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MONZA-REGGIANA 1-2
 
Inizia male la stagione ufficiale del Monza: nel secondo turno preliminare di Coppa Italia la compagine allenata da Raffaele Palladino, undicesima nello scorso campionato di Serie A, è stata clamorosamente eliminata dalla Reggiana neopromossa in Serie B. All’U-Power Stadium gli emiliani hanno vinto 2-1, giocando sì bene, ma approfittando della prestazione opaca della squadra di casa, apparsa lontana parente di quella ammirata nella prima stagione nella massima categoria. I biancorossi si sono in particolare spenti nella ripresa, anche perché i cambi operati da Palladino non hanno reso come ci si aspettava. A tal proposito i 5 cambi effettuati senza far entrare uno dei due centravanti in panchina è sembrato un chiaro segnale rivolto alla società relativo al mercato: urge innanzitutto un centravanti prima ancora di un centrocampista centrale da far ruotare con Pessina e Gagliardini nel ruolo di titolare.
 
Palladino, che aveva Bettella infortunato, Izzo acciaccato e Carlos Augusto in tribuna in procinto di trasferirsi all’Inter, ha schierato in difesa a destra D’Ambrosio e a centrocampo a sinistra Kyriakopoulos, preferendo nella linea di retroguardia Pablo Marì ad Andrea Carboni e nel reparto offensivo Caprari a Maric. La Reggiana guidata da Alessandro Nesta, qualificatasi dal primo turno preliminare demolendo il Pescara allenato da Zdenek Zeman con un tennistico 6-2, era al completo.
 
La prima occasione è della Reggiana e arriva al 7’: una sventola dalla distanza di Portanova viene deviata con la punta delle dita in corner da Di Gregorio. Non succede praticamente più nulla fino al 22’, quando su un cross dalla sinistra di Kyriakopoulos a saltare più in alto di tutti è D’Ambrosio che di testa costringe Bardi a un colpo di reni per deviare la sfera in corner. Ma dalla bandierina la palla arriva proprio a D’Ambrosio, grazie alla sponda di Mota, che in corsa a un passo dalla linea insacca con facilità. 5’ dopo su un corner di Colpani è Gagliardini a saltare di testa senza essere contrastato, ma il centrocampista biancorosso sbaglia grossolanamente la mira. Al 44’ Colpani prova il sinistro dai 20 metri e Bardi si distende per respingere.
 
L’avvio di ripresa sembra proseguire con lo stesso canovaccio: al 5’ Kyriakopoulos crossa dalla sinistra per Colpani che di testa in tuffo manda a lato. La Reggiana si fa viva al 10’ con Girma che impegna Di Gregorio dalla distanza. 1’ dopo un sinistraccio di Colpani finisce abbondantemente alto. Al 12’ Franco Carboni e Vignato sostituiscono rispettivamente Kyriakopoulos e Caprari. I primi cambi non fanno bene al Monza che lascia sempre di più spazio alla squadra emiliana. E così al 19’ il neoentrato Nardi pareggia al termine di una bella azione da parte degli ospiti. Passano i minuti ma i biancorossi non combinano più nulla e allora Palladino prova a inserire Izzo e Valentin Carboni per D’Ambrosio e Colpani e dopo 6’ anche Andrea Carboni per Pablo Marì. Al 34’ Gagliardini manda a lato di testa. 2’ dopo Di Gregorio compie un mezzo miracolo sulla botta di Portanova. Il Monza è in difficoltà e infatti dopo un giro d’orologio Di Gregorio abbatte Vido in area: è rigore che Cigarini trasforma. La reazione della formazione brianzola è debole sia dal punto di vista tecnico che agonistico. A parte il colpo di testa di Caldirola che sfila fuori al 48’ non si registra nulla.
 
In conferenza stampa Nesta era giustamente soddisfatto: “Nel primo tempo abbiamo avuto qualche problema a causa dell’inesperienza di molti. Poi nella ripresa i giovani si sono sciolti e anche i cambi hanno fatto la differenza. Abbiamo fatto una partita intelligente contro un avversario forte. Nei prossimi giorni dovremo tornare coi piedi per terra perché il campionato sarà più difficile del calcio d’agosto”.
 
Palladino ha mascherato quella che immaginiamo sia una forte preoccupazione: “Complimenti alla Reggiana che ha disputato un’ottima partita, giocando in maniera coraggiosa. Invece noi oggi non abbiamo fatto una delle nostre migliori partite. I ragazzi hanno dato tutto, facendo vedere anche ottime cose, ma nel secondo tempo si sono sfilacciati facendo anche scelte sbagliate. Brucia sempre uscire da una competizione, ma prendere uno schiaffo adesso ci farà capire dove dobbiamo migliorare. I cambi? Quello di D’Ambrosio e quello di Pablo Marì sono stati cambi obbligati per problemi fisici. Se non ho cambiato il centravanti per dare un messaggio alla società? No, sono soddisfatto degli attaccanti che ho. Però è chiaro che i 12 gol confezionati l’anno scorso da Carlos Augusto li dobbiamo andare a prendere da un’altra parte… A proposito di Carlos Augusto, io lo amo e sono umanamente strafelice per lui; io gli darei il mio cuore. Ovviamente come allenatore sono dispiaciuto per la sua partenza. Il suo sostituto Kyriakopoulos ha fatto una buona gara e l’altro esterno sinistro Franco Carboni è in crescita. Oggi ho chiuso la partita con in campo un 2005, un 2004 e un 2003. Ai ragazzi ho detto a fine gara che non dovrà mai mancare l’umilta, la fame e la mentalità dell’anno scorso perché sarà un campionato più difficile di quello passato”.
 
 
FOTO AC MONZA
 
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La Reggiana elimina a sorpresa il Monza dalla Coppa Italia

MONZA-REGGIANA 1-2   Inizia male la stagione ufficiale del Monza: nel secondo turno preliminare di Coppa Italia la compagine allenata da Raffaele Palladino, undicesima nello scorso campionato di Serie A, è stata clamorosamente eliminata dalla Reggiana neopromossa in Serie B. All’U-Power Stadium gli emiliani hanno vinto 2-1, giocando sì bene, ma approfittando della prestazione opaca della squadra di casa, apparsa lontana

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MONZA-TERNANA 1-1
 
Mezzo passo falso del Monza all’U-Power Stadium: la Ternana, ancora a 0 punti dopo 3 partite, porta a casa un pareggio all’ultimo respiro, precisamente al 5’ dei 6’ di recupero concessi dall’arbitro Zufferli di Udine. Probabilmente decisivo per il risultato è stato l’infortunio occorso a Barillà, appena entrato da 3’, che ha costretto la squadra biancorossa a giocare in 10 gli ultimi 11’ più recupero avendo il tecnico Giovanni Stroppa già effettuato tutti i cambi a disposizione. Insomma, tanta sfortuna per il Monza, considerando pure le occasioni non diventate gol per attimi, ma non solo. Lascia perplessi il fatto che a un quarto d’ora dalla fine da una parte, la Ternana, stessero bene, mentre dall’altra ci fossero Colpani e Donati coi crampi e Barberis, Mazzitelli e Mota in difficoltà evidente, situazione fisica precaria che si aggiungeva ai cambi già effettuati di Gytkjaer e Pedro Pereira, stanco morto il primo e infortunato il secondo, e che poi si è aggravata con l’immediato “stop” di Barillà al primo allungo. Preparazione al campionato troppo pesante? Chissà… Certo la cosa preoccupa non poco all’inizio di un trittico di partite da giocare in 8 giorni e delle dichiarazioni di Stroppa di ieri poco favorevoli al turn-over. Se la condizione dei giocatori è quella vista oggi, martedì prossimo a Pisa bisognerà invece pescare a piene mani dalla panchina...
 
A livello statistico, si può sorridere del fatto che prosegue l’imbattibilità interna del Monza con la Ternana in Serie B (13 le gare disputate nella storia) e che era dal 1988, cioè da quando in campo c’era proprio Stroppa, che i biancorossi non perdevano nessuna delle prime 4 partite in cadetteria (campionato che però terminò con una sofferta salvezza).
 
Ben più importante è il riscontro del gioco, che ha evidenziato i miglioramenti notati già dal tecnico durante gli allenamenti in settimana. La palla viaggia più fluida e si verticalizza spesso, tenendo alta la pressione sugli avversari (finché il fisico regge). Manca ancora qualità nelle giocate in attacco: le punte sembrano fuori posizione e non fanno sentire il loro peso in area avversaria. La sensazione è che la squadra renderebbe di più con un tridente, in virtù dell’agilità di quasi tutti i componenti il reparto, poco inclini ad aspettare palloni ma più avvezzi a partire da lontano.
 
Anche a causa delle assenze di Lamanna, Scozzarella e Favilli il tecnico di Mulazzano ha confermato i titolari della trasferta di Ferrara. Dall’altra parte Cristiano Lucarelli ha invece cambiato molte pedine pur non potendo disporre degli infortunati Celli, Capanni e Diakité.
 
Il Monza parte bene e già al 3’ Mazzitelli non controlla un ottimo pallone all’altezza del dischetto del rigore. 2’ dopo, però, Mota stacca le ragnatele dal “sette” alla sinistra di Iannarilli con un bolide scagliato da 25 metri. La reazione della Ternana al vantaggio brianzolo arriva al 10’ quando su cross di Defendi dalla destra Pettinari insacca, ma il gol non viene convalidato per fuorigioco dell’assistman. Al 25’ Gytkjaer non approfitta di un errore in disimpegno di Defendi mandando incredibilmente la palla a lato a porta sguarnita. Al 28’ il rossoverde Falletti ci prova con un diagonale: Di Gregorio controlla inginocchiandosi. Seguono due colpi di testa di Mazzitelli e Gytkjaer, il primo bloccato da Iannarilli, il secondo fuori specchio. Al 34’ si ammira un bellissimo stop di Mota con cross a giro dalla sinistra per l’accorrente Pedro Pereira che in scivolata costringe Iannarilli a un salvataggio difficoltoso.
 
La ripresa vede ancora il bravo Iannarilli impegnato ad anticipare di un attimo Gytkjaer lanciato a rete da Pedro Pereira. L’umbro Partipilo e il lombardo Colpani mandano la sfera sopra le traverse. Al 12’ Gytkjaer non trova il tempo giusto per battere a rete in contropiede. 7’ dopo, ormai in affanno, viene sostituito da Ciurria, che poco dopo crossa dalla destra per Carlos Augusto, pronto a colpire di testa ma non bene come a Ferrara in occasione del gol del pareggio. Pedro Pereira si fa male e viene rimpiazzato da Sampirisi e, dopo una conclusione debole di Capone dal limite agevolmente parata da Di Gregorio, Stroppa effettua tre cambi: fuori Colpani, Barberis e Mota e dentro Valoti, Barillà e D’Alessandro. Purtroppo per i tifosi monzesi presenti allo stadio (solo 2332 gli spettatori, meno che con la Cremonese) Barillà si infortuna quasi subito e l’inquietudine cresce, soprattutto notando che altri elementi della squadra fanno fatica a stare in piedi. Al 36’, però, il Monza potrebbe chiudere la contesa: Ciurria serve un altro assist prezioso, stavolta per D’Alessandro, ma anche lui viene anticipato d’un soffio da Iannarilli. Nel recupero Koutsoupias di testa da ottima posizione manda fuori e subito dopo Ciurria non sfrutta appieno un pericoloso contropiede. Le barricate biancorosse reggono fino a 1’ dal triplice fischio, quando Capone con una rasoiata dal limite trova l’angolino alla destra di Di Gregorio.
 
In sala stampa Stroppa ha ammesso che nel secondo tempo c’è stato un calo tecnico e fisico: “Peccato per questo pareggio perché dopo il primo tempo sembrava che la squadra avesse trovato continuità di rendimento. Peccato non averla chiusa nel primo tempo. Peccato essere rimasti in inferiorità numerica. Nella ripresa effettivamente siamo stati meno bravi, meno precisi, non all’altezza del primo tempo. Però meritavamo la posta piena. Non ricordo parate di Di Gregorio. La squadra comunque è cresciuta rispetto alla partita precedente. Non mi spiego il calo nel secondo tempo. E poi deve crescere nella qualità davanti: le occasioni arrivano ma la palla bisogna buttarla dentro. Ora c’è da recuperare le energie e somatizzare il gol preso al 95’. D’ora in poi non dobbiamo più far rientrare gli avversari in partita”.
 
L’appuntamento col campo è per martedì alle ore 20.30 all’Arena Garibaldi - stadio Romeo Anconetani di Pisa. Poi si tornerà in casa sabato prossimo alle 14 per affrontare il Pordenone.
 
 
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La Ternana beffa il Monza al 95'

MONZA-TERNANA 1-1   Mezzo passo falso del Monza all’U-Power Stadium: la Ternana, ancora a 0 punti dopo 3 partite, porta a casa un pareggio all’ultimo respiro, precisamente al 5’ dei 6’ di recupero concessi dall’arbitro Zufferli di Udine. Probabilmente decisivo per il risultato è stato l’infortunio occorso a Barillà, appena entrato da 3’, che ha costretto la squadra biancorossa a giocare in 10 gli ultimi 11’ più rec

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Il Monza torna all’U-Power Stadium dopo due batoste contro il Torino e il Napoli. Assieme alle altre due neopromosse Lecce e Cremonese è ancora inchiodato a 0 punti e già si parla di cambio alla guida tecnica, con Giovanni Stroppa messo sul banco degli imputati, non tanto per le sconfitte ma per le scadenti prestazioni fornite dalla squadra da lui allenata. Per scacciare l’incubo di un esonero già ad agosto occorre un risultato positivo domani contro l’Udinese guidata da Andrea Sottil, la scorsa stagione avversario sulla panchina dell’Ascoli. Il match si giocherà alle ore 18.30 e vedrà la formazione biancorossa decimata dagli infortuni, date le assenze di Mota, Pablo Mari, D'Alessandro e Andrea Ranocchia. In conferenza stampa Stroppa si è mostrato decisamente preoccupato: “Vorrei vedere la squadra del primo tempo contro il Torino. Ma già contro il Napoli due terzi della difesa titolare non era disponibile. Domani bisognerà fare di necessità virtù. Vorrei trovare un'identità alla squadra, però ci vuole tempo, bisogna lavorare e magari anche integrare qualcuno nel gruppo. I nuovi giocatori sono arrivati in cattive condizioni di forma. Fino a qualche mese fa facevo la Serie A e sapevo a cosa andavo incontro, ma sono sorpreso dal clima che si è creato dopo la sconfitta col Napoli. Certo è che dobbiamo migliorare molto nella gestione della palla. Il Napoli le cose più importanti le ha fatte proprio su nostri errori in palleggio. Di sicuro domani i due risultati negativi potrebbero pesare, ma non dobbiamo scoraggiarci. Anche se il risultato in questo momento è importante dobbiamo pensare alla prestazione. L’Udinese è una squadra tosta: mi aspetto una partita sulla falsariga di quella col Torino, ma con più difficoltà a vincere i duelli perché gli avversari saranno più grossi fisicamente. A centrocampo probabilmente ci sarà spazio per Machìn, ma non so ancora se dall'inizio o a partita in corso. Anche Sensi non so se giocherà dall’inizio come a Napoli perché ha svolto solo la rifinitura. Petagna? Mi ha fatto un’ottima impressione contro il Torino mentre a Napoli ha pagato la condizione precaria”.

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Monza atteso a muovere la classifica con l'Udinese

Il Monza torna all’U-Power Stadium dopo due batoste contro il Torino e il Napoli. Assieme alle altre due neopromosse Lecce e Cremonese è ancora inchiodato a 0 punti e già si parla di cambio alla guida tecnica, con Giovanni Stroppa messo sul banco degli imputati, non tanto per le sconfitte ma per le scadenti prestazioni fornite dalla squadra da lui allenata. Per scacciare l’incubo di un esonero già ad agosto occorre un risultato positivo

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UDINESE-MONZA 2-2
 
Il Monza esce indenne dalla Dacia Arena di Udine, nonostante abbia giocato in 11 contro 12, dato che l’arbitro Massimi di Termoli è stato il vero uomo in più della squadra friulana. Da molto tempo la formazione brianzola non si trovava a che fare con una direzione di gara a senso unico, che ha condizionato pesantemente il risultato finale. Basti dire che non ha assegnato un solare rigore per il Monza mentre poi ha regalato un “rigorino” alla compagine di casa poco prima del fischio finale. Detto dell’arbitraggio, il team allenato da Raffaele Palladino ha disputato, in questa prima volta del “1912” alle ore 12.30, un brutto primo tempo, in cui nonostante il gran possesso palla non è riuscito non solo a tirare quasi mai in porta ma a impensierire davvero poco la squadra guidata da Andrea Sottil. L’inizio di secondo tempo è stato invece esplosivo, per cui immaginiamo una gran sgridata nello spogliatoio da parte di Palladino. Due gol e poi una raffica di azione di contropiede, ahinoi, sprecate. Negli ultimi assalti udinesi la “giacchetta nera” di turno ha scippato a Silvio Berlusconi, in ospedale per seri problemi di salute, e a tutto il gruppo biancorosso 3 punti che sarebbero stati meritati.
 
Oggi Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Caprari, dell’affaticato Ranocchia e del portoghese Mota, alle prese con una gastroenterite, ha preferito in difesa Antov a Marlon e Caldirola nonché Izzo a Donati, a centrocampo Pessina a Machìn e in attacco ha optato per un “falso nueve”, Valoti, piuttosto che riproporre Petagna; a sostituire Caprari è stato chiamato Colpani. Sottil non ha potuto contare sullo squalificato Pereyra e sull’infortunato Deulofeu.
 
Davanti a oltre 22mila spettatori il match inizia con un destro del bianconero Beto debole e centrale bloccato da Di Gregorio. All’11’ Valoti viene trattenuto in area da Becao mentre sta per correggere un cross dalla destra ma l’arbitro fischia un fallo contro di lui. Al 18’ l’Udinese passa in vantaggio grazie a una verticalizzazione improvvisa di Walace per Lovric che, lasciato in gioco da Antov, s’invola davanti a Di Gregorio e lo fulmina. Lovric prova poi a raddoppiare al 23’ e al 27’ con due conclusioni dalla distanza entrambe deviate in corner da Di Gregorio in volo. Il Monza si fa vivo al 35’ con un’iniziativa personale di Colpani che col sinistro costringe Silvestri alla deviazione in corner di piede. Al 42’, infine, Ciurria colpisce male la sfera da ottima posizione.
 
L’avvio del secondo tempo è tutto a tinte biancorosse. Al 3’ Carlos Augusto segue l’azione sulla sinistra di Rovella e dopo aver arpionato la sfera rimpallata la crossa in mezzo dove s’avventa Colpani che al volo insacca. Al 12’ il Monza raddoppia: Sensi serve in mezzo per l’accorrente Rovella, bravo a infilare il pallone sotto la traversa. A questo punto Palladino sostituisce Sensi e finalmente Antov rispettivamente con Petagna, arretrando Valoti a centrocampo, e Caldirola. La squadra brianzola ha diverse opportunità in contropiede per chiudere la partita, ma le spreca tutte. Clamorose quelle del 21’ e del 30’: nella prima Petagna crossa in mezzo per Carlos Augusto che non riesce ad arrivare alla deviazione per un attimo; nella seconda Petagna crossa dal fondo per Rovella che di testa manda incredibilmente alto. Nel mezzo Palladino aveva anche inserito Birindelli per Colpani avanzando Ciurria. Al 35’ il tecnico napoletano opta per un rinforzo del centrocampo, togliendo Valoti e Rovella per mettere Machin e Barberis. Proprio al 45’, però, Massimi assegna senza dubbi il rigore per l’Udinese per un leggero contatto al limite dell’area tra Petagna e Nestorovski; dal dischetto trasforma Beto dopo 2’ di proteste. I minuti di recupero alla fine sono addirittura 8 ma, nonostante i fischi a senso unico dell’arbitro, l’Udinese non riesce a trovare il gol della vittoria.
 
In sala stampa Sottil ha ammesso le difficoltà della sua Udinese e la generosità del rigore per i bianconeri: “Avevamo preparato bene questa partita e nel primo tempo la squadra ha fatto quello che avevamo preparato, mettendo in difficoltà il Monza e segnando un gol. Però abbiamo ancora delle amnesie, con più gol presi in pochi minuti. Ci siamo innervositi ma poi abbiamo ripreso il bandolo della matassa e abbiamo meritatamente pareggiato. Il rigore per noi? Il contatto c’è stato…”.
 
Palladino è ovviamente arrabbiato, ma ha avuto il tempo di sbollire: “Ho un mix di sensazioni. A fine gara ero molto arrabbiato ma anche rammaricato. Dopo aver giocato un primo tempo in cui l’Udinese ci ha chiuso tutte le linee di passaggio, abbiamo preso un gol su una ripartenza a campo aperto. In quell’occasione c’è stato anche un errore individuale. Nel secondo tempo si è vista una squadra totalmente diversa, che ha messo sotto l’Udinese dall’inizio alla fine segnando 2 gol. Abbiamo avuto tante occasioni per segnare il terzo gol con le ripartenze ma non le abbiamo sfruttate. E infine è arrivato il rigore per loro, Oltre al rammarico per i punti persi c’è un po’ di nervosismo nel nostro spogliatoio per i due episodi dei rigori, dove è stato usato un metro di giudizio diverso: o si davano tutti e due o nessuno dei due. Perché Valoti dall’inizio? A Udine aveva giocato molto bene in Coppa Italia e poi oggi volevo giocatori di palleggio. Non è andata bene e ho dovuto fare i cambi che invece sono andati molto bene. Colpani? Aveva avuto una flessione a gennaio, ma ultimamente l’avevo visto molto bene in allenamento e gli ho dato più spazio. Rovella? Ha ampi margini di miglioramento. È un giocatore per noi importantissimo: può essere il futuro del calcio italiano. Galliani? Era molto arrabbiato, come lo ero io del resto. Ci tenevamo a regalare una gioia al presidente Berlusconi. Credo che comunque sia felice perché abbiamo lottato come leoni come piace a lui.”
 
Sabato prossimo il Monza giocherà ancora in trasferta, a Milano con l’Internazionale: il calcio d’inizio sarà alle ore 20.45.
 
 
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Monza derubato di 2 punti a Udine

UDINESE-MONZA 2-2   Il Monza esce indenne dalla Dacia Arena di Udine, nonostante abbia giocato in 11 contro 12, dato che l’arbitro Massimi di Termoli è stato il vero uomo in più della squadra friulana. Da molto tempo la formazione brianzola non si trovava a che fare con una direzione di gara a senso unico, che ha condizionato pesantemente il risultato finale. Basti dire che non ha assegnato un solare rigore per il Monza mentre po

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Il Monza ha festeggiato oggi Ia promozione in Serie A con i suoi tifosi. Prima la squadra e lo staff tecnico hanno ricevuto l’omaggio della città a bordo di un bus scoperto che intorno alle ore 18 ha iniziato il proprio percorso da Via Cantore per poi proseguire per Via Vittorio Emanuele II, Piazza Roma, Piazza Carducci, Piazza Trento e Trieste (con sosta), Via Manzoni, Largo Mazzini e Via Mentana. Quindi il bus si è spostato all’U-Power Stadium dove si è svolta la cerimonia di premiazione da parte della Lega B. Accolti dalle ovazioni dei 10mila tifosi presenti, giocatori e tecnici sono entrati uno alla volta sul terreno di gioco per ricevere le medaglie e alla fine capitan Sampirisi ha alzato la coppa al cielo. Il gruppo biancorosso si è poi trasferito prima sotto la Curva Sud e quindi sotto gli altri settori dello stadio per ricevere il tributo di applausi da tutti, giovani e anziani, da quelli che da una vita sostengono i “bagaj” anche nei momenti più bui della storia sociale ai bambini che solo adesso scoprono che esiste una squadra nella propria città e che questa affronterà alla pari le “grandi” Milan, Inter e Juventus,
A prolungare la serata ci ha pensato Radio 105, con un ricco programma di intrattenimento. Sul palco si sono susseguiti una serie di artisti tra cui Baby K, i Gemelli DiVersi e The Kolors.
Nella pancia dello stadio si è presentato ai giornalisti l’allenatore Giovanni Stroppa. “Oggi è stato sorprendente vedere i tifosi brianzoli in centro città – ha affermato - Non pensavo che la provincia rispondesse in questo modo, non solo per il seguito, ma per il rumore della gente. È qualcosa che ripaga il nostro lavoro, i sacrifici fatti, in aggiunta ovviamente al risultato raggiunto. Ora godiamoci questa promozione che a Monza non c’è mai stata. E senza Berlusconi e Galliani non si sarebbe fatto nulla. Perché per prendere i giocatori giusti da allenare ci vogliono soldi e competenze. E per questo motivo a loro due aggiungo il direttore sportivo Antonelli Agomeri, che ha svolto un ottimo lavoro”. Riguardo all’ultima partita di Pisa il tecnico dei brianzoli ha dichiarato: “Sul 2-0 speravo di non prendere il terzo gol mentre sul 2-1 ero convinto che avremmo portato a casa la Serie A. A Monza avevo vinto da giocatore campionato di Serie C1 e Coppa Italia Serie C nel 1988 con allenatore Piero Frosio, grande persona che è venuta a mancare pochi mesi fa e che voglio ricordare in questo momento”.
L’amministratore delegato Adriano Galliani ha confermato che “a Monza si è risvegliata una passione per i colori biancorossi. La coppa ricevuta oggi l’abbiamo data a Berlusconi su idea mia perché se la merita, non avendo fatto mancare le risorse in questi 4 anni per raggiungere la Serie A. Quando sarà pronto il Museo del Calcio Monza la metteremo lì”.
Per il “patron” Silvio Berlusconi quella di oggi “è stata una bella serata, con una grande partecipazione e con in campo le nostre 14 squadre. Con me in tribuna c’era Balotelli che ha detto che tornerebbe a giocare da noi già domani. Ma domani non giochiamo… E siamo già una bella squadra. Nessun giocatore vuole andare via da qua. Ora vorrei che il Monza diventasse una squadra di Serie A non in via temporanea ma definitiva. Il Monza è una squadra simpatica ed efficace. Per la Serie A lo stadio sarà ampliato a 22mila spettatori. Tra un anno vorrò vedere il Monza nella prima metà della classifica”.
A proposito di stadio, nei prossimi giorni il club farà partire i lavori di riqualificazione dell’ex Brianteo, che verteranno principalmente sulla messa a norma per la serie maggiore e sulla riqualificazione dei distinti, chiusi al calcio da 21 anni. A fine agosto la società potrà disporre di un impianto da 16mila posti, che in futuro diventeranno 22mila.
 
 
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Monza in festa per la squadra di calcio in Serie A

Il Monza ha festeggiato oggi Ia promozione in Serie A con i suoi tifosi. Prima la squadra e lo staff tecnico hanno ricevuto l’omaggio della città a bordo di un bus scoperto che intorno alle ore 18 ha iniziato il proprio percorso da Via Cantore per poi proseguire per Via Vittorio Emanuele II, Piazza Roma, Piazza Carducci, Piazza Trento e Trieste (con sosta), Via Manzoni, Largo Mazzini e Via Mentana. Quindi il bus si è spostato all’U-Po

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MONZA-NAPOLI 2-4
 
Seconda sconfitta consecutiva per il Monza, che dopo il furto subito in casa del Torino perde all’U-Power Stadium di fronte a un Napoli un po’ contratto nel primo tempo, ma esploso nella ripresa sospinto dalla sua netta superiorità tecnica. A questo punto le speranze di acciuffare un posto nelle coppe europee della prossima stagione si sono ridotte al lumicino, anche perché alle viste ci sono la trasferta a Bologna e il derby in casa con l’Atalanta. Il rischio è che lo scoraggiamento porti a un filotto di risultati negativi deleterio per il fragile ambiente biancorosso. L’allenatore dei brianzoli Raffaele Palladino dovrà essere abilissimo a infondere motivazioni ai propri giocatori in questo finale di seconda stagione in Serie A.
 
Entrando nei dettagli della partita, il Monza, tornato al sistema 3-4-3 in luogo del 4-2-3-1 (che comunque aveva portato nel complesso ottimi risultati), ha contenuto bene il Napoli nel primo tempo, ma nella ripresa ha subito 3 gol uno di fila all’altro di una bellezza tecnica eccezionale, che ha sicuramente minato la fiducia del gruppo, anche se Colpani è riuscito subito a riaprire la gara. Il gol del 4-2, invece, era evitabile ed è stato decisivo nel consegnare la vittoria al Napoli, che a Monza non vinceva una partita ufficiale da 26 anni.
 
Per la sfida contro i campani Palladino, che non ha potuto disporre degli squalificati Gomez e Pessina e degli infortunati Caprari, D’Ambrosio, Bettella e Machìn, ha proposto, rispetto al match perso col Torino, in difesa Caldirola per Andrea Carboni, a centrocampo l’ex azzurro Zerbin sulla fascia sinistra al posto del trequartista Pessina e nel reparto offensivo Mota per Maldini. Il Napoli allenato da Francesco Calzona era privo di Lindstrom, alle prese con una lombalgia.
 
Davanti ai 13169 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui circa un terzo di fede azzurra, il Napoli assume subito il comando delle operazioni, ma al 9’ subisce il gol del vantaggio brianzolo: Zerbin crossa dalla sinistra e Djuric di testa la gira sul palo opposto. Al 15’ gli ultras del Napoli rompono il silenzio della Curva Nord e cominciano a intonare cori ma di contestazione nei confronti dei loro giocatori. Al 17’ a conclusione di una mischia in area l’azzurro Di Lorenzo spara clamorosamente alto. Al 27’ il biancorosso Mota è costretto a uscire dal campo per infortunio e viene sostituito da Maldini. Al 40’ Di Gregorio pasticcia su una ripartenza dal basso e poi rischia il rigore anticipando d’un soffio Osimhen; il portiere di casa nel prosieguo dell’azione si oppone a una forte conclusione di Kvaratskhelia. Quest’ultimo 5’ dopo calcia una botta violenta dal limite che sfila a lato.
 
Il Monza approccia male il secondo tempo e al 9’ Palladino procede a una doppia sostituzione: entrano Akpa-Akpro e Ciurria per Bondo e Zerbin. Anche Calzona cambia Ngonge con Politano e viene subito ricambiato con ben 3 reti: al 10’ Anguissa crossa dalla destra per Osimhen che sovrasta Izzo insaccando di testa; 2’ dopo Politano calcia al volo di sinistro da poco fuori l’area e la palla s’infila nel “sette” lasciando di sasso Di Gregorio; altri 4’ e Zielinski con un colpo di biliardo manda la palla a infilarsi nell’altro “sette” della porta monzese. Il Monza reagisce e dopo un giro di lancette d’orologio accorcia le distanze con il più classico dei gol di Colpani, il sinistro a giro dal limite dell’area. A chiudere di fatto la contesa è Raspadori, anche lui appena entrato per Kvaratskhelia, che al 24’ ribatte in rete una respinta di Di Gregorio su tiro di Di Lorenzo. Il Napoli potrebbe fare la “manita” 2’ dopo se lo stesso Di Lorenzo non calciasse alto al termine di una sua percussione in area brianzola. Al 29’ Osimhen dà spettacolo provando una rovesciata da posizione impossibile che comunque Di Gregorio blocca. Al 31’ Palladino getta nella mischia anche Kyriakopoulos e Valentin Carboni per Birindelli e Gagliardini, ma il pallino del gioco resta nelle mani di un Napoli tecnicamente di livello superiore.
 
In sala stampa Calzona è rimasto coi piedi per terra: “Oggi il primo tempo della squadra mi ha fatto arrabbiare tantissimo perché i giocatori facevano il contrario di quello che gli dico sempre di fare. Il vero Napoli è quello del secondo tempo che attacca la profondità Abbiamo un potenziale offensivo di livello ma abbiamo un problema difensivo che mi disturba tantissimo. Dobbiamo continuare a lavorare su questo aspetto perché oggi abbiamo preso 2 gol nelle uniche 2 occasioni che ha avuto il Monza. Purtroppo avendo giocato 7 partite in 21 giorni non c’è stato il tempo per allenarsi bene”.
 
Palladino ha reso merito agli avversari: “Ci sono stati dei gol incredibili in 6’, di qualità tecnica e balistica incredibile. Sul secondo e il terzo gol subito potevamo farci poco o nulla. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, ma potevamo fare meglio qualche ripartenza. Nel secondo tempo dovevamo gestire meglio la palla. Poi sono arrivati i 3 gol di fila, c’è stata la reazione col gol di Colpani e infine abbiamo subito il quarto gol che era evitabile. Comunque ho detto alla squadra che dobbiamo essere orgogliosi di esserci giocati questa partita. Zerbin? Ha disputato un ottimo primo tempo, facendo anche un grande assist. Colpani? Ha ottime qualità tecniche, ma adesso mi sta piacendo anche per la fase di non possesso”.
 
Il Monza tornerà in campo sabato 13 aprile alle ore 20.45 allo Stadio Renato Dall’Ara di Bologna.
 
 
FOTO AC MONZA
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Monza travolto dal Napoli, l'Europa si allontana

MONZA-NAPOLI 2-4   Seconda sconfitta consecutiva per il Monza, che dopo il furto subito in casa del Torino perde all’U-Power Stadium di fronte a un Napoli un po’ contratto nel primo tempo, ma esploso nella ripresa sospinto dalla sua netta superiorità tecnica. A questo punto le speranze di acciuffare un posto nelle coppe europee della prossima stagione si sono ridotte al lumicino, anche perché alle viste ci sono la trasferta a B

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MONZA-VENEZIA 1-4
 
Una disfatta, un’umiliazione, come l’ultima volta in Serie B: all’U-Power Stadium il Monza perde 4-1 contro il Venezia, stesso risultato di 20 anni fa al “Penzo” della città lagunare e peggio del 2-3 patito in quel campionato nella gara di andata in Brianza. Gli arancioneroverdi hanno così vendicato la sconfitta per 2-0 subita in Veneto lo scorso 11 dicembre, portandosi a solo 1 punto dai biancorossi.
 
Il Monza di Cristian Brocchi, che rischia l’esonero (si fanno i nomi di Aurelio Andreazzoli e Roberto Donadoni come suoi sostituti), è attualmente una squadra senza né capo né coda, che si contorce su sé stessa e si pavoneggia dei suoi bei colori, del “pedigree” delle sue “figurine” più illustri, senza mostrare schemi e ritmo da “grande” di Serie B. Anche oggi si è assistito al solito “titic-titoc” a 2 all’ora, senza un dribbling; e pure le rare verticalizzazioni sono risultate imprecise. La forma fisica, poi, è preoccupante: a ogni scatto i lagunari si mangiavano metri ai biancorossi. Il Venezia sì che ha fatto un figurone, prendendosi la palma di miglior compagine vista quest’anno; tecnica, tattica, gambe, cuore e cervello: non è mancato niente al gruppo allenato da Paolo Zanetti. Gli arancioneroverdi hanno giocato come se fosse una finale play-off, i “nostri” come se fosse l’amichevole di preparazione estiva.
 
Se Brocchi non ha potuto contare sugli infortunati Lamanna, Barillà, Barberis, Balotelli e Gytkjaer, Zanetti ha dovuto fare a meno di Lezzerini, Vacca, Dezi, Karlsson e Forte. In porta per il Monza è dunque tornato Di Gregorio e in attacco Diaw, mentre a Donati e D’Errico il tecnico milanese ha preferito rispettivamente Sampirisi e Boateng. Il sistema 4-3-1-2, tonato in auge con la Reggiana, è stato riproposto con risultati disastrosi.
 
Il Venezia colpisce al primo affondo: è il 6’ quando l’ottimo Johnsen crossa dalla destra per Di Mariano che tocca per Aramu, bravo a insaccare con un sinistro chirurgico. Al 15’ Mota viene anticipato d’un soffio da Molinaro in area lagunare. 2’ dopo è invece Maleh a non arrivare per un attimo su un altro cross dalla destra di Johnsen. Al 19’ il Venezia raddoppia: Fiordilino scodella in area per Johnsen ma Di Gregorio gli chiude lo specchio della porta, però la sfera rimpallata finisce proprio sui piedi di Aramu che con un pallonetto insacca di nuovo. La reazione del Monza porta a una mischia al 23’ e a una bomba da 30 metri di Scozzarella a lato 1’ dopo. Il pessimo Boateng calcia al volo da centro area altissimo al 43’.
 
All’intervallo Brocchi inserisce Anastasio e D’Errico rispettivamente per Carlos Augusto e Frattesi. Al 5’ c’è una mischia in area monzese da trattenere il fiato. All’8’ su cross dalla sinistra di Molinaro arriva Fiordilino in corsa che manda alto. 3’ dopo Boateng aggancia proprio Fiordilino in area e l’arbitro assegna un rigore che Aramu trasforma. Quindi l’attaccante che ha giocato con gli antidolorifici si porta a casa il pallone… Passano 2’ e Armellino accorcia le distanze con una conclusione da fuori area. D’Alessandro e Maric rilevano Boateng e Diaw, ma è sempre il Venezia a dare lezione di calcio. Al 19’ Maleh si fa rimpallare il tiro da ottima posizione. Al 21’ si assiste a un’azione travolgente di Maleh che si beve mezza squadra del Monza ma alla fine si fa soffiare la sfera da Di Gregorio. 1’ dopo entra Colpani per Scozzarella. Al 27’ Johnsen viene lanciato a rete ma conclude sulla traversa. Il Monza si fa vivo 2’ più tardi con un sinistro di Anastasio che viene deviato in corner da Pomini. Al 37’ Pirola fa sponda di testa per Armellino che a sua volta di testa colpisce debolmente consentendo a Pomini una facile parata. Al 41’ Esposito fa quello che vuole in area biancorossa e infila Di Gregorio in diagonale. Nel recupero Mazzocchi spreca il pallone del 5-1.
 
Per Brocchi il problema è nel “carattere della squadra. Non ha funzionato l’approccio alla gara: siamo partiti molto male. Avevamo preparato la partita in maniera più aggressiva e invece è stata messa in campo poca energia di quella chiesta. Abbiamo preso 2 gol a difesa schierata. Poi tutto è diventato più difficile perché loro hanno giocato di ripartenze. I dati dicono che non riusciamo mai a reagire a un gol preso. Ci assale la frustrazione. Anche per questo motivo – e qui arriva il patetico appello del tecnico biancorosso - abbiamo bisogno di aiuto, di sostegno. C’è bisogno di creare positività nell’ambiente. Bisogna remare tutti dalla stessa parte. Non dobbiamo fare della sconfitta di oggi una tragedia”. Ci mancava che dopo 3 punti nelle ultime 3 partite, con 3 gol fatti e 5 subiti, si cercassero alibi all’esterno dello spogliatoio. Anche oggi, dopo l’1-4, in 6’ di conferenza stampa non si è mai preso la colpa di nulla. Ah, che destino cinico e baro che gli è capitato: allenare la squadra di proprietà di un signore che ogni 6 mesi gli compra 10-15 giocatori che le altre società della stessa categoria non si possono permettere…
 
 
FOTO BUZZI
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Monza travolto in casa. Brocchi è in bilico

MONZA-VENEZIA 1-4   Una disfatta, un’umiliazione, come l’ultima volta in Serie B: all’U-Power Stadium il Monza perde 4-1 contro il Venezia, stesso risultato di 20 anni fa al “Penzo” della città lagunare e peggio del 2-3 patito in quel campionato nella gara di andata in Brianza. Gli arancioneroverdi hanno così vendicato la sconfitta per 2-0 subita in Veneto lo scorso 11 dicembre, portandosi a solo 1 punto dai biancorossi.

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MONZA-UDINESE1-2

Il Monza non muove la classifica neanche contro l’Udinese e ora con i match con Roma e Atalanta alle porte la situazione si fa pesante, il che significa che l’allenatore artefice della prima storica promozione in Serie A della squadrabrianzola, Giovanni Stroppa, rischia di essere esonerato già nella prima metà di settembre.Rispetto alle sconfitte con Torino e Napoli si è visto qualche miglioramento, ma l’avversario era più debole e comunque l’impressione data è che proprio l’organico non sia all’altezza di competere alla pari con le altre compagini della massima categoria. Tecnicamente, tatticamente e fisicamente non ci siamo: gli avversari sono sempre superiore, o di poco o di tanto. In attesa di un gioco più efficace ci si attende dalla società altri acquisti sul mercato, pochi ma buoni, perché finora i nuovi non hanno fatto granché, anche se perlopiù per problemi fisici.

Era da 33 anniche l’Udinese non vinceva a Monza,ma allora al termine del campionato di Serie C a esultare fu la squadra biancorossa, promossa in cadetteria. Il team guidato daAndrea Sottil,ex giocatore bianconero (come del resto Stroppa, che ha giocato pure nel Monza), ha disputato una partita onesta, cercando i duelli individuali per via della maggiore fisicità. Il centravanti Beto in particolare è una “bestia” che da solo fa reparto. Al contrario del biancorosso Petagna, ancora lontano da una forma accettabile. I giocatori fuori forma si aggiungono peraltro ai cinque infortunati con cui ha dovuto oggi fare i contiStroppa:Pablo Marì,D’Alessandro,Marlon,Andrea RanocchiaeMota, i primitre titolari rimpiazzati rispettivamente daMarrone, Molina eCaldirola.Contro l’Udinese il tecnico di Mulazzano ha preferitocome interno destro di centrocampoColpani aFilippoRanocchia eha provato Sensi centromediano al posto diBarberis, finito in panchina per lasciar spazio aValoti come interno sinistro.Dall’altra parteSottil nonha avuto a disposizione soltanto lo squalificato Pereze l’infortunato Tuta.

Davanti a10mila spettatori tra cuiil “patron” biancorosso Silvio Berlusconie il commissario tecnico e il team manager della Nazionale italiana, rispettivamente Roberto Mancini eGabriele Oriali,la partita ha avuto inizio con una fiammatadel Monza.Dopo poco più di 1’di giocoPetagna si inserisce bene in area e costringe Silvestri a deviare in corner a pugni chiusi.Al13’unabella combinazione della squadra di Stroppaviene conclusa in gol da Birindelli, ma il guardalinee segnala la posizione di fuorigioco di Caprari che aveva servito l’assist.La prima grande occasione per l’Udinese arriva al21’con uncontropiede pericoloso non finalizzato da Beto che si allunga troppo il pallone.Al32’il Monza passa in vantaggio:Carlos Augusto dal fondomette in mezzoper Caprariche smista per Colpanibravo a mirare l’angolino dove Silvestri non può arrivare.I friulani pareggiano alla prima occasione: è il36’quando latriangolazione Lovric-Becao-Betosi conclude con un gol facile da due passi.Gli ospiti potrebbero raddoppiare al41’con un’azione personale di Deulofeu cheperò alla fine praticamente sbaglia un rigore in movimento calciando a lato.E al44’èBetoche spreca una ghiotta occasione a tu per tu con Di Gregorio.1’ dopoColpani si incunea in area e fa pervenire un ottimo pallone per Caprari la cui conclusione viene respinta da Silvestri.

Nella ripresa si assiste a un maggior possesso palla dei friulani e a meno occasioni da gol. Al6’ Birindelli non riesce perun attimo a trafiggere Silvestri su un traversonedalla sinistra.4’ dopo c’è una bella girata in area di Lovric che, complice una deviazione, passa alta sulla traversa.Stroppa cambia Colpani con Pessina, ma è l’Udinese a provarci con uncolpo di testa di Deulofeuche viene facilmente controllato da Di Gregorio.Gytkjaer e Machin sostituiscono Petagna e Valoti,però a segnre il secondo gol sono gli ospiti conUdogieche al 33’ chiude una combinazione stretta in area.Stroppa getta nella mischia anche Ciurria e Antov per Molina e Sensi. Purtroppo non arriva nemmeno il gol del pareggio, anzi, non viene creata neppure un’occasione da gol. Il Monza resta a 0 punti dopo 3 giornate di campionato.

In sala stampa Stroppaha parlato di “prestazione in netto miglioramento rispetto a quella colNapoli, ma migliorata anche rispetto a partita colTorino. Si vince facendo gole noi ne abbiamo fatto solo uno anche se la squadraèarrivata davanti alla portaavversariaparecchie volte,mentre i duegol subitisono stateingenuità gravi.Si tratta di errori individuali. Comunque siamo stati coraggiosi nelprovare a tagliarespesso lo schieramento udinese.Siamo arrivati più volte con tanti giocatori nella loro area.Se sono in bilico sulla panchina?Non ho ancora iniziatoalavorarequindi non mi sento in bilico…Mi aspettoche venga completata la squadra.Cragno?Lavora bene e non ha subito ilcontraccolpo dellarelegazione inpanchinaa favore di Di Gregorio. Birindelli?Ha fatto una prestazione importante.Pessina?Siamo felici delsuo recupero perchéè ungiocatore importante. Sensi? Ha disputato una buona partita, ma in alcune giocate poteva fare meglio. Caldirola eMarrone?Hanno fatto unapartita straordinaria”.

Sottilha fatto i “complimenti aPereyra per come ha giocato daquinto’ dopo tanti anni.Il successo di oggi è un’iniezione di autostima e consapevolezzadei nostri mezzi. Abbiamo meritato la vittoria contro una squadra di ottimi giocatori.Tra l’altro non credo di aver mai battutoStroppada allenatore.Della mia squadra mi è piaciutal’aggressività,laverticalità del gioco.Abbiamo contato12 occasioni dentro l’areaavversaria. E secondome possiamo crescere, anche perché abbiamo già una buonissima condizione fisica”.

Il Monzaè ora attesoallo stadio Olimpico di Romadove martedì prossimo alle ore20.45 affronterà i giallorossi guidati da Josè Mourinho per il primo turno infrasettimanale del campionato.

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Monza, è crisi. Sconfitta anche contro l'Udinese

MONZA-UDINESE 1-2 Il Monza non muove la classifica neanche contro l’Udinese e ora con i match con Roma e Atalanta alle porte la situazione si fa pesante, il che significa che l’allenatore artefice della prima storica promozione in Serie A della squadra brianzola, Giovanni Stroppa, rischia di essere esonerato già nella prima metà di settembre. Rispetto alle sconfitte con Torino e Napoli si è visto qualche miglioramento, ma l’avversario

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SPEZIA-MONZA 0-2
 
Come nel girone di andata il Monza inanella la terza vittoria consecutiva contro lo Spezia, espugnando lo Stadio Alberto Picco dopo più di 26 anni. Se dopodomani l'Hellas Verona non vincerà a Cremona il club brianzolo potrà festeggiare la matematica salvezza, ma a parte la formalità, in concreto è evidente che la squadra biancorossa punti a scalare la classifica fino a regalare almeno quel 10° posto richiesto la scorsa estate da “patron” Silvio Berlusconi, ancora ricoverato all’Ospedale San Raffaele di Milano.
 
Il gruppo guidato dal sempre più sorprendente Raffaele Palladino ha sfoderato una prestazione di livello, mostrando padronanza del gioco e notevole personalità. Peccato per quelle sbavature in difesa e in attacco che avrebbero potuto compromettere l’esito della trasferta. Al contrario il team allenato da Leonardo Semplici è arrivato alla sesta partita di fila non vinta e mostra preoccupanti lacune tecniche e di personalità che non fanno ben sperare in una salvezza in considerazione anche della rimonta del Verona dell’ex trainer del Monza, Marco Zaffaroni.
 
Per questa partita Palladino, privo solo dell’infortunato D’Alessandro, ha confermato l’“undici” vittorioso domenica scorsa con la Fiorentina. Semplici, invece, non ha potuto disporre di Maldini, Nzola e Żurkowski.
 
In avvio, come ormai consuetudine, il Monza soffre in difesa: al 2’ e al 19’ Kovalenko spreca due ghiotte opportunità per portare in vantaggio lo Spezia, prima svirgolando il pallone con un destro al volo dal limite dell’area, poi tirando incredibilmente addosso a Di Gregorio da pochi passi, anche se il portiere biancorosso è stato comunque bravo a respingere d’istinto con la gamba. La regola non scritta del calcio “gol fallito, gol subito” si applica anche stavolta e al 21’ un sinistro chirurgico dal limite di Ciurria manda la palla a insaccarsi nell’angolino, tra l’altro sotto la curva dei supporters locali; il laterale destro dei brianzoli non esulta per rispetto dei suoi ex tifosi. Lo Spezia subisce il colpo e non impensierisce più la retroguardia ospite se non con qualche cross, però al 36’ un colpo di testa ravvicinato di Amian passa di poco sopra la traversa. Il finale di tempo è invece di marca biancorossa: al 40’ e al 44’ Dragowski è costretto a due impegnative respinte, prima su una spettacolare conclusione in semigiravolta di Mota, poi su un tiro di Carlos Augusto incuneatosi in area.
 
Anche il secondo tempo inizia con un Monza timido. Al 4’ un sinistro debole di Bastoni viene bloccato agevolmente da Di Gregorio. Al 9’ la Curva Ferrovia perde la pazienza e inizia a contestare la squadra bianconera (dei 9200 spettatori ce n’erano comunque ben 500 di fede biancorossa). Al 10’ il Monza sfiora il raddoppio: Rovella crossa in mezzo, Kovalenko spizza di testa e se Dragowski non avesse deviato in corner si sarebbe registrata un’autorete. Lo Spezia riprende campo e al 14’ Gyasi non aggancia un cross davanti a Di Gregorio. Al 17’ Palladino cambia Rovella e Colpani rispettivamente con Machìn e Birindelli, avanzando Ciurria sulla tre quarti. Al 19’ Di Gregorio blocca anche un sinistro di Amian dal limite. Al 21’ Caprari spara dai 25 metri alto di poco e subito dopo viene sostituito da Petagna. Proprio il neoentrato al 31’ spreca un contropiede servendo Ciurria troppo in profondità. 2’ dopo entrano altre forze fresche: Valoti e Sensi rilevano rispettivamente Ciurria e Mota. Al 35’ e al 42’ il Monza rischia su due intraprese di Agudelo che dapprima si trascina la palla fuori dal campo dopo aver eseguito una serpentina pericolosissima in area e successivamente spara alto dal limite. Al 44’ Petagna spreca un’altra opportunità per chiudere la partita sbagliando lo scavetto a tu per tu con Dragowski. Non fallisce invece Carlos Augusto al 3’ dei 4’ di recupero quando viene imbeccato da Machìn in contropiede: il brasiliano brucia Dragowski in disperata uscita chiudendo la partita.
 
Palladino è entrato in sala stampa sorridente malcelando orgoglio per il rendimento della sua squadra nell’ultimo periodo: “Oggi abbiamo vinto grazie anche a un pizzico di fortuna che nel calcio non guasta. L’inizio di partita non è stato facile per merito dello Spezia, che è partito con il coltello tra i denti, con grande voglia, grande personalità. Noi però abbiamo un grandissimo portiere che ha fatto una parata che equivale a un gol. Poi siamo stati bravi a rimetterci a posto, a mettere in difficoltà lo Spezia. Abbiamo avuto tante ripartenze che bisognava gestire meglio. Comunque abbiamo fatto una grande partita. Dedichiamo la vittoria al nostro presidente: ci manca. Ci è stato detto che è felicissimo per questo successo. Ci mancava il filotto di 3 vittorie consecutive: l’avevo chiesto alla squadra e i ragazzi mi hanno risposto alla grande. Ciurria e Carlos Augusto hanno disputato una grandissima partita, ma entrambi stanno disputando un grandissimo campionato. Però tutta la squadra è meritevole di elogi. Per la partita contro la Roma di mercoledì prossimo probabilmente farò dei cambi perché ho giocatori che scalpitano. In allenamento tutti danno il massimo e all’U-Power Stadium metterò in campo chi riterrò possa più mettere in difficoltà la Roma”.
 
Semplici non sa più che pesci pigliare: “Mi dispiace per il risultato. Quando si perde bisogna prendersi le critiche e stare zitti. La squadra ha qualità ma se crei 3 o 4 situazioni da gol e non le realizzi e gli avversari ti fanno gol alla prima occasione è normale andare in difficoltà”.
 
 
FOTO AC MONZA
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Monza, tris di vittorie: espugnata La Spezia

SPEZIA-MONZA 0-2   Come nel girone di andata il Monza inanella la terza vittoria consecutiva contro lo Spezia, espugnando lo Stadio Alberto Picco dopo più di 26 anni. Se dopodomani l'Hellas Verona non vincerà a Cremona il club brianzolo potrà festeggiare la matematica salvezza, ma a parte la formalità, in concreto è evidente che la squadra biancorossa punti a scalare la classifica fino a regalare almeno quel 10° posto richies

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PERUGIA-MONZA 1-0
 
Niente Serie A neanche stavolta per il Monza, almeno per il momento. La sconfitta maturata a Perugia ha condannato i brianzoli al quarto posto che significano semifinale dei play-off con la vincente del preliminare tra la quinta e l’ottava, cioè tra il Brescia e proprio il Grifo umbro. Grande è stata la delusione dei circa 2mila tifosi giunti con ogni mezzo dalla Lombardia e anche delle migliaia che dal maxischermo installato nel parcheggio dell’U-Power Stadium e da molti bar, oltre che da casa, hanno assistito a distanza alla partita più importante della storia biancorossa degli ultimi 42 anni. Nel 1979 il Monza perse lo spareggio a Bologna contro il Pescara e oggi la storia, che ormai andrebbe chiamata maledizione, si è ripetuta, anche se appunto resta da giocare la carta dei play-off: un posto in Serie A per sei contendenti, in aggiunta a Lecce e Cremonese, oggi vittoriose nei loro impegni.
 
Il Monza di oggi non è stato quello visto contro il Benevento: troppo contratti e sofferenti i giocatori brianzoli di fronte all’agonismo esagerato dei padroni di casa, che sono sembrati molto in forma in vista dei play-off. I cambi effettuati nel secondo tempo hanno migliorato la squadra ma, oltre a essere un po’ tardivi, non sono serviti a buttare dentro quel pallone che avrebbe cambiato la storia della società da 3 anni e mezzo di proprietà di Fininvest. “Patron” Silvio Berlusconi è rimasto ad Arcore lasciando all’amministratore delegato Adriano Galliani la sofferenza di assistere al match dal vivo e di resistere al freddo intenso nonostante il mese di maggio.
 
L’allenatore brianzolo Giovanni Stroppa, che non ha avuto a disposizione gli infortunati Paletta e Siatounis, ha confermato la formazione vincente contro il Benevento. Alla squadra guidata da Massimiliano Alvini mancavano invece Kouan e Olivieri per squalifica e Rosi e Zanandrea per infortunio. L’ex del Monza Burrai è partito titolare.
 
Davanti ai 6828 spettatori del “Renato Curi” ad accendere la miccia è il Monza al 9’ con un sinistro al volo di Ciurria che finisce a lato. Il Perugia risponde al 13’ con una conclusione dal limite di Segre bloccata da Di Gregorio. 1’ dopo il monzese Sampirisi recupera in extremis su Matos che stava calciando quasi a botta sicura. Al 21’ Di Gregorio para una conclusione debole di Falzerano. Al 25’ Sampirisi crossa per Molina che fa sponda di testa per Gytkjaer: il danese in tuffo manca incredibilmente la deviazione in rete. Al 29’ un sinistro di Ciurria è bloccato a terra da Chichizola. 2’ dopo Di Gregorio para su colpo di testa di Curado. Sulla ripartenza Machin arriva alla conclusione ma debolmente. Al 38’ Falzerano non riesce ad approfittare di un’uscita imprecisa di Di Gregorio.
 
La ripresa inizia col botto della traversa centrata al 4’ dal perugino De Luca. 1’ dopo Di Gregorio blocca una conclusione da lontano di Segre. Il Perugia continua nel suo forcing che a tratti diventa assedio spinto oltre che dai suoi tifosi dal risultato di Frosinone, dove il Pisa va in vantaggio e ci rimarrà fino alla fine regalando i play-off al Grifo. Stroppa si decide a cambiare Mazzitelli, Machìn e Gytkjaer con Barberis, D’Alessandro e Mancuso. La situazione per i brianzoli migliora, ma di pericoli per la porta difesa da Chichizola non ne arrivano. Anzi, al 29’ De Luca spara alto da buona posizione. Finalmente al 33’ il Monza si sveglia: Chichizola salva prima su Mancuso e poi su Ciurria. 1’ dopo ancora Mancuso manda alto da ottima posizione. I brianzoli si sbilanciano e al 40’ Ferrarini lasciato solo al limite dell’area, fa due passi e fredda Di Gregorio con un rasoterra. Stroppa getta nella mischia Favilli ma è troppo tardi per ribaltare il match anche perché il Perugia difende con le unghie e coi denti il golletto che lo porterà a disputare i play-off, come il Monza.
 
In sala stampa Stroppa si è mostrato ovviamente amareggiato: “C’è tanta delusione perché abbiamo avuto qualche occasione per andare in vantaggio e non l’abbiamo sfruttata. Poi abbiamo preso gol nel nostro momento migliore, dopo aver effettuato i cambi. D’Alessandro è partito dalla panchina perché non era al 100%. Sul gol c’è stato un errore ma non è ora il momento di analizzarlo. Comunque va detto che abbiamo affrontato una grande squadra. Nel primo tempo non abbiamo fatto un buon gioco, nel secondo siamo andati meglio. Dovevamo fare più palleggio e far correre di più gli avversari. Da domani bisogna ricaricare le batterie: abbiamo un’altra possibilità. Ringrazio i tifosi: è stata bellissima l’atmosfera e a tratti sembrava di essere a Monza”.
 
 
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Niente Serie A diretta per il Monza ma si spera nei play-off

PERUGIA-MONZA 1-0   Niente Serie A neanche stavolta per il Monza, almeno per il momento. La sconfitta maturata a Perugia ha condannato i brianzoli al quarto posto che significano semifinale dei play-off con la vincente del preliminare tra la quinta e l’ottava, cioè tra il Brescia e proprio il Grifo umbro. Grande è stata la delusione dei circa 2mila tifosi giunti con ogni mezzo dalla Lombardia e anche delle migliaia che dal maxisc

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FIORENTINA-MONZA 1-1
 
Riparte bene il campionato del Monza dopo 52 giorni di sosta. L’1-1 ottenuto allo Stadio Artemio Franchi contro la Fiorentina è un ottimo punto, soprattutto considerando lo svantaggio maturato dopo soli 19’ di gioco. Riguardo al gioco espresso, il primo tempo ha lasciato un po’ a desiderare, con svarioni difensivi e scarsa incisività in attacco, ma i cambi effettuati dall’allenatore Raffaele Palladino, oltre a qualche correzione tattica e comportamentale, hanno rivitalizzato la squadra nella ripresa, in particolare dopo la rete del pareggio.
 
Oggi non sono stati disponibili Rovella, per problemi all’anca dopo il fallo da rigore subito nella gara amichevole col Torino, Donati per affaticamento muscolare e Sensi, in via di recupero dopo il serio infortunio; si è praticamente rivista la squadra dell’ultima partita ufficiale, quella vinta in casa contro la Salernitana, a parte la presenza di Ranocchia al posto di Rovella. Il tecnico dei toscani Vincenzo Italiano non ha potuto avere a disposizione Gonzalez, Sottil e Mandragora.
 
La partita è vibrante da subito con la Fiorentina che parte all’arrembaggio. Al 4’ si registra un sinistro debole di Dodo. Al 13’ Biraghi colpisce il palo direttamente da calcio d’angolo anche grazie a un’uscita a vuoto di Di Gregorio. Al 18’ si fa vivo il Monza con un contropiede concluso da Colpani a fil di palo. 1’ dopo, però, a passare in vantaggio è la Fiorentina: su un lancio dalle retrovie Cabral brucia Caldirola nello scatto e dal limite fulmina Di Gregorio con un potente destro. I biancorossi provano ad avere più coraggio ma non creano grandi occasioni. Anzi, sono i viola a rendersi pericolosi un paio di volte dalle parti di Di Gregorio: al 29’ il portiere brianzolo respinge una conclusione di Bianco da 20 metri e 2’ dopo Ikonè spara sull’esterno della rete al termine di un’azione personale.
 
Nell’intervallo Palladino decide di sostituire i due trequartisti Colpani e Caprari inserendo Birindelli e Petagna e spostando Ciurria e Mota dietro il centravanti. È però ancora la Fiorentina ad andare vicina al gol: al 6’ un colpo di testa di Quarta finisce a lato di poco. Il Monza torna pericoloso al 9’ con una conclusione ravvicinata ma debole di Izzo che Terracciano para. Al 16’ arriva comunque il pareggio con uno splendido destro al volo di Carlos Augusto su cross dalla destra di Ciurria. Subito dopo Machìn entra per Ranocchia. I biancorossi potrebbero addirittura andare in vantaggio al 21’ (Birindelli calcia alto) e al 30’ (Terracciano respinge il destro di Mota e poi Petagna spara incredibilmente alto), ma anche i padroni di casa sprecano alcune ghiotte opportunità di siglare la rete del 2-1: al 21’ Cabral a tu per tu con Di Gregorio praticamente gli passa il pallone; al 25’ Ikonè spara alto da buona posizione; al 33’ Amrabat costringe Di Gregorio a una difficile respinta. Da segnalare le azzeccate sostituzioni anche di Caldirola con Pablo Marì al 22’ e di Ciurria con Vignato al 34’.
 
In sala stampa Italiano ha elogiato il Monza: “Se abbassi il ritmo è una squadra che ha giocate che ti castigano e infatti loro sono stati bravi ad approfittare di quel nostro momento. Abbiamo disputato un grandissimo primo tempo, con grande intensità. Nel secondo tempo un po’ meno ma non avremmo rubato nulla se avessimo vinto, nonostante Petagna ci abbia graziato”.
 
Palladino ha sorprendentemente chiesto scusa alla squadra: “Abbiamo sbagliato il primo tempo per demerito mio. Ho letto male delle situazioni mettendo in difficoltà la squadra. Ho chiesto scusa. Poi c’è stato il merito della Fiorentina, squadra forte, che fisicamente sta bene. Siamo anche stati fortunati perché potevamo andare sotto di due gol. Poi ho messo i trequartisti tra le due linee, ho cambiato la catena di sinistra, ho dato più ampiezza mettendo in difficoltà la Fiorentina. Quindi alla fine il risultato è giusto. E ci dà grande consapevolezza, grande autostima per il prosieguo del campionato. Il gol fallito da Petagna? Ha detto che ha visto un uomo sulla linea e allora ha scelto di calciare più alto. Ma lui è stato comunque bravo, così come gli altri subentrati: sono entrati con la testa giusta, con determinazione e mettendoci impegno. Pablo Marì è tornato a giocare già una gara ufficiale: è un grande uomo, un grande giocator. Se ci sarà turnover con l’Inter? Deciderò domani quando farò il punto sulla situazione degli acciaccati. Ho comunque la fortuna di avere un gruppo ampio, dove spesso quelli che entrano fanno la differenza. Con leggerezza e autostima dobbiamo andare a rompere le scatole anche all’Inter”.
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Ottimo punto del Monza a Firenze

FIORENTINA-MONZA 1-1   Riparte bene il campionato del Monza dopo 52 giorni di sosta. L’1-1 ottenuto allo Stadio Artemio Franchi contro la Fiorentina è un ottimo punto, soprattutto considerando lo svantaggio maturato dopo soli 19’ di gioco. Riguardo al gioco espresso, il primo tempo ha lasciato un po’ a desiderare, con svarioni difensivi e scarsa incisività in attacco, ma i cambi effettuati dall’allenatore Raffaele Palladino

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Gli specialisti della Chirurgia Generale-Trauma Team dell'Ospedale Niguarda di Milano hanno effettuato stamattina l'intervento di ricostruzione dei due muscoli lesionati sulla schiena di Pablo Marí, il calciatore spagnolo del Monza tra le vittime dell'accoltellamento di ieri a Milanofiori di Assago.

L'intervento è andato bene e si prevede un ricovero ospedaliero di due o tre giorni.

Dopo le dimissioni il calciatore potrà iniziare un percorso di riabilitazione.

Questo tipo di lesioni muscolari richiede di norma due mesi di riposo prima di poter riprendere le attività fisiche.

Nel frattempo il Monza ha chiesto il rinvio della partita di lunedì sera col Bologna in considerazione del fatto che la squadra è sotto choc.

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Pablo Marì operato dopo l'accoltellamento

Gli specialisti della Chirurgia Generale-Trauma Team dell'Ospedale Niguarda di Milano hanno effettuato stamattina l'intervento di ricostruzione dei due muscoli lesionati sulla schiena di Pablo Marí, il calciatore spagnolo del Monza tra le vittime dell'accoltellamento di ieri a Milanofiori di Assago. L'intervento è andato bene e si prevede un ricovero ospedaliero di due o tre giorni. Dopo le dimissioni il calciatore potrà iniziare un percor

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Comincia domani contro il Torino allo Stadio Olimpico del capoluogo piemontese (calcio d’inizio alle ore 15) un quadrittico di partite che probabilmente stabilirà se il Monza potrà davvero ambire a un posto nelle prossime coppe europee. Dopo i granata, infatti, i brianzoli affronteranno altre tre dirette concorrenti: Napoli, Bologna e Atalanta. Quest’anno contro le squadre più in alto in classifica le cose sono andate quasi sempre male, ma la speranza dei tifosi è che, sulle ali dell’entusiasmo per le 4 vittorie nelle ultime 5 gare, i biancorossi possano proseguire la serie positiva per poi affrontare gli ultimi 5 match della stagione come 5 finali.
L’allenatore di capitan Pessina e compagni, Raffaele Palladino, per ora pensa alla sfida di domani, anche se la chiacchierata coi giocatori di cui ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia fa ipotizzare che abbia alzato l’asticella per dare un senso a questi ultimi 2 mesi di campionato: “Questo periodo lo viviamo con grande entusiasmo, grande motivazione, grande carica. È un bel periodo per noi, per la società e per i tifosi. Tutti i ragazzi si sentono coinvolti e questa settimana abbiamo ripreso gli allenamenti con una bella chiacchierata negli spogliatoi. Loro mi stanno dando grandi gratificazioni. Abbiamo da affrontare 9 partite importantissime, con tanti scontri diretti. Si comincia col Torino che ha la quarta miglior difesa del campionato, che l'anno scorso è arrivato decimo e che quest'anno ha fatto grandi investimenti per migliorarsi. Sarà una partita da affrontare in maniera decisa anche perché giocheremo davanti a un pubblico che sarà come un uomo in più per loro. Il Torino è poi guidato da un grandissimo allenatore: Juric lo conosco bene avendolo avuto come compagno di squadra e come tecnico. È molto bravo a far giocare male la tua squadra. Sarà dunque una partita intensa, ricca di duelli, in cui bisognerà stare attenti ai dettagli, anche perché il Torino è una squadra molto fisica. Con Juric ci sentiamo spesso, gli voglio bene. Se faccio questo lavoro è in minima parte merito suo: sia a Crotone che a Genova mi coinvolgeva in situazioni tecnico-tattiche. Domani oltre agli squalificati Gomez e Bondo non potrò disporre degli infortunati Caprari e Vignato. Gomez merita un finale diverso di carriera: speriamo di rivederlo in campo o qui o da un’altra parte. Caprari avrà una visita di controllo a breve da cui dipenderà il suo rientro in gruppo. Riguardo a Vignato, sta migliorando e mi auguro che ci dia una mano nel finale di stagione. Nella gara di andata Bondo aveva giocato bene, ma comunque che possono giocare nella sua posizione ci sono Pessina, Akpa-Akpro e Gagliardini. Dunque siamo tranquilli e oggi in rifinitura proveremo le giuste contromosse. Se Galliani avrebbe fatto uno sgambetto al Torino impedendomi di andare ad allenare la Primavera granata? Galliani ha sempre creduto in me da quando ho iniziato ad allenare a Monza l’Under 11. Mi ha sempre detto che gli piacevo come allenavo e che avevo un futuro nella società biancorossa. Pertanto non credo che abbia fatto uno sgambetto a nessuno. Se le convocazioni nelle rispettive Nazionali durante la stagione di Colpani, Valentin Carboni e Mota sono merito mio? L'unico mio merito è quello di avere creduto in loro, soprattutto nella prima parte di stagione quando qualcuno di loro era criticato. Ora ci aspettiamo i gol di Djuric e Colombo. Come sarà il calcio del futuro? Sarà coinvolto di più il portiere nel gioco”.
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Palladino alza l'asticella contro il Torino dell'amico Juric

Comincia domani contro il Torino allo Stadio Olimpico del capoluogo piemontese (calcio d’inizio alle ore 15) un quadrittico di partite che probabilmente stabilirà se il Monza potrà davvero ambire a un posto nelle prossime coppe europee. Dopo i granata, infatti, i brianzoli affronteranno altre tre dirette concorrenti: Napoli, Bologna e Atalanta. Quest’anno contro le squadre più in alto in classifica le cose sono andate quasi sempre male

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La sconfitta casalinga contro il Milan ha interrotto la serie di 8 risultati utili consecutivi, ma il Monza è pronto a rialzarsi e riprendere la corsa verso la salvezza anche se l’avversaria di domani, la Salernitana allo Stadio Arechi, sarà ostica a causa della delicata situazione di classifica in cui si trova. È infatti quintultima ma con all’attivo una sola vittoria nelle ultime 10 partite e il record negativo di peggior difesa della Serie A. I biancorossi sono avanti di 8 punti pari a 5 posizioni in classifica, ma al contrario dei granata sono partiti malissimo tra agosto e settembre e poi hanno preso il volo col cambio di allenatore da Giovanni Stroppa a Raffaele Palladino. Anche i campani hanno cambiato tecnico, ma da solo una gara, persa in casa contro la Lazio: al posto di Davide Nicola è stato chiamato sulla panchina degli ippocampi il portoghese Paulo Sousa. In conferenza stampa Palladino si è mostrato comunque fiducioso: “Al termine della partita col Milan eravamo rammaricati per il risultato e siamo lo stesso usciti a testa alta per la prestazione che abbiamo fornito contro una grandissima squadra. Domani affronteremo una compagine forte con forti individualità: davanti chiunque potrà metterci in difficoltà. Poi col cambio dell’allenatore ho notato che i salernitani hanno già un’identità nuova. E questa settimana avranno avuto modo di lavorare sui nuovi principi di gioco. Sousa, poi, è un tecnico che fa lavorare bene i suoi gruppi; lo seguo da tempo e lo stimo molto. Tutte le partite da qui alla fine saranno finali, anche perché abbiamo diversi scontri diretti. Dando una mentalità vincente alla squadra, in trasferta giochiamo come in casa. La mentalità è quella giusta e dobbiamo continuare così. In settimana ho visto la mia squadra molto carica, molto determinata: è stata una delle migliori settimane della stagione sotto il profilo della qualità degli allenamenti. Purtroppo Rovella nel primo allenamento della settimana si è procurato una distorsione alla caviglia; per conoscere i tempi di recupero c’è bisogno di eseguire ulteriori accertamenti. Invece Carlos Augusto è tornato a disposizione: decideremo domani se farlo giocare dal primo minuto. Comunque sabato scorso ho fatto esordire nel suo ruolo a gara in corso Carboni, un giovane molto interessante che avevo notato l'anno scorso; a gennaio si è prospettata la possibilità di prenderlo e l’abbiamo fatto; sto apprezzando il fatto che vuole tanto migliorarsi e in effetti lo deve fare sulla fase di non possesso palla. Tornando al match di domani anticipo che vedrete un cambio in porta perché giocherà Cragno al posto di Di Gregorio. Voglio dare valore al lavoro settimanale e Cragno merita di giocare anche lui. In settimana ha rescisso consensualmente il contratto con la società Paletta: noi due siamo grandi amici, ho condiviso con lui 5 anni da calciatore a Parma, ma ho avuto poco tempo per lavorare come suo allenatore perché quando sono arrivato era già stato messo fuori lista per il campionato. In questi mesi ha confermato di essere una grande persona e il suo riconoscimento alla società è stato bellissimo, da grande uomo”. Da un ex compagno di squadra a una ex squadra il passo è breve… “Nella Salernitana ho giocato solo un anno, ma a Salerno ho comunque lasciato un pezzo di cuore. È una città che amo”.

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Palladino cambia il portiere per la trasferta di Salerno

La sconfitta casalinga contro il Milan ha interrotto la serie di 8 risultati utili consecutivi, ma il Monza è pronto a rialzarsi e riprendere la corsa verso la salvezza anche se l’avversaria di domani, la Salernitana allo Stadio Arechi, sarà ostica a causa della delicata situazione di classifica in cui si trova. È infatti quintultima ma con all’attivo una sola vittoria nelle ultime 10 partite e il record negativo di peggior difesa della

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Solo 2 mesi e 4 giorni dopo la partita di andata il Monza ritroverà domani la Cremonese all’U-Power Stadium. Doveva essere uno scontro diretto per la salvezza, ma questo derby regionale tra due neopromosse vedrà di fronte due squadre con stati d’animo ben diversi: da una parte i biancorossi si trovano a metà classifica con lo sguardo rivolto verso la qualificazione alle coppe europee, dall’altro i grigiorossi chiudono la graduatoria a braccetto con la Sampdoria con ormai un piede e mezzo in Serie B, anche se la stagione potrebbe avere un particolare sapore dolceamaro se arrivasse un clamoroso successo in Coppa Italia, essendo la “Cremo” una delle 4 compagini qualificatesi alle semifinali. Il cambio sulla panchina delle “tigri” tra Massimiliano Alvini e Davide Ballardini, avvenuto proprio dopo la sconfitta per 3-2 contro il Monza, ha portato qualche beneficio, ma non abbastanza per tirarsi fuori dai guai. Domani in Brianza potrebbe essere davvero l’ultima occasione per la Cremonese per continuare a sperare in una miracolosa salvezza, anche per via della contemporanea sfida tra la Sampdoria e l’Hellas Verona terzultimo. Sarà certamente una partita da non prendere sottogamba, come anche l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, ha sottolineato in conferenza stampa: “Domani dovremo entrare in campo come se fosse una finalissima. Abbiamo fatto un bellissimo percorso dopo la lunga pausa causata dal Campionato del mondo: in 11 gare abbiamo perso solo col Milan in casa e la Salernitana in trasferta. Domani vogliamo dunque chiudere bene prima della breve sosta dovuta alle 2 partite della Nazionale. Sarà una partita da non sottovalutare. Dovremo essere bravi ad avere la giusta mentalità, fame, aggressività. In 2 mesi cambiano tante cose: nel caso della Cremonese sono cambiati l’allenatore e il sistema di gioco, però noi siamo migliorati. A Cremona disputammo uno dei migliori primi tempi della stagione, mentre nella ripresa ci abbassammo troppo. Col cambio di allenatore la Cremonese ha trovato compattezza, ha fatto ottimi risultati soprattutto in Coppa Italia. È una squadra ancora viva, che lotta, combatte. Noi abbiamo recuperato Mota al 100%. Rovella e Marlon stanno invece ancora lavorando a parte: sicuramente Marlon sarà recuperato per Monza-Lazio e anche Rovella ha buone possibilità. Il resto della squadra sta bene. Ho uno staff molto giovane ma molto preparato. Col mio secondo Stefano Citterio ho iniziato dall’Under 15, quindi ci conosciamo da 3 anni. Poi si sono aggiunti gli altri. Li ringrazio tutti perché sono i primi ad arrivare al Centro Sportivo Monzello e gli ultimi ad andare via. La squadra è ben allenata ed è merito dello staff di preparatori che spingono ogni giorno gli atleti a dare il massimo. E i ragazzi sono eccezionali nel seguirli. Il caldo primaverile? Siamo pronti a tutto. Se ci sarà caldo sarà caldo per tutti. L’approccio diverso alle gare? Ci sono partite in cui andiamo più alti a pressare e altre in cui lo facciamo più bassi. La strategia la decidiamo in settimana a seconda degli avversari. L'importante è la mentalità con cui si approcciano le partite. I 2 gol annullati in stagione per fuorigioco millimetrici di Petagna? Eh, non è andata bene. Se la regola ora è quella ci dobbiamo attenere a quella regola. Con altri allenatori sto discutendo di proporre un cambio della regola: riteniamo che si debba allargare anche di molto l’ampiezza della linea di misurazione del fuorigioco semiautomatico, magari portandola a 11 centimetri come quelle segnate sul campo col gesso. Anche tornare alla presenza o mancanza di luce tra attaccante e difendente potrebbe essere una soluzione. Il rinnovo del mio contratto? Dopo la partita di domani ci sarà tempo e modo di parlarne. Monza è una bellissima realtà. Siamo partiti a fari spenti, anche un po' sottovalutati. Siamo una realtà che sta crescendo e che vuole consolidarsi. Le squadre di provincia fanno bene al calcio perché creano il senso di appartenenza a un territorio. A Monza, per esempio, vedo sempre più tifosi allo stadio e sempre più giovani che si innamorano del Monza. La Brianza è un posto meraviglioso dove si sta benissimo: non la conoscevo prima di venire a Monza, ma mi sono innamorato. Se Roberto Mancini convocherà qualche giocatore del Monza in Nazionale? Non ho avuto modo di parlare con lui, ma mi auguro che per coronare il nostro bel periodo qualche nostro giocatore venga convocato”.

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Palladino carica il Monza per il derby con la Cremonese

Solo 2 mesi e 4 giorni dopo la partita di andata il Monza ritroverà domani la Cremonese all’U-Power Stadium. Doveva essere uno scontro diretto per la salvezza, ma questo derby regionale tra due neopromosse vedrà di fronte due squadre con stati d’animo ben diversi: da una parte i biancorossi si trovano a metà classifica con lo sguardo rivolto verso la qualificazione alle coppe europee, dall’altro i grigiorossi chiudono la graduatoria a

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I quasi 1500 tifosi del Monza che seguiranno la squadra a Genova per la sfida-salvezza di domani (ore 15) contro la Sampdoria testimoniano l’importanza della posta in palio. I brianzoli dopo un avvio disastroso hanno già cambiato l’allenatore (Raffaele Palladino per Giovanni Stroppa), col risultato di aver battuto nientemeno che la Juventus, mentre in Liguria il cambio sulla panchina potrebbe scattare in caso di ulteriore risultato negativo della compagine guidata da Marco Giampaolo. Per Palladino si tratta del ritorno in uno stadio che lo ha visto protagonista da calciatore ma con la maglia del Genoa: “Al ‘Ferraris’ ho vissuto momenti bellissimi, è uno stadio che sa dare grandi emozioni – ha commentato in conferenza stampa – Ci sarà tensione, ma dovrà essere positiva, perché dovrà darci la carica, il coraggio di affrontare il clima di questi stadi grandiosi. Comunque domani non si deciderà nulla: il percorso che dobbiamo fare è ancora lungo; e dovrà essere fatto con le prestazioni. La partita che abbiamo giocato contro la Juventus è stata incredibile, ma va messa da parte. Non siamo diventati fenomeni e non siamo neppure scarsi: dobbiamo rimanere equilibrati. La Sampdoria ha grandi qualità: ha un allenatore molto bravo e giocatori molto forti. La sua classifica è falsa. Domani dovremo giocare come fosse una finale. Oggi pomeriggio dopo la rifinitura deciderò che sistema di gioco adottare domani. Nei giorni scorsi ho provato diversi sistemi che possono venire utili in corso di partita. Riguardo alla formazione di partenza ho quattro o cinque dubbi: vuol dire che ho giocatori di qualità che mi mettono in difficoltà. Questo significa che il valore aggiunto alla squadra sarà dato in campionato da quelli che partiranno dalla panchina: le partite si decideranno con i cambi dei secondi tempi. In queste settimane intense ho cercato di portare alla squadra le mie idee, ma ho ascoltato molto anche i ragazzi: ho parlato con ognuno di loro per conoscerli pure dal punto di vista umano, per cercare di entrare in sintonia con loro. Sono ragazzi eccezionali che meritano davvero grandi soddisfazioni: avere un gruppo così coeso, concentrato su quello che c’è da fare è per me fondamentale. In questi giorni il gruppo è molto dispiaciuto per la rescissione consensuale del contratto tra la società e Andrea Ranocchia perché lui è ragazzo eccezionale, un grande esempio, una grande perdita per lo spogliatoio. Riguardo agli infortunati, Petagna sta meglio e spero di riaverlo a disposizione il più presto possibile, mentre D'Alessandro è rientrato in gruppo e ci potrà dare una mano”.

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Palladino carica il Monza per la sfida con la Sampdoria

I quasi 1500 tifosi del Monza che seguiranno la squadra a Genova per la sfida-salvezza di domani (ore 15) contro la Sampdoria testimoniano l’importanza della posta in palio. I brianzoli dopo un avvio disastroso hanno già cambiato l’allenatore (Raffaele Palladino per Giovanni Stroppa), col risultato di aver battuto nientemeno che la Juventus, mentre in Liguria il cambio sulla panchina potrebbe scattare in caso di ulteriore risultato negativ

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Invertire la tendenza negativa tornando a vincere in casa dopo quasi 4 mesi. È l’obiettivo del Monza in vista della partita che domani alle ore 15 lo vedrà opposto all’Empoli all’U-Power Stadium. L’allenatore biancorosso Raffaele Palladino sa che non potrà contare sullo squalificato Donati e sugli infortunati (entrambi alle prese con una distorsione alla caviglia) Rovella e Mota. In classifica il team guidato da Paolo Zanetti è dietro di 1 solo punto alla formazione brianzola assieme ai comprovinciali della Fiorentina. Nella gara di andata gli azzurri si imposero per 1-0, gol maturato per un’indecisione di Marlon, che assieme a Birindelli e a Rovella ha scontato a Salerno la giornata di squalifica. Proprio la batosta (3-0) subita in Campania domenica scorsa è stata oggetto in settimana delle discussioni dei tifosi e motivo di critiche a Palladino. “Questa settimana è stata uguale a quelle precedenti – scaccia i fantasmi della crisi psicologica nell’odierna conferenza stampa il tecnico del Monza – Certamente si è lavorato su quello che non è stato fatto bene a Salerno. Ho visto la squadra dispiaciuta per il risultato ma motivata, carica. Comunque non meritavamo di perdere con 3 gol di scarto perché la prestazione c’è stata; sono stati commessi degli errori nel secondo tempo e poi abbiamo perso la nostra identità dopo il 2-0: ci siamo disuniti e questa cosa non mi è piaciuta per niente. Ho letto le critiche e le ho trovate costruttive, utili per crescere. Io però faccio giocare chi merita di giocare e chi ritengo sia pronto per la gara. Cragno si meritava di giocare: è un ottimo portiere e comunque ha fatto una buonissima partita. In questa stagione non aveva mai giocato in campionato e in panchina è sempre il primo a fare il tifo. Detto ciò, domani tornerà titolare Di Gregorio. Sensi è pronto: questa settimana l’ho visto migliorato rispetto alle precedenti. Dopo l’infortunio ha lavorato tanto per rientrare il prima possibile. Non ha i 90’ nelle gambe, ma è un giocatore fondamentale per noi. Mota invece ha una distorsione alla caviglia. Non sarà un infortunio di lunga durata come quello di Rovella: dalla prossima settimana comincerà già a lavorare con la squadra. A proposito di attaccanti, non abbiamo le caratteristiche fisiche per riempire l'area e fare gol sui cross. Però dobbiamo migliorare questo aspetto. Segniamo anche poco da fuori area, ma quello è un dato generale di tutte le squadre in questo campionato. Un altro aspetto da migliorare è come affrontiamo psicologicamente gli avversari perché da un po' di tempo facciamo buoni risultati con le grandi squadre e meno con quelle al nostro livello. L’Empoli è al nostro livello e dobbiamo stare attenti perché nelle ultime 11 partite ha perso solo contro la Roma e il Napoli. È una compagine che sa fare calcio, bravissima nel palleggio e con giocatori forti davanti. Sarà una partita più difficile di quella di Salerno. Più che azzeccare il sistema di gioco col quale schierare la squadra sarà importare scendere in campo con fame, rabbia agonistica”.

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Palladino cerca la riscossa con l'Empoli

Invertire la tendenza negativa tornando a vincere in casa dopo quasi 4 mesi. È l’obiettivo del Monza in vista della partita che domani alle ore 15 lo vedrà opposto all’Empoli all’U-Power Stadium. L’allenatore biancorosso Raffaele Palladino sa che non potrà contare sullo squalificato Donati e sugli infortunati (entrambi alle prese con una distorsione alla caviglia) Rovella e Mota. In classifica il team guidato da Paolo Zanetti è diet

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Per il Monza di Raffaele Palladino è tempo di affrontare un’altra “grande” del campionato, l’Internazionale, e pure in trasferta a Milano. Domani alle ore 20.45 saranno oltre 3mila i tifosi biancorossi che riempiranno uno spicchio dello Stadio Giuseppe Meazza sognando il “colpaccio” che tra l’altro farebbe doppiamente felici il “patron” Silvio Berlusconi, ancora ricoverato in terapia intensiva all’Ospedale San Raffaele, e il vicepresidente vicario e amministratore delegato Adriano Galliani, l’accoppiata dei record di trofei dei rivali cittadini del Milan. L’Inter è davanti al Monza di 16 punti e lotta per la qualificazione alla Champions League, mentre il team brianzolo, 13° in classifica, deve ancora guadagnarsi la salvezza. La partita di andata, terminata 2-2, scatenò un fiume di polemiche nei confronti dell’arbitraggio da parte del tecnico nerazzurro Simone Inzaghi, la cui squadra è reduce dal successo per 2-0 ottenuto in Champions League a Lisbona ai danni del Benfica. In conferenza stampa Palladino ha commentato lo stato di salute e lo spessore tecnico degli avversari: “L'Inter è sempre una squadra temibile, composta da tanti campioni e dalla rosa ampia. Sicuramente in questo periodo i giocatori nerazzurri hanno speso tanto a causa delle tante partite ravvicinate. Credo però che la gara di Champions League abbia dato loro tante energie positive, molto morale. E poi loro hanno un obiettivo importante ancora da inseguire, mentre per noi invece la salvezza è vicina. Ci aspettiamo un’Inter molto agguerrita, che ci metterà in difficoltà. Noi dovremo cercare di sfruttare le nostre qualità. All'andata la scelta di stare più bassi per non dare spazio alle loro ripartenze non ha pagato perché sono stati bravi a palleggiare. Noi dovremo avere coraggio, affrontando i duelli e cercando di sfruttare i punti deboli che ogni squadra ha anche in Serie A. E poi dovremo avere la stessa fame della gara di andata. La soluzione adottata a Udine, con in campo il cosiddetto ‘falso nueve’, mi è piaciuta molto perché c'era tanta qualità in attacco. Ho premiato Valoti che si impegnava molto in allenamento mostrando ottime cose. Anche se con questa soluzione ci viene a mancare un po' di incisività in attacco, sarà certamente riproposta in questo finale di campionato. Come mai ultimamente stiamo facendo meno punti di prima? Non è questione di gioco di squadra perché per me stiamo giocando meglio di prima. E siamo pure cresciuti in quanto a personalità. Dato che non credo alla sfortuna, ritengo che la causa principale sia che abbiamo commesso qualche errore individuale di troppo. E tra l’altro stiamo pagando di più questi errori in termini di punti. Del resto stiamo subendo meno tiri in porta di prima. Un altro motivo del calo in classifica è che ultimamente abbiamo affrontato squadre più forti che nella precedente parte di stagione. E domani giocheremo contro l’Inter… Mi piacerebbe fare qualche punto a San Siro per Galliani, perché si meriterebbe questo regalo nella sua ex ‘casa’, e per i tifosi: ogni settimana chiedo quanti supporters del Monza ci saranno allo stadio perché so che il primo anno in Serie A è il più complicato e serve l'aiuto di tutti per salvare la categoria”. A proposito di ‘ex’, sarà una partita particolare per Sensi che è ancora di proprietà dell’Inter… “Stefano dopo l'infortunio al perone ha avuto continuità di minutaggio, giocando quasi sempre. È stato spesso sostituito per mancanza di ritmo gara. Ma è un giocatore che può fare la differenza anche con una sola giocata”. Come commenta le parole di Graziano Battistini, agente di Cragno? “Gli agenti fanno il proprio lavoro anche così. Alessio è un grande professionista, che lavora e aiuta i compagni. Ha accettato di essere il secondo portiere pur avendolo fatto raramente in carriera”.

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Palladino chiede al Monza tanto coraggio contro l'Inter

Per il Monza di Raffaele Palladino è tempo di affrontare un’altra “grande” del campionato, l’Internazionale, e pure in trasferta a Milano. Domani alle ore 20.45 saranno oltre 3mila i tifosi biancorossi che riempiranno uno spicchio dello Stadio Giuseppe Meazza sognando il “colpaccio” che tra l’altro farebbe doppiamente felici il “patron” Silvio Berlusconi, ancora ricoverato in terapia intensiva all’Ospedale San Raffaele, e i

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Per il Monza inizia domani un trittico di partite contro squadre che gli sono davanti in classifica: dopo i match con Milan, Fiorentina e Napoli (solo quello coi viola in casa) a fine 2023 forse si riuscirà a capire per cosa dovrà lottare in questa stagione. Per ora, nonostante il nono posto in classifica, l’obiettivo da centrare è solo quello della salvezza, perché ancora non si vede nella squadra biancorossa chi, oltre a Colpani, peraltro ultimamente appannato, possa realizzare quel numero di gol sufficiente a dormire sonni tranquilli.
Domani, però, allo Stadio Giuseppe Meazza (calcio d’inizio alle ore 12.30) a dover salire sugli scudi sarà il reparto difensivo guidato dal portiere Di Gregorio. Fortunatamente Izzo e Caldirola (così come il trequartista Vignato) sono completamente recuperati, ma purtroppo non sarà ancora disponibile Pablo Marì, come rivelato dal tecnico Raffaele Palladino nella consueta conferenza stampa della vigilia: “Abbiamo recuperato Izzo, Vignato e Caldirola e tra l’altro in settimana hanno fatto molto bene. L'unico indisponibile in difesa resta Pablo Marì, che ha svolto ancora lavoro differenziato per un fastidio muscolare. Naturalmente saranno ancora assenti Gomez e Caprari: quest’ultimo sta lavorando col fisioterapista e dunque ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di riaverlo in gruppo; l’assenza di Caprari pesa perché era un giocatore che ci dava imprevedibilità, fantasia: in quella posizione ci manca qualche gol. Dall’altra parte abbiamo Colpani, che però deve lavorare un po' di più soprattutto fuori dal campo, riguardo all’alimentazione e in palestra; dopo la convocazione in Nazionale gli avversari lo temono di più e quindi lo curano di più e dunque lui deve fare un salto ulteriore di qualità. Quando si hanno tanti infortunati, come è capitato a noi nelle scorse settimane, lo staff tecnico deve far sentire tutti importanti. È l'occasione per provare chi ha giocato meno nelle partite precedenti: questi devono farsi trovare pronti e di solito con me succede. Guardate ad esempio Akpa-Akpro: l’abbiamo voluto io e Galliani. Ha strappo, gamba, qualità tecnica, esperienza. Ora gioca in mezzo al campo ma può fare anche l'esterno. In futuro lo vedrete giocare più spesso. Se contro il Milan schiererò da centravanti una punta di movimento come Ciurria come fatto contro la Juventus? In quel caso avevo visto in settimana Ciurria attaccare bene gli spazi. L'anno scorso ho fatto giocare spesso Mota da centravanti anche se non ha le caratteristiche da prima punta. Domani vedremo… È vero che il Milan ha tante assenze però le grandi squadre riescono sempre a sopperire alle assenze e infatti il Milan in settimana è andato a vincere la partita di Champions League a Newcastle. Ci aspetta una partita difficile, complicata, contro tanti campioni in campo. Dovremo fare la partita perfetta. Dovremo essere bravi in tutto. Giocare a San Siro sarà motivo di orgoglio, di soddisfazione: voglio vedere in campo gente libera di testa. Sarà anche la prima volta che affronteremo il Milan in campionato senza il presidente Berlusconi. Mi piace ricordarlo con la sua frase ‘Chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince’. Lui era ambizioso e questa società è ambiziosa. Lui resterà sempre nei nostri cuori. È stata una settimana particolare anche per Galliani. Lui non ci ha chiesto niente, ma ci basta la sua presenza, la sua vicinanza. Vorremmo dargli la soddisfazione di battere il Milan contro il quale non abbiamo ancora fatto punti in Serie A. Comunque già abbiamo una bella classifica. Sappiamo che vincere aiuta a vincere: la vittoria dà autostima, morale, slancio, positività. Dobbiamo continuare così, migliorando tanti aspetti. Ad esempio, dobbiamo concludere di più ed essere più efficaci sotto porta”.
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Palladino chiede la partita perfetta contro il Milan

Per il Monza inizia domani un trittico di partite contro squadre che gli sono davanti in classifica: dopo i match con Milan, Fiorentina e Napoli (solo quello coi viola in casa) a fine 2023 forse si riuscirà a capire per cosa dovrà lottare in questa stagione. Per ora, nonostante il nono posto in classifica, l’obiettivo da centrare è solo quello della salvezza, perché ancora non si vede nella squadra biancorossa chi, oltre a Colpani, pera

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Per il turno pasquale il Monza si appresta ad arrivare a Udine, dove domani alle ore 12.30 (prima volta a questo orario per i brianzoli) affronterà la squadra bianconera allenata da Andrea Sottil, avanti di 4 punti e 2 posizioni in classifica rispetto ai biancorossi tredicesimi. Nella partita di andata, giocata quando in panchina nel Monza c’era ancora Giovanni Stroppa, i friulani vinsero per 2-1, ma i brianzoli hanno avuto già modo di vendicarsi nell’ultimo turno preliminare di Coppa Italia, quando in gara secca alla Dacia Arena, con alla guida Raffaele Palladino, si sono imposti per 3-2. Al match di domani i biancorossi arrivano col peso dello stato di salute del presidente Silvio Berlusconi, ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale San Raffaele di Milano, anche se non in imminente pericolo di vita. Palladino in conferenza stampa ha però dato rassicurazioni sulla concentrazione dei giocatori: “È stata una settimana particolare per le vicissitudini del nostro presidente che hanno destato un po' di preoccupazione. Domani dovremo giocare con la testa e con il cuore perché noi amiamo il nostro presidente, gli siamo vicini. Dobbiamo cercare di regalargli una gioia. Il campo di Udine è molto difficile, dove solo due squadre hanno vinto in campionato. Noi abbiamo svolto una buona settimana di allenamenti: ho visto la squadra incazzata dopo la sconfitta con la Lazio. Domani spero di vedere la stessa fame agonistica vista in settimana. L’Udinese alterna partite di grande livello a partite con qualche amnesia. Comunque è la squadra più forte del campionato come struttura fisica e velocità. Noi non abbiamo queste caratteristiche, però noi siamo bravi tecnicamente. E abbiamo recuperato tutti gli infortunati, anche Caldirola, e abbiamo una condizione fisica buona. Ci mancherà solo Caprari perché squalificato. È vero che siamo in un periodo di calo riguardo ai risultati, ma nell'arco del campionato capita sempre un periodo così: è fisiologico. Sui gol subiti ultimamente, mi dispiace che abbiamo sbagliato sul piano individuale con la Cremonese e la Lazio. Certo è che non voglio che nella squadra subentri rilassamento per il fatto che l’obiettivo del raggiungimento della salvezza è quasi scontato. Per il momento non ho visto rilassamenti nei ragazzi. L’unico passo falso di recente è stato solo il pareggio con la Cremonese. E anche in quell’occasione comunque c'è stata la prestazione. Voglio sempre vedere una squadra ambiziosa perché deve arrivare il più in alto possibile in classifica. Che differenze ci sono quando trequartista destro gioca Sensi e quando invece gioca Pessina? Sono due giocatori differenti infatti: con Sensi abbiamo più palleggio, con Pessina più rotazioni. Chi gioca in quel ruolo dipende anche da chi affrontiamo”.

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Palladino chiede una vittoria a Udine per Berlusconi

Per il turno pasquale il Monza si appresta ad arrivare a Udine, dove domani alle ore 12.30 (prima volta a questo orario per i brianzoli) affronterà la squadra bianconera allenata da Andrea Sottil, avanti di 4 punti e 2 posizioni in classifica rispetto ai biancorossi tredicesimi. Nella partita di andata, giocata quando in panchina nel Monza c’era ancora Giovanni Stroppa, i friulani vinsero per 2-1, ma i brianzoli hanno avuto già modo di vend