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All’Orangerie della Reggia di Monza e ai Musei Civici di Monza è allestita fino al prossimo 28 luglio la mostra "800 Lombardo. Ribellione e conformismo, da Hayez a Previati", curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi cultural, in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e con il Comune di Monza, che propone un viaggio nella pittura e, più in generale, nella cultura della Lombardia del XIX secolo, attraverso un centinaio di opere dei principali protagonisti dell'epoca: da Hayez al Piccio, da Faruffini a Cremona, da Rosso a Previati e Segantini.

Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, analizza, grazie appunto alla straordinaria competenza di Bartolena, sia i movimenti e le tendenze iconografiche, sia la biografia e la personalità dei singoli artisti, offrendo al visitatore l’opportunità di scoprire un universo dinamico e sorprendente, artisticamente e intellettualmente molto raffinato e sperimentale, e di indagare la società del tempo seguendo un filo narrativo che si propone di far luce su un tema non sempre così noto, come la scena artistica lombarda dell’Ottocento.

La mostra, pur tenendo come fulcro l’ambiente milanese, in particolare il magistero dell’Accademia di Brera, indaga anche la situazione delle altre province lombarde. Nella Sala Espositiva dei Musei Civici di Monza è stata allestita una sezione dedicata alla scena artistica di Monza, città natale di pittori straordinari quali Pompeo Mariani, Mosè Bianchi, Eugenio Spreafico ed Emilio Borsa.

La rassegna si apre con la stagione romantica in cui primeggia la figura di Francesco Hayez, maestro e modello di intere generazioni di artisti. La sua lunga presenza nel ruolo di direttore a Brera ha lasciato un segno profondo sull’indirizzo culturale milanese. Insieme ad Hayez sono esposte le opere di alcuni pittori che da lui presero insegnamento per il proprio percorso e quelle di maestri a lui contemporanei, quali Giacomo Trecourt, Massimo d’Azeglio e Giuseppe Molteni.

La sezione successiva è dedicata ai “vedutisti” e ai “prospettici” della prima metà del secolo, quali Giovanni Migliara, Angelo Inganni e Luigi Bisi, che con i loro scorci cittadini e le scene di vita quotidiana offrono uno sguardo prezioso anche sull’urbanistica e sulla società del tempo.

Il percorso passa poi al periodo delle guerre di Indipendenza, con dipinti incentrati alle tematiche risorgimentali, tra cui spiccano autori quali Gerolamo e Domenico Induno, noti anche per le loro scene di genere, che narrano la vita delle classi meno abbienti e per quelle, eleganti e frivole, che raccontano immaginari incontri galanti ambientati nei loro salotti borghesi.

La personalità, visionaria e unica, di Giovanni Carnovali detto il Piccio introduce al sensibile cambio di rotta della seconda metà del secolo. Artista fuori dal proprio tempo, straordinario anticipatore di soluzioni linguistiche illuminanti per le generazioni successive, il Piccio è stato fondamentale per autori quali Federico Faruffini e, soprattutto, Tranquillo Cremona. Il primo, uomo tormentato e irrisolto, aprirà le porte a moderne interpretazioni della pittura storicista e letteraria; il secondo, con Daniele Ranzoni e Giuseppe Grandi, fonderà la Scapigliatura, movimento che si espresse tanto in letteratura quanto nelle arti visive, e cercherà risposte ai propri dubbi esistenziali e alla propria vocazione ribelle in atteggiamenti ostentatamente "bohémien" e con un linguaggio artistico sperimentale e moderno, sul quale affonderà le proprie radici molta della pittura dei decenni successivi.

La mostra propone anche una serie di focus su alcuni artisti forse non così noti, ma che hanno profondamente segnato gli sviluppi della pittura dell’epoca, come i citati Piccio e Faruffini, ma anche come Luigi Conconi.

Nella seconda metà dell’Ottocento anche il genere del paesaggio raccolse grande fortuna. Molte sono le tele che ritraggono le campagne brianzole, le vette alpine e le suggestive acque dei laghi, dipinte da artisti quali Eugenio Gignous, Silvio Poma e Filippo Carcano.

L'esposizione si ferma alle soglie della nascita del Divisionismo, con alcune opere giovanili di Previati e Segantini, quando la loro poetica era ancora vicinissima alla Scapigliatura, seppur già sensibile alle atmosfere del Simbolismo.

La mostra è visitabile dal mercoledì al venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 e il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 20 (la biglietteria chiude un'ora prima dell'orario di chiusura).

La sezione ai Musei Civici è invece aperta negli orari del museo: fino al 31 maggio il mercoledì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, il giovedì dalle 15 alle 18 e il venerdì, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; dall'1 giugno il mercoledì dalle 15 alle 18; il giovedì dalle 15 alle 18 e dalle 20 alle 23 e il venerdì, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Ulteriori informazioni sono disponibili sui siti internet www.vidicultural.com, www.reggiadimonza.it e www.museicivicimonza.it. Si possono contattare gli organizzatori via e-mail all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

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Dalla Brianza

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L'800 Lombardo in mostra a Monza

All’Orangerie della Reggia di Monza e ai Musei Civici di Monza è allestita fino al prossimo 28 luglio la mostra "800 Lombardo. Ribellione e conformismo, da Hayez a Previati", curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi cultural, in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e con il Comune di Monza, che propone un viaggio nella pittura e, più in generale, nella cultura della Lombardia del XIX secolo, attr

addio.jpgConcorezzo. Non ce l'ha fatta la chiesa dei santi Cosma e Damiano ad ospitare le centinaia di persone accorse in paese giovedì pomeriggio per l'estremo saluto aMichael. Una folla commossa, silenziosa, in parte ancora incredula di fronte a una vita solare, sorridente e piena portata via a soli 17 anni dal monossido di carbonio. In chiesa e nella piazza gremita c'erano i genitori, i parenti, gli amici che lo hanno accompagnato in spalla nel suo ultimo viaggio, i compagni di squadra di calcio e quelli di scuola dell'Ipsia di Monza, i colleghi di lavoro del padre e tanta, tantissima gente. Il Comune, che ha deciso di sostenere parte delle spese per l'incredibile rogo che ha devastato l'abitazione di Cascina Campaccio pochi giorni dopo la tragedia, era presente con il sindaco Riccardo Borgonovo, con il Presidente del Consiglio Mauro Capitanio e con tanti consiglieri. La cerimonia funebre è stata officiata da don Stefano e da don Giovanni, che hanno cercato di trovare parole di fede e di speranza, sottolineando la preziosità del valore della vita. Commoventi i messaggi letti in chiesa. Ora Michael riposerà nel cimitero del quartiere Cederna di Monza.

Il messaggio dell'amico

In mezzo a un dramma sconvolgente, c'è almeno lo spiraglio di luce dell'amico che, nella notte tra l'1 e il 2 gennaio, era con Michael nella casa di Vimercate. Il giovane, di cui si erano festeggiati i 18 anni, si è definitivamente svegliato dal coma. E il primo pensiero, scritto su facebook, è andato a Michael.

"Sono tre giorni che mi sono svegliato da quel coma che ti ha portato via, e sono tre giorni che mi chiedo se sia possibile tutto ciò - ha scritto il 7 gennaio postando una foto con Michael - Se è possibile essere andati a dormire alle 2.30 del 2 gennaio e risvegliarmi il 4 senza piu uno dei miei migliori amici? Come, ma soprattutto, perché questo? Perché io sono qua oramai ad un passo dalla guarigione e tu ancora non ci sei? Perché ancora non ti vedo? Perché non vedo quel ragazzo con la maglia numero 9 di tutte le squadre della Lombardia, arrivare mezz'ora prima agli allenamenti con made in Napoli a palla per spullare quelle due sigarettine prima dell'allenamento? In piu a portarti con me ci sarà la coincidenza dei miei 18 anni, che mi fa star malissimo il fatto che tu mai raggiungerai, ma forse, siamo stati progettati cosi, da quando ci siam conosciuto sei riuscito a darmi mille insegnamenti che spero riuscirò ad usare nel corso della mia vita Ora, secondo i credenti, sarai "in un posto migliore", io ti dico, ovunque tu sia, sii te stesso, e ammazza di 'ghignate' chiunque incontri come hai fatto con tutti noi in questi tuoi 17 anni. E questa è la buonanotte che non ti ho dato il 2, Buonanotte amico mio". 

L'EDITORIALE DEL DIRETTORE

 

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Cronaca

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L'abbraccio a Michael e il messaggio dell'amico uscito dal coma

Concorezzo. Non ce l'ha fatta la chiesa dei santi Cosma e Damiano ad ospitare le centinaia di persone accorse in paese giovedì pomeriggio per l'estremo saluto aMichael. Una folla commossa, silenziosa, in parte ancora incredula di fronte a una vita solare, sorridente e piena portata via a soli 17 anni dal monossido di carbonio. In chiesa e nella piazza gremita c'erano i genitori, i parenti, gli amici che lo hanno accompagnato in spalla nel suo u

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ALLIANZ VERO VOLLEY-TRASPORTIPESANTI CASALMAGGIORE 3-2
 
L’Allianz Vero Volley vince, ma che fatica… Nel derby regionale contro la TrasportiPesanti Casalmaggiore, undicesima in classifica, la compagine rimaneggiata mandata in campo da Marco Gaspari davanti ai 2875 spettatori dell’Opiquad Arena, perde il primo set e poi, nonostante gli innesti di Egonu e Rettke, continua a non giocare bene, facendosi rimontare nel quarto set. Solo al tie-break si è vista la vera Allianz, quella che dovrebbe lottare per lo scudetto.
La statistica che dice che si tratta dell’ottava vittoria consecutiva, comprendendo i match di Champions League, rende comunque un po’ più dolce che agro il successo da soli 2 punti.
 
Come anticipato, Gaspari (ex della contesa assieme alle sue atlete Bajema e Malual e alle avversarie Hancock e Obossa) guarda la graduatoria e le fatiche di coppa che si sommano a quelle di campionato e opta per un parziale turnover, schierando Malual opposta per Egonu, Candi centrale per Rettke e preferendo Cazaute schiacciatrice a Daalderop.
Pronti, via e Smarzek stampa 2 muri in faccia alle azzurroblù. Sull’1-5 Gaspari riesce a fermare l’“emorragia”, ma le sue ragazze non ce la fanno proprio a recuperare. Le schiacciatrici vengono murate spesso, le centrali non murano quasi mai, l’opposto sbaglia quasi tutto, la palleggiatrice non sa più a chi alzare i comunque buoni palloni salvati e ricevuti dal libero Castillo, l’unica a salvarsi dalla débâcle collettiva della prima frazione di gioco. Proprio uno dei tanti errori di Malual permette alle casalasche di allungare a +5 (8-13). Cazaute cresce di livello e le compagne la seguono nella rimonta, che però si ferma -2 (13-15). Smarzek e Perinelli continuano a picchiare palloni per terra fino al 18-22. Ancora Cazaute, con un attacco e un ace, suona la carica che con un errore di Perinelli produce il pareggio (24-24). Un errore di Sylla e un’invasione di Malual consegnano però il parziale alla squadra guidata da Marco Musso.
 
Il secondo set inizia con incredibilmente ancora in campo Malual, che però è brava a mettere a segno 2 punti prima di eclissarsi ed essere sostituita da Egonu. Oltre alla fuoriclasse veneta Gaspari inserisce anche Rettke per Candi al centro. Il parziale resta però in equilibrio perché le subentrate faticano a ingranare. Anzi, sull’11-11 sono le ospiti a guadagnare 4 punti di margine (13-17). A questo punto le cremonesi, in particolare la protagonista del primo set Smarzek, commettono qualche errore di troppo e si torna in parità sul 20-20. Il testa a testa prosegue fino ai vantaggi dove emerge finalmente Egonu, che con una schiacciata dalla seconda linea chiude il parziale sul 27-25. Alla fine saranno ben 24 i punti registrati sul suo tabellino personale.
 
Il set vinto doveva essere la svolta e invece nel terzo le casalasche si portano a +4 (4-8): vanno a segno Manfredini, Perinelli, Smarzek e Lohuis, ben rifornite da Hancock. La rimonta è immediata e firmata da Egonu (2 attacchi), Heyrman (muro) e Cazaute (ace). Poi Cazaute sorpassa con un altro ace e Sylla schiaccia il punto del 10-8. Strada in discesa? Non ancora. La TrasportiPesanti reagisce e resiste fino al 14-14. Quindi una serie di errori delle giocatrici ospiti aiuta l’Allianz nella faticosa opera di condurre in porto il set. Non basta l’inserimento tra le casalasche della brava Obossa per raddrizzare il parziale, chiusosi 25-18.
 
Il quarto set si apre con 2 muri di una Rettke in crescendo, ma sia sul 3-0 che sul 17-14 le azzurroblù si fanno recuperare. Si procede a braccetto fino al 23-23, quando ancora Obossa e una schiacciata di Egonu che però sfiora l’asticella mandano le squadre al tie-break.
 
Ottenuto un punto in classifica la TrasportiPesanti Casalmaggiore sembra come soddisfatta e alza bandiera bianca di fronte a una squadra di casa finalmente ai livelli abituali di gioco. In particolare Rettke è straripante e chiude sul 15-2 con un ace. Grazie ai 15 punti messi a referto, con 2 muri e 2 ace, la centrale statunitense si porta a casa il premio di Mvp.
 
L’Allianz Vero Volley, salita con questo successo dal terzo al secondo posto in classifica a 5 punti dalla Prosecco Doc Imoco Conegliano, tornerà in campo per il campionato domenica prossima alle ore 17 in casa dell’Honda Olivero San Bernardo Cuneo ma prima, cioè mercoledì alle 20, giocherà a Monza per la Champions League contro il Mulhouse Alsace, terzo nel campionato francese a 3 punti dal Vandoeuvre Nancy (che però ha una gara in più) e a 1 punto dal Neptunes de Nantes.
 
 
FOTO ROBERTO DEL BO
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L'Allianz capovolge a fatica i TrasportiPesanti

ALLIANZ VERO VOLLEY-TRASPORTIPESANTI CASALMAGGIORE 3-2   L’Allianz Vero Volley vince, ma che fatica… Nel derby regionale contro la TrasportiPesanti Casalmaggiore, undicesima in classifica, la compagine rimaneggiata mandata in campo da Marco Gaspari davanti ai 2875 spettatori dell’Opiquad Arena, perde il primo set e poi, nonostante gli innesti di Egonu e Rettke, continua a non giocare bene, facendosi rimontare nel quarto set. So

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ALLIANZ VERO VOLLEY-REALE MUTUA FENERA CHIERI 3-0
 
Anche il recupero della quarta giornata di Serie A1, la gara casalinga con la Reale Mutua Fenera Chieri ’76, a suo tempo rinviata per la contemporaneità della Supercoppa Italiana disputata a Livorno, ha visto un’agevole vittoria per 3-0 dell’Allianz Vero Volley, che sta trovando pure nel gioco una grande qualità a mano a mano che le nuove arrivate si amalgamano con le superstiti del gruppo arrivato a contendere lo scudetto 2023 alla Prosecco Doc Imoco Conegliano a gara-5 delle finali. I parziali (25-19, 25-19, 25-16) del successo sulla squadra piemontese, che arrivava da una striscia di 4 vittorie consecutive, testimoniano lo stato di forma della compagine allenata da Marco Gaspari, che in classifica è ora terza a 4 punti dalle campionesse d’Italia in carica e a 1 punto dall’Igor Gorgonzola Novara.
 
La vittoria della formazione lombarda, che oggi ha giocato nella sua sede storica dell’Opiquad Arena di Monza davanti a 1940 spettatori, è stata comunque agevolata dalla prestazione opaca dell’avversaria torinese guidata da Giulio Cesare Bregoli, che ha chiuso il match con un mediocre 55% in ricezione, un pessimo 37% in attacco e 0 ace.
 
Rispetto alla partita vinta domenica a Milano contro la Wash4green Pinerolo il tecnico dell’Allianz ha oggi proposto Sylla schiacciatrice al posto di Cazaute (“ex” di turno assieme a Zakchaiou dall’altra parte della rete) e Rettke centrale invece di Candi.
 
Il primo set resta in equilibrio fino al 4-4, quindi un muro di Heyrman e un attacco di Daalderop (5 punti nel parziale, ma alla fine saranno 11 con 1 ace e 1 muro, guarniti da un 50% in attacco e un 75% in ricezione, numero che le varranno il premio di Mvp) creano il primo “break” a favore dell’Allianz. Una schiacciata di Egonu e un errore di Rishel Kingdon portano a +3 le locali (8-5), quindi una doppietta di Rettke (attacco e muro) allarga la forbice a +4 (14-10). La greca Anthouli (5 punti nel parziale) riduce lo svantaggio (18-16), ma Egonu è in forma e schiaccia 2 volte a terra, seguita da Daalderop e Sylla. Le lombarde gestiscono i 6 punti di margine e a chiudere la frazione di gioco è un errore in attacco di Grobelna.
 
Il secondo set viene subito ipotecato dalle lombarde, che sul 3-2 piazzano 5 punti in fila grazie in particolare alle battute di Rettke (3 ace). Le azzurroblù dilagano trascinate da Heyrman ed Egonu portandosi a +10 (17-7). Omoruyi, Weitzel e Anthouli spingono le compagne verso un disperato recupero, ma la rimonta si ferma a -4 (22-18). Ci pensano Rettke ed Egonu (7 punti nel parziale) a chiudere il conto.
 
Il terzo set ricalca il secondo ma senza il tentativo di rimonta della squadra di Bregoli, che schiera Omoruyi dall’inizio al posto della negativa Skinner (0 punti in 10 attacchi). Sempre sul 3-2 l’Allianz mette a segno 6 punti consecutivi, poi si porta a +10 (15-5) e infine amministra. Grande protagonista del parziale è Egonu, che firma 8 dei suoi 19 punti complessivi.
 
L’Allianz Vero Volley tornerà in campo domenica prossima in casa della Roma Volley Club.
 
 
FOTO ROBERTO DEL BO
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L'Allianz disintegra anche la Reale Mutua Fenera Chieri

ALLIANZ VERO VOLLEY-REALE MUTUA FENERA CHIERI 3-0   Anche il recupero della quarta giornata di Serie A1, la gara casalinga con la Reale Mutua Fenera Chieri ’76, a suo tempo rinviata per la contemporaneità della Supercoppa Italiana disputata a Livorno, ha visto un’agevole vittoria per 3-0 dell’Allianz Vero Volley, che sta trovando pure nel gioco una grande qualità a mano a mano che le nuove arrivate si amalgamano con le supers

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ALLIANZ VERO VOLLEY-AEROITALIA SMI ROMA 3-2
 
È un altro mezzo passo falso, dopo il faticoso successo per 3-2 in casa della Wash4Green Pinerolo dello scorso week-end, quello compiuto dall’Allianz Vero Volley nell’inusuale anticipo di mezzogiorno del campionato di Serie A1. La vittoria per 3-2 ottenuta al fotofinish all’Opiquad Arena contro l’Aeroitalia Smi Roma rischia di far perdere alla compagine allenata da Marco Gaspari il secondo posto in classifica al termine della regular season. Proprio il tecnico delle atlete azzurroblù è il responsabile di questi punti gettati alle ortiche, avendo optato per un esagerato e insistito “turnover” giustificabile, dal suo punto di vista, con gli impegni che le ragazze stanno avendo in Champions League nei giorni infrasettimanali. Ma un conto è far riposare alcune titolari e un conto è lasciarne in panchina 6 su 7, non solo all’inizio, ma anche quando si perde per 1-0 e, ancor più grave, quando si sta perdendo pure il terzo set che significa almeno 1 punto in meno in classifica. A maggior ragione se si affronta una squadra, quella allenata da Giuseppe Cuccarini, che è in un ottimo stato di forma avendo vinto le ultime 4 partite.
 
Una gara che poteva chiudersi in poco più di un’ora, come avvenuto nel match disputato a Milano per la Coppa Italia, si è invece trascinato per 2 ore e 24’ facendo sì divertire il pubblico (ben 3139 gli spettatori presenti), ma stancando davvero le giocatrici, anche dal punto di vista mentale, oltre che facendo perdere 1 punto in classifica e quasi un altro se capitan Orro e compagne non avessero annullato 2 match-point nel tie-break.
 
L’incontro inizia infatti con la sola Egonu, e pure svogliata, in campo tra le titolari. Dopo una buona partenza della squadra di casa (4-1), sale in cattedra l’opposta albanese Bici, che con 10 punti (dei 34 finali) messi a terra trascina le compagne prima al pareggio (8-8) e poi al primo set-point (22-24). L’attacco di Malual, subentrata a Egonu, non evita la perdita del primo set, firmata da Rivero. Da segnalare le pessime prestazioni di Bajema da una parte e Melli tra le ospiti, “capaci”, tra le altre cose negative, di non realizzare neanche 1 punto rispettivamente con 5 e 8 attacchi. La prima finirà la partita con addirittura un misero 8%.
 
Ciò nonostante Gaspari conferma il settetto e grazie a un consistente calo in attacco delle romane e a un miglioramento nella correlazione muro-difesa (5-0 i muri-punto nel set e il libero Pusic sugli scudi) riesce a impattare il risultato con un parziale di 25-19, nonostante l’apprensione dovuta a una rimonta giallorossa a metà della frazione di gioco (da 12-8 a 13-13).
 
Nel terzo set è però l’Allianz a calare vistosamente in attacco fin dalle prime battute. Dal 2-3 si passa al 2-5, poi al 6-11, quindi al 7-13 e si chiude sul 18-25. Nonostante l’agonia il generoso Gaspari decide troppo tardi di inserire Orro e Sylla per le opacissime Prandi e Bajema.
 
Fortunatamente il quarto set comincia con in campo almeno le due subentrate. Con Sylla in ricezione e Orro in regia Cazaute e Rettke riescono ad attaccare più palloni, ma l’Aerotalia Smi Roma sente l’odore del colpaccio e non molla di un centimetro in difesa, a muro e in attacco. Il “break” arriva sul 18-17 quando Rettke firma una schiacciata e un ace. Un’infrazione in battuta di Bici chiude il parziale sul 25-21.
 
Per il decisivo tie-break Gaspari aggiunge come titolare la sola Heyrman, già subentrata per Candi nel finale del set precedente, ma l’avvio è scioccante: 2-6 con Bici (3 punti) scatenata. Solo a questo punto Egonu si leva dalla normalità per mostrare le sue potenzialità troppo spesso inespresse, scatenando la rimonta azzurroblù. L’aggancio arriva già sul 7-7 e con 3 schiacciate dalla seconda linea l’opposta di casa mantiene l’equilibrio nel match (13-13). Le giallorosse sprecano 2 match-point ed Egonu mette a terra il suo punto numero 30 per il sorpasso. Un muro della rediviva Melli riporta la parità (16-16), ma la positiva, seppur incostante, Cazaute perfora 2 volte la difesa ospite facendo esplodere di gioia il pubblico dell’Opiquad Arena.
 
L’Allianz Vero Volley tornerà in campo mercoledì prossimo alle ore 20.30 a Cremona, casa della Trasportipesanti Casalmaggiore.
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L'Allianz vince con le riserve quando si sveglia Egonu

ALLIANZ VERO VOLLEY-AEROITALIA SMI ROMA 3-2   È un altro mezzo passo falso, dopo il faticoso successo per 3-2 in casa della Wash4Green Pinerolo dello scorso week-end, quello compiuto dall’Allianz Vero Volley nell’inusuale anticipo di mezzogiorno del campionato di Serie A1. La vittoria per 3-2 ottenuta al fotofinish all’Opiquad Arena contro l’Aeroitalia Smi Roma rischia di far perdere alla compagine allenata da Marco Gaspari

discarica_rancate.jpgConcorezzo. Là dove c'era l'amianto ora c'è... una discarica. Il clamore mediatico sortito dalla denuncia di Valerio Staffelli, inviato storico di Striscia la Notizia, ha avuto effetto. Il Comune di Monza ha ripulito e bonificato la striscia di terra di sua proprietà all'interno del territorio comunale concorezzese. Le numerose lastre di eternit sono state rimosse e smaltite (purtroppo a carico della collettività monzese). Nella stradina di campagna in località Rancate, però, non ha fine la vergognosa abitudine di scaricare scarti da cantiere e così ora si è riformata una discarica con sacchi di plastica, calcinacci, perfino enormi cilindri di cemento simili a quelli usati per gli scarichi fognari. Oltre ad una nuova bonifica, bisognerà valutare l'installazione di telecamere. Da alcuni dei rifiuti abbandonati si potrebbe però anche risalire al cantiere di provenienza...

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Cronaca

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L'amianto di Staffelli è sparito: ora però c'è una discarica

Concorezzo. Là dove c'era l'amianto ora c'è... una discarica. Il clamore mediatico sortito dalla denuncia di Valerio Staffelli, inviato storico di Striscia la Notizia, ha avuto effetto. Il Comune di Monza ha ripulito e bonificato la striscia di terra di sua proprietà all'interno del territorio comunale concorezzese. Le numerose lastre di eternit sono state rimosse e smaltite (purtroppo a carico della collettività monze

amianto.jpgConcorezzo. E' di proprietà del Comune di Monza il terreno di via per Rancate al centro del reportage di Valerio Staffelli e di Striscia la Notizia. In queste ore, anche a seguito del pressing del tg satirico, l'ufficio Ecologia (che aveva ricevuto le prime segnalazioni di un residente diverse settimane fa) ha cercat di chiudere la pratica che aveva già portato al sopralluogo della Polizia locale. "Abbiamo segnato la discarica abusiva al Comune di Monza - conferma il sindaco Riccardo Borgonovo - che è proprietaria del terreno dove sono presenti le lastre di eternit, abbandonate insieme ad altro materiale edile. La situazione era tenuta sotto controllo dagli uffici anche se non era stata ancora formalizzata una risposta ufficiale dal momento che la segnalazione del residente riguardava complessivamente diverse criticità, tra cui l'illuminazione della zona e il fenomeno della prostituzione che, naturalmente, non può essere contrastato con i soli mezzi del Comune".

Non è chiaro se Staffelli debba ritornare domani, mercoledì, in Municipio: la redazione di Striscia avrebbe preso, ma poi non cofermato, un appuntamento per il pomeriggio. Ora si attende la risposta del Comune di Monza.

ALTRI DETTAGLI

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Foto Angelo Buscaini

IL PARERE DELL'ESPERTO

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Cos'è l'amianto, come si smaltisce, con quali costi, quali sono le sanzioni e tanto altro. La redazione di concorezzo.org ha interpellato Pia Nava, libera professionista che aveva già collaborato con alcuni comitati cittadini impegnati nello smaltimento dell'amianto e che oggi collabora come consulente per alcune ditte specializzate in rimozione e smaltimento di eternit. 

Per informazioni 348.7530254 mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Chi avesse ancora lastre di amianto sui tetti, a copertura di capanni o utilizzato per altri scopi può chiedere un sopralluogo per verificare le condizioni del manufatto, le misure il tipo di intervento da affettuare e valutare eventuali  coperture in sostituzione ove necessario. Fino a 25 mq di  tettoie, tetti di cuccia, lastre lasciate a terra, ripostigli per atrezzi nei giardini la spesa per rimozione smaltimento si aggira attorno alle 1200 euro, compresa la pratica da presentare alla Asl di competenza.

Effettuato lo smaltimento da parte della azienda autorizzata, verrà rilasciata una ricevuta da parte della piattaforma autorizzata a ricevere rifiuti pericolosi che il cliente deve conservare per documentare dove sia finito il suo manufatto pericoloso. Va mostrata a chiunque  sia preposto ai controlli sulla tracciabilità del manufatto. Consulenza e preventivi sono gratuiti.

Cos'è l'amianto?

L'amianto, chiamato anche asbesto, è un minerale naturale a struttura microcristallina e di aspetto fibroso appartenente alla classe chimica dei silicati e alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. Tra questi silicati, i più diffusi sono: la Crocidolite, l'Amosite, l'Antofillite, l'Actinolite, la Tremolite, il Crisotilo. Le fibre di amianto sono molto addensate ed estremamente sottili. La struttura fibrosa conferisce all'amianto sia una notevole resistenza meccanica sia un'alta flessibilità. L'amianto resiste al fuoco e al calore, all'azione di agenti chimici e biologici, all'abrasione e all'usura (termica e meccanica). E' facilmente filabile e può essere tessuto. E' dotato inoltre di proprietà fonoassorbenti oltreché termoisolanti. Si lega facilmente con materiali da costruzione e con alcuni polimeri. Perciò l'amianto è un minerale praticamente indistruttibile,    non infiammabile, molto resistente all'attacco degli acidi, flessibile, resistente alla trazione, dotato di buone capacità assorbenti, facilmente friabile.

Che differenza c'è tra amianto in matrice compatta e amianto in matrice friabile?

Nei prodotti, manufatti e applicazioni, in cui l'amianto è presente, le fibre possono essere lìbere o debolmente legate: si parla in questi casi di amianto in matrice friabile, oppure possono essere fortemente legate in una matrice stabile e solida (come il cemento-amianto o il vinil-amianto): » parla in questo caso di amianto in matrice compatta. L'amianto in matrice friabile può essere ridotto in polvere con la semplice azione manuale. L'amianto è compatto invece quando può essere sbriciolato o ridotto in polvere solamente con l'impiego di attrezzi meccanici manuali o funzionanti anche ad alta velocità (dischi abrasivi, frese, ecc.).

Perché l'amianto è nocivo per la salute dell'uomo?

L'amianto è nocivo per la salute dell'uomo per la capacità dei materiali di amianto di rilasciare fibre potenzialmente inalabili. E l'esposizione a tali fibre è responsabile di patologie gravi ed irreversibili prevalentemente dell'apparato respiratorio. I più pericolosi sono i materiali friabili i quali si possono ridurre in polvere con la semplice azione manuale e, a causa della scarsa coesione interna, possono liberare fibre spontaneamente (soprattutto se sottoposti a vibrazioni, correnti d'aria, infiltrazioni d'acqua) o se danneggiati nel corso di interventi di manutenzione. L'amianto compatto invece per sua natura non tende a liberare fibre (il pericolo sussiste solo se segato, abraso o deteriorato).

Quali sono le patologie legate all'amianto?

L'esposizione alle fibre di amianto è associata a malattie dell'apparato e delle membrane sierose, principalmente la pleura. L'asbestosi è una grave malattia respiratoria che per prima è stata correlata all'inalazione di fibre d'amianto, caratterizzata da fibrosi polmonare a progressivo aggravamento che conduce ad insufficienza respiratoria con complicanze cardiocircolatorie. Il carcinoma polmonare, cheè il tumoremaligno più frequente, si verifica anche peresposizioni a basse dosi. Il fumo favoriscedi molto la probabilità di contrarre lamalattia. Il mesotelioma della pleuraè untumore altamente maligno della membranadi rivestimento del polmone cheèfortemente associato alla esposizione afibre di amianto anche per basse dosi.

Doveè stato utilizzato?

Le caratteristiche proprie del materiale e ilcosto contenuto ne hanno favorito unampio utilizzo industriale. Pertanto per anniè stato considerato un materialeestremamente versatile abasso costo.Essoè stato utilizzato in modo massiccionel passato per le sue ottime proprietàtecnologiche e per la sua economicità. Tragli innumerevoli prodotti contenentiamianto si ricordano, solo per citarnealcuni: corde, nastri e guaine per la coibentazione di tubazioni, di cavi elettricivicini a sorgenti di calore intenso comeforni, caldaie, ecc.; tessuti per ilconfezionamento di tute protettiveantifuoco, coperte spegnifiamma, ecc.;carta e cartoni utilizzati come barriere antifiamma, ecc.; pannelli di fibre grezzecompresse impiegati per la coibentazionedi tubazioni; filtri costruiti con carta diamianto, o semplicemente con polvere compressa, utilizzati nell'industria chimica ed alimentare. Inoltre, dall'impasto con altrimateriali si ottenevano l'amianto a spruzzo,utilizzato: come isolante termico nei cicli industriali con basse o alte temperature;come isolante termico e barrieraantifiamma nelle condotte per impianti elettrici. E' stato impiegato, inoltre, nelsettore dei trasporti per la coibentazione dicarrozze ferroviarie, di navi, di autobus,ecc.

Comeè possibile accertare se unmateriale contiene amianto?

L'accertamento può essere eseguito inbase all'aspetto del materiale, all'eventualemarchiatura, alle conoscenze tecniche dichi esegue l'accertamento oppure puòessere eseguito da un laboratorioopportunamente ed adeguatamenteattrezzato.

E' ancora possibile utilizzare l'amianto?

Dal 1994 sono vietate l'estrazione, l'importazione, l'esportazione,  la commercializzazione e la produzione diamianto, di prodotti di amianto o diprodotti contenenti amianto.

Come vengono classificati i materiali contenenti amianto presenti in edifici?

 Ai fini pratici, i materiali contenenti amianto presenti negli edifici possono essere divisi in tre grandi categorie:

-  materiali che rivestono superfici applicati a spruzzo o a cazzuola;

-  rivestimenti isolanti di tubi e caldaie;

-  una    miscellanea    di     altri     materiali comprendente,   in   particolare,   pannelli ad   alta   densità   (cemento   amianto), pannelli   a   bassa   densità   (cartoni)   e
prodotti tessili.   I  materiali  in cemento amianto, soprattutto sotto forma di lastre di copertura, sono quelli maggiorfriente diffusi.

A chi ci si può rivolgere per accertare la presenza di amianto?

Ci si può rivolgere ad un tecnico competente che sia anche un Coordinatore Amianto, abilitato a norma di legge

Tale corso, di livello gestionale, è rivolto a chi dirige le attività di rimozione, smaltimento e bonifica dell'amianto.

L'Azienda Sanitaria Locale effettua sopralluoghi per accertare l'amianto in edifici?

L'ASL effettua i sopralluoghi soltanto nell'ambito delle attività di accertamento e controllo di propria competenza.

A chi rivolgersi per chiarimenti e informazioni per la verifica della necessità di intervento?

Le Aziende Sanitarie Locali forniscono informazioni generali sulla problematica amianto. Al fine di approfondire aspetti specifici o particolari occorre eventualmente rivolgersi ad un tecnico compatente che accerti ed indichi gli eventuali interventi da adottare.

Quali sono le tecniche d'intervento per i materiali contenenti amianto?

Le tecniche d'intervento per i materiali contenenti amianto sono tre e precisamente: rimozione, incapsulamento e confinamento. La rimozione elimina ogni potenziale fonte di esposizione ed ogni necessità di attuare specifiche cautele per le attività che si svolgono nell'edificio. In genere richiede l'applicazione di un nuovo materiale, in sostituzione dell'amianto rimosso. L'incapsulamento è un trattamento dell'amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che (a seconda del tipo di prodotto usato) tendono ad inglobare le fibre di amianto, a ripristinare l'aderenza al supporto, a costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta. Con tale intervento il materiale contenente amianto permane nell'edificio e pertanto è necessario mantenere un programma di controllo e manutenzione. Il confinamento consiste nell'installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate dell'edificio. Se non viene associato ad .un trattamento incapsulante, il rilascio' di fibre continua all'interno del confinamento. Occorre sempre un programma di controllo e manutenzione, in quanto l'amianto rimane nell'edificio. La scelta tra queste tipologie d'intervento è legata al tipo ed alle condizioni del materiale, alla sua ubicazione, alla volontà della proprietà di eliminare alla radice il rischio o mantenerlo in modo controllato (attività di controllo e manutenzione).

Dove è possibile effettuare lo smaltimento dell'amianto?

Lo smaltimento deve avvenire in una discarica autorizzata specificatamente per la tipologia del rifiuto prodotto.

A chi ci si può rivolgere per l'esecuzione dei lavori di rimozione, smaltimento e bonifica dell'amianto?

Occorre interpellare imprese abilitate iscritte all'Albo Gestori Ambientali nella categoria 10 (sottocategorie 10a e 10b). Il personale di tali imprese deve essere abilitato ai sensi dell'articolo 10 della Legge n. 257/92 e articolo 10 del D.P.R. 8/08/1994, ovvero in possesso di titoli di abilitazione rilasciati da parte delle Regioni o Province autonome attestanti la partecipazione a corsi specifici e superamento della verifica finale. Tali corsi sono a livello:

-   operativo, rivolto ai lavoratori addetti alle attività   di   rimozione,    smaltimento   e bonifica;

-   gestionale, rivolto a chi dirige sul posto le attività di  rimozione,  smaltimento e bonifica

Per informazioni 348.7530254 mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Cronaca

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L'amianto di Staffelli lo dovrà smaltire il Comune di Monza

Concorezzo. E' di proprietà del Comune di Monza il terreno di via per Rancate al centro del reportage di Valerio Staffelli e di Striscia la Notizia. In queste ore, anche a seguito del pressing del tg satirico, l'ufficio Ecologia (che aveva ricevuto le prime segnalazioni di un residente diverse settimane fa) ha cercat di chiudere la pratica che aveva già portato al sopralluogo della Polizia locale. "Abbiamo segnato la discarica abusiva al Comune

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EMPOLI-MONZA 3-0
 
Per il Monza si può ormai parlare apertamente di crisi: il pareggio a Napoli e la vittoria a Frosinone avevano fatto dimenticare l’involuzione della squadra seguita al successo a Verona del 5 novembre. Ma ci hanno pensato la fortissima Inter e il modesto Empoli a rimettere in evidenza i grandi difetti della squadra, che ormai dall’attacco sterile, passando per un centrocampo senza fantasia sono emersi anche in difesa, con ben 8 reti subite in 2 gare. Il 3-0 subito a Empoli, tra l’altro la nona sconfitta nelle ultime 10 trasferte nella città toscana e la prima in 7 gare con l’arbitro Giua di Olbia, fa molto male e deve anche servire ai dirigenti “struzzo” della società per tirare fuori la testa dalla sabbia, aprire il portafoglio e rinforzare una squadra che vede sempre più vicina la zona retrocessione. L’Empoli era penultimo con il peggior attacco della Serie A, tanto per dire... Però sicuramente è servito alla squadra il secondo cambio di allenatore, con Davide Nicola subentrato in settimana all’esonerato Aurelio Andreazzoli (che dopo 4 giornate aveva rilevato Paolo Zanetti).
 
Per l’incontro di oggi Raffaele Palladino (sostituito in panchina per squalifica da Stefano Citterio), che non ha potuto disporre degli squalificati Gomez e Birindelli, degli infortunati Caprari, Di Gregorio, Cittadini e Vignato e di Machìn, impegnato con la Nazionale della Guinea Equatoriale nella Coppa d’Africa, ha proposto, rispetto al match perso con l’Inter, Izzo e Pablo Marì in difesa invece di D’Ambrosio e Gagliardini, quest’ultimo tornato a centrocampo al posto di Bondo, a centrocampo Kyriakopoulos per Ciurria e nel reparto offensivo Colombo per Valentin Carboni. L’Empoli era privo dello squalificato Cancellieri e degli infortunati Pezzella, Guarino, Bastoni, Ebuehi e Caputo.
 
Davanti ai 7650 spettatori della Carlo Castellani Computer Gross Arena, di cui circa 200 di fede biancorossa, il match inizia col solito tiki-taka del Monza e l’Empoli a cercare di colpire in contropiede. All’11’ Luperto lancia Gyasi in profondità, ma il centrocampista azzurro conclude incredibilmente addosso a Sorrentino in disperata uscita. Ma dopo 2’ il copione dei biancorossi che subiscono un gol nella prima parte di gara si ripete: Pablo Marì allontana a campanile dall’area un pallone innocuo che finisce dalle parti di Zurkowski, bravissimo a calciare al volo da 20 metri pescando l’angolino alla destra di Sorrentino. Il Monza continua nel suo sterile giropalla e al 25’ un destro al volo di Mota finisce in curva. Ci prova anche Gagliardini al 32’ dai 25 metri, ma la palla passa di poco lontana dall’incrocio dei pali. Al 38’ l’Empoli raddoppia: Sorrentino salva su Cerri, ma la palla carambola su Zurkovski che di testa la manda ad accarezzare la traversa e ad adagiarsi in porta.
 
Finito l’intervallo il Monza esce dagli spogliatoi con tre nuovi giocatori: D’Ambrosio, Bondo e Maric rispettivamente per Izzo, indietro di condizione, Gagliardini, apparso nervoso nel finale di primo tempo, e Colombo, inconsistente come ormai si mostra da tempo. Non passano molti minuti per notare che le cose non cambiano: il Monza insiste nel suo gioco improduttivo creando solo un’occasione al 10’ quando Caprile respinge un angolato ma debole colpo di testa di Mota. Al 22’ Palladino dalla tribuna ordina di sostituire l’inutile Pedro Pereira con Valentin Carboni, con relativo passaggio dal sistema 3-4-2-1 al 4-2-3-1. Risultato? Al 28’ arriva il terzo gol in contropiede: la conclusione di Shpendi viene ribattuta da Sorrentino sui piedi di Zurkovski che anche stavolta al volo insacca. Al 30’ Maldini ha la soddisfazione di giocare contro la sua ex squadra rilevando l’ormai ex Nazionale Colpani (impensabile una nuova convocazione in azzurro del trequartista dopo le prestazioni sempre più deludenti degli ultimi 2 mesi). Mancano 15’ più 4’ eppure il Monza continua a non combinare nulla, lo zero assoluto. Non mancano solo i gol, ma proprio le idee, sia in campo che in panchina.
 
In sala stampa Citterio è evidentemente sconsolato: “Abbiamo disputato una brutta partita che è stata meritatamente vinta dall’Empoli. Dopo il primo gol la gara si è incanalata a favore dell’Empoli, che ha saputo difendersi bene ed è stato bravo a riproporsi nelle ripartenze. Noi potevamo fare meglio e dobbiamo fare meglio: dobbiamo essere più veloci nelle giocate, rapidi anche nel cambiare fascia di gioco. Anche questa sconfitta deve aiutarci a crescere”.
 
Nicola è ovviamente soddisfatto: “Vincere crea sempre entusiasmo. In settimana abbiamo analizzato tutte le caratteristiche dei giocatori per schierare una formazione più adatta al tipo di gioco che ho in mente. I ragazzi hanno risposto in maniera positiva e lo si è visto in campo. Il Monza stava bene se si esclude la gara contro l’Inter: è una squadra consolidata, con giocatori di qualità, allenata molto bene. Il merito della vittoria è quindi tutta dell’Empoli”.
 
Il Monza tornerà in campo domenica prossima alle ore 15 all’U-Power Stadium per affrontare il Sassuolo.
 
 
FOTO AC MONZA
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Sport

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L'Empoli travolge il Monza. Ora è crisi

EMPOLI-MONZA 3-0   Per il Monza si può ormai parlare apertamente di crisi: il pareggio a Napoli e la vittoria a Frosinone avevano fatto dimenticare l’involuzione della squadra seguita al successo a Verona del 5 novembre. Ma ci hanno pensato la fortissima Inter e il modesto Empoli a rimettere in evidenza i grandi difetti della squadra, che ormai dall’attacco sterile, passando per un centrocampo senza fantasia sono emersi anche in

Concorezzo. Si sono svolti ieri, sabato, a Cologno, sua città natale, i funerali di Pasquale "Lino" di Leo, il giovane padre di famiglia morto in un drammatico incidente all'altezza della rotonda dello stadio Brianteo di Monza.

Sposato, padre di tre figli, residente in paese in via Libertà, Lino è stato raggiunto dall'abbraccio di centinaia di parenti e amici che hanno affollato la chiesa di via Garibaldi a Cologno. Nel rispetto delle normative Covid molti hanno assistito alla cerimonia all'esterno. Poi l'ultimo saluto sul campo da calcio della Vires.

Sull'incidente sono ancora in corsa gli accertamenti

Ecco cosa era successo:

Concorezzo piange Lino: lascia tre figli piccoli

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Cronaca

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L'ultimo commosso saluto a Lino Di Leo

Concorezzo. Si sono svolti ieri, sabato, a Cologno, sua città natale, i funerali di Pasquale "Lino" di Leo, il giovane padre di famiglia morto in un drammatico incidente all'altezza della rotonda dello stadio Brianteo di Monza. Sposato, padre di tre figli, residente in paese in via Libertà, Lino è stato raggiunto dall'abbraccio di centinaia di parenti e amici che hanno affollato la chiesa di via Garibaldi a Cologno. Nel rispetto delle no

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Monza. Era da 370 giorni che aspettava di cantare, scherza lui. E forse qualcuno dei suoi fan ha atteso anche di più per poter provare sulla pelle un evento così. Sabato sera Ligabue ha urlato nel e contro il cielo di Monza, aprendo e chiudendo il primo dei due concerti al Parco con uno dei suoi inni, Urlando contro il cielo. Doveva essere un evento epocale (nella memoria della Brianza si corre indietro facilmente al concerto dei Pink Floyd del 1989) e lo è stato. Traffico in tilt, 80mila persone (e forse più) accalcate sul pratone della Gerascia, un maxi-palco capace da solo di impressionare e fare atmosfera. E la musica di questo Liga Rock Park che sfonda decisamente le mura del Parco voluto da Napoleone (era il 1805) per invadere tutta la città e oltre. Ligabue parla poco, come sempre. Ha voglia di cantare, di raccontarsi con i suoi pezzi come dire "Niente paura", questa sera solo "Sogni di rock'n'roll". Passato, presente e futuro vanno a braccetto perché il Liga ha voglia di regalare al catino brianzolo le novità di G come Giungla, La vita facile, Ho fatto in tempo ad avere un futuro e Dottoressa. Nonostante lui avesse paternamente raccomandato ai suoi fan sui social network di portarsi una felpa per proteggersi dai primi passi dell'autunno (e guardando le prime file transennate lo hanno anche ascoltato), il parco è un'area caldissima, bollente, eccitata, e anche un po' stremata dopo una maratona che fa segnare 28 pezzi e 3 bis. Urlando contro il cielo che chiude il concerto è meno adrenalico di quello di apertura, ma più consapevole e liberatorio. La festa è finita. Libera nos a malo. E domenica sera si replica.

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Foto: cesanafoto.net

La scaletta.  1. Urlando contro il cielo 2. Libera nos a malo 3. I duri hanno due cuori 4. Niente paura 5. Sogni di rock'n'roll e Con la scusa del rock'n'roll 6. C'è sempre una canzone 7. Il sale della terra 8. Questa è la mia vita 9. Leggero 10. Ho perso le parole 11. La vita facile (inedito) 12. L'odore del sesso 13. Quella che non sei 14. Lettera a G 15. Il giorno dei giorni 16. I "ragazzi" sono in giro 17. Ho fatto in tempo ad avere un futuro (inedito) 18. Piccola stella senza cielo 19. Il meglio deve ancora venire 20. Metti in circolo il tuo amore 21. Non è tempo per noi 22. Lambrusco & pop corn 23. Dottoressa (inedito) 24. Un colpo all'anima 25. Il muro del suono 26. Il giorno di dolore che uno ha 27. Balliamo sul mondo 28. Tra palco e realtà BIS 29. G come Giungla (inedito) 30. Certe notti 31. Urlando contro il cielo

 

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Mixomatosi, il virus che fa strage di conigli

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Cultura

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L'urlo del Liga nel cielo di Monza

Monza. Era da 370 giorni che aspettava di cantare, scherza lui. E forse qualcuno dei suoi fan ha atteso anche di più per poter provare sulla pelle un evento così. Sabato sera Ligabue ha urlato nel e contro il cielo di Monza, aprendo e chiudendo il primo dei due concerti al Parco con uno dei suoi inni, Urlando contro il cielo. Doveva essere un evento epocale (nella memoria della Brianza si corre indietro facilmente al concerto dei

sp60_esselunga.jpgConcorezzo. Svelato il mistero (per la stragrande maggioranza) dell'infinito cantiere per lo svincolo dell'Esselunga lungo la Sp60, la strada provinciale che dalla rotonda tra Monza e Concorezzo porta in direzione di Villasanta, Arcore (Bergamina) e Vimercate (Pagani). Un mistero reso ancora più soprendente dal fatto che il nuovo supermercato di mister Caprotti e i relativi lavori di riqualificazione della trafficata rotatoria erano stati portati avanti a tempi di record (Esselunga a tempo di record, domani l'apertura).

A fermare la realizzazione della corsia di uscita dall'Esselunga (il cantiere sta momentaneamente occupando una delle due corsie della Provinciale) è un ricorso che vedi contrapposti da una parte i Comuni di Villasanta e Concorezzo, dall'altra la società immobiliare milanese La Villata, coinvolta nella realizzazione del supermercato.

I due Comuni, pare dopo un esposto di un cittadino, hanno chiesto la sospensione dei lavori che la Provincia di Monza e Brianza aveva autorizzato con una concessione dell'8 ottobre 2015. Si tratta quindi di un atto dovuto per non incorrere in omissione di atti d'ufficio.

Motivo? I lavori avrebbero interessato una parte di "bosco" e per questa modifica non sarebbe stata disposta l'autorizzazione della Provincia stessa. Secondo quanto ricostruito dalla nostra redazione, per semplificare, durante i lavori sarebbero stati tagliati alcuni alberi che, tecnicamente, rientrerebbero nella definizione di "bosco". Da qui la richiesta di fermare le opere e il relativo ricorso al Tar (con richiesta di risarcimento danni) promosso dalla Villata che, prudenzialmente, ha poi richiesto la certificazione di compatibilità paesistica e l'autorizzazione alla trasformazione del bosco. 

Grave o non grave che sia, la realtà è questa: il taglio di poche piante piante (ormai irrimediabile se non piantandone altre da un'altra parte) sta creando da mesi traffico (dall'Esselunga si può uscire solo dalla Sp2) e pericoli, visto la riduzione della carreggiata della trafficatissima Sp60.

Una vicenda intricatissima che, nel 2013, prevedeva una corsia di accelerazione/decelerazione di 122 metri, successivamente modificata per ragioni tecniche in una corsia da 300 metri che tocca appunto i Comuni di Villasanta e Concorezzo. 

Sembra che i due Comuni abbiano dovuto agire d'ufficio, sta di fatto che ora l'impresa Villata, nel ricorso al Tar, rileva che quello non sarebbe propriamente un bosco e che forse, già ai tempi della realizzazione della Sp60, non sarebbero state garantite le distanze dalla provinciale.

Il bosco c'è o non c'è? Al momento l'unica certezza è il disagio "all'italiana" per migliaia di automobilisti, motociclisti e cittadini in generale.

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Cronaca

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L'uscita dell'Esselunga bloccata dal bosco che non c'è

Concorezzo. Svelato il mistero (per la stragrande maggioranza) dell'infinito cantiere per lo svincolo dell'Esselunga lungo la Sp60, la strada provinciale che dalla rotonda tra Monza e Concorezzo porta in direzione di Villasanta, Arcore (Bergamina) e Vimercate (Pagani). Un mistero reso ancora più soprendente dal fatto che il nuovo supermercato di mister Caprotti e i relativi lavori di riqualificazione della trafficata rotatoria erano stati

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VERO VOLLEY-ALBA BLAJ 3-0
 
La Vero Volley torna alla vittoria dopo due impreviste sconfitte consecutive, ma il 3-0 inflitto alle campionesse di Romania, e attualmente prime nel loro campionato, dell’Alba Blaj nella quarta giornata del Girone B di Champions League non fa testo dato il netto divario tecnico tra le due squadre, sancito dai parziali (25-16, 25-18, 25-16). Più che un test per saggiare la condizione psico-fisica delle atlete biancorosse si è trattato di un test per saggiare la risposta del pubblico milanese al trasferimento, per ora temporaneo, della Pro Victoria di Monza nel capoluogo lombardo. Ebbene, al match hanno assistito 4886 spettatori, ma anche in questo caso il dato va preso con le pinze dati i prezzi ultrapopolari proposti per l’occasione e i numerosi biglietti gratuiti distribuiti alle giovanissime fans del volley femminile nostrano, peraltro ben rappresentato dalla Vero Volley che conta nel proprio organico campionesse di altissimo profilo come Orro, Sylla, Stevanovic e Larson. A proposito di quest’ultima, il team allenato da Marco Gaspari era stasera a trazione americana perché in campo ha schierato pure Rettke e Thompson: un terzetto “a stelle e strisce” che ha dato spettacolo per la gioia di qualche supporter statunitense presentatosi con bandiera all’Allianz Cloud. Rettke e Thompson hanno giocato al posto rispettivamente di Folie e Stysiak, in panchina per turnover, così come per lo stesso motivo ha giostrato da libero Negretti e non Parrocchiale. Thompson alla fine si è pure portata a casa il premio di Mvp grazie ai 23 punti messi a terra, di cui 1 ace e 5 muri. Oggi si è rivista pure Sylla dopo lo stop causato da una botta rimediata al polso destro, ma il suo rendimento è stato appena sufficiente: 25% sia in ricezione che in attacco. Da segnalare infine il riscatto di Stevanovic dopo la brutta prestazione offerta domenica scorsa in campionato.
 
Nel primo set le lombarde prendono subito il largo arrivando ad accumulare 9 punti di vantaggio (23-14). È Stevanovic a chiudere il set con lo stesso distacco.
 
Nel secondo parziale la Vero Volley cala in ricezione (35%), ma riesce lo stesso ad accumulare un buon margine (+7 sul 17-10) e a mantenerlo fino alla fine con un ace di Thompson.
 
Nel terzo set il tecnico serbo dell’Alba Blaj, Stevan Ljubicic, propone Axinte per Mirkovic, però l’avvio è da brividi: 6-0 per le lombarde trascinate da una scatenata Thompson, che evidentemente aveva voglia di rivalsa dopo essere finita in panchina con l’arrivo a dicembre della connazionale Larson (e il conseguente spostamento nel suo ruolo di Stysiak). Sembra che il match si avvii all’epilogo e invece un time-out ridà slancio alle rumene, che riducono il margine a -1 (10-9). È di nuovo Thompson a rilanciare le biancorosse, che s’involano verso un agevole successo anche nel terzo parziale, chiuso da Larson.
 
La Vero Volley tornerà a giocare in Champions League martedì 31 gennaio alle ore 18 contro la Prometey Dnipro a Kutnà Hora, in Repubblica Ceca, sede temporanea della squadra ucraina. Il prossimo match sarà per il campionato domenica alle 17 in casa del Volley Bergamo.
 
 
FOTO ROBERTO DEL BO
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Sport

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La Champions League torna a far sorridere la Vero Volley

VERO VOLLEY-ALBA BLAJ 3-0   La Vero Volley torna alla vittoria dopo due impreviste sconfitte consecutive, ma il 3-0 inflitto alle campionesse di Romania, e attualmente prime nel loro campionato, dell’Alba Blaj nella quarta giornata del Girone B di Champions League non fa testo dato il netto divario tecnico tra le due squadre, sancito dai parziali (25-16, 25-18, 25-16). Più che un test per saggiare la condizione psico-fisica dell

finanza_monza.jpegMonza. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, su ordine del GIP del Tribunale di Monza, hanno arrestato un noto commercialista del capoluogo brianzolo, A.C., con l’accusa di peculato. Grave l’imputazione mossa al professionista, il quale, avuto l’incarico di curatore fallimentare, ha illecitamente distratto dai conti correnti intestati alle procedure fallimenti di cinque società denaro per oltre 1 milione di euro. Il tutto senza autorizzazione dei giudici delegati. 

Le indagini, coordinate dal dott. Walter Mapelli, hanno preso avvio nel maggio 2014, quando il Tribunale di Monza, accortosi di alcune anomalie su alcuni mandati di pagamento ha revocato l’incarico al curatore in precedenza nominato, inoltrando una segnalazione alla Procura della Repubblica di Monza.  Il PM ha  delegato gli accertamenti ai Finanzieri del Gruppo di Monza che hanno acquisito numerosa documentazione presente nei fascicoli di diverse procedure fallimentari.

Anche con l’ausilio di un nuovo professionista incaricato di seguire le procedure incriminate, è stato possibile individuare le modalità con le quali l’ex curatore era riuscito a prelevare denaro o a disporre bonifici verso società a lui riconducibili, senza autorizzazione dei giudici e, soprattutto, a loro insaputa.

 

Il curatore depositava al Giudice un’istanza di autorizzazione ad effettuare pagamenti. Sulla base dell’autorizzazione, la Cancelleria del Tribunale emetteva in doppio il mandato del pagamento. L’esemplare inviato alla banca, però, veniva modificato dal curatore, con l’aggiunta di cifre accanto all’importo per cui era stata ottenuta l’autorizzazione. In questo modo il professionista riusciva ad ottenere somme superiori a quelle approvate. Grazie alle sue competenze professionali, il commercialista era riuscito ad appropriarsi indebitamente di ben 1.072.317 euro.

 

Le indagini svolte dalla Procura della Repubblica e dai finanzieri monzesi hanno permesso di individuare una società immobiliare nella disponibilità del commercialista finito in carcere, a cui è intestato un immobile con 5 appartamenti e tre box in Milano. I beni sono stati sequestrati e verranno affidati ad un amministratore nominato dall’Autorità Giudiziaria, per recuperare il milione di euro sottratto illecitamente ai fallimenti.   

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Dalla Brianza

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La Finanza arresta noto commercialista di Monza: truffa da 1 milione

Monza. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, su ordine del GIP del Tribunale di Monza, hanno arrestato un noto commercialista del capoluogo brianzolo, A.C., con l’accusa di peculato. Grave l’imputazione mossa al professionista, il quale, avuto l’incarico di curatore fallimentare, ha illecitamente distratto dai conti correnti intestati alle procedure fallimenti di cinque società denaro per oltre 1 milione di

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MONZA-JUVENTUS 1-2
 
La Juventus rompe il tabù Monza e dopo le due sconfitte di campionato della scorsa stagione, peraltro senza segnare neanche una rete, espugna l’U-Power Stadium con un gol segnato all’ultimo assalto. I biancorossi riassaporano dunque il gusto amaro della sconfitta dopo 4 risultati utili. La compagine allenata da Raffaele Palladino ha disputato una buona partita, ma è mancata di attenzione dopo i due episodi maggiormente favorevoli e soprattutto ha insistito troppo col tiki-taka, provando troppe poche volte il cross in area. Per Palladino non era possibile sfidare fisicamente la Juventus, ma a volte le situazioni si risolvono in maniera sporca, com’è successo in occasione della rete del pareggio.
 
Per l’incontro di oggi Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari, Izzo e Vignato, ha proposto, rispetto al match pareggiato a Cagliari, Pablo Marì come centrale di difesa al posto di Caldirola spostato comunque a sinistra per Andrea Carboni, Machìn invece di Mota come trequartista sinistro e, a sorpresa, Ciurria come “falso nueve” avendo il centravanti titolare Colombo dolorante all’inguine. La Juventus era priva degli squalificati Fagioli e Pogba e degli infortunati De Sciglio e Weah.
 
Davanti ai 15148 spettatori dell’U-Power Stadium (per un incasso di 701196,36 euro, nuovo record nella storia del Monza), i biancorossi scendono in campo col lutto al braccio per la scomparsa, avvenuta ieri, dell’ex capitano Franco Fasoli, indimenticabile difensore della compagine brianzola dal 1975 al 1977 e dal 1981 al 1983.
Dopo una fase di studio la Juventus accelera e al 9’ si procura un rigore con Cambiaso, trattenuto a lungo in area da Kyriakopoulos; sul dischetto va Vlahovic che si fa respingere il penalty da Di Gregorio e pure la ribattuta a rete; sul corner battuto da Nicolussi Caviglia, però, Rabiot anticipa tutti e di testa insacca sotto la traversa. La partita resta molto tattica e non succede praticamente nulla fino al 27’, quando Chiesa spara alto dal limite. Al 33’ Gatti si mangia un gol a due passi dalla linea di porta. 2’ dopo un sinistro di Rabiot viene respinto in qualche modo da Di Gregorio. Al 41’ un colpo di testa di Vlahovic passa alto. E il Monza? Solo un possesso palla sterile. Segnaliamo come occasione che al 45’ Gagliardini si incunea in area juventina servendo dal fondo all’indietro per Ciurria che però viene anticipato da un difensore avversario: quindi neanche un tiro in porta per la formazione di casa…
 
Palladino provvede a effettuare un doppio cambio già all’intervallo: entrano Mota e Colombo per Machìn e Birindelli col conseguente arretramento di Ciurria. Il Monza assume ancora di più il controllo del gioco, ma le azioni sono troppo elaborate e non arrivano quasi mai al termine o per imprecisione in uno dei tanti passaggi e passaggini o per la bravura della retroguardia bianconera, abilissima in fase difensiva a copertura di Szczesny. Si evidenzia solo una conclusione al volo di Colombo al 9’ che sfila a lato. Al 21’ Palladino procede con un altro doppio cambio, inserendo Andrea Carboni e Pedro Pereira per l’affaticato Pablo Marì e Kyriakopoulos. Ma anche dopo questi cambi il Monza fa un gran possesso palla, ma senza creare pericoli alla porta ospite. Sul taccuino si registra solo un sinistro di Pessina al 30’ che termina a lato. 1’ dopo Palladino getta nella mischia Valentin Carboni per Colpani. Al 38’ Mota sbuccia il pallone da buona posizione. L’arbitro decreta 5’ di recupero e al 47’ Valentin Carboni effettua un traversone dalla destra per Mota che non arriva ad agganciare, ma Szczesny viene ingannato dal movimento dell’attaccante portoghese e dal rimbalzo della palla, che si infila in rete facendo esplodere la metà dello stadio biancorossa. Sembra finita e invece Mota perde palla, Rabiot arriva sul fondo e mette in mezzo per Gatti che prima svirgola la sfera e poi la calcia con violenza in rete; stavolta a esplodere è la metà di stadio di fede bianconera.
 
In sala stampa Allegri si è mostrato soddisfatto non solo del risultato, ma anche del gioco espresso dalla sua squadra: “Abbiamo disputato un bel primo tempo e potevamo segnare il gol del 2-0. Nel secondo tempo abbiamo fatto una buona difesa, anche se alla fine abbiamo rischiato contro un Monza che è stato bravo a metterci in difficoltà. Ricordo che oggi abbiamo segnato 2 gol al Monza che nelle ultime 10 partite non ne aveva mai presi in una singola gara”.
 
Palladino ha il sorriso amaro stampato in faccia: “C’è tanto rammarico. Sapevamo che quella di oggi era una partita difficile da giocare contro una squadra in salute. Il primo tempo è stato interpretato bene, con tre attaccanti mobili perché non volevamo dare riferimenti alla Juventus. Però non siamo stati pericolosi. Nel secondo tempo abbiamo disputato una bella partita, mettendoci a un certo punto con la difesa a quattro. Il gol del pareggio era meritato, ma alla fine è arrivato un altro gol della Juventus per una leggerezza di Dany Mota. Peccato perché i ragazzi avevano lottato col cuore e tanto coraggio. Come mai i miei giocatori hanno continuato a far girare la palla a terra senza metterla quasi mai alta nel mezzo? Perché non ho giocatori strutturati fisicamente per affrontare i duelli in area”.
 
Il Monza tornerà in campo domenica 10 dicembre alle ore 15, ancora all’U-Power Stadium, per affrontare il Genoa.
 
 
FOTO AC MONZA
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La Juventus interrompe il tabù Monza

MONZA-JUVENTUS 1-2   La Juventus rompe il tabù Monza e dopo le due sconfitte di campionato della scorsa stagione, peraltro senza segnare neanche una rete, espugna l’U-Power Stadium con un gol segnato all’ultimo assalto. I biancorossi riassaporano dunque il gusto amaro della sconfitta dopo 4 risultati utili. La compagine allenata da Raffaele Palladino ha disputato una buona partita, ma è mancata di attenzione dopo i due episodi

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MINT VERO VOLLEY-FARMITALIA CATANIA 3-0
 
Tutto troppo facile per la Mint Vero Volley nella terzultima gara della regular season di Superlega: il fanalino di coda Farmitalia Catania viene travolto all’Opiquad Arena in 1 ora e 17’ e dopo circa mezzora i siciliani apprendono di essere matematicamente retrocessi in Serie A2 in virtù del risultato proveniente dall’altro anticipo che si stava disputando a Piacenza.
 
La compagine allenata da Massimo Eccheli ha dominato in lungo e in largo e il tecnico milanese si è preso pure il lusso di inserire a gara in corso alcune seconde linee nonché il giapponese Takahashi, bisognoso di minuti nelle gambe dopo aver recuperato dall’infortunio alla caviglia patito contro la Rana Verona.
 
Davanti ai 1291 spettatori presenti nel palazzetto dello sport monzese la Mint parte subito forte con 1 attacco di Di Martino e 4 muri-punto consecutivi (1 a testa di Maar e Szwarc inframezzati da 2 di Galassi). Il parziale vedrà i lombardi chiudere per 7-2 i muri-punto, che diventeranno 13 contro 4 a fine match. Il solco tra le due compagini continua ad ampliarsi e sul 16-6 Loeppky, in grande forma, si scatena anche in battuta, firmando 4 ace. Sul 21-6 Eccheli procede ad alcuni cambi e i siciliani ne approfittano rimontando, grazie in particolare alle schiacciate di Buchegger (“ex” di giornata assieme al palleggiatore ospite Orduna), fino ad arrivare a -7 (24-17). L’attacco del subentrato Takahashi (per Loeppky) chiude però la frazione di gioco.
 
Per il secondo set l’allenatore della Farmitalia Catania, Giuseppe Bua, conferma il subentrato Zappoli per l’opaco Randazzo (solo 12% in attacco). Il parziale resta in equilibrio fino all’11-11, quando 2 muri (di Cachopa e Maar) danno il la alla fuga dei padroni di casa, che si concretizza grazie alle folate offensive di Maar, che chiude la frazione di gioco con 5 punti pari all’80% in attacco. Il punto decisivo, quello del 25-19, arriva però grazie a una battuta fuori di Zappoli.
 
Per il terzo set Bua prova a cambiare anche il palleggiatore, sostituendo dunque Orduna con Santambrogio, mentre Eccheli inserisce Beretta e Takahashi per Di Martino e Loeppky. Sul 4-4 la Mint s’invola infilando 4 punti consecutivi. Quindi Takahashi e Maar allargano il divario a +7 (13-6), vantaggio che viene leggermente ampliato e poi amministrato fino al termine (25-17). L’ultimo ad arrendersi tra i catanesi è Buchegger, che mette a segno altri 5 punti per un totale di 14.
 
Mvp del match risulta essere Maar grazie ai 12 punti, tra cui 1 ace e 2 muri, al 64% in attacco e al 43% in ricezione.
 
La Mint Vero Volley tornerà in campo per la Superlega sabato prossimo alle ore 18 in casa della Pallavolo Padova (il match sarà trasmesso in diretta tv su Rai Sport) ma prima, e precisamente mercoledì prossimo alle 17.30, disputerà la finale di andata di Challenge Cup in casa dei polacchi del Projekt Varsavia.
 
A proposito di coppe, le atlete dell’Allianz Vero Volley oggi, in contemporanea coi maschi, hanno giocato per la Coppa Italia a Trieste contro la Savino Del Bene Scandicci vincendo per 3-2 e dunque qualificandosi per la finale in programma domani alle 14.15 (diretta tv su Rai 2) sempre a Trieste, dove affronteranno la Prosecco Doc Imoco Conegliano.
 
 
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La Mint abbatte Catania e l'Allianz è in finale di C.Italia

MINT VERO VOLLEY-FARMITALIA CATANIA 3-0   Tutto troppo facile per la Mint Vero Volley nella terzultima gara della regular season di Superlega: il fanalino di coda Farmitalia Catania viene travolto all’Opiquad Arena in 1 ora e 17’ e dopo circa mezzora i siciliani apprendono di essere matematicamente retrocessi in Serie A2 in virtù del risultato proveniente dall’altro anticipo che si stava disputando a Piacenza.   La comp

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MINT VERO VOLLEY-CUCINE LUBE CIVITANOVA 1-3
 
Seconda sconfitta consecutiva in Superlega per la Mint Vero Volley che perde in un sol colpo 2 posizioni in classifica, scendendo al 6° posto. Contro i vicecampioni d’Italia in carica della Cucine Lube Civitanova, che tra 4 giorni saranno gli avversari in Coppa Italia, i ragazzi allenati da Massimo Eccheli hanno disputato una buona partita, vincendo al fotofinish il primo set e lottando fino alla fine negli altri tre, ma hanno commesso troppi errori, soprattutto in battuta: il tabellino dice che gli errori sono stati ben 34 contro i 16 degli ospiti e le battute sbagliate addirittura 24 contro le sole 7 dei marchigiani. La differenza tra le due squadre è stata solo in questi numeri e sorprende che il tecnico milanese non sia riuscito a gara in corso a porre rimedio a queste situazioni deficitarie.
 
La compagine guidata da Gianlorenzo “Chicco” Blengini, peraltro col centrale Chinenyeze in panchina per onor di firma, è stata brava a continuare col proprio gioco fatto di un’ottima correlazione muro-difesa e un attacco che a seconda del momento della partita ha messo in mostra i suoi pezzi pregiati, dall’“ex” della contesa Lagumdzija a Yant per finire con Nikolov, che si è portato casa il premio di Mvp grazie ai 23 punti messi a terra (di cui 2 ace e 3 muri), al 47% in attacco e al 52% in ricezione.
 
Davanti a una Opiquad Arena quasi tutta esaurita (3983 spettatori) i marchigiani nel primo set prendono 3 punti di margine (2-5) ma vengono immediatamente ripresi. Si procede a braccetto finché sul 13-14 gli azzurroblù piazzano 4 punti consecutivi, di cui 2 di Takahashi. Ma anche la Cucine Lube riporta subito la situazione in parità. Sul 24-22 Lagumdzija annulla con 1 attacco e 1 muro 2 set-point e poi Yant (6 punti nel parziale come Maar) fa lo stesso schiacciando. A risolvere il set è Takahashi con un ace magistrale. Da segnalare l’ottima frazione di gioco disputata dal libero Gaggini.
 
Nel secondo set la Mint parte a razzo, ma il 3-0 viene subito ribaltato (3-4 e 4-7). Nonostante il crollo di Takahashi (solo 17% in attacco nel parziale) la Mint ricuce e impatta sul 10-10. Il testa a testa prosegue fino al 21-21, quando Loeppky, subentrato per la battuta, si aggiunge incredibilmente a Takahashi, Galassi, Szwarc, Maar e Cachopa per la sequenza di 6 errori al servizio su 8. Proprio l’errore di Loeppky dà il la alla serie di 4 punti consecutivi che consegna il set ai civitanovesi: gli altri 3 punti sono frutto di attacchi e portano tutti la firma di Yant, che chiude a quota 7 punti la frazione di gioco (saranno 20 alla fine).
 
Anche nel terzo set lo schiacciatore cubano mette a terra 7 punti, ma è una battuta a rete (tanto per cambiare…) di Cachopa a far prendere il volo agli ospiti sul 7-7. Due attacchi di Nikolov portano la Cucine Lube a +6 (8-14) e una battuta lunga di Maar e 2 punti di Yant e Diamantini allargano il margine (12-20). Sul 14-22 i marchigiani si rilassano e i padroni di casa ne approfittano per provare a ricucire lo squarcio, ma ormai è troppo tardi: la rimonta si ferma a -2 (22-24) dopodiché una battuta a rete di Galassi (e come se no?) spegne le speranze.
 
Il quarto set vede in campo dall’inizio Loeppky per un opaco Takahashi (solo 35% in attacco). Il parziale è equilibratissimo e nessuna delle due squadre riesce mai a portarsi a 3 lunghezze dall’altra. Si scatena Nikolov che mette a terra 10 punti solo in questo parziale. A rompere l’equilibrio sul 22-22 è una battuta sbagliata di Maar (che novità…) e il “break” lo piazza il subentrato Zaytsev (unico suo punto del match). Poi a Galassi replica Lagumdzija e si va tutti a casa.
 
La Mint Vero Volley tornerà in campo per la Superlega domenica 7 gennaio alle ore 18 in casa della Sir Susa Vim Perugia, ma prima, e precisamente mercoledì prossimo alle 20, ospiterà nuovamente all’Opiquad Arena la Cucine Lube Civitanova per la Coppa Italia: la vincente della gara secca si qualificherà per la final four.
 
 
FOTO ROBERTO DEL BO
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La Mint chiude male il 2023 e scivola al 6° posto

MINT VERO VOLLEY-CUCINE LUBE CIVITANOVA 1-3   Seconda sconfitta consecutiva in Superlega per la Mint Vero Volley che perde in un sol colpo 2 posizioni in classifica, scendendo al 6° posto. Contro i vicecampioni d’Italia in carica della Cucine Lube Civitanova, che tra 4 giorni saranno gli avversari in Coppa Italia, i ragazzi allenati da Massimo Eccheli hanno disputato una buona partita, vincendo al fotofinish il primo set e lottand

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MINT VERO VOLLEY-PROJEKT VARSAVIA 1-3
 
Come nel 2019 la Mint Vero Volley Monza perde la Challenge Cup (la terza coppa europea per importanza) in finale. Nella bacheca della società lombarda resta dunque la sola Cev Cup conquistata nel 2022, peraltro grazie all’estromissione dalla competizione dei russi dello Zenit Kazan (in seguito all’invasione dell’Ucraina), che nella gara di andata dei quarti di finale si erano imposti all’Arena di Monza per 3-1. E come nel 2019 a battere i brianzoli sul più bello è stata una compagine dell’Est: 5 anni fa erano stati i russi del Bologorie Belgorod, stavolta i polacchi del Projekt Varsavia, team quinto classificato nello scorso campionato nazionale e terzo in quello in corso.
 
Dopo la sconfitta per 3-1 nel match di andata (unico stop del percorso europeo della Mint), la compagine allenata da Massimo Eccheli è rimasta in corsa a livello psicologico solo nel primo set, perso ai vantaggi. La delusione da una parte e l’entusiasmo dall’altra hanno segnato il secondo parziale, dominato dagli ospiti, che così si sono assicurati il trofeo, tra l’altro vincendo tutti i match dal primo turno in poi. A quel punto la partita è diventata un’amichevole e infatti nei 2 set successivi, uno vinto e uno perso dalla Mint, sia Eccheli che l’allenatore del Projekt Varsavia, Piotr Graban, hanno schierato diverse riserve, un po’ per premiarle per il lavoro svolto in stagione e un po’ per tenere a riposo i titolari in vista del finale dei rispettivi campionati.
 
Davanti ai 3242 spettatori dell’Opiquad Arena si combatte un emozionante primo set, con la Mint che si porta addirittura avanti di 4 lunghezze (11-7) grazie all’ottima ricezione e agli attacchi in particolare di Galassi e Loeppky. I polacchi non ci stanno e reagiscono trascinati da Tillie e Boladz, marcatore nel parziale di 7 punti dei suoi 13 complessivi. L’aggancio arriva già sul 12-12, dopodiché si procede spalla a spalla fino ai vantaggi, dove i locali annullano 2 set-point ma non il terzo, un muro dell’ucraino Semeniuk.
 
Il dominio a muro del Projekt si evidenzia ancor più nel secondo parziale, dove la Mint crolla in attacco (63% a 38% per gli ospiti nel tabellino del set), ma per un evidente contraccolpo psicologico. Sul 2-2 i polacchi inanellano 7 punti che paiono un’ipoteca sulla coppa, come infatti succederà. Nonostante l’ingresso, comunque tardivo, di Mujanovic e Takahashi, rispettivamente per l’opaco Maar e Szwarc in serata decisamente no, i lombardi non riescono a raddrizzare la situazione. Anzi, il divario aumenta fino a chiudersi con 9 punti di differenza (16-25).
 
Dopo la naturale esultanza dei bianchi di Polonia e la costernazione in casa azzurroblù si riprende a giocare con molte seconde linee in campo. Il terzo set vede un’agevole vittoria della Mint per 25-17 con Mujanovic sugli scudi (6 punti dei suoi 17 complessivi). Il quarto parziale resta in bilico fino a circa metà, poi il Projekt accumula 3 punti di scarto (14-17) che difende fino alla fine. L’ultima palla la gioca Borkowski in attacco e poi scoppia la festa in casa polacca.
 
La cosa più bella della serata è vedere l’Mvp di giornata, Semeniuk, piangere con la bandiera ucraina sulle spalle al momento della premiazione: per lui 10 punti messi a referto (tra cui 1 ace e 3 muri) e il 60% in attacco.
 
La Mint Vero Volley tornerà in campo domenica prossima alle ore 17.30 all’Opiquad Arena per l’ultima giornata di regular season di Superlega contro il Cisterna Volley (diretta tv su Rai Sport): in ballo c’è il quarto posto conteso da altre 3 squadre.
 
 
FOTO ROBERTO DEL BO
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La Mint perde ancora la finale di Challenge Cup

MINT VERO VOLLEY-PROJEKT VARSAVIA 1-3   Come nel 2019 la Mint Vero Volley Monza perde la Challenge Cup (la terza coppa europea per importanza) in finale. Nella bacheca della società lombarda resta dunque la sola Cev Cup conquistata nel 2022, peraltro grazie all’estromissione dalla competizione dei russi dello Zenit Kazan (in seguito all’invasione dell’Ucraina), che nella gara di andata dei quarti di finale si erano imposti all

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MINT VERO VOLLEY-SIR SUSA VIM PERUGIA 0-3
 
Il risultato non deve trarre in inganno: la Mint Vero Volley, all’esordio casalingo nel campionato di Superlega 2023/24, ha tenuto testa alla squadra favorita per lo scudetto, la Sir Susa Vim Perugia, come dimostrano i parziali: 23-25, 30-32, 22-25. Dopo il clamoroso successo per 3-0 ottenuto nella prima giornata a Civitanova Marche la compagine allenata da Massimo Eccheli ha confermato di essere già in un’ottima condizione di forma e che può ambire a un posto nelle coppe europee della prossima stagione. Già in quella scorsa, grazie al rientro nel settetto titolare nei play-off, dopo il grave infortunio patito alla vigilia del campionato, del palleggiatore Fernando Kreling detto Cachopa, la squadra di Eccheli aveva conquistato il 5° posto e dunque la qualificazione alla Challenge Cup, competizione che li vedrà in campo il prossimo mese.
 
A proposito di Cachopa, è stato bravissimo a smistare palloni per le “bocche da fuoco” azzurroblù (la Vero Volley ha per l’ennesima volta cambiato i colori sociali, stavolta unificandoli con la squadra femminile), in particolare per l’opposto Szwarc e gli schiacciatori Takahashi e Maar, quest’ultimo apparso però appannato. Dall’altra parte il tecnico Angelo Lorenzetti è ancora alle prese con l’amalgamare la squadra: quella umbra è zeppa di campioni, ma stasera a brillare sono stati quelli meno in vista, come il centrale Solè (10 punti tra cui 1 ace e 1 muro, 89% in attacco) e lo schiacciatore Semeniuk, votato Mvp del match (14 punti tra cui 1 ace, 50% in attacco, 68% in ricezione).
 
Davanti ai 3360 spettatori dell’OpiquadArena è andato dunque in scena un match combattutissimo fin dalle prime battute. Nel primo set nessuna delle due squadre riesce a staccare l’altra di più di 2 punti. Takahashi mette giù il sesto punto (a fine match chiuderà con un ottimo 65% in attacco) per il 23-23, ma Leon e un muro di Ben Tara consegnano la frazione di gioco ai “Block Devils”. Da segnalare le negative prestazioni di Maar da una parte ed Herrera dall’altra: 17% in attacco (però il prima migliorerà di poco nel corso del match chiudendo con un deludente 24%).
 
La Mint non subisce il contraccolpo psicologico e nel secondo set rosicchia un punticino per volta arrivando a +5 (17-12) grazie in particolare ancora a Takahashi e a Szwarc. A dare il via alla reazione d’orgoglio dei perugini è l’esperto Leon, che poi viene seguito da Semeniuk: è quest’ultimo con un ace a completare l’“operazione-aggancio” sul 21-21. Dopo 4 set-ball annullati da parte della Mint e 3 da parte della Sir Susa Vim sono 2 muri consecutivi, uno di Solè e uno di Herrera, a far esultare gli ospiti e deprimere i ragazzi di casa.
 
Nel terzo parziale c’è in campo uno degli “ex” di turno, Plotnytskyi, al posto di Leon (gli altri due sono Galassi e Beretta ma tra le fila lombarde). In questo set la sfida è tra Szwarc e Semeniuk, ma il punto del massimo vantaggio (11-15) lo firma Flavio per gli umbri. Eccheli chiama un time-out e la scossa produce l’immediato pareggio (15-15). Semeniuk riallunga con 2 attacchi (16-19) però Maar con un ace riaggancia gli avversari (21-21). Solè, Herrera, una battuta a rete di Galassi e un muro di Plotnytskyi, intervallati da una schiacciata di Szwarc, chiudono la partita sul 3-0 per i vincitori dell’ultima regular season, ma non tolgono nulla alla bella prova della Mint Vero Volley, che tornerà in campo domenica prossima alle ore 18 in casa della Valsa Group Modena.
 
 
FOTO ROBERTO DEL BO
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La Mint perde con onore contro la favorita per lo scudetto

MINT VERO VOLLEY-SIR SUSA VIM PERUGIA 0-3   Il risultato non deve trarre in inganno: la Mint Vero Volley, all’esordio casalingo nel campionato di Superlega 2023/24, ha tenuto testa alla squadra favorita per lo scudetto, la Sir Susa Vim Perugia, come dimostrano i parziali: 23-25, 30-32, 22-25. Dopo il clamoroso successo per 3-0 ottenuto nella prima giornata a Civitanova Marche la compagine allenata da Massimo Eccheli ha confermato d

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MINT VERO VOLLEY-PALLAVOLO PADOVA 3-0
 
Continua la sorprendente marcia nell’alta classifica di Superlega della Mint Vero Volley che chiude la pratica Pallavolo Padova con un triplo 25-21 ipotecando il quarto di finale di Coppa Italia tra le mura amiche. La squadra allenata da Massimo Eccheli è apparsa in ottime condizioni, nonostante lo schiacciatore titolare Maar abbia fatto sporadiche apparizioni in campo perché convalescente da malattia. A sostituirlo alla banda è stato il connazionale Loeppky, a sua volta rimpiazzato come opposto dal terzo canadese Szwarc. Loro due, ma anche lo schiacciatore giapponese Takahashi e i centrali Galassi e Di Martino, hanno giocato ottimamente, grazie all’eccezionale performance del palleggiatore Cachopa, che ha smistato palloni a destra e a manca con una naturalezza sconcertante, divertendosi anche a muro, in attacco e in battuta. La sua prestazione “monstre” (5 punti di cui 2 ace e 1 muro) è stata premiata con la nomina a Mvp del match.
 
La compagine guidata da Jacopo Cuttini non ha fatto una brutta impressione, anzi, ma non è stata capace di amministrare in tutti e 3 i set un discreto margine di vantaggio che si era guadagnata (rispettivamente 4, 5 e 4 punti), soprattutto per i troppi errori (22 contro 13).
 
Davanti ai soli 1015 spettatori dell’Opiquad Arena la partita si fa subito interessante, con le due squadre che ingaggiano un testa a testa fino all’8-8. Poi Gardini, con 2 attacchi, e Cardenas piazzano il “break” padovano. Garcia con 1 attacco e 1 ace allunga a +4 il vantaggio ospite (10-14), subito dimezzato da 1 schiacciata dalla seconda linea di Szwarc e da un 1 muro di Cachopa. Poi Takahashi con 1 attacco, Cachopa con 1 ace e Szwarc con 1 muro effettuano il sorpasso (16-15). Il Padova sembra imbambolato e i padroni di casa infieriscono al servizio: Szwarc e Loeppky infiocchettano con 2 attacchi 2 ace consecutivi di Takahashi (20-16). Garcia (6 punti nel parziale dei 15 totali) prova a riavvicinare i veneti alla Mint, ma Loeppky e Di Martino glielo impediscono.
 
Per il secondo set Cuttini conferma il subentrato Desmet per Cardenas e subito il Padova allunga a +4 (2-6) grazie anche a 2 ace di Garcia. Stavolta i padroni di casa faticano a ricucire e, anzi, i veneti allungano con Gardini (10-15). A venire in soccorso della squadra di Eccheli è l’improvvisa imprecisione degli ospiti in ricezione, in particolare con Desmet. E così prima si registra un filotto di 3 punti con Galassi, Takahashi e Cachopa (con 1 ace) e poi addirittura una sequenza di 5 punti (con 2 attacchi di Szwarc e 1 di Galassi) che rimette in carreggiata gli azzurroblù (19-17). A ipotecare il parziale sono Takahashi e Cachopa (23-19) anche se il punto finale lo firma Di Martino.
 
Anche il terzo set vede una partenza a razzo del Padova (0-3) con un ottimo Desmet (attacco e muro) e Garcia. Ma stavolta l’aggancio della Mint arriva già sul 4-4. I veneti ci riprovano trascinati da Gardini e Garcia e grazie anche ad alcuni errori dei locali si portano a +4 (5-9). A suonare la carica tra i lombardi è Szwarc che scalda la mano mettendo a terra 7 palle nel parziale, anche se il punto dell’11-11 lo sigla Loeppky. Si procede spalla a spalla, e con tanti errori da ambe le parti, fino al 18-18, quando Galassi opera il “break” con un paio di attacchi. Altri 2 attacchi di Szwarc scavano il solco di 4 punti che non viene più coperto. L’ultimo punto è firmato da Takahashi con 1 schiacciata dalla seconda linea.
 
La Mint Vero Volley tornerà in campo per la Superlega martedì 26 dicembre alle ore 18 in casa del Cisterna Volley, ma prima, e precisamente giovedì prossimo alle 20, ospiterà all’Opiquad Arena il Panathinaikos Atene per la gara di ritorno degli ottavi di finale di Challenge Cup; la gara di andata è stata vinta 3-2 dai lombardi.
 
 
FOTO GABRIELE STURARO
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La Mint scansa anche l'ostacolo Padova

MINT VERO VOLLEY-PALLAVOLO PADOVA 3-0   Continua la sorprendente marcia nell’alta classifica di Superlega della Mint Vero Volley che chiude la pratica Pallavolo Padova con un triplo 25-21 ipotecando il quarto di finale di Coppa Italia tra le mura amiche. La squadra allenata da Massimo Eccheli è apparsa in ottime condizioni, nonostante lo schiacciatore titolare Maar abbia fatto sporadiche apparizioni in campo perché convalescente

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MINT VERO VOLLEY-GIOIELLA PRISMA TARANTO 3-0
 
Terza vittoria consecutiva per la Mint Vero Volley, che all’Opiquad Arena, davanti a 1415 spettatori, schianta la Gioiella Prisma Taranto con parziali imbarazzanti: 25-14, 25-10, 25-17. Se i pugliesi sono venuti a Monza solo per farsi un giro un aereo (davvero sconcertante la prestazione della compagine allenata da Vincenzo Mastrangelo), è anche vero che i padroni di casa hanno offerto una prova superlativa, sia come atteggiamento (non prendendo sottogamba gli avversari) che dal punto di vista tecnico-tattico. Nel tabellino finale non c’era fondamentale in sofferenza: tutto ha girato alla perfezione, grazie soprattutto alla regia di Cachopa, votato Mvp del match, che sta trascinando la squadra alle posizioni di vertice della Superlega. Anche all’inizio del terzo set, con i tarantini che riuscivano a rimanere agganciati alla formazione guidata da Massimo Eccheli, tutto è rimasto sotto controllo finché gli avversari non sono crollati sotto i colpi degli scatenati ragazzi azzurroblù.
 
Nel primo set la Mint prende il largo già sul 2-2. Una schiacciata di Szwarc dalla seconda linea porta la sua squadra a +6 (10-4). Il canadese mette giù 5 palloni prima che il parziale si chiuda con 11 punti di scarto grazie a un attacco di Takahashi.
 
Ci si attende una reazione della Gioiella Prisma e invece va ancora peggio. Pronti, via e si è sul 5-0. Sul 9-3 il gruppetto di tifosi tarantini del Nord Italia rivolta gli striscioni e dopo qualche minuto addirittura li toglie per protesta nei confronti dei rossoblù, che subiscono tutto e sbagliano l’impensabile. Il parziale si chiude con un ace di Maar, ma Cachopa prima aveva fatto divertire i centrali, in particolare Galassi che chiude il set a quota 6 punti. Nel tabellino della frazione di gioco segnaliamo il 9-1 negli ace, il 75% a 23% in ricezione e il 64% a 28% in attacco: sembravano esserci almeno tre categorie di differenza…
 
Forse punti nell’orgoglio i tarantini approcciano benino il terzo set con in campo Sala per Russell, andando addirittura a +2 (3-5). La Mint non riesce a contenere il centrale Gargiulo, subentrato ad Alletti, e si va sul 7-8. A questo punto due schiacciate di Takahashi, un muro di Galassi, un muro di Szwarc e tre attacchi di Galassi mettono in ginocchio la Gioiella Prisma e in ghiaccio i 3 punti. Poi si divertono Szwarc e Maar, che chiudono il parziale con 6 punti ciascuno per un totale rispettivamente di 15 e 14 punti.
 
La Mint tornerà in campo domenica prossima alle ore 18 in casa dell’Itas Trentino: sarà una prova di maturità per la formazione maschile della Vero Volley.
 
 
FOTO ROBERTO DEL BO
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La Mint schianta la Gioiella Prisma Taranto e vola in alto

MINT VERO VOLLEY-GIOIELLA PRISMA TARANTO 3-0   Terza vittoria consecutiva per la Mint Vero Volley, che all’Opiquad Arena, davanti a 1415 spettatori, schianta la Gioiella Prisma Taranto con parziali imbarazzanti: 25-14, 25-10, 25-17. Se i pugliesi sono venuti a Monza solo per farsi un giro un aereo (davvero sconcertante la prestazione della compagine allenata da Vincenzo Mastrangelo), è anche vero che i padroni di casa hanno offert