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MONZA-SAMPDORIA 2-2
 
Come col Sassuolo, il Monza raccoglie solo 1 punto in casa contro un’altra squadra di bassa classifica, la Sampdoria, e come con la squadra emiliana alla fine deve considerarlo “un punto d’oro” perché a livello di occasioni create anche stavolta avrebbe meritato di perdere. Capiamo l’entusiasmo dell’allenatore Raffaele Palladino per il punto conquistato al 99’ su calcio di rigore, ma non comprendiamo come si possa essere soddisfatti della prestazione. Contro la penultima in classifica il Monza è stato inferiore per tecnica, tattica, corsa e ha pareggiato per cuore. Gli scontri individuali sono stati persi troppe volte e quando si è arrivati al cross lo si è quasi sempre sbagliato (e quasi sempre perché o troppo basso o troppo in bocca al portiere); l’allenatore dei blucerchiati Dejan Stankovic, subentrato a Marco Giampaolo, ha imbrigliato bene la squadra biancorossa, concedendo quasi niente agli attaccanti avversari e facendo male alla retroguardia di casa sia con gli inserimenti esterni che con i “pungiglioni” centrali; in particolare Gabbiadini ha fatto vedere ancora i bei numeri di cui è capace, dando speranza al popolo blucerchiato per una salvezza che avrebbe del miracoloso; il Monza è parso anche troppo compassato nelle giocate, quasi come se fosse sicuro che alla fine avrebbe portato a casa i 3 punti. I cambi non sono stati del tutto comprensibili e a fronte di ragnatele di passaggi che poi finivano quasi sempre con dei cross sarebbe servito un Gytkjaer e non un Valoti. Insomma, chi s’accontenta gode, ma in vista degli impegni futuri servirà ben altro Monza: non si pretende quello visto all’Allianz Stadium di Torino ma almeno quello dei primi 70’ giocati a Cremona. Se la Sampdoria ha oggi interrotto la serie di 4 sconfitte consecutive, il Monza ha comunque allungato a 7 la “striscia” positiva.
 
Palladino oggi non ha avuto a disposizione Sensi (squalificato), Vignato (piccolo fastidio fisico) e Barberis (malessere). Rispetto alla partita vinta con la Juventus, Petagna ha giocato come centravanti al posto di Mota che è scalato alle sue spalle a sostituire Pessina, il quale a sua volta è arretrato a centrocampo mandando Rovella in panchina. Stankovic aveva indisponibili Conti, De Luca, Pussetto, Sabiri, Trimboli e il neoacquisto Günter, che doveva giocare dall’inizio al posto di Colley. Degli altri due rinforzi arrivati nel mercato di gennaio, Cuisance è stato schierato dall’inizio mentre Ilkhan si è accomodato in panchina così come nel Monza l’italoargentino Carboni.
 
La prima occasione è del Monza, al 6’: Caprari si gira in area e con un rasoterra lambisce il palo. La Sampdoria risponde al 10’ con un colpo di testa debole di Lammers che Di Gregorio blocca. 2’ dopo, però, passa in vantaggio grazie a uno svarione di Caldirola che su un lancio dalle retrovie sbaglia completamente il tempo dell’intervento e per Gabbiadini è gioco facile segnare a tu per tu con Di Gregorio. La reazione del Monza è in una “bomba” di Di Gregorio da dentro l’area respinta in corner da Audero. Al 28’ un diagonale di Colley viene bloccato dal portiere di casa. 2’ dopo su un altro pasticcio difensivo del Monza c’è una palla vagante in area che Lammers per un attimo non riesce ad arpionare. Al 32’ il Monza pareggia: Carlos Augusto crossa dalla sinistra per Petagna che, spalle alla porta, si gira e beffa Nuytinck insaccando alle spalle di Audero. 6’ dopo il centravanti biancorosso ha un’altra opportunità ma la sua conclusione viene murata dalla difesa blucerchiata. Al 42’ la Sampdoria si ripropone ancora sulla sinistra con un diagonale di Djuricic bloccato anch’esso da Di Gregorio.
 
Nella ripresa gli ospiti sfiorano il nuovo vantaggio al 6’ con un sinistro al volo di Augello che sfila fuori d’un soffio. Izzo viene ammonito e Palladino lo sostituisce con Marlon. 1’ dopo la Sampdoria ripassa comunque in vantaggio: Murru crossa dalla sinistra per Leris che colpisce bene di testa, Di Gregorio respinge splendidamente ma sulla palla s’avventa Gabbiadini che gonfia la rete sotto la curva esaurita dagli oltre 2mila sostenitori blucerchiati. Il Monza non reagisce come deve e Palladino al 27’ procede a sostituire Machìn e Ciurria con Rovella e Birindelli. Ciò nonostante i biancorossi non creano alcun pericolo alla porta difesa da un inoperoso Audero e allora al 34’ il tecnico campano getta nella mischia Valoti e Colpani al posto di Caldirola e Mota. Anche con questo doppio cambio, però, l’inerzia della gara non cambia, col Monza che butta in area palloni o troppo bassi o troppo in bocca al portiere. Ci vuole l’ultimo traversone in area avversaria, peraltro qualche secondo dopo la scadenza dei 6’ di recupero decisi dall’arbitro, per raddrizzare le sorti dell’incontro: Murru abbraccia Petagna a caccia della sfera e l’arbitro non ha dubbi a indicare il dischetto del rigore, che il Var conferma; a prendersi la responsabilità di trasformarlo è capitan Pessina, che non fallisce ed esulta assieme ai 10mila tifosi biancorossi presenti all'U-Power Stadium.
 
Il gol preso così al 99’ ha fatto arrabbiare la Sampdoria, che è entrata in silenzio stampa. Per il Monza ha parlato Palladino: “Faccio i complimenti alla Sampdoria che ha disputato una partita di grande livello, mettendoci in difficolta. Mi aspettavo una partita difficile, ma non così complicata. Però l’aspetto positivo è che siamo rimasti in partita pareggiando in extremis col ‘cuore’. Sono da 20 anni nel mondo del calcio a questi livelli e non ho mai visto uno spogliatoio con un clima così magico, dove tutti sono uniti verso l’obiettivo della salvezza. Questo di oggi è un punto d’oro, che vale il settimo risultato utile consecutivo. Io sono felice e dovremmo essere tutti soddisfatti. Cosa non mi è piaciuto? Abbiamo forzato troppo la giocata, non siamo riusciti a evitare i duelli individuali. Se rischiererei la stessa formazione potendo tornare indietro? Ho assistito a una grande settimana di lavoro da parte di tutti gli attaccanti e dunque ho deciso di schierarne tre rinunciando a Rovella. Se rifarei gli stessi cambi? Sì, tali e quali. Tutti i subentrati hanno alzato il livello. Izzo è stato sostituito perché appena ammonito e non volevo rischiare di rimanere in 10. Petagna? Ha fatto una grandissima prestazione e un gol importante per noi. Il tridente? Sarà riproposto anche se magari con elementi diversi. Il rigore di Pessina? Ero tranquillo perché Matteo è un grande rigorista: sapevo che l’avrebbe messa dentro. Mi piace il fatto che si alterni a calciarli in partita con Petagna e Caprari”.
 
Il prossimo appuntamento per il Monza è in calendario domenica prossima alle ore 15 allo Stadio Renato Dall’Ara di Bologna contro la compagine felsinea.
 
 
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Il Monza evita la sconfitta con la Sampdoria al 99'

MONZA-SAMPDORIA 2-2   Come col Sassuolo, il Monza raccoglie solo 1 punto in casa contro un’altra squadra di bassa classifica, la Sampdoria, e come con la squadra emiliana alla fine deve considerarlo “un punto d’oro” perché a livello di occasioni create anche stavolta avrebbe meritato di perdere. Capiamo l’entusiasmo dell’allenatore Raffaele Palladino per il punto conquistato al 99’ su calcio di rigore, ma non comprendi

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MONZA-FROSINONE 2-0
 
Colpaccio del Monza all’U-Power Stadium, dove il fortissimo Frosinone allenato dal mitico Alessandro Nesta è stato battuto col più classico dei punteggi. Per dare un’idea dell’impresa, i laziali non avevano subito alcuna rete nelle ultime 5 partite, di cui 4 erano state vinte. La loro prima volta in Brianza nel campionato di Serie B ha interrotto la serie positiva, riportando le quotazioni al borsino cadetto dei biancorossi nel segno del "toro". Due successi consecutivi per la compagine guidata da Cristian Brocchi, compagno di squadra di Nesta per 5 anni nel Milan, hanno rinfocolato le ambizioni di promozione in Serie A, che sarebbe storica proprio come quella dei ciociari nel 2015, poi bissata nel 2018.
 
Per la formazione brianzola è stata anche la prima vittoria sul nuovo terreno misto tra erba naturale e sintetica, dato che nella precedente occasione, 2 settimane fa, era arrivata la bruciante sconfitta col Chievoverona per 2-1. Le cose cominciano ad andare per il verso giusto nel club della Fininvest anche sotto il profilo sanitario: dei 10 giocatori e 2 membri dello staff in isolamento obbligatorio, tutti positivi al “coronavirus” tranne 2, non è rimasto più nessuno in quarantena. Ci sono però 4 giocatori infortunati, Finotto, Bettella, Di Gregorio e Barillà, e l’acciaccato Frattesi, oggi andato in panchina. Come mezzali contro il Frosinone hanno dunque giocato Armellino e D’Errico, quest’ultimo preferito a Colpani rispetto al match di Cittadella di una settimana fa, quando Barillà era fuori per squalifica. Rispetto a sabato scorso è poi tornato in porta Lamanna per il sorprendente Sommariva, apparso però incerto in alcune uscite 7 giorni fa, e in difesa ha fatto il suo esordio da titolare a sinistra Carlos Augusto, con conseguente scivolamento di Sampirisi a destra per Donati finito in panchina.
 
Il primo tempo è stato avaro di emozioni, ma a livello di gioco i giallazzurri hanno messo sotto i padroni di casa, che però non hanno corso seri pericoli grazie all’ennesima giornata di grazia della coppia di centrali Bellusci-Paletta. Al 9’ un calcio di punizione di Fossati passa alto di poco. Al 21’ una debole conclusione da fuori di Boateng è bloccata da Bardi “a occhi chiusi”. 3’ dopo un calcio di punizione del frusinate Ciano sfila a lato d’un soffio. Al 39’ una botta di Armellino viene respinta in corner in maniera spettacolare da Bardi.
 
Nell’intervallo Brocchi cambia Fossati con Barberis e dopo poco più un minuto D’Errico si beve alcuni avversari sui 25 metri e scarica un rasoterra che Bardi può solo vedere stamparsi sul palo. Al 5’ il Monza passa comunque grazie a un cross rasoterra dalla sinistra di Carlos Augusto che Gytkyaer in corsa insacca di piatto. La reazione dei laziali è importante ma breve: all’8’ un colpo di testa di Salvi è respinto in qualche modo da Lamanna e al 10’ un sinistro ancora di Salvi dal limite sfila alto di poco. Maric sostituisce Gytkyaer e poco dopo un sinistro di Carlos Augusto costringe Bardi alla deviazione in corner. Al 25’ il Monza ipoteca i 3 punti con un contropiede avviato da Boateng e finalizzato da Mota al termine di un’imperiosa cavalcata nella metà campo avversaria. Donati rileva Carlos Augusto e Sampirisi si sposta a sinistra; 1’ dopo Mota si esalta con una rovesciata che Bardi respinge in tuffo. Il Nazionale Under 21 portoghese esce assieme a uno spompo Boateng e al loro posto entrano rispettivamente Marin, all’esordio in maglia biancorossa, e Machìn. Gli ospiti provano un “forcing” ma non impegnano Lamanna se non in uscita. Al triplice fischio giocatori e staff in panchina si dirigono verso la vuota Curva Davide Pieri (l'ultrà tragicamente scomparso 22 anni fa avrebbe compiuto 50 anni martedì scorso) per festeggiare simbolicamente coi tifosi che non hanno potuto assistere al match.
 
In sala stampa Brocchi si è mostrato finalmente rilassato: “Era molto importante vincere oggi per tanti discorsi… È normale che ci sia euforia per questa vittoria. Complimenti ai ragazzi per l’ottima partita disputata contro una squadra forte. Ma dobbiamo migliorare: i nuovi devono integrarsi coi ‘vecchi’. Il gruppo ha dimostrato di essere forte e di voler recitare un ruolo da protagonista in questo campionato. Nesta? È stato l’unico allenatore a dire prima della partita che non solo il Monza è forte ma anche la sua squadra”.
 
Per Mota il suo gol “è stato uno dei più belli che ho fatto, ma soprattutto è stato importante per sbloccare la partita e per me. Sapevamo che era una partita difficile, ma abbiamo lottato, abbiamo fatto il nostro. Siamo un gruppo forte”.
 
Ora il campionato si ferma per lasciar giocare le Nazionali. Il Monza tornerà in campo sabato 21 novembre alle ore 14 a Lignano Sabbiadoro, “casa” del Pordenone da questa stagione.
 
 
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Il Monza fa doppietta e i tifosi tornano a sognare

MONZA-FROSINONE 2-0   Colpaccio del Monza all’U-Power Stadium, dove il fortissimo Frosinone allenato dal mitico Alessandro Nesta è stato battuto col più classico dei punteggi. Per dare un’idea dell’impresa, i laziali non avevano subito alcuna rete nelle ultime 5 partite, di cui 4 erano state vinte. La loro prima volta in Brianza nel campionato di Serie B ha interrotto la serie positiva, riportando le quotazioni al bor

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MONZA-FROSINONE 3-2
 
Dopo la partita di oggi i tifosi del Monza possono iniziare a sognare di nuovo la Serie A. Non per la vittoria, non per il bel gioco e nemmeno per la buona classifica, ma perché se si vince 3-2 dopo che si era sullo 0-2 a 20’ più recupero dal termine significa che probabilmente si ha quel qualcosa in più (rosa lunga? carattere? fortuna?) che fa la differenza con le dirette concorrenti al salto di categoria. Può essere la rosa lunga perché si è andati a segno con 3 dei 5 subentrati nella ripresa. Può essere il carattere perché non si è mai smesso di proporre il gioco voluto dall’allenatore Giovanni Stroppa e sul gol dell’1-2 è emersa una grandissima volontà di raddrizzare la contesa con quella corsa di tutti non a festeggiare ma a riposizionarsi subito nella propria metà campo. Può essere la fortuna perché finalmente è stato concesso un rigore a favore e ciò è avvenuto grazie al VAR all’inizio dei minuti di recupero finali. Ma possono essere anche tutte e tre le cose.
E tutto ciò si somma a un gioco che se non partita dopo partita, comunque mese dopo mese migliora (e aggiungiamo che è finalmente sufficiente la condizione fisica anche nei secondi tempi), e a una classifica che vede ora il Monza al terzo posto ex aequo con Lecce e Benevento.
 
Oggi si affrontavano due squadre che non perdevano da 9 gare: ad allungare la striscia resta solo quella biancorossa, che tra l’altro è sempre andata in gol nelle ultime 8 ed è rimasta imbattuta in casa, dove finora ha sempre segnato almeno 1 rete. Il Frosinone, che finora non aveva ancora perso in trasferta, ha invece racimolato solo 4 punti negli ultimi 5 match. In tema di statistiche, Stroppa ha finalmente battuto il suo omologo Fabio Grosso: nei 4 precedenti tra i due tecnici 2 volte aveva sorriso colui che siglò il rigore decisivo per la conquista del Mondiale 2006 da parte della Nazionale e 2 volte era finita pari.
 
Anche oggi Stroppa non ha potuto disporre degli infortunati Lamanna, Favilli, Barillà, Scozzarella e Pirola nonché di Mota e Paletta bloccati dalle norme anti-Covid. E naturalmente dell’uruguaiano Gastòn Ramirez, svincolatosi la scorsa estate dalla Sampdoria e ingaggiato il 7 dicembre (anche Mario Balotelli un anno fa era stato ingaggiato nel giorno di Sant'Ambrogio: solo una coincidenza?), ma non disponibile fino alla “finestra” di gennaio perché la lista degli “over” è già completa. Dunque ha confermato la formazione scesa in campo nella vittoriosa trasferta di Brescia.
Dall’altra parte Grosso ha dovuto fare a meno degli infortunati Brighenti, Rohden e Canotto e dello squalificato Gatti.
 
Si inizia davanti a un pubblico un po’ scarso (2660 spettatori entrati a metà prezzo) tra cui spicca la presenza dopo tanto tempo del presidente del club biancorosso Paolo Berlusconi.
Nella prima mezz’ora il Frosinone imbriglia il Monza e crea le uniche importanti occasioni da rete. All’11’ Di Gregorio è costretto a uscire a valanga per opporsi alla conclusione di Garritano. Al 23’ il portiere brianzolo blocca in due tempi un tiro dalla distanza di Ciano. Al 29’ Garritano manda a lato un colpo di testa. 4’ dopo un destro potente di Zerbin gonfia la rete esterna. Nel finale di tempo i padroni di casa cercano di più la profondità e si procurano un po’ di calci di punizione: al 38’ Barberis lo spedisce fuori di poco mentre al 47’ manda la palla a sbattere sul palo; sul prosieguo dell’azione Gytkjaer sfiora il montante con un colpo di testa.
 
La ripresa si apre allo stesso modo: al 7’ il portiere ciociaro Ravaglia sbaglia il disimpegno ma Gytkjaer praticamente a porta sguarnita riesce solo a sfiorare la sfera e non a stopparla. Poco dopo Valoti con un destro a giro manda fuori di poco. Gol sbagliato, gol subito: sul ribaltamento di fronte Zerbin crossa dalla sinistra per Garritano che in volo di testa insacca. La reazione del Monza arriva al 12’: sul calcio di punizione di Colpani salta di testa Szyminski che però quasi infila la sua porta spedendo la palla a incocciare la traversa. Sul susseguente corner Machin costringe Ravaglia a una respinta difficoltosa. La sorte decide che siano i frusinati a segnare nuovamente: al 18’ Zerbin da 25 metri infila la sfera nell’angolino dove Di Gregorio non può arrivare; si tratta del primo gol subito in campionato dal Monza da fuori area. Stroppa sostituisce Pedro Pereira e Machin rispettivamente con Carlos Augusto e Ciurria. C’è subito una ripartenza in contropiede di Gytkjaer che a tu per tu con Ravaglia manda incredibilmente la sfera a scalfire la traversa. Sembra una partita stregata per i biancorossi ma il fato ha invece in serbo il finale che non ti aspetti. Al 25’ su un corner calciato da Colpani si crea un mischione in area piccola che Carlos Augusto scioglie gonfiando la rete. Dopo 1’ Marrone compie un miracolo su Novakovich levandogli in scivolata il pallone tra i piedi al momento della botta a colpo quasi sicuro dell’attaccante giallazzurro. Mazzitelli rileva Colpani, ma è ancora Garritano dal limite a impegnare Di Gregorio. Al 42’ D’Alessandro s’invola sulla fascia destra e crossa in mezzo per Ciurria che di testa agguanta il pareggio facendo esplodere lo stadio per lo scampato pericolo; per l’attaccante biancorosso è la prima rete in campionato. Chi s’accontenta gode? Sì, ma perché farlo se si può godere di più? L’occasione arriva al 45’, quando con un minuto di ritardo il VAR segnala all’arbitro Pezzuto che probabilmente il tocco di mano del laziale Zampano in area è da rigore. Il fischietto leccese verifica e indica il dischetto: il pallone lo prende in consegna Mazzitelli che non trasformava un rigore dal 2016… Tutti restano col fiato sospeso e poi… bum… e l’U-Power Stadium esplode un’altra volta.
 
In sala stampa Stroppa sprizza felicità da tutti i pori: “I ragazzi sono stati straordinari. Avere la possibilità di migliorare la squadra con i subentrati è una gran cosa. Il Frosinone, squadra forte che non aveva mai perso in trasferta, nel primo tempo non ci ha permesso di giocare come sappiamo. Poi nella ripresa abbiamo subito un uno-due che avrebbe messo k.o. molte squadre. Ma i ragazzi ci hanno creduto e hanno portato a casa la vittoria. Tra l’altro tra pali e traverse sembrava che la palla non volesse entrare. Ma i ragazzi non hanno perso la testa, non hanno fatto confusione, sono rimasti coesi, sono stati davvero bravi”.
 
Un altro molto felice è Ciurria: “Mi godo la vittoria e il primo mio gol con la maglia del Monza. Oggi abbiamo dato un’altra dimostrazione di essere una squadra forte. Chi gioca subito e chi entra dopo può stare in questo gruppo da titolare. Lavoriamo tanto grazie al ‘mister’ e finalmente arrivano i risultati che meritiamo. Dobbiamo andare avanti partita per partita. Il mio inizio di stagione è stato difficoltoso perché ho saltato la preparazione per un infortunio alla caviglia”.
 
Chi mastica amaro, e per questo motivo esagera nelle dichiarazioni, è invece Grosso: “È una sconfitta che fa male perché abbiamo giocato bene, abbiamo dominato. Ci sarebbe stato stretto il pareggio. Avremmo dovuto gestire meglio la situazione nel finale caotico della partita. La lezione ci dovrà servire per il futuro”.
 
Il Monza è ora atteso da un altro big-match: domenica prossima alle ore 18.30 sarà di scena al “Vigorito” di Benevento.
 
 
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Il Monza fa tris e sogna in grande

MONZA-FROSINONE 3-2   Dopo la partita di oggi i tifosi del Monza possono iniziare a sognare di nuovo la Serie A. Non per la vittoria, non per il bel gioco e nemmeno per la buona classifica, ma perché se si vince 3-2 dopo che si era sullo 0-2 a 20’ più recupero dal termine significa che probabilmente si ha quel qualcosa in più (rosa lunga? carattere? fortuna?) che fa la differenza con le dirette concorrenti al salto di categoria.

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MONZA-TORINO 1-1
 
Niente filotto per il Monza, costretto a impattare in casa contro un coriaceo Torino, la cui classifica non rispecchia assolutamente il valore di una squadra costruita per puntare alla qualificazione alle coppe europee. La squadra allenata da Raffaele Palladino ha fatto un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, sia sul piano della corsa che dell’incisività in attacco. A sua difesa il fatto di aver perso per l’occasione altre due pedine importanti per problemi fisici: Pablo Marì e Vignato. I piemontesi hanno tenuto a lungo il pallino del gioco e ai punti avrebbero meritato la vittoria. Meno male che il solito Colpani, convocato proprio ieri per la prima in Nazionale, ha levato le castagne dal fuoco pochi minuti dopo il gol del vantaggio siglato da Ilic. Il subentrato Valentin Carboni ha avuto l’opportunità di beffare nel recupero la compagine guidata da Ivan Juric, ma l’ha sprecata. E così resta solo 1, su 11, il numero di match ufficiali vinti dal Monza contro il Torino in terra di Brianza.
Per l’incontro di oggi Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari, Izzo, Pablo Marì e Vignato, ha proposto, rispetto al match vinto contro l’Hellas Verona, Andrea Carboni in difesa a sinistra al posto di Caldirola che a sua volta ha giocato in mezzo al posto, appunto, di Pablo Marì e Bondo come interno sinistro di centrocampo per Pessina, avanzato sulla tre quarti sinistra per, appunto, Vignato. Il Torino era privo degli infortunati Djidji, Schuurs e Ricci.
 
Davanti agli 11777 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui oltre 2mila di fede granata, il Torino parte forte: al 3’ Bellanova riesce solo a sfiorare di testa il pericoloso cross dalla sinistra di Lazaro; al 7’ una conclusione dalla distanza di Zapata è respinta da Di Gregorio. Il Monza risponde all’11’ con un diagonale di sinistro di Colpani che sfiora il palo. Al 15’ un destro dal limite del granata Sanabria viene bloccato in due tempi da Di Gregorio. Al 25’ il Toro andrebbe anche in vantaggio con un bolide dai 20 metri di Ricardo Rodriguez, ma l’arbitro non convalida per un precedente fallo di Zapata su Caldirola. Proprio Zapata al 37’ manda a lato su colpo di testa, imitato 1’ dopo dal brianzolo Colombo ma con un sinistro dalla distanza. Al 43’ il centravanti biancorosso inzucca una palla ben servitagli da Colpani: la conclusione è centrale e Milinkovic-Savic blocca.
 
Il secondo tempo inizia sulla falsariga di come si è concluso il primo. E al 10’ la predominanza ospite viene premiata dal gol di Ilic che in diagonale batte Di Gregorio sfruttando un assist di Zapata. Il Monza reagisce 1’ dopo con un sinistro a giro di Colpani respinto in tuffo da Milinkovic-Savic. Un altro giro di lancette d’orologio e Palladino sostituisce Ciurria e Bondo con Birindelli e Mota, spostando Pessina a centrocampo. I cambi fanno bene alla squadra che ritrova energie e al 20’ perviene al pareggio: Di Gregorio rinvia, Colombo fa sponda di testa e Colpani approfitta dell’intervento a vuoto del subentrato Gineitis per involarsi verso Milinkovic-Savic e batterlo con un rasoterra a fil di palo. Il Torino non ci sta e al 35’ Ilic costringe Di Gregorio alla respinta in tuffo sul suo sinistro rasoterra. Palladino inserisce Valentin Carboni per Colpani, ma sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi con Zapata che calcia da posizione defilata: la sfera attraversa l’area piccola e si perde sul fondo non lontana dal palo. Al 45’ Pedro Pereira rileva D’Ambrosio e 1’ dopo Valentin Carboni spreca la palla del “colpaccio” calciando da ottima posizione troppo centralmente, permettendo dunque a Milinkovic-Savic di sventare il pericolo.
 
In sala stampa Juric è sereno e non recrimina più di tanto: “La mia squadra ha giocato molto bene e a lunghi tratti ha dominato. C’è il rammarico per non aver vinto. Purtroppo abbiamo commesso degli errori nell’uno contro uno. Oggi non è stata una partita facile perché il Monza è un’ottima squadra, ben allenata e con giocatori di talento. C’è un ragazzino nel Monza che è stato bravissimo… Bondo… Era sempre nella giusta posizione: si vede che è allenato da uno bravo come Palladino. Il presunto fallo prima del gol di Ricardo Rodriguez? Non l’ho visto, però ho visto il fallo da rigore su Lazaro nel finale che non ci è stato fischiato. Già l’anno scorso contro il Monza, ma a Torino, l’arbitraggio ci ha tolto l’Europa”.
 
Palladino è soddisfatto nonostante il pareggio casalingo: “Oggi non avremmo meritato di vincere: complimenti al Torino che nel primo tempo ci ha messo in difficoltà, venendoci addosso con grande fisicità. Oggi avevamo qualche assenza, ma avremmo comunque dovuto essere più bravi. Nel secondo tempo ci siamo sbloccati dopo il gol, grazie anche ai cambi e in particolare a Mota. Non è stata la nostra migliore partita, ma mi è piaciuta la nostra mentalità nell’affrontare questo Torino, in particolare il fatto che abbiamo tolto le loro due armi più importanti: le ripartenze e il gioco in profondità. La sosta viene a proposito perché la squadra ha bisogno di riposare. I complimenti di Juric a Bondo? Lui non si aspettava di vederlo giocare. Warren lo sto vedendo bene: a Verona ha giocato bene e oggi mi serviva un giocatore come lui e ha fatto le cose che doveva fare molto bene.”.
 
Il Monza tornerà in campo dopo la sosta per le Nazionali domenica 26 novembre alle ore 12.30 all’Unipol Domus di Cagliari.
 
 
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Il Monza fermato sul pareggio da un gran Torino

MONZA-TORINO 1-1   Niente filotto per il Monza, costretto a impattare in casa contro un coriaceo Torino, la cui classifica non rispecchia assolutamente il valore di una squadra costruita per puntare alla qualificazione alle coppe europee. La squadra allenata da Raffaele Palladino ha fatto un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, sia sul piano della corsa che dell’incisività in attacco. A sua difesa il fatto di aver pers

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MONZA-PERUGIA 2-2
 
Un punto in due partite: il 2022 non è cominciato bene per il Monza e non solo riguardo ai risultati. Tra la débâcle di Benevento di 3 giorni fa e il “brodino” di oggi all’U-Power Stadium contro una delle storiche “bestie nere” della squadra brianzola, sembra di essere tornati indietro di 3 mesi in fatto di qualità del gioco e della condizione fisica del gruppo. I continui passaggi in orizzontale o all’indietro, la mancanza di dribbling e di smarcamenti, lo schiacciamento della linea dei centrocampisti solo pochi metri avanti quella dei difensori in fase di non possesso di palla hanno fatto ricordare l’infausta scorsa stagione, quando l’allenatore, ora del Vicenza, Cristian Brocchi pontificava di essere un formidabile condottiero di formidabili giocatori. Giovanni Stroppa non è borioso, però il suo ottimismo in sala stampa fa a pugni con quanto si deve sopportare in 90’ in tribuna stampa, a volte già al momento di leggere la formazione. Ma come si fa a ripresentare oggi la stessa difesa che solo 3 giorni fa a Benevento ne ha combinate di cotte e di crude quando si ha una rosa che almeno tre quarti degli altri allenatori di Serie B gli invidia? Non sarebbe stato il caso di effettuare un sano turn-over di almeno due elementi della retroguardia potendo contare in panchina di valide alternative, in particolare di Paletta e Bettella? E come si fa a schierare in partenza una squadra praticamente priva di giocatori di fantasia in condizione? Per il match di oggi aveva recuperato dagli infortuni Barillà, Mota e Gytkjaer ma aveva perso per squalifica Mazzitelli e D’Alessandro, aggiuntisi tra gli indisponibili a Scozzarella, Pirola e Brescianini ancora in infermeria e a Machìn impegnato con la Nazionale equatoguineana in Coppa d’Africa. E così le uniche novità sono stati Mota al posto del “falso nueve” Valoti, arretrato nel ruolo di interno sinistro, Molina e Pedro Pereira a centrocampo e Ramirez come seconda punta. Da segnalare che Sommariva è stato preferito come secondo portiere a Lamanna che è andato in tribuna. Dall’altra parte l’allenatore dei grifoni Massimiliano Alvini non ha potuto convocare Murgia, Fulignati e Bianchimano. Presente in campo, invece, l’“ex” detestato Burrai.
 
Davanti a soli 2493 spettatori (anche a causa del divieto di trasferta imposto ai tifosi umbri), tra cui il nuovo questore Marco Odorisio, la partita inizia già sonnecchiante per l’incapacità, ma sarebbe meglio dire l’impossibilità per evidenti problemi fisici, dei giocatori di casa di aggredire l’avversario come visto con altre compagini a novembre e dicembre. L’unico che ci prova è Mota, ma al 10’, dopo aver vinto un contrasto con Angella in area perugina, invece di tirare preferisce mettere in mezzo e lo fa male. Gli ospiti trovano lo specchio della porta al 29’ con un rasoterra di Santoro bloccato da Di Gregorio. Tra uno sbadiglio e l’altro si arriva al 42’ quando Angella atterra Mota che si era incuneato in area umbra: dopo 3’ di consulto al Var l’arbitro conferma il rigore che Valoti trasforma.
 
La ripresa si apre con un diagonale praticamente a colpo sicuro di Segre che Di Gregorio sventa con la punta delle dita. La pressione degli ospiti convince Stroppa a togliere un impalpabile Ramirez per far posto al vivace Colpani. Al 19’ arriva però il pareggio della compagine di Alvini: Marrone sgambetta Matos in area e prima l’arbitro ammonisce il brasiliano per simulazione ma poi, richiamato dal Var, assegna il rigore che De Luca trasforma (settimo sigillo in campionato per il “bomber” del Grifo). Stroppa leva Donati e Molina rimpiazzandoli rispettivamente con Bettella e Favilli e 4’ dopo Mota manda di poco alta una rovesciata. Al 30’ l’ennesima dormita della difesa di casa permette al Perugia di passare in vantaggio: Matos quasi dalla linea di fondo serve rasoterra Kouan eludendo tutta la retroguardia e per l’ivoriano è un gioco da ragazzi insaccare di piatto da due passi. Finalmente il Monza si sveglia dal torpore e inanella tre clamorose occasioni: al 32’ Valoti colpisce indisturbato di testa ma Chichizola respinge d’istinto; al 43’ sul cross dalla sinistra del subentrato (per Valoti) Ciurria arriva Favilli di testa che però impatta debolmente; al 45’ sul cross dalla destra del subentrato (per Pedro Pereira) Sampirisi è Mota a colpire al volo mandando a lato di poco. L’arbitro concede giustamente 6’ di recupero e proprio all’inizio dell’ultimo giro d’orologio Di Gregorio lancia lungo in area avversaria dove la palla tra colpi e rimbalzi arriva dalle parti di Ciurria, bravo a colpire di testa al punto giusto da mandare la sfera in porta scavalcando Chichizola. Il 2-2 finale è risultato onesto, che però frena pesantemente il cammino del Monza, ora sesto in classifica. Monza che ha mantenuto l’imbattibilità casalinga segnando sempre almeno 1 rete. Per gli ospiti si è trattato invece del settimo risultato utile consecutivo.
 
In sala stampa Stroppa non ha convinto: “Oggi era importante tornare ad avere quella ‘fame nervosa’ che i ragazzi avevano nel periodo prenatalizio. Invece hanno giocato sottotono, non vincevano i duelli. Però negli ultimi minuti hanno avuto 5 palle gol: si poteva portare a casa un risultato migliore. Purtroppo siamo tornati indietro: siamo stati timorosi, poco brillanti, con poca personalità. Se non avessero fatto gli ultimi 20’ come hanno fatto adesso sarei qui a mettermi le mani nei capelli. Avevano anche iniziato bene, però Mota ha fatto un paio di scelte sbagliate: resta comunque un giocatore straordinario. Il rigore assegnato al Perugia? I miei erano in 4 contro 1 eppure è scappato l’uomo...”.
 
Per Ciurria, abituato a castigare il Perugia (segnò un gol ai grifoni in entrambi gli incontri di 2 anni fa disputati con la maglia del Pordenone), “forse manca la condizione. Però oggi se non abbiamo vinto va dato merito anche al Perugia”.
 
Per Alvini “il pareggio è un risultato giusto. Però è logico che quando arrivi all’ultimo minuto in vantaggio e non vinci ti rimane il rammarico. Comunque non c’è da colpevolizzare nessuno e il Monza è molto forte”.
 
Anche per Matos “il Monza è una squadra forte con grandi qualità”. Ma questi sono commenti che valgono solo per gli ultimi 20’ di oggi perché prima il Monza non si è visto.
 
La compagine brianzola è ora attesa da un altro match all’U-Power Stadium: sabato prossimo alle ore 14 ospiterà la Reggina.
 
 
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Il Monza gioca male ma acciuffa il Perugia al 96'

MONZA-PERUGIA 2-2   Un punto in due partite: il 2022 non è cominciato bene per il Monza e non solo riguardo ai risultati. Tra la débâcle di Benevento di 3 giorni fa e il “brodino” di oggi all’U-Power Stadium contro una delle storiche “bestie nere” della squadra brianzola, sembra di essere tornati indietro di 3 mesi in fatto di qualità del gioco e della condizione fisica del gruppo. I continui passaggi in orizzontale o a

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MONZA-PARMA 1-1
 
Un punto nelle ultime 3 partite in casa è il magro bottino del Monza che scivola in classifica a 6 punti dalla zona promozione. La sensazione è che se non tornerà alla vittoria sabato prossimo (calcio d’inizio alle ore 14) a Cittadella difficilmente potrà continuare a sperare nei primi 2 posti in classifica, ossia a evitare i play-off già risultati fatali l’anno scorso. Il Parma porta a casa il terzo risultato utile consecutivo e al contrario del Monza spera di arrivarci ai play-off per poi cullare il sogno di tornare in Serie A immediatamente.
 
Il pareggio scaturito oggi all’U-Power Stadium è sostanzialmente giusto, perché la squadra di casa ha sì tirato spesso ma quasi sempre a vanvera. Riguardo al grande possesso di palla non è un merito se la stragrande maggioranza dei passaggi sono in orizzontale o all’indietro. I 3789 spettatori, tra cui il “patron” dei brianzoli Silvio Berlusconi, sono rimasti delusi, quelli biancorossi per non aver battuto una squadra alla portata e quelli gialloblù per aver visto sfumare i 3 punti negli ultimi minuti. Il Parma era assolutamente una squadra alla portata considerando anche che all’allenatore Giuseppe Iachini mancavano tra infortuni e squalifiche una decina di giocatori. Mentre dall’altra parte Giovanni Stroppa non ha potuto disporre di Brescianini, Ramirez, D’Alessandro, Marrone, Favilli, Di Gregorio, Paletta e Valoti. Rispetto alla gara persa col Lecce domenica scorsa sono stati schierati Lamanna, Caldirola, Colpani e Mota rispettivamente per Di Gregorio, Paletta, Barberis e Valoti.
 
Il fischio d’inizio dell’arbitro Valeri di Roma (per la prima volta a Monza dopo aver sottratto ai brianzoli la promozione in Serie B nel 2007 facendo finta di non vedere il macroscopico rigore su Borgobello nella finale di ritorno dei play-off del Girone A di Serie C1 contro il Pisa) non coincide con un assalto della squadra di casa, come ci si sarebbe aspettati dopo la sconfitta col Lecce. La prima occasione si segnala al 15’ quando un colpo di testa del biancorosso Mancuso termina a lato. Al 25’ una conclusione debole dalla distanza di Mazzitelli viene bloccata comodamente dall’eterno Buffon (44 anni). È però il Parma a passare in vantaggio al 30’: c’è un’incursione in area di Man che impegna severamente Lamanna, ma sul prosieguo dell’azione il portiere di casa viene uccellato da un perfetto pallonetto di Vazquez, alla sua decima marcatura in campionato. Nonostante il gol subito i locali continuano col solito tran-tran di palleggio e con la solita mancanza di rapidità nello smarcarsi per il tiro.
 
Pure il secondo tempo inizia allo stesso modo. Al 6’, però, su un cross dalla destra di Pedro Pereira il guizzo di Molina è buono, ma la conclusione a lato ha dell’incredibile. Al 13’ un tiro dalla distanza di Vazquez viene deviato in corner da Lamanna. Stroppa sostituisce un evanescente Mancuso con Gytkjaer e il Monza comincia a svoltare anche caratterialmente. Proprio l’attaccante danese al 22’ serve in mezzo per Mota che si libera del suo marcatore e calcia quasi a colpo sicuro, ma Delprato respinge sulla linea. Sulla prosecuzione dell’azione Machin crossa dalla sinistra per Gytkjaer che di testa manda a lato. Entrano Ciurria e Barberis per Pedro Pereira e Molina e poco dopo Mazzitelli da fuori area calcia ancora blandamente per la facile parata di Buffon. Stroppa getta nella mischia Sampirisi per Machin e finalmente al 42’ Gytkjaer si avventa su un cross dalla sinistra di Ciurria e insacca facendo esplodere di gioia la Curva Davide Pieri. Il Monza tenta anche il sorpasso ma il Parma respinge gli ultimi assalti.
 
In sala stampa Stroppa è apparso sereno: “Il pareggio è un risultato positivo guardando alla reazione avuta dalla squadra dopo il gol subito. Potevamo fare molto di più nel primo tempo, che è stato sterile da parte nostra. Del resto, su 16 volte che abbiamo tirato solo 4 volte è stato nello specchio della porta. Mi è invece piaciuto il sano nervosismo del secondo tempo. E dopo il pareggio ho rivisto la mia squadra devastante. È stato Gytkjaer a cambiare la partita, non solo per il gol, ma per l’atteggiamento. Il gol preso? Difficilmente si vede in Serie B: un gesto tecnico straordinario. Oggi abbiamo fatto più cross del solito? Sì, ma poco precisi”.
 
Anche Iachini è tutto sommato soddisfatto del punto preso: “Oggi avevamo tanti indisponibili. Abbiamo fatto la nostra partita, affrontando una squadra molto forte. Siamo stati ben organizzati, molto offensivi. Peccato per il gol subito nel finale: c’è mancato un pizzico di esperienza”.
 
 
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Il Monza in casa non batte neanche il Parma

MONZA-PARMA 1-1   Un punto nelle ultime 3 partite in casa è il magro bottino del Monza che scivola in classifica a 6 punti dalla zona promozione. La sensazione è che se non tornerà alla vittoria sabato prossimo (calcio d’inizio alle ore 14) a Cittadella difficilmente potrà continuare a sperare nei primi 2 posti in classifica, ossia a evitare i play-off già risultati fatali l’anno scorso. Il Parma porta a casa il terzo risult

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MONZA-EMPOLI 1-1
 
Nel match-clou della giornata tra la seconda e la prima della Serie B non vince nessuno e così il Monza continua a inseguire l’Empoli in fuga con 6 punti di vantaggio. L’1-1 scaturito tra la miglior difesa del campionato e il miglior attacco scontenta entrambe le squadre: i brianzoli perché hanno avuto più occasioni che non sono state sfruttate al meglio, i toscani perché sono stati a lungo in vantaggio e per il generoso rigore concesso ai biancorossi che ha fruttato il pareggio nonché per il gol non convalidato nel finale a Terzic. Intanto, però, entrambe le compagine prolungano rispettivamente a 8 e a 15 la striscia di risultati utili consecutivi.
 
Il match è stato interessante e pure vivace in diversi momenti, mostrando quelle che, assieme al Chievoverona, sono le due migliori formazioni della cadetteria. Lo spirito garibaldino del Monza lo si è visto già dall’“11” schierato da Cristian Brocchi, che a nostro giudizio ha sbagliato (a maggior ragione che si andava ad affrontare la capolista) a modificare quello che era l’assetto delle ultime giornate, sostituendo Barberis e Gytkjaer rispettivamente con i nuovi arrivati Scozzarella e Diaw. Il primo ha indubbiamente piedi migliori dell’ex crotonese, ma è fisicamente inadatto, almeno in questo momento, a partite di sacrificio in interdizione; il secondo non dispone, come avveniva a Pordenone, di una squadra che gioca per lui e dunque fa fatica a ritagliarsi spazi in attacco, dove invece ultimamente il danese si era distinto per fisicità, ma anche per assist e gol. Brocchi ha inoltre di nuovo preferito Donati a Sampirisi, altra scelta discutibile. L’infortunato Paletta è stato nuovamente rimpiazzato da Bettella, mentre l’altro infortunato Balotelli attende di scavalcare Diaw e Gytkjaer nella graduatoria dei centravanti agli ordini del tecnico milanese.
 
Da segnalare la prima convocazione per il neoacquisto D’Alessandro e la scandalosa mancata convocazione di capitan D’Errico per motivi tecnici chiaramente inesistenti. A tal proposito anche la Curva Davide Pieri, che finora non aveva mai criticato l’attuale proprietà, si è giustamente risentita, ricordando sulla propria pagina Facebook che non può “essere romantico” salire per la prima volta in Serie A adottando certe strategie di gestione dello spogliatoio. Se c’è un problema di disciplina, come è chiaro a tutti, va trattato in altro modo con l’unico giocatore “sopravvissuto” alla Serie D e che per il Monza ha dato tanto non solo in campo, avendo rifiutato ingaggi ben più lauti che gli erano stati offerti in altre piazze.
Alessio Dionisi, tecnico dei toscani, lamentava invece le assenze per infortunio di Fiamozzi, Bandinelli e Sabelli.
A proposito di allenatori, era presente in tribuna l’ex di Milan, Roma, Juventus e Real Madrid, Fabio Capello.
 
Pronti, via e Haas lancia da metà campo Mancuso che taglia come il burro la difesa biancorossa, salta il portiere e insacca la sua dodicesima palla dall’inizio del campionato. La reazione del Monza è immediata: al 4’, su cross dalla sinistra di Mota arriva Frattesi che però incespica al momento della battuta a rete. 2’ dopo la mezzala destra ha l’occasione per rifarsi ma, lanciato da un colpo di tacco di Boateng, riesce solo a impegnare Brignoli. Al 12’ La Mantia viene anticipato d’un soffio da Di Gregorio mentre al 14’ la stessa cosa succede a Diaw con Brignoli. Il portiere degli azzurri compie un miracolo su una conclusione di Barillà al 30’. Invece al 37’ è fortunato quando una botta di Boateng dal limite esce a lato di poco.
 
Anche al 5’ della ripresa l’ex Nazionale ghanese manda la sfera a lambire il palo. Subito dopo viene espulso per proteste il secondo portiere dell’Empoli, Furlan. Al 19’ il Monza è ancora sfortunatissimo perché colpisce due pali, prima con una botta da fuori di Frattesi e poi con una furbata di Boateng sul disimpegno empolese. Al 23’ un colpo di testa di Mancuso esce a lato di poco. Sul ribaltamento di fronte il Monza conquista un rigore, che viene concesso un po’ generosamente per un contatto tra Romagnoli e Mota che fa cadere a terra il Nazionale Under 21 portoghese. Dopo 2’ di proteste ospiti Boateng lo trasforma. Al 26’ un colpo di testa di La Mantia passa fuori di poco. Brocchi cambia in contemporanea Scozzarella, Boateng e Diaw rispettivamente con Barberis, D’Alessandro e Gytkjaer. Proprio il danese al 42’ stoppa e tira ma debolmente: Brignoli blocca. 1’ dopo Terzic segna un eurogol da 25 metri ma l’arbitro prima convalida e poi annulla su segnalazione del guardalinee per la posizione irregolare di Pirrello giudicata di disturbo al portiere. Il Monza tira un sospiro di sollievo e porta a casa 1 punto che basta a difendere il secondo posto conquistato 2 giornate fa, cioè al termine del girone d’andata.
 
In sala stampa Brocchi prima ha parlato della partita: “È stata bellissima. Ed è stata giocata alla grande da noi. Il gol preso all’inizio poteva far tanto male. Abbiamo creato tantissime occasioni: a volte è stato bravo il loro portiere, a volte siamo stati sfortunati e a volte imprecisi. Abbiamo preso due pali, giocato un ottimo calcio, dando dimostrazione di forza. Potevamo vincerla, ma l’Empoli ha dimostrato di valere il primo posto”. Poi ha detto la sua sul “caso D’Errico”: “Al Monza bisogna allenarsi sempre alla grande e giocare con grande impegno. ‘Ciccio’ nell’ultimo mese e mezzo ha fatto fatica ad innalzare il suo livello di preparazione alle partite perché più di tutti ha sofferto questa cosa bella di una squadra sempre migliorata ogni 6 mesi. Io voglio un bene incredibile a ‘Ciccio’: l’ho fatto diventare io il capitano del Monza. Sono come un papà che ha dato un segnale importante al figlio. Lui ha qualità importanti. Ma deve faticare molto di più rispetto a quanto faticava prima”.
 
Il Monza tornerà in campo già martedì prossimo alle ore 19 per il turno infrasettimanale: l’avversario sarà il Vicenza Virtus allo stadio “Menti” del capoluogo berico.
 
 
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Il Monza non accorcia sulla capolista Empoli

MONZA-EMPOLI 1-1   Nel match-clou della giornata tra la seconda e la prima della Serie B non vince nessuno e così il Monza continua a inseguire l’Empoli in fuga con 6 punti di vantaggio. L’1-1 scaturito tra la miglior difesa del campionato e il miglior attacco scontenta entrambe le squadre: i brianzoli perché hanno avuto più occasioni che non sono state sfruttate al meglio, i toscani perché sono stati a lungo in vantaggio e p

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INTERNAZIONALE-MONZA 2-0
 
Stavolta al Monza non è riuscita l’impresa di espugnare San Siro contro la metà di Milano che veste di nerazzurro: a differenza della scorsa stagione l’Internazionale ha capitalizzato le occasioni create trovando in Lautaro Martinez un terminale di efficacia straordinaria. I brianzoli hanno tutto sommato giocato bene, ma l’esordio nel campionato 2023/24 ha dimostrato che i nuovi arrivati non si avvicinano come valore a chi è partito. Parlando chiaramente si può affermare che per quanto visto in Coppa Italia contro la Reggiana e stasera, Gagliardini non vale assolutamente Rovella e Kyriakopoulos non può essere paragonato a Carlos Augusto. Lo stesso D’Ambrosio ha caratteristiche diverse da Izzo, oggi assente per squalifica ma che al tecnico Raffaele Palladino servirà come il pane in periodo di carestia. Senza dimenticare quella che è la nota dolente già dalla scorsa stagione, ossia la mancanza di un “bomber”: Mota è una seconda punta e Maric e Petagna non sono di categoria.
 
Davanti ai 72509 spettatori dello Stadio Giuseppe Meazza l’allenatore biancorosso, che oltre a Izzo squalificato aveva Bettella infortunato, ha oggi preferito Maric a Mota, ma il bosniaco naturalizzato croato non ha visto palla. L’Inter guidata da Simone Inzaghi era al completo, anche se Acerbi è rimasto in panchina perché acciaccato.
 
I meneghini partono forte e al 5’ un sinistro di Mkhitaryan da buona posizione passa alto. Dopo 3’, però, arriva il gol del vantaggio: sulla fascia destra Barella serve una bella palla per Dumfries che mette in mezzo alla perfezione per Martinez bravo ad anticipare tutti gonfiando la rete. Il Monza reagisce bene e imbastisce trame interessanti che però non sortiscono pericoli per la porta difesa da Sommer. Si registra solo al 22’ una debolissima conclusione dalla distanza di Gagliardini bloccata a terra senza problemi dal portiere nerazzurro. Verso la mezzora è invece l’Inter a tornare pericolosa: al 28’ un sinistro al volo di Martinez termina alto e 2’ più tardi una sciabolata di Dimarco lambisce il palo. Nel finale di tempo Di Gregorio blocca un pallone telefonato da Dimarco mentre un sinistro del biancorosso Ciurria finisce in curva.
 
La ripresa vede inizialmente un Monza determinato: al 3’ su una conclusione quasi a botta sicura di Kyriakopoulos è costretto a immolarsi Calhanoglu che respinge in scivolata col corpo. All’8’ un sinistro di Dimarco passa non lontano dall’incrocio dei pali. Al 15’ un calcio di punizione di Calhanoglu termina alto di poco. Palladino procede coi primi due cambi: Mota e Birindelli rispettivamente per Maric e Ciurria. Proprio Birindelli 5’ più tardi calcia alta da buona posizione. Al 21’ è invece Dimarco con un destro a giro a non trovare di poco la rete del raddoppio nerazzurro. Al 22’ Inzaghi effettua una tripla sostituzione inserendo anche l’ex biancorosso Carlos Augusto. Palladino risponde con altri due cambi: entrano Pedro Pereira e Machìn per i due “ex” D’Ambrosio e Gagliardini. Al 31’ la partita si chiude: Martinez è veloce ad arrivare in tempo sul cross dalla sinistra di Arnautovic per la rete del 2-0. Nel finale Palladino getta nella mischia anche Valentin Carboni per Kyriakopoulos, ma è Carlos Augusto a sfiorare la rete con un colpo di testa che passa di poco alto. Nel recupero ci prova due volte Caprari: prima dal limite ma la palla sfila sopra la traversa e poi da distanza ravvicinata ma angolata e Sommer respinge.
 
In sala stampa Palladino non ha fatto drammi per la sconfitta: “Complimenti all’Inter perché ha fatto un’ottima partita. Era difficile venire a giocare oggi a San Siro perché l’Inter è già una squadra forte. Abbiamo fatto una buona gara per 70’ e sull’1-0 abbiamo avuto un’occasione clamorosa. Mi dispiace aver preso 2 gol su nostre uscite disattente. L’Inter è stata brava ad aspettarci bassi. E noi abbiamo difettato davanti, soprattutto sulle fasce. Sappiamo che ci manca qualcosina in rosa. Anche questa come contro la Reggiana è una sconfitta che ci farà crescere. Mancanza di umiltà? Se mi dite una cosa così mi offendete. Perché Maric titolare e non Mota? Perché avevamo bisogno di profondità e Maric contro l’Everton e il Milan aveva disputato una buona gara. però è stato marcato bene. Gagliardini? Ha fatto una buona gara, ha dato tutto. La morte di Carlo Mazzone? Ho avuto il piacere e l’onore di essere allenato da lui a Livorno. Era un grande allenatore e un grande uomo: gli volevo bene”.
 
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 18.30 all’U-Power Stadium contro l’Empoli.
 
 
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Il Monza non ripete l'impresa a San Siro. K.o. con l'Inter

INTERNAZIONALE-MONZA 2-0   Stavolta al Monza non è riuscita l’impresa di espugnare San Siro contro la metà di Milano che veste di nerazzurro: a differenza della scorsa stagione l’Internazionale ha capitalizzato le occasioni create trovando in Lautaro Martinez un terminale di efficacia straordinaria. I brianzoli hanno tutto sommato giocato bene, ma l’esordio nel campionato 2023/24 ha dimostrato che i nuovi arrivati non

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MONZA-LECCE 0-1
 
Coda fastidiosa per arrivare allo stadio e Coda fastidiosa dentro lo stadio: il pomeriggio del tifoso monzese è tranquillo sollo all’uscita di casa sotto il cielo azzurro. Nella giornata del record di pubblico dell’era Fininvest, con 6858 spettatori all’U-Power Stadium, molti dei circa 5mila supporters biancorossi sono rimasti pazientemente in coda lungo i viali d’accesso all’impianto sportivo anche per un quarto d’ora o più, assaporando quel clima da Serie A che sperano possa finalmente raggiungere la loro squadra del cuore. Certo è che difficilmente ciò succederà se si continuerà a perdere in casa come avvenuto nelle ultime due partite, cosa che in Serie B non succedeva da 21 anni. Questa stagione è stata anche la prima in cui il Lecce ha battuto il Monza sia in trasferta che in casa. E con il successo di oggi i giallorossi hanno pareggiato i conti nella storia delle sfide in cadetterie tra le due squadre.
Non che abbia giocato tanto male la compagine allenata da Giovanni Stroppa: dopo un primo tempo così così si è vista una bella reazione nel secondo, frazione di gioco dove troppo spesso si era assistito a un calo atletico e/o di approccio mentale. Ma se non si segna non si vince e anche oggi contro una “grande” del campionato il Monza ha mostrato tutti i suoi limiti nel reparto offensivo che, nonostante tutti gli innesti del mercato, non riesce a trovare l’assetto migliore. Perché quello attuale con un Mancuso ombra di sé stesso e un centrocampista come Valoti a supporto non può certamente essere l’assetto migliore. Stroppa in sala stampa non ha voluto spiegare il perché Mota, unico attaccante non deludente della stagione, non ha giocato dall’inizio dopo aver riposato nel turno infrasettimanale contro il Pordenone. La sensazione è che il “turnover” non sia stato ben bilanciato: oggi, ad esempio, ci sono stati solo due cambi rispetto a martedì scorso: Donati e Barberis rispettivamente per l’influenzato Sampirisi e il discontinuo Colpani. Mancavano gli infortunati Brescianini, Ramirez, D’Alessandro e Marrone, ma anche il suo omologo Marco Baroni, ex difensore biancorosso come del resto Tuia che ha giocato titolare, aveva indisponibili Dermaku, Faragò e Di Mariano.
 
L’avvio dei biancorossi, anche oggi davanti a “patron” Silvio Berlusconi, è promettente: al 2’ Barberis verticalizza per Mancuso che calcia alto. Il Lecce risponde al 7’ con un destro a giro di Listkowski che centra il palo. La partita è vibrante e nella foga al 24’ Machìn (che per il resto ha disputato un’ottima partita), perde malamente un pallone in area monzese: nel prosieguo dell’azione Listkowski gonfia la rete ma l’arbitro annulla la marcatura salentina su segnalazione del Var per un fallo di Gargiulo sul portiere Di Gregorio. Si assiste poi a una raffica di spioventi pericolosi in area da ambo le parti. Da segnalare l’esposizione in Curva Davide Pieri, in riferimento alla guerra in Ucraina, di uno striscione recante la seguente frase di un brano del cantautore, giornalista e scrittore Gabriele Marconi: “Strade d'Europa nello zaino libertà, forse un giorno l'ombra fuggirà”.
 
Il secondo tempo inizia con Mancuso che sbaglia incredibilmente un rigore in movimento. Al 9’ la partita svolta perché Paletta, che comunque ha disputato un’ottima gara, viene sorpreso dal rinvio del portiere ospite Gabriel per Helgason e lo abbatte al limite dell’area: per l’arbitro e il Var è rigore che il capocannoniere del campionato Coda trasforma (salendo a quota 14 gol). La reazione dei padroni di casa arriva 2’ dopo con Donati che calcia una gran botta dalla distanza che sfila di poco a lato. Entrano Colpani e Mota rispettivamente per Barberis e Mancuso e al 20’ un sinistro di Machìn passa a lato d’un soffio. Gytkjaer rileva Valoti e al 32’ si assiste a un bel contropiede del Monza, con Mota che serve proprio il neoentrato attaccante sulla sinistra: il mancino del danese viene respinto di piede da Gabriel. Stroppa si gioca anche la carta Ciurria come laterale sinistro per Molina, ma di occasioni clamorose non se ne registrano fino ai minuti di recupero. Al 46’ un tiro a giro di Coda finisce sul palo e poi Rodriguez segna sulla ribattuta però il Var annulla anche stavolta per fuorigioco. Al 50’ Gytkjaer viene nuovamente lanciato in contropiede ma si fa respingere la conclusione da Gabriel in uscita.
 
In sala stampa Stroppa ha fatto il finto serafico ma è chiaro che un’altra sconfitta mercoledì prossimo in casa contro il Parma (calcio d’inizio alle ore 18.30) potrebbe costargli la panchina: “Oggi abbiamo perso una possibilità di cambiare la nostra classifica. Io ho assistito a una prestazione eccezionale da parte della squadra. Abbiamo creato i presupposti per fare gol. Meritavamo un risultato diverso: a decidere è stato un episodio. Ora spetta a me ricaricare le batterie dei calciatori. Non bisogna mollare. La formazione di oggi? Per me era la migliore. Contro il Parma non so se recupererò qualcuno degli infortunati”.
 
Baroni ha così analizzato la sfida d’alta classifica (ora il Lecce è primo con la Cremonese mentre il Monza è sesto): “Per il Monza era una partita quasi determinante. Abbiamo giocato con il piglio giusto, con personalità. Sono contento per la prestazione della squadra. Ha dato la sensazione di aver dato tutto.
Complimenti alla squadra ma anche ai tantissimi tifosi. Noi siamo una compagine molto incisiva, con un’alta percentuale di gol rispetto ai tiri, mentre il Monza è bravo nel palleggio”. Un giro di parole per dire che i giallorossi sono concreti, mentre i biancorossi sono “tutto fumo e poco arrosto”. Nel complesso del campionato non ha tutti i torti, anche se ultimamente in Brianza qualche segnale di concretezza (come col Pordenone) s’era visto. Ora tra il Parma e la trasferta di Cittadella di sabato è obbligatorio portare in “cascina” almeno 4 punti di “fieno” per non perdere irrimediabilmente terreno con chi lotta per la promozione diretta.
 
 
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Il Monza non sa più vincere in casa, anzi perde

MONZA-LECCE 0-1   Coda fastidiosa per arrivare allo stadio e Coda fastidiosa dentro lo stadio: il pomeriggio del tifoso monzese è tranquillo sollo all’uscita di casa sotto il cielo azzurro. Nella giornata del record di pubblico dell’era Fininvest, con 6858 spettatori all’U-Power Stadium, molti dei circa 5mila supporters biancorossi sono rimasti pazientemente in coda lungo i viali d’accesso all’impianto sportivo anche per u

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MONZA-NAPOLI 2-0
 
Il Monza non si ferma davvero più: all’U-Power Stadium batte per 2-0 il Napoli neocampione d’Italia (tra l’altro la prima vittoria casalinga contro i partenopei in 7 gare ufficiali nella storia) e allunga a 7 gare la striscia positiva, mantenendo in vita la speranza di agguantare l’8° posto che potrebbe regalare la qualificazione alla Conference League.
 
La squadra allenata da Raffaele Palladino ha approfittato dell’evidente mancanza di motivazioni degli azzurri guidati da Luciano Spalletti, che tra l’altro ha operato un abbondante “turnover”, lasciando in panchina mezza formazione titolare. I biancorossi hanno invece giocato proprio come se la qualificazione alle coppe europee fosse raggiungibile, con attenzione, determinazione e voglia di correre. Tra l’altro, forse è stata la prima volta in stagione che allo stadio di Monza erano presenti più tifosi della squadra ospite che di quella di casa. In totale oggi riempivano quasi completamente l’U-Power Stadium 14455 spettatori, che hanno fruttato l’incasso record nella storia del club brianzolo: 683521,46 euro.
 
Per questa partita Palladino, oltre a dover fare a meno dell’infortunato Colpani, sostituito da Caprari, ha preferito Marlon all’acciaccato Pablo Marì in difesa, Rovella a Machin a centrocampo e Petagna a Valoti nel reparto offensivo.
Spalletti, che non ha potuto disporre degli infortunati Mário Rui e Lozano, ha appunto optato per un mezzo “turnover”.
 
Il Napoli inizia col botto: dopo 10” Zielinski calcia fuori di poco da posizione defilata. Dopo qualche minuto, però, il Monza prende il controllo del gioco e imbastisce azioni lente ma efficaci. Al 6’ Mota calcia praticamente un rigore ma Lobotka devia in corner il pallone appena partito dal suo piede. Al 15’ una conclusione di Carlos Augusto viene deviata in corner da Juan Jesus. 3’ dopo, comunque, i biancorossi passano in vantaggio al termine di una bellissima azione di contropiede infiocchettata da Mota. La reazione del Napoli è debole: la manovra non è incisiva per mancanza di tecnica e obiettivi di squadra. Al 35’ Rrahmani sparacchia alto da 10 metri. Solo al 40’ Di Gregorio è chiamato a una grande respinta su Anguissa.
 
Il Monza inizia bene anche il secondo tempo e al 9’ raddoppia: Mota, lanciato da Izzo, entra in area sulla destra e calcia una botta che Gollini respinge sui piedi di Petagna; il centravanti ancora di proprietà del Napoli esegue una serie di finte e poi piazza la sfera nell’angolino. 2’ dopo c’è un altro contropiede di Mota: l’attaccante portoghese costringe Gollini alla deviazione in corner. Il Napoli si fa vivo al 19’ quando Di Gregorio deve respingere un colpo di testa ravvicinato di Olivera. Al 24’ Birindelli rileva Caprari e Ciurria si sposta sulla tre quarti. 1’ dopo l’azzurro Osimhen spara alle stelle. Al 29’ un destro a giro di Kvaratskhelia viene bloccato a terra da Di Gregorio. Sensi rimpiazza Rovella e Di Gregorio, grande protagonista del match, respinge anche la conclusione di Zielinski. Al 38’ Palladino sostituisce Pessina, Izzo e Petagna rispettivamente con Machìn, Antov e Carboni, con Mota che va a fare il centravanti. Nel finale ci si aspetta un Napoli più arrembante ma è il Monza a rendersi più pericoloso con una serie di azioni di contropiede sprecate malamente dai biancorossi per mancanza di visione di gioco o per “venezianismo” di qualche singolo.
 
In conferenza stampa Spalletti ha parlato di motivazioni, palloni persi e Monza: “Se un calciatore professionista dopo aver ottenuto un certo obiettivo cambia organizzazione, impostazione, disciplina nel modo di fare, o si demotiva, significa che è limitato. Non devo essere io a motivare i giocatori dopo che hanno vinto lo scudetto. Oggi abbiamo perso troppi palloni. Se si perdono tutti questi palloni si prendono più ripartenze, che significa fare più fatica e di conseguenza perdere lucidità e quindi perdere ancora più palloni. Poi Palladino è un ottimo allenatore che sa fare bene il suo lavoro grazie anche a una società che ha costruito una squadra di livello. Oggi ho apprezzato poco il Monza perché ci ha fatto perdere. Ho apprezzato il cartello sulla porta del nostro spogliatoio con scritto Benvenuto Napoli anche perché nessun’altra società lo ha fatto. E poi devo fare i
complimenti a Petagna che ha giocato bene e ha fatto un gran gol”.
 
Palladino è assolutamente soddisfatto, ma le sue parole fanno intendere che difficilmente resterà a Monza a fine stagione: “Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e a me non piace difendermi solamente. E qualche ripartenza potevamo farla meglio. Sono comunque soddisfatto di questa ennesima grande prestazione. Mi è piaciuto l’atteggiamento, la corsa, la voglia di lottare su tutti i palloni. Abbiamo fatto un’ottima fase difensiva nel primo tempo, abbiamo avuto personalità nel gioco, siamo stati pericolosi in avanti. Anche quelli entrati dopo hanno fatto bene. Oggi do 10 a tutti quanti. Anche Petagna oggi è stato grande: si merita queste soddisfazioni dopo i problemi fisici che ha avuto. Mota sta dimostrando tutto il suo valore: ha caratteristiche che mi permettono di farlo giocare dappertutto, infatti potrei anche schierarlo come esterno di centrocampo. È un ragazzo intelligente, che ha fatto uno scatto anche dal punto di vista mentale. È destinato a fare una grandissima carriera. Questa è una squadra forte che però perderà tanti giocatori tra rientri da prestiti e contratti scaduti. Questo gruppo non ci sarà più. L’anno prossimo sarà l’anno più difficile. Questa società è però capace di programmare e avrà un grande futuro. Il Napoli? È sempre bello affrontare la squadra della mia città. Ero un po’ emozionato prima della partita per i tanti tifosi napoletani presenti in città. Faccio un applauso al popolo monzese che ha accolto bene i tifosi napoletani”.
 
Il Monza tornerà in campo venerdì prossimo alle ore 20.45 al Mapei Stadium – Città del Tricolore di Reggio Emilia contro il Sassuolo.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza non si ferma più, battuto anche il Napoli campione

MONZA-NAPOLI 2-0   Il Monza non si ferma davvero più: all’U-Power Stadium batte per 2-0 il Napoli neocampione d’Italia (tra l’altro la prima vittoria casalinga contro i partenopei in 7 gare ufficiali nella storia) e allunga a 7 gare la striscia positiva, mantenendo in vita la speranza di agguantare l’8° posto che potrebbe regalare la qualificazione alla Conference League.   La squadra allenata da Raffaele Palladino h

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SAMPDORIA-MONZA 0-3
 
Ora Monza ha una squadra di Serie A e un allenatore di Serie A. Se la vittoria sulla Juventus era un indizio, quella di oggi sonante al “Luigi Ferraris” di Genova sulla Sampdoria è la prova. Raffaele Palladino è riuscito in pochi giorni a trasformare il gruppo biancorosso in una “macchina da guerra”. Tattica, tecnica, gambe, cuore: ora gli ingredienti per fare bene ci sono tutti. Capitan Pessina e compagni hanno annichilito la formazione ligure e ammutolito lo stadio di Marassi. Nel primo storico incontro tra le due squadre nella massima serie il Monza non solo ha vinto per la prima volta (all’ottavo tentativo) in casa dei blucerchiati, ma ha vinto per la prima volta in Liguria in incontri di A e di B (al ventottesimo tentativo).
 
Palladino, che oggi ha dovuto fare a meno di Petagna, Marlon e Marrone, ha confermato la formazione vittoriosa sulla Juventus fatta eccezione, appunto, per Marlon, rimpiazzato in difesa da Caldirola (inserito però a sinistra con lo spostamento a destra di Izzo). Giampaolo (in tribuna perché squalificato) non ha avuto a disposizione Winks, De Luca, Malagrida e Segovia.
 
Davanti a 20mila spettatori, di cui circa 1500 di fede biancorossa, il Monza parte bene, contenendo la Sampdoria con ordine e ripartendo con passaggi precisi, e all’11’ passa in vantaggio con una bella combinazione: Sensi lancia Ciurria che dal fondo mette in mezzo per Pessina, bravo a farsi trovare pronto a insaccare in corsa a un passo dalla linea di porta. La reazione blucerchiata è debole. Solo al 28’ si registra una conclusione da fuori di Sabiri che viene deviata in corner da Di Gregorio. Poco prima e poco dopo è stata invece la squadra biancorossa a rendersi pericolosa, prima con un sinistro di Pessina da fuori respinto di pugno da Audero e poi con Rovella che dal limite cerca l’angolino trovando il portiere di casa pronto a respingere. Al 38’ Gabbiadini spara fuori. Al 43’ un sinistro di Ciurria dalla distanza finisce in curva. I brianzoli tremano al 47’ quando l’arbitro assegna un rigore per un presunto fallo di Pablo Mari su Rincon: fortunatamente c’è il Var che lo corregge.
 
Il secondo tempo si apre con un sinistro dal limite di Bereszynski che passa a lato di poco. Al 14’ Caprari perde il tempo della conclusione da buona posizione. 2’ dopo Gytkjaer sostituisce un appannato Mota. Al 19’ una conclusione debole di Pessina viene bloccata senza difficoltà da Audero. Altri 3’ e il Monza ipoteca la vittoria: Ciurria crossa in area, un blucerchiato devia dove c’è Caprari che al volo batte Audero. Palladino toglie l’infortunato Izzo e Ciurria e inserisce il reintegrato Donati e Birindelli. I padroni di casa fanno girare palla ma non arrivano mai a impensierire Di Gregorio. Al 38’ Barberis e D’Alessandro rilevano Pessina e Caprari. Il finale è ricco di azioni di contropiede biancorosse. Al 40’ D’Alessandro ne spreca uno tentando la soluzione personale. Al 45’ un diagonale di Gytkjaer sfila di poco a lato. A 10” dal triplice fischio, però, Sensi conclude con un destro a giro una splendida azione corale. Tra i tifosi ospiti è un tripudio, che va avanti per ore dentro allo stadio e lungo la strada del ritorno.
 
In sala stampa Palladino è stato accolto dai complimenti dei giornalisti: “La mia squadra è stata formata dalla proprietà in maniera ottimale, con giocatori forti e giovani di prospettiva. Sinceramente non mi aspettavo di trovare dei ragazzi cosi intelligenti da capire subito cosa chiedevo. Ho cercato di dare intensità agli allenamenti e cosi questa intensità si trasforma in aggressività in partita. Abbiamo ottenuto due vittorie autorevoli ma possiamo fare ancora meglio. In fase di non possesso palla siamo stati perfetti, ma in fase di possesso voglio vedere più coraggio. Non è ancora la squadra che vorrei. I risultati delle prime giornate avevano spento un po’ il gruppo dal punto di vista caratteriale. Io ho cercato di ricreare un gruppo coeso anche aumentando le cene di squadra. Oggi la difesa è stata spettacolare, vincendo praticamente tutti i duelli. Ma anche davanti hanno giocato benissimo contribuendo pure molto alla fase difensiva. Ciurria mi aveva impressionato già dopo 2 giorni di allenamento anche per l’intelligenza e la voglia di imparare continuamente. Donati l’ho rivoluto in rosa perché alza il livello dell’allenamento e poi in campo mette tanta personalità. La Sampdoria? Siamo stati noi bravi a limitarla. Berlusconi e Galliani erano felici e il presidente pure divertito”. Per la Sampdoria non ha parlato nessuno, neppure l’allenatore in seconda Francesco Conti.
 
Si tornerà in campo domenica prossima alle ore 15 all'U-Power Stadium: l'avversaria sarà ancora ligure perché in Brianza arriverà lo Spezia.
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Il Monza non si ferma più. Travolta la Sampdoria a Genova

SAMPDORIA-MONZA 0-3   Ora Monza ha una squadra di Serie A e un allenatore di Serie A. Se la vittoria sulla Juventus era un indizio, quella di oggi sonante al “Luigi Ferraris” di Genova sulla Sampdoria è la prova. Raffaele Palladino è riuscito in pochi giorni a trasformare il gruppo biancorosso in una “macchina da guerra”. Tattica, tecnica, gambe, cuore: ora gli ingredienti per fare bene ci sono tutti. Capitan Pessina e comp

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MONZA-S.P.A.L. 0-0
 
La partita del ritorno in Serie B dopo 19 anni non è finita come si sperava per i tifosi del Monza. D’accordo che la SPAL è appena retrocessa dalla A, ma le attese per la “corazzata” biancorossa allestita da “patron” Silvio Berlusconi e dall’amministratore delegato Adriano Galliani non sono state soddisfatte, complice pure un rigore fallito dal neoacquisto Christian Gytkjaer. Pure il gioco non è che abbia entusiasmato: il primo tempo è stato al limite del soporifero, con le due squadre che si guardavano in cagnesco, ma senza provare l’affondo; la ripresa un po’ più vivace, con due pali e, appunto, il rigore sbagliato dal centravanti danese. Nella prima frazione i centrocampisti biancorossi sono parsi timidi nel provare a dribblare, con la conseguenza che le due punte sono state senza rifornimenti. I cambi del secondo tempo, decisamente tardivi, hanno cambiato volto alla squadra: con la gioventù si è rischiato qualcosa di più ma si è anche osato di più; nel finale non era solo Machìn, che ha disputato la sua miglior partita col Monza, a illuminare là davanti; peccato che Maric e Gytkjaer hanno deluso, mentre Mota è stato al solito vivace e sicuramente meglio messo a livello di preparazione. Incomprensibile la scelta di buttare nella mischia Finotto e D’Errico, protagonisti nel pre-campionato, solo al 90’. I 5 cambi, che poche squadre come il Monza si possono permettere, andrebbero sfruttati meglio.
 
Nell’ex Stadio Brianteo, ora U-Power Stadium, davanti a soli 956 spettatori infreddoliti (il biglietto costava 30 euro e la partita, alle ore 16.45 di un venerdì lavorativo, è stata trasmessa in diretta tv su Rai 2) e con la solita mesta atmosfera “da coronavirus” (attivate tutte le misure per contrastare la diffusione del contagio), si è svolta prima del fischio d’inizio dell’arbitro internazionale Daniele Orsato una piccola cerimonia d’inaugurazione del campionato cadetto.
Poi le squadre sono scese in campo e il tecnico dei brianzoli Cristian Brocchi ha sorpreso un po’ gli ”addetti ai lavori” con scelte che poco rispecchiavano quanto visto nel pre-campionato. Per cui il Nazionale Under 21 azzurro Colpani è stato preferito a capitan D’Errico e il bosniaco naturalizzato croato Maric al Nazionale Under 21 portoghese Mota, tanto per fare due confronti. I nuovi acquisti Di Gregorio, Carlos Augusto, Bettella, Frattesi e Barillà sono stati spediti in panchina. L’undicesimo acquisto, l’ex Nazionale ghanese Kevin-Prince Boateng, era in tribuna in attesa del deposito del contratto e in compagnia dell’ex allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri.
 
Il 4-3-1-2 di Brocchi viene contrastato dal 3-4-3 dell’esperto della categoria Pasquale Marino, tecnico fumantino che anche oggi si è fatto espellere nel finale. La SPAL gioca leggermente meglio del Monza, ma si schianta contro la difesa locale. Quindi il taccuino è sbilanciato per i padroni di casa. All’11’ ci prova Gytkjaer e al 24’ Paletta ma fanno il solletico. Al 34’, invece, Barberis tocca a destra per Colpani che crossa in mezzo dove Maric con un colpo di testa costringe Berisha a una respinta d’istinto. Al 40’ Machìn strappa applausi per un numero di classe in area, ma la bella palla che infine scodella per i compagni trova prima la testa di un avversario.
 
Nella ripresa i biancorossi ci provano ma ancora timidamente, con D’Alessandro, Maric, Colpani e Barberis. Barillà entra al posto di Colpani e la SPAL sfiora il gol con Strefezza che appena dentro l’area calcia un destro che lambisce il palo. È il momento dei ferraresi, che 3’ dopo colpiscono un palo con D’Alessandro al termine di una bellissima serpentina in area. Il Monza risponde con un palo di Armellino, centrato con un colpo di testa su corner di Barberis; sulla respinta, tra l’altro, c’è Barillà ma calcia alto. Brocchi sostituisce Armellino e Maric rispettivamente con Frattesi e Mota. Al 36’ Dickmann contrasta fallosamente Sampirisi in area e Orsato indica il dischetto: il penalty è calciato debolmente da Gytkjaer e Berisha intuisce e neutralizza. Proprio al 90’, oltre ai due cambi tardivi di Brocchi, si registra la parata salva-risultato di Berisha su tiro di Mota.
 
In sala stampa Brocchi ha poi esaltato la prestazione della sua squadra, affermando che meritava di vincere (invece il pareggio è stato giusto) e che il Monza ha affrontato una squadra di Serie A (peccato che a differenza dei biancorossi gli emiliani non siano considerati dai giornali specializzati un team di prima fascia al momento…). La favola è proseguita così: “Vincere sarebbe stato bellissimo. I ragazzi hanno giocato un’ottima partita, sono stati ordinati, hanno mostrato grande personalità, hanno lottato su ogni palla. Il Monza ha superato alla grande questa prova. Boateng? Ha grande qualità e grande personalità. È la ciliegina sulla torta di questa squadra”. Vabbè, speriamo che nel frattempo la torta non vada a male...
 
Per la seconda giornata di campionato il Monza si recherà a Empoli dove affronterà gli azzurri sabato prossimo alle 16.15. Prima, però, esordirà in Coppa Italia: la gara secca per il secondo turno preliminare allo U-Power Stadium è stata anticipata da mercoledì a martedì, alle ore 20.45, perché sarà trasmessa in diretta tv su Rai Sport.
 
FOTO BUZZI
 
 
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Il Monza non trasforma un rigore e con la SPAL finisce 0-0

MONZA-S.P.A.L. 0-0   La partita del ritorno in Serie B dopo 19 anni non è finita come si sperava per i tifosi del Monza. D’accordo che la SPAL è appena retrocessa dalla A, ma le attese per la “corazzata” biancorossa allestita da “patron” Silvio Berlusconi e dall’amministratore delegato Adriano Galliani non sono state soddisfatte, complice pure un rigore fallito dal neoacquisto Christian Gytkjaer. Pure il gioco

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MONZA-BOLOGNA 0-0
 
Terzo pareggio consecutivo e soli 3 punti in 4 gare per il Monza, che soffre la mancanza di un “bomber” in organico. Carenza che si spera verrà colmata dall’imminente arrivo, confermato a fine partita dall’allenatore Raffaele Palladino, di “Papu” Gomez, attaccante argentino, ex idolo dei tifosi atalantini, che qualche settimana fa ha rescisso il contratto col Siviglia. Purtroppo anche oggi in casa contro il Bologna (che il Monza non batte in campionato tra le mura amiche da 41 anni) nessuno è stato in grado di concretizzare le occasioni da gol, che peraltro a differenza di sabato scorso contro la Lazio sono state anche piuttosto scarse. Per la verità il Bologna ha meritato il pareggio e avrebbe anche segnato un gol apparso regolare, ma anche il Monza recrimina per un rigore non concesso per fallo su Vignato. In generale l’arbitraggio ha destato molte perplessità.
 
Davanti ai soli 9mila spettatori dell’U-Power Stadium, di cui 600 di fede rossoblù, Palladino, che non ha potuto disporre degli infortunati Caprari e Bettella, ha proposto rispetto al match pareggiato a Roma contro la Lazio una sola novità: Andrea Carboni in difesa a sinistra al posto di Caldirola che a sua volta ha giocato in mezzo al posto di Pablo Marì. Il Bologna guidato da Thiago Motta era privo degli infortunati Soumaoro, Posch e Lucumí.
 
Dopo un avvio impacciato il Monza si sveglia al 15’: su un cross dalla destra di Colpani svetta Mota che insacca alle spalle di Skorupski, ma il Var annulla per fuorigioco millimetrico. Non succede nulla di interessante fino al 33’ quando Skorupski allontana un tiro-cross di Colpani; sul capovolgimento di fronte Di Gregorio respinge un potente sinistro di Orsolini.
 
La ripresa è molto più vivace, anche perché gli animi in campo via via si scaldano per alcuni interventi un po’ rudi e per la gestione imperfetta dei cartellini da parte dell’arbitro. Al 2’ Ferguson insacca di testa su cross di Lykogiannis dalla sinistra ma il direttore di gara annulla per un presunto precedente fallo di Zirkzee su Caldirola. Al 6’ un rasoterra di Zirkzee viene bloccato da Di Gregorio; sul ribaltamento di fronte Colpani di sinistro manda a lato. Il Monza si fa vivo all’11’: Skorupski para in due tempi una conclusione di Mota. Al 17’ Beukema colpisce debolmente la palla sottoporta e Di Gregorio ringrazia. Palladino provvede a sostituire Mota e Kyriakopoulos rispettivamente con Vignato e Birindelli, spostando Ciurria sulla fascia destra, e dopo 4’ è costretto a togliere Andrea Carboni per infortunio: entra Pablo Marì e Caldirola si sposta a sinistra. Al 23’ un destro dal limite di Zirkzee viene bloccato da Di Gregorio. Il Monza ci prova al 28’, ma Vignato mette fuori d’un soffio sul cross dalla destra di Birindelli anche perché subisce una carica da Aebischer che l’arbitro e il Var non vedono. Al 33’ entrano anche Maric e Machìn rispettivamente per Colombo e Colpani, ma a parte per qualche cross la porta felsinea non corre seri pericoli, neanche nei 4’ più 5’ di recupero in cui il Monza ha giocato in superiorità numerica per l’espulsione per proteste reiterate di Saelemaekers, che era subentrato nel secondo tempo.
 
In sala stampa Motta ha un diavolo per capello: “A me fanno male le ingiustizie. Questi sbagli così chiari, evidenti, che vedono tutti mi dispiacciono tanto. Non si può commettere un errore del genere come quello sul nostro gol. È come se io mettessi in campo 10 giocatori anziché 11. Non vorrei essere nei panni dell’arbitro dopo questo macroscopico errore… Oggi non riesco a digerire questa cosa qua. La partita? È stata aperta finché eravamo 11 in campo. È stata giocata bene da entrambe le squadre”.
 
In sala stampa Palladino è soddisfatto nonostante il pareggio: “Oggi abbiamo affrontato una squadra forte guidata da un allenatore bravo. Noi abbiamo fatto una grande prestazione, ci siamo difesi bene, abbiamo attaccato bene. Siamo stati pericolosi davanti ma è mancato il guizzo. La partita è stata rovinata da due errori arbitrali: il gol annullato al Bologna e il rigore clamoroso non concesso a Vignato. Però da parte nostra dobbiamo alzare l’asticella. In 6 partite abbiamo segnato solo 4 gol ma ci è girata anche male. Mota? Non è partito bene ma poi ha disputato una buonissima partita, sacrificandosi tanto in fase difensiva. È uscito stremato. Però può fare di più. La sostituzione di Colpani? Due giorni fa ha patito un virus intestinale e non si è allenato per 2 giorni; sono comunque contento di quanto fatto dal suo sostituto Machìn. L’arrivo di Gomez? È una pista che seguivamo da tempo e sono felice. Lo aspettiamo a braccia aperte”.
 
Il Monza tornerà in campo lunedì prossimo alle ore 18.30 al Mapei Stadium di Reggio Emilia dove troverà come avversario il Sassuolo reduce dalle prestigiose vittorie contro la Juventus in casa e l’Inter a San Siro.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza non vince più ma arriva "Papu" Gomez

MONZA-BOLOGNA 0-0   Terzo pareggio consecutivo e soli 3 punti in 4 gare per il Monza, che soffre la mancanza di un “bomber” in organico. Carenza che si spera verrà colmata dall’imminente arrivo, confermato a fine partita dall’allenatore Raffaele Palladino, di “Papu” Gomez, attaccante argentino, ex idolo dei tifosi atalantini, che qualche settimana fa ha rescisso il contratto col Siviglia. Purtroppo anche oggi in casa con

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Atmosfera bollente in quel di Monza alla vigilia del derby col Brescia che deciderà quale lombarda affronterà nelle finali dei play-off di Serie B la vincente della doppia sfida tra Pisa e Benevento. Il 2-1 conquistato allo stadio Mario Rigamonti ha riportato ottimismo in casa biancorossa, ma la tensione resta alta perché le “rondinelle” non verranno certamente in Brianza a farsi una gita: con una vittoria con 2 gol di scarto volerebbero loro alle finali. E quelle viste nei primi 20’ di mercoledì scorso ne possono fare al Monza ben più di 2… L’allenatore della squadra brianzola Giovanni Stroppa è apparso sereno dopo la rifinitura: “Dopo il successo nella gara di andata delle semifinali non c’è euforia tra i giocatori perché sono consapevoli che si è giocato solo un tempo. Mentre è giusto che sia tornato entusiasmo nella piazza dopo la prestazione di Brescia. Domani inizieremo la partita con un piccolo vantaggio, ma sarà una gara di sofferenza, una battaglia sportiva. Il Brescia è una squadra che con poco può far male. Non possiamo concedere quello che abbiamo concesso nella gara di andata. Sia a Perugia che a Brescia non abbiamo sbagliato approccio, ma inizialmente non siamo riusciti a fare le cose che dovevamo fare, anche per merito degli avversari. Vedremo se domani il Brescia sarà così bravo a contenerci… Comunque la reazione dei miei ragazzi in entrambe le partite è stata buona. Con tutti questi incontri ravvicinati aumentano stanchezza e infortuni per i giocatori. A proposito, le polemiche sui due gravi infortuni occorsi nella gara di andata a giocatori del Brescia non mi toccano. Sono state situazioni fortuite e tra l’altro nel primo caso è stato il loro portiere a travolgere il compagno di squadra. Sono particolarmente dispiaciuto per Sabelli, che si è fratturato le apofisi di quattro vertebre lombari: anche Carlos Augusto che si è scontrato con lui è molto dispiaciuto. Non solo il Brescia, ma anche noi dovremo fare la formazione domani in base a chi avrà recuperato o meno da infortuni e affaticamenti. Rispetto a mercoledì avremo a disposizione Caldirola, che era squalificato, e Sampirisi, mentre Mazzitelli forse sarà recuperato pienamente. Abbiamo però perso Pedro Pereira perché a Brescia si è distorto una caviglia”. Restano indisponibili Valoti, Ramirez, Favilli e Siatounis.
 
Il match dell’U-Power Stadium sarà trasmesso in diretta tv alle ore 21 su Helbiz Media, Sky Sport e Dazn.
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Il Monza ospita il Brescia sognando le finali dei play-off

Atmosfera bollente in quel di Monza alla vigilia del derby col Brescia che deciderà quale lombarda affronterà nelle finali dei play-off di Serie B la vincente della doppia sfida tra Pisa e Benevento. Il 2-1 conquistato allo stadio Mario Rigamonti ha riportato ottimismo in casa biancorossa, ma la tensione resta alta perché le “rondinelle” non verranno certamente in Brianza a farsi una gita: con una vittoria con 2 gol di scarto volerebbe

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Monza-Salernitana di domani alle ore 15 chiuderà la prima parte del campionato di Serie A, quella pre-Mondiale: l’obiettivo per la squadra brianzola è quello di arrivare alla pausa di quasi due mesi in serenità e con ottimismo in vista della ripresa di gennaio. Dopo la sfortunata sconfitta di Roma contro la Lazio sarà necessario vincere, ma per l’allenatore Raffaele Palladino sarebbe importante anche il pareggio. “Domani sarà una partita importantissima – ha dichiarato il tecnico partenopeo in sala stampa prima delle rifinitura - Non dobbiamo guardare il programma degli altri scontri diretti per la salvezza della giornata, ma pensare solo a noi. E dovremo fare una partita di livello se vorremo portare a casa almeno un punto. Dovremo giocare con gli artigli, mettendo in campo il 110%. Sono amico dell’allenatore avversario Davide Nicola, abbiamo un ottimo rapporto. Ultimamente ci siamo sentiti poco, ma mi sono trovato bene con lui a Crotone quando ci giocavo. Non mi sorprende quanto sta facendo con la Salernitana. È una squadra organizzata, coraggiosa, che mette intensità. Noi dobbiamo pensare che sarà l'ultima partita per un bel po' di tempo e dunque che dovremo affrontarla come fosse una finale. Caprari in panchina a Roma? Da Caprari mi aspetto di più sotto il profilo realizzativo e della personalità. Sto aspettando la sua qualità dell'anno scorso. Per domani si gioca la maglia da titolare con Mota, Valoti, Vignato e Machìn, che ha giocato bene al suo posto contro la Lazio. È da due mesi che sono l’allenatore della prima squadra del Monza: sono stati due mesi molto belli, molto intensi, di grande crescita personale e professionale. Aldilà di vittorie e sconfitte, abbiamo fatto un bellissimo percorso, che ha portato entusiasmo alla squadra. Siamo belli carichi per domani e superconcentrati. Il momento più bello di questi due messi è stata la partita con la Juventus: è stata di svolta per il morale e per la consapevolezza dei nostri mezzi. Poi è seguito un percorso di crescita e il gol annullato a Petagna contro la Lazio poteva dare una ulteriore svolta. In mezzo tra la prima e l’ultima partita abbiamo fatto ancora tanti errori, ma siamo cresciuti e cresceremo ancora. Purtroppo non abbiamo avuto modo di analizzare la partita di Roma perché siamo tornati tardi a Monza. Abbiamo solo fatto una chiacchierata coi ragazzi per valutare in cosa dobbiamo migliorare. Ad esempio nella fase realizzativa perché, per quante occasioni abbiamo, concretizziamo poco. E noi dobbiamo arrivare a 35 punti per conquistare la salvezza. Comunque abbiamo guardato il fermo immagine del fuorigioco di Petagna costato l’annullamento del suo gol e, aldilà se la linea tirata dal Var doveva stare più avanti o più indietro, è rimasto il rammarico. Le convocazioni in Nazionale? Non mi sorprende che Pessina sia tornato in maglia azzurra: lui non solo è un amico, ma è un po' l'allenatore in campo. È un ragazzo superintelligente e di grande spessore umano. È il giocatore che ogni allenatore vorrebbe in squadra. Sono felice per lui e per il Monza dato che è la prima volta nella storia che un suo giocatore viene convocato in Nazionale. Speravo anche nella convocazione di Izzo, ma ci spero ancora per le prossime partite perché qui a Monza può alzare il suo livello di prestazione. Il mercato di gennaio? Il nostro è un gruppo molto ampio: bisognerà sfoltirlo perché siamo davvero troppi”.

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Il Monza ospita la Salernitana nell'ultimo match del 2022

Monza-Salernitana di domani alle ore 15 chiuderà la prima parte del campionato di Serie A, quella pre-Mondiale: l’obiettivo per la squadra brianzola è quello di arrivare alla pausa di quasi due mesi in serenità e con ottimismo in vista della ripresa di gennaio. Dopo la sfortunata sconfitta di Roma contro la Lazio sarà necessario vincere, ma per l’allenatore Raffaele Palladino sarebbe importante anche il pareggio. “Domani sarà una par

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MONZA-ATALANTA 0-2
 
Quinta partita in Serie A e quinta sconfitta per il Monza, che non sembra davvero essere in grado di competere nella categoria, sia per i continui svarioni difensivi che per l’aridità del reparto offensivo, privo di un vero “bomber”. Contro l’Atalanta, issatasi al primo posto in solitaria (mai successo nella sua storia), la squadra allenata da Giovanni Stroppa ha mostrato ancora un bel calcio, spettacolare nei primi minuti, ma alla fine non ha raccolto nulla perché nel calcio vince chi segna, non chi tiene maggiormente il possesso della palla. Salvo clamorose decisioni notturne l’allenatore non verrà esonerato, ma difficilmente salverà la panchina se anche nello scontro diretto di Lecce di domenica prossima (calcio d’inizio alle ore 15) non porterà a casa punti oltre al bel gioco.
 
Contro i nerazzurri bergamaschi Stroppa ha dovuto fare a meno degli infortunati D’Alessandro, Andrea Ranocchia e Carboni, il primo, unico titolare, rimpiazzato ancora nell’“undici” da Caldirola con l’avanzamento sulla fascia di Carlos Augusto. Oggi è rientrato Pablo Mari al centro della difesa mentre l’esordio del neoacquisto Rovella come centrocampista a scapito di Machin e il debutto da titolare di Mota in attacco, preferito a Petagna, sono state scelte tecniche dell’allenatore di Mulazzano. Il tecnico dei bergamaschi Gian Piero Gasperini lamentava invece le importanti assenze di Zapata e Muriel.
 
Davanti a 12mila spettatori, tra cui gli allenatori disoccupati Cristian Brocchi e Massimo Oddo e il commissario tecnico della Nazionale Under 21, Paolo Nicolato, il Monza ha un avvio fulminante. Dopo 30” va vicinissimo alla rete con una conclusione di Caprari al termine di una bellissima azione: Musso respinge. Caprari ci prova anche al 4’ da poco fuori dall’area ma il portiere ospite è straordinario nella deviazione in corner con un colpo di reni. I biancorossi continuano a macinare bel gioco ottimamente orchestrati da Rovella e al 15’ Mota dalla distanza manda alto. L’Atalanta sembra sorpresa dalla vivacità e qualità degli avversari e raramente riesce a rendersi pericolosa. Solo al 38’ Di Gregorio deve parare in due tempi su Ederson. Al 45’ si segnala anche un colpo di testa di Toloi che sfila a lato di poco.
 
Gasperini cambia Zappacosta con Soppy e la mossa si rivela azzeccata: il neoentrato si esibisce in alcune sgroppate sulla fascia sinistra che lasciano il segno. Già al 1’, comunque, Hojlund entra in area dal fondo a destra e prova la conclusione centrando il palo esterno. All’11’ un contropiede dell’Atalanta viene concluso da Koopmeiners con un rasoterra che Di Gregorio blocca. 1’ dopo però un altro contropiede si rivela letale: la combinazione Soppy-Lookman-Hojlund, con quest’ultimo che insacca da due passi, produce il vantaggio orobico. Il raddoppio arriva al 20’: Mota sbaglia un colpo di tacco e l’Atalanta riparte sulla destra con Ederson che “brucia” Caldirola e serve in mezzo dove Marlon insacca nella sua porta in scivolata nel tentativo di contrastare Lookman. Stroppa sostituisce Caprari con Petagna, ma i problemi in attacco non si risolvono, nemmeno dopo l’inserimento di forze fresche a centrocampo (Colpani e Molina entrati rispettivamente per Sensi e Birindelli). Anzi, è l’Atalanta che si rende ancora pericolosa, in particolare al 39’ quando Scalvini finta in area mettendo a sedere Caldirola e poi scarica un tiro che Di Gregorio devia in corner. Il più pericoloso del Monza è Colpani che al 43’ prova l’azione personale concludendo con un sinistro a fil di palo. 2’ prima Izzo aveva fatto i suo esordio in maglia biancorossa sostituendo Caldirola in evidente difficoltà.
 
In sala stampa Stroppa è serafico: “Col senno di poi dico che se potessi tornare indietro farei prima le sostituzioni perché era difficile mantenere certi ritmi. Abbiamo giocato un primo tempo straordinario, con un inizio arrembante. Abbiamo avuto il dominio del campo e occasioni importanti, ma siamo calati verso la fine del tempo. È poi venuta fuori la forza fisica e le capacità della capolista, che ci ha fatto gol in un momento di difficoltà. Nel secondo tempo abbiamo giocato sotto tono. Se ho la fiducia della società? Assolutamente sì. E io credo in quello che faccio. La rosa è stata completata solo l’1 settembre: è stato un peccato non aver avuto prima Rovella perché ha trasformato la squadra. A Lecce finalmente giocheremo una partita contro una concorrente diretta perché l’Udinese vista contro la Roma non lo è. Dobbiamo migliorare sotto l’aspetto tecnico e incrementare la condizione fisica. Dobbiamo continuare a credere in quello che si fa”.
 
Gasperini era naturalmente soddisfatto: “Il primo posto in solitaria è una bella cosa per l’Atalanta, per la città, per i suoi abitanti. Non è mai stata prima da sola in Serie A: si tratta di un bel record, di un premio per i giocatori, per come hanno iniziato questa stagione, con tanta voglia di fare. Sono contento soprattutto per loro. Non guardo i punti di distacco dopo 5 partite. Cercheremo di restare in cima il più a lungo possibile. Sarebbe un altro premio arrivarci alla sosta per il Campionato del mondo. Nei primi minuti continuiamo a soffrire molto: oggi non abbiamo preso gol grazie a Musso. Poi abbiamo preso la partita in mano noi”.
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Il Monza perde anche il derby con l'Atalanta

MONZA-ATALANTA 0-2   Quinta partita in Serie A e quinta sconfitta per il Monza, che non sembra davvero essere in grado di competere nella categoria, sia per i continui svarioni difensivi che per l’aridità del reparto offensivo, privo di un vero “bomber”. Contro l’Atalanta, issatasi al primo posto in solitaria (mai successo nella sua storia), la squadra allenata da Giovanni Stroppa ha mostrato ancora un bel calcio, spettacola

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MONZA-TORINO 1-4
 
Si chiude male il precampionato del Monza: l’ultima gara amichevole prima della ripresa della Serie A, dopo la sosta dovuta al Campionato del mondo, è finita con una sconfitta pesante all’U-Power Stadium contro un Torino dimostratosi superiore come alla prima giornata, quando sempre in Brianza vinse ma di misura (1-2). La squadra allenata da Raffaele Palladino è tornata a mostrare le gravi carenze in difesa e in attacco che avevano contraddistinto negativamente la prima parte di stagione. Nel reparto arretrato il rientro di Pablo Marì (Caldirola è in ritardo con la condizione così come Pessina, Ciurria e Mota) non è stato soddisfacente, ma peggio di lui ha fatto Marlon che ha letteralmente regalato due gol, uno per tempo, ai granata. Anche Di Gregorio in porta ha mostrato qualche sbavatura preoccupante. In avanti Petagna e Gytkjaer hanno fatto il solletico alla retroguardia ospite e il primo si è pure infortunato (contusione al ginocchio). E così nessuna delle tante palle messe in area dai centrocampisti è stata sfruttata, anche se pure loro sono stati poco presenti e poco lucidi vicino alla porta avversaria. Nel reparto mediano va ricordato comunque che manca ancora l’infortunato Sensi.
 
Il maestro e amico di Palladino, Ivan Juric, non ha potuto avere a disposizione Pellegri, Linetty, Singo e Aina. Rispetto alla partita d’esordio del campionato il Monza aveva 6/11 della formazione iniziale e il Torino 7/11.
 
Il Monza parte bene e al 5’ Machin arriva a tu per tu con Milinkovic-Savic ma il portiere granata è bravo a chiudergli lo spazio. A piacere di più nella manovra è la compagine brianzola, però al 26’ la partita svolta a suo sfavore dopo che Marlon effettua uno sciagurato retropassaggio a Di Gregorio, che era in uscita: la palla carambola in rete tra l’incredulità del pubblico (3226 spettatori tra cui il presidente onorario Paolo Berlusconi). Al 37’ i piemontesi raddoppiano con un destro a giro da posizione decentrata di Vojvoda, lasciato libero appena dentro l’area. La reazione del Monza produce solo una conclusione di Machin da 20 metri che termina a lato. Poco prima Gytkjaer aveva rilevato Petagna uscito dal campo zoppicando.
 
Nel secondo tempo si assiste alla girandola di cambi tipica delle amichevoli. Il Monza non riesce però a pungere e al 21’ Marlon pasticcia nella propria area consentendo a Vlasic di segnare il più facile dei gol. 2’ dopo il croato raddoppia anche lui con un preciso destro a giro. Il Monza, ferito nell’orgoglio, aumenta la velocità delle giocate e al 24’ Caprari dal limite scheggia il palo. Al 29’, quindi, Rovella in percussione in area viene abbattuto da Gineitis: l’arbitro assegna il rigore che Caprari trasforma spiazzando il subentrato Berisha. Al 32’, infine, Gytkjaer impegna il portiere granata. Ma per i biancorossi la rimonta è impossibile.
 
In sala stampa si è presentato solo Donati, che ha spiegato la differenza intercorsa tra l’amichevole di oggi e quella vinta 2-1 in casa dell’Olympique Lyonnais: “A Lione eravamo riusciti a partire subito forte – ha sottolineato – Mentre oggi il loro gol ha cambiato l’inerzia della partita. OL e Torino sono due squadre diverse: i francesi lasciavano più spazio. In questo periodo di pausa la squadra ha lavorato molto bene, senza accusare problemi fisici. Non ci siamo mai abbattuti dopo una serie di sconfitte, né esaltati dopo una serie di vittorie, per cui domani torneremo ad allenarci e a pensare alla Fiorentina che affronteremo in trasferta mercoledì prossimo. A questo punto saremmo salvi, ma dobbiamo continuare a mantenere i punti di vantaggio che abbiamo per rimanere in Serie A. Per quanto mi riguarda, i primi due mesi sono stati difficili. Ero rimasto male a essere stato messo fuori lista, ma mi sono lo stesso allenato al massimo e penso che Palladino abbia notato questa cosa dandomi la fiducia di un posto in lista”.
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Il Monza perde in casa col Torino anche in amichevole

MONZA-TORINO 1-4   Si chiude male il precampionato del Monza: l’ultima gara amichevole prima della ripresa della Serie A, dopo la sosta dovuta al Campionato del mondo, è finita con una sconfitta pesante all’U-Power Stadium contro un Torino dimostratosi superiore come alla prima giornata, quando sempre in Brianza vinse ma di misura (1-2). La squadra allenata da Raffaele Palladino è tornata a mostrare le gravi carenze in difesa e

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MONZA-PISA 1-2
 
Brutta sconfitta per il Monza che perde l’imbattibilità casalinga stagionale concedendo 3 punti a una diretta concorrente per la promozione in Serie A. Il Pisa, che nelle ultime 4 gare aveva racimolato solo 3 punti, ha meritato di vincere, sovrastando i biancorossi tecnicamente, tatticamente e fisicamente. Nei duelli individuali hanno avuto perlopiù la meglio i toscani, che hanno dominato il centrocampo, imbavagliato gli attaccanti brianzoli in difesa e perforato la retroguardia di casa in molte occasioni, anche se solo in due gonfiando la rete. Mentre la squadra allenata da Giovanni Stroppa si incaponiva a costruire dal basso nonostante il pressing asfissiante del Pisa, quella guidata magistralmente da Luca D’Angelo, intelligente anche in sala stampa, variava il gioco a seconda della situazione, tessendo tele quando c’era da ragionare e lanciando lungo e preciso quando c’era scoperta la difesa monzese. Ora il Monza è chiamato a espugnare martedì prossimo alle ore 18.30 lo stadio di Lignano Sabbiadoro, casa provvisoria del Pordenone, perché poi domenica alle 15.30 arriverà il Lecce, un’altra “corazzata” contro la quale sarà assolutamente necessario perlomeno non perdere.
 
Oggi Stroppa non poteva neanche lamentare grandi assenze, dato che ha dovuto fare a meno solo degli infortunati Brescianini, Vignato e Ramirez, mentre D’Angelo aveva indisponibile Di Quinzio. In considerazione dei due impegni settimanali il tecnico di Mulazzano ha attuato un notevole “turnover”, scegliendo, rispetto al match vittorioso di Terni di martedì scorso, Donati, Pedro Pereira, Colpani e Mancuso rispettivamente per Sampirisi, Molina, Mazzitelli e Favilli.
 
Davanti a 4572 spettatori, tra cui il “patron” Silvio Berlusconi (che stavolta non ha portato fortuna), la partita inizia subito coi botti. Al 3’ Sibilli verticalizza per Marin che in area monzese scarica un sinistro rasoterra che Di Gregorio blocca con difficoltà. Il Monza alla prima occasione passa in vantaggio: all’8’ parte un contropiede e Mancuso, entrato in area, serve orizzontalmente Mota il quale finta per Valoti che di destro insacca approfittando di un’incertezza di un difensore nerazzurro. La reazione ospite è immediata e da grande squadra. Al 15’ un sinistro al volo dal limite di Beruatto passa alto di poco. Al 17’ escono per infortunio sia Touré del Pisa che D’Alessandro del Monza. Per il laterale sinistro biancorosso subentra Pirola con lo spostamento in avanti di Carlos Augusto. Trascorre 1’ e il Pisa pareggia: sul cross dalla destra di Hermannson si fa trovare pronto e smarcato Puscas che insacca di controbalzo. Impattato il match i nerazzurri prendono in mano le redini della partita e vanno vicini al gol ancora con Puscas, l’ex biancorosso Torregrossa, Nagy, Mastinu e Sibilli. Il Monza si fa notare solo con Mota in un paio di occasioni.
 
La ripresa inizia con una conclusione di Hermannson che finisce di poco a lato, dopodiché il doppio cambio Ciurria-Favilli per Colpani-Mancuso non sortisce gli esiti sperati. Anzi, su un corner calciato da Mastinu sul palo più vicino arriva per primo Caracciolo che beffa la difesa brianzola. Il Monza si affloscia commettendo errori su errori e viene fuori tutta la differenza tecnico-tattico-fisica tra le due squadre. Il doppio cambio al 34’ (Paletta-Gytkjaer per Marrone-Mota) non cambia la situazione e semmai è il Pisa che con Siega si mangia un gol dal limite dell’area piccola.
 
In sala stampa Stroppa ha ammesso: “Abbiamo fatto un passo indietro e abbiamo perso l’ennesimo scontro diretto. Abbiamo fatto molto bene fino al gol dell’1-2 che è stato regalato. Poi abbiamo disputato la peggior mezzora della stagione, con la squadra che si è sfilacciata. Non siamo stati noi. Mancuso? Ci aspettiamo molto di più: deve migliorare la condizione fisica”.
 
D’Angelo non ha infierito sull’avversario: “Abbiamo disputato una gara straordinaria dal punto di vista dell’intensità. La squadra ha giocato con la giusta voglia, la giusta tecnica. Abbiamo vinto meritatamente. Oggi era uno scontro diretto e il risultato era fondamentale a livello mentale. Abbiamo iniziato bene e abbiamo disputato un bellissimo primo tempo che meritavamo già di chiudere in vantaggio. Abbiamo segnato nella ripresa e potevamo anche triplicare. Il Monza? Continuerà a lottare per l promozione perché ha giocatori importanti e il miglior allenatore della categoria”. Quantomeno dopo di lui, aggiungiamo noi.
 
 
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Il Monza perde l'imbattibilità casalinga contro il Pisa

MONZA-PISA 1-2   Brutta sconfitta per il Monza che perde l’imbattibilità casalinga stagionale concedendo 3 punti a una diretta concorrente per la promozione in Serie A. Il Pisa, che nelle ultime 4 gare aveva racimolato solo 3 punti, ha meritato di vincere, sovrastando i biancorossi tecnicamente, tatticamente e fisicamente. Nei duelli individuali hanno avuto perlopiù la meglio i toscani, che hanno dominato il centrocampo, imbavagl

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MONZA-ASCOLI 2-0
 
Nell’ultimo turno infrasettimanale della regular season il Monza supera l’Ascoli col più classico dei punteggi e di fatto resta in corsa per uno dei due posti che valgono la Serie A diretta. Oggi l’importante erano i 3 punti e sono arrivati. Ma pur tornando su livelli d’efficienza migliori di quelli visti a Como domenica scorsa, la squadra biancorossa ha lasciato molti dubbi sul suo attuale valore, soprattutto riguardo alla difesa che nelle ultime settimane ha perso molti pezzi importanti per infortuni o cali di condizione. È andata bene che l’Ascoli non si è dimostrata quello spauracchio che le ultime gare facevano temere (3 vittorie nelle ultime 4 partite). E così la compagine allenata da Giovanni Stroppa può recarsi domenica prossima in trasferta dal pericolante Cosenza (calcio d’inizio alle ore 15.30) con uno spirito più sereno e si spera recuperando qualcuno degli indisponibili.
 
Contro i marchigiani, infatti, Stroppa ha registrato in infermeria le presenze di Marrone, Vignato, Mazzitelli, Paletta e Sampirisi. Rispetto al derby perso a Como hanno giocato Antov, Caldirola, Pedro Pereira, Molina e Gytkjaer per Sampirisi, Paletta, Donati, Mota e Mancuso. Al tecnico ospite Andrea Sottil mancavano invece Felicioli, Quaranta, D’Orazio e l’ex biancorosso Eramo. Gli altre tre “ex” Guarna, Bellusci e Ricci sono stati schierati nei titolari.
 
Davanti ai 4633 spettatori dell’U-Power Stadium, tra cui il “patron” Silvio Berlusconi, tornato allo stadio di casa dopo l’assenza per la festa di fidanzamento, la formazione brianzola parte bene, trovando molti spazi in attacco grazie alla grinta di Gytkjaer e alla “verve” di Ciurria, ritornato nel suo ruolo “storico” dopo le ultime prove da centrocampista, peraltro positive. Proprio il “fante” al 5’ ci prova di sinistro mandando a lato. 2’ dopo il bianconero Iliev spreca malamente calciando da buona posizione un debole rasoterra bloccato da Di Gregorio. Al 16’ il Monza va in vantaggio: il portiere Guarna con un colpo di reni devia sulla traversa un calcio di punizione pennellato da Barberis, ma sul pallone che ricade in area si avventa Valoti che al volo insacca. Per l’Ascoli il figlio d’arte, al nono gol in campionato, è una “bestia nera”, avendo realizzato contro il “Picchio” ben 3 reti. Al 23’ Paganini cerca il pareggio provando a uccellare da lontano Di Gregorio, posizionato fuori dai pali, ma il tentativo finisce a lato. 5’ dopo i brianzoli ipotecano i 3 punti: Botteghin sgambetta Ciurria in area e l’arbitro assegna il rigore che Gytkjaer trasforma. Al 47’ gli ospiti sciupano un’altra ghiotta occasione: Ricci, spalle alla porta al limite dell’area piccola, si gira e calcia debolmente proprio dove si trova Di Gregorio. C’è ancora il tempo per registrare la mancata seconda ammonizione nei confronti del pessimo Antov: anche l’arbitro dà quindi una mano al Monza prima di mandare tutti negli spogliatoi.
 
La ripresa inizia ovviamente con in campo Donati al posto del (sempre) frastornato difensore bulgaro. Al 5’ Saric di collo destro costringe Di Gregorio alla deviazione in corner. All’11’ un sinistro di Ciurria dal limite viene respinto da Guarna. Stroppa sostituisce il generoso Gytkjaer con il sempre più deludente Mota. Il Monza ormai si limita a tamponare l’Ascoli a centrocampo cercando di tenere la palla e verticalizzare quando qualcuno si smarca. Come al 28’, quando su un traversone dall’out sinistro di D’Alessandro il volitivo Ciurria non arriva per un soffio alla deviazione vincente. Nel finale non succede granché, nonostante la girandola di cambi che vede per il Monza Machìn subentrare a D’Alessandro, con il conseguente spostamento di Molina a fare il centrocampista laterale sinistro, e successivamente Colpani e Favilli rilevare Valoti e Ciurria.
 
In sala stampa Stroppa ha mostrato fiducia nella squadra e nella possibilità di rimanere aggrappati alla testa della classifica fino alla fine: “Oggi era difficile perché l’avversario era forte e c’era da reagire dopo la sconfitta di Como. Abbiamo però ripreso quanto interrotto domenica scorsa. Ciurria ha giocato da seconda punta perché in questo momento è il giocatore più determinante in quanto a incisività. Gytkjaer ha calciato il rigore perché è lui il primo rigorista e Valoti il secondo, ma l’importante è che i rigori li tiri chi ha la sensibilità e la determinazione per farlo. In difesa ho preferito Antov a Donati perché Giulio ultimamente mi sembrava in difficoltà, ma all’intervallo ho cambiato perché Valentin era ammonito e alla fine del primo tempo aveva rischiato l’espulsione”.
 
Sottil si è dichiarato soddisfatto della prestazione della sua squadra ma non del risultato: “Abbiamo giocato bene, a viso aperto, aggressivi e potevamo andare in vantaggio. C’è rabbia per il risultato. Rimane una grande prestazione contro una ‘corazzata’: abbiamo giocato alla pari. La mancata seconda ammonizione ad Antov per il fallo su Saric? Per me è inspiegabile”.
 
 
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Il Monza piega l'Ascoli e rimane nel gruppo di testa

MONZA-ASCOLI 2-0   Nell’ultimo turno infrasettimanale della regular season il Monza supera l’Ascoli col più classico dei punteggi e di fatto resta in corsa per uno dei due posti che valgono la Serie A diretta. Oggi l’importante erano i 3 punti e sono arrivati. Ma pur tornando su livelli d’efficienza migliori di quelli visti a Como domenica scorsa, la squadra biancorossa ha lasciato molti dubbi sul suo attuale valore, sopratt

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MONZA-EMPOLI 2-1
 
Il Monza torna alla vittoria dopo i due stop contro Milan e Salernitana e scaccia le paure di un tracollo psicologico che lo stesso allenatore Raffaele Palladino ha poi ammesso temere se fosse maturata la terza sconfitta consecutiva contro l’Empoli. Tra l’altro si è tornato a vincere all’U-Power Stadium dopo quasi 4 mesi, facendo gioire gli oltre 10mila spettatori giunti nell’impianto brianzolo in questo primo pomeriggio di primavera meteorologica. E si è vendicata la sconfitta di misura della gara di andata al termine di una partita equilibrata come quella di oggi. Del resto il team guidato da Paolo Zanetti era dietro di 1 solo punto alla formazione biancorossa assieme ai comprovinciali della Fiorentina.
 
Il Monza di oggi non è ancora quello spumeggiante di gennaio e prima metà di febbraio, ma è comunque un Monza che torna al gol dopo due sconfitte a zero e sa soffrire fino alla fine di gruppo. Quando oggi ha giocato con passaggini, rallentando il ritmo, ha sofferto gli avversari, ma quando ha saputo aprire il gioco per laterali, trequartisti e punte se ne son viste delle belle. Quello biancorosso è un gruppo davvero forte tecnicamente, che dovrebbe avere più coraggio nel giocare di prima, almeno fino a quando la condizione fisica lo consente.
 
Palladino, che oggi non ha avuto a disposizione lo squalificato Donati e gli infortunati Rovella, Mota e Ranocchia, ha proposto, rispetto alla partita persa con la Salernitana, Di Gregorio per Cragno in porta, Petagna per Gytkjaer in attacco e Birindelli per Machìn a centrocampo con l’avanzamento di Ciurria sulla tre quarti al posto di Pessina, arretrato come interno. Zanetti non aveva a disposizione il brianzolo Cambiaghi e il portiere Vicario infortunati.
 
L’avvio dei biancorossi è titubante e l’Empoli prova ad approfittarne: all’11’ Di Gregorio compie un miracolo sul tiro ravvicinato di Caputo, poi Satriano insacca di testa ma in posizione di fuorigioco. Al 19’ è però la squadra di casa a passare in vantaggio grazie a una triangolazione Caprari-Petagna-Ciurria con il “fante” che insacca con una rasoiata. Al 22’ un destro dal limite di un pimpante Carlos Augusto finisce alto di poco. Gli azzurri rispondono 2’ dopo con un colpo di testa a lato di Ismajli. Si comincia a battagliare duramente a centrocampo e al 40’ un’azione personale di Ciurria viene conclusa dai 20 metri con un sinistro alto. Al 44’ il portiere di riserva dei toscani Perisan respinge la botta in diagonale di Birindelli.
 
La ripresa si apre male, cogli empolesi che prendono in mano le redini del gioco. Al 6’ arriva il meritato gol del pareggio: sul traversone di Marin salta Pablo Marì che però allunga di testa la sfera dove c’è Satriano, pronto a inzuccare mandandola nell’angolino dove Di Gregorio non può arrivare. La reazione del Monza è debole: al 15’ un destro dal limite di Caprari passa alto. Palladino procede giustamente a fare le prime sostituzioni, mandando in campo Machìn e Carboni rispettivamente per Sensi e Carlos Augusto rimasto ormai senza benzina. La mossa dà subito i suoi frutti perché 3’ dopo su un corner di Caprari ad arrivare sulla palla sul lato opposto è il liberissimo Izzo che insacca di testa facendo esplodere l’U-Power Stadium. Entra Colpani per Birindelli e Ciurria arretra a fare il laterale, ma l’Empoli si fa sempre più pericoloso: al 33’ un rasoterra centrale di Akpa-Akpro è bloccato dall’attento Di Gregorio. Al 37’ viene data una rinfrescata al reparto offensivo con l’inserimento di Valoti e Gytkjaer rispettivamente per Caprari e Petagna. L’Empoli fa collezione di calci d’angolo, entra spesso in area biancorossa, ma raramente trova lo spiraglio per il tiro e quando lo trova c’è una muraglia umana a evitare guai per Di Gregorio. All’ultimo dei 5’ di recupero il Monza potrebbe arrotondare in contropiede: Carboni palla al piede è seguito da Gytkjaer ma l’italoargentino invece di passare la sfera al danese per un rigore in movimento la fucila altissima.
 
In sala stampa Zanetti è rammaricato per il punteggio: “Il primo tempo è stato equilibrato, mentre il secondo tempo è stato in gran parte dominato da noi. Nel calcio però i risultati arrivano dai dettagli. Siamo entrati in area loro un sacco di volte ma ci è sempre mancato l’ultimo passaggio. Il nostro portiere ha fatto una sola parata. Il Monza di solito fa tanto possesso palla, mentre stavolta no per cui significa che abbiamo disputato una buona partita. Se nel primo tempo abbiamo sbagliato la lettura di attacco degli spazi, nella ripresa abbiamo fatto benissimo”.
 
Per Palladino “è stata una grande vittoria al termine di una partita equilibrata contro una squadra molto forte. Dopo 2 sconfitte senza aver fatto gol mi preoccupava l’aspetto psicologico. Invece dopo un inizio bruttino ci siamo sciolti. C’è il rammarico per non aver segnato il secondo gol già nel primo tempo. Anche nel secondo tempo la nostra partenza non mi è piaciuta. Ma dopo il loro gol grazie ai nuovi innesti l’abbiamo vinta. Il merito primo è comunque di Petagna e Caprari che sono stati i primi difensori. Ma tutti hanno fatto la loro parte, anche Antov e D’Alessandro che non giocano da tanto e che in settimana si sono sacrificati a simulare i giocatori dell’Empoli. La sostituzione di Carlos Augusto? In questo periodo si sta allenando pochissimo perché ha un problemino fisico. Come ho motivato i giocatori? Prima di entrare in campo ho mostrato ai ragazzi i gol della nostra stagione con una musica emozionante per far capire loro che erano quelli lì e non quelli di Salerno. Chi sono i nostri giocatori più papabili per la Nazionale? Noi abbiamo tanti italiani bravissimi per il commissario tecnico Roberto Mancini che tra l’altro ho conosciuto a Coverciano. Ciurria è la sorpresa di questo campionato; Pessina in Nazionale c’è già ed è da confermare; Izzo mi ha alzato di tanto il livello; poi c’è Sensi che è un giocatore importante. Io mi auguro che ne vengano scelti tanti perché ne sarei orgoglioso. Chi è cresciuto di più? Oltre a Ciurria direi Rovella e Colpani ma soprattutto Di Gregorio”.
 
Il Monza tornerà in campo domenica prossima alle ore 15 allo Stadio Marc’Antonio Bentegodi contro l’Hellas Verona.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza piega l'Empoli e si rilancia

MONZA-EMPOLI 2-1   Il Monza torna alla vittoria dopo i due stop contro Milan e Salernitana e scaccia le paure di un tracollo psicologico che lo stesso allenatore Raffaele Palladino ha poi ammesso temere se fosse maturata la terza sconfitta consecutiva contro l’Empoli. Tra l’altro si è tornato a vincere all’U-Power Stadium dopo quasi 4 mesi, facendo gioire gli oltre 10mila spettatori giunti nell’impianto brianzolo in questo p