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Per il Monza di Raffaele Palladino è tempo di affrontare un’altra “grande” del campionato, l’Internazionale, e pure in trasferta a Milano. Domani alle ore 20.45 saranno oltre 3mila i tifosi biancorossi che riempiranno uno spicchio dello Stadio Giuseppe Meazza sognando il “colpaccio” che tra l’altro farebbe doppiamente felici il “patron” Silvio Berlusconi, ancora ricoverato in terapia intensiva all’Ospedale San Raffaele, e il vicepresidente vicario e amministratore delegato Adriano Galliani, l’accoppiata dei record di trofei dei rivali cittadini del Milan. L’Inter è davanti al Monza di 16 punti e lotta per la qualificazione alla Champions League, mentre il team brianzolo, 13° in classifica, deve ancora guadagnarsi la salvezza. La partita di andata, terminata 2-2, scatenò un fiume di polemiche nei confronti dell’arbitraggio da parte del tecnico nerazzurro Simone Inzaghi, la cui squadra è reduce dal successo per 2-0 ottenuto in Champions League a Lisbona ai danni del Benfica. In conferenza stampa Palladino ha commentato lo stato di salute e lo spessore tecnico degli avversari: “L'Inter è sempre una squadra temibile, composta da tanti campioni e dalla rosa ampia. Sicuramente in questo periodo i giocatori nerazzurri hanno speso tanto a causa delle tante partite ravvicinate. Credo però che la gara di Champions League abbia dato loro tante energie positive, molto morale. E poi loro hanno un obiettivo importante ancora da inseguire, mentre per noi invece la salvezza è vicina. Ci aspettiamo un’Inter molto agguerrita, che ci metterà in difficoltà. Noi dovremo cercare di sfruttare le nostre qualità. All'andata la scelta di stare più bassi per non dare spazio alle loro ripartenze non ha pagato perché sono stati bravi a palleggiare. Noi dovremo avere coraggio, affrontando i duelli e cercando di sfruttare i punti deboli che ogni squadra ha anche in Serie A. E poi dovremo avere la stessa fame della gara di andata. La soluzione adottata a Udine, con in campo il cosiddetto ‘falso nueve’, mi è piaciuta molto perché c'era tanta qualità in attacco. Ho premiato Valoti che si impegnava molto in allenamento mostrando ottime cose. Anche se con questa soluzione ci viene a mancare un po' di incisività in attacco, sarà certamente riproposta in questo finale di campionato. Come mai ultimamente stiamo facendo meno punti di prima? Non è questione di gioco di squadra perché per me stiamo giocando meglio di prima. E siamo pure cresciuti in quanto a personalità. Dato che non credo alla sfortuna, ritengo che la causa principale sia che abbiamo commesso qualche errore individuale di troppo. E tra l’altro stiamo pagando di più questi errori in termini di punti. Del resto stiamo subendo meno tiri in porta di prima. Un altro motivo del calo in classifica è che ultimamente abbiamo affrontato squadre più forti che nella precedente parte di stagione. E domani giocheremo contro l’Inter… Mi piacerebbe fare qualche punto a San Siro per Galliani, perché si meriterebbe questo regalo nella sua ex ‘casa’, e per i tifosi: ogni settimana chiedo quanti supporters del Monza ci saranno allo stadio perché so che il primo anno in Serie A è il più complicato e serve l'aiuto di tutti per salvare la categoria”. A proposito di ‘ex’, sarà una partita particolare per Sensi che è ancora di proprietà dell’Inter… “Stefano dopo l'infortunio al perone ha avuto continuità di minutaggio, giocando quasi sempre. È stato spesso sostituito per mancanza di ritmo gara. Ma è un giocatore che può fare la differenza anche con una sola giocata”. Come commenta le parole di Graziano Battistini, agente di Cragno? “Gli agenti fanno il proprio lavoro anche così. Alessio è un grande professionista, che lavora e aiuta i compagni. Ha accettato di essere il secondo portiere pur avendolo fatto raramente in carriera”.

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Palladino chiede al Monza tanto coraggio contro l'Inter

Per il Monza di Raffaele Palladino è tempo di affrontare un’altra “grande” del campionato, l’Internazionale, e pure in trasferta a Milano. Domani alle ore 20.45 saranno oltre 3mila i tifosi biancorossi che riempiranno uno spicchio dello Stadio Giuseppe Meazza sognando il “colpaccio” che tra l’altro farebbe doppiamente felici il “patron” Silvio Berlusconi, ancora ricoverato in terapia intensiva all’Ospedale San Raffaele, e i

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Per il turno pasquale il Monza si appresta ad arrivare a Udine, dove domani alle ore 12.30 (prima volta a questo orario per i brianzoli) affronterà la squadra bianconera allenata da Andrea Sottil, avanti di 4 punti e 2 posizioni in classifica rispetto ai biancorossi tredicesimi. Nella partita di andata, giocata quando in panchina nel Monza c’era ancora Giovanni Stroppa, i friulani vinsero per 2-1, ma i brianzoli hanno avuto già modo di vendicarsi nell’ultimo turno preliminare di Coppa Italia, quando in gara secca alla Dacia Arena, con alla guida Raffaele Palladino, si sono imposti per 3-2. Al match di domani i biancorossi arrivano col peso dello stato di salute del presidente Silvio Berlusconi, ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale San Raffaele di Milano, anche se non in imminente pericolo di vita. Palladino in conferenza stampa ha però dato rassicurazioni sulla concentrazione dei giocatori: “È stata una settimana particolare per le vicissitudini del nostro presidente che hanno destato un po' di preoccupazione. Domani dovremo giocare con la testa e con il cuore perché noi amiamo il nostro presidente, gli siamo vicini. Dobbiamo cercare di regalargli una gioia. Il campo di Udine è molto difficile, dove solo due squadre hanno vinto in campionato. Noi abbiamo svolto una buona settimana di allenamenti: ho visto la squadra incazzata dopo la sconfitta con la Lazio. Domani spero di vedere la stessa fame agonistica vista in settimana. L’Udinese alterna partite di grande livello a partite con qualche amnesia. Comunque è la squadra più forte del campionato come struttura fisica e velocità. Noi non abbiamo queste caratteristiche, però noi siamo bravi tecnicamente. E abbiamo recuperato tutti gli infortunati, anche Caldirola, e abbiamo una condizione fisica buona. Ci mancherà solo Caprari perché squalificato. È vero che siamo in un periodo di calo riguardo ai risultati, ma nell'arco del campionato capita sempre un periodo così: è fisiologico. Sui gol subiti ultimamente, mi dispiace che abbiamo sbagliato sul piano individuale con la Cremonese e la Lazio. Certo è che non voglio che nella squadra subentri rilassamento per il fatto che l’obiettivo del raggiungimento della salvezza è quasi scontato. Per il momento non ho visto rilassamenti nei ragazzi. L’unico passo falso di recente è stato solo il pareggio con la Cremonese. E anche in quell’occasione comunque c'è stata la prestazione. Voglio sempre vedere una squadra ambiziosa perché deve arrivare il più in alto possibile in classifica. Che differenze ci sono quando trequartista destro gioca Sensi e quando invece gioca Pessina? Sono due giocatori differenti infatti: con Sensi abbiamo più palleggio, con Pessina più rotazioni. Chi gioca in quel ruolo dipende anche da chi affrontiamo”.

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Palladino chiede una vittoria a Udine per Berlusconi

Per il turno pasquale il Monza si appresta ad arrivare a Udine, dove domani alle ore 12.30 (prima volta a questo orario per i brianzoli) affronterà la squadra bianconera allenata da Andrea Sottil, avanti di 4 punti e 2 posizioni in classifica rispetto ai biancorossi tredicesimi. Nella partita di andata, giocata quando in panchina nel Monza c’era ancora Giovanni Stroppa, i friulani vinsero per 2-1, ma i brianzoli hanno avuto già modo di vend

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Il Monza tornerà domani all’Allianz Stadium di Torino per sfidare la Juventus ma stavolta sarà per il campionato, competizione che nella gara di andata vide i biancorossi ottenere a sorpresa la loro prima vittoria della storia in Serie A. A differenza che in Coppa Italia 9 giorni fa (quando i padroni di casa vinsero per 2-1), le due squadre schiereranno i titolari, per cui ci si attende una partita dall’elevato tasso tecnico oltre che agonistico: quest’ultimo sarà alimentato dalla voglia di “vendetta” dei bianconeri per lo 0-1 del match di andata all’U-Power Stadium e dalla voglia di “sorpasso” dei brianzoli che in caso di successo scavalcherebbero in classifica di 2 lunghezze i piemontesi data la penalizzazione di 15 punti inflitta loro dalla Federcalcio per i bilanci “addomesticati”.
L’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, non vede differenze tra la gara di domani (calcio d’inizio alle ore 15) e le due precedenti stagionali contro la Juventus: “Non c'è nessuna differenza con la partita di andata e soprattutto con quella di Coppa Italia. Scenderemo in campo con la stessa mentalità. Se saremo ‘superconcentrati’ potremo mettere in difficoltà la Juventus. Per domani abbiamo tante soluzioni, avendo recuperato gli infortunati, e per noi allenatori è un vantaggio perché gli allenatori avversari non sanno chi giocherà e in che ruolo specifico. Sono felice di avere tanti giocatori a disposizione e soprattutto duttili. Non dormo la notte per decidere chi far giocare dall'inizio e chi far entrare a partita in corso. Stiamo crescendo ma dobbiamo migliorare sulla scelta dell'ultimo passaggio, su cosa fare negli ultimi metri. Con il loro allenatore Massimiliano Allegri ho parlato una sera al telefono tramite il nostro amministratore delegato Adriano Galliani che me l’ha passato: mi piace molto come persona e come tecnico; uno che è stato 6 volte campione d'Italia non si discute. Io alla Juventus sono arrivato a giocare che ero ancora un bambino e sono grato alla Juve perché mi ha dato tanto. Il calcio è bello perché domani mi metterà davanti a un’altra particolare emozione. A proposito di emozioni, in settimana ho voluto che un allenamento fosse a porte aperte perché i calciatori devono stare vicini ai tifosi. Ho voluto far capire loro che è importante anche regalare solo un sorriso a un bambino. Riproporremo l'iniziativa perché crea senso di appartenenza da parte dei giocatori. Monza sta crescendo sotto tutti i punti di vista e deve crescere anche in quello. Il girone di ritorno sarà più complicato di quello di andata perché affronteremo squadre rafforzate dal mercato di gennaio e poi io sarò stato più studiato dagli allenatori avversari. Noi non dobbiamo pensare a quanto fatto e agli elogi ricevuti, ma pensare a quello che dobbiamo ancora fare. Io spero di continuare a far girare in campo tutti quelli che mi fanno vedere di poter aiutare la causa della salvezza. Riguardo al mercato di riparazione sono tranquillo perché il nostro mercato è gestito da Galliani che è il numero 1 in questo settore”.
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Palladino ci riprova con la Juventus

Il Monza tornerà domani all’Allianz Stadium di Torino per sfidare la Juventus ma stavolta sarà per il campionato, competizione che nella gara di andata vide i biancorossi ottenere a sorpresa la loro prima vittoria della storia in Serie A. A differenza che in Coppa Italia 9 giorni fa (quando i padroni di casa vinsero per 2-1), le due squadre schiereranno i titolari, per cui ci si attende una partita dall’elevato tasso tecnico oltre che a

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MONZA-SPEZIA 2-0
 
Chissà se dopo il successo di oggi, il terzo su tre da quando è seduto sulla panchina del Monza (è il primo esordiente in Serie A alla guida di una squadra neopromossa che ci riesce nell’era dei 3 punti a vittoria cioè dal 1994), ci sarà ancora qualcuno che dirà che è troppo presto per giudicare Raffaele Palladino, che è solo fortunato, che è eterodiretto… La realtà è che già contro la Juventus si era notata la mano di un nuovo tecnico, che questa si è esaltata nella trionfale trasferta di Genova, mentre oggi si è vista la qualità dell’allenatore in una partita cosiddetta “sporca”. Perché il 2-0 maturato contro lo Spezia all’U-Power Stadium non è stato esaltante tanto per il gioco, quanto per la mentalità mostrata dal gruppo, capace di interpretare nel modo giusto la sfida, che aveva caratteristiche diverse dalle due precedenti. Se dopo 5’ rischi di subire un rigore per una “scoria” di costruzione dal basso del gioco “a tutti i costi” e successivamente spazzi un po’ di palloni in tribuna significa che hai capito che il calcio è un gioco e non una scienza e che prima di far andare le gambe devi usare il cervello. In uno scontro diretto per la salvezza tra “provinciali” c’era poco da fare i leziosi ma piuttosto pensare alla concretezza, mettendo in campo la giusta “cazzimma”, per usare un termine caro a Cannavaro ma probabilmente anche al conterraneo Izzo. Che infatti oggi sembrava un topo in un magazzino di formaggi. Ma, come ha detto Palladino (tra l’altro ex giocatore dello Spezia) a fine partita in conferenza stampa, oggi sono stati tutti bravi, a cominciare certamente dai granitici Pablo Marì e Caldirola, passando per l’“imperatore” della fascia sinistra Carlos Augusto e finendo con lo scattante D’Alessandro, subentrato nell’ultimo quarto d’ora per far impazzire gli sfiancati difensori spezzini.
 
E così, se da una parte la squadra biancorossa inanella la terza gara senza subire reti, dall’altra gli aquilotti infilano la quinta sconfitta esterna in 5 trasferte e falliscono il dodicesimo tentativo nella storia di portar via l’intera posta in palio da Monza.
 
Palladino, che oggi ha dovuto fare a meno degli infortunati Petagna e Marrone, ha confermato la formazione vittoriosa sulla Sampdoria, fatta eccezione per la scelta di utilizzare dal 1’ Gytkjaer come centravanti a scapito di Mota. Il tecnico dei liguri Luca Gotti non ha avuto invece a disposizione gli infortunati Sala, Hristov e Reca.
 
Davanti a 12mila spettatori, di cui un migliaio di fede spezzina, il Monza parte contratto rispetto alle ultime due uscite. Al 5’ l’“ex” Pessina sbaglia un disimpegno in area e sul batti e ribatti l’arbitro vede un presunto fallo di mano di Rovella che il Var gli fa togliere. Al 15’ lo Spezia si fa rivedere in area biancorossa con Nzola che dal limite spara alto. I brianzoli impegnano il portiere ospite Dragowski solo al 27’ con un sinistro da fuori dell’altro “ex” Ciurria che viene respinto. 1’ dopo l’aquilotto Agudelo penetra in area sulla destra e a tu per tu con Di Gregorio quasi dalla linea di fondo cerca un compagno in area anziché provare la conclusione in porta. Il sostanziale equilibrio in campo viene interrotto al 32’ dal gol del vantaggio locale, scaturito al termine di una bella combinazione Sensi-Pessina-Carlos Augusto col brasiliano che entra in area e scaraventa il pallone col suo potente sinistro alle spalle di Dragowski. Al 36’ lo Spezia si procura un calcio di punizione dal limite che Bourabia calcia alto. Al 40’ si registra un’altra discesa imperiosa, anzi imperiale dato il suo soprannome, di Carlos Augusto che arrivato al limite dell’area calcia di destro centralmente favorendo la parata di Dragowski.
 
Nella ripresa lo Spezia tiene di più il possesso della palla, ma non riesce a impensierire Di Gregorio. Anzi, al 9’ è il Monza a rendersi pericoloso con un destro dalla distanza di Caprari che termina a lato. Palladino sostituisce lui e Sensi con Mota e Barberis e proprio da un corner battuto dal centrocampista arriva il secondo gol, grazie a un inserimento di Pablo Marì che insacca da due passi. La reazione dei liguri si limita a un rasoterra insidioso di Maldini che Di Gregorio devia in corner. Il tecnico biancorosso cambia Ciurria e Gytkjaer con Birindelli e D’Alessandro e 10’ dopo anche Rovella con Ranocchia: l’inserimento di forze fresche cementa la fase difensiva, che non permette allo Spezia di rialzare la testa. Solo al 47’ Ekdal ci prova di destro ma il tiro passa alto di poco.
 
In sala stampa Palladino ha continuato giustamente a volare basso e a dare i meriti ai giocatori: “Sapevamo che lo Spezia era una squadra molto temibile e che quella di oggi era la partita più difficile delle ultime tre. Gotti poi lo conosco bene avendolo avuto come allenatore in seconda quando giocavo a Parma e infatti i suoi ragazzi ci hanno messo in difficoltà, soprattutto nel primo tempo. Siamo stati bravi a non prendere gol e nelle ripartenze. Col primo gol ci siamo sbloccati. Nel secondo tempo abbiamo smesso un po’ di giocare, però siamo rimasti compatti. Abbiamo creato un gruppo meraviglioso, cui piace stare al Monzello. Dobbiamo continuare ad avere questo atteggiamento perché con le qualità tecniche che abbiamo possiamo fare grandi cose. I miei meriti? Sono quelli di aver creduto in questi ragazzi. Quando sono arrivato li ho trovati giù di morale. Ho cercato empatia, di dar loro segnali sotto l’aspetto emotivo e mentale. Poi gli ho chiesto alcune cose sul piano del gioco e loro le stanno facendo. Per ora è più facile allenare in Serie A che in Primavera perché qui sono intelligenti, bravi, disponibili. Non guardo la classifica: non deve subentrare la presunzione. Ora l’unico obiettivo è la salvezza. Vedo l’entusiasmo dei tifosi già nel tragitto per andare da Villa Gernetto allo stadio: è bellissimo. Del resto senza i tifosi il calcio non esisterebbe. Carlos Augusto? È uno di quelli che mi ha sorpreso più di tutti. Arriverà a giocare in una grandissima squadra: spero che sarà il Monza. Caldirola? Sta facendo grandi cose. Ma tutti hanno fatto una partita strepitosa perché non prendere gol è fondamentale: dà fiducia, morale, carica, consapevolezza. Purtroppo per i giocatori io li faccio lavorare tanto. Che non significa solo correre tanto. Io credo molto nella preparazione atletica. Berlusconi e Galliani? Appena finita la conferenza stampa chiamerò il presidente perché mi fa sempre piacere sentirlo. Galliani ci ha chiamato nello spogliatoio a fine partita ed era felicissimo”.
 
Gotti ha lamentato la poca concretezza in attacco: “La prima mezzora l’abbiamo fatta bene, con personalità, forza, energia. Ci siamo procurati qualche occasione e poi abbiamo subito un gol banale. Quindi ci abbiamo messo un quarto d’ora per cercare di ricostruire i presupposti del gioco. Nel secondo tempo il baricentro del gioco si è spostato, il Monza ha capitalizzato con un calcio d’angolo e tutto è diventato più difficile. Abbiamo trovato una squadra in un momento di grande fiducia nelle sue qualità. Però noi non siamo riusciti anche oggi a fare gol, anche se le occasioni ci sono state. Il Monza ha capitalizzato le sue occasioni, noi no”.
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Palladino come Re Mida: il Monza fa tris di vittorie

MONZA-SPEZIA 2-0   Chissà se dopo il successo di oggi, il terzo su tre da quando è seduto sulla panchina del Monza (è il primo esordiente in Serie A alla guida di una squadra neopromossa che ci riesce nell’era dei 3 punti a vittoria cioè dal 1994), ci sarà ancora qualcuno che dirà che è troppo presto per giudicare Raffaele Palladino, che è solo fortunato, che è eterodiretto… La realtà è che già contro la Juventus si e

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La trasferta di Cagliari di domani (calcio d’inizio alle ore 12.30) sarà l’ultima occasione per il Monza di mettere “fieno in cascina” prima del dicembre terribile che l’aspetta, con 4 “grandi” da affrontare in 5 match. Battere i rossoblù allenati da Claudio Ranieri non risulterà affatto semplice considerando anche il clima infuocato, a dispetto del termometro, che si troverà all’Unipol Arena, con un probabile tutto esaurito in cui comunque spiccheranno i 400 irriducibili supporters brianzoli giunti in volo in terra di Sardegna, sognando un successo che nel capoluogo isolano manca da 44 anni e mezzo.
Il tecnico biancorosso dovrà fare i conti con un po’ di assenze, come lui stesso ha spiegato nella consueta conferenza stampa della vigilia: “Oltre allo squalificato Gomez non verranno a Cagliari gli infortunati Caprari, Izzo, Vignato e Franco Carboni. Gli ultimi due dovrei recuperarli per la partita con la Juventus di venerdì prossimo mentre Izzo a breve tornerà ad allenarsi col gruppo. Quest’anno nelle difficoltà troviamo sempre il lato positivo della situazione. Stiamo crescendo pure da questo punto di vista. Anche durante le gare i ragazzi riescono a percepire cosa fare in un determinato momento. Quella di domani sarà una partita più complicata di quella che seguirà contro la Juventus per una serie di motivi: perché arriverà dopo una pausa dovuta agli impegni delle Nazionali, perché sarà in trasferta su un campo difficile per via del calore dei tifosi e perché il Cagliari è in crescita e in salute. Non potremo permetterci di entrare in campo con leggerezza e superficialità. Dovremo entrare in campo col coltello tra i denti. Nell’ultima gara casalinga il Cagliari ha rimontato col Frosinone da 0-3 a 4-3: noi dobbiamo aspettarci quel Cagliari lì. Sulla panchina avversaria siederà il mio ex allenatore della stagione 2007/08: con lui alla Juventus ho fatto un percorso bellissimo, sono cresciuto molto e di questo lo ringrazio molto. Ranieri è molto bravo, pragmatico, concreto, prepara un’ottima fase difensiva. Ritroverò anche Petagna, che quando sono subentrato sulla panchina del Monza era infortunato, ma quando poi ha giocato ha fatto bene: ci ha dato una mano nel grande percorso fatto lo scorso campionato. Se giocherò col 4-2-3-1 come nelle ultime due partite? È possibile perché è un sistema che mi piace molto e che già avevo utilizzato qualche volta la scorsa stagione a partita in corso”.
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Palladino ha più paura del Cagliari che della Juventus

La trasferta di Cagliari di domani (calcio d’inizio alle ore 12.30) sarà l’ultima occasione per il Monza di mettere “fieno in cascina” prima del dicembre terribile che l’aspetta, con 4 “grandi” da affrontare in 5 match. Battere i rossoblù allenati da Claudio Ranieri non risulterà affatto semplice considerando anche il clima infuocato, a dispetto del termometro, che si troverà all’Unipol Arena, con un probabile tutto esauri

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Alla vigilia di Monza-Napoli, in programma domani alle ore 15 all’U-Power Stadium, l’allenatore biancorosso Raffaele Palladino è tornato a parlare anche del match pareggiato a Torino domenica scorsa, che ha allungato a 6 la striscia positiva di incontri della squadra brianzola, mantenendo vive le speranze di chiudere il campionato all’8° posto, dunque con possibilità di ripescaggio alla Conference League. “Riguardo a Torino – ha dichiarato il tecnico di origini napoletane - devo ringraziare il mio staff perché è stato fantastico. Dalla tribuna dello stadio, in quanto squalificato, mi sono divertito tantissimo perché si vede il gioco meglio che dal campo. Mi è mancato, però, il dare le indicazioni dalla panchina. Siamo stati bravi a gestire questa situazione diversa dal solito. Devo fare i complimenti anche alla squadra che ha dato una grande mano allo staff. Domani tornerò in panchina con grande entusiasmo, grande voglia e grande emozione perché affronterò la squadra della mia città. Non vedo l'ora che sia domani. Quella contro il Napoli è una partita che sta a pennello con la fase della stagione perché affrontare i campioni d'Italia nel loro momento di grande euforia mentre noi siamo in un periodo di entusiasmo è per il Monza una prova di maturità, il vero esame di maturità. Il Napoli è una squadra di grandissimo livello, allenata benissimo. Dovremo fare una partita perfetta per sopperire alle loro grandi qualità. Hanno dei grandi campioni che non si possono fermare, ma al massimo si possono limitare. Sono i fenomeni del campionato perché spostano gli equilibri della loro squadra. Poi io sono un grande estimatore dell’allenatore Luciano Spalletti, innanzitutto come persona però. Io stravedo per lui. Come allenatore è probabilmente il migliore che c'è in Italia. La sua qualità principale è quella di inculcare una mentalità incredibile alla propria squadra: le sue squadre scendono in campo con fame. È giusto che il Napoli abbia vinto il campionato. Da napoletano sono felice che la squadra della mia città abbia coronato questo sogno. Faccio i complimenti al presidente Aurelio De Laurentiis, al direttore sportivo Cristiano Giuntoli e appunto a Spalletti, che ha cominciato un capolavoro all'inizio della sua gestione e non all’inizio di questa stagione. Sono stati tutti bravi a costruire una squadra non di primedonne. A proposito di complimenti, li faccio anche alla mia società e in particolare alla segreteria per l’ottenimento della licenza Uefa, che non è una cosa semplice. Significa che in dirigenza credono nella crescita del club e nel migliorarsi continuamente. Per l’ottavo posto penso che alla fine del campionato saranno lì tutte e cinque le squadre che adesso sono appaiate in quella posizione: credo si deciderà per 1 o 2 punti. Pessina? Mi accodo a quello che ha detto il vicepresidente vicario e amministratore delegato Adriano Galliani in settimana. È un calciatore atipico, un ragazzo fantastico, che tiene tantissimo a questa maglia essendo capitano e monzese. Sta facendo un grandissimo campionato. È molto competitivo, vuole sempre migliorarsi, ha grande mentalità. A proposito di Galliani, questa settimana ci siamo visti per parlare del rinnovo del contratto. È stato un incontro positivo, piacevole: sicuramente ce ne saranno altri. Adesso l'attenzione va però messa sulla squadra: la priorità è la partita di domani”.

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Palladino incontra Galliani ma pensa al Napoli

Alla vigilia di Monza-Napoli, in programma domani alle ore 15 all’U-Power Stadium, l’allenatore biancorosso Raffaele Palladino è tornato a parlare anche del match pareggiato a Torino domenica scorsa, che ha allungato a 6 la striscia positiva di incontri della squadra brianzola, mantenendo vive le speranze di chiudere il campionato all’8° posto, dunque con possibilità di ripescaggio alla Conference League. “Riguardo a Torino – ha di

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Non rovinare la vittoria di domenica scorsa in casa della Juventus è l’imperativo che l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, ha messo in testa ai suoi giocatori nella settimana che porterà domani la squadra a sfidare all’U-Power Stadium la Sampdoria, penultima in classifica con 16 punti in meno dei biancorossi (calcio d’inizio alle ore 20.45). Sulla carta non ci dovrebbe essere storia ma le insidie sono dietro l’angolo, considerando anche che le prestazioni dei blucerchiati sono migliorate con l’avvento in panchina di Dejan Stankovic. Nella gara di andata a Genova i brianzoli si imposero con un perentorio 3-0, però l’esaltazione per il successo all’Allianz Stadium potrebbe giocare un brutto scherzo alla truppa capitanata dal monzesissimo Matteo Pessina.
 
“Non bisogna sottovalutare la partita di domani, che sarà difficile, complicata, contro una squadra viva, perché gli ultimi risultati non sono stati fortunati per la Sampdoria – ha esordito Palladino in conferenza stampa – Sarà la partita più difficile da quando siedo su questa panchina, perché dopo la vittoria a Torino temo cali di tensione. Domenica abbiamo fatto qualcosa di eccezionale, meraviglioso, ma sarà importante capire che questa sarà un'altra partita, da non prendere sottogamba. Domani voglio vedere una squadra affamata, aggressiva, con la giusta mentalità. In Serie A non si parte mai favoriti perché come vedete le partite sono ormai equilibrate. Quello che mi lascia tranquillo è il gruppo di grandi uomini con cui lavoro, che si allenano e giocano al massimo. Poi adesso abbiamo anche il calore dei tifosi in settimana che ci dà una spinta in più. Non so dove potremo arrivare, però vedo che ogni singolo giocatore migliora giorno dopo giorno. Quindi mi aspetto che la squadra cresca ancora nel girone di ritorno. Riguardo a puntare alla qualificazione alle coppe europee dobbiamo mantenere la calma: il nostro obiettivo è la salvezza e resterà quello finché la matematica non ci dirà che l'abbiamo raggiunto; l'asticella eventualmente la alzeremo dopo. Questa è stata una bellissima settimana: abbiamo ottenuto una vittoria meravigliosa, i tifosi sono venuti ad abbracciarci, siamo andati a cena col presidente Silvio Berlusconi che ha avuto parole che sono motivo di orgoglio per me e la squadra. Il presidente è molto ambizioso e noi ora dobbiamo essere bravi a mantenere la categoria per gettare le basi per queste ambizioni. Io vado avanti per la mia strada, cerco di crescere giorno dopo giorno. Amo questo lavoro, mi fa perdere la testa per quanto mi applico. Ho tanto ancora da imparare prima di allenare una ‘big’ del calcio. La cravatta gialla che mi ha regalato l’amministratore delegato Adriano Galliani alla fine della partita con la Juventus? È stata un bellissimo regalo, ma sarà messa nel futuro museo del Monza come ricordo della straordinaria vittoria. Izzo? È un giocatore eccezionale, che alza il livello sia in campo che fuori. Io lo conosco dai tempi in cui militavo nel Genoa perché giocavamo assieme: è un leader, è carismatico, dà parole di conforto a chi sbaglia. Può arrivare ancora a giocare in una grande squadra”.
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Palladino invita il Monza a non sottovalutare la Sampdoria

Non rovinare la vittoria di domenica scorsa in casa della Juventus è l’imperativo che l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, ha messo in testa ai suoi giocatori nella settimana che porterà domani la squadra a sfidare all’U-Power Stadium la Sampdoria, penultima in classifica con 16 punti in meno dei biancorossi (calcio d’inizio alle ore 20.45). Sulla carta non ci dovrebbe essere storia ma le insidie sono dietro l’angolo, consi

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Ancora 3 partite con squadre medio-piccole aspettano il Monza prima di affrontare un dicembre terrificante contro 4 “big” del campionato di Serie A. Dopo il mezzo passo falso rappresentato dal pareggio casalingo contro l’Udinese i biancorossi sono chiamati a un tris di vittorie per mettere “fieno in cascina” in attesa dell’inverno. Domani alle ore 12.30 allo Stadio Marcantonio Bentegodi bisognerà battere l’Hellas Verona che non ha vinto nessuna delle ultime 9 gare ufficiali di cui 8 di campionato. Sarebbe anche il modo per interrompere una striscia negativa che vede i brianzoli non ottenere successi in trasferta con l’Hellas da ben 43 anni e mezzo (pari a 9 incontri nei vari campionati). E sarebbe un modo anche per sfatare il tabù impersonato dall’allenatore degli scaligeri Marco Baroni, ex giocatore del Monza, che quando vede il biancorosso si esalta (4 vittorie e 1 pareggio sulle panchine avversarie). Il suo omologo che lavora in riva al Lambro (e con le esondazioni del fiume degli ultimi giorni non è una definizione tanto figurata…) Raffaele Palladino sa che è necessario vincere e non usa tanti giri di parole… “Io credo molto nella continuità delle prestazioni, cercando sempre di migliorarci – ha dichiarato nella consueta conferenza stampa della vigilia - Quella di domani potrà essere una partita sporca: il Verona cercherà di farci giocare male, sfidandoci nei duelli individuali; e l'ambiente sarà infuocato. Ma ho visto la mia squadra in settimana pronta e carica. L’inizio di campionato è stato per noi di rodaggio. Adesso stiamo bene, giochiamo con automatismi molto chiari e i giovani stanno crescendo. Però è il momento di far punti perché poi a dicembre affronteremo tante ‘big’”.
 
Il tecnico campano si è quindi soffermato, su richiesta dei giornalisti, ad analizzare la situazione di diversi giocatori… “Izzo? Ha subito un intervento chirurgico molto delicato sotto il piede. Ha ancora i punti. Spero di recuperarlo il prima possibile. Mota? Con lui sono stato chiaro: io lo stimo ma deve dare di più. In settimana comunque mi ha dato risposte importanti. Credo che il suo rendimento sia una questione di testa e che in questo momento gli manchi la fiducia. Vignato? Non l'ho scoperto io. Si vedeva che aveva talento: io l’avevo ammirato dal vivo nella Primavera del ChievoVerona. Ha grandi qualità ma deve ancora crescere e a Monza c'è l’ambiente giusto per questo. Il calcio è fatto di occasioni: Vignato ha saputo sfruttare quella datagli dall’infortunio di Caprari, dalla squalifica di Gomez e dal calo di rendimento di Mota. Comunque stava crescendo e credo che avrebbe trovato lo stesso più spazio rispetto all’inizio del campionato. Se assomiglia a Cassano? Come talento sì, ma per il resto sono giocatori diversi. Cittadini? Non lo vedrete ancora in campo perché oggi non sarà convocato dato che è da 3 giorni a casa con l'influenza. Colpani? Proprio stamattina l'ho guardato negli occhi e gli ho detto: ‘Non pensare a quello che si dice di te, ma pensa a te e a come migliorarti. È un ragazzo di grande intelligenza: sono certo che non si farà distrarre dalle voci di mercato. Machìn? Ha grandi qualità sia fisiche che tecniche e può giocare in diversi ruoli, ma nei primi mesi che l’ho avuto, un anno fa, non ha tenuto un atteggiamento accettabile. Però da gennaio si è messo in riga, poi in estate ha fatto un grande ritiro in Val Camonica, quindi a settembre non ha trovato spazi in campionato e ha fatto dei passi indietro. Ora comunque si è rimesso in riga. Gagliardini? Per me domenica scorsa ha giocato benissimo in difesa quando l’ho arretrato. Comunque speriamo di non dover essere più così in emergenza da doverlo rimettere lì”.
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Palladino ordina al suo Monza la vittoria a Verona

Ancora 3 partite con squadre medio-piccole aspettano il Monza prima di affrontare un dicembre terrificante contro 4 “big” del campionato di Serie A. Dopo il mezzo passo falso rappresentato dal pareggio casalingo contro l’Udinese i biancorossi sono chiamati a un tris di vittorie per mettere “fieno in cascina” in attesa dell’inverno. Domani alle ore 12.30 allo Stadio Marcantonio Bentegodi bisognerà battere l’Hellas Verona che non

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Alla vigilia dell’ultimo turno infrasettimanale di Serie A, che vedrà il Monza alle 21 ospitare all’U-Power Stadium la Roma, si continua giustamente a parlare della salvezza della squadra biancorossa, raggiunta con 6 giornate di anticipo sul termine del campionato. La vittoria conquistata a La Spezia venerdì scorso unita al pareggio ottenuto dall’Hellas Verona l’altroieri a Cremona hanno permesso al team allenato da Raffaele Palladino di centrare l’obiettivo minimo stagionale. Ora lo sguardo si rivolge verso l’alto perché dal 10° posto la formazione brianzola potrebbe ulteriormente scalare posizioni fino al raggiungimento della qualificazione alla Conference League, la terza coppa europea per importanza. Nella conferenza stampa odierna Palladino ha parlato di questo e di altro, compresa la questione dell’eventuale rinnovo del suo contratto in scadenza il 30 giugno. A differenza del solito, prima di rispondere alle domande dei giornalisti ha voluto ringraziare un po’ tutte le componenti sociali che hanno portato al traguardo della salvezza: “Quella di oggi non è una conferenza come tutte le altre – ha esordito – Stavolta sappiamo che il Monza l'anno prossimo giocherà ancora in Serie A. Ci tengo a ringraziare la società che mi ha dato la possibilità di allenare al massimo livello, i tifosi che ci hanno sempre sostenuto, la squadra che ha dato tutto per tutto il campionato, lo staff che ha lavorato benissimo, i giornalisti e tutto l'ambiente del Monza. Ora possiamo dire che è stata fatta un'impresa. Sono felice. Mancano 6 partite alla fine del campionato: dobbiamo restare concentrati perché possiamo ancora fare tanto e renderlo addirittura straordinario. Del mio eventuale rinnovo del contratto ne parleremo a fine campionato. Abbiamo alzato l’asticella sotto tutti i punti di vista: dobbiamo migliorare soprattutto nel prendere meno gol. A La Spezia ho visto una squadra matura, completa in tutti i reparti, che sa giocare sporco quando la partita diventa sporca. Dall'inizio della mia gestione c’è stato un percorso di crescita della squadra. A un certo punto, visto il rendimento, ho potuto addirittura lavorare sui dettagli. Nel girone di ritorno abbiamo perso solo 3 partite salvandoci a 6 giornate dalla fine: se me l’avessero proposto quando ho preso in gestione la squadra ci avrei messo la firma col sangue. È una stagione di cui parleremo per tanti anni. Probabilmente ogni singolo giocatore ha fatto la sua miglior stagione calcistica. Possiamo nominare tutti ma ad esempio si nomina poco Pablo Marì che sta facendo un campionato straordinario. Da qui alla fine del campionato darò spazio anche ai ragazzi che hanno giocato meno. Chi ha giocato poco fino adesso ha grandissimi meriti perché ha comunque tenuto il livello degli allenamenti molto alto, tra l’altro simulando benissimo gli avversari nelle partitelle di contrapposizione. Alleno dei ragazzi straordinari, ma è davvero una squadra che ha tanto carattere e lo dimostra il fatto che vince tante partite fuori casa. Del resto il calcio del futuro sarà dei duelli a tutto campo: vincerà le partite chi vincerà di più questo tipo di duelli. Abbiamo ancora 6 partite difficili, anche con squadre di livello, ma noi stiamo giocando con leggerezza e tanta voglia di far bene. Ecco, se volete sapere il mio merito, è stato quello di creare un’alchimia qui al Centro Sportivo Monzello, non solo tra giocatori, staff tecnico e dirigenti, ma anche con i collaboratori, i giardinieri, gli chef e i camerieri. Essere accostato ai grandi allenatori è gratificante perché lavoro 10-12 ore al giorno. A Monza sto benissimo, sono grato a questa società, però non voglio parlare del futuro. Ci sarà tempo per parlare con la società. Non c'è nessun problema, ma questa settimana abbiamo pure 2 partite. Poi non è giusto parlare di cose personali perché bisogna parlare dei giocatori: la salvezza è merito loro. Io un anno fa disputavo i play-off del campionato Primavera B: chi poteva immaginare come sarebbe cambiata la mia vita in un anno? Sono strafelice di tutto quello che è successo. Domani sarà per me un onore e un’emozione incontrare l’allenatore della Roma, Josè Mourinho, lo Special One. Mi piacerebbe prendermi da allenatore la rivincita avendo perso contro di lui da giocatore. Ma la Roma sarà una squadra difficile da affrontare: dovremo essere bravi come a La Spezia. La Roma è una squadra compatta, chiusa, che si difende bene e riparte bene. Ed è una squadra di gamba. E pure camaleontica perché cambia spesso assetto di gioco e anche sistema di gioco. In questi giorni hanno avuto tanti infortuni e dunque è ancora più difficile studiarla”.

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Palladino ringrazia il Monza ma non firma ancora il rinnovo

Alla vigilia dell’ultimo turno infrasettimanale di Serie A, che vedrà il Monza alle 21 ospitare all’U-Power Stadium la Roma, si continua giustamente a parlare della salvezza della squadra biancorossa, raggiunta con 6 giornate di anticipo sul termine del campionato. La vittoria conquistata a La Spezia venerdì scorso unita al pareggio ottenuto dall’Hellas Verona l’altroieri a Cremona hanno permesso al team allenato da Raffaele Palladino

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Mantenere l’imbattibilità nell’anno solare è l’obiettivo che si è posto il Monza per la partita di domani (calcio d’inizio alle ore 15) a Bologna. L’impegno sarà severo perché i felsinei allenati da Thiago Motta hanno 3 punti in più in classifica, quei 3 punti che portarono via dall’U-Power Stadium nella gara del girone di andata conclusasi 2-1.
 
L’allenatore dei biancorossi Raffaele Palladino in conferenza stampa ha lo sguardo sornione di chi sa come servire fredda la vendetta: “L’imbattibilità e il terzo miglior attacco del 2023 sono dati molto belli che significano che c'è stata una grande crescita della squadra grazie al lavoro incredibile dei ragazzi – ha esordito – Però il Bologna viene da 3 risultati utili consecutivi tra cui la grande vittoria a Firenze. È in un grande momento di salute, fiducia, entusiasmo ed è una squadra allenata molto bene. È una partita pericolosa, mi auguro spettacolare, contro una squadra che ci ha battuto all'andata, ed è difficile da decifrare perché ha tante soluzioni. Non sono uno che cerca alibi, ma comunque all’andata ci sono mancati tutti e tre i difensori titolari (Caldirola, Pablo Marì e Izzo), abbiamo dovuto giocare con giocatori fuori ruolo ed eravamo in una condizione psicologica particolare dopo l’accoltellamento ai danni di Pablo Marì. Oggi invece stiamo bene, siamo in salute ed emotivamente in un momento molto bello. Con Thiago Motta ho un grandissimo rapporto, abbiamo ricordi comuni di bei momenti insieme da calciatori che portiamo dentro di noi. Il bello del calcio è che ti mette di fronte a queste situazioni. Aldilà dell'ottimo rapporto che ho con lui, gli faccio i complimenti per la salvezza dell’anno scorso con lo Spezia e per l’andamento del campionato in corso. Se giocheremo ancora col tridente Mota-Petagna-Caprari in attacco? Sto provando varie soluzioni e deciderò domani. Se non giocheranno i diffidati per preservarli in vista del derby col Milan? Per fare la formazione non guardo mai se qualcuno è diffidato. Sensi? Ha avuto un grave infortunio, ma poi ha lavorato il triplo per rientrare il più in fretta possibile; per noi è un giocatore fondamentale, che dà tante alternative di gioco in mezzo al campo. Donati? È un ragazzo d'oro che in allenamento dà tutto alzando il livello anche dal punto di vista del temperamento; ha perso un po’ di condizione dopo il leggero infortunio che ha patito. Il Monza e la Roma non hanno ancora avuto rigori contro? È una casualità. Cambiare l’obiettivo stagionale dalla salvezza alla qualificazione a una coppa europea? Vi sembrerò un disco rotto, ma per noi conta solo la salvezza. Gli elogi danno merito al grande gruppo, ma dobbiamo pensare alla partita di domani senza guardare la classifica”.
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Palladino rivede a Bologna l'amico Motta per la rivincita

Mantenere l’imbattibilità nell’anno solare è l’obiettivo che si è posto il Monza per la partita di domani (calcio d’inizio alle ore 15) a Bologna. L’impegno sarà severo perché i felsinei allenati da Thiago Motta hanno 3 punti in più in classifica, quei 3 punti che portarono via dall’U-Power Stadium nella gara del girone di andata conclusasi 2-1.   L’allenatore dei biancorossi Raffaele Palladino in conferenza stampa ha l

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Domani il Monza potrebbe conquistare matematicamente la salvezza con ben 6 giornate di anticipo. Vincendo a La Spezia contestualmente a una sconfitta del Lecce e a una non vittoria dell’Hellas Verona la squadra biancorossa centrerebbe l’obiettivo minimo di inizio stagione. L’obiettivo massimo è il 10° posto richiesto la scorsa estate dal “patron” Silvio Berlusconi, ancora ricoverato all’Ospedale San Raffaele di Milano (attualmente il team brianzolo è al 12° posto), mentre il sogno è la qualificazione alla Conference League, per cui oggi come oggi bisognerebbe arrampicarsi fino al 6° posto ma tra qualche settimana, se si verificassero certi scenari in Italia e in Europa, potrebbe bastare arrivare qualche posizione più indietro. Contro lo Spezia, battuto all’U-Power Stadium 2-0 quando allenatore degli aquilotti era ancora Luca Gotti, sarà però un match difficilissimo perché la squadra ora guidata da Leonardo Semplici è al quartultimo posto e con solo 1 lunghezza di vantaggio sull’Hellas Verona. I bianconeri sono affamati di punti e non vorranno certo perderne allo Stadio Alberto Picco contro la matricola Monza. D’altra parte al tecnico Raffaele Palladino piacerebbe assaporare il gusto della terza vittoria consecutiva, già provato proprio quando si è insediato sulla panchina biancorossa (e tra l’altro il terzo successo era stato proprio contro i liguri di ponente). “L’obiettivo è sempre quello di fare una grande prestazione – ha dichiarato in conferenza stampa – Quella di domani potrebbe essere la vittoria più importante dell'anno perché potrebbe permetterci di raggiungere la salvezza, che per noi equivale alla conquista dello scudetto. Anche se veniamo da un periodo positivo domani sarà una partita difficile. Gotti e Semplici sono due allenatori diversi. Prima gli spezzini si difendevano più bassi, erano più compatti. Adesso sono allenati molto bene e secondo me in alcune partite sono stati sfortunati. Lo Spezia è una squadra coraggiosa, che sa giocare bene a calcio, con grandi individualità e ben preparata fisicamente. Si giocherà su un campo difficile, con tifosi caldi: dovremo avere il coltello tra i denti e pensare che sarà uno scontro diretto per la salvezza. In questo periodo stiamo facendo bene sia la fase difensiva che la fase offensiva. Stiamo arrivando davvero a un livello molto alto. Mi piace pensare che a ogni singolo ragazzo io abbia dato almeno un 1% di miglioramento. Per certi giocatori mi è piaciuto trovare posizioni nuove in campo. Pessina? Siamo stati compagni di squadra ma anche di stanza proprio a La Spezia per mezza stagione. Matteo è il nostro capitano, è un ragazzo fantastico, con un’intelligenza fuori dal comune sia in campo che fuori. Ma nello spogliatoio si vogliono tutti bene: non a caso arrivano i risultati positivi. Mota? Gli serve ancora capire che è forte perché lui non lo sa ancora. È un giocatore straordinario, che può coprire tutti i ruoli dell’attacco. Per me sta esprimendo il 60%-70% delle sue potenzialità. Io sono felice di lui e degli attaccanti che ho: si muovono alla grande; manca loro solo un po' più di incisività. La società comunque è già pronta per operare sul mercato. Però la squadra da costruire dipenderà da quale sarà il torneo o quali saranno i tornei che disputeremo l'anno prossimo. L’ottavo posto sarebbe un sogno. Ho chiesto ai ragazzi di giocare al massimo queste ultime partite per vedere dove possiamo arrivare. Ci sono anche da regalare gioie alla proprietà che è molto ambiziosa. Comunque cercheremo di arrivare nella parte sinistra della classifica. Le vittorie sono tutte belle, ma quando entro nello spogliatoio dopo una partita penso già a quella successiva e dunque non riesco a godermi l’eventuale vittoria. Credo che la vittoria più bella sarà quella che ci darà la salvezza, anche perché all'inizio del mio lavoro sembrava impossibile da raggiungere. Il rinnovo del mio contratto? Ne vorrò parlare a fine campionato. A me non interessano i soldi, ma il progetto della società. Qui a Monza c'è un progetto e una società ambiziosa. Quindi stiamo tutti sereni e tranquilli. Io sono una persona riconoscente. Gli allenatori in Italia sono bravi perché c’è una scuola di prim'ordine. Al corso di Coverciano, poi, insegnano tanto. Credo, però, che bisogna far giocare di più i giovani”.

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Palladino spera di festeggiare la salvezza nel week-end

Domani il Monza potrebbe conquistare matematicamente la salvezza con ben 6 giornate di anticipo. Vincendo a La Spezia contestualmente a una sconfitta del Lecce e a una non vittoria dell’Hellas Verona la squadra biancorossa centrerebbe l’obiettivo minimo di inizio stagione. L’obiettivo massimo è il 10° posto richiesto la scorsa estate dal “patron” Silvio Berlusconi, ancora ricoverato all’Ospedale San Raffaele di Milano (attualmente

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Alla vigilia della prima partita casalinga di campionato, in programma domani alle ore 18.30 contro l’Empoli, l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, ha analizzato la situazione della sua squadra, che è reduce da 4 sconfitte consecutive in partite ufficiali, comprendendo le ultime gare della scorsa stagione e quella di Coppa Italia. Una mancata vittoria nella sfida-salvezza di domani all’U-Power Stadium aprirebbe ufficialmente la crisi in casa brianzola, dove il vicepresidente vicario e amministratore delegato Adriano Galliani è alle prese con un budget ridotto rispetto alla scorsa stagione, cosa che ha comportato l’indebolimento della squadra. Sono infatti andati via due titolari importanti come Rovella e Carlos Augusto a centrocampo e i loro sostituti, rispettivamente Gagliardini e Kyriakopoulos, non si stanno dimostrando, come peraltro previsto, all’altezza di chi li ha preceduti. In difesa è arrivato un rinforzo come D’Ambrosio, ma la sensazione è che anche la panchina si sia indebolita, come mostrato nelle due uscite ufficiali in cui chi è subentrato ha combinato poco o nulla.
 
Il tecnico campano ha fatto capire di aspettarsi nuovi innesti da qui alla fine del mercato, ma anche di sperare nella maturazione di qualche giovane: “Riguardo ad Akpa Akpro ormai mancano solo le visite mediche per dichiarare che è del Monza. È un giocatore che ci piace. Ha le caratteristiche che ci mancano a centrocampo: può giocare sia a due che a tre in mezzo ed essendo l’ex capitano del Tolosa ha anche molta esperienza. Completa il reparto. Poi il mercato resta aperto, ci sono i giorni del ‘condor’ Galliani, alla fine è sempre un po' tutto imprevedibile. Cerchiamo ancora una punta e sono fiducioso che qualcosa possa arrivare. Kyriakopoulos? È un ragazzo serio, un grande lavoratore, sa che deve sostituire un giocatore importante: bisogna aspettare che si adatti. Io sono contento del suo rendimento che tra l'altro è in crescita. Stanno crescendo molto anche i giovani Bondo, Vignato, Andrea Carboni, Valentin Carboni e Cittadini. Domani seguirò anche la Primavera perché si potrà attingere pure da lì per la prima squadra. Izzo? Contro l’Inter ci è mancato ma chi l'ha sostituito ha fatto bene. Armando è importante perché ci dà temperamento e aggressività”.
 
Riguardo alla partita di domani ha fatto i complimenti al mercato dell’Empoli: “Noi abbiamo fatto un ottimo precampionato e anche con l’Inter abbiamo avuto un ottimo possesso di palla mantenendo la nostra identità di gioco. In settimana abbiamo lavorato sugli errori fatti e dobbiamo continuare a lavorare su quelle cose. È vero che quest'anno le squadre ci affrontano in maniera diversa, chiudendosi di più. Però anche noi dobbiamo essere più cinici davanti, più cattivi. Dobbiamo occupare di più l’area avversaria, fare più assist e fare più gol. Possiamo farlo perché i nostri giocatori offensivi hanno le qualità giuste. Davanti abbiamo bisogno di più autostima. Quando si arriva negli ultimi metri bisogna provarci. Domani affronteremo una squadra anch’essa sconfitta alla prima partita, ma contro il Verona il risultato è stato un po' bugiardo perché l’Empoli ha avuto diverse occasioni per passare in vantaggio. Quella di Paolo Zanetti è una squadra che gioca bene a calcio e sta in salute. Si è rinforzata con giocatori di gamba: secondo me ha fatto un ottimo mercato. Siamo due squadre che lottano per lo stesso obiettivo. Noi fisicamente stiamo bene: solo in coppa ci è mancata un po' di brillantezza. Relativamente agli infortuni avremo fuori ancora Bettella fino alla prossima settimana”.
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Palladino spera nel mercato ma ora c'è da battere l'Empoli

Alla vigilia della prima partita casalinga di campionato, in programma domani alle ore 18.30 contro l’Empoli, l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, ha analizzato la situazione della sua squadra, che è reduce da 4 sconfitte consecutive in partite ufficiali, comprendendo le ultime gare della scorsa stagione e quella di Coppa Italia. Una mancata vittoria nella sfida-salvezza di domani all’U-Power Stadium aprirebbe ufficialmente la c

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Vincendo domani a Empoli (calcio d’inizio alle ore 15) Raffaele Palladino diverrebbe il secondo allenatore nella storia, dopo il mitico Gigi Radice, ad aver infilato 4 vittorie all’esordio sulla panchina del Monza. Raggiungere il record dell’unico tecnico capace di portare per due volte la squadra biancorossa in Serie B la dice lunga sull’exploit dell’ex “trainer” della Primavera, artefice di una “striscia” che ha visto soccombere al cospetto della compagine brianzola Juventus, Sampdoria (a Genova) e Spezia.
 
Per Palladino la “parola d’ordine” della settimana è stata “umiltà”: “L'entusiasmo è una componente fondamentale nel calcio – ha commentato in conferenza stampa – Non dev'essere una minaccia, anzi, bisogna cavalcare questo entusiasmo. Non deve però portare a presunzione. Ma io alleno ragazzi intelligenti, responsabili. Domani sanno che non dovrà mancare umiltà e compattezza di squadra. Stanno facendo qualcosa di straordinario, ma io guardo una partita alla volta. La prossima sarà la più difficile delle ultime quattro: dovremo essere una squadra operaia. L’Empoli sarà molto difficile da affrontare, perché è una squadra che sa mettere in difficoltà gli avversari. È una delle squadre che gioca meglio a calcio. Ha una identità di gioco chiarissima, pericolosa, e hanno tanta intensità. Hanno perso punti per strada che non meritavano di perdere. Noi dovremo essere aggressivi, precisi, umili. La partita di domani ci potrebbe dare grande slancio in classifica. Abbiamo di fronte una settimana atipica: tre partite nelle quali dovrò mettere in campo forze fresche. La Coppa Italia non è da sottovalutare, ma sono tranquillo perché voglio vedere tutti. Io ho un grande gruppo: il segreto di questa squadra sono i ragazzi che fanno la contrapposizione, cioè quelli che nelle esercitazioni mettono in difficoltà i titolari. Lo fanno talmente bene che alzano decisamente il livello di qualità degli allenamenti. E di conseguenza la formazione la decido solo la mattina della partita. Ho tante soluzioni molto valide. Tra l’altro sta crescendo la condizione fisica perché gli allenamenti con me sono duri. Marlon? Ora sta bene e valuterò domattina se impiegarlo dall’inizio o no. Petagna? Sta abbastanza bene, ma dovrà fare un percorso di miglioramento della condizione fisica. Rovella? Ha chiuso l’ultima partita con i crampi. Fa 13 chilometri a partita: è un generoso; non mi aspettavo fosse così forte, duttile, generoso anche in fase di non possesso palla; ha un futuro davanti da giocatore di grande squadra. Gytkjaer? Contro lo Spezia ha fatto un’ottima partita. Mota? Anche lui ha giocato molto bene quando è entrato. In attacco abbiamo ottime soluzioni. Berlusconi? Lo sento almeno un paio di volte la settimana. Gli do tanti ‘feedback’ positivi. I suoi consigli sono sempre buoni. Sono strafelice di far parte di questa società perché remiamo tutti dalla stessa parte. E abbiamo un centro sportivo fantastico, dove ogni giorno si trova una cosa nuova. Io praticamente ci vivo. Vado a vedere le partite dei ragazzi e per loro è fondamentale avere il contatto diretto coi giocatori della prima squadra”.
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Palladino spinge il Monza al poker di vittorie con l'Empoli

Vincendo domani a Empoli (calcio d’inizio alle ore 15) Raffaele Palladino diverrebbe il secondo allenatore nella storia, dopo il mitico Gigi Radice, ad aver infilato 4 vittorie all’esordio sulla panchina del Monza. Raggiungere il record dell’unico tecnico capace di portare per due volte la squadra biancorossa in Serie B la dice lunga sull’exploit dell’ex “trainer” della Primavera, artefice di una “striscia” che ha visto socc

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È la vigilia di Milan-Monza per la prima volta in Serie A. I biancorossi non hanno mai battuto i rossoneri in partite ufficiali a parte ai supplementari in Coppa Italia nel 1964. I brianzoli sono reduci dalla clamorosa vittoria dell’altroieri a Udine proprio nella coppa nazionale, valsa la qualificazione agli ottavi di finale della competizione. Alla Dacia Arena sono però scese in campo le seconde linee per far riposare i titolari per il match di domani (calcio d’inizio alle ore 18), atteso dal presidente Silvio Berlusconi e dal vicepresidente vicario e amministratore delegato Adriano Galliani da 4 anni, cioè dal giorno dell’acquisto del club di via Ragazzi del ‘99. Per i due ex dirigenti del Milan sarà un tuffo al cuore sedersi in tribuna d’onore allo stadio Giuseppe Meazza da ospiti, anche se le sensazioni saranno diverse essendo Galliani da sempre tifoso del Monza. Per il nuovo tecnico dei brianzoli Raffaele Palladino sarà un altro sogno che si avvera… “Dico la verità – ha dichiarato oggi in conferenza stampa - Non mi sarei aspettato che dopo soli 3 anni dal mio ritiro da giocatore avrei vissuto una situazione del genere. Pensavo che avrei allenato per 2 o 3 anni nel settore giovanile e che poi avrei fatto la classica gavetta. La promozione dalla compagine Primavera mi ha cambiato la vita. Sono davvero felicissimo. Sto cercando di dare il meglio di me. Mi godo ogni singolo momento. La partita di domani sarà emozionante per tutto l'ambiente. So quanto ci tengano Berlusconi e Galliani: non vedono l'ora che sia domani. È qualcosa di storico quanto hanno fatto al Milan e dunque domani sarà qualcosa di unico. Poi ci sarà una particolare atmosfera anche perché lo stadio di San Siro sarà tutto pieno. Non vediamo l'ora di andare di campo. Il peso della partita di domani dal punto di vista psicologico non dovrà essere una zavorra: ci dobbiamo godere il momento non diventando presuntuosi; dobbiamo giocare con leggerezza mentale: queste sono partite che possono cambiare la carriera di ognuno di noi. Per il carattere che ho dico di no alla firma per il pareggio oggi: nel calcio può succedere di tutto ed è per questo che è bello. È un piacere vedere giocare il Milan: l'ho studiato ed è la miglior squadra in Italia. Hanno un gioco fantastico e per questo faccio i complimenti all’allenatore Stefano Pioli. Noi proveremo a fare la nostra gara e a limitare le cose che sanno fare bene loro. Il Monza ha trovato un’ identità di gioco, ha condizione fisica che però ha anche il Milan. Non vogliamo solo difendere ma attaccare con coraggio. Non sono preoccupato per quanto riguarda la realizzazione dei gol: quando i gol arrivano anche da altri ruoli io sono supercontento perché il gioco del Monza dev'essere un gioco corale che porti in area tanti uomini. Poi è normale che le punte devono essere messe nelle condizioni di far bene. Vedo che la squadra cresce allenamento dopo allenamento, partita dopo partita. Quelli che avevano avuto meno spazio hanno fatto una grandissima prestazione. Ho più dubbi di prima e stanotte non dormirò pensando alla formazione da mettere in campo domani. Non dobbiamo esaltarci ma vivere il momento con consapevolezza perché c'è ancora tanto da migliorare. Petagna? Ha sofferto tanto a stare fuori. A Empoli ancora non era pronto, mentre in Coppa Italia ha fatto molto bene segnando anche un grande gol. Deve trovare continuità e deve crescere la sua condizione fisica. Izzo? Sta lavorando ancora a parte. Spero di convocarlo per la prossima partita. Per sostituire lo squalificato Rovella ho provato varie soluzioni tattiche e vari giocatori, tra gli altri Bondo, Barberis e Ranocchia”.

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Palladino sprona il Monza alla vigilia del derby col Milan

È la vigilia di Milan-Monza per la prima volta in Serie A. I biancorossi non hanno mai battuto i rossoneri in partite ufficiali a parte ai supplementari in Coppa Italia nel 1964. I brianzoli sono reduci dalla clamorosa vittoria dell’altroieri a Udine proprio nella coppa nazionale, valsa la qualificazione agli ottavi di finale della competizione. Alla Dacia Arena sono però scese in campo le seconde linee per far riposare i titolari per il ma

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Nonostante l’accoltellamento di cui è rimasto vittima giovedì scorso in un supermercato il difensore centrale titolare biancorosso Pablo Marì, la partita Monza-Bologna si giocherà regolarmente domani alle ore 20.45 all’U-Power Stadium. In seguito al rifiuto dei felsinei a rinviare l’incontro, la Lega Serie A ha deciso di respingere la richiesta della dirigenza brianzola. Per l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, non ci sono problemi nel “digerire” questa scelta: “Non è che la squadra non volesse giocare – ha spiegato in conferenza stampa – Però è stata una settimana molto pesante emotivamente perché la notizia di quanto successo a Pablo ha scosso un po' tutti. La squadra era molto preoccupata, giù di morale. Poi ha reagito bene quando ha saputo che Pablo era fuori pericolo. È un miracolo che per Pablo non sia successo nulla di grave. Il gruppo ha capito che era suo dovere giocare e che bisognava farlo soprattutto per Pablo. Alla fine siamo tutti professionisti e al momento di andare in campo dobbiamo cercare di azzerare quello che è successo. A proposito di quanto successo giovedì, ci tengo a fare a nome di tutta la squadra le condoglianze alla famiglia di Luis Fernando Ruggieri, il cassiere ucciso dall’accoltellatore: un pensiero va a loro e a tutti quanti sono rimasti feriti in quei terribili minuti. Tornando al campo, l'assenza di Pablo dispiace soprattutto a livello umano: ci mancherà tanto nello spogliatoio. Lo aspetteremo perché per noi è un giocatore importante. In difesa ci potrebbe mancare ancora Izzo: sta meglio ma deciderò se sarà disponibile dopo la rifinitura. Comunque ho diversi giocatori affidabili per il reparto: Antov, Marlon, Carboni, Donati, Marrone, Caldirola. Che nel loro attacco ci sia Arnautovic o no non cambia nulla nella nostra fase difensiva. Il passaggio alla difesa a quattro potrebbe però essere una soluzione: oggi la proveremo in campo. Il ritorno a centrocampo di Rovella? Lui è un giocatore fondamentale. Ranocchia? Contro il Milan ha fatto molto bene e probabilmente sarà in campo o dall'inizio o a gara in corso. Un altro giovane che conto presto di vedere in campo è Vignato. Gli attaccanti segnano poco in campionato? Loro sono vogliosi di fare gol e sono andati vicini a farli in tante occasioni. I gol li abbiamo comunque trovati con difensori e centrocampisti. Sono fiducioso che anche gli attaccanti arriveranno presto al gol. Uno di loro è Petagna: in questi giorni ha lavorato bene, ma non è ancora al 100% nella condizione fisica: dopo la rifinitura deciderò se utilizzarlo dall'inizio o no per la partita di domani”.

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Palladino sprona il Monza contro il Bologna per Pablo Marì

Nonostante l’accoltellamento di cui è rimasto vittima giovedì scorso in un supermercato il difensore centrale titolare biancorosso Pablo Marì, la partita Monza-Bologna si giocherà regolarmente domani alle ore 20.45 all’U-Power Stadium. In seguito al rifiuto dei felsinei a rinviare l’incontro, la Lega Serie A ha deciso di respingere la richiesta della dirigenza brianzola. Per l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, non ci sono pr

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Il Monza tornerà domani all’U-Power Stadium nella stessa situazione in cui si era trovato alla vigilia del match casalingo contro l’Empoli, cioè con l’obbligo di vincere per non rimanere intrappolato nei bassifondi della classifica. Il Lecce, che sarà affrontato alle ore 15, è la sorpresa del torneo di Serie A: in 3 giornate ha già messo da parte 7 punti, mostrando un gioco frizzante e incisivo. L’allenatore della compagine brianzola Raffaele Palladino è consapevole che l’impegno sarà sulla carta più difficile che contro la formazione toscana. “Il Lecce vive un momento di entusiasmo e sta bene fisicamente – ha dichiarato il tecnico biancorosso nella consueta conferenza stampa della vigilia – È una squadra che gioca intensamente, che accetta i duelli, che occupa bene l'area avversaria con tanti giocatori. Il Lecce è migliorato rispetto allo scorso anno, ha preso giocatori di grande qualità. E il suo allenatore Roberto D’Aversa è bravo e ha trovato l'ambiente giusto per lui. Noi dovremo essere solidi, scendendo in campo con la giusta mentalità, lottando tantissimo, avendo fame di punti, perché sarà una partita difficile. Se Colombo giocherà dall’inizio? Non ho ancora deciso; lui è un ‘ex’ e in questi giorni si è messo in mostra. Come sta D’Ambrosio? È in via di guarigione, sta lavorando a parte; contiamo di recuperarlo per la prossima partita. In che condizioni è Akpa-Akpro? Con la Lazio non è andato in ritiro e dunque non è arrivato in condizioni fisiche ottimali. È un ragazzo d'oro, che sta sputando sangue per ritrovare la forma migliore. Ha qualità, tecnica, intensità: ci darà una grande mano. Come sta Kyriakopoulos? Gli mancava un po' il ritmo gara, ma sta crescendo”.
 
Tre giorni fa era un anno che Palladino allena la prima squadra del Monza: inevitabile una domanda su questa ricorrenza… “È un orgoglio da parte mia aver difeso questi colori raggiungendo grandi risultati e avendo fatto un percorso di crescita. Però ora dobbiamo pensare al presente: io cercherò di fare come sempre del mio meglio, ma il campionato di quest’anno è di un livello più alto rispetto a quello scorso. Squadre grandi, medie, piccole… noi dovremo sempre giocarci la vittoria con tutte. Se prima lavoravo 10 ore al giorno, ora dovrò lavorare di più. Quest’anno ho tanti giovani da crescere: dovremo fare in modo che quando questi giochino facciano la differenza. L’ingaggio di ‘Papu’ Gomez svincolatosi dal Siviglia? Io non l’ho sentito”.
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Palladino teme il Lecce rivelazione della Serie A

Il Monza tornerà domani all’U-Power Stadium nella stessa situazione in cui si era trovato alla vigilia del match casalingo contro l’Empoli, cioè con l’obbligo di vincere per non rimanere intrappolato nei bassifondi della classifica. Il Lecce, che sarà affrontato alle ore 15, è la sorpresa del torneo di Serie A: in 3 giornate ha già messo da parte 7 punti, mostrando un gioco frizzante e incisivo. L’allenatore della compagine brian

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Il Monza è oggi partito alla volta di Verona dove domani alle ore 15 affronterà l’Hellas allenato dalla coppia composta da Marco Zaffaroni e Salvatore Bocchetti. Il primo è una vecchia e amata conoscenza dei tifosi brianzoli, avendo indossato la maglia biancorossa per 4 anni, diventando il capitano, con una salita dalla Serie C2 alla Serie C1, ed essendo poi tornato da tecnico, dove in quasi 2 anni e mezzo di lavoro ha ottenuto la promozione dalla Serie D alla Serie C prima di essere esonerato proprio dall’attuale proprietà di Fininvest. “Zaffa” sta cercando di salvare la formazione gialloblù dalla retrocessione e tenterà in tutti i modi di fare lo sgambetto al Monza di Raffaele Palladino, che naviga in acque tranquille ma che ha ancora un filo di speranza di acciuffare la qualificazione alla Conference League. Nella gara di andata all’U-Power Stadium, con in panchina tra gli ospiti il solo Bocchetti, finì 2-0 per i brianzoli. Ma allo Stadio Marcantonio Bentegodi sarà tutta un’altra storia. E un altro clima sugli spalti. “Domani affronteremo una squadra che ha bisogno di punti e lo faremo in un ambiente non facile – ha esordito Palladino in conferenza stampa - Veniamo da una buonissima gara contro l’Empoli e vogliamo dare continuità alle nostre prestazioni. Stimo molto Zaffaroni: so che ha fatto un po' la storia qui a Monza. È un allenatore che a differenza mia ha fatto la gavetta partendo dalle serie inferiori. La squadra con lui sta lavorando bene e mostra di essere in salute. Il Verona ha un mix di giocatori giovani ed esperti e anche in panchina lui e Bocchetti formano un mix. Con l’arrivo di Zaffaroni l’Hellas ha trovato più compattezza e ha preso pochi gol, a parte nel match con la Fiorentina. Ha perso con le grandi squadre ma ha vinto gli scontri diretti. In Serie A è bello perché ogni allenatore ha una sua strategia. Il Verona ha nel DNA i duelli a tutto campo. Sarà una partita intensa, di sacrificio, per me la più difficile dell'anno. Domani sarà una guerra. E non avrò a disposizione Mota e Rovella, mentre Ranocchia l’ho recuperato. Mota sta facendo ancora lavoro differenziato: mi auguro di recuperarlo per la prossima partita che sarà con la Cremonese. Rovella sarà forse disponibile dopo la sosta in calendario dopo la gara con la Cremonese. Il resto della squadra sta bene. Questa settimana abbiamo lavorato duramente all’inizio e poi ho concesso un giorno di riposo prima di riprendere. Il gruppo ha ampi margini di miglioramento e bisogna dunque impegnarsi per migliorare sempre. Migliorando individualmente si migliora il collettivo. Si cerca sempre di dare un equilibrio alla squadra, ma è difficile contro avversari di alto livello. Essendo la nostra una squadra camaleontica, anche a partita in corso si cerca sempre di trovare un equilibrio. Caprari? A gennaio ha fatto un salto di qualità importante. Essendo un ragazzo sensibile ci ha messo un po' ad ambientarsi e a trovare la posizione giusta per far male agli avversari. Le coppe europee? Io tifo sempre per le squadre italiane che giocano in Europa. Il calcio italiano è valido, ma deve crescere e migliorare perché ci sono ancora pochi giovani che giocano titolari. Mi auguro che il Monza possa dare il più possibile giocatori alla Nazionale italiana: sarebbe un orgoglio per tutti noi. Il rinnovo del mio contratto? C'è un tempo per tutto e questo non è il momento di parlare di contratti e affari personali. Io in questo momento sono una spugna perché cerco tutti i giorni di imparare da tutti”.

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Palladino va a Verona contro l'ex biancorosso Zaffaroni

Il Monza è oggi partito alla volta di Verona dove domani alle ore 15 affronterà l’Hellas allenato dalla coppia composta da Marco Zaffaroni e Salvatore Bocchetti. Il primo è una vecchia e amata conoscenza dei tifosi brianzoli, avendo indossato la maglia biancorossa per 4 anni, diventando il capitano, con una salita dalla Serie C2 alla Serie C1, ed essendo poi tornato da tecnico, dove in quasi 2 anni e mezzo di lavoro ha ottenuto la promozio

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Chiuso il capitolo della Coppa Italia, col secondo miglior risultato di sempre al pari di quello del 1958/59 (ottavi di finale) e dietro quello del 1938/39 (quarti di finale), il Monza si rituffa nel campionato, il suo primo di Serie A, per affrontare l’ultima gara del girone di andata. Domani alle ore 15 l’U-Power Stadium vedrà i biancorossi sfidare il Sassuolo che è in crisi nera di risultati, essendo reduce da 4 sconfitte e avendo racimolato solo 1 punto nelle ultime 7 partite. Un “trend” che ha portato la formazione emiliana a scivolare indietro in classifica fino a trovarsi 4 posizioni e 5 punti in meno rispetto ai brianzoli allenati da Raffaele Palladino. Il tecnico napoletano è come sempre fiducioso dopo aver visto il lavoro dei suoi ragazzi: “Li ho visti superconcentrati e dunque sono sicuro che faremo una grande partita. I complimenti, gli elogi, gli attestati di stima da parte di tutti danno piacere, sono motivo di soddisfazione, caricano il gruppo, ma noi però dobbiamo essere bravi a non farci distrarre e restare concentrati sulla partita di domani, sulla salvezza, che resta il nostro obiettivo fondamentale. Gli ultimi 25’ di Cremona nonostante i 2 gol subiti mi hanno dato grandi indicazioni sulla voglia di soffrire, reagire tutti assieme, stare lì a combattere. Quindi sono contento anche di quelli perché non si possono fare 95’ come i primi 70’ di Cremona. Anche quella di domani sarà una partita complicata perché il Sassuolo arriva da un periodo di risultati negativi ed è una squadra che ha grandi individualità., con diversi giocatori in Nazionale, ed è allenata bene da Alessio Dionisi. Che giocatore gli toglierei? Frattesi è un giocatore di grande prospettiva, di grandi qualità tecniche e fisiche; però sarebbe riduttivo sceglierne solo uno della loro rosa. Come stiamo noi in quanto a salute? Dopo la partita di Coppa Italia ci siamo fermati a Torino per riposare. Alleno un gruppo ampio e posso contare su tutti. Mota sta meglio: dovrebbe essere a disposizione; mentre Donati dovrebbe rientrare in gruppo settimana prossima”.
 
A proposito della sconfitta di misura contro la Juventus, com’era l’atmosfera negli spogliatoi dopo la partita? “C'era rammarico perché ci credevamo. Per me è stato bello notare questa cosa perché significa che c'è consapevolezza di poter credere alle vittorie quando si affrontano le grandi squadre”.
 
Valoti segna sempre in coppa ma non gioca quasi mai in campionato… “È un ragazzo straordinario; è silenzioso ma è un leader nello spogliatoio perché è uno di quelli che è da più tempo nel Monza. Finora ha trovato poco spazio perché è stato condizionato da qualche acciacco fisico, ma si è sempre allenato bene”.
 
Contro il Sassuolo adotterà la difesa a 4 come contro la Juventus? “Non conta con quale sistema di gioco ci schiereremo, ma come occuperemo gli spazi; con la difesa a 4 la squadra si è trovata bene, non è andata in difficoltà e dunque la adotteremo in determinate partite: potrà diventare il nostro sistema di gioco. Poi ho la fortuna di vedere che i ragazzi mi seguono, per cui mi ritengo l’allenatore più felice del mondo”.
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Palladino vuol chiudere bene il girone di andata

Chiuso il capitolo della Coppa Italia, col secondo miglior risultato di sempre al pari di quello del 1958/59 (ottavi di finale) e dietro quello del 1938/39 (quarti di finale), il Monza si rituffa nel campionato, il suo primo di Serie A, per affrontare l’ultima gara del girone di andata. Domani alle ore 15 l’U-Power Stadium vedrà i biancorossi sfidare il Sassuolo che è in crisi nera di risultati, essendo reduce da 4 sconfitte e avendo ra

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Il Monza domani alle ore 15 giocherà a Torino per la terza volta in stagione, dopo la sconfitta e la vittoria ottenute contro la Juventus rispettivamente in Coppa Italia e in campionato. Il prossimo match si disputerà però non all’Allianz Stadium ma allo Stadio Olimpico Grande Torino, da alcuni anni casa della squadra granata che ha fatto la storia del calcio italiano soprattutto negli anni ’40 ed è entrata nel mito dopo la tragedia di Superga, di cui proprio l’altroieri si è celebrato il 74° anniversario. L’obiettivo della compagine allenata da Raffaele Palladino è allungare la striscia positiva a 6 gare per continuare a sperare nell’8° posto che potrebbe regalare la qualificazione alla Conference League. Mancano 5 partite alla fine del campionato e il Torino è proprio una diretta concorrente, avendo gli stessi punti (così come anche il Bologna, tutte al 9° posto) e la stessa differenza reti. Il suo tecnico Ivan Juric è un maestro di Palladino, oltre che suo grande amico. Però i due non si potranno incontrare in campo a causa della squalifica del trainer biancorosso. “Dispiace non poter affrontare sul campo l'amico Juric – ha esordito Palladino in conferenza stampa - Mi avrebbe fatto piacere abbracciarlo. È successo a fine dicembre in amichevole, ma quel match aveva ben altra importanza. Quella di domani sarà tutta un’altra partita. Il Torino è una squadra forte, organizzata, che ti mette in difficoltà. Da parte nostra però c'è entusiasmo: siamo galvanizzati dai risultati di questo periodo. Vedo la fame negli occhi dei ragazzi. Mi piacerebbe che domani facessero una grande prestazione come hanno fatto nelle gare dell'ultimo periodo. Sto valutando di fare un po’ di ‘turnover’ e probabilmente farò qualche cambio nella formazione iniziale. Tanto chiunque va in campo in questo momento gioca alla grande. Izzo? Con lui ho un rapporto fantastico. È un ragazzo dal valore umano eccezionale. Quando c'è amicizia viene tutto più facile con lui. Gli siamo vicini per quello che sta accadendo. Lui è il primo trascinatore nello spogliatoio e dà sempre il massimo negli allenamenti e ha sempre il sorriso stampato sul viso. Sono sicuro che farà ancora bene in campo in questo finale di stagione. Gytkjaer? È sempre pronto a giocare ed è sempre affamato di gol. Va spesso vicino alla rete, ma è un po' sfortunato. L’altro giorno gli ho detto scherzando: ‘Sei stato il primo ad aprire le danze della mia gestione, non puoi fermarti a quel gol’. In generale coi ragazzi cerco di essere vero e leale. Perché prima dei calciatori ci sono gli uomini. Mi piace parlare con loro: è la cosa più bella del mio lavoro. E lavorare quest'anno col Monza in Serie A è stata una scuola. Abbiamo vissuto tante difficoltà ma sono state gestite in maniera tranquilla, col lavoro. Nei giorni scorsi ho sentito il presidente Silvio Berlusconi e mi ha fatto molto piacere. È sempre carico di energia, di entusiasmo, trasmette una grande passione. È contentissimo per i nostri ultimi risultati e per le nostre prestazioni e ha voglia di vincere. Se ingaggerà Ibrahimovic? ‘Ibra’ l’ho conosciuto alla Juventus e per me è stato un piacere. Era un mio modello di giocatore. È un campione assoluto, ma adesso non bisogna parlare di mercato. Anche riguardo a me. Io non ho ricevuto telefonate da parte di alcun club, ma queste cose le gestisce il mio agente. In questo momento non voglio sentire niente che sia extra-Monza. Io non voglio distrazioni. Dobbiamo arrivare almeno decimi perché sarebbe qualcosa di eccezionale. Lo scudetto al Napoli? Lì c’è un allenatore fantastico, strepitoso, che ha vinto poco rispetto alle sue qualità. Hanno avuto il coraggio di cambiare, c’è stato un grande lavoro da parte di tutta la società e quando si lavora in sintonia arrivano grandi risultati. Sono felice per la mia città: vedere Napoli colorata d’azzurro, vedere la mia gente felice è bellissimo”.

 

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Palladino vuol prendere il Toro per le corna

Il Monza domani alle ore 15 giocherà a Torino per la terza volta in stagione, dopo la sconfitta e la vittoria ottenute contro la Juventus rispettivamente in Coppa Italia e in campionato. Il prossimo match si disputerà però non all’Allianz Stadium ma allo Stadio Olimpico Grande Torino, da alcuni anni casa della squadra granata che ha fatto la storia del calcio italiano soprattutto negli anni ’40 ed è entrata nel mito dopo la tragedia di

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La prima partita del 2023 all’U-Power Stadium il Monza la giocherà contro l’unica squadra mai retrocessa in Serie B, l’Internazionale Milano. Domani al fischio d’inizio alle ore 20.45 si dovrebbe registrare il record d’incasso per la società brianzola anche se il tutto esaurito sarà difficile da raggiungere dati i prezzi poco popolari di alcuni settori dello stadio (la tribuna costa 200 euro). Per la squadra allenata da Raffaele Palladino l’obiettivo di proseguire la striscia positiva sarà arduo da centrare in considerazione dello spessore tecnico dell’avversaria, quarta in classifica alle spalle di Napoli, Milan e Juventus. Però, proprio quest’ultima è già stata superata tra le mura amiche dalla formazione biancorossa per cui il risultato non è così scontato come il differente blasone potrebbe far dedurre. Il Monza è comunque quindicesimo in classifica e reduce dal buon pareggio ottenuto nel turno infrasettimanale dell’altroieri allo Stadio Artemio Franchi di Firenze. “Abbiamo avuto poco tempo per preparare questa partita – ha esordito Palladino in conferenza stampa - Comunque i nerazzurri li abbiamo studiati: sono attrezzati, sono allenati molto bene; è difficile trovare loro punti deboli. Per noi sarà bello giocare questa partita: dovremo affrontarla con tanto entusiasmo, grande slancio, grande motivazione. Dovremo provare a mettere in difficoltà una ‘corazzata’. Sappiamo che sarà difficile. Ma domani voglio vedere 26 ‘animali’ e vorrei lo stadio pieno. Mi piacerebbe rivivere la giornata vissuta con la Juventus. A livello fisico stiamo bene, ma quello che importa è il discorso mentale. Sarà emozionante, non vedo l'ora di scendere in campo. Sarà un momento di crescita per tutti. È una partita che ti cambia la mentalità. Contro il Napoli l’Inter ha chiuso tutte le linee di passaggio concedendo davvero poco. Ma noi dobbiamo più pensare a casa nostra, a fare bene le nostre cose. Non si parte sconfitti ma da 0-0. Oltre a Sensi mancherà probabilmente Rovella: lo proveremo anche oggi ma sarà difficile recuperarlo. Per quanto riguarda il 'turnover', ci sarà ma deciderò in che ruoli tra oggi e domani. Ieri ha firmato il primo contratto da professionista il centrocampista Leonardo Colombo. È un ragazzo eccezionale, intelligentissimo. Un anno fa lo rubai all’Under 17 per la mia Primavera e fu protagonista. Si allenò anche con la prima squadra. Cresce a vista d'occhio, ha grande voglia, grande mentalità. Carlos Augusto capocannoniere sociale? Effettivamente è inusuale che un quinto di centrocampo lo sia. Però lui si inserisce bene e mi piacerebbe anche arrivare al gol più spesso dall’altra parte. Gli attaccanti fanno un grandissimo lavoro: i gol arriveranno anche da loro. Gytkjaer? Non si ferma mai. Mi chiede tantissime cose, vuole migliorarsi sempre. Potrebbe essere una soluzione in avanti per domani. Il mercato? A volte distrae i giocatori, ma a Monza non sta succedendo".
 
Il tecnico biancorosso ha anche avuto parole per la scomparsa a 58 anni del grande campione Gianluca Vialli: “L'avevo conosciuto a Sky Tv: un uomo dal cuore grande, buono, altruista. Esprimo le mie condoglianze a tutta la sua famiglia”.
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Palladino vuole 26 "animali" biancorossi contro l'Inter

La prima partita del 2023 all’U-Power Stadium il Monza la giocherà contro l’unica squadra mai retrocessa in Serie B, l’Internazionale Milano. Domani al fischio d’inizio alle ore 20.45 si dovrebbe registrare il record d’incasso per la società brianzola anche se il tutto esaurito sarà difficile da raggiungere dati i prezzi poco popolari di alcuni settori dello stadio (la tribuna costa 200 euro). Per la squadra allenata da Raffaele