Calcio, Michela Cambiaghi debutta in Nazionale sulle orme di papà Alberto

cambiaghi.jpgConcorezzo. Dopo Paola Balconi, per tanti anni bandiera della Fiammamonza (con cui ha vinto anche lo scudetto del 2006) e ora istruttrice negli Inter Campus, la città di Concorezzo può vantare un’altra calciatrice di alto livello, una attaccante di Serie A che nei giorni scorsi ha esordito in Nazionale Under 19. Si tratta di Michela Cambiaghi, 19 anni appena compiuti, nata a Vimercate e figlia d’arte. Papà Alberto ha indossato, tra le altre, le maglie del Milan e del Messina, dando con questa un grande dispiacere ai tifosi del Monza, avendo contribuito per 85’ al successo nello spareggio-salvezza di Serie B del 7 giugno 1990 disputato a Pescara.

 

Michela, ti aspettavi di essere convocata in azzurro per il Torneo delle Nazioni in programma nei primi giorni di marzo a La Manga in Spagna?No, anche se il mese scorso ero stata convocata a Coverciano per un ritiro collegiale. Tra l’altro inizialmente avevano chiamato 19 giocatrici e io non ero nell’elenco. Sono stata aggiunta in un secondo momento”.

Quale è stata la tua reazione?Ho saputo della convocazione che ero a scuola: al termine di una verifica ho acceso il cellulare trovando una e-mail del segretario della mia società, il Mozzanica, e un messaggio su WhatsApp delle mie compagne di squadra. Naturalmente ero contenta, anche se ho dovuto contenere l’entusiasmo”.

Com’era il tuo stato d’animo alla vigilia della partenza?Ero agitata, ma anche curiosa di fare quest’esperienza, di confrontarmi con giocatrici di altre nazioni, più preparate e forti fisicamente”.

Conoscevi già le tue compagne di Nazionale?Prima del collegiale di febbraio conoscevo già Elena Pisani del Bocconi Sport Team, perché abbiamo in comune l’amicizia con Elena Ripamonti, e Marta Vergani del Real Meda, perché abbiamo militato assieme nella rappresentativa regionale”.

La spedizione non è andata bene: avete perso 3-1 contro l’Inghilterra, 4-0 contro la Germania e 2-1 contro la Svizzera; però a livello personale ti sei tolta la soddisfazione di giocare un pezzo di tutte e tre le partite…Sì, ho giocato l’ultima mezz’ora della prima, il secondo tempo della seconda e gli ultimi minuti della terza gara. Questo torneo mi ha aiutato a capire dove posso migliorare. Spero di essere richiamata per la disputa ad aprile in Serbia della Fase Elite di qualificazione al Campionato Europeo”.

Che ricordi ti porti a Concorezzo da La Manga?Beh, quello del villaggio turistico enorme e ‘stralussuoso’ dove siamo state nei giorni del torneo e l’emozione dell’esordio, già quando abbiamo cantato l’inno nazionale tutte assieme: è stato bellissimo”.

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Riavvolgiamo il nastro della tua carriera, che peraltro è solo all’inizio. Raccontacela dall’inizio…Pare che a 2 anni io giocassi già a pallone in giardino con mio fratello, che ha cinque anni più di me e anche lui gioca a calcio, nella Concorezzese. Quando frequentavo la prima elementare ho voluto pure io praticare questo sport, anche se mia madre non era molto d’accordo perché lo considerava troppo mascolino. Ricordo che mi disse: ‘Vabbè, prova… Tanto tra una o due settimane deciderai di smettere’. Invece ho continuato… Quando è stato il momento di lasciare i maschi della Concorezzese per giocare con le femmine, cioè al passaggio dalla categoria Esordienti ai Giovanissimi, effettivamente stavo per smettere. C’era però la Fiammamonza che da un anno mi cercava e così, visto che era vicino a casa, ho cambiato divisa biancorossa. A Monza ho vinto già il campionato alla prima stagione. L’anno dopo sono passata in Primavera e nell’ultimo mese di torneo ho esordito in prima squadra in Serie A2, segnando pure un gol allo stadio Sada a soli 15 anni! La stagione successiva l’ho disputata in Serie A2 ed è culminata col ripescaggio in Serie A. Il mio primo anno nella massima serie (4 reti in 24 presenze, ndr) è però coinciso con la retrocessione della Fiammamonza. A quel punto, nonostante mi avesse cercata il Mozzanica, ho preferito andare a giocare nella neopromossa Inter perché credevo di avere più possibilità di mettermi in mostra. Invece, dopo la Coppa Italia e alla vigilia del campionato ho chiesto e ottenuto la cessione al Mozzanica perché in casa nerazzurra non credevano in me. Nella Bergamasca ho iniziato dalla panchina, ma nel girone di ritorno ho giocato da titolare (mettendo a segno 9 gol in 21 presenze, ndr). La scorsa estate il Mozzanica si è rinforzato con giocatrici d’esperienza e adesso comincio a sentire il bisogno di avere più continuità e fiducia da parte della società (il bilancio è per ora di 4 reti in 13 presenze, ndr)”.

Tuo papà è critico o protettivo nei tuoi confronti?Nessuno dei due atteggiamenti. È contento che io giochi a calcio. Mi aiuta molto dopo le partite, dandomi consigli e spiegandomi gli obiettivi che devo raggiungere”.

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A proposito di obiettivi, quali sono i tuoi punti di forza e in cosa devi migliorare ? “Mi trovo a mio agio nel gioco in velocità, nel gettarmi negli spazi col pallone tra i piedi o per ricevere un lancio. Devo lavorare sul fisico, che va rinforzato, e tecnicamente nella protezione del pallone”.

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?A breve termine tornare a far gol in campionato e partecipare alla Fase Elite di qualificazione al Campionato Europeo, a medio termine disputare un campionato da protagonista”.

E a lungo termine preferiresti vincere uno scudetto o giocare in Nazionale A? Scelta difficile, ma penso vestire la maglia azzurra per affrontare le più forti giocatrici del mondo”.

Sul tuo profilo sul social forum Websta hai scritto il motto: “Lasciare il segno è l’unica cosa che conta”…Credo che sia importante lasciare nelle persone il ricordo di quello che hai fatto”.

Che scuola frequenti?Il quinto anno del Liceo delle Scienze applicate all’Itis ‘Albert Einstein’ di Vimercate”.

Quali sono i tuoi hobby?Ascoltare musica, scattare fotografie e stare col mio cane Chris: l’ho chiamato così perché mi piaceva Cristiano Ronaldo, però al nome ho aggiunto l’acca”.

Sei fidanzata?Sì, con un calciatore Juniores”.

Cosa pensi di Concorezzo?È il paese di tutta la mia famiglia perché entrambi i miei genitori sono di Concorezzo. Mi piace molto perché è piccolo ma non al punto da non esserci un’‘anima viva’. Le sere d’estate si anima e a me piace quando ho il tempo di godermelo con delle belle passeggiate. Peccato che sia poco collegato a livello di mezzi pubblici con le città vicine”.

L'ultima foto qui sotto è tratta da: https://www.facebook.com/calcioinrosa?fref=photo 

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