Concorezzo. Hanno approfittato delle assenze dei proprietari di casa per ripulire le loro case. In pieno giorno, e in barba ad antifurti o altezze da raggiungere. Sabato pomeriggio sono stati almeno due i colpi messi a segno da una banda di malviventi. In via Pio XI, in zona Girotti, i ladri sono saliti prima su un balcone di una palazzina (tra l'altro di un appartamento che era già stato "visitato" alcuni mesi fa), ma lì hanno trovato le griglie di sicurezza. Quindi, usando quello come trampolino, sono passati su quello dell'appartamento vicino, hanno forzato la porta-finestra e sono entrati. In pochi minuti hanno rubato quello che hanno trovato. Ancora più rapidi i ladri che, sempre sabato pomeriggio, hanno colpito in via Pascoli, 10, nel complesso al confine con Oreno. Lì i proprietari avevano anche inserito l'antifurto e per questo sono stati allertati dai vicini di casa. Ma i malviventi hanno portato comunque a termine il "lavoro", rubando alcuni preziosi.
Intanto, come già avvenuto in diversi Comuni dell'hinterland e della Brianza (Vimercate ed Usmate, ad esempio), alcuni cittadini propongono di costituire gruppi WhatApp (WA) per utilizzare la nota applicazione per cellulari per avvisare di spostamenti strani o presenze sospette in zona. Uno strumento che registra pro e contro per questo tipo di comunicazioni: a volte può veicolare informazioni utili (presenza di truffatori o rappresentanti non muniti di appositi documenti di riconoscimento, questuanti sospetti, ripetersi di furti), spesso genera falsi allarmi, esaspera l'apprensione e, a fronte di un numero eccessivo di messaggi, distoglie l'attenzione dal gruppo da parte degli stessi iscritti. Funzionano bene, invece, forme più circoscritte di vicinato attivo: avvisare i vicini di casa della propria assenza, scambiarsi numeri di telefono, allertare in caso di presenze sospette o se di dimenticano porte o box aperti, tenere luci o elttrodomestici accesi (tv, radio). Purtroppo, poi, bisogna constatare come la presenza di griglie di sicurezza sia più fuzionale del semplice, seppur utile, antifurto.
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Cronaca
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Concorezzo. Colti sul fatto, uno è già a processo. Un esempio di quando la collaborazione tra cittadini e Forze dell'ordine funziona ha condotto all'arresto di un uomo di 23 anni per tentato furto. Ieri mattina, martedì, una banda di ladri è stata bloccata prima che potesse agire e saccheggiare un'abitazione privata. L'allarme è scattato quando alcun residenti hanno notato dei movimenti sospetti in via De Amicis. I cittadini hanno immediatamente allertato il 112 allarmati dal comportamento del gruppo (tre ragazzi), dal fare furtivo. Sembravano fissare con insistenza alcune case. Pronta la risposta dei militari, una pattuglia al comando del luogotenente Fulvio Carotenuto, si è subito recata in zona, mentre una seconda ha iniziato una serie di ronde nel circondario .Ed è così che i tre sono stati individuati in via Adige. All'arrivo dei carabinieri, i malviventi stavano utilizzando dei grossi cacciaviti per forzare la porta di ingesso di una villetta. Alla vista dei carabinieri, i furfanti hanno cercato di dileguarsi. E' iniziato un inseguimento a piedi per le vie della città, mentre una seconda auto cercava di bloccare le varie vie di fuga. Alla fine uno dei tre è stato bloccato, mentre due sono riusciti a dileguarsi... Almeno per ora. Il fermato, un uomo di 23 anni di origini serbe, è stato portato in caserma e dopo la convalida dell'arresto, in carcere. Questa mattina, mercoledì, è in corso il processo per direttissima.
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Cronaca
Concorezzo. Colti sul fatto, uno è già a processo. Un esempio di quando la collaborazione tra cittadini e Forze dell'ordine funziona ha condotto all'arresto di un uomo di 23 anni per tentato furto. Ieri mattina, martedì, una banda di ladri è stata bloccata prima che potesse agire e saccheggiare un'abitazione privata. L'allarme è scattato quando alcun residenti hanno notato dei movimenti sospetti in via De Amicis. I cittadini hanno immed
Concorezzo. Nemmeno il tempo di godersi qualche ora fuori di casa, a trovare la figlia a Villasanta. Poche ore fatali quelle trascorse lontano dalla propria abitazione, domenica pomeriggio, per Aurelio Fossati e la moglie, residente in paese in via Manzoni, 59 in una casa di corte. Presumibilmente intorno alle 18, quando comunque era già buio, ignoti sono entrati nel loro appartamento, forzando una finestra posta sul retro. Senza fare eccessivo rumore (tant'è che nessuno dei vicini si è accorto di nulla), i malviventi sono entrati in casa dalla finestra del bagno, quindi hanno messo tutto l'appartamento sottosopra. In pochi minuti hanno arraffato gioielli, un cellulare e soprattutto soldi. "Purtroppo avevo in caso 1800 euro in contanti che mi servivano per delle necessità - racconta desolato Aurelio Fossati a concorezzo.org - Mi hanno portato via tutto, non si può più star tranquilli. Siamo stati fuori casa due ore, forse ci hanno curati".
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Monza, mentre le indagini sono affidate ai militari di via Ozanam, che hanno raccolto la denuncia formale di Fossati.
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Cronaca
Concorezzo. Nemmeno il tempo di godersi qualche ora fuori di casa, a trovare la figlia a Villasanta. Poche ore fatali quelle trascorse lontano dalla propria abitazione, domenica pomeriggio, per Aurelio Fossati e la moglie, residente in paese in via Manzoni, 59 in una casa di corte. Presumibilmente intorno alle 18, quando comunque era già buio, ignoti sono entrati nel loro appartamento, forzando una finestra posta sul retro. Senza fare eccessivo
Concorezzo. Villette, ristoranti, concessionari d'auto. Non fanno distinguo i ladri che, nel fine settimana, sono entrati in azione in città. Il colpo più grave, per fortuna fallito, è stato tentato venerdì sera, intorno alle 22, in una villetta di via Cavour. Lì, incuranti del fatto che all'interno ci potessero essere i proprietari, i ladri hanno iniziato a scardinare una finestra. Sentiti i rumori, la proprietaria si è avvicinata alla finestra e, con comprensibile panico, ha capito cosa stava succedendo. Immediatamente ha allertato il 112. A quel punto i ladri (2-3 individui a bordo di una Fiat Punto blu) si sono dati alla fuga. Inutili, purtroppo, le ricerche dell'Arma che hanno interessato Concorezzo e anche i paesi limitrofi. Nella notte tra giovedì e venerdì un magro bottino l'hanno racimolato i ladri che hanno sfondato due vetrate del ristorante "Il Granaio", del noto gruppo milanese "Savini". Per loro poche centinaia di euro di fondo cassa. Al vaglio dei carabinieri le immagini del sistema di videosorveglianza che ha ripreso gli uomini entrati in azione sia all'interno che all'esterno. Più ingente la conta dei danni subita dal locale. Ancora danni, ma nessun bottino, nella notte tra domenica e lunedì: i malviventi hanno forzato la porta a vetri dell'officina (mandandola in frantumi) del concessionario d'auto "Moreo Remo & Figli" in via Imbersago, 30, lungo la provinciale che porta a Cologno. Poco dopo, anche a seguito del segnale di allarme, si sono dati alla fuga a mani vuote.
IMMAGINE DI REPERTORIO
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Concorezzo. Visto il ripetersi di episodi criminosi, nella giornata di ieri, venerdì, alcuni titolari di aziende e botteghe artigiane della zona industriale del paese, hanno incontrato alcuni membri dell'Amministrazione per discutere della situazione. Come è noto si parla da tempo di un sistema di telecamere più efficiente che possa offrire maggiori garanzie. Questo soprattutto nelle aree meno frequentate, se non addirittura isolate. In questa categoria ovviamente finiscono a pieno titolo, loro malgrado, le ditte della zona industriale. Durante l'incontro si è quindi parlato di cosa possono fare i titolari, con un occhio al portafogli, dato che comunque già sostengono molte spese, tra cui ovviamente quelle che finiscono nel gettito comunale, e cosa possa fare il Municipio. Per ora non c'è alcuna decisione sul tavolo, ma una proposta che potrebbe essere una soluzione integrata. Ossia da un lato l'incremento delle telecamere, dall'altro, in luogo dei singoli contratti che le ditte (o almeno una parte di esse) hanno con aziende di sorveglianza, fare gruppo ottenendo maggior controllo, un prezzo migliore. Il punto al vaglio è un contributo da parte del Comune o in termini economici o come tramite per ottenere un prezzo più vantaggioso da parte delle società di sorveglianza. Magari tramite un bando. Se ne saprà di più dopo l'estate.
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Cronaca
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Concorezzo.Perseguitato dai ladri. Davvero al limite dell'esasperazione un noto artigiano concorezzese, E.C., che, nel giro di pochi giorni ha dovuto fare i conti per ben due volte con i ladri. Nel primo caso la "visita" è avvenuta nella sua abitazione, una villetta al confine con Agrate. Mentre era in casa con la moglie, i ladri sono entrati all'interno dopo aver forato gli infissi di una porta finestra. Quindi sono entrati in camera da letta, hanno prelevato due cassetti dei comodini e sono usciti. E.C. si è accorto di loro ma non ha potuto seguirli perché i ladri avevano nascosto le chiavi della sua auto. I malviventi sono fuggiti a bordo di una Renault Scenic non prima di un'ultima beffa: "Buona notte, stai tranquillo", mi hanno detto facendo "ciao" con la mano, racconta E.C. a concorezzo.org. Pochi giorni dopo l'artigiano ha trovato una brutta sorpresa nella sua azienda in zona industriale: incuranti dell'antifurto che suonava, alcuni ladri hanno raggiunto l'ufficio all'iterno del capannone e prelevato dei contanti usati come fondo cassa. Le due denunce sono al vaglio dei carabinieri.
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Concorezzo. Ladri di bici in via Adda. E non è certo la prima volta. Questa notte un commando di malviventi ha preso di mira il condominio al civico 16. I ladri hanno scardinato la porta di un locale dedicato usando un piede di porco. Quindi si sono concessi il lusso di selezionare le biciclette più nuove e costose, in tutto una decina di mezzi. Le hanno presumibilmente caricate su un furgone e, senza che nessuno sentisse rumori strani, si sono dileguati nella notte. Al mattino la triste scoperta da parte dei residenti.
Sulla finestre di vetro dove i residenti sono soliti parcheggiare le bici era appeso un cartello, che questa mattina suonava beffardo: "Si prega di chiudere la porta".
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Concorezzo. Via Adda e via Volta sono le zone più colpite. Ma altri episodi si sono registrati anche in altre zone della città. E' stato un fine settimana di "lavoro" per una banda di malviventi specializzati in furti di pneumatici. I ladri si sono dedicati principalmente a berline suv, agendo di notte e avvalendosi di mattoni e cric per sollevare i mezzi da terra. Al mattino seguente moltissimi concorezzesi si sono trovati davanti agli occhi una scena desolate: la loro auto era appoggiata su supporti di fortuna senza più nessuno dei quattro pneumatici. Diverse le segnalazioni alla Polizia locale e ai carabinieri. Ad agire sono stati ladri specializzati in questi raid e in contatto con i ricettatori del mercato nero. Indagini in corso. Nella foto una delle auto depredate.
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Concorezzo. Un tentativo di furto all'alba. Ormai ogni momento è buono per ladri o aspiranti tali per creare danni al patrimonio altrui e generare un orribile senso di insicurezza. Ma l'intensificazione dei controlli da parte dei carabinieri e la fondamentale collaborazione dei cittadini inizia a dare frutti. Mercoledì mattina un ragazzo di 24 anni, residente in paese, disoccupato, incensurato, ha cercato di forzare le serrature di due appartamenti di una palazzina di via don Orione. Erano da poco passate le 4 del mattino. La sua presenza è stata però notata da alcuni residenti che hanno allertato il 112. In pochi minuti i carabinieri, coordinati dal luogotenente Fulvio Carotenuto, sono arrivati sul posto. Il giovane, forse non tutto in sè e sicuramente non un professionista nel campo, ha cercato di scappare, lanciando un mazzo di chiavi contro i militari. È stato fermato, arrestato e giudicato in Tribunale a Monza per direttissima. Condannato per tentato furto, resistenza e oltraggio, è tornato libero perché incensurato. Ai carabinieri ha detto di non sapere esattamente il motivo del suo gesto, apparendo molto confuso. Sembra tra l'altro, e questo certificherebbe la stranezza delle modalità di azione, che il giovane, che vive da solo in un appartamento, abbia addirittura citofonato a un residente per farsi aprire la portineria.
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Concorezzo. Sono due ucraini gli autori di una serie di furti avvenuti in città. In particolare i ladri hanno svaligiato alcune cantine in diversi condomini. A tradirli il gps di uno scooter T-Max che ha condotto i carabinieri fino a Madone, in provincia di Bergamo. Lì all'interno del furgone i militari hanno trovato la moto rubata ma anche una chitarra, due biciclette di valore e cibo. A bordo del mezzo c’erano i due trentenni di origine ucraina. L'arresto è avvenuto martedì. I due ladri si trovano ora in carcere a Bergamo.
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Cronaca
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Concorezzo. Ladri di polli in azione mercoledì notte in centro. Non era certo una banda di esperti (visti i colpi tentati ma non riusciti) quella che ha preso di mira tre attività: l'edicola di via Libertà gestita da Antonella Signorelli, la Ferramenta Beretta al civico 128 della stessa via e al civico 127 il negozio di abbigliamento Viganò Elisabeth Emanuela. Tutto in una manciata di metri. Con attrezzi di fortuna i ladri hanno danneggiato le porte nel tentativo di forzarle. Sul posto sono intervenuti per i sopralluoghi di rito i carabinieri di via Ozanam. L'episodio ha comunque riportato sotto i riflettori il tema del potenziamento dei sistemi di videosorveglianza.
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Concorezzo. È un concorezzese di 62 anni, residente in via don Orione, l'uomo che sabato alle 17, a Omate, ha rischiato di trasformare in tragedia il furto di una Opel Agila. Il concorezzese, dopo aver rubato l'auto in città, è fuggito in direzione di Agrate. Nella frazione di Omate, in prossimità di una rotonda, si è schiantato contro una Golf, facendola ribaltare dopo averla semidistrutta. Gravi le ferite della donna di Pessano e dalla sorella di Omate che si trovavano a bordo. In particolare la donna ha riportato traumi vari e la frattura di un braccio, con una prognosi di oltre un mese. Sul posto Polizia locale, carabinieri e 118. Il concorezzese dovrà rispondere di furto, guida in stato di ebbrezza e di lesioni gravi.
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