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MONZA-SALERNITANA 3-0 (fotopagina Facebook
 Ac Monza)
Con una splendida tripletta il Monza chiude la prima parte di stagione, quella pre-Mondiale, al 14° posto, 9 punti sopra il terzultimo posto che condanna alla retrocessione. Da quando è arrivato a sedersi sulla panchina biancorossa Raffaele Palladino la squadra brianzola sarebbe da Europa League. Oltre ai risultati l’ex tecnico della formazione Primavera ha portato anche un bel gioco, fatto sì di possesso palla, ma anche di continue verticalizzazioni e di cambi ritmo, tutte cose che applicate benissimo oggi all’U-Power Stadium contro la Salernitana hanno portato al roboante successo, che tra l’altro ha messo nei guai l’allenatore avversario Davide Nicola, che con 1 punto nelle ultime 3 partite rischia ora l’esonero.
 
Difficile dire chi siano stati i migliori del Monza in una giornata in cui tutti hanno giocato ad alto livello. Però Caldirola in difesa, Carlos Augusto a centrocampo e Mota in attacco sono stati giganteschi, gli ultimi due da nazionale, obiettivo che potrebbero raggiungere nel 2023.
 
Contro i granata campani Palladino ha dovuto ancora fare a meno di Pablo Marì e Sensi. Ha dunque riproposto Marlon in difesa e Rovella a centrocampo. Inoltre ha rimesso Mota come terminale offensivo. Nicola lamentava le assenze di Gyomber e Lovato.
 
Il match, giocato davanti oltre a 12mila spettatori di cui oltre 2mila di fede granata, si mostra subito vibrante. La prima vera occasione arriva però all’8’ quando il salernitano Dia vince un contrasto con Izzo ed entra in area palla al piede ma clamorosamente la passa praticamente al portiere nel tentativo di fare non si sa bene che cosa. Il Monza risponde al 10’ con una straordinaria rovesciata di Ciurria su cross ravvicinato di Caprari: Sepe d’istinto respinge la sfera coi piedi sulla linea di porta. Poco dopo un tiro-cross di Mota termina a lato. Il portoghese al 24’ confeziona una bella azione in area avversaria con finte, doppi passi e colpi di tacco che smarcano Carlos Augusto per la rete del vantaggio biancorosso. Il lusitano si gasa e al 35’ segna lui bruciando Sepe con una rasoterra al termine di una grande azione personale.
 
All’intervallo la Salernitana cambia tre pedine e in avvio di secondo tempo il Monza soffre. Però si rende pericoloso con le ripartenze: all’11’ Colpani centra il palo con un destro dal limite. Al 19’ non ha buon esito un colpo di testa di Carlos Augusto. Ranocchia sostituisce Colpani e poco dopo un sinistro di Ciurria potente ma centrale viene bloccato da Sepe. Al 29’ la partita si chiude quando il subentrato Candreva stende da dietro Mota in area e si becca il secondo cartellino giallo, e dunque quello rosso, dopo il primo preso per proteste quando ancora era seduto in panchina. Sul dischetto del rigore si presenta Pessina che spiazza Sepe. A questo punto Palladino inserisce forze fresche, mandando in campo prima Birindelli e Petagna per Ciurria e Caprari e 6’ dopo Vignato e D’Alessandro per Mota e Carlos Augusto. La Salernitana si fa viva dalle parti di Di Gregorio al 40’ con una botta in diagonale di Piatek che finisce a lato. C’è ancora il tempo poco prima del triplice fischio di vedere Sepe parare una conclusione ravvicinata di Birindelli e sulla respinta Ranocchia centrare il palo.
 
In sala stampa Nicola è stato messo sotto processo: “Oggi non abbiamo vinto un contrasto e due gol ce li siamo fatti noi, ma quello che mi ha fatto innervosire è stato l’atteggiamento. Se non arrivo a fare una cosa in un modo ci devo arrivare con la forza mentale. Bisogna crescere in questo. Nel primo tempo non abbiamo dato l’idea di aver dato tutto, cosa che è stata fatta nel secondo tempo. Il Monza ha fatto un’ottima partita, ma già con la Lazio l’aveva fatta sotto il profilo del palleggio, però nel secondo tempo aveva pagato dazio”.
 
Palladino ha parlato della partita ma ha anche fatto il bilancio parziale della stagione: “Avevo chiesto alla squadra una partita perfetta e c’è stata. Quella di oggi era molto insidiosa, non era facile. I ragazzi sono stati fantastici, non hanno concesso nulla e in particolare mi è piaciuta molto la personalità. Gli unici piccoli difetti che abbiamo avuto è che all’inizio del secondo tempo abbiamo avuto un po’ di paura di proporre gioco e poi che dobbiamo essere ancora più incisivi in fase offensiva. Il rammarico di oggi è che si ferma il campionato perché la squadra è in crescita e nello spogliatoio si è creata una magia. Il rigore? Mi piace responsabilizzare i giocatori per cui chi tira i rigori li scelgono loro. L’ultima volta Pessina ha fatto calciare Petagna, mentre oggi l’ha calciato lui. Oltre a trasformarlo, il capitano ha fatto un’altra ottima prestazione. Mota? Secondo me ha faticato nel passaggio dalla Serie B alla Serie A. A volte l’ho visto assente negli allenamenti, ma nelle ultime tre settimane è cresciuto sempre più. Ha caratteristiche fantastiche. Ora deve riposare perché ha avuto una settimana faticosa. Da oggi la squadra è in vacanza: riprenderemo l’1 dicembre. Bisogna che i ragazzi siano bravi a fare in questo periodo una vita sana, che non si svaghino troppo, perché c’è un campionato da riprendere. Non andremo in ritiro all’estero perché non abbiamo trovato da fare amichevoli di livello, dunque resteremo a lavorare al centro sportivo Monzello. Il bilancio di questa prima parte del mio lavoro e di quello dello staff è ottimo. È positivo perché in crescita sotto tutti i punti di vista. Il gruppo è fantastico e dunque al mercato di gennaio meno cose si toccano e meglio è. A volte a toccare le cose si fanno danni e io non voglio fare danni. Voglio poche cose ma fatte bene”.
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Il Monza asfalta la Salernitana

MONZA-SALERNITANA 3-0 (fotopagina Facebook  Ac Monza) Con una splendida tripletta il Monza chiude la prima parte di stagione, quella pre-Mondiale, al 14° posto, 9 punti sopra il terzultimo posto che condanna alla retrocessione. Da quando è arrivato a sedersi sulla panchina biancorossa Raffaele Palladino la squadra brianzola sarebbe da Europa League. Oltre ai risultati l’ex tecnico della formazione Primavera ha portato anche u

  Monza 

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MONZA-GOZZANO 1-0


Con l’ennesima vittoria di oggi (la nona in 11 gare) il Monza guadagna ben 2 punti sul più immediato inseguitore in classifica, il Renate, ora distanziato di 7 lunghezze e agganciato dal Pontedera. Proprio il prossimo match, in programma sabato alle ore 20.45, dunque solo 3 giorni dopo il turno infrasettimanale, sarà con l’altra squadra professionistica della provincia, battuta ed eliminata in Coppa Italia Serie C con un pesante 4-1 allo stadio Brianteo lo scorso 9 ottobre.
Il calendario fitto di incontri ha fatto sì che l’allenatore dei biancorossi Cristian Brocchi optasse per un continuo turnover e così stasera si sono visti in campo, rispetto al match pareggiato domenica a Grosseto con la Pianese, i difensori Marconi e Sampirisi, i centrocampisti Palazzi e D’Errico, il trequartista Mosti e gli attaccanti Finotto e Marchi. Per le scelte da effettuare il tecnico milanese non ha potuto prendere in considerazione Franco, Rigoni e Gliozzi perché infortunati.
Il Gozzano, guidato da David Sassarini, era anch’esso incompleto, ma forte degli “ex” Uggè e Tomaselli, quest’ultimo ancora di proprietà del club di “patron” Silvio Berlusconi, oggi per la prima volta assente a un match casalingo del campionato in corso. Non ha potuto dunque assistere, come invece hanno fatto i circa 3mila presenti, all’esordio del nuovo impianto di illuminazione, che sabato sarà ufficialmente inaugurato con dei giochi di luci un quarto d’ora prima del fischio d’inizio.
Anche contro i rossoblù cusiani il Monza è partito molto forte: Marchi, D’Errico, ancora Marchi e Palazzi sono andati vicini alla marcatura nei primi 12’ di gioco. Passata la sfuriata, il Gozzano ha cominciato a organizzarsi meglio e Tomaselli e Fedato hanno fatto venire i brividi alla tifoseria brianzola con due incursioni in area avversaria. La reazione dei locali c’è stata con D’Errico e Mosti ma entrambi hanno strozzato in gola l’urlo del gol.
Nella ripresa le occasioni clamorose sono state di meno ma tutte di marca monzese: un palo di Lepore e un destro a lato di poco di un D’Errico strepitoso (gli è mancato solo il gol) hanno fatto da apripista alla rete della liberazione del neoentrato Armellino, bravo ad allungare la gamba su un cross dalla sinistra di Anastasio.
In sala stampa Brocchi si è lamentato per la poca concretezza della sua squadra: “Dobbiamo trasformare più palle-gol in gol. Nel primo tempo abbiamo creato tantissime occasioni da rete eppure è finito 0-0. Oggi dobbiamo fare il ‘mea culpa’ su questa cosa. Marconi? Bisogna fargli i complimenti per come ha giocato la sua prima partita da titolare della stagione. D’Errico? È tornato quello della passata stagione. Spero di poterlo rivedere come oggi e anche meglio. Sabato per il derby col Renate speriamo che ci sia entusiasmo, che la gente tifi Monza per 90’. Non recupererò Franco ma Gliozzi sì e penso anche Rigoni”.
Il match-winner Marco Armellino si è mostrato contento per il suo gol ma ha ammonito i compagni: “Abbiamo avuto 3 o 4 occasioni limpide per fare gol e non l’abbiamo fatto. Contro squadre chiuse in difesa è difficile costruirne di più, perciò bisogna sfruttarle meglio”.
Sassarini è abbastanza soddisfatto della prestazione del suo Gozzano: “A tratti abbiamo giocato bene, ma alla fine è venuta fuori la differenza di qualità tra le due ‘rose’, soprattutto nei cambi. Comunque abbiamo avuto tre occasioni grosse che non sono state sfruttate. Anche con Tomaselli, che è stato sostituito presto, così come Spina, perché ha sempre giocato 90’ e quindi dovevo preservarlo per la partita di domenica prossima".

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Il Monza batte il Gozzano in attesa del derby di vertice

  Monza  MONZA-GOZZANO 1-0 Con l’ennesima vittoria di oggi (la nona in 11 gare) il Monza guadagna ben 2 punti sul più immediato inseguitore in classifica, il Renate, ora distanziato di 7 lunghezze e agganciato dal Pontedera. Proprio il prossimo match, in programma sabato alle ore 20.45, dunque solo 3 giorni dopo il turno infrasettimanale, sarà con l’altra squadra professionistica della provincia,

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MONZA-LECCE 1-0
 
Il Monza inanella il terzo successo consecutivo ma la Salernitana gli rovina la festa andando a vincere a Lignano Sabbiadoro contro il Pordenone grazie a un rigore al 96’. E dunque i biancorossi risalgono solo fino al terzo posto che, salvo miracoli, sarà la miglior posizione che riusciranno a ottenere al termine della regular season, dato che nelle ultime 2 giornate la squadra campana, davanti al Monza di 2 lunghezze, dovrà affrontare un già promosso Empoli (proprio oggi) e un quasi retrocesso Pescara mentre la compagine guidata da Cristian Brocchi avrà due sfide difficili contro Cosenza e Brescia, una in lotta per la salvezza e l’altra per un posto nei play-off promozione. Play-off che consentiranno a una terza formazione, appunto, di salire nella massima serie e che vedranno al via 6 team. È in questa post-season che presumibilmente il Monza giocherà le sue ultime carte per far felici i propri tifosi che mai hanno visto una Serie A.
 
Oggi all’U-Power Stadium la squadra che aveva subito meno gol in campionato ha ospitato quella che ne aveva segnati di più e che aveva conquistato più punti in trasferta. Brocchi ha confermato il sistema 3-5-2 che aveva esordito col botto sabato scorso a Salerno, inserendo, rispetto a 3 giorni prima, 2 degli 8 “castigati” per l’espatrio in Svizzera a scopo ludico (giocare a carte al Casinò di Lugano): Bellusci e Boateng hanno infatti rilevato rispettivamente Scaglia e Diaw; inoltre il tecnico milanese ha preferito Barberis a Scozzarella. In tribuna, assieme agli infortunati Lamanna e Maric, sono andati Anastasio e Donati.
Eugenio Corini, allenatore del Lecce, non ha avuto a disposizione lo squalificato Majer e gli infortunati Adjapong, Calderoni e Pettinari.
 
Il pallino del gioco lo prende il Monza ma la difesa ospite si fa valere e non si registrano particolari occasioni da gol nei primi minuti di contesa. Sono i pugliesi ad accendere le polveri all’8’ con un esterno destro di Henderson che Di Gregorio blocca agevolmente. Il Monza si fa vivo dalle parti di Gabriel solo al 20’: sul cross dalla destra dell’ottimo Frattesi arriva Colpani, che però, sbilanciato, colpisce in qualche modo la sfera. 1’ dopo è invece Mota a calciare male il pallone. Al 22’ si annota un improvviso destro di Coda in area brianzola che Di Gregorio respinge. Al 25’ una bella azione manovrata del Monza si conclude con un tiro strozzatissimo di Frattesi. Il colpo del k.o. biancorosso arriva al 41’: lo specialista dei calci di punizione Barberis pennella nel “sette” alla sinistra di Gabriel. Al 46’ Bellusci respinge di schiena una botta di Coda, poi la palla finisce sui piedi di Dermaku che spara fuori.
 
Al 7’ del secondo tempo il Monza poteva smettere di soffrire se Boateng avesse messo in rete il delizioso pallone messogli sul destro da Barberis: il “germano-ghanese” riesce invece a calciare fuori il rigore in movimento. 1’ dopo un diagonale di Carlos Augusto passa a lato d’un soffio. Il Monza cala vistosamente dal punto di vista fisico e il Lecce prende possesso di palla e campo. Al 16’ un colpo di testa in torsione di Stepinski non centra il bersaglio. Al 18’ un batti e ribatti in area monzese non sortisce effetti. Al 20’ Stepinski difende la sfera in area avversaria e tocca all’indietro per Mancosu che incredibilmente tira addosso a Di Gregorio in disperata uscita. Brocchi finalmente tira fuori Boateng e Colpani e inserisce Balotelli e Armellino. Al 32’ il Lecce va vicinissimo al gol del pareggio con Hjulmand che di testa manda la sfera a cozzare sull’esterno del palo. Nel Monza entrano Scozzarella e Diaw per Barberis e Mota e nel finale D’Alessandro per l’infortunato Sampirisi. L’assedio dei salentini continua, ma oggi la difesa biancorossa è superlativa e dopo 5’ di recupero si esulta per l’importantissimo aggancio in classifica. Peccato che dopo pochi secondi arriva notizia da Lignano Sabbiadoro che la Salernitana ha trasformato un rigore al 6’ di recupero…
 
Brocchi si è mostrato molto sereno e soddisfatto in sala stampa: “Sarebbe stata una giornata perfetta senza il gol della vittoria della Salernitana al 96’. La squadra ha interpretato la gara molto bene e a tratti abbiamo comandato il gioco. Abbiamo sofferto nell’ultimo quarto d’ora, ma ci sta. Anche oggi c’erano in campo tanti ragazzi giovani, dunque posso contare su un gruppo affidabile. Ricordo che il Lecce arrivava da 5 vittorie in trasferta consecutive. C’è amaro in bocca per il successo della Salernitana, ma noi dobbiamo pensare a vincere le ultime 2 partite e poi faremo i conti. Purtroppo per vincere i campionati ci vuole continuità e noi a un certo punto l’abbiamo persa. Perché Paletta è diventato capitano? Bellusci ha rinunciato alla fascia dopo quanto successo la settimana scorsa”. Finché non l’abbiamo vista al braccio di Paletta credevamo si fosse giocato anche quella sul tavolo verde...
 
Di tutt’altro umore è Corini: “C’è grande rammarico. La prestazione c’è stata da parte della squadra. Il primo tempo è stato equilibrato ed è stato rotto dal gol su calcio di punizione. Nel secondo tempo, a parte i primi 10’ equilibrati, abbiamo spinto noi. Se fossimo riusciti a pareggiarla credo che l’avremmo anche potuta vincere perché avevamo più energia, pur se il Monza è una squadra forte”.
 
Cosenza-Monza si giocherà venerdì prossimo alle ore 14, Monza-Brescia lunedì alla stessa ora. Restano pochi giorni per scoprire chi accompagnerà subito l’Empoli in A e chi si dovrà affidare alla “roulette russa” dei play-off.
 
 
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Il Monza batte il Lecce ma la Salernitana rovina la festa

MONZA-LECCE 1-0   Il Monza inanella il terzo successo consecutivo ma la Salernitana gli rovina la festa andando a vincere a Lignano Sabbiadoro contro il Pordenone grazie a un rigore al 96’. E dunque i biancorossi risalgono solo fino al terzo posto che, salvo miracoli, sarà la miglior posizione che riusciranno a ottenere al termine della regular season, dato che nelle ultime 2 giornate la squadra campana, davanti al Monza di 2 lung

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MONZA-PORDENONE 2-0
 
Si è dovuto aspettare il mese di marzo per assistere alla prima vittoria casalinga del Monza nel 2021, che è coincisa con la terza sconfitta esterna di fila del Pordenone, evento mai capitato da quando i friulani sono in Serie B. C’erano 8 posizioni in classifica e 11 punti di differenza tra le due squadre, ma il divario non si è visto: anche oggi, come successo altre volte, la differenza l’hanno fatta i colpi dei campioni e alcune discutibili decisioni arbitrali. Il Monza ha giocato con un ritmo troppo compassato, facendo di conseguenza fatica a trovare spiragli nella retroguardia ospite, sempre ben organizzata. Mai, però, come quella del Monza, che ha trovato in Pirola un degno erede di Paletta, alle prese con infortuni che ne hanno condizionato il rendimento nelle ultime partite.
 
L’allenatore biancorosso Cristian Brocchi ha dovuto fare a meno per infortunio di Barberis e per squalifica di Diaw, ex della contesa assieme a Di Gregorio, Bindi (in panchina) e Finotto (anch’egli infortunato). Pirola, Boateng, Mota e Balotelli sono tornati dai rispettivi infortuni, ma “SuperMario” è andato in panchina con la conseguente conferma di Gytkjaer come centravanti. Le novità rispetto al match infrasettimanale di Frosinone sono state Sampirisi in difesa al posto di Carlos Augusto e Frattesi a centrocampo al posto di Barillà. Dall’altra parte il tecnico Attilio Tesser lamentava così tante assenze da non poter neppure riempire la panchina.
 
L’avvio di partita è di marca neroverde: al 3’ la palla carambola su Ciurria ben appostato in area però la punta non riesce ad addomesticare la sfera. Al 10’ Zammarini prova la conclusione da fuori ma il pallone passa alto. Il Monza risponde 2’ dopo con un rasoterra debole di Frattesi che Perisan blocca. Il match diventa piuttosto noioso finché a svegliare tutti dal torpore ci pensa Frattesi, che al 26’, su corner battuto da Scozzarella, indirizza splendidamente di testa la sfera dove Perisan non può arrivare. Al 35’ il gioiellino della Nazionale Under 21 in prestito dal Sassuolo serve un assist per Armellino che calcia a fil di palo.
 
L’incontro si rianima all’11’ della ripresa, quando Bellusci ripara a un suo errore deviando in corner un destro del naoniano Morra da buona posizione. 3’ dopo il Pordenone reclama un rigore per un fallo di mano dello stesso Bellusci, ma l’arbitro lascia proseguire e in contropiede Armellino serve Mota che calcia fuori. Al 16’ è invece il Monza a reclamare il penalty, e a ottenerlo, per un atterramento in area di Vogliacco ai danni di Sampirisi; dopo 1’ di proteste ospiti è Gytkjaer a trasformarlo in gol. La reazione dei friulani arriva al 19’ con una botta di sinistro da lontano di Rossetti che passa a lato di poco. Brocchi sostituisce Donati, Mota e Gytkjaer con Carlos Augusto, D’Alessandro e Balotelli e proprio “SuperMario” si fa notare al 23’ con un destro dalla distanza che Perisan è costretto a deviare in corner. Al 27’ Frattesi calcia alle stelle da ottima posizione e viene sostituito da Barillà. Al 31’ Carlos Augusto viene espulso per un’entrata su un piede di Magnino che avrebbe meritato solo l’ammonizione. Brocchi corre ai ripari inserendo Paletta per Boateng e spostando Pirola sulla fascia sinistra. Al 41’ Armellino impegna Perisan con un colpo di testa e sul prosieguo dell’azione D’Alessandro spara fuori malamente un “bijoux” servitogli da Balotelli. Il Pordenone non approfitta della superiorità numerica e impensierisce Di Gregorio solo con una conclusione da lontano di Rossetti che passa alta di poco al 43’. Allo U-Power Stadium finisce 2-0 e il Monza risale dal terzo al secondo posto in classifica.
 
In sala stampa Brocchi ha esagerato nel valutare la prestazione della sua squadra: “Sono molto contento perché quando non vinci un po’ di partite in casa di fila ti senti un peso addosso. Abbiamo messo in campo tanta concentrazione, abbiamo tenuto in mano il pallino del gioco contro un Pordenone pronto a conquistare palla e a ripartire con attaccanti veloci. Insomma, abbiamo disputato una buonissima partita. Mi sembra che spesso si sminuiscano i nostri valori: siamo la prima squadra nel possesso palla, nei passaggi riusciti e siamo la miglior difesa e altro ancora. Dobbiamo ancora lottare con altre 5 o 6 squadre. Gli errori arbitrali? A fine campionato si compensano. Il Pordenone non deve lamentarsi perché comunque il Monza ha meritato la vittoria. Scozzarella? Ha disputato una partita grandiosa, ma encomiabile è stata anche quella di Pirola. Vedo musi lunghi nello spogliatoio: chi non gioca ha qualche merito in meno e deve lavorare di più per farmi cambiare idea”.
 
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 14 all’“Oreste Granillo” per affrontare la Reggina allenata dall’ex calciatore biancorosso Marco Baroni, colui che in Monza-Lazio 2-0 del 1983 annullò l’allora “bomber” biancoceleste Bruno Giordano. Nella rosa amaranto sono presenti altri due ex: Enrico Guarna e Nicolò Bianchi.
 
 
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Il Monza batte il Pordenone e torna in seconda posizione

MONZA-PORDENONE 2-0   Si è dovuto aspettare il mese di marzo per assistere alla prima vittoria casalinga del Monza nel 2021, che è coincisa con la terza sconfitta esterna di fila del Pordenone, evento mai capitato da quando i friulani sono in Serie B. C’erano 8 posizioni in classifica e 11 punti di differenza tra le due squadre, ma il divario non si è visto: anche oggi, come successo altre volte, la differenza l’hanno fatta i

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MONZA-CREMONESE 1-0
 
L’esordio casalingo del Monza nel campionato di Serie B 2021/22, disputato davanti a 2501 spettatori, porta 3 punti ma non un buon gioco. Contro la Cremonese, reduce da un roboante 3-0 al Lecce, la formazione allenata da Giovanni Stroppa si è mostrata fragile, imprecisa e con poche idee. La difesa ha ballato come nemmeno Roberto Bolle nelle serate di “Danza con me”, il centrocampo è stato pasticcione e senza inventiva e l’attacco non si è visto fino all’ingresso di Gytkjaer, che con l’inizio del campionato è stato incomprensibilmente messo in panchina. Dopo un primo tempo in cui la Cremonese avrebbe strameritato il gol, i biancorossi, grazie alle opportune autocorrezioni di Stroppa, hanno mostrato ben altra personalità nella ripresa, andando in vantaggio e difendendolo senza arroccarsi ma nemmeno senza rischiare più di tanto. Bisogna dunque ripartire dalla prova del secondo tempo e, per quanto riguarda la dirigenza, rinforzare l’organico con un centravanti da almeno 20 gol a stagione. Restano 2 giorni per permettere al tecnico di Mulazzano di lavorare con una rosa competitiva: la sosta del campionato di domenica prossima potrebbe aiutarlo nell’amalgamare gli ultimi arrivati con coloro che 3 mesi e mezzo fa hanno sfiorato la promozione.
 
Va comunque ricordato che per il derby lombardo odierno Stroppa non ha avuto a disposizione Lamanna, Mazzitelli, Valoti e Finotto (infortunati), Barberis (malato), Sampirisi (squalificato) e Bellusci, Negro, Anastasio, Fossati e Palazzi (messi fuori rosa). Rispetto al match pareggiato 0-0 a Reggio Calabria una settimana prima non hanno giocato dall’inizio Sampirisi, appunto, sostituito da Donati, e Ciurria, al quale è stato preferito il 17enne Vignato. Dall’altra parte Fabio Pecchia ha dovuto fare a meno di Alfonso, Bianchetti, Ceravolo, Fornasier, Frey, Peschieri, Vido e Okoli.
 
La Cremonese parte a razzo e dopo 30” Baez tenta di beffare Di Gregorio con un pallonetto, ma la sfera esce di poco a lato. Gli ospiti fanno e disfano e al 7’ vanno in gol con Ciofani su assist di Baez, però il VAR annulla per fuorigioco di Zanimacchia che ostacolava la visuale a Di Gregorio al momento della conclusione a rete. A tenere il pallino del gioco è quasi sempre la compagine grigiorossa, ma il Monza riesce almeno a rendersi pericoloso un paio di volte, al 23’ quando Paletta manda fuori di testa su corner di Colpani e al 35’ quando lo stesso Colpani viene anticipato d’un soffio da Carnesecchi sul filtrante di Mota.
 
La ripresa si apre con Machìn e Gytkjaer in campo rispettivamente per Colpani e Vignato. Al 13’ Baez giunge con un attimo di ritardo sull’assist di Bonaiuto dalla sinistra. Pecchia cambia tre pedine ma è il Monza a passare in vantaggio al 20’ grazie a un bel cross dalla destra di Pedro Pereira finalizzato di testa da Gytkjaer, prossimo a diventare marito e padre. Entrano Barillà per Scozzarella e successivamente D’Alessandro per Mota, forze fresche per contrastare la reazione della Cremonese, veemente ma poco concreta. Solo al 44’ Valzania da lontano fa correre un brivido sulla schiena dei tifosi biancorossi spedendo la sfera fuori di poco.
 
In sala stampa Stroppa era sorridente, ma a differenza del suo predecessore ha ammesso tutti i problemi della sua squadra: “C’era una bella atmosfera grazie al pubblico che è potuto tornare numeroso sugli spalti ed è stato così bellissimo aver portato a casa 3 punti importantissimi. I ragazzi hanno disputato una partita di sacrificio, andando molto in difficoltà nel primo tempo, mentre nel secondo c’è stato più equilibrio. È mancata la qualità del gioco, ma di fronte avevano una squadra in palla. Comunque entrambe le compagini non hanno quasi mai tirato in porta…”.
 
Dopo la settimana di sosta per gli impegni delle Nazionali, il Monza sarà di scena sabato 11 settembre alle ore 14 al “Mazza” di Ferrara contro la S.P.A.L., mentre la settimana successiva ospiterà la Ternana all’U-Power Stadium.
 
 
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Il Monza batte la Cremonese ma c'è da lavorare...

MONZA-CREMONESE 1-0   L’esordio casalingo del Monza nel campionato di Serie B 2021/22, disputato davanti a 2501 spettatori, porta 3 punti ma non un buon gioco. Contro la Cremonese, reduce da un roboante 3-0 al Lecce, la formazione allenata da Giovanni Stroppa si è mostrata fragile, imprecisa e con poche idee. La difesa ha ballato come nemmeno Roberto Bolle nelle serate di “Danza con me”, il centrocampo è stato pasticcione e s

MONZA-JUVENTUS 1-0

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Davide contro Golia 2022 nel calcio: il Monza ha battuto la Juventus in una partita di campionato. Chi l’avrebbe mai pensato fino a qualche mese fa? Chi ci avrebbe scommesso nelle scorse settimane? Nessuno. Nemmeno il sempre ottimista “patron” Silvio Berlusconi, che oggi non era presente all’U-Power Stadium probabilmente deluso per il misero punto conquistato dalla sua compagine nelle prime 6 giornate e probabilmente convinto che i biancorossi del neoallenatore Raffaele Palladino, subentrato in settimana a Giovanni Stroppa, avrebbero perso contro la squadra più titolata d’Italia. Invece il pronostico è stato ribaltato, innanzitutto per demerito della Vecchia Signora, che oggi è stata decrepita. I bianconeri allenati da Massimiliano Allegri (ma in panchina c’era il vice Marco Landucci per squalifica) hanno mostrato grossi limiti tecnici, tattici e caratteriali. A loro scusante le tante assenze in organico per infortuni e squalifiche… e per “turnover”, come quella di Bonucci, tenuto a riposo a favore di Gatti ritenendo la formazione brianzola abbastanza debole per fare a meno di lui. Il Monza ha però vinto grazie anche al lavoro di Palladino perché forse mai si era vista così la mano di un tecnico già alla prima partita: l’ex tecnico della Primavera ha cambiato sistema di gioco (dal 3-5-2 al 3-4-2-1), ha preferito Ciurria a Birindelli sulla fascia destra, ma soprattutto ha fatto giocare la squadra con un ritmo più sostenuto e con maggiori verticalizzazioni alla ricerca di spazi che il “tiki-taka” a 2 all’ora di Stroppa mai sarebbe riuscito a procurarsi.
 
Davanti a 13mila spettatori, di cui a occhio e croce quasi la metà di fede bianconera, è andato in scena uno spettacolo che ha emozionato i tifosi biancorossi e molto deluso quelli ospiti, che alla fine hanno contestato la squadra. In Curva Davide Pieri è stato invece esposto uno striscione di ringraziamento verso Stroppa e sprone verso i giocatori: “29 maggio per sempre… Grazie Giovanni… E adesso vediamo chi è da Serie A”.
 
La prima occasione è del Monza: al 3’ Rovella ci prova da fuori e la palla esce di un metro. La Juventus si fa viva al 14’ con Vlahovic che spara alto da posizione defilata. Al 18’ Ciurria calcia al volo su cross dal fondo di Mota e manda di poco fuori. Anche al 31’ Ciurria prova il sinistro però manda alto. L’equilibrio nel gioco prosegue fino al 40’ quando Di Maria viene espulso dall’arbitro Maresca per un fallo di reazione su Izzo commesso a centrocampo.
 
La superiorità numerica fa aumentare le occasioni da parte biancorossa. La ripresa si apre con un destro esplosivo di Caprari che passa altissimo. 2’ dopo Ciurria crossa dalla destra ma Mota sul primo palo non riesce a coordinarsi bene e sbuccia il pallone. Al 9’ Palladino effettua un triplo cambio: escono Marlon, Sensi e Mota ed entrano Caldirola (che in difesa si posiziona a sinistra spostando a destra Izzo), Barberis e Gytkjaer. Il “vichingo” dopo 3’ già “sente” il pallone di testa mandando a lato. Al 19’ e al 21’ Perin deve bloccare rispettivamente un destro dal limite di Carlos Augusto e un rasoterra di Gytkjaer. Al 23’ è il Monza a rischiare grosso: Pablo Mari chiude però in scivolata un contropiede “3 contro 2” juventino. Colpani rileva un deludente Caprari e poco dopo Rovella dal limite spedisce fuori di poco. Al 27’ Paredes batte un calcio di punizione per Danilo che di schiena manda alto di poco. Al 29’ la seconda svolta della gara: Ciurria crossa dalla destra per Gytkjaer che allunga la zampa e insacca. Il mezzo U-Power Stadium biancorosso esplode per il gol del “vichingo” che nelle ultime settimane avrebbe forse meritato più spazio. La reazione della Juventus è più nervosa che concreta: solo al 37’ c’è un cross dal fondo di Mc Kennie che Kean di testa manda tra le braccia d Di Gregorio fermo sulla linea di porta. Palladino sostituisce Carlos Augusto con Birindelli e dopo 7’ e mezzo di recupero il mezzo stadio biancorosso può esplodere di gioia di nuovo. Il sogno è diventato realtà: il piccolo Monza ha battuto la grande Juventus.
 
In sala stampa Palladino è stato accolto dagli applausi: “Scusate se non ho voce ma l’ho persa in campo. È una giornata incredibile, pazzesca, è un sogno che si realizza. Non mi aspettavo la vittoria, ma mi aspettavo che i ragazzi mettessero in campo il cuore e l’hanno fatto. L’avevo percepito in settimana dalle loro facce. Io non ho fatto nulla perché in 5 giorni si fa poco. È tutto merito dei ragazzi. Il Monza ha vinto la partita in settimana. Aldilà dei discorsi dei moduli, ho cercato solo di trovare la chiave giusta per dare un po’ di entusiasmo. Ho fatto capire ai ragazzi che erano forti e che dovevano giocare con più coraggio e cuore. Chiunque oggi avessi messo in campo avrebbe dato l’anima. Sono ‘superfelice’ per loro e per Berlusconi e l’amministratore delegato Adriano Galliani. Prima della partita ho riunito tutti negli spogliatoi, anche i dirigenti. Ho detto ai ragazzi che se vincevano avrebbero avuto un giorno libero in più e avrei pagato la cena a tutta la squadra. Oggi me la sono goduta… Izzo? Lo conosco bene perché ha giocato assieme a me a Genova. Ha fatto una grande partita come tutti. Ciurria? Sapevo che ha gamba ed è intelligente. Ma fino all’ultimo ero indeciso se far giocare lui o Birindelli o Molina a dimostrazione di come mi stiano mettendo in difficoltà nelle scelte. I centrali di centrocampo? Lì c’era bisogno di dinamismo e oggi sono stati esemplari. Gytkjaer? Anche in questo caso ero in dubbio se far iniziare lui o Mota: entrambi hanno fatto una grande partita. Caprari? È uscito perché stanco: gli manca un po’ il ritmo gara. La Juventus? Abbiamo cercato di pressarla alta per non farla arrivare al tiro. Oggi era una squadra molto rimaneggiata e psicologicamente non è in un ottimo momento. La sosta del campionato? È molto vantaggiosa perché oggi c’è stato un notevole dispendio energetico e mentale. E ci dà tempo per lavorare. Perché adesso non dobbiamo peccare di presunzione. Ci vuole equilibrio. Bisogna lavorare”.
 
Landucci è stato di poche parole: “Non c’è da parlare, c’è da fare. Se non si vincono le partite bisogna stare zitti. Oggi potevamo fare meglio: siamo giustamente criticati. Ora dobbiamo unirci ancor di più e ripartire tutti assieme. Non ci arrediamo. L’espulsione di Di Maria? Izzo sulle provocazioni è un fuoriclasse. Ha sempre fatto cosi”.
 
 
 
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Il Monza batte la Juventus con un gol del "vichingo"

MONZA-JUVENTUS 1-0 Davide contro Golia 2022 nel calcio: il Monza ha battuto la Juventus in una partita di campionato. Chi l’avrebbe mai pensato fino a qualche mese fa? Chi ci avrebbe scommesso nelle scorse settimane? Nessuno. Nemmeno il sempre ottimista “patron” Silvio Berlusconi, che oggi non era presente all’U-Power Stadium probabilmente deluso per il misero punto conquistato dalla sua compagine nelle prime 6 gior

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MONZA-BRESCIA 1-1
 
Tra i due litiganti nel derby lombardo gode il terzo, la Cremonese, che riscavalca il Monza, balzando in testa alla classifica, e allunga sul Brescia. I biancorossi non sono riusciti a superare le “rondinelle” in casa per la sesta volta di fila in Serie B e il suo allenatore Giovanni Stroppa non è riuscito nemmeno al quarto tentativo a battere una squadra guidata da Eugenio Corini. I biancazzurri hanno invece inanellato il settimo risultato utile consecutivo.
 
Il risultato di parità è giusto, perché il Brescia ha giocato leggermente meglio del Monza nel primo tempo mentre i brianzoli sono stati lievemente superiori nella ripresa. Certo è che è dispiaciuto veder sfumare negli ultimi minuti 2 punti che potrebbero risultare decisivi a fine campionato per le sorti della compagine biancorossa. Il 4-3-1-2 messo in campo da Corini è stato efficace a centrocampo, recuperando palloni che le punte raramente sono state capaci di trasformare in occasioni da gol. Il 3-5-2 di Stroppa ha mostrato una difesa solida, anche se con qualche sbavatura, e un centrocampo lento e pasticcione in alcuni suoi elementi.
Oggi Stroppa non ha potuto disporre dello squalificato Sampirisi e degli infortunati Mazzitelli, Paletta, Ramirez, Siatounis e Pirola. Rispetto all’ultima partita vinta a Cosenza hanno giocato Donati, D’Alessandro e Colpani per Sampirisi, Pedro Pereira e Mota. A Corini mancavano invece Palacio, Spalek e Bianchi.
 
Davanti ai 7504 spettatori dell’U-Power Stadium (record dell’era Fininvest), che potevano essere i 9999 del tutto esaurito se la Questura di Monza non avesse vietato assurdamente la vendita dei biglietti ai residenti in provincia di Brescia relativamente ai settori diversi da quello riservato agli ospiti (che quindi hanno potuto disporre di soli 677 tagliandi), le due squadre si sono date subito battaglia imitandosi nel pressare altissimo gli avversari. Colpani è timido nel calciare verso la porta bresciana al 2’, all’11’ e al 14’. Al 20’, invece, serve in profondità Ciurria che a sua volta conclude debolmente per una facile parata di Joronen. Il Brescia si fa vedere al 30’ con un tiro dalla distanza di Tramoni che finisce a lato. 3’ più tardi il portiere dei brianzoli Di Gregorio compie un primo miracolo respingendo lo scavetto di Ayè e dopo altri 2’ blocca una conclusione di Proia. Al 41’ Stroppa è costretto a sostituire Valoti, dolorante a un ginocchio, con Machìn. Al 43’ il subentrato Nazionale equatoguineano esegue un lancio straordinario per Colpani che litiga col pallone e alla fine lo perde. Il primo tempo finisce con una ammonizione per parte (il diffidato Carlos Augusto salterà il prossimo match), ma l’arbitraggio “all’inglese” non è piaciuto per niente: sono volati troppi colpi proibiti senza che il direttore di gara intervenisse.
 
Il secondo tempo inizia con Marrone al posto di Caldirola, rimasto negli spogliatoi per un fastidio a una coscia. Al 4’ Machìn riceve palla, si smarca e dal limite lascia partire un destro che si insacca nel “sette” alla sinistra di Joronen. L’U-Power Stadium esplode di gioia per la rete del “castigatore” dei derby (aveva segnato anche nella gara di andata e in casa contro il Como) e si sogna la terza vittoria consecutiva che avrebbe significato la conquista del primo posto in classifica. Al 12’ uno stanco Colpani lascia il posto di interno a Ciurria che arretra per l’ingresso in attacco di Mota. Al 16’ Tramoni si fa anticipare da Donati al momento della conclusione da ottima posizione. Il Monza controlla le giocate offensive del Brescia, ma al 32’ succede l’inaspettato: Stroppa inserisce Pedro Pereira per D’Alessandro (con Molina che si sposta a sinistra) e Mancuso per Barberis passando a uno spregiudicato 3-4-3. La mossa è sbagliata e difatti 4’ dopo su un cross dalla linea di fondo di Tramoni si fa trovare pronto Bisoli che con un rasoterra fulmina Di Gregorio. Nel recupero prima è il Monza ad andare vicino al 2-1 con un colpo di testa di Molina che esce fuori di poco e dopo è Bajic a far venire i brividi ai tifosi di casa con un sinistro che Di Gregorio devia in corner con la punta delle dita.
 
In sala stampa Stroppa è parso sereno e fiducioso nonostante la frenata: “Portiamo a casa un punto e mi dispiace considerando le occasioni avute che potevamo sfruttare meglio. Mi spiace per il gol subito: siamo stati puniti per qualche secondo di assestamento del nuovo sistema di cui abbisognavamo ancora. Ero ormai convinto di avere in mano la partita anche perché non c’erano più state occasioni di sofferenza. Anzi, speravo con le ripartenze di chiuderla. Il Brescia è comunque una squadra molto forte e noi siamo stati molto bravi. Le sostituzioni? Diversi giocatori hanno accusato problemi fisici: se avessi avuto ancora un cambio avrei dovuto sostituire pure Donati per crampi... Machin? Deve trovare continuità perché ha colpi che nessun altro in squadra ha. L’arbitraggio? All’inglese… La promozione diretta? Continuiamo a lottare per centrarla: vogliamo vincere le ultime tre partite”.
 
Per Corini “il Brescia ha giocato con grande personalità e grande coraggio, cercando di fare la partita. Nonostante la grande giocata di Machìn abbiamo continuato a fare il nostro gioco, abbiamo segnato un gol molto bello e all’ultimo minuto siamo andati vicini alla vittoria. Negli spogliatoi c’era delusione: la classifica non ci sorride ma dobbiamo crederci. Il Monza? Ha disputato una bella partita”.
 
I biancorossi torneranno in campo lunedì 25 aprile alle ore 15 a Frosinone per un’altra sfida tra aspiranti alla promozione.
 
 
FOTO BUZZI
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Il Monza bloccato nel derby col Brescia

MONZA-BRESCIA 1-1   Tra i due litiganti nel derby lombardo gode il terzo, la Cremonese, che riscavalca il Monza, balzando in testa alla classifica, e allunga sul Brescia. I biancorossi non sono riusciti a superare le “rondinelle” in casa per la sesta volta di fila in Serie B e il suo allenatore Giovanni Stroppa non è riuscito nemmeno al quarto tentativo a battere una squadra guidata da Eugenio Corini. I biancazzurri ha

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MONZA-CREMONESE 1-1
 
Il Monza pareggia ma è come se avesse perso. Dopo aver preso solo 1 punto sul campo della terzultima in classifica 6 giorni fa, oggi ha gettato via altri 2 punti all’U-Power Stadium nel derby regionale con la Cremonese ultima in graduatoria assieme alla Sampdoria. Un ruolino di marcia assolutamente insufficiente in considerazione del finale di stagione che aspetta i biancorossi, che nelle ultime 11 giornate dovranno affrontare ben 5 delle prime 6 di Serie A. Non che la squadra allenata da Raffaele Palladino abbia giocato male, ma a pesare sul risultato sono state la solita mancanza di incisività in attacco, dove manca il “rapinatore” d’area di rigore, e una leggerezza difensiva di Pablo Marì, che già in passato purtroppo (ad esempio con l’Inter) aveva rovinato delle ottime prestazioni con un solo decisivo errore marchiano. Per la Cremonese guidata da Davide Ballardini si tratta di 1 punto praticamente inutile perché quella di oggi poteva considerarsi l’ultima chance per sperare nella salvezza. Curiosamente non si è trattata della prima sfida tra Monza e Cremonese nella massima serie perché già nel 1920/21 si erano affrontate nell’allora Prima Categoria.
 
Palladino, che oggi non ha avuto a disposizione gli infortunati Rovella e Marlon, ha proposto la stessa formazione che aveva pareggiato domenica scorsa a Verona fatta eccezione per Birindelli, al quale è stato preferito a centrocampo Machìn con l’avanzamento di Sensi sulla tre quarti e l’arretramento di Ciurria sulla fascia destra. Ballardini non ha potuto contare sull’infortunato Chiriches.
 
Come prevedibile è il Monza a fare la partita davanti ai quasi 13mila spettatori presenti (un migliaio quelli ospiti), mentre la Cremonese pensa solo a difendersi. Al 5’ su corner di Ciurria è Petagna di testa a mandare alto di poco. Al 14’ lo stesso Petagna con un colpo di tacco libera Izzo che a tu per tu col portiere cremonese gli calcia addosso. Al 20’ un colpo di testa in tuffo di Carlos Augusto viene respinto da Carnesecchi in corner. 3’ dopo Vasquez devia una conclusione di Pessina destinata in porta. La Cremonese si fa viva solo al 27’ con un colpo di testa di Galdames che passa alto di poco. Anche nel finale di tempo è il Monza a rendersi pericoloso gettando al vento un’altra occasione clamorosa. Dopo un destro di Caprari da 20 metri a lato è infatti Ciurria a farsi respingere da Carnesecchi la conclusione quasi a botta sicura.
 
All’intervallo la Cremonese cambia due pedine e si fa minacciosa, costringendo il Monza ad affannosi recuperi. Al 6’ un destro dal limite di Okereke viene bloccato a terra da Di Gregorio. All’11’ un missile da 25 metri di Ciofani passa alto di poco. Al 17’, però, Castagnetti approfitta di un errato disimpegno di Pablo Marì ed entra in area palla al piede servendo in mezzo Ciofani che arriva prima di tutti e insacca sotto la curva grigiorossa. Palladino corre ai ripari (forse tardivamente) e inserisce Antov, Ranocchia e Mota per Izzo, Machìn e Caprari. Alla prima occasione, al 24’, arriva il pareggio grazie a una rasoiata di Carlos Augusto. Il tecnico campano al 32’ sostituisce anche Sensi e Petagna con Colpani e Gytkjaer. Al 35’ Ranocchia prova dalla distanza, Carnesecchi non trattiene e Ranocchia riprende la sfera e prova il pallonetto ma manda alto. Le ultime cartucce per pareggiare vengono sparate al 45’ e al 48’: prima Colpani di testa manda a lato su cross dal fondo di Mota, poi un destro debole di Ranocchia finisce tra le braccia di Carnesecchi.
 
In sala stampa Ballardini si è mostrato soddisfatto: “Il primo tempo l’abbiamo approcciato con poca personalità, poca aggressività. Nel secondo invece siamo stati l’esatto contrario: è stata una bella Cremonese. Più che il dispiacere per il gol preso c’è da parte mia soddisfazione per aver visto una bella squadra nella ripresa”.
 
Anche Palladino si è dichiarato soddisfatto nonostante il pareggio contro l’ultima in classifica: “Abbiamo disputato il primo tempo migliore dell’anno dal punto di vista tecnico. Non abbiamo rischiato niente e abbiamo avuto 5 palle-gol clamorose. C’è il rammarico per non averle concretizzate. Dunque sono felice per come abbiamo giocato. Nella ripresa, invece, siamo partiti col freno a mano tirato, poi ci siamo fatti gol da soli sbagliando l’uscita dall’area palla al piede, ma la nostra reazione è stata grande. I giocatori subentrati hanno fatto bene: Antov, anzi, ha fatto benissimo, Ranocchia ha alternato cose buone a errori, Mota ha fatto bene, mentre Colpani e Gytkjaer hanno dato intensità nel finale di gara. C’è mancato ancora il guizzo finale negli ultimi metri. La squadra continua a crescere e dobbiamo essere soddisfatti. Carlos Augusto? È un top player che può fare una carriera da grande giocatore. Deve migliorare nel non assentarsi qualche volta come intensità durante i 90’. Sensi? Ha giocato una grande partita nella nuova posizione. Sicuramente in futuro capiterà ancora che giochi in quella posizione. Cosa faremo nella sosta? Ci servirà per riposarci un po’, anche di testa; quando i giocatori rientreranno dai giorni di riposo che ho concesso loro, tornerò a massacrarli di lavoro per il finale di stagione”.
 
Ora il campionato si ferma appunto per una settimana per lasciar spazio agli impegni delle Nazionali. Il Monza tornerà in campo domenica 2 aprile alle ore 15 ospitando all’U-Power Stadium la Lazio.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza butta via altri 2 punti nel derby con la Cremonese

MONZA-CREMONESE 1-1   Il Monza pareggia ma è come se avesse perso. Dopo aver preso solo 1 punto sul campo della terzultima in classifica 6 giorni fa, oggi ha gettato via altri 2 punti all’U-Power Stadium nel derby regionale con la Cremonese ultima in graduatoria assieme alla Sampdoria. Un ruolino di marcia assolutamente insufficiente in considerazione del finale di stagione che aspetta i biancorossi, che nelle ultime 11 giornate d

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MONZA-LECCE 0-1
 
Il Monza chiude con l’amaro in bocca la stagione casalinga con una sconfitta contro il Lecce che invece festeggia alla grande essendosi matematicamente salvato con una giornata di anticipo. I biancorossi hanno così gettato alle ortiche la possibilità, seppur remota, di qualificazione alle coppe europee. Ora ci vorrebbe davvero una serie di miracoli infatti.
 
Protagonista negativo di giornata Christian Gytkjaer, all’addio alla maglia biancorossa dopo 3 stagioni in cui ha brillato praticamente solo nel finale del campionato scorso, quando nei play-off ha trascinato il Monza alla prima storica promozione in Serie A. Il “vichingo”, subentrato al 16’ della ripresa, si è dapprima fatto parare un rigore e in chiusura ha smanacciato il pallone nella propria area regalando un penalty agli avversari, che non hanno sprecato l’occasione di portarsi a casa 3 punti e salvezza.
 
Al tirar delle somme la formazione brianzola non avrebbe meritato la vittoria, ma il pareggio sì, anche se sarebbe servito a ben poco in ottica europea. La compagine allenata da Raffaele Palladino ha disputato una prova opaca, non tanto a livello tecnico, ma perlopiù sul piano atletico, evidentemente provata dal grande caldo che ha favorito la squadra più debole. E così dopo 5 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 8 gare è arrivato questo stop inaspettato, ma comprensibile dopo un campionato giocato al di sopra delle possibilità e nonostante una partenza a handicap con Giovanni Stroppa in panchina.
 
Per questa partita Palladino, che aveva indisponibile per squalifica Caldirola, sostituito in difesa da Marlon, ha lasciato in panchina Sensi preferendogli a centrocampo Rovella. Il Lecce guidato dall’ex giocatore del Monza, Marco Baroni, era invece al completo.
 
Davanti ai 15039 spettatori dell’U-Power Stadium (tutto esaurito che mai era stato registrato nella storia dell’ex stadio Brianteo) si inizia con fiammate nel primo grande caldo di stagione. I due portieri non corrono però seri pericoli. Al 16’ il giallorosso Askildsen calcia a lato di sinistro, dopodiché si assiste alla sagra dei palloni intercettati all’ultimo passaggio, sia da una parte che dall’altra. L’unica palla che si avvicina ai pali della porta difesa dal leccese Falcone è quella calciata al 40’ da Mota e probabilmente è un cross sbagliato.
 
Palladino non è evidentemente soddisfatto e all’intervallo decide di sostituire Rovella e Petagna con Sensi e Birindelli spostando Ciurria nel reparto offensivo. La ripresa è scoppiettante: al 2’ Ciurria liscia la botta di sinistro da pochi passi. Al 13’ un calcio di punizione del biancorosso Caprari passa alto di poco. 3’ dopo Gytkjaer e Vignato rilevano Caprari e Mota. Il Monza ha il pallino del gioco e i salentini giocano di ripartenza, ma entrambe le formazioni senza mai arrivare a tirare in porta. Al 32’ Palladino ripropone Colpani dopo l’infortunio per Izzo passando alla difesa a quattro. La mossa dà i suoi frutti perché 3’ più tardi Colpani conquista palla a centrocampo, s’invola verso l’area avversaria e viene steso da Baschirotto: inizialmente l’arbitro fa proseguire ma richiamato dal Var concede il rigore; sul dischetto non va Pessina ma Gytkjaer: la sua esecuzione non è impeccabile e Falcone respinge. Dunque il “vichingo” chiude il suo periodo monzese come l’aveva iniziato cioè fallendo un rigore decisivo. Al 45’ l’arbitro decreta 8’ di recupero: quando mancano una quindicina di secondi al triplice fischio proprio Gytkjaer nella propria area devia il pallone con la mano; anche in questo caso l’arbitro Doveri fa proseguire ma richiamato dal Var lo assegna: sul dischetto va il brianzolo Colombo che trasforma. La curva ospiti esplode di gioia e si accendono i fumogeni. Doveri fischia la fine dopo 11’ di recupero.
 
In conferenza stampa Baroni si è emozionato: “Sono commosso perché ho da poco tempo perso mio papà di cui sento tanto la mancanza. Oggi abbiamo giocato bene contro una squadra forte e anche nella parte terminale della partita io credevo che avremmo potuto far bene fino alla fine perché ormai il gruppo ha un’identità forte. Il rigore concesso a Colombo, che non è il nostro rigorista, è stato meritato perché e stato troppo criticato in stagione”.
 
Palladino è abbacchiato ma non abbandona l’idea di arrivare all’ottavo posto: “Speravamo in un finale diverso per regalare gioia ai nostri tifosi che oggi sono stati bellissimi. C’è dispiacere da parte dei ragazzi, ma l’amministratore delegato Adriano Galliani a fine partita ci ha rincuorato dicendo che questa partita non cancella le 36 precedenti. Partita che è stata decisa da episodi perché la prestazione c’è stata, l’atteggiamento anche. A volte al 90’ abbiamo vinto le partite, oggi l’abbiamo persa. Se non abbiamo quasi mai tirato in porta è stato per meriti del Lecce che si è chiuso basso giocando di ripartenze. Però anche il Lecce non ha quasi mai tirato in porta. Riguardo al rigore sbagliato, ho deciso io di farlo tirare a Gytkjaer: ho chiesto a Pessina di lasciarlo a lui e per Matteo non c’è stato problema. Io comunque non ricorderò di Christian questa giornata ma il gol vittoria contro la Juventus. Domenica prossima a Bergamo contro l’Atalanta daremo tutto e quel che sarà sarà. Domani intanto sarà un anno dalla promozione in Serie A: io ero a casa ed è stato bellissimo”.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza cade sul più bello, Europa ora lontanissima

MONZA-LECCE 0-1   Il Monza chiude con l’amaro in bocca la stagione casalinga con una sconfitta contro il Lecce che invece festeggia alla grande essendosi matematicamente salvato con una giornata di anticipo. I biancorossi hanno così gettato alle ortiche la possibilità, seppur remota, di qualificazione alle coppe europee. Ora ci vorrebbe davvero una serie di miracoli infatti.   Protagonista negativo di giornata Christian Gy

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MONZA-MILAN 4-2
 
Un altro tabù è stato sfatato dal Monza allenato da Raffaele Palladino: per la prima volta nella storia la squadra brianzola ha battuto il Milan in campionato. E ci è riuscito in parte per demeriti del Milan, ma soprattutto per meriti propri. I demeriti del Milan sono stati quelli di aver considerato la partita contro il Monza di minor difficoltà rispetto a quella di Europa League con lo Stade Rennais; il tecnico Stefano Pioli ha operato un “turnover” che non ha convinto. Quelli del Monza sono molti e li ha elencati Palladino in conferenza stampa: riassumendo possiamo dire che il Monza è stato concentrato, preciso e determinato nei momenti topici, ma soprattutto ha costruito la sua vittoria in settimana decidendo di cambiare sistema di gioco, passando cioè dal 3-4-3 al 4-2-3-1. La speranza è che non si torni indietro in nessuna di queste componenti il successo sui rossoneri di Milano.
 
Per la sfida contro i meneghini Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari, Vignato, Ciurria e Popovic, ha proposto, rispetto al match pareggiato con l’Hellas Verona, Gagliardini a centrocampo per Bondo, Djuric in attacco per l’“ex” Colombo e Valentin Carboni sulla tre quarti invece di Zerbin laterale di sinistra. Il Milan di Pioli era privo degli infortunati Tomori, Kalulu e Calabria.
 
Davanti ai 14319 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui una buona parte di fede rossonera, la partita si accende subito. Al 2’ un colpo di testa di Jovic centrale viene bloccato facilmente da Di Gregorio. Il Monza risponde 1’ dopo con Mota che entra in area e calcia ma la sua conclusione è deviata in corner. Al 5’ Theo Hernandez dal limite manda a lato di poco. Le difese si registrano e non succede più nulla di rilevante fino al 21’, quando un sinistro debole dal limite di Chukwueze diventa facile preda di Di Gregorio. Al 24’ il Monza spreca con Valentin Carboni un contropiede 4 contro 1 e sul ribaltamento di fronte Bennacer non riesce a calciare bene una palla ritornata dalla sinistra da Jovic. 1’ dopo una conclusione di Valentin Carboni da oltre 20 metri è troppo centrale per impensierire Maignan. Al 31’ il pallone colpito di testa da Djuric scheggia la traversa. Al 43’ il Monza è costretto a cambiare portiere a causa dell’infortunio occorso in uscita a Di Gregorio, scontratosi col compagno di squadra Andrea Carboni; entra Sorrentino come capitato a Frosinone. Al 44’ Thiaw sgambetta Mota in area e Pessina trasforma il rigore. Nei 9’ di recupero causati dall’infortunio a Di Gregorio si registra prima un tiro alto di Theo Hernandez e dopo il raddoppio del Monza: Colpani vola via in contropiede sulla destra e giunto sulla tre quarti serve in mezzo alla perfezione Mota, bravissimo a mettere a terra con una finta Florenzi e a mandare quindi la sfera nell’angolino alla sinistra di Maignan.
 
Siccome non c’è due senza tre al Milan cade un’altra tegola in testa a inizio secondo tempo: al 5’ viene infatti espulso Jovic dal Var (l’arbitro lo aveva solo ammonito) per una manata data in faccia a metà campo a Izzo. Il Monza però commette l’errore di badare troppo presto a non prenderle e non sfrutta le opportunità in contropiede. Al 18’ Colpani di testa da due passi manda fuori. Gol fallito, gol subito: Giroud intercetta un cross dalla destra spizzato da Pulisic e insacca la rete del 2-1. Palladino sostituisce Valentin Carboni e Djuric con Bondo e Colombo. Al 25’ Florenzi prova da quasi 30 metri facendo la barba al palo. Il Monza si fa vivo al 30’ in contropiede: Colpani pesca Birindelli libero sulla destra e il laterale destro entrato in area spara un missile che Maignan devia in corner. Al 34’ un colpo di testa di Loftus-Cheek viene bloccato da Sorrentino. Poco dopo Palladino inserisce Maldini e Pedro Pereira per Mota e Colpani. Al 41’ proprio Pedro Pereira conclude una pericolosa azione di contropiede calciando addosso a un difensore. Gol fallito, gol subito un’altra volta: Pulisic insacca nel “sette” con un diagonale di sinistro. Il sogno del Monza sembra finito e invece al 45’ Bondo prende palla, avanza e scarica un destro che gonfia la rete e fa esplodere la Curva Sud; il guardalinee alza la bandierina segnalando un fuorigioco ma il Var lo smentisce. Il Milan prova a ritornare all’assalto della porta difesa da Sorrentino ma al 5’ dei 7’ di recupero concessi i biancorossi chiudono la pratica grazie a un destro di Colombo a fil di palo. Il centravanti poi non esulta per rispetto nei confronti della sua ex e probabilmente futura tifoseria.
 
In sala stampa Pioli è corrucciato: “È stata una serata in cui tante cose non sono riuscite. Io mi aspetto sempre una squadra pronta e determinata, attenta, e oggi lo siamo anche stati fino all’interruzione per l’infortunio a Di Gregorio; direi che avevamo la gara in controllo. Poi abbiamo commesso errori davvero troppo gravi. Abbiamo ripreso la partita col cuore, ma a quel punto invece di gettarci in avanti alla ricerca dei 3 punti dovevamo portare a casa il pareggio. Oggi siamo tutti responsabili della sconfitta. Se oggi ho esagerato col ‘turnover’? Tra difesa e centrocampo ho cambiato solo un giocatore mentre i due attaccanti erano affaticati”.
 
Palladino è evidentemente soddisfatto: “Abbiamo meritato la vittoria. Avevo chiesto ai ragazzi la partita perfetta ma è stata una serata perfetta sotto tutti i punti di vista. Devo fare i complimenti alla squadra anche perché sono tornati in vantaggio dopo il 2-2. In particolare voglio menzionare gli attaccanti che hanno difeso tantissimo sacrificandosi tanto per la squadra. È stato difficile perché il Milan voleva vincere per issarsi al secondo posto. Questa è stata la vittoria contro le ‘grandi’ che mi ha dato più emozioni. Anche perché abbiamo lavorato tanto in settimana per ottenerla, decidendo mercoledì di cambiare il sistema di gioco. Di stasera non mi è piaciuta solo la gestione della palla in occasione del gol del pareggio del Milan. Nei minuti successivi al 2-2 potevamo vincere noi ma potevano vincere anche loro avendo 3 attaccanti in campo. Dedichiamo la vittoria a Silvio Berlusconi perché stasera sarebbe stato felice. Qualche segreto del successo? Mettere Gagliardini a bloccare Loftus-Cheek e poi rinforzare le ali nel secondo tempo. Mota? Ieri alle 23 mi ha scritto che oggi avrebbe segnato e dopo la partita me l’ha ricordato. Io però gli ho detto come mai non li fa sempre...”.
 
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 18 in casa della Salernitana fanalino di coda della Serie A.
 
 
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Il Monza cala il poker al Milan

MONZA-MILAN 4-2   Un altro tabù è stato sfatato dal Monza allenato da Raffaele Palladino: per la prima volta nella storia la squadra brianzola ha battuto il Milan in campionato. E ci è riuscito in parte per demeriti del Milan, ma soprattutto per meriti propri. I demeriti del Milan sono stati quelli di aver considerato la partita contro il Monza di minor difficoltà rispetto a quella di Europa League con lo Stade Rennais; il tecnic

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MONZA-TRIESTINA 3-0
 
Archiviata la pratica Triestina: con 3 gol rifilati alla compagine alabardata di Serie C il Monza si è qualificato al terzo turno preliminare di Coppa Italia. Il match, anticipato di un giorno per permetterne la trasmissione in diretta tv su Rai Sport, ha sicuramente fatto felice il “patron” biancorosso Silvio Berlusconi nel giorno del suo compleanno e del primo tampone negativo dopo l’accertamento della sua positività al “coronavirus”. Per rivederlo in tribuna all’ex Stadio Brianteo, ora U-Power Stadium, ci vorranno però ancora un po’ di giorni. Chi invece non si rivedrà più è Mario Crippa, storico collaboratore della società, che ha lasciato per sempre i propri cari e gli amici all’età di 80 anni: peccato che per lui non ci sia stato come per altri sodali di vita biancorossa un minuto di raccoglimento prima del fischio d’inizio.
 
Oggi Cristian Brocchi, criticato allenatore della compagine brianzola, l’ha azzeccata. Pur avendo fatto giocare solo un titolare, Bellusci, è riuscito a portare a casa vittoria e prestazione. È vero che le seconde linee valgono quasi quanto le prime, ma proprio per questo non è semplice scegliere di volta in volta la miglior pedina da schierare in un determinato ruolo. È pure palese che l’avversario non era irresistibile, però questa sera si è vista in campo una filosofia di gioco, anche se a chi scrive piace poco. Il “tiki taka” esasperato, anche quando l’avversario è scoordinato e lascia praterie agli esterni è a volte davvero insopportabile. Ogni tanto un bel lancio, e di piedi buoni non si può dire quest’anno che non ci siano, entusiasmerebbe di più la platea, oggi ridotta a 439 spettatori.
 
Tra campo e panchina gli assenti erano 5: Armellino e Scaglia per squalifica, Lamanna e Paletta per riposo precauzionale e Boateng perché tesserato solo da un giorno. Dunque, in difesa davanti a Di Gregorio, neopapà da 4 giorni, hanno giocato Lepore, Bettella, lo “stakanovista” Bellusci e Carlos Augusto; a centrocampo sono stati schierati Frattesi, Fossati e D'Errico con Barillà dietro le punte Finotto e Mota.
 
Il pallino del gioco passa subito tra i piedi dei padroni di casa, che chiudono i giuliani nella loro metà campo nel primo quarto d'ora, sprecando due occasioni con Mota e Finotto. Dopo un colpo di testa debole di Gomez bloccato senza problemi da Di Gregorio il Monza passa in vantaggio con un bolide terra-aria di Barillà dai 20 metri. Pochi minuti dopo il tecnico dei brianzoli deve registrare il forfeit di Bettella, colpito duro nella propria area da Granoche, che per questo è stato ammonito. In mezzo alla difesa viene dunque schierato Sampirisi, che solitamente gioca a sinistra. Il tentativo di reazione degli ospiti permette agli uomini di Brocchi di agire in contropiede. Mota, Barillà e Sampirisi cercano la rete ma non la trovano.
 
Nel secondo tempo riprende il monologo dei biancorossi di casa e in particolare sale in cattedra il giovane Frattesi, sia con verticalizzazioni interessanti che con conclusioni verso la porta, ben tre in pochi minuti. Brocchi toglie Carlos Augusto e D'Errico rispettivamente per Anastasio e Machìn e poco dopo Offredi salva su Finotto e per l'arbitro anche sulla ribattuta di Barillà, ma la palla aveva invece chiaramente superato la linea di porta. Poco male per il Monza perché di lì a breve Barillà scodella un invitante pallone per Mota che al volo scarica una bordata che abbatte Offredi per il 2-0. Escono anche Fossati e Mota per Barberis e Machìn. Subito dopo un rasoterra di Anastasio da lontano sfiora il palo. Al 90' l'arbitro Serra vede un fallo di mano di Rapisarda che Machìn trasforma in gol. C'è ancora il tempo nel recupero di vedere Maric sprecare un'ottima occasione.
 
In sala stampa Brocchi ha parlato della vittoria come di un “regalo bello per Berlusconi anche perché so che il 3-0 è un risultato che gli piace. I ragazzi hanno giocato un’ottima gara: hanno mantenuto lucidità fino alla fine, hanno mosso bene la palla, hanno occupato bene le zone del campo, hanno dialogato tra di loro. La condizione però non è ancora ottimale. Il gol non visto dalla terna arbitrale? Sì, la palla era abbastanza dentro…”.
 
Nel terzo turno preliminare, in calendario il 28 ottobre, il Monza affronterà in gara secca la vincente tra Pordenone e Casarano, in trasferta se passano i “ramarri”, in casa se i “serpenti” compiono il miracolo di eliminare chi gioca due categorie sopra di loro.
 
Ora l’attenzione è concentrata sulla sfida di campionato di sabato, quando alle 16.15 i biancorossi scenderanno in campo a Empoli contro una delle capolista provvisorie. Dopo lo 0-0 casalingo con la SPAL i tifosi hanno voglia di cominciare a sognare...
 
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Il Monza cala il tris alla Triestina e passa il turno in Coppa Italia

MONZA-TRIESTINA 3-0   Archiviata la pratica Triestina: con 3 gol rifilati alla compagine alabardata di Serie C il Monza si è qualificato al terzo turno preliminare di Coppa Italia. Il match, anticipato di un giorno per permetterne la trasmissione in diretta tv su Rai Sport, ha sicuramente fatto felice il “patron” biancorosso Silvio Berlusconi nel giorno del suo compleanno e del primo tampone negativo dopo l’accertamento della

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PERGOLETTESE-MONZA 0-2


Settimo risultato utile consecutivo in campionato per il Monza, che espugna il “Voltini” di Crema, piegando nel secondo tempo la squadra neopromossa che prende il nome dal rione Pergoletto della città dei mostaccini. Nonostante si trattasse di un testa-coda tra i biancorossi, primi con 29 punti, e i gialloblù di casa, ultimi con 5 punti e 0 vittorie all’attivo, per gli uomini allenati da Cristian Brocchi l’impegno non è stato così facile come il risultato potrebbe far pensare. Questo per merito di Matteo Contini, allenatore cremasco e tra l’altro ex giocatore biancorosso, capace di far giocare bene un gruppo di atleti che ha evidenziato molti limiti tecnici. La Pergolettese ha certamente bisogno di rinforzi se vuole lottare per la salvezza.


Chi di rinforzi per il momento non ha alcun bisogno è Brocchi, che può contare su due “undici” titolari che dopo 13 giornate hanno accumulato un margine di vantaggio di 7 punti sulla seconda in classifica, il Pontedera. Oggi, al posto dello squalificato Bellusci ha giocato Marconi, mentre in infermeria, oltre a Franco, hanno fatto un “pit stop” per leggeri infortuni Palazzi e Rigoni, quest’ultimo sostituito in campo da Fossati. Il tecnico milanese ha inoltre preferito Lepore ad Anastasio in difesa e D’Errico a Chiricò a centrocampo. In panchina ha esordito Tommaso Sacchini della formazione Berretti. Sull’altra panchina è rimasto seduto per tutto il match l’ex difensore biancorosso Matteo Brero.


Sotto una fastidiosa pioggerellina, e davanti a 1236 spettatori di cui oltre 300 di fede biancorossa, Pergo e Monza hanno provato a far male con le ripartenze ma prima Franchi e poi Finotto hanno trovato i portieri avversari pronti a sventare le rispettive minacce. Da metà tempo il Monza ha schiacciato il piede sull’acceleratore e con Finotto due volte, Armellino, D’Errico, Fossati e Lepore ha bombardato il povero Ghidotti.


Anche l’avvio di ripresa è stato un assedio, con Brighenti e Armellino che hanno sfiorato la marcatura. Dopo un lampo di testa di Franchi respinto da Lamanna il Monza ha trovato finalmente il gol sblocca-partita con Iocolano, bravo a scagliare un destro chirurgico dal limite. Dopo 13’ ha quindi messo al sicuro il risultato con una magia di D’Errico, che si è infilato nella retroguardia cremasca tagliandola come il burro coi suoi dribbling, rinfrescando la memoria dei suoi gol di quando lui era l’unico fuori categoria della squadra. Nel finale il Monza si è limitato a controllare la veemente reazione locale, culminata con un colpo di testa di Russo respinto da Lamanna.


In sala stampa, in risposta agli ingenerosi cori dei propri supporters, il capitano gialloblù Leonardo Muchetti ha dichiarato: “La realtà è che sono stati più forti. Il Monza è una squadra costruita per vincere il campionato”.


Per Brocchi “si è giocato in condizioni meteorologiche non ideali, ma il campo era bello e ha tenuto la pioggia incessante. Noi abbiamo disputato un’ottima gara, abbiamo creato diverse occasioni e alla fine l’abbiamo sbloccata giustamente. I ragazzi si stanno comportando bene nonostante le difficoltà che la gente all'esterno non vede. Ho fatto giocare trequartista Iocolano e non Chiricò perché, viste le condizioni climatiche, ci garantiva un po’ di fisicità in più. E ho scelto Marconi e non Negro come sostituto di Bellusci per evitare che Scaglia si spostasse dalla sua solita posizione di difensore centrale destro. A proposito di Bellusci, non è detto che partirà titolare mercoledì prossimo in Coppa Italia Serie C contro la Pro Patria perché essendo diventato papà di una bambina gli ho dato il permesso di non allenarsi domani. Mercoledì al Brianteo cercherò di far giocare quelli che non hanno giocato oggi. Franco, Palazzi e Rigoni saranno convocati ma dovremo valutare se impiegarli dall’inizio o a partita in corso”.


Riguardo al match infrasettimanale, in programma alle ore 17.30, si tratterà di gara secca: chi si qualificherà giocherà l’ottavo di finale mercoledì 27 novembre. Il campionato riprenderà invece sabato alle 20.45, quando il Monza ospiterà al Brianteo la Carrarese.

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Il Monza capolista espugna anche lo stadio di Crema

PERGOLETTESE-MONZA 0-2 Settimo risultato utile consecutivo in campionato per il Monza, che espugna il “Voltini” di Crema, piegando nel secondo tempo la squadra neopromossa che prende il nome dal rione Pergoletto della città dei mostaccini. Nonostante si trattasse di un testa-coda tra i biancorossi, primi con 29 punti, e i gialloblù di casa, ultimi con 5 punti e 0 vittorie all’attivo, per gli uomin

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MONZA-MILAN 6-7 dopo i calci di rigore a oltranza
 
Ad aggiudicarsi la prima edizione del Trofeo Silvio Berlusconi è il Milan, che dopo i rigori a oltranza piega il Monza per 7-6 davanti ai 16917 spettatori dell’U-Power Stadium, nuovo record storico di pubblico del club biancorosso.
Le due squadre, che nella stagione entrante si reincontreranno in Serie A, hanno mostrato buone trame di gioco ma sono apparse ancora un po’ indietro nella condizione. La squadra brianzola del riconfermato Raffaele Palladino riparte dall’ossatura dello scorso anno in attesa di uno o due innesti (il centravanti e forse un centrocampista centrale) necessari per non soffrire troppo in un campionato che si preannuncia di livello superiore a quello passato.
 
Palladino, che aveva indisponibile Izzo, sostituito da Bettella, ha lasciato in panchina Pablo Marì e Caprari preferendo loro rispettivamente Andrea Carboni e Mota. Il Milan guidato da Stefano Pioli era senza gli infortunati Messias e Calabria.
 
Prima del fischio d’inizio si è esibito il gruppo de Il Volo, cui sono seguiti due brevi discorsi del vicepresidente del Monza, Adriano Galliani, e del presidente del Milan, Paolo Scaroni, che hanno chiesto entrambi un applauso per l’ex “patron” di entrambi i club recentemente scomparso.
 
Ad accendere i fuochi del match è all’11’ il milanista Theo Hernandez con un calcio di punizione che passa a lato. 1’ dopo un destro a giro di Leao viene respinto da Di Gregorio. Al 17’ è invece il portiere rossonero Maignan a respingere due conclusioni consecutive di Maric e Pessina. A passare in vantaggio sono comunque gli ospiti al 29’: D’Ambrosio falcia Pulisic in area e l’arbitro assegna il rigore; Di Gregorio respinge la prima conclusione dello stesso attaccante ma lo statunitense ha gioco facile a insaccare sulla ribattuta. Al 30’ il portiere biancorosso respinge in corner una conclusione dalla distanza di Loftus-Cheek. 2’ dopo il Monza pareggia con Colpani che scaraventa in rete il filtrante di Carlos Augusto. Il Milan reagisce al 37’ con un colpo di testa di Giroud che passa a lato. Al 42’ un destro di Mota risulta troppo debole per impensierire Maignan. Al 44’ un sinistro potentissimo di Theo Hernandez esce fuori di poco. Al 47’ Leao davanti a Di Gregorio riesce incredibilmente a calciare debolmente tra le sue braccia.
 
Il secondo tempo inizia subito con un altro gol mangiato da Leao che a tu per tu con Di Gregorio calcia incredibilmente a lato. Al 6’ Di Gregorio sbaglia il disimpegno ma ripara prontamente su Loftus-Cheek facendosi però male alla mano in maniera comunque non seria. 2’ dopo il portiere biancorosso salva sullo stesso Loftus-Cheek. Il Monza si rende pericoloso solo al 22’ con Caprari che col sinistro impegna Maignan in una parata in due tempi. La girandola di sostituzioni non produce l’aumento delle occasioni da rete, anzi. Per designare la vincitrice del primo Trofeo Silvio Berlusconi bisogna aspettare il dodicesimo rigore, quello spedito sulla traversa da Birindelli. In precedenza erano andati a segno Reijnders, Petagna, Okafor, Caprari, Tomori, Machin, Loftus-Cheek, Franco Carboni, Colombo, Pessina e Thiaw.
 
Al termine del match si è svolta la premiazione: il primogenito di Silvio Berlusconi, Piersilvio, ha prima ricordato come per il padre “il calcio era una passione e Milan e Monza erano per lui una questione di cuore” e poi ha chiesto di onorarlo portando sempre “rispetto”.
 
In conferenza stampa Palladino si è mostrato sereno su squadra e mercato: “È stata una serata emozionante, che ho sentito molto perché io e il presidente ci volevamo bene, al punto da sentirmi uno di famiglia. Speravo di regalare la coppa alla famiglia Berlusconi, ma ci riproveremo l’anno prossimo. Oggi ho visto un buon Monza con però qualcosa da aggiustare. Abbiamo fatto qualche errore di troppo per merito anche del Milan che ci è venuto a prendere alti sporcandoci le giocate. Col passare del tempo siamo stati bravi a metterli in difficoltà. Mi interessa che la squadra sia coraggiosa e crei gioco. I trequartisti quest’anno ci devono alzare il livello: mi aspetto tanto da loro. Se Carlos Augusto sarà ceduto? Fin quando Carlos è con noi io sono felice. La società finora è stata oculata negli acquisti e sono già molto soddisfatto del mercato”.
 
Anche Pioli è apparso tranquillo: “È normale che non siamo ancora perfetti. Siamo però migliorati rispetto alle precedenti prestazioni e confido di portare la squadra alla giusta condizione per l’inizio del campionato. Quest’anno per i primi 4 posti che qualificano alla Champions League ci saranno 6 o 7 squadre come al solito”.
 
 
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Il Monza cede il Trofeo Berlusconi al Milan solo ai rigori

MONZA-MILAN 6-7 dopo i calci di rigore a oltranza   Ad aggiudicarsi la prima edizione del Trofeo Silvio Berlusconi è il Milan, che dopo i rigori a oltranza piega il Monza per 7-6 davanti ai 16917 spettatori dell’U-Power Stadium, nuovo record storico di pubblico del club biancorosso. Le due squadre, che nella stagione entrante si reincontreranno in Serie A, hanno mostrato buone trame di gioco ma sono apparse ancora un po’ indiet

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MONZA-LAZIO 0-2
 
Non ce l’ha fatta il Monza a superare indenne l’ostacolo Lazio alla ripresa del campionato di Serie A dopo la sosta. All’U-Power Stadium, nella centesima gara ufficiale dell’era Fininvest, coincidente con la gara del record di spettatori in una partita del Monza a Monza (14539), la formazione biancorossa ha patito la mancanza di due dei tre difensori titolari (Izzo squalificato e Caldirola infortunato) nonché del capitano Pessina, reduce dalla partita della Nazionale contro Malta, anche lui appiedato dal Giudice Sportivo. Lasciare tre giocatori di questo calibro alla seconda in classifica (terza sul campo considerando la penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus) non poteva che mettere in difficoltà i meccanismi della retroguardia allenata da Raffaele Palladino, oltre che far scendere il livello di qualità nella zona centrale del campo. Tuttavia, aldilà delle assenze e della forza della Lazio, è piaciuto poco il fatto che la squadra abbia approcciato malissimo il secondo tempo, non combinando pressoché nulla in area avversaria.
 
Palladino ha proposto la stessa formazione che aveva pareggiato 15 giorni fa con la Cremonese fatta eccezione per i tre assenti, Izzo, Caldirola e Pessina, sostituiti rispettivamente da Marlon, Donati e Rovella. L’allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, non ha potuto contare sullo squalificato Marušić.
 
Il Monza inizia guardingo, ma al 5’ ha una grande occasione con Sensi che però serve troppo in profondità Caprari. Invece la Lazio alla prima occasione segna ma è un regalo della retroguardia brianzola: al 13’ Zaccagni crossa dalla sinistra rasoterra in mezzo a un nugolo di difendenti biancorossi che invece di spazzare stanno a guardarsi permettendo a Pedro di inserirsi e calciare al volo di sinistro insaccando un allibito Di Gregorio, alla sua centesima presenza in partite ufficiali col Monza. Monza che accusa il colpo e 3’ dopo Di Gregorio respinge in corner una conclusione di Zaccagni. La reazione arriva al 18’: Ciurria crossa dalla destra e Sensi di testa manda la sfera a scheggiare il palo. Al 23’ una conclusione del laziale Luis Alberto da 20 metri sfila a lato di poco. Al 33’ la squadra di Palladino spreca un’altra grossa occasione: dalla destra arriva ancora un altro cross di Ciurria e stavolta è Petagna a colpire di testa costringendo Provedel a un intervento straordinario d’istinto. 3’ dopo un’azione personale di Rovella si conclude con un sinistraccio. Chiude il primo tempo Luis Alberto mandando dal limite fuori di poco.
 
Il secondo tempo si apre malissimo per il Monza, che prima si becca 4 ammonizioni in 9’ (tra l’altro Caprari era diffidato e dunque salterà la prossima partita) e poi subisce la rete del definitivo k.o.: è l’11’ quando Milinković-Savić insacca con una pennellata su calcio di punizione diventando il primatista unico di gol segnati da uno straniero nella storia della Lazio. La reazione del Monza arriva 2’ dopo con un destro di Machin da 25 metri bloccato da Provedel. Poi non si annota più nulla fino ai minuti finali, cioè fino a quando la Lazio decide di tirare i remi in barca. I vari innesti dalla panchina permettono alla squadra biancorossa di ritrovare freschezza, ma solo al 45’ il pubblico trattiene il fiato quando, dopo la respinta di Provedel su una botta da 30 metri di Colpani, sulla palla arriva Gytkjaer che però spara alle stelle. 2’ dopo lo imita il compagno di squadra Mota con un destro dal limite. L’ultima emozione la regala comunque la Lazio quando al 49’ Zaccagni con una violenta conclusione in diagonale costringe Di Gregorio a una difficoltosa respinta.
 
In sala stampa Sarri ha elogiato il Monza: “Avevo chiesto alla squadra una prova di maturità, facendo tesoro degli errori del passato, quando contro diverse formazioni di medio-bassa classifica non avevamo fatto risultato. Oggi c’è stata e contro un avversario difficile, che ha qualità di palleggio. Contro il Monza senza spirito di sacrificio non vai da nessuna parte. La mia squadra l’ha avuto per 80’, non nel finale. Cataldi in particolare ha fatto un lavoro disumano e infatti alla fine è andato in riserva”.
 
Palladino si è dichiarato comunque soddisfatto: “Abbiamo fatto un’ottima prestazione. Sapevamo di incontrare una squadra con un’ottima difesa e grandi individualità, allenata da un maestro di calcio. Abbiamo il rammarico di aver preso un gol rocambolesco. Poi il 2-0 ci ha tagliato le gambe. Però siamo rimasti in partita, provandoci nel finale alzando il baricentro. I cambi dovevano dare qualcosa in più: di solito lo danno, ma stavolta non è stato così. Questa partita, come quella di andata, ci farà crescere tanto”.
 
È stata la prima vittoria in campionato nella storia della Lazio a Monza: gli 8 precedenti, tutti in Serie B, avevano visto 4 volte il successo del Monza e 4 volte il pareggio.
 
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 12.30 in casa dell’Udinese.
 
 
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Il Monza cede le armi alla Lazio

MONZA-LAZIO 0-2   Non ce l’ha fatta il Monza a superare indenne l’ostacolo Lazio alla ripresa del campionato di Serie A dopo la sosta. All’U-Power Stadium, nella centesima gara ufficiale dell’era Fininvest, coincidente con la gara del record di spettatori in una partita del Monza a Monza (14539), la formazione biancorossa ha patito la mancanza di due dei tre difensori titolari (Izzo squalificato e Caldirola infortunato) nonch

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Il miracolo non c’è stato: non solo la Salernitana è andata a vincere, com’era scontato, in casa del già retrocesso Pescara, ma il Monza è inciampato in una sconfitta interna, ad opera del Brescia, dopo 4 successi consecutivi. La promozione diretta in Serie A è così ufficialmente svanita; in realtà era già sfumata dopo il pareggio casalingo col Pescara, che seguiva la batosta interna col Venezia e il pari a Chiavari. Poi era venuta pure la sconfitta di Ascoli Piceno, ma alla luce del risultato di oggi era già stata ininfluente. Il periodo pasquale era stato deleterio per il gruppo allenato da Cristian Brocchi, che nonostante la débâcle di oggi sta dando continui segni di miglioramento sul piano del gioco. Il risultato non deve ingannare: il biancorosso Frattesi ha centrato due traverse e fino all’espulsione di Bellusci era il Monza che avrebbe meritato la vittoria ai punti.
 
Quindi a salire in Serie A oggi è stata la Salernitana, che accompagna l’Empoli. Il club campano, però, dovrà cambiare “padrone” entro 30 giorni pena l’esclusione dal campionato, dato che la proprietà è praticamente la stessa della Lazio. In coda il Cosenza si è aggiunto alle già retrocesse Virtus Entella, Pescara e Reggiana. Il Monza ha chiuso la sua prima Serie B dopo 19 anni di terza e quarta serie al terzo posto e pertanto disputerà i play-off da favorita. Gli altri 5 team che si giocheranno l’ultimo posto disponibile in “paradiso” sono, nell’ordine, Lecce, Venezia, Cittadella, Chievoverona e proprio il Brescia, che con le ultime 4 gare, tutte vinte, ha spodestato la S.P.A.L. grazie alla classifica avulsa. Nella gara secca del turno preliminare, in programma giovedì prossimo, il Venezia ospiterà il Chievoverona e il Cittadella il Brescia. La vincente del match in laguna affronterà nella doppia semifinale il Lecce, mentre dallo stadio “Tombolato” della cittadina padovana uscirà il nome della sfidante del Monza. I biancorossi giocheranno in trasferta alle ore 18.30 di lunedì prossimo, mentre il ritorno all’U-Power Stadium si disputerà 3 giorni dopo alle 20.45.
 
Anche oggi Brocchi, “ex” della contesa come pure Balotelli, ha confermato il sistema 3-5-2 inserendo, rispetto al match vinto a Cosenza 3 giorni prima, Bettella per l’infortunato Paletta, in tribuna assieme all’altro infortunato Lamanna. Il suo omologo del Brescia, lo spagnolo Josep Clotet, ha avuto tutto l’organico a disposizione.
 
Si parte con un colpo di testa alto del biancorosso Mota, imitato poco dopo dalla “rondinella” Donnarumma. Al 14’, su cross dalla sinistra di Carlos Augusto, lo sfortunato Frattesi colpisce di testa mandando la palla sulla traversa. 5’ dopo anche Pirola ci tenta di zucca ma la sfera passa alta. Poi ci provano ancora Frattesi e Colpani a sorprendere il portiere ospite Joronen, ma in entrambi i casi il numero 1 bresciano blocca a terra.
 
L’avvio di secondo tempo è di marca biancazzurra, con Van de Looi che mette di testa nell’area piccola un pallone che semina il panico nella difesa monzese. All’11’ il biancorosso Sampirisi da buona posizione calcia male. 4’ dopo un sinistro dalla distanza di Pirola è parato in due tempi da Joronen. Sul cambio di fronte la partita svolta: Bellusci, già ammonito, atterra al limite dell’area brianzola Donnarumma e si becca il secondo cartellino giallo e quindi quello rosso. Brocchi passa al 4-3-2 e Frattesi da lontano costringe alla deviazione in corner Joronen. D’Errico e Diaw sostituiscono Colpani e Gytkjaer e poco dopo la Salernitana va in vantaggio a Pescara: un’altra mazzata sul morale della truppa biancorossa, che 1’ dopo subisce anche la rete dello 0-1 con una botta da fuori di Jagiello deviata involontariamente da Ayè spiazzando Di Gregorio. Siccome la giornata è proprio “no”, 1’ dopo Frattesi colpisce nuovamente la traversa ma stavolta con una conclusione di piede. Al 28’ ci prova D’Errico da posizione defilata: Joronen para agevolmente. Brocchi getta nella mischia D’Alessandro e Balotelli per Mota e Carlos Augusto e proprio i due nuovi entrati confezionano l’ultimo serio pericolo per la porta delle “rondinelle”: il cross del primo è sfruttato dal secondo di testa, ma la sfera passa sopra la traversa. Al 34’, invece, è il Brescia a raddoppiare con Mangraviti che approfitta della porta lasciata sguarnita da Di Gregorio, per un'uscita di pugno, per insaccare con prontezza. Entra in campo anche Ricci per un nervoso Frattesi, ma ormai è inutile lottare quando la Salernitana nel frattempo ha portato a 3 il conto delle sue reti a Pescara.
 
A fine partita l’amministratore delegato del club Adriano Galliani ha ringraziato la squadra anche a nome del “patron” Silvio Berlusconi per il terzo posto ottenuto al termine della regular season. Ora, però, i dirigenti si aspettano la conferma di quella posizione anche al termine dei play-off altrimenti la stagione sarà considerata fallimentare. In sala stampa Brocchi è parso sereno: “Oggi non è girata bene, è stata una partita sfortunata. L’abbiamo giocata bene e meritavamo di andare in vantaggio. L’espulsione ha condizionato il resto della gara. Comunque abbiamo disputato un’ottima stagione: la Serie B è un campionato difficile e noi abbiamo vissuto tanti momenti belli. Il terzo posto è un ottimo risultato: con la testa giusta e la positività giusta affronteremo i play-off e lo faremo da una posizione di vantaggio”.
 
 
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Il Monza chiude al terzo posto ed è costretto ai play-off

Il miracolo non c’è stato: non solo la Salernitana è andata a vincere, com’era scontato, in casa del già retrocesso Pescara, ma il Monza è inciampato in una sconfitta interna, ad opera del Brescia, dopo 4 successi consecutivi. La promozione diretta in Serie A è così ufficialmente svanita; in realtà era già sfumata dopo il pareggio casalingo col Pescara, che seguiva la batosta interna col Venezia e il pari a Chiavari. Poi era ven

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MONZA-SASSUOLO 1-1
 
Si sperava nei 3 punti per il Monza al termine del match di oggi all’U-Power Stadium contro il Sassuolo, ma il pareggio finale risulta sostanzialmente giusto per il gioco mostrato e le occasioni avute da entrambe le squadre. Più che 1-1, però, ci sarebbe stato un 3-3 perché le difese hanno ballato non poco. Il Monza ha cominciato un po’ a ritmo ridotto e il Sassuolo ne ha approfittato per andare in vantaggio e amministrare. Nella ripresa i 10200 spettatori hanno assistito a una “corrida”, dove fortunatamente il “toro” era il pallone e non gli avversari. La “sagra dei gol mangiati” alla fine non ha premiato nessuno ma ha accontentato tutti: il Monza ha allungato a 5 la striscia positiva, il Sassuolo ha interrotto a 4 la sequenza di sconfitte consecutive.
 
Per l’ultima gara del girone di andata, chiuso ottimamente a 22 punti, l’allenatore dei biancorossi Raffaele Palladino ha dovuto fare a meno dei centrocampisti Donati e Ranocchia, entrambi infortunati. In difesa Marlon è stato preferito a Pablo Marì. L’allenatore del Sassuolo, Alessio Dionisi, non ha potuto disporre del portiere Consigli e del centravanti Pinamonti.
 
La prima occasione è del Monza al 9’: un colpo di tacco di Ciurria libera Caprari che a pochi passi dalla linea di porta scarica un destro respinto da Erlic. È però il Sassuolo ad andare in gol alla prima opportunità: è il 13’ quando Traorè batte un corner che attraversa mezza area piccola prima che il pallone venga cacciato dentro da Ferrari. Il Monza prosegue nel suo gioco che però è più rallentato rispetto alle ultime volte: troppi doppi e tripli tocchi di palla a scapito delle giocate di prima. Al 41’ viene graziato: il contropiede di Berardi viene concluso da Laurentiè con un destro al volo che si stampa sulla traversa. I biancorossi rispondono 2’ dopo con Ciurria che dalla destra crossa per Carlos Augusto: il brasiliano si aggiusta la palla ma poi spara il suo sinistro in curva. Anche al 44’ il Monza ha una ghiotta opportunità ma Pessina da ottima posizione calcia debolmente.
 
Di ritorno dal tè caldo la formazione brianzola si presenta in campo con Pablo Marì, Colpani e Mota al posto di Marlon, Birindelli e Petagna. Il triplo cambio dà i suoi frutti perché al 14’ un destro a giro di Caprari bacia il palo opposto e si insacca. Il Sassuolo, che fino a quel momento era stato quasi in balìa del Monza, reagisce come se fosse passato in svantaggio e al 24’ un destro rasoterra di Laurentiè passa a fil di palo. Palladino inserisce Gytkjaer per Caldirola passando alla difesa a quattro, ma così si espone a violente folate offensive della compagine emiliana. Al 28’ il Sassuolo getta alle ortiche un altro contropiede: Toljan serve un “cioccolatino” per Berardi che sbaglia il tocco finale praticamente a porta vuota. 1’ dopo Pegolo blocca un debole destro di Caprari. Al 31’ è Ciurria a regalare a Gytkjaer un pallone che era solo da mettere nel sacco ma il “vichingo” lo consegna dolcemente al portiere ospite. Palladino getta nelle mischia pure Valoti per Caprari, ma è il Sassuolo a mangiarsi un altro gol già fatto ancora con Berardi che calcia nuovamente a lato a tu per tu con Di Gregorio. Infine nel recupero è il Monza a recriminare per un contatto di Tressoldi su Ciurria in area neroverde che l’arbitro non ritiene falloso.
 
In sala stampa Palladino si è mostrato comunque soddisfatto: “Oggi c’è stato un bel mix di emozioni. Abbiamo approcciato bene la partita, ma dopo il gol ci siamo impauriti, rallentando il gioco. Con i cambi abbiamo alzato il livello e poi abbiamo provato a vincerla fino alla fine, rischiando anche di perderla. Comunque è un punto d’oro. Il presunto rigore? Non l’ho rivisto ma, se c’era, pazienza, perché anche gli arbitri possono sbagliare. Caprari? Ha svoltato. Come già detto, è il nostro acquisto di gennaio. Ciurria? Non dovrebbe più sorprendervi. Lui può giocare ovunque. Sa giocare a calcio ed è intelligente. Il cambio di Caldirola con Gytkajer? Anche in panchina mi hanno detto che ero pazzo, ma ho voluto rischiare perché volevo vincere. Il bilancio del girone di andata? Abbiamo fatto un ottimo percorso, chiudendolo con risultati positivi. Siamo in continua crescita, dobbiamo continuare così. Il girone di ritorno sarà più complicato perché le squadre ti studiano e con il mercato le avversarie si rinforzano”.
 
Dionisi è soddisfatto della prestazione, ma non del punteggio: “Il risultato è positivo, la prestazione positiva, ma alla fine siamo rammaricati, perché abbiamo avuto occasioni più importanti del Monza e non le abbiamo sfruttate. Non posso dire nulla a Berardi perché ha fatto il massimo dal punto di vista dell’impegno nelle condizioni in cui è, dato che non è al massimo. Quando tornerà al 100% i due gol falliti di oggi diventeranno due gol segnati”.
 
Il Monza riprenderà il campionato domenica prossima all'Allianz Stadium di Torino, dove alle ore 15 affronterà la Juventus 10 giorni dopo averla incontrata per la Coppa Italia.
 
 
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Il Monza chiude il girone di andata a 22 punti

MONZA-SASSUOLO 1-1   Si sperava nei 3 punti per il Monza al termine del match di oggi all’U-Power Stadium contro il Sassuolo, ma il pareggio finale risulta sostanzialmente giusto per il gioco mostrato e le occasioni avute da entrambe le squadre. Più che 1-1, però, ci sarebbe stato un 3-3 perché le difese hanno ballato non poco. Il Monza ha cominciato un po’ a ritmo ridotto e il Sassuolo ne ha approfittato per andare in vantagg

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MONZA-ROMA 1-4
 
A conferma che il roboante successo sul Milan è stata un’eccezione nell’attuale stagione biancorossa, il Monza perde l’ennesima sfida con una delle “grandi” del campionato subendo 4 reti in casa da parte della rigenerata Roma di Daniele De Rossi. Aldilà del divario tecnico esistente tra le due rose, evidenziato dalla qualità delle conclusioni in porta, la cosa davvero irritante è stato assistere nel primo tempo al solito gioco lento da parte del Monza, impacciato e sprecone come troppo spesso capita. Nella ripresa, velocizzando le trame di gioco, si è invece riusciti ad arrivare più spesso al tiro, anche se in maniera imprecisa. Risulta incomprensibile come la squadra biancorossa non venga messa nelle condizioni di attuare un gioco fatto più di tocchi di prima e verticalizzazioni che di sterile palleggio orizzontale.
 
Dunque, la squadra brianzola ha fallito nuovamente l’operazione “3 vittorie di fila” che invece l’anno scorso era riuscita ben 2 volte. Stavolta il sistema 4-2-3-1 non ha funzionato come si sperava, in parte come già scritto per demeriti dei biancorossi e in parte per merito del tecnico giallorosso Daniele De Rossi, abilissimo nel trasformare la “Cenerentola” capitolina in una principessa rientrata in lotta per la qualificazione alla Champions League. Siamo invece contrariati dalle affermazioni rilasciate in sala stampa da Palladino secondo cui l’arbitraggio avrebbe regalato 3 gol agli ospiti: a prescindere da quello che decreteranno le moviole, per quanto mostrato sul terreno di gioco la Roma meritava di vincere con 2 reti di scarto.
 
Per la sfida contro i “lupi” il tecnico napoletano, che non ha potuto disporre degli squalificati Gomez e Izzo e degli infortunati Caprari, Vignato e D’Ambrosio, ha proposto, rispetto al match vinto a Salerno, Caldirola in difesa per Izzo e Bondo a centrocampo per Pessina che è salito a fare il trequartista al posto di Valentin Carboni. La Roma di De Rossi era priva degli infortunati Abraham e Karsdorp.
 
Davanti ai 14188 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui circa 3mila di fede giallorossa, la Roma prende subito in mano il pallino del gioco e comincia a rendersi pericolosa dalle parti di Di Gregorio al 6’ con un colpo di testa di Cristante che passa alto di poco. Al 9’ Di Gregorio devia in corner un destro dal limite di Pellegrini. Il Monza si fa vivo al 16’: Colpani cross dalla destra per Djuric che di testa manda la sfera a sbattere sul palo. 1’ dopo Pablo Marì spazza vicino alla linea la palla calciata in porta da Lukaku da posizione defilata. Dopo un altro giro di lancette d’orologio Dybala dalla linea di fondo serve indietro per Cristante che di piatto insacca, ma dopo alcuni minuti di controllo al Var il gol viene annullato per fuorigioco dell’argentino. Al 22’ Gagliardini è costretto a lasciare il campo per un problema alla spalla e viene sostituito da Valentin Carboni, che però prende la posizione in campo fino a quel momento occupata da Pessina. Al 23’ un calcio di punizione di Paredes finisce alto. Col passare dei minuti il Monza acquista fiducia e al 35’ spreca una ghiotta opportunità in contropiede: alla fine della cavalcata Birindelli invece di servire in mezzo Mota prova la conclusione personale fallendo il bersaglio. Come da legge del calcio, gol fallito gol subito: dopo 3’ Pellegrini fa lo slalom in area tra le belle statuine monzesi e infila la palla nell’angolino. Al 41’ il Monza confeziona una bella azione che si spegne quando Mota al limite dell’area piccola si allunga troppo la sfera regalandola a Svilar in uscita. Anche in questo caso, da un gol mancato arriva un altro gol subito: dopo 1’ Lukaku insacca sottoporta su assist di Dybala dalla sinistra. Al 49’ Celik crossa rasoterra dalla destra per Lukaku che costringe Di Gregorio alla respinta di piede.
 
L’avvio di secondo tempo mostra un Monza più intraprendente. Al 5’ Birindelli raggiunge un pallone sulla fascia destra e crossa in mezzo per Djuric, che pur avendo tempo per aggiustarsi la palla la spara alta. Al 9’ un colpo di testa di Andrea Carboni passa alto di poco. Al 18’, però, i giallorossi chiudono la partita grazie a un calcio di punizione pennellato da Dybala. Palladino inserisce Maldini per Mota e 2’ dopo il trequartista prova a sorprendere Svilar con un debole rasoterra. Al 25’ Andrea Carboni manca per poco il bersaglio di testa e al 28’ Svilar devia in corner un destro a spiovere di Bondo. La Roma rialza la testa e al 34’ El Shaarawy in contropiede calcia addosso a Caldirola. 2’ più tardi il Var invita l’arbitro a guardare il monitor per un contatto in area monzese tra Bondo e Hujisen, con la conseguenza che il “fischietto” di Forlì assegna un rigore agli ospiti, trasformato da Paredes. Al 39’ Palladino toglie Caldirola e Djuric per inserire Donati e Akpa-Akpro, spostando Valentin Carboni nel ruolo di “falso nueve”. Al 42’ Andrea Carboni trova il gol “della bandiera” con una splendida conclusione da 25 metri. Il Monza ha l’ultimo sussulto al 49’ quando Svilar blocca in due tempi una rasoiata di Akpa-Akpro.
 
In sala stampa De Rossi si è mostrato giustamente soddisfatto: “I miei giocatori sono calcisticamente intelligenti, forti, si ritrovano in quello che gli chiedo. Ovviamente sono contento di questa cosa, anche se si può fare meglio di oggi, dove comunque abbiamo affrontato un Monza che è una squadra che tira in porta contro chiunque, che ha fatto 4 gol al Milan e che secondo me è allenata da un ottimo tecnico”.
 
Palladino trascorre una decina di minuti trattenendo le parole, per poi sfogarsi alla fine contro l’arbitraggio, comunque in maniera civile come è solito fare: “Sono contento per come sta andando l’amico De Rossi alla Roma, alla quale faccio i complimenti, così come li faccio anche alla mia squadra che ha fatto una delle migliori prestazioni della stagione. Sullo 0-0 abbiamo avuto tre occasioni clamorose, però se non fai gol una squadra come la Roma ti può castigare in ogni momento e così ha fatto. All’inizio del secondo tempo col cambio di sistema abbiamo ancora messo in difficoltà la Roma, ma il calcio di punizione di Dybala ha chiuso la partita. Io sono strafelice della prestazione della mia squadra: abbiamo creato 7 palle-gol contro la Roma, che è stata cinica. Di solito non parlo mai degli arbitri però il primo gol è nato da un fallo clamoroso su Colpani, il terzo da un calcio di punizione per un fallo inesistente di Bondo su Cristante e il quarto da un rigore fischiato al posto di fischiare prima un fallo su Pessina. Il risultato di oggi è bugiardo”.
 
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 20.45 in casa del neopromosso Genoa.
 
 
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Il Monza cincischia, la Roma realizza. Finisce 1-4

MONZA-ROMA 1-4   A conferma che il roboante successo sul Milan è stata un’eccezione nell’attuale stagione biancorossa, il Monza perde l’ennesima sfida con una delle “grandi” del campionato subendo 4 reti in casa da parte della rigenerata Roma di Daniele De Rossi. Aldilà del divario tecnico esistente tra le due rose, evidenziato dalla qualità delle conclusioni in porta, la cosa davvero irritante è stato assistere nel primo t

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LECCE-MONZA1-1

Il Monza conquista il primo punto della sua storia in Serie A ma perde l’occasione di portare a casa da Lecce l’intera posta in palio. L’1-1 maturato allo Stadio Via del Mare non soddisfa nessuno, a parte l’allenatore biancorossoGiovanni Stroppa.In vantaggio (immeritatamente) per 1-0 la compagine brianzola non è stata in grado di difenderlo, calando vistosamente (come al solito) l’intensità di gioco nella ripresa. Alla fine ha salvato il pareggio Di Gregorio e non è un buon segnale aver sofferto così tanto contro il Lecce che è diretta concorrente nella lotta per la salvezza.

Contro igiallorossi pugliesi Stroppa ha dovuto fare a meno degli infortunati D’Alessandro, Andrea Ranocchiae Petagna, il primo, unico titolare, rimpiazzato nell’“undici” daIzzo con l’avanzamento sulla fascia di Carlos Augusto. Il tecnico dei salentini Marco Baroni lamentava invece l’mportante assenza di Strefezza.

Il match si è giocato davanti a oltre 23mila spettatori con un clima assolutamente estivo. Nonostante il gran caldo le due squadre hanno iniziato subito a pressare gli avversari e soprattutto a centrocampo si è lottato su ogni pallone.

Dopo un quarto d’ora siregistrano due fiammate del Lecce: un colpodi testa diBaschirottoe un tiro-crossdi Banda escono fuori diun soffio. Al27’DiFrancesco nonriesce per unattimoa deviarein rete.È invece il Monza a segnare, al 35’, con un calcio di punizione di Sensi dai 25 metriche si insaccalasciando impietrito il portieredi casaFalcone.

All’intervallo Stroppa opta per la sostituzione di Birindelli con Molina, ma al 3’ la sua squadra subisce il pareggio:Ceesay scappasulla fascia sinistra,arriva sul fondo e mette in mezzo dove, nonostante la deviazione di Di Gregorio, la palla perviene al neoentrato Gonzalez, che la mette in rete.Il tecnico dei brianzoli fa tre cambi: leva Rovella, Caprari e Pessina per inserire Colpani, Ciurria e Valoti. Ciò nonostante la squadra biancorossa continua a subire il forcing del Lecce, che nei minuti di recupero, dopo l’ingresso in campo di Machin per Sensi, si fa più pressante. Al 46’ e al 47’ Di Gregorio salva il pareggio deviando in corner un colpo di testa di Gonzalez e un rasoterradel brianzolo Colomboda distanza ravvicinata.

In sala stampa Stroppaè apparso tranquillo: “Oggi almeno è arrivato il primo punto: abbiamo mosso la classifica. Mi auguro dia più consapevolezzaalla squadra. Il primo tempo è scorso senza soffrire molto, mettendo anche in difficoltà il Lecce. Nella ripresa, invece, siamo andati in difficoltà,subendo subito il gol. È stata importante la spinta del pubblico, che ha aiutato il Lecce a tenerci dietro. Nelle altre partitela condizione fisica era cresciuta, mentre oggi nella ripresa c’è stata ancheuna certa difficoltà nella gestione della palla.Tra campo brutto evento abbiamo avuto difficoltà ad arrivare in area avversaria. Nel secondo tempo gli attaccanti non hanno lavorato nel modo migliore e siamo andati in apnea, ma Di Gregorio ha fatto parate strepitose. L’obiettivo è la salvezza e non dobbiamo perderlo di vista. Il campionato è molto difficile e paghiamo la condizione fisica di molti ragazzi. Petagna? Non è andato in panchina per un affaticamento: è un problema che si risolverà in due giorni”.

Il Lecce non ha mandato in sala stampa Baroni per protesta nei confronti dell'arbitraggio.

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Il Monza conquista a Lecce il primo punto in Serie A

LECCE-MONZA 1-1 Il Monza conquista il primo punto della sua storia in Serie A ma perde l’occasione di portare a casa da Lecce l’intera posta in palio. L’1-1 maturato allo Stadio Via del Mare non soddisfa nessuno, a parte l’allenatore biancorosso Giovanni Stroppa. In vantaggio (immeritatamente) per 1-0 la compagine brianzola non è stata in grado di difenderlo, calando vistosamente (come al solito) l’intensità di gioco nella ripresa.

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Raffaele Palladino, l’allenatore 38enne che ha sostituito Giovanni Stroppa sulla panchina del Monza, inizia la sua avventura nella prima squadra biancorossa affrontando nientedimeno che la Juventus, tra l’altro sua ex squadra da calciatore. Domani in un quasi esaurito U-Power Stadium (calcio d’inizio alle ore 15) dovrà cercare di racimolare punti contro il team più scudettato d’Italia, che però sta attraversando un periodo di crisi. Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri non siederà in panchina perché squalificato e per lo stesso motivo non saranno disponibili Milik e Cuadrado. Fattori che danno speranze ai tifosi più ottimisti per una possibile clamorosa prima vittoria della compagine brianzola in Serie A.
 
In conferenza stampa Palladino è arrivato sereno e carico in vista di questo match: “Ho avuto pochi giorni per lavorare ma tante ore… Ormai ho preso residenza al centro sportivo Monzello dato che ci ho lavorato 10-12 ore al giorno. Ci siamo dedicati a tanti aspetti. A cominciare da quello tattico, sul sistema di gioco. Domani voglio vedere gli atteggiamenti di ogni singolo ragazzo e poi l’intensità e il coraggio. Ho visto i ragazzi belli carichi e questo mi lascia tranquillo. Ho avuto il vantaggio che lavoravo già al Monzello con la formazione Primavera, ma vedevo gli allenamenti della prima squadra. Conoscevo quindi tanti ragazzi del gruppo. Sono rimasto piacevolmente sorpreso: nonostante i giocatori siano tanti, sono tutti pronti a mettersi in discussione. Ho detto loro che ho bisogno di tutti. Domani sono sicuro che i ragazzi giocheranno con il cuore perché ho letto nei loro occhi che hanno voglia di rivalsa. Sono consapevoli di essere forti. Il Monza individualmente ha giocatori forti e quindi c’è la possibilità di cambiare i sistemi di gioco. Abbiamo provato anche la difesa a 4, ma non ho ancora deciso se giocheremo col 3-4-3 o col 4-3-3. La Juventus? Nei momenti difficili ha sempre tirato fuori il massimo. Farà una grande partita. Ci aggrediranno fin dall’inizio. È la mia ex squadra ma non sono emozionato. Mi piacciono le cose difficili. Io sto vivendo questa opportunità come un sogno. Domani e dopo ancora avremo bisogno dei tifosi: dovranno essere l'uomo in più in campo. Gli infortunati? Sono Andrea Ranocchia, D'Alessandro e Petagna, che in settimana ha accusato un leggero fastidio muscolare. Se Mota sarà utilizzato come prima o seconda punta? Stiamo provando tante soluzioni e lui può giocare in entrambi i ruoli. In attacco Vignato mi piace tanto e gli ho detto di tornare dallo stage con la Nazionale Under 19 col sorriso e di allenarsi poi con leggerezza mostrando quel che so che è capace di fare. Caprari assomiglia a quello che ero io da giocatore, però lui è più esplosivo. Un altro che assomiglia a me quando giocavo è Valoti. Abbiamo attaccanti forti e dobbiamo portarli a fare gol. A centrocampo è vero che manchino giocatori che ‘facciano legna’, ma l’interdizione non dipende da un singolo giocatore ma dagli atteggiamenti della squadra, dalla voglia di essere aggressivi. Bisognerà sopperire alla mancanza di fisicità con una grande intensità. Se Carlos Augusto sarà utilizzato in difesa o a centrocampo? Stiamo valutando la soluzione migliore così come stiamo valutando se proseguire con Di Gregorio in porta o se schierare Cragno. La cosa importante è che tutti i giocatori vogliono mettermi in difficoltà. Anche quelli della Primavera che si allenano con noi: io credo tantissimo nei giovani e il Monza ha un ottimo settore giovanile”.
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Il Monza di Palladino è pronto ad affrontare la Juventus

Raffaele Palladino, l’allenatore 38enne che ha sostituito Giovanni Stroppa sulla panchina del Monza, inizia la sua avventura nella prima squadra biancorossa affrontando nientedimeno che la Juventus, tra l’altro sua ex squadra da calciatore. Domani in un quasi esaurito U-Power Stadium (calcio d’inizio alle ore 15) dovrà cercare di racimolare punti contro il team più scudettato d’Italia, che però sta attraversando un periodo di crisi

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MONZA-CITTADELLA 2-0
Non è bastato un buon secondo tempo al Monza per continuare a inseguire il sogno della Serie A: per riparare alla disfatta della semifinale di andata dei play-off ci sarebbe voluto un terzo gol che non è arrivato. E così in finale a sfidare il Venezia ci vanno i corregionali del Cittadella, che in regular season non avevano vinto nessuna delle due partite contro i brianzoli. I biancorossi hanno dunque sprecato un’occasione gigantesca, non sfruttando quel 3° posto dietro Empoli e Salernitana che rappresentava il miglior piazzamento possibile per affrontare la post season. Spreco che segue quello avvenuto nel periodo pasquale, quando un filotto di 4 match senza vittorie ha fatto perdere alla squadra guidata da Cristian Brocchi il ruolo di favorita al secondo posto finale. A proposito dell’allenatore, è il grande “imputato” del fallimento della stagione perché di fallimento si tratta, come disse l’amministratore delegato Adriano Galliani lo scorso settembre per descrivere l’eventuale mancata promozione. Il tecnico milanese non è riuscito a dare degli schemi offensivi alla squadra, schierando troppo spesso giocatori fuori forma ed effettuando sostituzioni inopportune e intempestive. È risultato assolutamente inadeguato alla rosa che gli è stata data da plasmare, che comunque era la più forte prendendo come metro il monte ingaggi e la più considerata dalle agenzie di scommesse. La dirigenza l’ha difeso fino all’ultimo ma ora non potrà che dargli il benservito se al civico 14 di via Ragazzi del ‘99 c’è ancora un po’ di coerenza tra le parole e i fatti.
Per la battaglia campale di oggi Brocchi ha abbandonato il sistema 3-5-2 rispolverando il 4-3-3 e qualcuna delle sue “figurine” preferite. Ecco allora che rispetto allo 0-3 di Cittadella ha inserito nell’“undici” titolare Bellusci, Scozzarella, Colpani, Balotelli e Boateng per l’infortunato Paletta, Barberis, Armellino, Diaw e Bettella. Il suo omologo del Cittadella, Roberto Venturato, non aveva a disposizione gli squalificati Branca e Adorni e l’infortunato Benedetti. Ci si aspettava un primo tempo coi fuochi d’artificio, ma purtroppo si deve constatare l’incapacità del Monza a creare pericoli in area avversaria, per colpa, oltre che di Brocchi, di un Boateng che disputa la sua peggior partita in terra briantea, non correndo e sbagliando quasi tutto. E così a Balotelli non arrivano palloni buoni, anche perché Mota a sinistra si va spesso a schiantare contro la difesa veneta. Ottima è la prestazione della retroguardia mentre a centrocampo i polmoni ci sono ma la precisione e la visione di gioco assai meno. Sul tabellino abbiamo due tentativi di Balotelli a distanza di 1’, uno respinto da Kastrati e l’altro a lato d’un soffio. Due volte Frattesi e Mota sparano alto, mentre nel Cittadella è pericoloso il solito Baldini, l’autore della tripletta della gara di andata: Di Gregorio sventa.
A inizio ripresa Boateng impegna Kastrati e, dopo un altro salvataggio di Di Gregorio su Baldini, esce per far posto a un strepitoso D’Alessandro, cosa che fa incacchiare ancora di più i tifosi biancorossi, che vedono ancora una volta i migliori entrare in campo dalla panchina (era già successo anche a Cittadella con Colpani, il cui rendimento nelle ultime partite è stato fortemente in crescita). Al 13’ un ottimo cross rasoterra dalla sinistra di Carlos Augusto è corretto in rete di piatto da Balotelli. Il centinaio di privilegiati supporters brianzoli presenti in tribuna esulta e aumenta il volume del tifo. I padovani subiscono il colpo e allora Brocchi inserisce D’Errico per Colpani: il capitano, vergognosamente lasciato in panchina a Cittadella, fa girare la palla che è un piacere e mette in campo il suo grande cuore ormai biancorosso. Le azioni della squadra di casa diventano tambureggianti ma manca la scintilla in area. Brocchi getta nella mischia Barberis per Scozzarella e Diaw per Balotelli, una mossa questa poco compresa in considerazione dell’abissale differenza di qualità tecnica tra i due attaccanti amici: col Cittadella ormai rintanato nella propria area non si è capito a cosa potesse servire il friulano abile solo a correre nelle praterie in contropiede. Al 33’ D’Alessandro estrae il coniglio dal cilindro infilando la palla nell’angolino dopo una strepitosa azione personale dal limite. Il problema è che dal cilindro serve estrarre un altro coniglio e, nonostante il tifo sempre più intenso e persino struggente nei 5’ di recupero, la magia non riesce. Si è sperato al 36’ di ottenere un rigore, ma il fallo di mano di Gargiulo dal limite viene commesso appena fuori area. Purtroppo anche quest’anno il Monza andrà in Serie A l’anno prossimo. Come disse Renato Pozzetto nel film “Agenzia Riccardo Finzi: praticamente detective”: “Io sono del Monza: non riusciremo mai a venire in Serie A”.
In sala stampa Brocchi si è dichiarato ovviamente deluso perché sperava “di vincere in due categorie diverse. La squadra ha dato tutto quello che poteva dare. Ha creato tanto ma segnato poco. Abbiamo avuto alcuni momenti difficili: all’inizio del campionato con l’epidemia di Covid-19 e nel girone di ritorno con l’assenza di Galliani per malattia: la sua presenza è importante al centro sportivo Monzello”. Quindi alle “perle” della stagione possiamo aggiungere che il Monza ha perso la Serie A per l’assenza di qualche settimana dell’a.d. e che nell’arco della stagione ha creato tante occasioni (però forse questo è vero contando i tiri telefonati da oltre 20 metri dopo minuti di giropalla al rallentatore…). Monza non è Roma ma Berlusconi è paragonabile a Friedkin e il sogno di andare in A per i tifosi brianzoli equivale al sogno di tornare a vincere qualcosa di importante per i capitolini: per cui si chiede a Fininvest di ridare la carica all’abbacchiato tifo biancorosso con un annuncio importante nei prossimi giorni. Nessuno chiede un nome alla Mourinho: ci basterebbe un esperto di promozioni in A non necessariamente ex calciatore del Milan. Perché vogliamo subito tornare a immaginare una festa biancorossa in uno stadio pieno di gente senza mascherine: e un prosieguo dopo, oltre quello che adesso è orario di coprifuoco, per arrivare all’alba...
 
 
FOTO BUZZI
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Il Monza dice addio al sogno del salto nel paradiso della A

MONZA-CITTADELLA 2-0 Non è bastato un buon secondo tempo al Monza per continuare a inseguire il sogno della Serie A: per riparare alla disfatta della semifinale di andata dei play-off ci sarebbe voluto un terzo gol che non è arrivato. E così in finale a sfidare il Venezia ci vanno i corregionali del Cittadella, che in regular season non avevano vinto nessuna delle due partite contro i brianzoli. I biancorossi hanno dunque sprecato u