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Concorezzo. Una polenta doc brianzola, con un sapore assolutamente eccezionale: quello della solidarietà. Il sindaco Mauro Capitanio ha tenuto a battesimo ieri la prima semina di una pregiata qualità di mais con cui, a settembre, si inizierà la produzione della "Polenta di Concorezzo". Partner e attori dell'iniziativa sono i giovani agricoltori dell'Agricola Melzi che si appoggeranno ad un mulino bermamasco per la futura lavorazione del frumento. L'idea è quella di affidare a qualche associazione del territorio la vendita e distribuzione del prodotto, ricavando anche una piccola somma da devolvere in beneficenza per sostenere le famiglie in difficoltà di Concorezzo.

Il mais è stato seminato nei campi di via Oreno, al confine con Vimercate.

Nelle foto il sindaco Mauro Capitanio con Simone Melzi, uno dei giovani titolari dell'omonima azienda agricola.

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Cronaca

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Concorezzo avrà la sua polenta doc: e sarà solidale

Concorezzo. Una polenta doc brianzola, con un sapore assolutamente eccezionale: quello della solidarietà. Il sindaco Mauro Capitanio ha tenuto a battesimo ieri la prima semina di una pregiata qualità di mais con cui, a settembre, si inizierà la produzione della "Polenta di Concorezzo". Partner e attori dell'iniziativa sono i giovani agricoltori dell'Agricola Melzi che si appoggeranno ad un mulino bermamasco per la futura lavorazione del frumen

Concorezzo. Il Cimitero cittadino cambia i suoi orari invernali. I cancelli apriranno tutti i giorni alle 8 e verranno chiusi alle 19 tranne il martedì in cui apriranno alle 14 e chiuderanno alle 19. Il nuovo orario sarà in vigore per tutto il periodo invernale a partire dal 31 ottobre.

 “Grazie ai lavori di manutenzione straordinaria dei mesi scorsi, oltre a un vialetto completamente risistemato- ha spiegato il vicesindaco Micaela Zaninelli- ora abbiamo anche un nuovo impianto di illuminazione che garantisce la visibilità all’interno del Cimitero nei tardi pomeriggi invernali. Per questo motivo possiamo, finalmente, ampliare l’orario di apertura invernale spostando la chiusura dei cancelli alle 19 invece che alle 17.30 come è sempre stato. Si tratta di una decisione presa per andare incontro alle richieste pervenute in Comune da parte di persone che, con il vecchio orario di chiusura, avevano difficoltà ad andare a trovare i loro cari defunti nei pomeriggi feriali”.

 

 Per quanto riguarda invece l’orario estivo, rimane confermato dalle 7.30 alle 19 con chiusura il martedì mattina.

 

 Nel corso dei giorni della commemorazione dei defunti, dal 31 ottobre al 7 novembre, il Cimitero resterà aperto anche al martedì mattina.

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Il Comune amplia l’orario di apertura invernale del Cimitero

Concorezzo. Il Cimitero cittadino cambia i suoi orari invernali. I cancelli apriranno tutti i giorni alle 8 e verranno chiusi alle 19 tranne il martedì in cui apriranno alle 14 e chiuderanno alle 19. Il nuovo orario sarà in vigore per tutto il periodo invernale a partire dal 31 ottobre.  “Grazie ai lavori di manutenzione straordinaria dei mesi scorsi, oltre a un vialetto completamente risistemato- ha spiegato il vicesindaco Micaela Zani

WhatsApp Image 2021-03-29 at 19.01.36.jpegConcorezzo. Come copertura faceva il muratore in un cantiere a Concorezzo. Ma la Direzione distrettuale Antimafia lo stava cercando in tutta Italia per alcune vergognose intimidazioni mafiose compiute ai danni di alcuni baristi per estorcegli il pizzo.

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Vimercate hanno coadiuvato i colleghi della Compagnia di Sellia Marina rintracciando nel comune di Concorezzo un uomo 31 enne originario dell’Ucraina.  dopo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia. L'operazione ha coinvolto in totale di 13 soggetti appartenenti alla locale 'ndrangheta di Cutro e San Leonardo di Cutro, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di associazione di tipo mafioso, usura, estorsione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

L’uomo, un muratore che al momento stava lavorando presso un a Concorezzo, la notte del 13 novembre 2018 aveva collocato davanti alle saracinesche di due bar calabresi delle taniche di plastica da 5 litri contenente benzina con tanto di miccia. Il gesto doveva servire a costringere i titolari dei locali ad avvalersi per la fornitura di caffè di aziende riconducibili alla cosca Mannolo di San Leonardo di Cutro. Ora l'uomo dovrà rispondere del delitto di tentata e continuata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso. Il trentunenne ora si trova nel carcere di Monza

Gli elementi acquisiti nel corso dell’attività investigativa hanno consentito di documentare gli assetti e l’operatività sul litorale ionico-catanzarese delle articolazioni territoriali delle locali di ‘ndrangheta di Cutro (KR) e San Leonardo di Cutro (KR), facenti capo alle famiglie MANNOLO-SCERBO-ZOFFREO-FALCONE, interessate a imporre la propria presenza egemone sul territorio attraverso la commissione di una serie di delitti, avvalendosi della forza intimidatrice del vincolo associativo, finalizzati ad imporre il controllo sulle attività economiche.

Le investigazioni svolte, grazie anche alla collaborazione di alcune delle vittime, hanno consentito di ricostruire l’attività usuraria svolta dagli indagati a danno dei commercianti e dei piccoli imprenditori in condizioni di difficoltà economica, con l’imposizione di tassi usurari compresi tra il 120% e il 150% su base annua e l’impiego di condotte estorsive finalizzate a ottenere il pagamento dei ratei mensili da parte delle vittime.

L'indagine ha evidenziato la sistematica e strutturata imposizione del racket del “pizzo” nei confronti di imprenditori e commercianti del territorio da parte degli affiliati, soprattutto in occasione delle principali festività dell’anno.

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Cronaca

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'Ndrangheta, muratore ucraino arrestato a Concorezzo

Concorezzo. Come copertura faceva il muratore in un cantiere a Concorezzo. Ma la Direzione distrettuale Antimafia lo stava cercando in tutta Italia per alcune vergognose intimidazioni mafiose compiute ai danni di alcuni baristi per estorcegli il pizzo. Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Vimercate hanno coadiuvato i colleghi della Compagnia di Sellia Marina rintracciando nel comune di Concorezzo un uomo 31 enne originario dell’U

carabinierigenerica.JPGConcorezzo. Una disperata richiesta di aiuto. Gridata ad alta voce. E' quanto ha movimento la notte tra domenica e lunedì nelle centralissime palazzine ai civici 5 e 10 di via Varisco. Intorno alla 1,30 diverse chiamate al 112 hanno riferito dell'accorato "sos" pronunciato, pare, da una voce femminile. Pochi minuti dopo in via Varisco è arrivata una gazzella dei carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Monza. I militari hanno ascoltato le testimonianze di quanti hanno lanciato l'allarme e hanno cercato di risalire all'appartamento da cui sarebbe stata lanciata la richiesta di aiuto. Non è da escludere che qualcuno abbia gridato direttamente dalla strada. Le indagini, però, non hanno consentito di risolvere il mistero. In ogni caso i cittadini, in questi frangenti, sono invitati ad allertare il 112 senza muoversi direttamente. 

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"Aiuto!", carabinieri nella notte in via Varisco

Concorezzo. Una disperata richiesta di aiuto. Gridata ad alta voce. E' quanto ha movimento la notte tra domenica e lunedì nelle centralissime palazzine ai civici 5 e 10 di via Varisco. Intorno alla 1,30 diverse chiamate al 112 hanno riferito dell'accorato "sos" pronunciato, pare, da una voce femminile. Pochi minuti dopo in via Varisco è arrivata una gazzella dei carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Monza. I militari hanno

piadineria.jpgConcorezzo. Un parcheggio trasformato in una discarica. E' questo il senso della lettera inviata alla nostra redazione da un cittadino che mette l'accento sullo stato di degrado del parcheggio della Piadineria, attività di ristorazione costretta come tutte al solo asporto a causa delle norme anti-Covid. A quanto pare molti dei clienti comprano, consumano e gettano... a terra.

"Buongiorno, scrivo per segnalare il degrado del parcheggio antistante la Piadineria di Via Don Minzoni a Concorezzo - inizia lo sfogo M.D. - Mi trovo a passare davanti a quest’area tutti i giorni e, purtroppo, devo constatare che questo parcheggio è sempre pieno di rifiuti gettati ovunque, a volte anche sulla pista ciclabile antistante. Premettendo di essere contento che, malgrado le restrizioni all’apertura legate all’epidemia, la Piadineria resti aperta per l’asporto durante l’ora di pranzo, devo purtroppo constatare che, salvo errori da parte mia, sull’intero piazzale non ci sono cestini per i rifiuti che, a mio parere, dovrebbero essere installati da coloro che gestiscono le attività che, diversamente, dovrebbero provvedere alla pulizia dell’area. Questo, chiaramente, non giustifica gli avventori a gettare i rifiuti ovunque ma, se almeno ci fossero i cestini verrebbe evitato ogni alibi. Non so se siano i Vigili Urbani a dover effettuare i controlli o a fare rispettare un minimo di decoro ma spero che qualcuno intervenga per porre fine a questa cattiva abitudine".

Analoga situazione viene denunciata spesso nel parcheggio del McDonald's lungo la Provinciale Monza-Trezzo.

 

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Lettere

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"Andrà tutto bene"... ma gli incivili lordano il paese

Concorezzo. Un parcheggio trasformato in una discarica. E' questo il senso della lettera inviata alla nostra redazione da un cittadino che mette l'accento sullo stato di degrado del parcheggio della Piadineria, attività di ristorazione costretta come tutte al solo asporto a causa delle norme anti-Covid. A quanto pare molti dei clienti comprano, consumano e gettano... a terra. "Buongiorno, scrivo per segnalare il degrado del parcheggio anti

Concorezzo. "Gentile redazione, vi scrivo questa lettera chiedendo di rimanere anonimo. Non cerco visibilità, ma dopo aver letto il vostri articolo (Festini, bagordi e vandalismi sul monumento ai caduti) mi sento di dover rivolgere un appello a quei ragazzi che hanno scelto il monumento ai nostri Caduti per passare il tempo. Quando ancora il monumento era davanti al vecchio Municipio, mio nonno si fermava spesso a dire una preghiera, a volte con gli occhi un po' lucidi. Mi piaceva ascoltare le sue storie, quando raccontava i legami di parentela o di semplice conoscenza con alcuni di quei ragazzi. Io ero ancora piccolo, avevo poco più di 10 anni, e quindi vedevo quei morti, alcuni di 18-19 anni, come "grandi". Col passare del tempo ho capito quanto fossero giovani, quanto fossero ragazzi: non avevano il cellulare, non avevano le casse per sparare la musica ad alto volume anche di notte, non avevano il tempo di radunarsi in piazza urlando senza rispetto. Avevano il compito di difendere l'Italia e la nostra libertà, così nella Prima come nella Seconda guerra mondiale. Che ci credessero o fossero obbligati, poco importa. A loro il destino e la storia hanno dato quel compito e, al posto di una lunga vita terrena, hanno "solo" il nome su quel monumento. Forse sono ingenuo, ma forse dovrebbe bastare questo, cari ragazzi, per capire che quel marmo non è una panchina ma un monumento, davanti a cui pregare, percorrendo i nomi di quei martiri e magari dedicandogli una preghiera. Se siete liberi di gridare di notte, lo dovete anche a loro".

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo questa lettera. Aggiungiamo per dovere di cronaca che lunedì il Comune ha incaricato alcuni tecnici per riparare l'illuminazione che era stata danneggiata.

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Cronaca

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"Cari ragazzi, vi spiego il rispetto per questo luogo"

Concorezzo. "Gentile redazione, vi scrivo questa lettera chiedendo di rimanere anonimo. Non cerco visibilità, ma dopo aver letto il vostri articolo (Festini, bagordi e vandalismi sul monumento ai caduti) mi sento di dover rivolgere un appello a quei ragazzi che hanno scelto il monumento ai nostri Caduti per passare il tempo. Quando ancora il monumento era davanti al vecchio Municipio, mio nonno si fermava spesso a dire una preghiera, a volte con

truffa_nonna.jpgConcorezzo. "Buonasera, ci manda il Comune, dobbiamo farle firmare dei documenti". Così due malviventi, ben vestiti, alcuni giorni fa hanno cercato di raggirare una ottantenne residente in via don Girotti. La donna, però, ha fiutato la truffa e ha chiesto ai due interlocutori di lasciare la documentazione nella cassetta della posta. Questi, però, continuavano ad insistere per entrare in casa e mettere in scena il loro raggiro, magari distraendo la vittima mentre uno dei due avrebbe frugato in casa. Vista l'insistenza, allora, la donna ha allertato il 112. Per fortuna il piano è fallito. Da sempre i carabinieri sono impegnati in operazioni di prevenzione anti-truffa. In passato il comandante di Concorezzo, Fulvio Carotenuto, e il maggiore di Monza, Enrico Vecchio, avevano tenuto una lezione ad hoc presso il centro anziani, diffondendo anche materiali informativi. La raccomandazione è sempre quella: mai aprire agli estranei e, in questi casi, allertare i vicini di casa o i parenti. Dal Comune fanno sapere che nessun addetto è stato incaricato di presentarsi "porta a porta" e che, nel caso, tali azioni sarebbero precedute da una approfondita e chiara informazione.

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Cronaca

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"Ci manda il Comune", ma la nonnina sventa la truffa

Concorezzo. "Buonasera, ci manda il Comune, dobbiamo farle firmare dei documenti". Così due malviventi, ben vestiti, alcuni giorni fa hanno cercato di raggirare una ottantenne residente in via don Girotti. La donna, però, ha fiutato la truffa e ha chiesto ai due interlocutori di lasciare la documentazione nella cassetta della posta. Questi, però, continuavano ad insistere per entrare in casa e mettere in scena il loro raggiro

WhatsApp Image 2020-05-20 at 21.23.48.jpegConcorezzo. Non è più in pericolo di vita la bimba di due anni caduta, mercoledì sera, dal balcone della sua abitazione in via Leonardo da Vinci. La piccola era stata trasportata d'urgenza, incosciente e in codice rosso, all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, una delle eccellenze nazionali nella cura dei bambini. Lì ieri ha riaperto gli occhi, ha salutato la mamma e i famigliari, ha chiesto di poter vedere i cartoni animati e di fare colazione. Un momento emozionante, per cui tutta la comunità concorezzese si era unita in preghiera.

Sui social media è arrivato il ringraziamento della famiglia per l'affetto dimostrato dalla città e in serata anche l'espressione di felicità del sindaco, Mauro Capitanio. "La nostra piccola concorezzese è fuori pericolo - ha scritto il primo cittadino - Abbiamo sentito la mamma: la bimba è fuori pericolo, ha riconosciuto la mamma, ha chiesto del papà e del fratello, in poche parole è cosciente. La piccola ha chiesto del latte e i cartoni animati". Grazie a tutti per il sostegno, l'affetto, le preghiere".

Ecco cosa era successo: Cade dal balcone: bimba lotta tra la vita e la morte

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Cronaca

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"Ciao mamma, voglio vedere i cartoni", e si sveglia

Concorezzo. Non è più in pericolo di vita la bimba di due anni caduta, mercoledì sera, dal balcone della sua abitazione in via Leonardo da Vinci. La piccola era stata trasportata d'urgenza, incosciente e in codice rosso, all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, una delle eccellenze nazionali nella cura dei bambini. Lì ieri ha riaperto gli occhi, ha salutato la mamma e i famigliari, ha chiesto di poter vedere i cartoni animati e di fare co

leggere.jpgConcorezzo. Un bellissimo riconoscimento, una certificazione dell'importanza delle politiche culturali concorezzesi. Il Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero dei Beni Culturali e delle attività culturali e del Turismo, d'intesa con l'ANCI, ha voluto promuovere e valorizzare, con la qualifica di "Città che legge" l'Amministrazione comunale che svolge e che si impegna a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio. Il Comune ha inviato la candidatura in risposta all’Avviso Pubblico emanato a fine 2016 dal Centro per il libro e la lettura e fra i 500 e più comuni partecipanti, Concorezzo è stato inserito nei 391 comuni che hanno il titolo “Città che legge”.  Attraverso la qualifica di "Città che legge", il Centro per il libro e la lettura intende riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale delle comunità urbane attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

Concorezzo ha partecipato al bando e ha ottenuto il riconoscimento essendo in possesso di tutti i requisiti richiesti e grazie alle numerose iniziative di promozione della lettura proposte dalla Biblioteca in collaborazione con la scuola dell’infanzia, con la scuola primaria e secondaria di primo grado, inoltre consistenti sono le iniziative sul territorio in collaborazione con la libreria La Ghiringhella e con l’Archivio storico. Per diffondere l’importanza del libro, del racconto e della lettura fin dal primo anno di vita la biblioteca propone incontri con le neomamme collaborando con il Consultorio famigliare, con gli ambulatori pediatrici e con gli asili nido. Concorezzo ha anche aderito all’iniziativa “Maggio dei libri”, una campagna nazionale di promozione della lettura organizzata dal Centro del libro e la lettura. “ Questo riconoscimento – dichiara l’Assessore alla Cultura e all’Istruzione Antonia Rina Ardemani- ci fa piacere perché premia l’impegno della nostra Amministrazione per la qualità dell’attività proposta sul territorio e quello di tante associazioni cittadine che operano nel campo culturale per la crescita sociale e culturale dei nostri cittadini. Ora avremo la possibilità di partecipare ai Bandi specifici e riservati ai Comuni inseriti nell’Albo e ampliare così l’offerta di promozione alla lettura. Il nostro impegno è di proseguire convinti che la lettura sia fondamentale per la crescita di tutta la comunità”.

Un riconoscimento che è anche un invito a frequentare la meravigliosa biblioteca cittadina, uno dei poli culturali più interessanti e attivi della Brianza.

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Cultura

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"Città che legge": premiati il Comune e i suoi cittadini

Concorezzo. Un bellissimo riconoscimento, una certificazione dell'importanza delle politiche culturali concorezzesi. Il Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero dei Beni Culturali e delle attività culturali e del Turismo, d'intesa con l'ANCI, ha voluto promuovere e valorizzare, con la qualifica di "Città che legge" l'Amministrazione comunale che svolge e che si impegna a svolgere con continuit&agra

cuncuress_style.jpgConcorezzo. Qualcuno l'ha già ribattezzato il "Conco-style". Felpe e braccialetti con la scritta "Cuncuress" stanno andando letteralmente a ruba e ora vengono cercati anche per diventare originali e simpaitici regali di Natale. Le felpe sono in diversi modelli e colori, mentre il braccialetto porta i colori del paese,il bianco e il rosso. Entrambi sono in vendita in via Manzoni 4, presso la sede della Lega Nord, il mercoledì sera dopo le 21 o il sabato mattina dalle 10 alle 13. Info e prenotazioni: 339.7046806

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"Cuncuress", felpe e braccialetti per regali originali

Concorezzo. Qualcuno l'ha già ribattezzato il "Conco-style". Felpe e braccialetti con la scritta "Cuncuress" stanno andando letteralmente a ruba e ora vengono cercati anche per diventare originali e simpaitici regali di Natale. Le felpe sono in diversi modelli e colori, mentre il braccialetto porta i colori del paese,il bianco e il rosso. Entrambi sono in vendita in via Manzoni 4, presso la sede della Lega Nord, il mercoledì sera do

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Concorezzo. "Brambilla frutta  verdura": un negozio storico che ha saputo precorrere i tempi e continua a servire i propri clienti in ogni circostanza. Quella dei Brambilla in via De Capitani 9 è infatti un'attività che ha superato ormai diversi decenni di vita giungendo alla terza generazione, infatti la  gestione dell'attività è svolta da Fabio, figlio di Angelo e nipote del fondatore "Bernard". Ma non solo si mantiene viva nel tempo, è in grado di precorrerlo. Da diverso tempo, prima che l'emergenza Covid travolgesse tutti, i Brambilla si sono organizzati per le consegne a domicilio, ora hanno anche aperto un comodo sito dal quale è possibile effettuare gli ordini. Cliccando quindi sul link www.brambilafrutta.it si apre lo shop online dove è possibile fare comodamente le proprie scelte da casa o dall'ufficio, per poi ricevere quanto desiderato direttamente a casa. Un servizio, quello delle consegne, che si è reso vitale durante il lockdown, ma che oggi permane e cresce accontentando così non solo la clientela che ama fare i propri acquisti da remoto, ma anche chi materialmente non riesce a recarsi in negozio per tante ragioni o per chi non può o non vuole portare pesi. A  tutto questo ci pensa la famiglia Brambilla, insignita dalla città del riconoscimento di Attività storica nel 2013, mentre nel 2000 Angelo Brambilla ha ricevuto il Diploma al merito per la carriera e un anno più tardi il Premio Brianza Economica. 

Il nome dell'attività è Brambilla Frutta e Verdura, ma per tantissimi resta ancora la bottega "da Bernard". Fu infatti il nonno Bernardo a fondare l'ortofrutta di Concorezzo nel 1951, avviandola insieme alla moglie Lucia  che aveva sognato per tutta una vita, credendoci tanto da investirci tutti i propri risparmi. Ad affiancare Bernardo e Lucia sin da subito, arrivano i figli Carla e Angelo, la cui moglie Alba diventa a sua volta aiutante in bottega, rendendo il il negozio un punto di riferimento per intere generazioni di cittadini prima di quello che era un paesino, oggi della città di Concorezzo. I valori della conduzione familiare e la valorizzazione del territorio erano e continuano ad essere le colonne portanti dell'attività che da ben 70 anni offre frutta e verdura di stagione di ottima qualità. Nella piccola ma fornitissima bottega si possono infatti  trovare espressamente prodotti di fornitori selezionati e produttori locali con origine tracciata e certificata. "Da Bernard", oltre a frutta  verdura si possono acquistare tanti altri prodotti: miele e marmellate, legumi, succhi di frutta, frutta secca, conserve, olio e prodotti sottolio e sottaceto, formaggi, caffè, cereali, uova, pasta, spezie, zucchero, eccetera: scoprili sul sito. "Come avrete capito dalla storia della nostra bottega - riafferma la famiglia con meritato orgoglio - per noi le nostre radici sono davvero importanti: per tenere vive le origini del negozio abbiamo deciso di non cambiarne la struttura, che è quindi rimasta invariata dagli anni ‘50, mantenendo anche due vecchie bilance e il banco di vendita originario". Rendere omaggio alle proprie radici, però, non ha certo limitato la lungimiranza dei Brambilla che offre appunto anche il servizio di spesa online che permette di acquistare tutti i prodotti  direttamente dal tuo smartphone e decidere se passare in negozio a prenderli già pronti e impacchettati, oppure se riceverli comodamente all'indirizzo che si preferisce. Il servizio per ora è accessibile solo all'interno dei confini del Comune di Concorezzo e senza costi aggiuntivi. Forti della loro lunga tradizione, i Brambilla continuano quindi sull'ottima strada di cogliere le esigenze dei propri clienti. Ed il sito con le consegne a domicilio è proprio la manifestazione più chiara, mai potrebbe esserlo di più di questi tempi, della voglia di fare e di esserci per loro.

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Cultura

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"Da Bernard" tradizione e futuro: apre l'e-commerce

Concorezzo. "Brambilla frutta  verdura": un negozio storico che ha saputo precorrere i tempi e continua a servire i propri clienti in ogni circostanza. Quella dei Brambilla in via De Capitani 9 è infatti un'attività che ha superato ormai diversi decenni di vita giungendo alla terza generazione, infatti la  gestione dell'attività è svolta da Fabio, figlio di Angelo e nipote del fondatore "Bernard". Ma non solo si mantiene viva

sigarette.jpgConcorezzo. Rapinato dal malvivente che gli aveva chiesto una sigaretta. Brutta avventura per un 27enne concorezzese, vittima di un episodio di microcriminalità a Muggiò. Il fatto è accaduto il 14 gennaio e alcuni giorni fa i carabinieri hanno chiuso le indagini arrestando l'autore. Si tratta di L.M.S., classe 1993, residente a Monza. La vicenda è singolare. Il malvivente avrebbe prima chiesto al concorezzese una sigaretta, poi lo avrebbe convinto ad accompagnarlo in auto al distributore automatico più vicino. Lì ha chiesto i soldi per l'acquisto e, di fronte al rifiuto, avrebbe detto di essere armato: sotto la minaccia di una pistola (non è chiaro se l'abbia mostrata ed effettivamente posseduta), il malvivente ha costretto il concorezzese e l'amico che era in auto con lui a segurlo fino ad un bancomat. Lì si è consumata la rapina: un prelievo forzato di 100 euro. Dopo la denuncia, i carabinieri hanno utilizzato testimonianze e filmati delle telecamere della banca per risalire alll'autore che, in casa, aveva ancora i vestiti indossati il giorno della rapina. Quindi l'arresto.

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Cronaca

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"Dammi una sigaretta", e lo rapina

Concorezzo. Rapinato dal malvivente che gli aveva chiesto una sigaretta. Brutta avventura per un 27enne concorezzese, vittima di un episodio di microcriminalità a Muggiò. Il fatto è accaduto il 14 gennaio e alcuni giorni fa i carabinieri hanno chiuso le indagini arrestando l'autore. Si tratta di L.M.S., classe 1993, residente a Monza. La vicenda è singolare. Il malvivente avrebbe prima chiesto al concorezzese una

via_minzoni_velocità.jpgConcorezzo. Stop alle folli corse in via don Minzoni. E' quanto auspica un residente della zona al confine con Vimercate e Agrate. In una lettera inviata alla nostra redazione chiede l'installazione di rilevatori di velocità e relativi provvedimenti.

"In questo lungo tratto di strada (Via Don G. Minzoni, collegata con Via Adda, Via Adige che arriva fino a Via Kennedy)  - scrive il lettore allegando la foto che pubblichiamo - 7 veicoli su 10 (Automobili e Moto) Sfrecciano fino a 140 Km/h ove costeggia persino una pista pedonabile/ciclabile, frequentata da famiglie, bambini e anziani e tantissimi giovani e in questo tratto di strada ci sono diverse strisce pedonali che attraversano questa strada diventata pericolosa. Oltre alla velocità questi mezzi che non rispettano il codice della strada, emettono un forte rumore causato dall'alta velocità che fa persino spaventare. Da cittadino, avendo molteplici paure a praticare questa strada, sia a piedi che con un mezzo, chiedo a chi di dovere (sindaco e comune di Concorezzo) l'installazione delle telecamere (rileva velocità) più segnalazione per il conducente, vari controlli e se necessario punire queste persone poco responsabili con sanzioni. E se necessario costruire Dossi Stradali".

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Lettere

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"Fermiamo le corse a 140 km/h in via Minzoni"

Concorezzo. Stop alle folli corse in via don Minzoni. E' quanto auspica un residente della zona al confine con Vimercate e Agrate. In una lettera inviata alla nostra redazione chiede l'installazione di rilevatori di velocità e relativi provvedimenti. "In questo lungo tratto di strada (Via Don G. Minzoni, collegata con Via Adda, Via Adige che arriva fino a Via Kennedy)  - scrive il lettore allegando la foto che pubblichiamo - 7 veicoli su 1

angelo_citterico.jpgConcorezzo. Angelo e il padre la loro battaglia contro il Covid l'hanno vinta. Una guerra dura, dolorosa, a tratti infinita, una sfida che, all'inizio, era parsa strenua e forse impossibile. Erano i giorni del lockdown totale, degli ospedali stracolmi, delle campane che suonavano a morto ogni ora. Tutto è iniziato il 14 marzo quando Angelo Citterico, 42 anni, volontario tra l'altro per la Croce Rossa e sostenitore sfegatato del Monza, ha accusato i primi sintomi da Covid ed è stato messo in quarantena. Il padre M., che chiede di non comparire con il nome, una settimana dopo, il 21 marzo, è stato male ed è svenuto in casa. Dopo l'intervento del 118 è stato trasportato al San Gerardo di Monza.

Sono stati giorni di paura ed ansia, ma quello che non è mai venuto meno è stato il supporto della comunità di Concorezzo. Dopo un mese la lieta notizia: il 14 aprile il padre di Angelo è stato dimesso dall'ospedale. Ma il "calvario" non è finito. Il 29 maggio, dopo il test sierologico, anche Angelo risulta positivo. Tra il 29 maggio e 25 giugno si sottopone a ben 4 tamponi, risultando due volte negativo e due positivo. Il 26 giugno l'ultimo tampone negativo e finalmente il 28 giugno la sentenza definitiva: guarito.

Dalle sue parole e dai suoi ricordi prende forma l'immagine di una Concorezzo solidale e unita, compatta nel gestire l'emergenza, pronta a tendere una mano e a regalare un sorriso. Una comunità dove l'Amministrazione comunale, le imprese, i volontari si uniscono per aiutare chi, diversamente, non ce l'avrebbe mai fatta. Una comunità capace di portare la spesa a casa, di assistere clinicamente con medici e Usca, di fornire tutto il supporto burocratico tramite sindaco, amministratori e funzionari.

"E' stata un'esperienza terribile e dolorosa - spiega Angelo - Se non avessi avuto il supporto di tutta la comunità di Concorezzo, dalle istituzioni ai volontari, non ce l'avremmo mai fatta. Io e mio padre vogliamo ringraziare sentitamente  ringraziare il sindaco Mauro Capitanio e l'amministrazione comunale che hanno messo in moto tutta la macchina organizzativa di aiuti, dalla spesa alle medicine ai servizi sociali. Ci sono stati sempre vicini e sono stati sempre reperibili al telefono, guidandoci passo per passo. Ricordo con affetto il sostegno degli Alpini, della Protezione civile, ma anche il sostegno dei colleghi di lavoro e anche degli ultras del Monza, che si sono messi a disposizione per tutte le consegne del caso. Grazie a tutti!".

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Cronaca

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"Grazie a Concorezzo io e mio padre abbiamo vinto il Covid"

Concorezzo. Angelo e il padre la loro battaglia contro il Covid l'hanno vinta. Una guerra dura, dolorosa, a tratti infinita, una sfida che, all'inizio, era parsa strenua e forse impossibile. Erano i giorni del lockdown totale, degli ospedali stracolmi, delle campane che suonavano a morto ogni ora. Tutto è iniziato il 14 marzo quando Angelo Citterico, 42 anni, volontario tra l'altro per la Croce Rossa e sostenitore sfegatato del Monza, ha accusat

paura.jpgConcorezzo. Quel figlio tanto amato era diventato un incubo. Droga e gioco d'azzardo le patologie più preoccupanti. Ma anche la paura che, l'acclarata schizofrenia paranoica, potesse degenerare nella classica tragedia annunciata. E così un padre, residente a Concorezzo con la moglie e due figli, ha lanciato un appello disperato per far ricoverare il figlio in una comunità protetta. Il sindaco Mauro Capitanio ha accolto il grido di allarme insieme alle strutture sociosanitarie dedicate e, poche ore fa, è arrivata l'attesa notizia. Il giovane, 18 anni, sarà preso in cura dal sistema sanitario regionale.

“Di giorno - ha raccontato il padre in due video diffusi sui social media - è un continuo chiedere soldi, per comprare gli spinelli e per giocare d’azzardo. È da anni che chiediamo di poter ricoverare Francesco in una struttura protetta, ma i tempi sono biblici e la situazione di mio figlio sta peggiorando sempre più. Adesso abbiamo paura”. Nel lungo video, diventato subito virale, il papà del giovane racconta a cuore aperto le difficoltà che ogni giorno affronta. Una patologia devastante che sta mettendo in ginocchio anche la famiglia che non riesce più ad andare avanti e teme per la propria incolumità e per quella di Francesco".

"La famiglia è a Concorezzo da settembre 2020, hanno avuto contatti con i servizi sociali del Comune per le informazioni relative alla presa in carico e all’attivazione dei servizi che sono di competenza di ATS e ASST", ha spiegato il primo cittadino concorezzese, annunciando la soluzione del problema.

Il dramma della famiglia era iniziato tanti anni fa quando, da piccolo, al bambino era stata diagnosticata la schizofrenia paranoica. Negli anni la situazione era peggiorata rendendo necessari,a  più riprese, i ricoveri in ospedale, ma mai in una struttura dedicata, se non per periodi di poche settimane.

Nei momenti peggiori il giovane era arrivato a spaccare porte e ad annunciare azioni violente verso i famigliari. Situazione peggiorata ulteriormente dall'uso di droghe leggere e dal vizio del gioco d'azzardo. 

La situazione per l’Asst Brianza è complessa. Il giovane residente a Concorezzo è solo uno dei 1.600 pazienti in carico al Centro psico sociale di Vimercate. Struttura che lo ha sempre seguito.  La lista di attesa è infinita. Ma ora si apriranno le porte per una struttura nel Milanese.

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Cronaca

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"Ho paura di mio figlio, vi prego: ricoveratelo"

Concorezzo. Quel figlio tanto amato era diventato un incubo. Droga e gioco d'azzardo le patologie più preoccupanti. Ma anche la paura che, l'acclarata schizofrenia paranoica, potesse degenerare nella classica tragedia annunciata. E così un padre, residente a Concorezzo con la moglie e due figli, ha lanciato un appello disperato per far ricoverare il figlio in una comunità protetta. Il sindaco Mauro Capitanio ha accolto il grido di allarme insi

fiorenzo_mandelli_23.jpegNell'arco del ponte, direbbe il poeta spagnolo Lorca, la freccia del fiume.  Il ponte è quello reticolare tra Paderno e Calusco, il fiume è l'amata Adda di Leonardo. Su queste rive il mio impegno quasi quotidiano inizia già nel 2006. Grande lavoro nell’anno 2012/2013 nella pulizia del tratto in disuso del Naviglio di Paderno. Un impegno proseguito nella costituzione della Cooperativa Solleva, di cui sono socio fondatore insieme all'amico Luigi Gasparini, come me Cavaliere della Repubblica e come me ispirato dall'ideale di servizio alla Comunità. Nella giurisdizione comunale di Paderno ma spirituale di Cornate, ho curato per oltre un decennio il decoro del Santuario della Madonna della Rocchetta per custodire e condividere la millenaria bellezza del nostro panorama storico, naturalistico, religioso. A questo impegno mi hanno incoraggiato i visitatori del sito, famiglie e scolaresche, ma anche la politica locale e soprattutto i sindaci di Paderno. Nel 2013 Valter Motta presenta il recupero archeologico della cisterna presso il Santuario, citandomi (ricordo ancora oggi la lode) nel discorso d'inaugurazione. Nel 2017 da una mia idea per ricordare in questo territorio il 500° anniversario della morte di Leonardo, Renzo Rotta promuove e segue nel 2019 la posa della statua di Leonardo da Vinci sul sagrato. Il colloquio continua con l'attuale sindaco Gianpaolo Torchio che, insieme ad altri primi cittadini (come Federico Airoldi, Massimiliano Rivabeni, Mauro Capitanio e l’ex onorevole Massimiliano Capitanio, attualmente Commissario Agcom ), mi ha sostenuto in un passaggio difficile. Ho dovuto infatti tralasciare la custodia del Santuario, dando io le dimissioni su mia carta intestata spiegando il vero motivo come ben sapete per traversie di alcune persone con animi particolari, ma il mio impegno lungo l'Adda non si è interrotto, assumendo da allora l'apertura dell'oratorio di Santa Maria Addolorata presso la diga vecchia di Paderno. Accolgo alla Stazione ferroviaria le scolaresche e i gruppi in visita, così da attraversare il Comune, fermarci e introdurne la storia. Gianpaolo Villa vicesindaco può confermare. Sulla via verso il fiume, sfioriamo anche il cimitero, dove riposano l'allenatore Enzo Bearzot e il carissimo amico giornalista Sergio Perego:   senza varcare la soglia del campo santo, li cito in segno di stima, e il più delle volte chi accompagno vuole entrare per una sosta in silenzio su quelle tombe. Appena qualche passo più in là, ecco l'arco del ponte, ecco la freccia del fiume.

Cav. Fiorenzo Mandelli - Paderno d’Adda -24 Luglio 2023

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Cultura

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"Io, cavaliere e custode del fiume Adda"

Nell'arco del ponte, direbbe il poeta spagnolo Lorca, la freccia del fiume.  Il ponte è quello reticolare tra Paderno e Calusco, il fiume è l'amata Adda di Leonardo. Su queste rive il mio impegno quasi quotidiano inizia già nel 2006. Grande lavoro nell’anno 2012/2013 nella pulizia del tratto in disuso del Naviglio di Paderno. Un impegno proseguito nella costituzione della Cooperativa Solleva, di cui sono socio fondatore insieme all'amic

 DSC2767Concorezzo. Lo scorso venerdì, presso i locali della Libreria "La Ghiringhella" il sindaco Riccardo Borgonovo e il presidente della libreria Roberto Parolini hanno accompagnato il vulcanico Peppino Farina nella presentazione alla stampa del volume "La memoria della parte", il libro che racconta la storia della Compagnia Drammatica Concorezzese, dalla fondazione ai giorni d'oggi. Un volume imperdibile, fatto di cronache affascinanti e di immagini che parlano da sole. Un libro che ancora una volta racconta la capacità della comunità concorezzese di esprimere esperienze di assoluto valore, conservandole nel tempo grazie alla capacità di tramandare la passione coinvolgendo le nuove generazioni. La presentazione al pubblico si terrà VENERDI' 14 NOVEMBRE alle ore 21 presso la Sala di Rappresentanza del Municipio con i racconti dei protagonisti e la proiezione delle immagini più suggestive. Tutta la cittadinanza è invitata.

Foto Sandro Piasenti - Circolo Fotografico Concorezzese

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Qui sotto altre foto di Angelo Buscaini

 

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Cultura

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"La memoria della parte", la storia della Compagnia Drammatica Concorezzese in un libro

Concorezzo. Lo scorso venerdì, presso i locali della Libreria "La Ghiringhella" il sindaco Riccardo Borgonovo e il presidente della libreria Roberto Parolini hanno accompagnato il vulcanico Peppino Farina nella presentazione alla stampa del volume "La memoria della parte", il libro che racconta la storia della Compagnia Drammatica Concorezzese, dalla fondazione ai giorni d'oggi. Un volume imperdibile, fatto di cronache affascinanti e di immagini

conversation-799448_1280.webpConcorezzo. "Lasciami stare!", ha urlato una donna. E un vicino di casa, memore forse dei drammatici episodi di questi giorni, non ha esitato a chiamare i carabinieri. E in effetti, davanti all'ingresso pedonale di una abitazione di via D'Azeglio, qualcosa non stava andando per il verso giusto. Il fatto è accaduto mercoledì sera intorno alle 21,30. 

Secondo una prima ricostruzione sembra che una donna, residente in paese, abbia avuto una accesa discussione con un conoscente, che era stato anche fatto entrare in casa. Poi la situazione è cambiata e la donna lo ha invitato ad andarsene. Le urla sono state talmente forti da insospettire i vicini che, giustamente, hanno avvisato i carabinieri. Sul posto è arrivata una gazzella del Nucleo operativo radiomobile di Vimercate. Quando i militari sono arrivati davanti al civico di via D'Azeglio, l'uomo era ancora in strada e stava suonando al citofono della donna. Al momento non sono stati riscontrati reati. Le due persone sono state invitate identificate e l'uomo è stato invitato a raggiungere la propria abitazione.

LA LEGGE TUTELA LE DONNE

Il provvedimento che più ha inciso nel contrasto alla violenza di genere è la legge n. 69 del 2019 (c.d. codice rosso), che ha rafforzato le tutele processuali delle vittime di reati violenti, con particolare riferimento ai reati di violenza sessuale e domestica, ha introdotto alcuni nuovi reati nel codice penale (tra cui il delitto di deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, quello di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti e quello di costrizione o induzione al matrimonio) ed aumentato le pene previste per i reati che più frequentemente sono commessi contro vittime di genere femminile (maltrattamenti, atti persecutori, violenza sessuale).

Anche la legge di riforma del processo penale (legge n. 134 del 2021) ha previsto un'estensione delle tutele per le vittime di violenza domestica e di genere, mentre la legge n. 53 del 2022 ha potenziato la raccolta di dati statistici sulla violenza di genere attraverso un maggiore coordinamento di tutti i soggetti coinvolti.

 

Nella legislatura corrente, sono state approvate la legge n. 12 del 2023, che prevede l'istituzione di una Commissione bicamerale d'inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere (la Commissione si è costituita nella seduta del 26 luglio 2023) e la legge n. 122 del 2023, che interviene su uno degli aspetti caratterizzanti la procedura da seguire nei procedimenti per delitti di violenza domestica e di genere, ovvero l'obbligo per il pubblico ministero di assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato entro tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato; la citata legge n. 122 prevede che, qualora il p.m. non abbia rispettato il suddetto termine, il procuratore della Repubblica possa revocare l'assegnazione del procedimento al magistrato designato ed assumere senza ritardo le informazioni dalla persona offesa o da chi ha presentato denuncia direttamente o mediante assegnazione a un altro magistrato dell'ufficio.

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Cronaca

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"Lasciami stare", carabinieri in via D'Azeglio

Concorezzo. "Lasciami stare!", ha urlato una donna. E un vicino di casa, memore forse dei drammatici episodi di questi giorni, non ha esitato a chiamare i carabinieri. E in effetti, davanti all'ingresso pedonale di una abitazione di via D'Azeglio, qualcosa non stava andando per il verso giusto. Il fatto è accaduto mercoledì sera intorno alle 21,30.  Secondo una prima ricostruzione sembra che una donna, residente in paese, abbia avuto una

area_cani.jpgConcorezzo. "Li ammazzo tutti". E' questa la minaccia che, giovedì pomeriggio, un pensionato concorezzese ha rivolto ad alcuni padroni di cani nei pressi dell'area cani di via La Malfa. Il fatto è decisamente preoccupante stando al racconto di alcuni testimoni: in primis perché l'uomo non sarebbe nuovo a questo tipo di improperi, e in secondo luogo perché l'autore delle presunte minacce lancia i suoi improperi dalla bicicletta su cui è condotta anche una bambina di pochi anni. "Quell'uomo passa quasi tutti i giorni - ha spiegato E.M. alla nostra redazione - Si ferma davanti all'area cani, inizia a fare versi e addirittura abbaiare. Giovedì l'uomo, alto con i capelli lunghi bianchi, ha distubrato i cani e poi ha urlato "Io li uccido tutti sti cani!". Adesso segnaleremo l'accaduto alle Forze dell'ordine sperando si possa fare qualcosa".

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Cronaca

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"Li ammazzo tutti", minacce shock nell'area cani

Concorezzo. "Li ammazzo tutti". E' questa la minaccia che, giovedì pomeriggio, un pensionato concorezzese ha rivolto ad alcuni padroni di cani nei pressi dell'area cani di via La Malfa. Il fatto è decisamente preoccupante stando al racconto di alcuni testimoni: in primis perché l'uomo non sarebbe nuovo a questo tipo di improperi, e in secondo luogo perché l'autore delle presunte minacce lancia i suoi improperi dalla bi

anziana_telefono_concorezzo.jpgConcorezzo. Ha telefonato a una anziana sola e indifesa, si è spacciato per il figlio in difficoltà e, poi, le ha rubato soldi e oro in contanti. Purtroppo alcuni giorni fa si è verificato l'ennesimo caso di truffa ai danni dei più deboli, una donna di 87 anni. La vittima è stata raggiunta al telefono da un malvivente senza scrupoli che si è spacciato per suo figlio: "Ho avuto un problema con la banca, passerà da te il mio notaio per farsi dare dei soldi. Mi raccomando - si è premurato il disgustoso truffatore - Apri solo alla persona che ti comunicherà la parola segreta 'codice rosso'". Pochi minuti dopo, secondo copione, è entrato in azione il truffatore che ha portato via alla donna oro e contanti.

"Oggi i soliti bastardi che si spacciano per figli in difficoltà hanno raggirato mia mamma di 87 anni e si sono fatti consegnare tutti i soldi e tutto l’oro, i soldi vanno e vengono ma l’oro erano tutti i ricordi del mio papà, e la mamma realizzato quanto successo adesso è molto triste per la perdita dei ricordi più affettuosi. A questo bastardi vi auguro che tutti i sodi che rubate alle pensione anziane di spenderli in medicine e visite mediche!", si è comprensibilmente sfogato sui social il figlio della donna, Walter Galbiati.

Sono in corso le indagini dei carabinieri per verificare le immagini di videosorveglianza della zona. Sembra che i truffatori, che hanno già messo a segno diversi colpi in città, arrivino da fuori regione.

Carabinieri e Amministrazione comunale rinnovano l'appello agli anziani a non aprire mai agli sconosciuti e a non consegnare denaro a nessuno, se non in presenza di figli o parenti.

IMMAGINE DI REPERTORIO

 

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Cronaca

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"Mamma ho bisogno di aiuto", e le ruba soldi e oro

Concorezzo. Ha telefonato a una anziana sola e indifesa, si è spacciato per il figlio in difficoltà e, poi, le ha rubato soldi e oro in contanti. Purtroppo alcuni giorni fa si è verificato l'ennesimo caso di truffa ai danni dei più deboli, una donna di 87 anni. La vittima è stata raggiunta al telefono da un malvivente senza scrupoli che si è spacciato per suo figlio: "Ho avuto un problema con la banca, passerà da te il mio notaio per farsi