Il Monza sbanca anche Bologna e sogna l'Europa

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BOLOGNA-MONZA 0-1
 
Un Monza attento e cinico inanella l’ottavo risultato utile consecutivo allo Stadio Renato Dall’Ara, vendicando la sconfitta per 2-1 patita nella gara di andata contro i felsinei e raggiungendoli in classifica. L’ennesimo capolavoro dell’allenatore Raffaele Palladino rende felici i mille tifosi brianzoli giunti in Emilia a sostenere capitan Pessina e compagni per tentare di violare finalmente lo stadio di Bologna, impresa riuscita al sesto tentativo. Prendendo spunto dal titolo del brano vincitore del Festival di Sanremo, “Due vite”, per il Monza è iniziata una seconda vita, quella di una squadra che guarda all’Europa come la vicina Atalanta e non più a barcamenarsi tra Serie A, B e C come le altre “provinciali" della Lombardia.
 
Il tecnico napoletano, che non aveva a disposizione gli infortunati Vignato e Carlos Augusto, oggi ha pure sorpreso con formazione e sistema. Rispetto alla partita pareggiata con la Sampdoria hanno giocato Marlon, Donati, Rovella e Sensi per Caldirola, Carlos Augusto, Mota e Machìn con conseguente cambio di sistema da 3-4-3 a 3-4-1-2. Motta aveva indisponibili lo squalificato Lucumì e gli infortunati Sansone, Bonifazi, Soumaoro e Zirkzee.
 
Il Monza parte un po’ contratto ma il Bologna non crea grossi pericoli. Al 13’ Di Gregorio sventa il pericolo di una palla velenosa colpita da Lykogiannis. Sono invece i biancorossi a passare in vantaggio a sorpresa al 25’ grazie a una stupenda azione personale in area avversaria di Petagna che a tu per tu con Skorupski invece di tirare serve lateralmente Donati, bravo a seguire l’incursione del centravanti e a insaccare da due passi. Subìto il colpo i rossoblù non riescono più a esprimersi con la stessa lucidità e perdono molti palloni sia a centrocampo che in attacco. Al 46’ il Monza getta alle ortiche il raddoppio: Petagna va via in contropiede e, invece di servire alla sua sinistra il liberissimo Caprari, tenta la conclusione personale perdendo il pallone.
 
Il secondo tempo inizia con un Bologna un po’ più intraprendente ma sempre inconcludente. All’8’ Di Gregorio blocca un rasoterra di Orsolini. Palladino procede a togliere Donati e Sensi inserendo Birindelli e Machìn e successivamente sostituisce Petagna con Mota. Al 27’ il solito Orsolini prova il sinistro a giro al volo ma la palla passa alta. Nella girandola di cambi rossoblù entra il “bomber” Arnautovic, appena recuperato da un infortunio, e allora Palladino rafforza la fase difensiva con Caldirola e Ranocchia per Marlon e Pessina. Al 40’ i biancorossi si affacciano in area avversaria con un tap-in di Ranocchia debole che Skorupski arriva in tempo a deviare. Nei minuti di recupero i padroni di casa fanno volare palloni in area monzese ma Di Gregorio e i difensori non si fanno sorprendere. Poi al 7’ e ultimo minuto di recupero si assiste a un “mischione” nell’area piccola biancorossa, chiusa con un gigantesco Di Gregorio che si impossessa della sfera. Finisce così, col Monza che vola sempre più in alto.
 
Motta in sala stampa non ha avuto peli sulla lingua: “Oggi dovevamo fare meglio in rifinitura. Era una partita diversa da quella di Firenze, dove i viola ci venivano a pressare; il Monza invece si è chiuso dietro. Riguardo all’arbitraggio, non capisco come mai non sia stato dato un rigore per noi al 36’ per un fallo di mano di Sensi. Poi nel secondo tempo ho visto delle situazioni che purtroppo si vedono troppo spesso in Italia: giocatori che svengono, si alzano e corrono e lo rifanno in continuazione perché vengono premiati. Il Monza comunque è una buona squadra che sta facendo bene”.
 
Palladino ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche rossoblù ma ha chiuso infiammando i cuori dei tifosi biancorossi: “La scelta di abbassarci un po’, soprattutto nel primo tempo, era stata presa in virtù delle caratteristiche che aveva il Bologna. Avevamo deciso di togliere a loro un po’ di profondità e la cosa ci è riuscita perché non abbiamo rischiato niente. Dovevamo però essere più cattivi nelle ripartenze perché potevamo passare sul 2-0 e ipotecare il risultato. Nel secondo tempo il Bologna è stato più bravo a limitarci, ma noi abbiamo messo in campo cuore e agonismo. Le dichiarazioni di Motta? Tra noi non ci sono problemi, mentre le due panchine sono state un po’ vivaci. Comunque io non ho visto gente che sveniva. E quando qualcuno rimaneva a terra l’arbitro recuperava. Sensi? Ha disputato una grande partita considerando la lunga assenza per infortunio, Donati? Innanzitutto è un grande uomo. Oggi l’ho messo dentro subito perché sapevo che ci poteva dare una mano. Se bisogna cambiare obiettivo? Effettivamente non ci possiamo più nascondere. Questa vittoria vale mezza salvezza. Ora dobbiamo alzare l’asticella perché ci possiamo permettere di guardare in là. Intanto anche oggi ho ricevuto in regalo un’altra cravatta gialla e Galliani mi ha detto che me ne regalerà una a ogni vittoria. Scherzi a parte, oggi sono contentissimo per tutto. Anche chi è entrato dopo è stato molto molto bravo”.
 
Ora il Monza avrà il “derby del cuore” per la sua dirigenza: sabato prossimo alle ore 18 all’U-Power Stadium arriverà il Milan.
 
 
FOTO AC MONZA