppo di ragazzi si è dato appuntamento sotto i portici del Comune. E fin qui, per carità, nulla di male. A buttare giù dal letto i residenti della zona (uno dei quali ha realizzato un video ora al vaglio delle Forze dell'ordine) è stata però la musica ad altissimo volume, condita con schiamazzi. Senza contare il lancio di bicchieri e lattine, tanto poi qualcuno pulisce... Oltre al video realizzato da un residente, sono allo studio anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza del Comune e di molte attività commerciali. Il reato contestato è il disturbo della quiete pubblica. Con la decisione numero 40329, depositata il 30 settembre 2014, i giudici della terza sezione penale della Corte di Cassazione si sono pronunciati in ordine alla natura giuridica della contravvenzione di cui all’art. 659 c.p. (Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone) secondo cui «chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309».

ECCO IL VIDEO (è stato momentaneamente filtrato per la presenza di minori)

 

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Cronaca

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Discoteca in piazza Castello: video-denuncia

Concorezzo. Si avvicina l'estate e, in centro storico, torna l'incubo delle notti in bianco. Se la scorsa estate era stata funestata da musica ad alto volume e partite notturne a calcetto in piazza Castello, quella che sta per arrivare non promette nulla di buono. Nella notte tra venerdì e sabato, intorno alle 3, un gruppo di ragazzi si è dato appuntamento sotto i portici del Comune. E fin qui, per carità, nulla di male. A buttare giù dal let

 

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Concorezzo. Avevano trasformato la piazza del Comune nella loro discoteca personale. Ora dovranno rispondere davanti al giudice dell'accusa di disturbo della quiete pubblica. Nel giro di pochissime ore dalla segnalazione fatta da un cittadino, i carabinieri della locale stazione al comando del luogotenente Fulvio Carotenuto, hanno proceduto con il riconoscimento, e quindi a convocare in caserma circa una decina di giovani. Ulteriori indagini sono in corso per identificare la compagnia al completo. Inutile dire che nessuno di loro ha voluto "fare la spia", per questo sono stati interessati anche i Comandi vicini e trasmesse le immagini con l'obiettivo di riconoscere i non residenti in Concorezzo. Questi ultimi invece, tutti italiani, alcuni maggiorenni e altri minorenni, sono stati per prima cosa convocati in stazione. I minori alla presenza dei genitori. Gli sono state contestate le accuse e poi sono stati segnalati alle rispettive procure (essendoci appunto adulti e minori, le denunce seguono percorsi diversi, ndr). 

 

IL FATTO

Il caso era esploso grazie alla segnalazione di un solerte cittadino che dopo l'ennesima serata trascorsa con gli occhi spalancati a causa dei giochi notturni dei giovani, ha deciso di filmarli. Nel video si vedono i ragazzi che trasformano la piazza del Comune in una discoteca: stereo al massimo, chi balla, chi chiacchiera, chi urla chi improvvisa giochi vari... Il tutto con il risultato di causare un caos insopportabile fino a notte fonda tenendo sveglio tutto il vicinato. I residenti erano esasperati, da qui la decisione di prendere in mano la situazione. I militari si sono quindi azionati immediatamente e riconoscendo diversi volti noti del paese, hanno subito proceduto con le convocazioni in caserma. Per i non concorezzesi, come si diceva, è stato chiesto l'aiuto dei Comandi limitrofi. La vicenda quindi non è ancora del tutto chiusa. 

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Cronaca

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Discoteca in piazza: identificati, denunciati e non è finita

  Concorezzo. Avevano trasformato la piazza del Comune nella loro discoteca personale. Ora dovranno rispondere davanti al giudice dell'accusa di disturbo della quiete pubblica. Nel giro di pochissime ore dalla segnalazione fatta da un cittadino, i carabinieri della locale stazione al comando del luogotenente Fulvio Carotenuto, hanno proceduto con il riconoscimento, e quindi a convocare in caserma circa una decina di giovani. Ulteriori indagin

vigili-del-fuoco-pompieri-1-1-1-420x252.jpgConcorezzo. E' stata una perdita d'acqua, che fuoriusciva dall'appartamento, a svelare una vera e propria tragedia in via De Amicis, 5. Questa mattina Vigili del fuoco e la Polizia locale coordinata dal comandante Roberto Adamo (i primi ad accorrere), carabinieri e 118 sono intervenuti al civico 5 dopo le segnalazioni di alcuni residenti che avevano registrata l'anomala perdita idrica.

Quando i pompieri, intorno alle 9,30 di questa mattina, hanno sfondato la porta per entrare nell'appartamento, hanno fatto la tragica scoperta: all'interno, in bagno, una donna di 66 anni, ormai senza vita. 

Secondo le prime ricostruzioni, la donna si sarebbe recata in bagno nella notte a causa di un malore. Ha fatto appena in tempo ad aprire un rubinetto e poi si è accasciata a terra. Quando l'acqua ha iniziato a fuoriuscire dal bagno, è scattato l'allarme. Poi la tragica scoperta. La donna viveva sola e non aveva famiglia.

 

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Cronaca

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Donna trovata senza vita in via De Amicis

Concorezzo. E' stata una perdita d'acqua, che fuoriusciva dall'appartamento, a svelare una vera e propria tragedia in via De Amicis, 5. Questa mattina Vigili del fuoco e la Polizia locale coordinata dal comandante Roberto Adamo (i primi ad accorrere), carabinieri e 118 sono intervenuti al civico 5 dopo le segnalazioni di alcuni residenti che avevano registrata l'anomala perdita idrica. Quando i pompieri, intorno alle 9,30 di questa mattina, hann

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Concorezzo. L'ha seguita prima in strada, poi in casa. Nel tentativo di derubarla non ha esitato a spintonarla. E' solo grazie a due giovani che dalla strada hanno sentito le urla della vittima 70enne che le cose non sono degenerate. Ora il figlio della donna, Stefano Diani, 43 anni, di professione guardia giurata, cerca questi valorosi giovani. "Vorrei incontrarli per ringraziarli e offrirgli da bere - ha spiegato - Hanno salvato mia mamma in un'epoca in cui molti, troppi, si sarebbero fatti gli affari loro. Gli devo molto. Lancio questo appello affinché mi contattino anche attraverso Facebook o la vostra redazione se preferiscono". 

I fatti risalgono alla notte fra mercoledì e giovedì. La donna, G.T., 70 anni, residente in via De Giorgi in una casa di corte, è uscita intorno all’1 "perché lei soffre di insonnia", ha precisato il figlio per spiegare come mai la madre fosse uscita così tardi. "Ha aperto casa per andare a svuotare la cassettina dei gatti - ha proseguito Stefano nel suo racconto -  poi è scesa per le scale per andare fuori, sempre lungo la via, da una colonia di gatti che lei cura. Le piacciono tanto i gatti". Ed è allora che la sfortunata pensionata si è trovata davanti una donna giovane, tra i 30 e i 40 anni, racconteranno più tardi i soccorritori, che le ha chiesto due euro per il treno. Quando la pensionata ha spiegato di non avere denaro con sé, la malfattrice  si è messa a gridare, così la 70enne ha accelerato il passo per tornare a casa. "Mamma non si è accorta che la seguiva  - ha proseguito il figlio - se l'è trovata sulla porta di casa che voleva entrare, alla fine l’ha spinta con forza, fortunatamente almeno non l’ha picchiata". Quindi è entrata in casa mentre la dolce 70enne urlava chiedendo aiuto. Nessuno dei vicini si è affacciato mentre la delinquente era ormai  in casa e si era messa ad aprire i cassetti, buttando in giro la roba alla ricerca di preziosi o contante. Alla fine la pensionata è riuscita a farla uscire di casa, ormai le grida delle due donne si confondevano nella notte, ma due ragazzi hanno colto che stava accadendo qualcosa e senza esitare si sono avvicinati e hanno allertato subito il "112". I militari del Nucleo radiomobile di Monza sono arrivati nel giro di pochi minuti e hanno raccolto dai giovani e dalla vittima che tremava come una foglia fino all'arrivo di del figlio Stefano, la descrizione della  furfante. Quindi due pattuglie hanno fatto il giro del'isolato e alla fine l’hanno beccato all’altezza del Burrone. Si tratta di una donna di 36 anni, volto noto a Concorezzo perché solitamente bazzica in via Dante, sempre alla ricerca di denaro. Nonostante le evidenti circostanze, il giudice ha deciso di non convalidare l'arresto e quindi la "signora" è già tornata a casa. "In questo momento, anche se sono infuriato con quella donna - ha spiegato Stefano Diani - Per prima cosa mi preme rintracciare chi ha fatto del bene. Da qui l'appello per incontrare i ragazzi. Voglio stringergli la mano col cuore davvero. Quindi fate girare la voce il più possibile e dite loro di farsi sentire. Intanto inizio a ringraziarli ancora, davvero, col cuore".

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Cronaca

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Dopo l'aggressione: "Cerco i ragazzi che hanno salvato mia mamma"

Concorezzo. L'ha seguita prima in strada, poi in casa. Nel tentativo di derubarla non ha esitato a spintonarla. E' solo grazie a due giovani che dalla strada hanno sentito le urla della vittima 70enne che le cose non sono degenerate. Ora il figlio della donna, Stefano Diani, 43 anni, di professione guardia giurata, cerca questi valorosi giovani. "Vorrei incontrarli per ringraziarli e offrirgli da bere - ha spiegato - Hanno salvato mia mamma in

vanoni3.jpgVimercate. Carabinieri in cattedra all'Istituto "Vanoni" di via Adda; I carabinieri della locale Compagnia,, raprresentati dal capitano Antonio Stanizzi, dal maresciallo Stefano Sterpetti, comandante della caserma e dal carabiniere Dayanna Felici hanno incontrato circa 220 studenti (10 classi in tutto) delle quarte, affrontando diversi argomenti tra cui l'uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti, il bullismo, le violenze di genere, i compiti preventivi e repressivi delle Forze dell'ordine, l'organizzazione e i reparti dell'Arma. I militari hanno nuovamente sottolineato l'importanza della vicinanza del carabiniere al cittadino; hanno sollecitato gli studenti a percepire positivamente le caserme dell'Arma e la figura del carabiniere, invitandoli a non esitare a considerarli sempre punto di riferimento diretto per qualsiasi richiesta di aiuto e supporto. Gli incontri sono stati molto apprezzati da studenti e dirigente scolastico, Elena Centemero, che ha spesso presenziato apprezzando l'approccio dei militari intervenuti e manifestando assoluta disponibilità per proseguire ed intensificare gli incontri tra studenti e carabinieri. 

In totale i carabinieri di Vimercate, durante l’anno scolastico in corso, hanno tenuto solo a Vimercate, numerosi incontri (35 classi per circa 700 studenti degli istituti superiori Floriani di via Adda e via Cremagnani, Einstein e Vanoni). Numerosi altri incontri sul tema della legalità sono stati realizzati dai comandanti delle Stazioni di Agrate Brianza (Maresciallo Andrea D'Antoni), Bellusco (Maresciallo Mauro Zappia) Bernareggio (Maresciallo Marco Barsanti), Trezzo sull'Adda (Luogotenente Marco Bennati) e Vaprio d'Adda (Maresciallo Bruno Sanna) presso le diverse scuole medie presenti sul territorio per un totale 33 classi e 730 alunni.

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Dalla Brianza

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Droghe e bullismo, carabinieri in cattedra al Vanoni

Vimercate. Carabinieri in cattedra all'Istituto "Vanoni" di via Adda; I carabinieri della locale Compagnia,, raprresentati dal capitano Antonio Stanizzi, dal maresciallo Stefano Sterpetti, comandante della caserma e dal carabiniere Dayanna Felici hanno incontrato circa 220 studenti (10 classi in tutto) delle quarte, affrontando diversi argomenti tra cui l'uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti, il bullismo, le violenze di genere, i compit

viadavinci.JPGConcorezzo. Il caldo dà alla testa. E quanto pare anche alle mani. E a suon di sberle e pugni si sono affrontati per strada oggi due quarantenni, uno residente ad Agrate, l'altro di Ornago. A fare da ring, intorno alle 12,45, la strada. Tutto è accaduto sotto gli occhi sconcertati e impauriti di alcuni passanti e residenti in via Leonardo Da Vinci. Lo scontro fisico è stato così violento che sul posto è stato necessario l'intervento dei carabinieri di Concorezzo e dei colleghi di Brugherio. Ritornata la calma i due uomini sono stati medicati dai professionisti del soccorso dell'Avps di Vimercate e poi trasportati entrambi in ospedale. I carabinieri, coordinati dal luogotenente Fulvio Carotenuto, in base alla prognosi decideranno se procedere d'ufficio con una denuncia o attendere le eventuali querele di parte. Sconosciuti i motivi scatenanti del duello. 

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Cronaca

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Duello tra parenti in via Da Vinci, due quarantenni ko in ospedale

Concorezzo. Il caldo dà alla testa. E quanto pare anche alle mani. E a suon di sberle e pugni si sono affrontati per strada oggi due quarantenni, uno residente ad Agrate, l'altro di Ornago. A fare da ring, intorno alle 12,45, la strada. Tutto è accaduto sotto gli occhi sconcertati e impauriti di alcuni passanti e residenti in via Leonardo Da Vinci. Lo scontro fisico è stato così violento che sul posto è stato necessario l'intervento dei cara