
MONZA-AREZZO 1-1
Terza partita consecutiva senza vittoria per il Monza, ma la frenata costa alla capolista la perdita di 1 solo punto dei 17 di vantaggio accumulati sulla più immediata inseguitrice, che non è più il Renate ma la Carrarese, alla quale si potrebbe aggiungere il Pontedera se si aggiudicherà la posta piena nel match casalingo di domani contro l’Alessandria.
L’Arezzo allenato da Daniele Di Donato, dopo aver ottenuto il primo successo esterno del campionato in casa della Pro Patria, ha sfiorato il bis allo stadio Brianteo a distanza di soli 6 giorni. E l’ha fatto cambiando sistema di gioco e nonostante l’assenza di elementi importanti come Cutolo e Picchi. Anche il tecnico biancorosso Cristian Brocchi ha lamentato assenze di rilievo: Palazzi, D’Errico e soprattutto Bellusci e Paletta, coppia di difensori centrali. Al loro posto sono stati schierati Scaglia e Marconi, mentre in attacco Brighenti è stato preferito a Mota alle prese con i postumi di un attacco virale (non il famigerato Covid-19 a causa del quale quasi certamente verrà rinviata la partita di mercoledì prossimo a Gorgonzola contro l’Albinoleffe).
Oggi il Monza non ha vinto perché è stato troppo “allegro” in difesa e poco cinico in attacco. Brocchi insiste con le sue tattiche suicide sui calci da fermo nel settore offensivo, dove permette agli avversari, in caso di ripartenza, d’involarsi senza praticamente incontrare avversari verso la porta di Lamanna, mentre la scarsa lucidità sotto porta è da addebitare al grande lavoro svolto dalle punte, che consente a tutti i giocatori di avere la propria occasione nell’arco di una partita.
L’anticipo al sabato dell’incontro, e presumibilmente anche la psicosi da Covid-19, hanno ridotto le presenze allo stadio, dove non si è presentato neppure “patron” Silvio Berlusconi.
Dopo qualche colpo a salve dalla distanza, è toccato al Monza sparare il primo botto serio con una bella iniziativa di Armellino culminata con un destro a giro che ha lambito il palo. Poco dopo è stato però l’Arezzo a passare in vantaggio con un destro al volo di Tassi che ha staccato le ragnatele dall'angolo alto alla sinistra di Lamanna. Gli ospiti hanno quindi sprecato due opportunità per mettere in ginocchio i brianzoli con Belloni e Baldan. Gol fallito, gol subito: e infatti il Monza si è visto fischiare un rigore a favore, per una trattenuta di Baldan ai danni di Finotto, che Brighenti ha trasformato.
A inizio ripresa l‘Arezzo ha sprecato incredibilmente un contropiede 2 contro 1: prima Belloni ha cercato di servire Caso anziché tirare e poi Gioè dalla linea di fondo ha trovato Lamanna pronto alla respinta. Poi si è aperta la sagra dei gol mangiati dal Monza: 2 da parte di Finotto e poi 2 da Brighenti. L‘innesto al loro posto di Mota e Rauti non ha portato la freschezza sperata: nel finale sono andati vicini alla segnatura i subentrati Chiricò per i biancorossi e Gori per gli amaranto, ma la mira è stata imprecisa. Nel recupero un diagonale quasi dalla linea di fondo di Mota con la porta vuota è sfilato a lato.
“Nel secondo tempo abbiamo avuto diverse palle-gol – ha confermato Brocchi - ma non siamo stati fortunati: meritavamo la rete del 2-1. Comunque, dopo aver subito un gran gol, la squadra ha reagito giocando una buona partita, a differenza di quella di domenica scorsa dove aveva commesso diversi errori. Se la difesa è mal posizionata nelle ripartenze avversarie? No! Se vogliamo vincere le partite dobbiamo giocare così, coi difensori che accettano l'uno contro uno, altrimenti le gare finiscono 0-0”. Come all’oratorio insomma...
Per il tecnico dei toscani Di Donato “il punto per parte è giusto. Potevamo raddoppiare in due occasioni, ma devo comunque fare i complimenti ai miei ragazzi per la voglia di fare un risultato importante sul campo della squadra più forte di tutta la Serie C. Il fallo da rigore? Ormai la palla era scappata via. È stato bravo l’attaccante del Monza...”.
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MONZA-AREZZO 1-1
Terza partita consecutiva senza vittoria per il Monza, ma la frenata costa alla capolista la perdita di 1 solo punto dei 17 di vantaggio accumulati sulla più immediata inseguitrice, che non è più il Renate ma la Carrarese, alla quale si potrebbe aggiungere il Pontedera se si aggiudicherà la posta piena nel match casalingo di domani contro l’Alessandria.
L’Arezzo allenato da Daniele Di Donato, dopo aver ottenuto il

Per il Monza quella di domani (alle ore 20.45 all’U-Power Stadium) sarà una partita fondamentale nel percorso che porta alla salvezza. Contro una diretta concorrente qual è l’Hellas Verona sarà d’obbligo una vittoria, a maggior ragione in questo momento che vede la squadra biancorossa reduce da tre sconfitte consecutive. Per l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino,le sensazioni sono ottime: “Quella di domanisarà una partita importantissima –ha dichiarato in conferenza stampa – Sarà unoscontro diretto controunavversarioche è in salute nonostanteilperiodo di sconfitte.È unasquadraviva, molto aggressiva, forte fisicamente.Noi abbiamo preparato benel’incontro,ci siamoallenati benissimo,abbiamolavorato sui dettagli, quindi mi aspettounapartita di spessore da parte dei ragazzi.Dovrannomettere di più che col Bologna:mi attendocoraggio, intensità, aggressività, sia da parte di chi inizia,sia da chi subentrerà nel secondo tempo. Voglio rivederelasquadra delle prime tre partitedella mia gestione. Sono convinto che faremo un'ottimagara. Aparte ovviamente Pablo Marì abbiamo recuperato tutti, ancheMarrone e chi avevasolo degliacciacchi.Per tanti in tre settimane da bravi siamo diventati scarsi, da squadra senza problemi siamo diventati una squadra con problemi. Io ho imparato che nel calcio bisogna rimanere equilibratie ricordo che da neopromossisiamo sopralaquota salvezza.Quale sarà quella finale?Non so: negli ultimi annilaquota salvezzasi èabbassata molto.Il centrocampo del Monza prende troppi ammonizioni? Questa è una squadra cheprima del mio arrivo faceva pochi falli,invecebisognaandare decisiverso la pallacomefanno i nostri avversari, per cui per mei centrocampistinonstanno prendendo troppe ammonizioni.Se avremo problemi a giocare tre partite in otto giorni?All'inizio ero preoccupato della condizione fisicadella squadra ma adessoi giocatorivanno forte e quindi non sono preoccupato per le tre partiteche ci attendono da domani: ho una rosa che mi permette di coinvolgere più giocatoriin questi otto giorni. Vignato? Ho un debole per lui perché mi rivedo nelle sue qualità: ha un grande talento, avrà un grande futuro, ma deve crescere fisicamente. Mi auguro di dargli spazio e credo che lo avrà perché si impegna sempre ed è sempre col sorriso sul volto. Se Mota può ricoprire sia il ruolo di attaccante che di trequartista? Sì, può fare entrambi i ruoli. Cosa mi aspetto dal prossimo mercato? In qualche reparto ci sono delle lacune, ma il discorso lo affronteremo più avanti. Adesso c’è l’Hellas Verona allenato da Salvatore Bocchetti, che è mio amicoda tanti anni: dormivamo in camera assieme quando giocavamo entrambi nel Genoa. Con lui ho trascorso bellissimi momenti. Come allenatore lo conosco da poco, ma ho visto che ha già dato un’identità alla sua squadra. Questa partita la sento perché affronto un amico ma anche perché mi aspetto una grande prestazione da parte nostra. Sento nell'aria energia positiva”.
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Per il Monza quella di domani (alle ore 20.45 all’U-Power Stadium) sarà una partita fondamentale nel percorso che porta alla salvezza. Contro una diretta concorrente qual è l’Hellas Verona sarà d’obbligo una vittoria, a maggior ragione in questo momento che vede la squadra biancorossa reduce da tre sconfitte consecutive. Per l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, le sensazioni sono ottime: “Quella di domani sarà una partita i

MONZA-FROSINONE 3-2
Bene il risultato, maluccio la prestazione: anche l’allenatore del Monza, Giovanni Stroppa, concorda con chi ha storto il naso assistendo all’U-Power Stadium alla partita del secondo turno preliminare di Coppa Italia tra la squadra biancorossa neopromossa in Serie A e il Frosinone, compagine di Serie B. I brianzoli sono riusciti con fatica a piegare i ciociari e il 19 ottobre saranno ospiti dell’Udinese alla Dacia Arena: chi si aggiudicherà la sfida staccherà il biglietto per l’Allianz Arena perché negli ottavi di finale l’incrocio nel tabellone prevede la Juventus.
Oggi Stroppa non ha avuto a disposizione solo l’infortunato Pessina e Filippo Ranocchia, assente per motivi familiari. Il tecnico di Mulazzano ha già schierato titolare (al posto di Antov) il difensore brasiliano Marlon, ingaggiato nei giorni scorsi in seguito al congelamento del suo contratto con il club ucraino dello Shakhtar Donetsk a causa della guerra in corso con la Russia. È poi stato rivoluzionato il centrocampo, con Barberis, Valoti e D’Alessandro a rilevare rispettivamente Machìn, Sensi e Carlos Augusto, quest’ultimo preferito in difesa a Carboni. Come sostituto di Pessina ha avuto la meglio Ciurria su Colpani.
Questo Monza non è piaciuto perché il solito fraseggio con costruzione dal basso ha prodotto poche occasioni, mentre al contrario sono state regalate diverse palle-gol ai giallazzurri allenati da Fabio Grosso, due delle quali sfruttate al meglio.
Al match, trasmesso in diretta su Italia 1, hanno assistito 4532 spettatori tra cui il vicepresidente e coordinatore di Forza Italia, nonché vicepresidente del Partito Popolare Europeo, Antonio Tajani, che è tifoso della Juventus ma simpatizzante del Frosinone. Nei primi minuti al fraseggio insistito del Monza la squadra laziale contrappone una certa freschezza atletica e un’ottima padronanza della tecnica, qualità che hanno fatto felice Grosso a fine partita nonostante il risultato. Il punteggio si sblocca un po’ a sorpresa al 25’, quando Kone commette la leggerezza di abbattere con le braccia Birindelli al limite dell’area sul lato esterno: per arbitro e Var è rigore che Valoti trasforma. Il Frosinone reagisce 2’ dopo con una bella iniziativa personale dello stesso Kone che appena dentro l’area biancorossa scarica un destro neutralizzato da Cragno con un tuffo. Non succede niente di interessante fino al 41’, quando un sinistro a giro di Ciurria è respinto da Turati: sulla palla s’avventa Valoti che in area viene sgambettato maldestramente da Rohden. Il secondo rigore per il Monza lo calcia Caprari che trasforma. Al 46’ un colpo di testa di Mota finisce fuori di poco.
La ripresa inizia male per la squadra di casa. Tra il 7’ e l’11’ i laziali confezionano l’uno-due che riapre la contesa. Prima una conclusione dal limite di Haoudi viene deviata da Andrea Ranocchia a spiazzare Cragno. Poi Barberis respinge male un pallone in area e Kone ne approfitta per trafiggere il portiere biancorosso con un destro al volo. Stroppa manda in campo Sensi al posto di Valoti e successivamente Antov e Gytkjaer rispettivamente per Marlon e Caprari. Al 29’ un contropiede di Mota si conclude con un tiro debole parato agevolmente da Turati. Machìn e Colpani sostituiscono Barberis e Ciurria e 4’ dopo proprio tre subentrati confezionano l’azione del definitivo 3-2: Machìn fornisce una splendida palla filtrante a Colpani che crossa per Gytkjaer, pronto a battere Turati con un destro al volo.
In sala stampa Stroppa è stato come sempre sincero: “Dispiace aver preso due gol in quella maniera. Non sono soddisfatto. Mi aspettavo di più ma per ora mi prendo il risultato. Non sono preoccupato per la partita contro il Torino di sabato prossimo, ma devo mettere la squadra in condizioni di affrontarlo se non dal punto di vista della fisicità almeno sul piano della qualità. I cambi? Sono stati fondamentali, come del resto è stato spesso nella scorsa stagione. Gytkjaer? È eccezionale per il contributo che dà alla squadra, non solo tecnico ma di mentalità. Sensi? Deve riprendere la condizione fisica migliore. Pessina? Sarà a disposizione in una delle prossime partite. Mota? Deve migliorare la qualità delle giocate”.
Grosso ha dichiarato di essere “contento della prestazione fatta contro una squadra di qualità. Quello del primo tempo è stato un risultato pesante per noi rispetto alle occasioni create. Siamo mancati nei dettagli, abbiamo concesso piccoli regali. Abbiamo tanti ragazzi in squadra, dunque dobbiamo crescere”.
Dunque sabato c’è un appuntamento con la storia: alle ore 20.45 il Monza giocherà all’U-Power Stadium la prima partita di Serie A dalla sua creazione, avvenuta nel 1929. Per l’occasione riaprirà dopo 21 anni la Tribuna Est, quella che un tempo erano i Distinti. A Stroppa serviranno 16 “toreri”…
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MONZA-FROSINONE 3-2
Bene il risultato, maluccio la prestazione: anche l’allenatore del Monza, Giovanni Stroppa, concorda con chi ha storto il naso assistendo all’U-Power Stadium alla partita del secondo turno preliminare di Coppa Italia tra la squadra biancorossa neopromossa in Serie A e il Frosinone, compagine di Serie B. I brianzoli sono riusciti con fatica a piegare i ciociari e il 19 ottobre saranno ospiti dell’Udinese al

Spettacolare vittoria del Monza B alla Dacia Arena: le riserve biancorosse (i titolari sono stati tenuti a riposo per il match di campionato di sabato contro il Milan) espugnano lo stupendo stadio dell’Udinese e staccano il biglietto per gli ottavi di finale della Coppa Italia, dove affronteranno nientemeno che la Juventus all’Allianz Stadium. Il nuovo allenatore della compagine brianzola Raffaele Palladino ha compiuto l’ennesimo miracolo rivitalizzando un gruppo di giocatori spento dalle poche apparizioni in campo in questo scorcio iniziale di stagione. Stasera hanno giocato persino alcuni elementi fuori lista in campionato, dunque inutilizzabili in Serie A. Eppure, nonostante la “ruggine”, hanno fatto una prestazione straordinaria, mettendo in campo tutte quelle qualità richieste dall’ex tecnico della Primavera: capacità tecniche, disciplina tattica, corsa e intelligenza nel gestire le varie fasi della gara. Poi la ciliegina sulla torta l’ha messa comunque il “Palla” nei cambi, risultati azzeccati.
E così il Monza ha già vendicato la sconfitta per 2-1 patita in casa in campionato contro la formazione allenata da Andrea Sottil lo scorso 26 agosto. Ed è tornato a vincere a Udine in una gara ufficiale dopo l’unica affermazione, su 8 match precedenti a quello di oggi, del dicembre 1975 in Serie C.
Dunque Palladino ha oggi attuato un massiccio turnover, lasciando a casa 10 titolari (l’unico che ha fatto giocare è stato Rovella perché squalificato per il campionato) e 3 riserve importanti e preferendo convocare 4 dei 7 giocatori fuori lista per la Serie A e 4 giovani della Primavera. Dei fuori lista ha fatto giocare dal 1’ Paletta, che fino all’infortunio patito a metà primo tempo era addirittura stato il migliore in campo. Da segnalare anche l’esperimento di Machìn “falso nueve”.
Davanti a poco più di 5mila spettatori l’Udinese parte forte ma Lovric al 5’ su calcio di punizione e Nestorovski all’8’ con un sinistro non trovano lo specchio della porta. Il Monza risponde con Rovella al 15’ (palla salvata sulla linea da Nuytinck) e Carboni al 17’ (colpo di testa a lato). Al 25’ Beto si beve il biancorosso Birindelli che lo stende: l’arbitro assegna il rigore ma il Var lo leva perché il fallo è stato commesso un filo fuori dall’area. 3’ dopo si infortuna Paletta e viene sostituito da Marrone. L’ultimo quarto d’ora è di marca brianzola. Al 31’ D’Alessandro crossa dal fondo per Machìn che tocca per Colpani la cui conclusione al volo da ottima posizione finisce in curva. Al 38’ al termine di un contropiede magistrale D’Alessandro a tu per tu con Padelli spreca incredibilmente sparandogli il pallone addosso. Al 45’ arriva il premio del gol con Valoti che prova il destro a giro e grazie a una deviazione beffa Padelli.
L’avvio di ripresa è invece nel segno della riscossa bianconera. Al 4’ Perez pareggia toccando la palla a un passo dalla linea di porta a conclusione di una bella azione sulla fascia destra. 2’ dopo un destro di Udogie sfila a lato. Al 10’ un sinistro di Samardzic è deviato in corner da Cragno. All‘11‘ Bondo e Vignato rilevano Ranocchia e Machin. Al 13‘ un destro da fuori di Rovella passa a lato. Al 23‘ l‘Udinese raddoppia ancora con Perez di testa su azione da calcio d‘angolo. Palladino getta nella mischia Molina e Petagna per D‘Alessandro e Valoti e questi confezionano immediatamente il ribaltamento del punteggio. Prima Molina pareggia ribattendo in rete una debole respinta di Padelli. 2‘ dopo Petagna segna un gol da manuale del calcio dopo aver controllato un cross dalla sinistra di Molina. I friulani restano un po‘ storditi, ma poi schiacciano il Monza nella propria metà campo, centrando ben due pali con Pereyra e Samardzic. Al 46‘ Petagna si fa ipnotizzare da Padelli ma i suoi compagni sono bravi a nascondere il pallone agli avversari nei restanti 3‘ di recupero.
In sala stampa Palladino si è dichiarato “felicissimo. Parlare di seconde linee oggi è molto riduttivo. Il gruppo che alleno è tutto forte: i ragazzi si allenano al 100% e avevo detto loro che tutti avrebbero avuto un’occasione e oggi l’hanno sfruttata. Ne ero sicuro perché poco prima della partita percepivo tra loro qualcosa di magico. Si sono meritati il passaggio del turno. Sono superfelice di avere a disposizione una squadra forte. Il nostro percorso di crescita continua nonostante il risultato di Empoli. Ma dopo sabato non ero assolutamente preoccupato. Paletta? Lo conosco bene perché abbiamo giocato 4 anni assieme. È stato chiamato in causa dopo aver sofferto tanto: oltre alle qualità tecniche ha grandi valori umani. Petagna? Ha avuto un infortunio dopo 2 giorni che lo allenavo: l’ho coccolato, ha lavorato tanto, si è messo a grande disposizione dello staff medico e fisico e oggi ha fornito una grandissima prestazione. Rovella? Sono dispiaciuto di non poterlo avere a disposizione contro il Milan. È un ragazzo che ha anche grande mentalità”.
Sottil ha ridimensionato i meriti del Monza: “Ci tenevamo molto a passare questo turno e purtroppo non ci siamo riusciti. Nel primo tempo non siamo stati aggressivi come sempre e siamo stati un po’ lenti nel girare la palla. Abbiamo evidenziato troppo la qualità del Monza. Nel secondo tempo abbiamo ribaltato la partita. Poi ci sono stati 2’ di blackout… Dovevamo essere più attenti. Tutti hanno comunque dato il massimo: è una sconfitta da cui dobbiamo imparare delle cose. Complimenti a Palladino, che ha ereditato il lavoro di un grandissimo allenatore quale è Stroppa. Poi lui ci ha messo del suo, ha inciso molto, ha un’idea di gioco ben definita”.
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UDINESE-MONZA 2-3
Spettacolare vittoria del Monza B alla Dacia Arena: le riserve biancorosse (i titolari sono stati tenuti a riposo per il match di campionato di sabato contro il Milan) espugnano lo stupendo stadio dell’Udinese e staccano il biglietto per gli ottavi di finale della Coppa Italia, dove affronteranno nientemeno che la Juventus all’Allianz Stadium. Il nuovo allenatore della compagine brianzola Raffaele Palladino

MONZA-COSENZA 4-1
Il ritorno di Dany Mota in formato “Cristiano Ronaldo Under 23” ha coinciso con il lancio del Monza nelle prime posizioni della classifica, ma soprattutto con una serie di prestazioni convincenti anche se non continue nell’arco dei 90’. 8 gol in 3 partite di cui 4 a firma del portoghese segnano uno spartiacque rispetto alle precedenti esibizioni, magari egualmente redditizie ma con affanni in attacco non degni di una squadra che ambisce alla promozione in Serie A. Due doppiette del lusitano, impreziosite dai bijoux di Machìn, Colpani e Gytkjaer, e inframmezzate da un buon pareggio sul difficile campo di Ascoli Piceno, avvertono la concorrenza che il Monza non sta vivacchiando, bensì è pronto a gennaio ad assimilare quel necessario rinforzo nel reparto offensivo che significherebbe passare dai sogni a un obiettivo concreto. Restano poi da cancellare quei cali di tensione nella ripresa che sono già costati molti punti e ne hanno fatti traballare altri.
Col successo di oggi contro, per la verità, un inconsistente Cosenza, il Monza ha portato a 8 i risultati utili consecutivi, sempre andando in gol nelle ultime 7 partite, ed è rimasto imbattuto in casa, dove finora ha sempre segnato almeno 1 rete. Per i calabresi, alla diciassettesima "non vittoria" di fila in trasferta in Serie B, gli ultimi 5 incontri hanno portato “in cascina” il “fieno” di solo 1 punto.
Per questo match infrasettimanale l’allenatore dei brianzoli Giovanni Stroppa non ha potuto disporre degli infortunati Lamanna, Favilli, Barillà, Scozzarella, Pirola, Sampirisi, Carlos Augusto e Paletta e dello squalificato Mazzitelli. Rispetto alla gara di sabato scorso si è limitato a riproporre titolare Machìn come interno sinistro al posto di Valoti. Dall’altra parte l’ex indimenticato giocatore e allenatore biancorosso Marco Zaffaroni (il condottiero della promozione dalla Serie D alla Serie C) aveva indisponibili Del Favero, Vaisanen, Eyango, Bittante, Sueva e Pandolfi.
Dopo qualche minuto di studio, il Monza scarica la sua voglia di cambiare marcia sui malcapitati avversari rossoblù, sospinti inutilmente da 700 dei 3450 spettatori presenti all’U-Power Stadium. Al 9’ Donati tutto solo in mezzo all’area colpisce di testa da terra invece di stoppare e calciare e così la palla viene neutralizzata agevolmente da Vigorito. Sul ribaltamento di fronte Florenzi non controlla la sfera a tu per tu con Di Gregorio. All’11’ i padroni di casa passano in vantaggio: D’Alessandro crossa dalla fascia sinistra e Colpani di testa insacca nonostante il tentativo di respinta di Vigorito. Altri 3 giri d’orologio e arriva il raddoppio grazie a un preciso sinistro all’incrocio dei pali di Mota. La Curva Davide Pieri omaggia il tecnico di Gerenzano con uno striscione (“Zaffa per sempre nel cuore di Monza”) e un coro, ma poco dopo festeggia i beniamini di adesso, che regalano il tris: è il 22’ quando Mota parte sulla tre quarti palla al piede, si beve Rigione e Tiritiello e insacca nell’angolino. La reazione del Cosenza è un rasoterra debole di Millico facilmente bloccato da Di Gregorio al 38’.
Nell’intervallo Stroppa lascia Vignato sotto la doccia e come seconda punta propone nuovamente Ciurria, che ci mette tanto impegno ma con risultati molto scarsi. Gli ospiti provano ad accorciare le distanze al 7’ con un destro al volo di Florenzi che esce fuori di poco. Valoti rileva Colpani dolorante per una botta al gluteo e a metà ripresa Gytkjaer sostituisce uno stanco Mota. Poco dopo arriva il gol del Cosenza: Palmiero batte un calcio di punizione scodellando la sfera in area dove Carraro è abile in spaccata a deviarla in rete. Per rinforzare la difesa Stroppa fa esordire in una partita ufficiale di questa stagione Bettella posizionandolo a destra e spostando Pedro Pereira a sinistra al posto di D’Alessandro, uscito per una botta alla caviglia. Nonostante qualche rischio corso su palloni spioventi in area, il Monza mette in tasca altri 3 punti, sigillandoli all’ultimo secondo con Gytkjaer dal limite dell’area cosentina.
In sala stampa Stroppa si è mostrato “gasato” e questa volta ci fa piacere purché trasmetta questa carica ai giocatori in vista dell’importantissimo derby di domenica prossima al “Rigamonti” di Brescia (calcio d’inizio alle ore 16.15): “La squadra ha dato continuità al percorso intrapreso. Quella di stasera non era una partita semplice. Aldilà dei gol segnati in pochi minuti, la differenza l’abbiamo fatta nel tenere palla e far correre a vuoto il Cosenza. Possiamo ancora migliorare nella gestione della palla nel secondo tempo. Riguardo ai tanti gol segnati nelle ultime 3 partite era quanto mi aspettavo da tempo perché le mie squadre ne hanno sempre fatti tanti. Mota è un esempio di quello che una punta dovrebbe fare: ha caratteristiche che pochi hanno di verticalità, tiene in apprensione i difensori. Affronteremo il Brescia come se fosse uno scontro diretto. La classifica è assurda rispetto alle scorse stagioni: non si è mai visto un equilibrio così in Serie B”.
Mota ha raggiunto quota 6 gol, tanti quanti quelli segnati in tutto il campionato scorso: "L'obiettivo personale di quest'anno era di andare in doppia cifra e ora promette di essere raggiunto. Ho cambiato gioco rispetto all'anno scorso perché l'allenatore attuale vuole che io stia davanti a tutti, che giochi come centravanti. Se sogno di giocare a marzo lo spareggio contro l'Italia per andare alla fase finale del Campionato del mondo con la Nazionale? Beh, se continuo così posso sperare di essere convocato e poi volare in Qatar...".
FOTO BUZZI
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MONZA-COSENZA 4-1
Il ritorno di Dany Mota in formato “Cristiano Ronaldo Under 23” ha coinciso con il lancio del Monza nelle prime posizioni della classifica, ma soprattutto con una serie di prestazioni convincenti anche se non continue nell’arco dei 90’. 8 gol in 3 partite di cui 4 a firma del portoghese segnano uno spartiacque rispetto alle precedenti esibizioni, magari egualmente redditizie ma con affanni in attacco non d

MONZA-COSENZA 2-2
Dopo 3 successi consecutivi e 1 pareggio che vale uguale a Lecce, il Monza perde il passo contro un Cosenza che ha inanellato la sesta partita senza vittoria. Si può tranquillamente parlare di 2 punti gettati al vento per la squadra biancorossa, che in vantaggio di 2 gol è riuscita nell’impresa di farsi raggiungere a causa di un paio di gravi errori commessi dai due centrali di difesa. Se da una parte non è stata dal punto di vista dello spettacolo una delle migliori partite della compagine allenata da Cristian Brocchi, dall’altra non si è trattata neanche di una prestazione tanto opaca. Gli errori sono stati contenuti e le occasioni da gol ci sono state: aldilà dei due errori gravi che hanno condizionato il risultato, quella che è venuta a mancare è stata la brillantezza, soprattutto nel reparto di centrocampo. La sensazione è che, nonostante i 5 giorni di assoluto riposo della settimana scorsa, molti giocatori siano ancora stanchi per il “tour de force” del mese di dicembre, con praticamente 2 match a settimana.
Ci sarebbe bisogno di forze fresche, ma gli ultimi 3 acquisti (Balotelli, Scozzarella e Ricci) sono tutti infortunati, in aggiunta a Finotto. Oggi si è poi fatta sentire l’assenza per squalifica di Bellusci, sostituito dal rientrante Paletta. Anche nella formazione calabrese guidata da Roberto Occhiuzzi mancava uno squalificato: Tiritiello.
Nella ghiacciaia dell’U-Power Stadium senza pubblico, ma con la presenza in tribuna dell’ex centrocampista del Milan e della Nazionale croata, Zvonimir Boban, invitato dall’amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani, la gara ha inizio mettendosi subito sui binari previsti. All’8’ Barberis calcia dalla bandierina per Gytkjaer che spizza per Barillà, bravo anche stavolta a farsi trovare pronto in mezzo all’area da dove insacca di potenza. Al 15’ Barberis ci prova direttamente su calcio di punizione, ma Falcone respinge la sfera in tuffo. Al 21’ Corsi spreca una ghiotta occasione per il Cosenza cercando Carretta anziché tirare al volo dal limite dell’area piccola. 5’ dopo il Monza raddoppia con un destro da 25 metri di Gytkjaer che si infila nell’angolino. I padroni di casa cercano di controllare la partita, ma al 40’ Paletta colpisce di testa male il pallone, spiovuto con un calcio di punizione dalla tre quarti di Baez, infilandolo nella propria porta.
All’intervallo Occhiuzzi cambia l’ex biancorosso Gliozzi con Tremolada e i calabresi diventano più pericolosi. All’8’ Boateng spreca un contropiede e sulla ripartenza Baez impegna Di Gregorio a una parata a terra. Brocchi sostituisce Frattesi con Armellino per puntellare il centrocampo in difficoltà. Il maggior possesso palla dei rossoblù produce però la rete del pareggio al 22’, ancora grazie a un errore clamoroso di un difensore centrale, stavolta Bettella, che pasticcia in fase di impostazione al limite dell’area consentendo a Tremolada di conquistare palla e spedirla con un sinistro alle spalle di Di Gregorio. Da segnalare che Tremolada fece male al Monza già 8 anni e mezzo fa quando siglò il gol del 4-2 con cui il Como sbancò il Brianteo in uno dei tanti derby della Brianza di terza serie. Vista la mal parata tra le fila di casa si procede a un doppio cambio: fuori Barillà e Boateng e dentro D’Errico e Colpani. Al 29’ un sinistro di Carlos Augusto viene parato in due tempi da Falcone. 2’ dopo si assiste a una bella incursione sulla destra di Colpani che dalla linea di fondo serve Gykjaer la cui debole conclusione finisce tra le braccia del portiere ospite. Al 37’ Colpani prova anche a calciare in porta un sinistro che è preda di Falcone. Viene gettato nella mischia pure Maric per Gytkjaer, ma sia Mota che Carlos Augusto non trovano lo specchio della porta. Al 47’ Kone, entrato in campo da 2’, si fa espellere per una brutta entrata su Colpani. Ma nei 3’ di superiorità numerica del Monza è il Cosenza a sfiorare il gol della beffa in contropiede con Sciaudone, chiuso bene dall’uscita di Di Gregorio.
In sala stampa Brocchi ha tenuto dentro la rabbia: “Avevamo la partita dalla nostra parte con un vantaggio di 2 gol. Andava gestita in maniera diversa. Due episodi sfortunati ci hanno condannato al pareggio. È mancata cattiveria agonistica, l’‘elettricità’ che ci aveva portato gli ultimi ottimi risultati. Balotelli, Scozzarella e Ricci? I loro rientri sono in forse per il match col Brescia”. Derby lombardo che si giocherà lunedì 25 gennaio alle ore 21 e che chiuderà il girone di andata.
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MONZA-COSENZA 2-2
Dopo 3 successi consecutivi e 1 pareggio che vale uguale a Lecce, il Monza perde il passo contro un Cosenza che ha inanellato la sesta partita senza vittoria. Si può tranquillamente parlare di 2 punti gettati al vento per la squadra biancorossa, che in vantaggio di 2 gol è riuscita nell’impresa di farsi raggiungere a causa di un paio di gravi errori commessi dai due centrali di difesa. Se da una parte non è s

MONZA-ASCOLI 2-0
Con un gol per tempo il Monza regola nel turno infrasettimanale la pratica Ascoli, ma non dissipa i molti dubbi sulle sue possibilità di arrivare ai vertici della classifica di Serie B. Contro la squadra penultima in classifica ha in pratica giocato alla pari e solo due giocate di qualità di Dany Mota e Carlos Augusto hanno permesso prima di sbloccare e poi di fissare il risultato che vale i 3 punti. La compagine biancorossa è stata lenta e macchinosa, ma fortunatamente gli avversari, da neanche un mese allenati da Delio Rossi, sono parsi poco combattivi, quasi rassegnati. Del resto per i marchigiani è stata la decima gara consecutiva senza vittoria, la diciottesima di fila in cui subisce gol. Il Monza, non solo ha mantenuto l’imbattibilità interna contro il “Picchio” in cadetteria (7 match), ma per la prima volta nella storia non ha subito gol in B dai bianconeri piceni (alla tredicesima sfida).
Rossi ha dovuto fare a meno dello squalificato Lico, degli infortunati Ninković, Kragl, Malle e Sini, e di Ghazoini, convocato dalla Nazionale Under 20 marocchina. Sul terreno dell’ex Stadio Brianteo, ora U-Power Stadium, si è rivisto Chiricò, mentre l’altro ex biancorosso Eramo è rimasto in panchina. Il tecnico del Monza, Cristian Brocchi, non ha avuto a disposizione lo squalificato Scaglia, sostituito dal titolare Bellusci, rientrato a sua volta da una squalifica, e gli infortunati Finotto e Paletta, quest’ultimo anche oggi rimpiazzato nell’“11” di partenza da Bettella. Rispetto alla partita persa tre giorni prima a Pescara l’allenatore dei brianzoli ha operato l’ennesima rivoluzione riproponendo Carlos Augusto, Fossati, Barillà, Gytkjaer e Mota al posto di Donati, Barberis, Colpani, Frattesi e Machin. Il tanto atteso Balotelli non è stato convocato neanche stavolta (è la quarta da quando è stato ingaggiato), ma stavolta si è presentato allo stadio, assistendo alla partita da uno dei due skybox in tribuna.
Il primo brivido sulla schiena lo prova Di Gregorio, quando al 5’ vede il “bomber” ascolano Bajic calciare in porta: il portiere di casa si fa però trovare pronto alla deviazione in corner. Dopo 10’ è il Monza a impegnare l’estremo difensore ospite Leali con un colpo di testa di Gytkjaer: sulla respinta arriva Mota che calcia sull’esterno della rete. Il Nazionale Under 21 portoghese ci prova anche al 29’ ma la sua flebile conclusione viene bloccata a terra da Leali. Passano altri 5’ e il Monza passa in vantaggio: Carlos Augusto riceve palla da Boateng in area e scarica il suo potente sinistro sotto la traversa. Al 37’ Barillà potrebbe raddoppiare ma a tu per tu con Leali calcia debolmente di piatto.
In avvio di ripresa Gytkjaer crossa dalla fascia destra per Mota che al volo spara alle stelle. Pirola rileva Bettella in mezzo alla difesa e ancora dalla fascia destra arriva un cross, stavolta da Mota, ma Barillà manda fuori d’un soffio. Frattesi e D’Errico sostituiscono rispettivamente Armellino e Boateng e la mossa dà buoni frutti. Il frizzante capitano conduce un contropiede tagliente e in area serve proprio il Nazionale Under 21, che però è impreciso nella conclusione in diagonale. Frattesi si rifà al 43’ quando infila in rete contro la sua ex formazione una deliziosa palla filtrante servitagli da uno scatenato Mota, che come una pila Duracell diventa imprendibile negli ultimi minuti di gara. Il lusitano è ormai un punto fermo della squadra: ha tecnica, velocità, resistenza. Il raddoppio arriva 3’ dopo l’ingresso in campo di Barberis e Maric rispettivamente per Fossati e il generoso Gytkjaer. Proprio il suo sostituto si mangia un gol al 47’, al termine di un contropiede “di massa”, facendosi respingere la conclusione facile da Leali.
In sala stampa Brocchi prima ha espresso la propria soddisfazione (“Siamo contenti perché la sconfitta di Pescara ci aveva fatto male. Ci siamo subito ripresi. Ora bisogna andare avanti con umiltà. La cattiveria agonistica c’è, il gruppo è coeso e dunque io sono molto felice”), poi si è tolto qualche sassolino dalle scarpe (“Abbiamo fatto qualcosa di grande in questo ultimo periodo. Prima di criticare le formazioni che schiero bisognerebbe conoscere le condizioni dei giocatori”) e infine ha risposto alle domande inviate via WhatsApp dai giornalisti (“L’utilizzo da 4 partite del sistema 4-3-3 al posto del 4-3-1-2? Per avere più equilibrio in campo. Ma non è definitivo. Balotelli? Sta migliorando la condizione e ciò gli fa venire ancora più voglia di giocare. La speranza è che settimana prossima possa essere convocato”).
Anche Frattesi ha commentato match e gol: “Andiamo bene come capacità di reazione però adesso dobbiamo trovare continuità. Il gol è stato importante, ma per quello che mi ha dato Ascoli Piceno non mi sentivo di esultare”.
Ora per il Monza è tempo di derby lombardo. Domenica prossima sarà in trasferta allo “Zini” per affrontare la Cremonese; calcio d’inizio alle ore 21.
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MONZA-ASCOLI 2-0
Con un gol per tempo il Monza regola nel turno infrasettimanale la pratica Ascoli, ma non dissipa i molti dubbi sulle sue possibilità di arrivare ai vertici della classifica di Serie B. Contro la squadra penultima in classifica ha in pratica giocato alla pari e solo due giocate di qualità di Dany Mota e Carlos Augusto hanno permesso prima di sbloccare e poi di fissare il risultato che vale i 3 punti. La compagine

MONZA-TORINO 1-2
Non inizia bene per il Monza la sua prima avventura nel campionato di Serie A. All’U-Power Stadium esce sconfitto per 2-1 contro un modesto Torino, peraltro alle prese con litigi dentro e fuori dallo spogliatoio. Già i biancorossi non avevano impressionato nelle amichevoli e in Coppa Italia, ma anche le strane decisioni di Giovanni Stroppa, l’allenatore della promozione, non hanno di certo aiutato a portare a casa un risultato positivo. Appare incomprensibile, su tutte, la decisione di far giocare subito dall’inizio Pablo Marì e Petagna, rispettivamente dopo due e un allenamento in gruppo, al posto rispettivamente di Andrea Ranocchia e Mota che, anche se acciaccato, conosce i compagni, sa dove andare in campo e non per caso ha pure segnato il primo gol della storia del Monza in Serie A. Senza contare che come centravanti c’era pure l’opzione Gytkjaer.
Per quanto riguarda il gioco espresso, la difesa ha traballato in troppe occasioni (male Marlon, molto male Pablo Marì), il centrocampo è stato di una mollezza assoluta (Filippo Ranocchia e D’Alessandro esclusi) e l’attacco è risultato evanescente fino all’ingresso degli artefici della promozione. Stroppa insiste a dire che “la Serie A è un altro sport”, ma ci si domanda se sia meglio una squadra con giocatori un po’ più forti ma che stanno assieme da pochi giorni o un gruppo rodato che ha comunque conquistato una storica promozione. Dopo la gara di oggi noi crediamo che i nuovi arrivati andrebbero inseriti gradatamente.
Con la vittoria di oggi il Torino ha portato a 6 la striscia di risultati positivi consecutivi in trasferta e a 3 i successi di fila in trasferta (non capitava da 7 anni e mezzo). Per quanto riguarda gli scontri diretti in partite ufficiali, il Monza ha battuto i granata solo 1 volta su 21 incontri.
Oggi Stroppa non ha avuto a disposizione gli squalificati Lamanna e Machìn, mentre il suo omologo Ivan Juric ha dovuto fare a meno dello squalificato Buongiorno e del capitano Lukic, che vuole a tutti i costi essere ceduto. Oltre al debutto di Pablo Marì e Petagna si sono registrate altre due novità in campo tra i biancorossi rispetto al match vittorioso di Coppa Italia contro il Frosinone: Di Gregorio è stato preferito a Cragno in porta e Filippo Ranocchia a Ciurria a centrocampo (in attesa che Pessina, convocato ma neanche portato in panchina, si ristabilisca completamente dall'infortunio).
Davanti ai 5764 abbonati, a 4975 paganti (tra cui circa 1500 di fede granata) e ai Vip come il “patron” biancorosso Silvio Berlusconi, l’arbitro Maurizio Mariani di Aprilia (lo stesso della finale di ritorno dei play-off di Serie B tra Pisa e Monza) ha dato inizio alla contesa.
Già al 3' Di Gregorio deve uscire a valanga per salvare su Sanabria. Al 13' Radonjic lancia Aina troppo in profondità sprecando una ghiotta occasione per i piemontesi. Il Monza subisce la pressione degli ospiti ma al 20' una botta da 25 metri di Filippo Ranocchia viene respinta a pugni chiusi da Milinkovic. Al 27’ lo scatenato Radonjic scarica un sinistro che Di Gregorio respinge prodigiosamente in tuffo. Al 35’ ancora Ranocchia prova dalla distanza e la palla va fuori di poco. Al 43’ il Torino passa in vantaggio: Miranchuk approfitta di un errore di Pablo Marì e infila Di Gregorio con un tocco morbido. 2’ dopo il biancorosso Caprari sbaglia la mira da buona posizione.
La ripresa vede un Monza meno sulla difensiva. All’8’ Ranocchia ci tenta ancora da fuori ma manda alto. 10’ dopo Carboni, Ciurria e Mota rilevano Carlos Augusto, Caprari e (inspiegabilmente) Filippo Ranocchia. Al 21’, però, il Torino raddoppia: Carboni svirgola una palla che Ricci conquista provando il pallonetto ma questo si trasforma in un assist per Sanabria che in acrobazia insacca. I granata falliscono il tris in contropiede con Radonjic 7’ più tardi e al 31’ Stroppa getta nella mischia Gytkjaer e Sensi per Valoti e Petagna. Subito parte un contropiede con Mota che fornisce un assist al bacio per Birindelli la cui conclusione viene deviata da Milinkovic sopra la traversa. Al 37’ è invece D’Alessandro a sprecare un’ottima opportunità per accorciare le distanze. Al 42’ si registra un altro errore madornale di Pablo Mari con Sanabria che si invola verso la porta, ma D’Alessandro con un recupero straordinario riesce a portare via la sfera in scivolata al centravanti granata al momento del tiro. Poco dopo Radonjic conclude di poco sopra la traversa. E al 45’ è invece Di Gregorio a salvare su Radonjic. Negli ultimi secondi di recupero Mota dà una piccola soddisfazione ai tifosi biancorossi trasformando in gol un cross dalla sinistra di D’Alessandro.
In sala stampa Stroppa è parso troppo ottimista: “Pensavo che avremmo sofferto di più, invece la squadra mi ha fatto un’ottima impressione. La partita è stata decisa da episodi causati in parte da questioni tecniche, a volte da questioni fisiche. Il Torino poi è molto più avanti di noi dal punto di vista dell’amalgama. Comunque abbiamo avuto qualche opportunità anche noi. Sappiamo che c’è tanto da lavorare e c’è anche da fare in fretta. Dobbiamo gestire meglio la palla, con più personalità e consapevolezza nel saper fare le cose. Dovete avere pazienza, perché mi sembra che la squadra sia perfetta a livello di mentalità e impegno”.
Juric ha fatto i complimenti ai suoi “ragazzi perché tutti hanno dato un contributo, anche quelli arrivati da poco tempo. Abbiamo meritato la vittoria”.
A fine partita ha parlato anche Berlusconi: “Ci metteremo un po’ di tempo ad abituarci ai livelli della Serie A. Abbiamo cercato di rinforzare la squadra e qualcosa di buono è venuto fuori. Speriamo di non sfigurare, di non retrocedere. Abbiamo fatto 13 acquisti, non si può più fare altro. Il ‘colpo’ del mercato? C’era ma è sparito… Il Monza deve migliorare molto rispetto al gioco di stasera. È stata una partita poco divertente. E anche la nostra curva si è zittita un po’ troppo”.
Il Monza è ora atteso da una trasferta quasi proibitiva: domenica prossima alle ore 18.30 giocherà allo stadio Maradona contro il Napoli.
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MONZA-TORINO 1-2
Non inizia bene per il Monza la sua prima avventura nel campionato di Serie A. All’U-Power Stadium esce sconfitto per 2-1 contro un modesto Torino, peraltro alle prese con litigi dentro e fuori dallo spogliatoio. Già i biancorossi non avevano impressionato nelle amichevoli e in Coppa Italia, ma anche le strane decisioni di Giovanni Stroppa, l’allenatore della promozione, non hanno di certo aiutato a portare a
Monza. "Tra un anno dovremo essere in Serie A”. È il mantra che Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, ha ripetuto più e più volte durante la conferenza stampa di presentazione delle maglie ufficiali della squadra neopromossa in Serie B per la stagione 2020/21 tenutasi all’autodromo. L'occasione è stata propizia anche per presentare l'ultimo acquisto, l'attaccante danese Christian Gytkjaer, “bomber” prelevato dai polacchi del Lech Poznan.
Galliani è stato, come al solito, il mattatore dell’evento. Quando c'è da parlare del suo grande amore, il Monza, non smetterebbe mai: “Siamo qui per la presentazione della maglia del ‘grande sogno’, creata dallo sponsor tecnico Lotto, lo stesso del Vicenza, anch'esso promosso in Serie B. Abbiamo 4 sponsor tra maglia e pantaloncini più 1 in attesa di autorizzazione dalla Lega Serie B perché sarebbe sulla manica. Significa che gli imprenditori credono nel nostro progetto, che è quello di portare per la prima volta questa città in Serie A. La squadra è già allestita: non posso dire i nomi dei nuovi acquisti perché molti stanno ancora giocando in Italia o in Europa (comunque sono già trapelati i nomi del portiere Michele Di Gregorio, dell’Inter ma attualmente in prestito al Pordenone, del difensore Giulio Donati del Lecce, del difensore Davide Bettella, dell’Atalanta ma attualmente in prestito al Pescara, del centrocampista Andrea Barberis del Crotone e dell’attaccante bosniaco Mirko Maric dell’Osijek, club croato, nuova patria del giocatore, ndr). Zlatan Ibrahimovic è nel mio cuore ma chiede un ingaggio troppo elevato. Mi ha detto che deciderà tra una settimana: al 99% non giocherà nel Monza. Ho detto ai giocatori di non far venire da me i procuratori per il rinnovo del contratto finché non saremo in Serie A. Sarà una squadra che farà sognare i nostri tifosi e dovrà togliermi dopo oltre 40 anni la delusione mai digerita per le quattro volte consecutive che il Monza ha sfiorato la Serie A senza mai andarci. Ma non c’è solo la squadra: a Monza c'è anche la struttura societaria. Il budget è importantissimo: solo ‘patron’ Silvio Berlusconi poteva far sognare questa città. Quando lo andiamo a trovare, io e i manager di Fininvest, parla solo del Monza e dà per scontato che tra un anno saremo in Serie A. Oggi ero a pranzo col presidente dell’Atalanta e gli ho detto che sono un modello di società; anche per lo stadio vogliamo fare come a Bergamo: per la Serie A vogliamo tenere del Brianteo solo la tribuna e ricostruire gli altri settori con la copertura.
Il sindaco Dario Allevi ha sottolineato la “voglia di tornare alla normalità. Prima dell’arrivo della pandemia c’era un entusiasmo attorno al Monza che non si vedeva dai tempi dello stadio Sada. Stiamo collaborando con la società per l’esecuzione di lavori dentro e fuori lo stadio necessari per affrontare la cavalcata nella cadetteria. A tutti i tifosi dico che dobbiamo continuare a sognare perché con la coppia Berlusconi-Galliani niente è impossibile”.
Pietro Benvenuti, direttore generale dell’Autodromo Nazionale di Monza, è alle prese col primo Gran Premio d’Italia di Formula 1 senza pubblico. Un problema di grave entità anche dal punto di vista finanziario, ma ciò nonostante guarda con ottimismo al futuro: “Siamo fieri di essere diventati un anno fa city partner del Monza, per i risultati eccellenti della squadra e per il grande entusiasmo che vediamo attorno al club, entusiasmo che ci ha fatto superare momenti difficili”.
Il presidente di Lotto Sport Italia, Andrea Tomat, ha introdotto così le nuove maglie: “Il nostro compito è trovare ogni anno qualcosa di nuovo, di particolare, per dare lustro alla società. Squadra che vince non si cambia e noi siamo qui per restare per lungo tempo”.
Finalmente sono state svelate le maglie: la prima, nel segno della tradizione, resterà rossa con la banda verticale bianca, la seconda sarà bianca con la banda rossa e la terza blu navy con banda biancorossa. Il nuovo main sponsor sarà WithU, brand commerciale di Europe Energy, azienda italiana operante nel mercato dell’energia elettrica e del gas. Tornerà la scritta Pontenossa, azienda della famiglia Colombo, ex proprietaria del Monza, come back sponsor, mentre sui pantaloncini rimarrà Dell’Orto come short sponsor. A proposito di marketing, il Monza è sbarcato su TikTok, canale social che si aggiunge a Facebook e Instagram. Riguardo al sito internet, che da pochi giorni è anche in lingua inglese, Galliani ha rivelato che “adesso 1 visitatore su 10 è straniero”.
La sorpresa finale è stata la presentazione di Gytkjaer: “Lo voleva mezza Europa” ha dichiarato Galliani. Il giocatore ha espresso, in inglese con l’aiuto di una interprete, le solite frasi di circostanza: “Non è un segreto che io abbia ricevuto diverse offerte perché arrivo da stagioni positive. Quella di venire a Monza è stata una decisione convinta perché credo che qui si possa fare molto in quanto c’è un grande progetto. Ho parlato con alcuni amici che giocano in Italia, come Simon Kjær, e mi hanno dato certezze, mi hanno detto di venire con sicurezza. Qui mi sono convinto di aver fatto la scelta giusta. Col Monza ero in contatto da diverso tempo ma il Covid-19 ha bloccato tutto. I tifosi sono entusiasti del mio arrivo? Sono contento. Speriamo ce l'abbiano per tutta la stagione. Anch’io sono molto entusiasta, di essere qui a Monza”.
La squadra, radunatasi l’1 luglio e al lavoro al centro sportivo Monzello dall’8 luglio, ha già disputato alcune partitelle in famiglia, ma a breve saranno annunciate le amichevoli che accompagneranno il gruppo fino all’inizio del campionato di Serie B, che probabilmente sarà il 19 settembre.




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Monza. "Tra un anno dovremo essere in Serie A”. È il mantra che Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, ha ripetuto più e più volte durante la conferenza stampa di presentazione delle maglie ufficiali della squadra neopromossa in Serie B per la stagione 2020/21 tenutasi all’autodromo. L'occasione è stata propizia anche per presentare l'ultimo acquisto, l'attaccante danese Christian Gytkjaer, “b

Il Monza ha proposto a tifosi e simpatizzanti di cambiare l'inno ufficiale tramite sondaggio. Il bellissimo (come inno di squadra di calcio) Monza Alè, composto nel 2006 dagli Amusia del frontman Michele Magrin, allora giocatore biancorosso, è una delle poche cose sopravvissute dall'arrivo di Fininvest come proprietà. Capiamo la volontà di dare una "rinfrescata" all'immagine della società, a maggior ragione che è stata portata per la prima volta in Serie A, ma le alternative non piacciono per nulla alla gran parte dei tifosi storici della squadra. Una, già molto indietro nel sondaggio, è quella di promuovere a inno Dai Monza Vola di Dario Baldan Bembo, brano scritto nel 2019, su richiesta di "patron" Silvio Berlusconi, in stile nazionalpopolare anni '70. L'altra è quella di far diventare inno ufficiale lo stupendo brano pop Destinazione Paradiso di Gianluca Grignani, pezzo di successo del 1995, che però non è stato certamente scritto per il Monza e non ha attinenze col calcio se non per quel titolo che richiama l'avvenuta promozione nella massima serie.
Ebbene, ormai tra tifosi storici del Monza ci si conosce un po' tutti e si nota, scorrendo i nomi di fianco agli emoticon, che la grande maggioranza di questi ha votato per la difesa di Monza Alè. Ne deduciamo che Destinazione Paradiso sia stato scelto perlopiù da simpatizzanti dell'ultima ora, probabilmente tifosi di Milan, Inter e Juventus, e giovanissimi alle prime esperienze con la passione per i colori biancorossi.
La cosa dà non poco fastidio, perché se si vuole a tutti i costi cambiare inno si dovrebbe a nostro parere dare l'incarico a qualcuno di comporre un bel brano dedicato al Monza e poi sottoporlo a sondaggio. Destinazione Paradiso? E perché allora non Grazie Roma cambiando Roma con Monza? Se dobbiamo attingere all'esterno anziché avere qualcosa di nostro, di unico, di non cedibile, come lo stemma con la Corona Ferrea e la spada di Estorre Visconti, allora tanto vale...
Pertanto invitiamo caldamente tutti ad andare sulla pagina Facebook e sulla pagina Instagram dell'AC Monza a votare il brano con l'emoticon dell'abbraccio.
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Il Monza ha proposto a tifosi e simpatizzanti di cambiare l'inno ufficiale tramite sondaggio. Il bellissimo (come inno di squadra di calcio) Monza Alè, composto nel 2006 dagli Amusia del frontman Michele Magrin, allora giocatore biancorosso, è una delle poche cose sopravvissute dall'arrivo di Fininvest come proprietà. Capiamo la volontà di dare una "rinfrescata" all'immagine della società, a maggior ragione che è stata portata per la pr

MONZA-BOLOGNA 1-2
Halloween da paura per il Monza, che all’U-Power Stadium perde la terza partita consecutiva contro il Bologna diretto concorrente per la salvezza. Ma se a Empoli la squadra aveva comunque giocato bene e a San Siro col Milan pure, nonostante gli svarioni difensivi, stavolta si è registrato un calo vistoso nella prestazione, che deve preoccupare chi si occupa della direzione tecnica del gruppo. L’allenatore Raffaele Palladino, che aveva iniziato la sua avventura sulla panchina biancorossa alla grande con tre successi anche prestigiosi, deve ora fare i conti non solo con le assenze nella retroguardia (oggi mancavano tutti e tre i difensori titolari), ma anche con l’aridità del reparto d’attacco, oggi andato a segno solo con un rigore.
Al posto dell’infortunato Izzo, dell’influenzato Caldirola nonché di Pablo Marì, rimasto vittima giovedì scorso di un accoltellamento in un supermercato che fortunatamente l’ha solo ferito (non lo si vedrà in campo per almeno tre mesi), Palladino ha schierato, da destra a sinistra, Donati, Marlon e Carlos Augusto, arretrato dal centrocampo per far posto a D’Alessandro. Rispetto alla partita col Milan c’erano inoltre in campo Birindelli per Ciurria, Rovella (tornato dalla giornata di squalifica) per Barberis, Ranocchia per Caprari e Petagna per Mota: una rivoluzione che non ha giovato. Il tecnico degli emiliani Thiago Motta non ha avuto invece a disposizione Schouten, Kasius, Bonifazi e Arnautovic.
Si comincia con gli ultras della Curva Pieri che innalzano uno striscione con scritto “Forza Pablo ti aspettiamo”. I primi 20’ sono noiosi: il Monza è più macchinoso del solito nella manovra e il Bologna gli va dietro in quanto a lentezza nel costruire le azioni. La partita si sveglia al 20’ quando il biancorosso D’Alessandro s’invola nella metà campo avversaria ma viene raggiunto e neutralizzato prima dell’ingresso in area. Al 24’ Birindelli crossa dalla fascia e Sensi calcia al volo un destro potente ma un po’ troppo alto. Il rossoblù Zirkzee risponde con un destro che Di Gregorio è costretto a deviare in corner distendendosi. Dopo un altro giro d’orologio Soumaoro colpisce di testa e Di Gregorio è bravo a deviare in tuffo sul palo. Sulla ripartenza del Monza Petagna prova a beffare Skorupski con un colpo di tacco ma gli riesce male. Al 35’ Zirkzee calcia al volo in area da ottima posizione ma la spara altissima. Infine al 41’ un destro di Sensi dalla distanza viene respinto coi pugni da Skorupski.
Il secondo tempo si apre con in campo Caprari al posto di Ranocchia. Il gioco riprende a essere lento e inconcludente, ma fortunatamente per il Monza al 10‘ Aebischer sgambetta Sensi appena entrato in area e l‘arbitro assegna senza indugio il calcio di rigore che Petagna trasforma spiazzando Skorupski. Il tempo di mettere la palla al centro e i felsinei pareggiano: Ferguson raccoglie bene un lancio dalle retrovie e batte Di Gregorio con un preciso diagonale. Palladino toglie Sensi e D‘Alessandro inserendo Bondo e Ciurria e spostando Birindelli sulla fascia sinistra. Ma è il Bologna a trarre giovamento dai suoi cambi avvenuti 4‘ prima: al 28‘ Zirkzee pesca Orsolini incredibilmente libero al limite dell‘area e il jolly offensivo fulmina Di Gregorio. Al 34‘ vengono gettati nella mischia anche Valoti e Gytkjaer per Pessina e Petagna, però il risultato non cambia, anzi, il Monza si spegne non rendendosi mai pericoloso: alla fine è sembrato di rivedere la squadra di inizio stagione allenata da Giovanni Stroppa.
In sala stampa Motta ha parlato della trasformazione della sua squadra, che ha ottenuto la terza vittoria consecutiva dopo un periodo di crisi: “Sono felice perché il lavoro sta pagando. Abbiamo regalato una bella soddisfazione a tutti i nostri tifosi a cominciare dal presidente”.
Palladino ha ammesso che il Bologna non ha rubato nulla: “La sconfitta è meritata perché nel primo tempo abbiamo sofferto le rotazioni del Bologna: loro erano bravi a interscambiarsi. Poi quando riconquistavamo palla eravamo troppo frenetici nel giocarla. Nel secondo tempo siamo andati meglio, andando in vantaggio. Proprio nel nostro momento migliore abbiamo però preso un gol molto evitabile. E sul secondo gol ci siamo fatti trovare impreparati. Il Bologna è una squadra molto organizzata, che è stata brava a limitarci. Comunque ricordo che oggi eravamo in emergenza”.
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MONZA-BOLOGNA 1-2
Halloween da paura per il Monza, che all’U-Power Stadium perde la terza partita consecutiva contro il Bologna diretto concorrente per la salvezza. Ma se a Empoli la squadra aveva comunque giocato bene e a San Siro col Milan pure, nonostante gli svarioni difensivi, stavolta si è registrato un calo vistoso nella prestazione, che deve preoccupare chi si occupa della direzione tecnica del gruppo. L’allenatore Raf
Monza. "Il Calcio Monza" (articolo ovviamente compreso) non è certo quello delle ultime tristissime vicende giudiziarie e dei poco prestigiosi risultati sul campo. "Il Calcio Monza" è quello delle infinite stagioni in B sul terreno del vecchio "Gino Alfonso Sada", dello stadio Brianteo inaugurato nel 1988 con la vittoria per 2-1 sulla Roma (goal di Gigi Casiraghi e Melo Mancuso e del principe Giannini per i giallorossi), delle imprese epiche sotto la neve con la Spal, della trasferta amara a Pescara, del capitano Fulvio Saini, del funambolico Spadino Robbiati, delle tante bandiere che si sono succedute onorando la maglia, dei campioni regalati alla serie A e, non da ultimo, dei suoi infaticabili, testardi, innamorati tifosi, partendo dagli Eagles Monza fino alla Gioventù Brianzola senza dimenticare il popolo dei "distinti" e della tribuna. A tutto questo e molto altro è dedicata la mostra "Il Calcio Monza" che sarà ospitata sabato e domenica in Villa Zoja a Concorezzo (ingresso viaLibertà). Nata da un'idea di Simone Visentin, la mostra raccoglie veri e propri cimeli: foto, maglie, sciarpe, adesivi, stampe, articoli di giornale, persino ingiallite scedine del Totocalcio. Un modo per raccontare a 360° la passione e la comunità che ruotano attorno a una squadra e a una società (come non citare lo storico patron Valentino Giambelli) che, tra salite e discese, hanno anche fatto sognare i tifosi. Tifosi che ora animano con i propri personali oggetti questa mostra condivisa. Da non perdere.
Orati: sabato apertura dalle 18 alle 24, domenica dalle 10 alle 23 (ingresso libero)
Nelle due giornate servizio di tavola calda e live music nel parco di Villa Zoja in occasione della festa della Pro Loco.
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Monza. "Il Calcio Monza" (articolo ovviamente compreso) non è certo quello delle ultime tristissime vicende giudiziarie e dei poco prestigiosi risultati sul campo. "Il Calcio Monza" è quello delle infinite stagioni in B sul terreno del vecchio "Gino Alfonso Sada", dello stadio Brianteo inaugurato nel 1988 con la vittoria per 2-1 sulla Roma (goal di Gigi Casiraghi e Melo Mancuso e del principe Giannini per i giallorossi), delle impre

MONZA-CITTADELLA 1-0
Un bruttissimo Monza segna un gol che vale la vittoria a 3’ dal triplice fischio beffando all’U-Power Stadium un Cittadella che avrebbe meritato i 3 punti in palio. Si dice che il calcio è bello proprio per questo, perché non sempre vince il migliore. Oggi ha vinto la squadra più fortunata, quella biancorossa allenata da Giovanni Stroppa, che sta facendo peggio del predecessore Cristian Brocchi ma che almeno ha l’onestà e l’umiltà di ammettere errori e orrori del suo gruppo.
Siamo consapevoli che il tecnico di Mulazzano oggi doveva fare i conti con le assenze degli infortunati Lamanna, Barillà, Scozzarella, Mota e Favilli e dello squalificato Marrone, ma considerando la rosa che ha a disposizione (escludendo l’attacco) e il tempo trascorso da quando ha preso in mano la squadra, non possiamo non evidenziare che invece di migliorare si sta regredendo, con sempre più errori tecnico-tattici in tutte le zone del campo e un’assoluta inconsistenza nel reparto offensivo. Un reparto già privo di un “bomber” vero, con due presunti titolari in infermeria (Favilli e Mota) e uno che sta tradendo le aspettative (Ciurria). Considerando che Gytkjaer si è involuto rispetto alla scorsa stagione e in attesa che Finotto ritrovi la condizione dopo un anno di stop a seguito della rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, invece di sperimentare improbabili soluzioni-tampone con Colpani a Parma e con Valoti oggi, sarebbe il caso di puntare maggiormente su D’Alessandro e Vignato, che sembrano essere le uniche punte in grado di saltare l’uomo con una certa continuità. Anche il centrocampo è troppo geometrico e compassato, povero di idee e grinta. A questo proposito il Machìn di quest’anno ha dimostrato di essere una valida carta da giocare per cercare di scardinare le difese avversarie.
Uno che sa come si fa è Matteo Pessina, il campione d’Europa con la Nazionale che veste la maglia dell’Atalanta ma che da monzese D.o.c. proprio nel Monza ha iniziato la carriera professionistica. Prima della partita di oggi è stato premiato sia dal club biancorosso tramite l’amministratore delegato Adriano Galliani, sia dal Comune di Monza per mano del sindaco Dario Allevi. A lui è stato dedicato anche uno striscione dalla Curva Davide Pieri che recitava: “Un bagai de Munscia sul tecc d’Europa, Matteo orgoglio nostro”.
Il Cittadella allenato da Edoardo Gorini non ha maramaldeggiato sulla compagine brianzola grazie agli ottimi interventi del portiere Di Gregorio, certamente il migliore in campo oggi, e grazie alla buona sorte, in particolare quando i legni della porta hanno respinto due conclusioni granata. La prima registrata all’8’ del primo tempo su calcio di punizione di Branca (e sulla ribattuta del palo Di Gregorio ha salvato in tuffo la botta a colpo sicuro di Antonucci), la seconda, finita sulla traversa, al 36’ del secondo tempo su colpo di testa di Beretta. Di Gregorio ha poi compiuto altri due miracoli all’11’ e al 28’ del primo tempo, rispettivamente su Antonucci e sull’ex biancorosso Vita. Sempre nella prima frazione di gioco, al 45’, Okwonko con un sinistro ha mandato la palla di poco fuori. Il Monza? Non pervenuto. Tra l’altro al 34’ Stroppa è stato costretto a inserire Caldirola per Pirola, uscito dal campo per un leggero trauma cranico causato da uno scontro aereo con Tounkara.
Al rientro in campo dopo l’intervallo musicale col rapper Vegas Jones la solfa non è cambiata di molto, anche se certamente la sostituzione di Ciurria con D’Alessandro ha cominciato a portare benefici in quanto a imprevedibilità al limite dell’area padovana. Si segnala al 3’ un colpo di testa di Caldirola a lato, al 19’ una conclusione in scivolata di Beretta finita alta, al 21’ un tiro del biancorosso Mazzitelli dalla distanza perso sul fondo e al 22’ un colpo di testa di Valoti semplice da bloccare per il portiere dei veneti Kastrati. Quando però sono entrati Machìn per Gytkjaer e poco dopo Vignato per Colpani si è avuta la sensazione che la beffa ai danni degli ospiti era possibile. Dopo la già citata traversa di Beretta c’è stata la risposta di Valoti con una rasoiata stampatasi sul palo al 41’. E al termine del primo dei 4’ di recupero ecco che il sogno si è avverato: sull’ennesimo corner battuto dal Cittadella (13 a 7 il computo finale per i granata) Machìn è uscito palla al piede dall’area e ha servito D’Alessandro che si è involato in contropiede folgorando Kastrati dai 10 metri.
Si è trattato di un successo che può essere considerato come una vendetta per l’eliminazione subita lo scorso agosto dalla Coppa Italia, ma non cancella l’amarezza per l’eliminazione patita lo scorso maggio nei play-off promozione ad opera sempre del Cittadella. Il Monza non ha mai perso coi granata padovani nella regular season di Serie B, ma in altre occasioni la sconfitta è stata piuttosto bruciante.
In sala stampa Gorini ha dichiarato quanto ci si aspettava: “La sconfitta di oggi è come un cazzotto in faccia. Abbiamo costruito almeno 5 o 6 palle-gol, ma siamo stati poco incisivi e abbiamo avuto un pizzico di sfortuna. Fa parte del calcio perdere una partita che si meritava di vincere. Sul gol siamo stati ingenui: eravamo in 3 contro 1 e si poteva fare fallo”.
Stroppa ha onestamente stroncato la prestazione della squadra relativamente a due terzi di gara: “Chi è subentrato ha fatto quello che gli altri non erano riusciti a fare. Per un’ora non siamo stati in campo. Nel primo tempo abbiamo faticato su tutti i fronti. Abbiamo giocato malissimo. Nel secondo tempo è andata un po’ meglio: con i cambi si è smosso qualcosa. Oggi abbiamo preso 6 punti perché 3 punti contro il Cittadella che è una squadra difficile valgono doppio. Questa vittoria deve darci la consapevolezza che anche noi siamo una squadra forte e lo dobbiamo mostrare dalla prossima partita”.
D’Alessandro ha raccontato il gol: “Sono partito veloce palla al piede e ho visto che dall’altra parte c’era Vignato, ma anche tanto campo davanti a me. Sono andato dritto verso la porta e ho segnato. Dobbiamo ringraziare Di Gregorio che ci ha permesso di rimanere in gara”.
Mercoledì prossimo alle ore 20.30 il Monza scenderà in campo al “Romeo Menti” di Vicenza per il turno infrasettimanale. Poi lunedì 1 novembre alle 15 ospiterà l’Alessandria.
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MONZA-CITTADELLA 1-0
Un bruttissimo Monza segna un gol che vale la vittoria a 3’ dal triplice fischio beffando all’U-Power Stadium un Cittadella che avrebbe meritato i 3 punti in palio. Si dice che il calcio è bello proprio per questo, perché non sempre vince il migliore. Oggi ha vinto la squadra più fortunata, quella biancorossa allenata da Giovanni Stroppa, che sta facendo peggio del predecessore Cristian Brocchi ma che al

Si interrompe a 8 la striscia positiva di partite del Monza: nel giorno del record stagionale di pubblico e incasso (spettatori 14012 per un incasso di 601509,86 euro) la squadra biancorossa deve cedere le armi al Milan campione d’Italia in carica. Dall’U-Power Stadium non è quindi uscito il pareggio che sperava il “patron” dei brianzoli Silvio Berlusconi, tifoso rossonero, che all’ultimo ha deciso di non venire a vedere la partita dal vivo. Se da una parte è stata interrotta la serie positiva, dall’altra c’è un Milan che ha portato a 3 i successi consecutivi, mostrando di aver superato la crisi delle 5 gare senza vittoria. E anche stavolta, ed è la quarta, i “diavoli” hanno vinto a Monza in campionato (la seconda volta nella massima serie dopo il 4-1 del 24 ottobre 1920 nell’allora Prima Categoria). Per la compagine guidata da Stefano Pioli si è anche trattata della prima vittoria in trasferta in stagione contro una squadra lombarda. Al contrario il Monza non ha ancora battuto una corregionale in casa in questo suo primo torneo di Serie A.
Che dire della partita? Il Milan ha giocato un po’ meglio, ha creato più occasioni, ma se il Monza avesse pareggiato non avrebbe rubato nulla. È emersa la differenza di valori tecnici tra le due squadre, ma dal punto vista tattico e agonistico i biancorossi non hanno demeritato, anche se nel primo tempo si sono ostinati troppo a cercare il compagno libero per vie orizzontali anziché provare qualche verticalizzazione per il tridente offensivo.
Palladino, che anche oggi non aveva a disposizione gli infortunati Vignato e Carlos Augusto, ha proposto, rispetto alla partita vinta a Bologna, Birindelli e Mota per Donati e Sensi. Pioli aveva indisponibili gli infortunati Maignan, Bennacer e Calabria.
La cronaca: dopo 45” il biancorosso Ciurria costringe Tatarusanu alla deviazione in corner e sul susseguente calcio d’angolo anche Petagna di testa trova il portiere ospite attento a sventare il pericolo. Il Milan risponde al 4’ con un destro di Origi che Di Gregorio devia in corner. Al 19’ un altro destro ma di Leao dal limite scheggia l'esterno del palo. Al 25’ Di Gregorio non trattiene una debole conclusione di Leao e Diaz per poco non ne approfitta. 4’ dopo il portiere dei brianzoli si riscatta con una gran parata su Tomori. Il Milan perviene al meritato vantaggio al 31’ grazie a uno stop di petto con botta di sinistro a seguire di Messias che Di Gregorio non riesce a respingere. Il Monza continua a tenere troppo la palla non cercando le verticalizzazioni per i tre attaccanti e così il primo tempo si chiude qui.
Anche la prima occasione della ripresa è di marca biancorossa: all’8’ Petagna, servito bene da Mota, si mangia il gol calciando debolmente addosso a Tatarusanu. Al 12’ si assiste a un contropiede micidiale del Milan ma Hernandez, a tu per tu con Di Gregorio, calcia clamorosamente a lato. Palladino inserisce Machìn e l’esordiente in maglia biancorossa Carboni per Petagna e Birindelli, spostando Ciurria a destra e Mota a fare il centravanti. Al 23’ Di Gregorio devia un sinistro di Leao. Nel Monza entrano anche Sensi e Gytkjaer per Rovella e Marlon col conseguente passaggio alla difesa a quattro. Al 28’ il Monza è anche sfortunato: con un bel sinistro dal limite Ciurria scaraventa la sfera prima sul palo, poi sulla schiena di Tatarusanu e infine sul fondo. Palladino getta nella mischia anche Valoti per Mota ma nonostante il forcing finale è il Milan al 40’ ad avere una triplice occasione con Tonali, Saelemaekers e De Ketelaere, bloccati i primi due dalla prontezza di Di Gregorio e il terzo da Pessina.
Pioli si è presentato in sala stampa decisamente soddisfatto: “Il Milan è guarito perché è stata una settimana perfetta in cui abbiamo vinto 3 partite difficili senza subire gol. Oggi ci è toccato soffrire perché il Monza ha giocato bene. Potevamo chiudere la gara con due occasioni clamorose, ma le abbiamo sbagliate e dunque ci è toccato soffrire fino alla fine. Nel primo tempo il Monza è rimasto indietro mentre nel secondo ci è venuto a cercare e abbiamo subito troppo la loro pressione. Alla fine siamo calati fisicamente, ma non di concentrazione.
Complimenti al Monza che alla fine ha attaccato con tanti giocatori”.
Anche Palladino è soddisfatto nonostante la sconfitta: “Nel primo tempo siamo stati bravi nella fase di non possesso palla, concedendo poco. Nel secondo invece siamo stati perfetti, ma ci è mancato il guizzo finale, che speravo ci fosse perché immaginavo che il Milan sarebbe calato fisicamente a causa dell’impegno infrasettimanale in Champions League. Mi dà comunque orgoglio andare nello spogliatoio e vedere rammarico dopo aver perso di misura contro il Milan. E possiamo ancora migliorare… Tra l’altro anche Galliani e Berlusconi sono contenti per la prestazione offerta dalla squadra. Il palo? La prossima volta girerà meglio. Ciurria? Io stravedo per lui: cresce partita dopo partita. È strano che uno come lui non abbia giocato in squadre importanti. Marlon? Ha disputato una grande partita, ha accettato i duelli individuali con Leao. L’esordio di Carboni? Ha fatto molto bene in settimana e anche oggi mi è piaciuto”.
Ora il Monza è atteso da una lunga trasferta in terra campana dove domenica prossima alle ore 15 affronterà allo Stadio Arechi la Salernitana.
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MONZA-MILAN 0-1
Si interrompe a 8 la striscia positiva di partite del Monza: nel giorno del record stagionale di pubblico e incasso (spettatori 14012 per un incasso di 601509,86 euro) la squadra biancorossa deve cedere le armi al Milan campione d’Italia in carica. Dall’U-Power Stadium non è quindi uscito il pareggio che sperava il “patron” dei brianzoli Silvio Berlusconi, tifoso rossonero, che all’ultimo ha deciso di n

SASSUOLO-MONZA 1-2
Il Monza sbanca anche il Mapei Stadium – Città del Tricolore di Reggio Emilia, “casa” del Sassuolo, e vola all’ottavo posto in attesa di sapere se nello scontro diretto tra Torino e Fiorentina qualcuna reggerà il suo ritmo. Con questo successo salgono a 8 le partite positive messe in fila e resta in vita la speranza di qualificazione alla Conference League, in considerazione della probabile squalifica della Juventus.
È stata la settima volta che il Monza ha reso visita al Sassuolo ma oltre a essere stata la prima in Serie A è stata la prima a Reggio Emilia. Ed è stata la quarta volta che i biancorossi hanno avuto al meglio sui neroverdi a casa loro.
Davanti a 11745 spettatori e ad altre decine di migliaia in tv, tra cui il presidente Silvio Berlusconi, appena rientrato a casa dopo 44 giorni trascorsi in ospedale, la squadra allenata da Raffaele Palladino ha disputato un brutto primo tempo, soffrendo oltremisura le iniziative del Sassuolo, che fortunatamente non ha sfruttato le diverse ottime occasioni costruite, anche se nel recupero ha trovato la rete del vantaggio con un rigore. I biancorossi non sono nemmeno riusciti a essere pericolosi davanti nelle rare volte che si sono affacciati nell’area emiliana. Al contrario nel secondo tempo, soprattutto dopo il triplice cambio e ancora di più dopo l’espulsione del neroverde Tressoldi, hanno ritrovato la personalità che li ha contraddistinti nel girone di ritorno, rintuzzando i tentativi di assalto della squadra allenata da Alessio Dionisi e imbastendo interessanti trame offensive, che hanno portato dapprima al pareggio e infine al gol della vittoria di capitan Pessina.
Per questa partita Palladino, che aveva (come raramente accade) tutti a disposizione, rispetto alla partita vinta domenica scorsa contro i campioni d’Italia del Napoli ha lasciato in panchina Marlon e Rovella sostituendoli rispettivamente con Pablo Marì e Sensi. Dionisi, invece, non ha potuto disporre dell’infortunato Laurienté.
Dopo una fase di studio il Sassuolo accende le polveri: al 15’ un colpo di testa di Erlic passa a lato. Al 18’ c’è un’incursione di Rogerio in area biancorossa ma la sua conclusione è debole e finisce tra le braccia di Di Gregorio. Al 21’ capita un’ottima opportunità anche a Bajrami ma anche lui una volta entrato in area calcia debolmente e pure a lato. 1’ dopo Di Gregorio respinge una doppia conclusione di Bajrami e Berardi; sul susseguente corner Erlic di testa manda alto. Al 24’ Toljan crossa dalla destra e in mezzo all’area Sensi intercetta col braccio: il rigore assegnato dall’arbitro Santoro viene però tolto dal Var per fuorigioco. Il Monza fa sapere di esistere al 28’ quando Ciurria sparacchia alto. 3’ dopo Rogerio anticipa d’un soffio Petagna che stava per arpionare un pallone davanti a Consigli. Il finale è di nuovo del Sassuolo: al 45’ Bajrami calcia quasi a colpo sicuro ma Caldirola in scivolata riesce a deviare il pallone. Al 5’ di recupero succede il “patatrac”: l’arbitro, chiamato dal Var, assegna un calcio di rigore ai padroni di casa per un tocco di braccio di Izzo in area; Berardi lo trasforma dopo 1’ di proteste dei giocatori biancorossi.
Il secondo tempo sembra iniziare come il primo e allora Palladino al 9’ provvede a sostituire Caldirola, Caprari e Sensi con Marlon, Rovella e Birindelli spostando Ciurria sula tre quarti. La mossa dà i suoi frutti: al 15’ Birindelli scende sul fondo e crossa in mezzo dove Ciurria si fa trovare pronto alla battuta a rete. Al 24’ il Sassuolo rimane in dieci per l’espulsione per somma di ammonizioni di Tressoldi. Il Monza ci crede e al 25’ Consigli devia in tuffo un sinistro di Ciurria. Al 32’ Palladino getta nelle mischia Vignato per Mota. 2’ dopo proprio il giovane trequartista al limite dell’area stoppa la sfera e la scaraventa di poco sopra la traversa. Al 39’ Pessina viene chiuso da Consigli in area piccola. Al 41’ una conclusione debole del neroverde Ceide viene bloccata da Di Gregorio. 1’ dopo Gytkjaer sostituisce Petagna. Nel recupero è un assedio brianzolo: al 48’ Izzo in tuffo colpisce male la sfera, ma poco dopo Pessina s’infila in area e batte Consigli con un rasoterra. Il capitano biancorosso corre a perdifiato dall’altra parte del campo per festeggiare coi suoi tifosi e nel frattempo tra le due panchine scoppia il finimondo. Al 51’ il Monza sfiora il tris ma Consigli blocca un sinistro a giro di Ciurria.
In conferenza stampa Dionisi si è rammaricato per quanto successo nel secondo tempo: “In 11 contro 11 eravamo in controllo totale della partita, del gioco. Abbiamo fatto molto più di loro, meritavamo di vincere. Tra l’altro eravamo sorpresi di come ci picchiava il Monza. Rimasti in 10 e rimasti senza il nostro 10 Berardi per crampi la partita è cambiata e non ci si poteva permettere di fare errori”.
Palladino è onesto nel dare i meriti al Sassuolo per la partita disputata: “Abbiamo disputato un brutto primo tempo per meriti del Sassuolo, che ha giocatori forti, di gamba, ben allenati, che ci hanno messo in difficoltà. Ci siamo sbloccati nello spogliatoio, dove ho chiesto di stare in gara e soffrire. Nella ripresa abbiamo giocato più sciolti e poi è arrivata l’espulsione e il calo fisico del Sassuolo che ci hanno dato una mano. Inoltre devo fare tanti complimenti a chi è subentrato perché hanno fatto tanta differenza. Siamo felicissimi pe il presidente Silvio Berlusconi e dedichiamo la vittoria a lui. Vignato? Ero convintissimo che potesse fare bene perché da due settimane ho visto in allenamento grandi miglioramenti. Rovella? Ha un grade futuro, spero arrivi presto in Nazionale”.
Il Monza tornerà in campo domenica prossima alle ore 15 contro il Lecce per l’ultima gara casalinga della stagione all’U-Power Stadium.
FOTO AC MONZA
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SASSUOLO-MONZA 1-2
Il Monza sbanca anche il Mapei Stadium – Città del Tricolore di Reggio Emilia, “casa” del Sassuolo, e vola all’ottavo posto in attesa di sapere se nello scontro diretto tra Torino e Fiorentina qualcuna reggerà il suo ritmo. Con questo successo salgono a 8 le partite positive messe in fila e resta in vita la speranza di qualificazione alla Conference League, in considerazione della probabile squalifica

MONZA-SALERNITANA 3-0 (fotopagina Facebook
Ac Monza)
Con una splendida tripletta il Monza chiude la prima parte di stagione, quella pre-Mondiale, al 14° posto, 9 punti sopra il terzultimo posto che condanna alla retrocessione. Da quando è arrivato a sedersi sulla panchina biancorossa Raffaele Palladino la squadra brianzola sarebbe da Europa League. Oltre ai risultati l’ex tecnico della formazione Primavera ha portato anche un bel gioco, fatto sì di possesso palla, ma anche di continue verticalizzazioni e di cambi ritmo, tutte cose che applicate benissimo oggi all’U-Power Stadium contro la Salernitana hanno portato al roboante successo, che tra l’altro ha messo nei guai l’allenatore avversario Davide Nicola, che con 1 punto nelle ultime 3 partite rischia ora l’esonero.
Difficile dire chi siano stati i migliori del Monza in una giornata in cui tutti hanno giocato ad alto livello. Però Caldirola in difesa, Carlos Augusto a centrocampo e Mota in attacco sono stati giganteschi, gli ultimi due da nazionale, obiettivo che potrebbero raggiungere nel 2023.
Contro i granata campani Palladino ha dovuto ancora fare a meno di Pablo Marì e Sensi. Ha dunque riproposto Marlon in difesa e Rovella a centrocampo. Inoltre ha rimesso Mota come terminale offensivo. Nicola lamentava le assenze di Gyomber e Lovato.
Il match, giocato davanti oltre a 12mila spettatori di cui oltre 2mila di fede granata, si mostra subito vibrante. La prima vera occasione arriva però all’8’ quando il salernitano Dia vince un contrasto con Izzo ed entra in area palla al piede ma clamorosamente la passa praticamente al portiere nel tentativo di fare non si sa bene che cosa. Il Monza risponde al 10’ con una straordinaria rovesciata di Ciurria su cross ravvicinato di Caprari: Sepe d’istinto respinge la sfera coi piedi sulla linea di porta. Poco dopo un tiro-cross di Mota termina a lato. Il portoghese al 24’ confeziona una bella azione in area avversaria con finte, doppi passi e colpi di tacco che smarcano Carlos Augusto per la rete del vantaggio biancorosso. Il lusitano si gasa e al 35’ segna lui bruciando Sepe con una rasoterra al termine di una grande azione personale.
All’intervallo la Salernitana cambia tre pedine e in avvio di secondo tempo il Monza soffre. Però si rende pericoloso con le ripartenze: all’11’ Colpani centra il palo con un destro dal limite. Al 19’ non ha buon esito un colpo di testa di Carlos Augusto. Ranocchia sostituisce Colpani e poco dopo un sinistro di Ciurria potente ma centrale viene bloccato da Sepe. Al 29’ la partita si chiude quando il subentrato Candreva stende da dietro Mota in area e si becca il secondo cartellino giallo, e dunque quello rosso, dopo il primo preso per proteste quando ancora era seduto in panchina. Sul dischetto del rigore si presenta Pessina che spiazza Sepe. A questo punto Palladino inserisce forze fresche, mandando in campo prima Birindelli e Petagna per Ciurria e Caprari e 6’ dopo Vignato e D’Alessandro per Mota e Carlos Augusto. La Salernitana si fa viva dalle parti di Di Gregorio al 40’ con una botta in diagonale di Piatek che finisce a lato. C’è ancora il tempo poco prima del triplice fischio di vedere Sepe parare una conclusione ravvicinata di Birindelli e sulla respinta Ranocchia centrare il palo.
In sala stampa Nicola è stato messo sotto processo: “Oggi non abbiamo vinto un contrasto e due gol ce li siamo fatti noi, ma quello che mi ha fatto innervosire è stato l’atteggiamento. Se non arrivo a fare una cosa in un modo ci devo arrivare con la forza mentale. Bisogna crescere in questo. Nel primo tempo non abbiamo dato l’idea di aver dato tutto, cosa che è stata fatta nel secondo tempo. Il Monza ha fatto un’ottima partita, ma già con la Lazio l’aveva fatta sotto il profilo del palleggio, però nel secondo tempo aveva pagato dazio”.
Palladino ha parlato della partita ma ha anche fatto il bilancio parziale della stagione: “Avevo chiesto alla squadra una partita perfetta e c’è stata. Quella di oggi era molto insidiosa, non era facile. I ragazzi sono stati fantastici, non hanno concesso nulla e in particolare mi è piaciuta molto la personalità. Gli unici piccoli difetti che abbiamo avuto è che all’inizio del secondo tempo abbiamo avuto un po’ di paura di proporre gioco e poi che dobbiamo essere ancora più incisivi in fase offensiva. Il rammarico di oggi è che si ferma il campionato perché la squadra è in crescita e nello spogliatoio si è creata una magia. Il rigore? Mi piace responsabilizzare i giocatori per cui chi tira i rigori li scelgono loro. L’ultima volta Pessina ha fatto calciare Petagna, mentre oggi l’ha calciato lui. Oltre a trasformarlo, il capitano ha fatto un’altra ottima prestazione. Mota? Secondo me ha faticato nel passaggio dalla Serie B alla Serie A. A volte l’ho visto assente negli allenamenti, ma nelle ultime tre settimane è cresciuto sempre più. Ha caratteristiche fantastiche. Ora deve riposare perché ha avuto una settimana faticosa. Da oggi la squadra è in vacanza: riprenderemo l’1 dicembre. Bisogna che i ragazzi siano bravi a fare in questo periodo una vita sana, che non si svaghino troppo, perché c’è un campionato da riprendere. Non andremo in ritiro all’estero perché non abbiamo trovato da fare amichevoli di livello, dunque resteremo a lavorare al centro sportivo Monzello. Il bilancio di questa prima parte del mio lavoro e di quello dello staff è ottimo. È positivo perché in crescita sotto tutti i punti di vista. Il gruppo è fantastico e dunque al mercato di gennaio meno cose si toccano e meglio è. A volte a toccare le cose si fanno danni e io non voglio fare danni. Voglio poche cose ma fatte bene”.
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MONZA-SALERNITANA 3-0 (fotopagina Facebook
Ac Monza)
Con una splendida tripletta il Monza chiude la prima parte di stagione, quella pre-Mondiale, al 14° posto, 9 punti sopra il terzultimo posto che condanna alla retrocessione. Da quando è arrivato a sedersi sulla panchina biancorossa Raffaele Palladino la squadra brianzola sarebbe da Europa League. Oltre ai risultati l’ex tecnico della formazione Primavera ha portato anche u
Monza

MONZA-GOZZANO 1-0
Con l’ennesima vittoria di oggi (la nona in 11 gare) il Monza guadagna ben 2 punti sul più immediato inseguitore in classifica, il Renate, ora distanziato di 7 lunghezze e agganciato dal Pontedera. Proprio il prossimo match, in programma sabato alle ore 20.45, dunque solo 3 giorni dopo il turno infrasettimanale, sarà con l’altra squadra professionistica della provincia, battuta ed eliminata in Coppa Italia Serie C con un pesante 4-1 allo stadio Brianteo lo scorso 9 ottobre.
Il calendario fitto di incontri ha fatto sì che l’allenatore dei biancorossi Cristian Brocchi optasse per un continuo turnover e così stasera si sono visti in campo, rispetto al match pareggiato domenica a Grosseto con la Pianese, i difensori Marconi e Sampirisi, i centrocampisti Palazzi e D’Errico, il trequartista Mosti e gli attaccanti Finotto e Marchi. Per le scelte da effettuare il tecnico milanese non ha potuto prendere in considerazione Franco, Rigoni e Gliozzi perché infortunati.
Il Gozzano, guidato da David Sassarini, era anch’esso incompleto, ma forte degli “ex” Uggè e Tomaselli, quest’ultimo ancora di proprietà del club di “patron” Silvio Berlusconi, oggi per la prima volta assente a un match casalingo del campionato in corso. Non ha potuto dunque assistere, come invece hanno fatto i circa 3mila presenti, all’esordio del nuovo impianto di illuminazione, che sabato sarà ufficialmente inaugurato con dei giochi di luci un quarto d’ora prima del fischio d’inizio.
Anche contro i rossoblù cusiani il Monza è partito molto forte: Marchi, D’Errico, ancora Marchi e Palazzi sono andati vicini alla marcatura nei primi 12’ di gioco. Passata la sfuriata, il Gozzano ha cominciato a organizzarsi meglio e Tomaselli e Fedato hanno fatto venire i brividi alla tifoseria brianzola con due incursioni in area avversaria. La reazione dei locali c’è stata con D’Errico e Mosti ma entrambi hanno strozzato in gola l’urlo del gol.
Nella ripresa le occasioni clamorose sono state di meno ma tutte di marca monzese: un palo di Lepore e un destro a lato di poco di un D’Errico strepitoso (gli è mancato solo il gol) hanno fatto da apripista alla rete della liberazione del neoentrato Armellino, bravo ad allungare la gamba su un cross dalla sinistra di Anastasio.
In sala stampa Brocchi si è lamentato per la poca concretezza della sua squadra: “Dobbiamo trasformare più palle-gol in gol. Nel primo tempo abbiamo creato tantissime occasioni da rete eppure è finito 0-0. Oggi dobbiamo fare il ‘mea culpa’ su questa cosa. Marconi? Bisogna fargli i complimenti per come ha giocato la sua prima partita da titolare della stagione. D’Errico? È tornato quello della passata stagione. Spero di poterlo rivedere come oggi e anche meglio. Sabato per il derby col Renate speriamo che ci sia entusiasmo, che la gente tifi Monza per 90’. Non recupererò Franco ma Gliozzi sì e penso anche Rigoni”.
Il match-winner Marco Armellino si è mostrato contento per il suo gol ma ha ammonito i compagni: “Abbiamo avuto 3 o 4 occasioni limpide per fare gol e non l’abbiamo fatto. Contro squadre chiuse in difesa è difficile costruirne di più, perciò bisogna sfruttarle meglio”.
Sassarini è abbastanza soddisfatto della prestazione del suo Gozzano: “A tratti abbiamo giocato bene, ma alla fine è venuta fuori la differenza di qualità tra le due ‘rose’, soprattutto nei cambi. Comunque abbiamo avuto tre occasioni grosse che non sono state sfruttate. Anche con Tomaselli, che è stato sostituito presto, così come Spina, perché ha sempre giocato 90’ e quindi dovevo preservarlo per la partita di domenica prossima".
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MONZA-GOZZANO 1-0
Con l’ennesima vittoria di oggi (la nona in 11 gare) il Monza guadagna ben 2 punti sul più immediato inseguitore in classifica, il Renate, ora distanziato di 7 lunghezze e agganciato dal Pontedera. Proprio il prossimo match, in programma sabato alle ore 20.45, dunque solo 3 giorni dopo il turno infrasettimanale, sarà con l’altra squadra professionistica della provincia,

MONZA-LECCE 1-0
Il Monza inanella il terzo successo consecutivo ma la Salernitana gli rovina la festa andando a vincere a Lignano Sabbiadoro contro il Pordenone grazie a un rigore al 96’. E dunque i biancorossi risalgono solo fino al terzo posto che, salvo miracoli, sarà la miglior posizione che riusciranno a ottenere al termine della regular season, dato che nelle ultime 2 giornate la squadra campana, davanti al Monza di 2 lunghezze, dovrà affrontare un già promosso Empoli (proprio oggi) e un quasi retrocesso Pescara mentre la compagine guidata da Cristian Brocchi avrà due sfide difficili contro Cosenza e Brescia, una in lotta per la salvezza e l’altra per un posto nei play-off promozione. Play-off che consentiranno a una terza formazione, appunto, di salire nella massima serie e che vedranno al via 6 team. È in questa post-season che presumibilmente il Monza giocherà le sue ultime carte per far felici i propri tifosi che mai hanno visto una Serie A.
Oggi all’U-Power Stadium la squadra che aveva subito meno gol in campionato ha ospitato quella che ne aveva segnati di più e che aveva conquistato più punti in trasferta. Brocchi ha confermato il sistema 3-5-2 che aveva esordito col botto sabato scorso a Salerno, inserendo, rispetto a 3 giorni prima, 2 degli 8 “castigati” per l’espatrio in Svizzera a scopo ludico (giocare a carte al Casinò di Lugano): Bellusci e Boateng hanno infatti rilevato rispettivamente Scaglia e Diaw; inoltre il tecnico milanese ha preferito Barberis a Scozzarella. In tribuna, assieme agli infortunati Lamanna e Maric, sono andati Anastasio e Donati.
Eugenio Corini, allenatore del Lecce, non ha avuto a disposizione lo squalificato Majer e gli infortunati Adjapong, Calderoni e Pettinari.
Il pallino del gioco lo prende il Monza ma la difesa ospite si fa valere e non si registrano particolari occasioni da gol nei primi minuti di contesa. Sono i pugliesi ad accendere le polveri all’8’ con un esterno destro di Henderson che Di Gregorio blocca agevolmente. Il Monza si fa vivo dalle parti di Gabriel solo al 20’: sul cross dalla destra dell’ottimo Frattesi arriva Colpani, che però, sbilanciato, colpisce in qualche modo la sfera. 1’ dopo è invece Mota a calciare male il pallone. Al 22’ si annota un improvviso destro di Coda in area brianzola che Di Gregorio respinge. Al 25’ una bella azione manovrata del Monza si conclude con un tiro strozzatissimo di Frattesi. Il colpo del k.o. biancorosso arriva al 41’: lo specialista dei calci di punizione Barberis pennella nel “sette” alla sinistra di Gabriel. Al 46’ Bellusci respinge di schiena una botta di Coda, poi la palla finisce sui piedi di Dermaku che spara fuori.
Al 7’ del secondo tempo il Monza poteva smettere di soffrire se Boateng avesse messo in rete il delizioso pallone messogli sul destro da Barberis: il “germano-ghanese” riesce invece a calciare fuori il rigore in movimento. 1’ dopo un diagonale di Carlos Augusto passa a lato d’un soffio. Il Monza cala vistosamente dal punto di vista fisico e il Lecce prende possesso di palla e campo. Al 16’ un colpo di testa in torsione di Stepinski non centra il bersaglio. Al 18’ un batti e ribatti in area monzese non sortisce effetti. Al 20’ Stepinski difende la sfera in area avversaria e tocca all’indietro per Mancosu che incredibilmente tira addosso a Di Gregorio in disperata uscita. Brocchi finalmente tira fuori Boateng e Colpani e inserisce Balotelli e Armellino. Al 32’ il Lecce va vicinissimo al gol del pareggio con Hjulmand che di testa manda la sfera a cozzare sull’esterno del palo. Nel Monza entrano Scozzarella e Diaw per Barberis e Mota e nel finale D’Alessandro per l’infortunato Sampirisi. L’assedio dei salentini continua, ma oggi la difesa biancorossa è superlativa e dopo 5’ di recupero si esulta per l’importantissimo aggancio in classifica. Peccato che dopo pochi secondi arriva notizia da Lignano Sabbiadoro che la Salernitana ha trasformato un rigore al 6’ di recupero…
Brocchi si è mostrato molto sereno e soddisfatto in sala stampa: “Sarebbe stata una giornata perfetta senza il gol della vittoria della Salernitana al 96’. La squadra ha interpretato la gara molto bene e a tratti abbiamo comandato il gioco. Abbiamo sofferto nell’ultimo quarto d’ora, ma ci sta. Anche oggi c’erano in campo tanti ragazzi giovani, dunque posso contare su un gruppo affidabile. Ricordo che il Lecce arrivava da 5 vittorie in trasferta consecutive. C’è amaro in bocca per il successo della Salernitana, ma noi dobbiamo pensare a vincere le ultime 2 partite e poi faremo i conti. Purtroppo per vincere i campionati ci vuole continuità e noi a un certo punto l’abbiamo persa. Perché Paletta è diventato capitano? Bellusci ha rinunciato alla fascia dopo quanto successo la settimana scorsa”. Finché non l’abbiamo vista al braccio di Paletta credevamo si fosse giocato anche quella sul tavolo verde...
Di tutt’altro umore è Corini: “C’è grande rammarico. La prestazione c’è stata da parte della squadra. Il primo tempo è stato equilibrato ed è stato rotto dal gol su calcio di punizione. Nel secondo tempo, a parte i primi 10’ equilibrati, abbiamo spinto noi. Se fossimo riusciti a pareggiarla credo che l’avremmo anche potuta vincere perché avevamo più energia, pur se il Monza è una squadra forte”.
Cosenza-Monza si giocherà venerdì prossimo alle ore 14, Monza-Brescia lunedì alla stessa ora. Restano pochi giorni per scoprire chi accompagnerà subito l’Empoli in A e chi si dovrà affidare alla “roulette russa” dei play-off.
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MONZA-LECCE 1-0
Il Monza inanella il terzo successo consecutivo ma la Salernitana gli rovina la festa andando a vincere a Lignano Sabbiadoro contro il Pordenone grazie a un rigore al 96’. E dunque i biancorossi risalgono solo fino al terzo posto che, salvo miracoli, sarà la miglior posizione che riusciranno a ottenere al termine della regular season, dato che nelle ultime 2 giornate la squadra campana, davanti al Monza di 2 lung

MONZA-PORDENONE 2-0
Si è dovuto aspettare il mese di marzo per assistere alla prima vittoria casalinga del Monza nel 2021, che è coincisa con la terza sconfitta esterna di fila del Pordenone, evento mai capitato da quando i friulani sono in Serie B. C’erano 8 posizioni in classifica e 11 punti di differenza tra le due squadre, ma il divario non si è visto: anche oggi, come successo altre volte, la differenza l’hanno fatta i colpi dei campioni e alcune discutibili decisioni arbitrali. Il Monza ha giocato con un ritmo troppo compassato, facendo di conseguenza fatica a trovare spiragli nella retroguardia ospite, sempre ben organizzata. Mai, però, come quella del Monza, che ha trovato in Pirola un degno erede di Paletta, alle prese con infortuni che ne hanno condizionato il rendimento nelle ultime partite.
L’allenatore biancorosso Cristian Brocchi ha dovuto fare a meno per infortunio di Barberis e per squalifica di Diaw, ex della contesa assieme a Di Gregorio, Bindi (in panchina) e Finotto (anch’egli infortunato). Pirola, Boateng, Mota e Balotelli sono tornati dai rispettivi infortuni, ma “SuperMario” è andato in panchina con la conseguente conferma di Gytkjaer come centravanti. Le novità rispetto al match infrasettimanale di Frosinone sono state Sampirisi in difesa al posto di Carlos Augusto e Frattesi a centrocampo al posto di Barillà. Dall’altra parte il tecnico Attilio Tesser lamentava così tante assenze da non poter neppure riempire la panchina.
L’avvio di partita è di marca neroverde: al 3’ la palla carambola su Ciurria ben appostato in area però la punta non riesce ad addomesticare la sfera. Al 10’ Zammarini prova la conclusione da fuori ma il pallone passa alto. Il Monza risponde 2’ dopo con un rasoterra debole di Frattesi che Perisan blocca. Il match diventa piuttosto noioso finché a svegliare tutti dal torpore ci pensa Frattesi, che al 26’, su corner battuto da Scozzarella, indirizza splendidamente di testa la sfera dove Perisan non può arrivare. Al 35’ il gioiellino della Nazionale Under 21 in prestito dal Sassuolo serve un assist per Armellino che calcia a fil di palo.
L’incontro si rianima all’11’ della ripresa, quando Bellusci ripara a un suo errore deviando in corner un destro del naoniano Morra da buona posizione. 3’ dopo il Pordenone reclama un rigore per un fallo di mano dello stesso Bellusci, ma l’arbitro lascia proseguire e in contropiede Armellino serve Mota che calcia fuori. Al 16’ è invece il Monza a reclamare il penalty, e a ottenerlo, per un atterramento in area di Vogliacco ai danni di Sampirisi; dopo 1’ di proteste ospiti è Gytkjaer a trasformarlo in gol. La reazione dei friulani arriva al 19’ con una botta di sinistro da lontano di Rossetti che passa a lato di poco. Brocchi sostituisce Donati, Mota e Gytkjaer con Carlos Augusto, D’Alessandro e Balotelli e proprio “SuperMario” si fa notare al 23’ con un destro dalla distanza che Perisan è costretto a deviare in corner. Al 27’ Frattesi calcia alle stelle da ottima posizione e viene sostituito da Barillà. Al 31’ Carlos Augusto viene espulso per un’entrata su un piede di Magnino che avrebbe meritato solo l’ammonizione. Brocchi corre ai ripari inserendo Paletta per Boateng e spostando Pirola sulla fascia sinistra. Al 41’ Armellino impegna Perisan con un colpo di testa e sul prosieguo dell’azione D’Alessandro spara fuori malamente un “bijoux” servitogli da Balotelli. Il Pordenone non approfitta della superiorità numerica e impensierisce Di Gregorio solo con una conclusione da lontano di Rossetti che passa alta di poco al 43’. Allo U-Power Stadium finisce 2-0 e il Monza risale dal terzo al secondo posto in classifica.
In sala stampa Brocchi ha esagerato nel valutare la prestazione della sua squadra: “Sono molto contento perché quando non vinci un po’ di partite in casa di fila ti senti un peso addosso. Abbiamo messo in campo tanta concentrazione, abbiamo tenuto in mano il pallino del gioco contro un Pordenone pronto a conquistare palla e a ripartire con attaccanti veloci. Insomma, abbiamo disputato una buonissima partita. Mi sembra che spesso si sminuiscano i nostri valori: siamo la prima squadra nel possesso palla, nei passaggi riusciti e siamo la miglior difesa e altro ancora. Dobbiamo ancora lottare con altre 5 o 6 squadre. Gli errori arbitrali? A fine campionato si compensano. Il Pordenone non deve lamentarsi perché comunque il Monza ha meritato la vittoria. Scozzarella? Ha disputato una partita grandiosa, ma encomiabile è stata anche quella di Pirola. Vedo musi lunghi nello spogliatoio: chi non gioca ha qualche merito in meno e deve lavorare di più per farmi cambiare idea”.
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 14 all’“Oreste Granillo” per affrontare la Reggina allenata dall’ex calciatore biancorosso Marco Baroni, colui che in Monza-Lazio 2-0 del 1983 annullò l’allora “bomber” biancoceleste Bruno Giordano. Nella rosa amaranto sono presenti altri due ex: Enrico Guarna e Nicolò Bianchi.
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MONZA-PORDENONE 2-0
Si è dovuto aspettare il mese di marzo per assistere alla prima vittoria casalinga del Monza nel 2021, che è coincisa con la terza sconfitta esterna di fila del Pordenone, evento mai capitato da quando i friulani sono in Serie B. C’erano 8 posizioni in classifica e 11 punti di differenza tra le due squadre, ma il divario non si è visto: anche oggi, come successo altre volte, la differenza l’hanno fatta i

MONZA-CREMONESE 1-0
L’esordio casalingo del Monza nel campionato di Serie B 2021/22, disputato davanti a 2501 spettatori, porta 3 punti ma non un buon gioco. Contro la Cremonese, reduce da un roboante 3-0 al Lecce, la formazione allenata da Giovanni Stroppa si è mostrata fragile, imprecisa e con poche idee. La difesa ha ballato come nemmeno Roberto Bolle nelle serate di “Danza con me”, il centrocampo è stato pasticcione e senza inventiva e l’attacco non si è visto fino all’ingresso di Gytkjaer, che con l’inizio del campionato è stato incomprensibilmente messo in panchina. Dopo un primo tempo in cui la Cremonese avrebbe strameritato il gol, i biancorossi, grazie alle opportune autocorrezioni di Stroppa, hanno mostrato ben altra personalità nella ripresa, andando in vantaggio e difendendolo senza arroccarsi ma nemmeno senza rischiare più di tanto. Bisogna dunque ripartire dalla prova del secondo tempo e, per quanto riguarda la dirigenza, rinforzare l’organico con un centravanti da almeno 20 gol a stagione. Restano 2 giorni per permettere al tecnico di Mulazzano di lavorare con una rosa competitiva: la sosta del campionato di domenica prossima potrebbe aiutarlo nell’amalgamare gli ultimi arrivati con coloro che 3 mesi e mezzo fa hanno sfiorato la promozione.
Va comunque ricordato che per il derby lombardo odierno Stroppa non ha avuto a disposizione Lamanna, Mazzitelli, Valoti e Finotto (infortunati), Barberis (malato), Sampirisi (squalificato) e Bellusci, Negro, Anastasio, Fossati e Palazzi (messi fuori rosa). Rispetto al match pareggiato 0-0 a Reggio Calabria una settimana prima non hanno giocato dall’inizio Sampirisi, appunto, sostituito da Donati, e Ciurria, al quale è stato preferito il 17enne Vignato. Dall’altra parte Fabio Pecchia ha dovuto fare a meno di Alfonso, Bianchetti, Ceravolo, Fornasier, Frey, Peschieri, Vido e Okoli.
La Cremonese parte a razzo e dopo 30” Baez tenta di beffare Di Gregorio con un pallonetto, ma la sfera esce di poco a lato. Gli ospiti fanno e disfano e al 7’ vanno in gol con Ciofani su assist di Baez, però il VAR annulla per fuorigioco di Zanimacchia che ostacolava la visuale a Di Gregorio al momento della conclusione a rete. A tenere il pallino del gioco è quasi sempre la compagine grigiorossa, ma il Monza riesce almeno a rendersi pericoloso un paio di volte, al 23’ quando Paletta manda fuori di testa su corner di Colpani e al 35’ quando lo stesso Colpani viene anticipato d’un soffio da Carnesecchi sul filtrante di Mota.
La ripresa si apre con Machìn e Gytkjaer in campo rispettivamente per Colpani e Vignato. Al 13’ Baez giunge con un attimo di ritardo sull’assist di Bonaiuto dalla sinistra. Pecchia cambia tre pedine ma è il Monza a passare in vantaggio al 20’ grazie a un bel cross dalla destra di Pedro Pereira finalizzato di testa da Gytkjaer, prossimo a diventare marito e padre. Entrano Barillà per Scozzarella e successivamente D’Alessandro per Mota, forze fresche per contrastare la reazione della Cremonese, veemente ma poco concreta. Solo al 44’ Valzania da lontano fa correre un brivido sulla schiena dei tifosi biancorossi spedendo la sfera fuori di poco.
In sala stampa Stroppa era sorridente, ma a differenza del suo predecessore ha ammesso tutti i problemi della sua squadra: “C’era una bella atmosfera grazie al pubblico che è potuto tornare numeroso sugli spalti ed è stato così bellissimo aver portato a casa 3 punti importantissimi. I ragazzi hanno disputato una partita di sacrificio, andando molto in difficoltà nel primo tempo, mentre nel secondo c’è stato più equilibrio. È mancata la qualità del gioco, ma di fronte avevano una squadra in palla. Comunque entrambe le compagini non hanno quasi mai tirato in porta…”.
Dopo la settimana di sosta per gli impegni delle Nazionali, il Monza sarà di scena sabato 11 settembre alle ore 14 al “Mazza” di Ferrara contro la S.P.A.L., mentre la settimana successiva ospiterà la Ternana all’U-Power Stadium.
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MONZA-CREMONESE 1-0
L’esordio casalingo del Monza nel campionato di Serie B 2021/22, disputato davanti a 2501 spettatori, porta 3 punti ma non un buon gioco. Contro la Cremonese, reduce da un roboante 3-0 al Lecce, la formazione allenata da Giovanni Stroppa si è mostrata fragile, imprecisa e con poche idee. La difesa ha ballato come nemmeno Roberto Bolle nelle serate di “Danza con me”, il centrocampo è stato pasticcione e s